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1 s;s e. UNIVERSITA A rr, degli STUDI 4" di CATANIA IL RETTORE UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI i CATANIA Protocollo Generale 3 1 OTT Prot: i Z $ 2 C Tit, 1.-- CI, 3 Rep. Destra n' Vista la L. 9 maggio 1989, n. 168, istitutiva del Ministero dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e successive modifiche ed integrazioni; vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, e successive modifiche ed integrazioni; - visto lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 881 del 23 marzo 2015 e successive modifiche ed integrazioni; visto il Regolamento di Ateneo, emanato con D.R. n dell'8 ottobre 2015; visto il D.R. n del 12 luglio 2010, con il quale è stato costituito il dipartimento di Scienze umanistiche a seguito dell'accorpamento del Dipartimento di Scienze umane (istituito con D.R. n del 1 ottobre 1986 come Dipartimento di Scienze Storiche, Antropologiche e Geografiche e che con D.R. n. 480 dell'8 febbraio 1999 ha assunto la denominazione di Dipartimento di Scienze umane), del Dipartimento di Scienze geografiche, della cultura, dell'uomo e del territorio (istituito con D.R. n del ), del Dipartimento di Studi Archeologici, Filologici e Storici (istituito con D.R. n del ) e del Dipartimento interdisciplinare di Studi Europei (istituito con D.R. n del ); visto il D.R. n del , con il quale è stato emanato il regolamento del DISUM; visto il D.R. n del 27 dicembre 2010, con il quale sono stati indicati tutti i docenti e i settori scientifico-disciplinari, rientranti nelle linee di ricerca dei suindicati quattro dipartimenti originari, confluiti nel DISUM; vista la delibera del Consiglio di amministrazione del 28 ottobre 2011, con la quale è stato disattivato il dipartimento di Filologia moderna, i cui docenti, a far data dal 1 novembre 2011, sono confluiti nel DISUM; visto il D.R. n. 756 del 29 febbraio 2012, con il quale è stata istituita la Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere, sede decentrata di Ragusa dell'università degli Studi di Catania, ed è stato emanato il relativo ordinamento; visto il D.R. n del 12 aprile 2012, con il quale è stato emanato un nuovo regolamento del DISUM; visto il D.R. n. 179 del 14 gennaio 2013, con il quale, in via ricognitiva, sono stati individuati i docenti, con i relativi SSD, afferenti, fra gli altri, al DISUM; vista la delibera del 18 ottobre 2017, con la quale, tenuto conto delle proposte di modifiche all'ordinamento della Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere di Ragusa approvate dal Consiglio della struttura medesima in data 16 ottobre 2017, il Consiglio del DISUM ha approvato alcune proposte di modifica da apportare al suindicato regolamento del dipartimento; vista la delibera del 24 ottobre 2017, con la quale il Consiglio del dipartimento di Scienze umanistiche, nell'effettuare una ricognizione dei settori scientifico-disciplinari già attivi o perché presenti nell'offerta formativa o perché settori di incardinamento dei docenti afferenti al DISUM, ha definito i SSD di interesse dipartimentale da proporre per l'inserimento nel decreto istitutivo del DISUM, tenendo conto anche di quelli relativi alla Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere di Ragusa, elencati nella summenzionata delibera; - viste le delibere del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione, assunte nelle rispettive adunanze del 26 e del 27 ottobre 2017, con le quali sono state approvate le suindicate proposte di modifica dello statuto e del regolamento del DISUM; tutto ciò premesso;

2 DECRETA Art. 1 Il D.R. n del 12 luglio 2010 istitutivo del dipartimento di Scienze umanistiche (DISUM) è modificato con l'inserimento dei settori scientifico-disciplinari di seguito elencati: - L-ANT/01 PREISTORIA E PROTOSTORIA - L-ANT/02 STORIA GRECA - L-ANT/03 STORIA ROMANA - L-ANT/04 NUMISMATICA - L-ANT/05 PAPIROLOGIA L-ANT/07 ARCHEOLOGIA CLASSICA L-ANT/08 ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALE L-ANT/09 TOPOGRAFIA ANTICA - L-ANT/I0 METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA - L-ART/01 STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE - L-ART/02 STORIA DELL'ARTE MODERNA - L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA - L-ART/04 MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO - L-ART/05 DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO - L-ART/06 CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE - L-ART/07 MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA - L-FIL-LET/O I CIVILTÀ EGEE - L-FIL-LET/02 LINGUA E LETTERATURA GRECA - L-FIL-LET/04 LINGUA E LETTERATURA LATINA - L-FIL-LET/05 FILOLOGIA CLASSICA - L-FIL-LET/06 LETTERATURA CRISTIANA ANTICA - L-FIL-LET/07 CIVILTÀ BIZANTINA - L-FIL-LET/08 LETTERATURA LATINA MEDIEVALE E UMANISTICA - L-FIL-LET/09 FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA - L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA L-FIL-LET/11 LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA - L-FIL-LET/12 LINGUISTICA ITALIANA - L-FIL-LET/13 FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA - L-FIL-LET/14 CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE L-FIL-LET/15 FILOLOGIA GERMANICA - L-LIN/01 GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA L-LIN/02 DIDATTICA DELLE LINGUE MODERNE - L-LIN/03 LETTERATURA FRANCESE - L-LIN/04 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA FRANCESE - L-LIN/05 LETTERATURA SPAGNOLA - L-LIN/06 LINGUA E LETTERATURE ISPANO-AMERICANE - L-LIN/07 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA SPAGNOLA - L-LIN/08 LETTERATURE PORTOGHESE E BRASILIANA - L-LIN/09 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUE PORTOGHESE E BRASILIANA L-LIN/10 LETTERATURA INGLESE - L-LIN/I I LINGUE E LETTERATURE ANGLO-AMERICANE - L-LIN/12 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA INGLESE - L-LIN/13 LETTERATURA TEDESCA - L-LIN/14 LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA TEDESCA - L-LIN/20 LINGUA E LETTERATURA NEOGRECA - L-LIN/21 SLAVISTICA L-OR/02 EGITTOLOGIA E CIVILTÀ COPTA - L-OR/05 ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO - L-OR/07 SEMITISTICA - LINGUE E LETTERATURE DELL'ETIOPIA - L-OR/10 STORIA DEI PAESI ISLAMICI - L-OR/12 LINGUA E LETTERATURA ARABA - L-OR/21 LINGUE E LETTERATURE DELLA CINA E DELL'ASIA SUD-ORIENTALE - L-OR/22 LINGUE E LETTERATURE DEL GIAPPONE E DELLA COREA

3 L-OR/23 STORIA DELL'ASIA ORIENTALE E SUD-ORIENTALE M-DEA/O1 DISCIPLINE DEMOETNOANTROPOLOGICHE M-FIL/01 FILOSOFIA TEORETICA M-FIL/02 LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA M-FIL/03 FILOSOFIA MORALE M-FIL/04 ESTETICA M-FIL/05 FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI M-FIL/06 STORIA DELLA FILOSOFIA M-FIL/07 STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA M-FIL/08 STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE M-GGR/O I GEOGRAFIA M-PED/O I PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE M-PED/02 STORIA DELLA PEDAGOGIA M-PSI/0 I PSICOLOGIA GENERALE M-PSI/04 PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE M-PSI/07 PSICOLOGIA DINAMICA M-STO/O1 STORIA MEDIEVALE M-STO/02 STORIA MODERNA M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA - M-STO/05 STORIA DELLA SCIENZA E DELLE TECNICHE - M-STO/06 STORIA DELLE RELIGIONI - M-STO/07 STORIA DEL CRISTIANESIMO E DELLE CHIESE - M-STO/08 ARCHIVISTICA, BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA - M-STO/09 PALEOGRAFIA - SECS-P/O I ECONOMIA POLITICA - SECS-P/03 SCIENZA DELLE FINANZE - SECS-P/04 STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO - SECS-P/07 ECONOMIA AZIENDALE - SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE - SPS/01 FILOSOFIA POLITICA - SPS/05 STORIA E ISTITUZIONI DELLE AMERICHE - SPS/06 STORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI - SPS/07 SOCIOLOGIA GENERALE - SPS/08 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI - SPS/1 I SOCIOLOGIA DEI FENOMENI POLITICI - SPS/13 STORIA E ISTITUZIONI DELL'AFRICA - ICAR/12 TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA - ICAR/18 STORIA DELL'ARCHITETTURA - IUS/13 DIRITTO INTERNAZIONALE - IUS/14 DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA - IUS/18 DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITÀ Art. 2 Ai sensi dell'art. 33 dello Statuto di Ateneo, il regolamento del dipartimento di Scienze umanistiche (DISUM), emanato con il D.R. n del 12 aprile 2012, è modificato come da testo che si allega al presente decreto, del quale costituisce parte integrante. Art. 3 Il presente decreto sarà pubblicato sul sito web dell'ateneo, unitamente al regolamento di cui al precedente art. 1. Le modifiche al D.R. n del 12 luglio 2010 e al suindicato regolamento entreranno in vigore il giorno stesso della pubblicazione. Catania, , 2011 IL RETT Frances o Basile IL PRORETTORE rof. G".. i Magnano San Lio v v.

4 01V7ip AC, s%. UNIVERSITÀ,, degli STUDI di CATANIA & REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento disciplina l'organizzazione e le modalità di funzionamento degli organi del dipartimento denominato "Scienze umanistiche", di qui in avanti "dipartimento", istituito con D.R. n del e con sede in Catania, presso l'ex Monastero dei Benedettini. Art. 2 Funzioni Il dipartimento esercita le funzioni e le competenze di cui all'art. 14 dello Statuto di Ateneo. Art. 3 Organi del Dipartimento 1. Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto di Ateneo, sono organi del dipartimento: il Consiglio di dipartimento, il direttore, la Giunta e la Commissione paritetica dipartimentale. 2. Il dipartimento può articolarsi in sezioni comprendenti uno o più settori scientifico-disciplinari, tra di loro omogenei, nel rispetto dell'art. 14, comma 5, dello Statuto di Ateneo e dell'art. 20 del Regolamento di Ateneo. Ogni sezione intradipartimentale deve essere costituita con delibera, adottata a maggioranza degli aventi diritto del Consiglio di dipartimento, su proposta motivata di almeno sei componenti dell' istituenda sezione. In particolare, il dipartimento ha, al suo interno, le seguenti sezioni intradipartimentali: a) Archeologia e scienze dell'antichità; b) Scienze storiche, geografiche e del territorio; c) Scienze filosofiche, psicologiche, pedagogiche e sociali; d) Scienze filologiche, linguistiche, letterarie e storico-artistiche; e) Lingue e letterature straniere e studi comparatistici e culturali. Le sezioni possono esprimere pareri e formulare proposte in ordine alle loro esigenze scientifiche. Ciascuna sezione nomina, con votazione a scrutinio segreto, un proprio responsabile con il compito esclusivo di rappresentarne le esigenze in seno agli organi collegiali del dipartimento. I responsabili delle sezioni sono invitati, senza diritto di voto, alle sedute della Giunta. Art. 4 Il Consiglio 1. Il Consiglio di dipartimento è composto da: a. i professori afferenti al dipartimento; b. i ricercatori a tempo determinato e a tempo indeterminato, confermati e non, afferenti al dipartimento; c. i professori e ricercatori, afferenti al dipartimento e incardinati nella struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere con sede a Ragusa. I professori e i ricercatori t.d. incardinati nelle sedi di Catania e di Ragusa, ferma restando ogni possibilità di reciproca collaborazione, prestano servizio primariamente nelle rispettive sedi,

5 concorrendo così al soddisfacimento dei requisiti minimi per l'accreditamento dei corsi ed alla copertura dei relativi insegnamenti in modo prioritario presso la sede di appartenenza. In caso non avessero adeguato carico didattico presso la sede di appartenenza, i docenti devono integrare la loro attività didattica presso l'altra sede, dietro compensazione forfettaria delle spese eventualmente determinate dall'ateneo ed in ogni caso a carico della struttura beneficiaria. 2. Il numero complessivo dei componenti del Consiglio di dipartimento non può essere inferiore a 45 unità, ai sensi dell'art. 14, comma 4, dello Statuto. Art. 5 Attribuzioni del Consiglio di dipartimento 1.Le funzioni del Consiglio di dipartimento sono definite, oltre che dal presente regolamento, dall'art. 14 dello Statuto di Ateneo e dai regolamenti di Ateneo. In particolare al Consiglio di dipartimento spetta: a) formulare proposte in ordine alla programmazione del fabbisogno di professori e di ricercatori, tenendo conto della quota parte assegnata dal Consiglio di amministrazione alla struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere con sede a Ragusa; b) formulare al Consiglio di amministrazione le proposte di chiamata dei professori e dei ricercatori, con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei professori di prima fascia, per la chiamata di professori di prima fascia; dei professori di prima e di seconda fascia, per la chiamata di professori di seconda fascia e dei ricercatori; c) organizzare e coordinare l'attività didattica dei corsi di studio e di dottorato di ricerca, nonché delle Scuole di specializzazione, Corsi di perfezionamento e Master, di competenza del dipartimento, giusta delibera del Consiglio di amministrazione, previo parere obbligatorio del Senato accademico; d) nel rispetto dei criteri previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti di Ateneo, provvedere ad assicurare la copertura di tutti gli insegnamenti attivati e a determinare la distribuzione dei compiti dei professori e dei ricercatori, d'intesa con gli interessati e con i Consigli dei corsi di studio, avendo cura, tra l'altro, di attuare una equa ripartizione del carico didattico; e) proporre l'istituzione e l'attivazione di corsi di studio e di dottorato di ricerca, nonché di Scuole di specializzazione, Corsi di perfezionamento e Master, la modifica e la razionalizzazione dell'offerta didattica, anche in proiezione internazionale, l'aggiornamento e l'innovazione dei curricoli, il miglioramento della qualità dei programmi formativi; 0 riconoscere la specificità didattica e scientifica della struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere con sede a Ragusa e nella programmazione dell'uso delle risorse in generale, e, più specificamente nelle determinazioni di cui alla lettera d) del presente comma, tenere conto delle sue specifiche esigenze, coerentemente con gli indirizzi dettati in proposito dal Consiglio di amministrazione; g) avanzare richieste di servizi tecnico-amministrativi al direttore generale, che li assicura nel rispetto degli indirizzi forniti dal Consiglio di amministrazione; h)formulare proposte al Senato accademico in ordine al regolamento di dipartimento e alle sue modifiche; i) proporre la stipula, nell'ambito dei propri fini istituzionali, di contratti con la pubblica amministrazione e con enti pubblici e privati, e fornire prestazioni a favore di terzi, nel rispetto di quanto stabilito dal Consiglio di amministrazione. j) disciplinare l'uso delle strutture e dei mezzi di ricerca al fine di garantire a tutti i componenti del dipartimento la libertà di insegnamento e di ricerca; k) determinare i criteri generali per lo svolgimento di ricerche e di consulenze per enti pubblici o privati in ordine alla compatibilità di detta attività con lo svolgimento della funzione scientifica del dipartimento; 1) deliberare la stipula di accordi di collaborazione, convenzioni, contratti, protocolli di intesa ed atti unilaterali, direttamente connessi ad attività didattiche e di ricerca, che siano di specifico interesse del dipartimento, ai sensi dell'art. 28, comma 3, dello Statuto; m) esaminare ed approvare, per quanto di competenza, i programmi di ricerca scientifica nonché il

6 loro coordinamento con altre strutture di ricerca dell'ateneo; n) approvare, nei limiti delle risorse proprie, le richieste di finanziamento avanzate dai componenti del dipartimento per la partecipazione a progetti di ricerca; o) dettare i criteri per l'utilizzazione dei fondi assegnati al dipartimento per le sue attività scientifiche di cui all'art. 2, criteri che dovranno tener conto di eventuali esigenze sopravvenute e di adattamenti che si rendono indispensabili in corso d'anno; p) disciplinare l'uso dei locali attribuiti al dipartimento, secondo criteri definiti dall'ateneo in apposito regolamento; q) approvare i criteri di utilizzazione del budget assegnato al dipartimento; r) istituire commissioni istruttorie, con funzioni consultive e propositive, in merito ad argomenti di rilevante interesse scientifico per il dipartimento; s) esercitare ogni altro compito che lo Statuto e i regolamenti di Ateneo espressamente attribuiscono alle strutture dipartimentali. 2. Il Consiglio può delegare proprie attribuzioni alla Giunta, ad eccezione di quelle di cui alle lettere: a-b-d-e-f-h-l-n-o-p-q-s del precedente comma. Art. 6 Convocazione del Consiglio 1. La convocazione e la determinazione del relativo ordine del giorno sono disposte dal direttore del dipartimento, in via ordinaria ogni mese e, in via straordinaria, tutte le volte che sia necessario ovvero quando ne faccia richiesta motivata almeno 1/5 dei componenti il Consiglio. 2. Su invito del direttore possono essere sentite persone esterne al Consiglio su questioni all'ordine del giorno. 3. La convocazione della seduta del Consiglio deve essere comunicata a tutti gli aventi diritto, anche mediante posta elettronica all'indirizzo telematico comunicato, con anticipo di almeno quattro giorni lavorativi. 4. In caso d'urgenza, la convocazione può essere fatta con preavviso non inferiore a ventiquattro ore, con mezzi adeguati a raggiungere gli interessati. Art. 7 Validità delle sedute 1. Per la validità delle sedute, in prima convocazione, è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti del Consiglio. In seconda convocazione è sufficiente la partecipazione di almeno il 40% dei componenti del Consiglio. Nel computo per determinare la maggioranza non si tiene comunque conto di coloro che hanno giustificato validamente l'assenza, ai sensi del Regolamento di Ateneo, a condizione che sia presente in seduta almeno 1/3 dei componenti. 2. Le sedute del Consiglio sono presiedute dal direttore o, in caso di assenza o di impedimento del medesimo, dal vicedirettore, di cui al successivo art. 9, comma La verifica del numero legale durante la seduta può essere disposta in ogni momento dal presidente, di propria iniziativa o su richiesta di un componente. 4. In ogni caso, la seduta non è valida in assenza del direttore o del vicedirettore, ovvero, in assenza di entrambi, di un componente delegato dal direttore, nel rispetto della normativa vigente. 5. Nessun componente può prendere parte a sedute o parti di esse in cui vengono trattati argomenti per i quali risulti direttamente interessato. Tale impedimento sussiste anche quando siano interessati il coniuge, i parenti o gli affini fino al quarto grado. È sempre tenuto fermo il dovere di astensione nei casi previsti dalle norme vigenti. Art. 8 Modalità di votazione e verbalizzazione delle sedute 1. Per ciò che concerne le modalità di votazione e di verbalizzazione delle sedute del Consiglio, il presente regolamento rimanda alle norme di cui agli artt. 6 e 7 del Regolamento di Ateneo.

7 2. Le proposte vengono messe in votazione nel seguente ordine: emendamenti soppressivi, emendamenti modificativi, testo risultante. 3. La questione sospensiva (rinvio della discussione) o pregiudiziale (non pertinenza di un argomento) può essere posta prima dell'inizio della discussione di un argomento e deve subito essere sottoposta a votazione. Per l'accoglimento è richiesta la maggioranza dei presenti. 4. La mozione d'ordine è presentata da almeno un quinto degli aventi diritto al voto. Essa deve subito essere sottoposta a votazione. Per il suo accoglimento è richiesta la maggioranza dei presenti. Art. 9 Il direttore 1. Il direttore è eletto di norma tra i professori ordinari a tempo pieno afferenti al dipartimento, secondo quanto stabilito dal regolamento elettorale di Ateneo. 2. Il direttore designa tra i professori di ruolo afferenti al dipartimento un vicedirettore, che lo coadiuva e lo sostituisce in tutte le sue funzioni in caso di assenza o impedimento. Il vicedirettore viene nominato con decreto del rettore. Art. 10 Attribuzioni del direttore Il direttore: a) convoca e presiede il Consiglio e la Giunta, e ne attua le deliberazioni, curando la conservazione dei verbali; b) sovrintende al regolare svolgimento di tutte le attività didattiche, di ricerca e organizzative che fanno capo al dipartimento, esercitando ogni opportuna funzione di controllo e di vigilanza; c) assume le iniziative e svolge le attività necessarie per il normale funzionamento del dipartimento che non sono attribuite al Consiglio; d) esercita ogni altro compito che lo Statuto e i regolamenti di Ateneo espressamente attribuiscono ai direttori di dipartimento. Art. 11 Segretario del Consiglio Le funzioni di segretario verbalizzante del Consiglio di dipartimento sono svolte da un componente del Consiglio di dipartimento e, più precisamente, da un docente eletto dal Consiglio di dipartimento. Nel caso di assenza o di impedimento del segretario del Consiglio, il direttore indicherà di volta in volta chi dovrà assumerne le funzioni. Art. 12 La Giunta 1. È composta da due professori di prima fascia, da due professori di seconda fascia e da due ricercatori a tempo indeterminato, oltre che dal direttore, che la presiede. 2. I componenti della Giunta, ai sensi dell'art. 15, comma 10, dello Statuto, vengono eletti nel rispetto delle modalità indicate nel regolamento elettorale di Ateneo. 3. Alle riunioni della Giunta partecipa, senza diritto di voto, il presidente della struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere con sede a Ragusa. 4. La Giunta si riunisce, in via ordinaria, prima del Consiglio ed ogni volta che il direttore o almeno un terzo dei componenti della Giunta lo ritengano necessario. Alle sedute della Giunta possono essere invitati a presenziare altri componenti del Consiglio o anche persone estranee al Consiglio stesso. 5. La Giunta collabora con il direttore per la predisposizione delle pratiche da sottoporre al Consiglio, nonché per l'esecuzione delle delibere consiliari.

8 Art. 13 La Commissione paritetica dipartimentale 1. La Commissione paritetica dipartimentale, nella composizione di cui all'art. 16 dello Statuto di Ateneo, ha il compito di: a) svolgere attività di monitoraggio dell'offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell'attività di servizio agli studenti, da parte dei professori e dei ricercatori afferenti al dipartimento, individuando indicatori per la valutazione dei risultati delle stesse; b) formulare pareri sull'attivazione e la soppressione di corsi di studio di interesse del dipartimento. 2. La Commissione paritetica dipartimentale è presieduta dal docente più anziano nel ruolo, di fascia più elevata. 3. La Commissione paritetica dipartimentale è convocata dal presidente, senza particolari formalità. 4. Per la validità delle sedute in prima convocazione è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti della Commissione. In seconda convocazione è sufficiente la partecipazione di almeno il 40% dei componenti della Commissione. Nel computo della maggioranza non si tiene comunque conto di coloro che hanno giustificato validamente l'assenza, ai sensi del regolamento di Ateneo, a condizione che sia presente in seduta almeno un terzo dei componenti. 5. Le deliberazioni della Commissione sono assunte a maggioranza dei presenti. In caso di parità di voto, prevale il voto del presidente. 6. Le deliberazioni sono immediatamente efficaci ed esecutive. 7. La verbalizzazione delle sedute è curata dal segretario della Commissione paritetica dipartimentale, indicato dal presidente della medesima. 8. I verbali vengono approvati nella stessa seduta o in quella successiva. Solo in casi motivati i verbali possono essere approvati successivamente e, comunque, non oltre tre mesi dalla data della seduta a cui si riferiscono. 9. I verbali vengono trasmessi dal direttore del dipartimento ai fini degli adempimenti consequenziali. Art. 14 Disponibilità finanziaria del dipartimento Il dipartimento ha autonomia amministrativa e gestionale, nei limiti fissati dallo Statuto, dai regolamenti di Ateneo e da appositi manuali e dalle norme vigenti. Art. 15 Modifiche del regolamento Ogni eventuale modifica del presente regolamento deve essere proposta dal Consiglio del dipartimento con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei componenti ed approvata a maggioranza assoluta dal Senato accademico, previo parere favorevole del Consiglio di amministrazione. Art. 16 Rinvio Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento valgono le norme contenute nello Statuto e nei regolamenti di Ateneo.

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