Dalla Direttiva Europea 2014/95/UE al Decreto legislativo 30 dicembre 2016: il percorso e le scelte effettuate
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1 Dalla Direttiva Europea 2014/95/UE al Decreto legislativo 30 dicembre 2016: il percorso e le scelte effettuate Gian Paolo Ruggiero Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione Sistema Bancario e Finanziario - Affari Legali
2 SOMMARIO La delega normativa Percorso rafforzato di consultazione pubblica L approccio generale ed i contenuti del decreto: Ambito di applicazione Standards di riferimento Collocazione e pubblicità dell informativa non finanziaria La verifica della dichiarazione non finanziaria Impianto sanzionatorio Il ruolo assegnato alla Consob, cui spettano i prossimi passi 28/06/2017 2
3 Recepimento Direttiva 2014/95/UE: il processo La Legge 9 luglio 2015 n. 114 ha delegato il Governo al recepimento, senza prevedere criteri specifici di delega se non quelli generali tra cui, in particolare, il divieto di gold plating (divieto di introdurre livelli di regolazione superiori a quelli minimi previsti dalle Direttive europee se non per esigenze particolarmente rilevanti). Coinvolgimento delle Amministrazioni e Autorità interessate tramite un tavolo di lavoro con i Ministeri dello Sviluppo Economico, dell Ambiente, del Lavoro e con le Autorità di settore, in particolare la Consob ma anche la Banca d Italia e l IVASS. Coinvolgimento degli stakeholders interessati: consultazione pubblica per acquisire valutazioni e commenti stakeholders, articolata in due fasi tramite pubblicazione di: da parte degli 1) un documento di consultazione recante quesiti su aspetti generali di policy 2) e, successivamente, di uno schema di testo normativo Link consultazione online: ne_direttiva_2014_95_eu.html Incontri bilaterali, quando richiesto, con stakeholders, associazioni di categoria di imprese e professionisti, mondo accademico, ONG, soggetti attivi nella produzione di standard di rendicontazione, organizzazioni sindacali. 28/06/2017 3
4 Necessità di una consultazione «rafforzata» con gli stakeholders Dimensione esterna: crescente attenzione da parte del mercato, degli investitori, degli stakeholders verso le informazioni sulle politiche ambientali, sociali e di governance (ESG) per la sostenibilità dell impresa. Dimensione interna: le informazioni non finanziarie rivestono un valore strategico per la performance di lungo periodo delle imprese. Processo di consultazione ampiamente partecipato dai soggetti interessati con 65 risposte ricevute, ben oltre il numero di contributi in media ricevuti in occasione di altre consultazioni pubbliche. 28/06/2017 4
5 L impostazione adottata : Realizzare il recepimento della direttiva 2014/95/UE contemperando le diverse (e talvolta contrastanti) esigenze, tra cui quelle emerse in consultazione. mantenere con equilibrio l aderenza al dettato della Direttiva e, nel contempo, valutare l introduzione di istituti specifici per l ordinamento nazionale quando ciò possa costituire un valore aggiunto per il paese. Evitare di aggravare i costi di compliance per le PMI e al contempo indirizzarle verso la rendicontazione non finanziaria attraverso meccanismi volontari 28/06/2017 5
6 Decisioni assunte sulla base delle indicazioni emerse dalle fasi di consultazione pubblica (1): Definizione di un ambito applicativo coincidente con quello minimo previsto da direttiva, accompagnato da un «percorso di indirizzo» ritenuto utile per le altre imprese, in particolare le PMI; Flessibilità circa l adozione degli standard rendicontazione, ivi inclusi i KPIs pur facendo riferimento agli standard esistenti di autorevoli organismi internazionali e sovranazionali; è stato ritenuto prematuro individuare a livello nazionale un unico standard ammissibile (che avrebbe favorito la comparabilità). Comunque, la discrezionalità è corredata da opportuni presidi. 28/06/2017 6
7 Decisioni assunte sulla base delle indicazioni emerse dalle fasi di consultazione pubblica (2): Flessibilità circa la collocazione dell informativa non finanziaria, a condizione che vi sia concomitanza nei tempi tra pubblicazione delle dichiarazioni di carattere non finanziario e i tradizionali documenti di bilancio; Valore aggiunto derivante da un controllo esterno sulla dichiarazione per accomodare l esigenza rappresentata di favorire l affidabilità dei dati non finanziari, prevedendo forme operative volte a minimizzare i costi di compliance; Impianto sanzionatorio rigoroso, proporzionale e dissuasivo con l assegnazione alla Consob della responsabilità di irrogare le sanzioni con un procedimento in linea con quanto già previsto dal TUF. 28/06/2017 7
8 Il ruolo assegnato alla Consob, cui spettano i prossimi passi: - Previsione nel D.lgs. 254/2016 di un potere regolamentare in capo all Autorità che consenta di dare esecuzione alle disposizioni di rango primario, rendendole pienamente effettive ad esempio in materia di sanzioni; - Attribuzione all Autorità di poteri anche di tipo istruttorio ed ispettivo, volti a prevenire possibili violazioni ed a favorire l incremento della qualità delle dichiarazioni non finanziarie; - Definizione delle modalità di svolgimento delle verifiche esterne sulle dichiarazioni non finanziarie; - Coordinamento con la Banca d Italia e l IVASS. 28/06/2017 8
9 Grazie per la cortese attenzione! 28/06/2017 9
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