PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO FOTOVOLTAICO, MASSANO 3, RELAZIONE TECNICA

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI PIANFEI PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO FOTOVOLTAICO, MASSANO 3, RELAZIONE TECNICA Committente: Massano srl Via Circonvallazione, Montanera (CN) Italy P.I: Indirizzo Punto di connessione e sede operativa impianto: Via San Biagio sn, Loc. Malpensata, Pianfei (CN)

2 INDICE 1 DESCRIZIONE GENERALE IMPIANTO IMPIANTO MT ESECUZIONE DEI LAVORI E OSSERVANZA DI NORME TECNICHE DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI MT DA INSTALLARE COLLEGAMENTI A TERRA SISTEMI DI SICUREZZA DEL GRUPPO DI GENERAZIONE VERIFICA SCARICHE ATMOSFERICHE IMPIANTO DI TERRA CARATTERISTICHE DELLE MACCHINE ELETTRICHE DEL NUOVO IMPIANTO TRASFORMATORE DI POTENZA MT/BT CONVERTITORE/I STATICO CC/CA PANNELLO FOTOVOLTAICO PREVISTO STRUTTURE DI SUPPORTO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Allegati: Allegato 1: Planimetria Generale Impianto. Allegato 2: Schema Unifilare Generale. Allegato 3: Documentazione tecnica relativa ai telai metallici e alla tecnologia di supporto dei pannelli. Pag.2 di 14

3 1 DESCRIZIONE GENERALE IMPIANTO L impianto in oggetto sarà realizzato nel Comune di Pianfei in Loc. Malpensata, via San Biagio, come evidenziato in Allegato 1. L impianto consiste in una nuova installazione di un sistema di generazione fotovoltaico collocato a terra in assenza di integrazione architettonica. Il sistema di generazione elettrica costituito dai 6 convertitori statici cc/ca (inverter fotovoltaici) trifase connessi in parallelo e aventi ognuno tensione nominale di 400 V e potenza elettrica max (AC) di 450 kw, l impianto BT/MT si connetterà alla rete pubblica attraverso una cabina MT/BT. Si prevede inoltre una connessione in MT dalla rete presente in prossimità del sito alla cabina di distribuzione prevista per l installazione delle apparecchiature MT di consegna alla rete di distribuzione. Nei locali tecnologici di consegna saranno collocati: il quadro di media tensione di consegna, gli apparati di misura ed il contatore di cessione alla rete. Nei 2 locali tecnologici di distribuzione saranno collocati: il quadro di media tensione di distribuzione, i dispositivi di interfaccia, il trasformatore, i quadri BT lato AC dei convertitori cc/ca, il quadro generale lato DC del generatore fotovoltaico, i convertitori statici cc/ca. I cavi di interconnessione dai telai di supporto dei gruppi di pannelli fotovoltaici agli inverter (posizionati nei locali tecnologici) saranno raccolti all interno di opportuni cavidotti interrati realizzati secondo normativa vigente. I due trasformatori, del tipo a secco, avranno una potenza di kva. Considerando la potenza e le caratteristiche del trasformatore MT/BT adottato, sarà sufficiente prevedere sul lato BT del trasformatore e quindi sul quadro BT generale un potere di interruzione su quadri e dispositivi BT superiore o uguale a 50 ka. Si faccia riferimento all Allegato 1 (Schema Unifilare Generale) per i dettagli relativi agli impianti ed ai quadri MT e BT. Pag.3 di 14

4 Valutando le superfici a terra disponibili si è proceduto al dimensionamento dell impianto che risulta costituito da 6 inverter ognuno collegato a pannelli da 190 Wp. La potenza di picco risultante sarà quindi di 2.685,84 kwp. L impianto, nel suo complesso occuperà una superficie complessiva pari a circa mq (Si veda Allegato 1). Si riporta in seguito la configurazione e scelta delle stringhe e degli inverter in relazione al numero di pannelli previsti e alle loro caratteristiche. Pag.4 di 14

5 In seguito ad una simulazione tecnica secondo le previsioni zonali e all irraggiamento medio in questa configurazione impiantistica, si prevede una produzione annua di energia stimata pari a kwh ottenibili secondo le tabelle previsionali ENEA e di kwh in base ai criteri UNI Sulla base di valutazioni cautelative, si opterà per considerare una producibilità annua ulteriormente cautelativa rispetto alle previsioni UNI e quindi una producibilità annua di circa ore. Si riportano nella seguente Tabella 1 le produzioni di energia elettrica attese ripartite per i differenti mesi dell anno. Tabella 1 Produzione di energia elettrica stimata MESE PRODUCIBILITA SECONDO ENEA [kwh] PRODUCIBILITA SECONDO UNI [kwh] gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre TOT Pag.5 di 14

6 E importante sottolineare come la tecnologia del fotovoltaico sia uno tra gli strumenti che possono contribuire al raggiungimento degli stringenti obiettivi postisi dalle governance mondiali in termini di riduzione dei consumi di energia primaria e di emissioni in atmosfera. Lo sviluppo delle fonti rinnovabili mediante la razionalizzazione della produzione di energia elettrica permette infatti: a) la diminuzione dell utilizzo di energia primaria; b) la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. A titolo esplicativo, in merito ai punti precedentemente citati e alle produzioni medie attese indicate nella Tabella 1, si è effettuata la verifica (1) del risparmio energetico di fonti primarie e del risparmio di emissione di CO2 con riferimento ai criteri standard del parco di produzione nazionale: Energia primaria utilizzata, in esercizio, dall impianto fotovoltaico: 0 kwh Risparmio Emissioni CO2 (Evitata): ton/anno Risparmio di Energia primaria: 578 TEP/anno (1) Fattori di conversione considerati per emissioni evitate e risparmio energia primaria di 0,187 TEP/kWh, Fonte parco nazionale ed AEEG. Pag.6 di 14

7 2 IMPIANTO MT Il presente documento si riferisce all installazione degli impianti elettrici inerenti la costruzione della nuova cabina di trasformazione. Saranno quindi realizzati tutti i collegamenti relativi alle apparecchiature di distribuzione MT posizionate secondo quando riportato in Allegato 1. La relazione ha la funzione di illustrare i lavori che andranno eseguiti per l installazione degli impianti elettrici citati. Per i dettagli si faccia riferimento allo Schema Unifilare MT riportato in Allegato 1 al presente documento. 2.1 ESECUZIONE DEI LAVORI E OSSERVANZA DI NORME TECNICHE I lavori dovranno essere eseguiti a regola d arte. I lavori saranno eseguiti nel pieno rispetto delle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) in vigore dalla data di esecuzione dei lavori. I materiali impiegati risponderanno inoltre alle norme UNI e alle tabelle CEI-UNEL. Per i cavi è richiesto il marchio IMQ. Saranno inoltre rispettate tutte le direttive ENEL relative ai criteri di allacciamento alla rete di distribuzione MT. 2.2 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI MT DA INSTALLARE Gli impianti elettrici compresi nel progetto, riguardano la fornitura e posa delle celle MT di protezione e di arrivo 15 kv. Il quadro di media tensione avrà suddette caratteristiche: - Tensione nominale : 24 kv - Tensione di esercizio : 15 kv - Tensione di prova ad impulso : 50 kv - Corrente nominale: 630 A - Corrente di breve durata ammissibile : 16 ka per ls - Frequenza nominale: 50/60 Hz - Norme di riferimento : CEI 17-6; IEC 298; IEC COLLEGAMENTI A TERRA Si dovranno realizzare i seguenti collegamenti: - messa a terra del quadro M.T. - messa a terra del neutro del secondario dei trasformatori - messa a terra dei trasformatori - messa a terra delle guaine metalliche dei cavi - messa a terra delle masse metalliche Pag.7 di 14

8 3 SISTEMI DI SICUREZZA DEL GRUPPO DI GENERAZIONE Dovranno essere realizzati tutti gli interblocchi di sicurezza, i trascinamenti fra gli interruttori, gli interblocchi meccanici e quant altro necessario al corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza. Saranno installate apparecchiature multifunzioni che svolgeranno tutte le funzioni prescritte dalla più recente normativa CEI 0-16 e dalle più recenti Guide Enel alle connessioni di impianti di produzione per la protezione di interfaccia : - 27) Relè di minima tensione - 59) Rele di massima tensione - 59N) Rele di massima tensione residua (o omopolare) - 81) Rele di massima e minima frequenza e per la Protezione Generale relativa al dispositivo generale MT: a) Sovraccarico primario trasformatore - 51.S1) Relè di massima corrente ritardato - 51.S2) Relè di massima corrente istantaneo - 51.N) Rele di massima corrente omopolare - 67.N) Relè direzionale di terra (Opzionale) 4 VERIFICA SCARICHE ATMOSFERICHE Secondo la recente normativa, considerando i dati preliminari relativi al sito e alla destinazione d uso presunta, in assenza di elementi più precisi circa la configurazione degli allacciamenti alla rete di distribuzione elettrica, la destinazione d uso dei locali e la tipologia esatta dei macchinari che in essi verranno eventualmente installati, si considera preliminarmente la struttura protetta. Sarà a cura della committenza ed in seguito alla definizione precisa e puntuale della configurazione degli allacciamenti, delle specifiche dei materiali e dei macchinari che verranno installati all interno dei locali del fabbricato, presentare il documento progettuale esecutivo relativo alla valutazione delle scariche atmosferiche. Pag.8 di 14

9 5 IMPIANTO DI TERRA L impianto di terra in oggetto sarà costituito da corda in rame di sezione minima da 35 mmq che unirà in una rete magliata i dispersori a picchetto in acciaio zincato posizionati su tutta la superficie prevista. Principalmente saranno posati picchetti equidistanti e treccia di rame su buona parte del perimetro in modo da creare una equipotenzialità effettiva sulla superficie interessata dall impianto elettrico. Si prevede la posa in opera di dispersori a picchetto in acciaio zincato (profilato) uniti da treccia in rame a profondità superiori al metro. I conduttori di terra dovranno essere a contatto diretto con il terreno, non dovranno essere soggetti a sforzi meccanici e dovranno essere protetti da corrosioni; in particolare, in uscita da pavimenti e muri è consigliato proteggerli con una tubazione in PVC per almeno 0,30 m. Nei locali dove è necessario installare una barra equipotenziale per il collegamento di trasformatori o quadri di una certa entità si prevede di derivare, dalla rete e dall impianto di terra sottostante, un collegamento diretto della barra equipotenziale stessa tramite treccia in rame nudo di sezione minima da 35 mmq. Per i dispersori a picchetto in acciaio zincato (profilato) si adotteranno le seguenti dimensioni minime: sezione= 90 mm 2 ; spessore 3 mm. I picchetti installati dovranno essere conformi alle normative vigenti. Si faccia riferimento alla planimetria allegata. Pag.9 di 14

10 6 CARATTERISTICHE DELLE MACCHINE ELETTRICHE DEL NUOVO IMPIANTO TRASFORMATORE DI POTENZA MT/BT TIPO : RESINA EPOSSIDICA (A SECCO) TIPO DI RAFFREDDAMENTO: AF POTENZA NOMINALE: 2.0o0 KVA FREQUENZA :50 Hz COLLEGAMENTO PRIMARIO : TRIANGOLO TENSIONE NOMINALE PRIMARIO: 15kV ± 2x2,5% COLLEGAMENTO SECONDARIO : STELLA TENSIONE NOMINALE SECONDARIO: 400V GRUPPO VETTORIALE : Dyn11 Ucc % a 75 C: 6 % CONVERTITORE/I STATICO CC/CA Pag.10 di 14

11 PANNELLO FOTOVOLTAICO PREVISTO Pag.11 di 14

12 7 STRUTTURE DI SUPPORTO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI Per quanto riguarda i supporti dei pannelli fotovoltaici, si prevede di utilizzare una struttura di appoggio dei moduli con telaio fisso a cavalletti in acciaio (o alluminio) per la forte resistenza all umidità, di fatto elemento aggressivo per le strutture a cielo aperto, i quali verranno ancorati a vite al terreno. Questa soluzione, oltre ad essere molto rapida in fase di installazione, risulta particolarmente interessante in quanto permette il posizionamento dell impianto evitando la realizzazione di basamenti e/o manufatti sul suolo che implicherebbero un maggiore impatto in termini ambientali, oltre ad un maggiore onere in fase di smantellamento a fine ciclo. Si faccia riferimento all Allegato 3 al presente documento relativamente alle schede tecniche dei supporti previsti per i pannelli fotovoltaici. Questa tecnologia di supporto risulta peraltro caratterizzata da un limitato impatto durante le fasi di realizzazione in quanto non si prevedono basamenti in calcestruzzo. Si faccia riferimento allo Studio Preliminare Ambientale per quanto riguarda la trattazione dell inquadramento paesaggistico ed ambientale dell intera opera dove vengono affrontate le tematiche relative alla regolamentazione in termini urbanistici dell opera (Secondo P.R.G.C. Comunale) e si affrontano i temi paesaggistici di mascheratura dell intervento tramite relazione tecnica, foto inserimenti e rendering. Pag.12 di 14

13 8 RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI Nella redazione del presente progetto sono state e dovranno essere tenute come riferimento nella esecuzione dei lavori, le disposizioni di legge e le norme tecniche del CEI. Si riportano di seguito le principali norme o leggi che regolamentano la realizzazione di apparecchiature e di impianti elettrici : Studio Preliminare Ambientale (Impianto fotovoltaico, Levaldigi, Cascina Valentino) DPR n. 547: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro ; Legge n. 186 : Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici ; Legge n. 791: Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità Europee (n.73/23/cee) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione ; DM : Eliminazione dei radiodisturbi ; Legge n. 46: Norme per la sicurezza degli impianti ; DPR n. 447: Regolamento di attuazione della legge 46/90 ; D.Lgs n. 626: Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/296/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro ; Direttiva 93/68/CEE, recepita con D.Lgs 626/96 e D.lgs 277/97: Direttiva bassa tensione ; Norma CEI 0-16: Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica ; Norma CEI 11-1: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Norme generali ; Norma CEI 11-8: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra ; Norma CEI 11-17: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo ; Norma CEI 11-18: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni ; Norma CEI 17-13/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT): Parte 1 CEI Cavi isolanti in gomma con tensione nominale non superiore a 450/750V; CEI Cavi isolanti con PVC con tensione nominale non superiore a 450/750 V; CEI Portata dei cavi in regime permanente; Pag.13 di 14

14 CEI Giunzioni e terminazioni per cavi energia; CEI Giunzioni e terminazioni per cavi energia a tensione Uo/U non superiore a 600/1000V in corrente alternata e 750V in corrente continua; CEI Prove sui cavi elettrici sottoposti al fuoco; CEI Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici; CEI Prove sui gas emessi durante la combustione dei cavi elettrici; CEI Cavi isolati con gomma non propaganti l incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi; CEI "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell'intervallo di frequenza 0 Hz - 10 khz, con riferimento CEI Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee e da stazioni elettriche CEI 64.8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in c.a e 1500V in c.c; CEI 70.1 Gradi di protezione degli involucri classificazione; Norma CE 64.8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente altermata e a 1500 Va corrente continua ; Le prescrizioni e indicazioni del locale comando Vigili del Fuoco e delle autorità locali; Le prescrizioni e indicazioni dell ENEL o dell assistenza distributrice dell energia elettrica, per quanto di loro competenza nei punti di consegna; Eventuali prescrizioni o specifiche del committente Il Tecnico Pag.14 di 14