DICO La Dichiarazione di Conformità e la regola dell arte

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1 DICO La Dichiarazione di Conformità e la regola dell arte Incontro tecnico con gli operatori del settore Parma 18 Maggio L UNAE è un Albo che associa Imprese Qualificate, operanti nel campo delle installazioni elettriche, la cui ottica è focalizzata negli interventi sugli Impianti Per informazioni e chiarimenti e per eventuale iscrizione all Albo i nostri recapiti sono i seguenti: UNAE Emilia-Romagna Via C. Darwin Bologna Tel (lu-ve 8-12) Fax Sito web: 2 1

2 Premessa La DICO non va considerata Un pezzo di carta ma è un documento con rilevanza giuridica che impegna il Dichiarante in relazione: Alla esecuzione a regola d arte dell impianto e al corretto utilizzo dei materiali Alla corretta esecuzione delle verifiche iniziali e del corretto funzionamento dell impianto Al possesso dei requisiti richiesti All omologazione dell impianto (nei luoghi di lavoro) Inoltre, se ben compilata e dettagliata, la DICO rappresenta una tutela per l installatore, in quanto definisce l impianto effettivamente realizzato e non un impianto standard 3 La normativa di sicurezza elettrica NORMATIVA DI SICUREZZA ELETTRICA LEGGI Norme CEI - CENELEC Stabiliscono il fine da conseguire Stabiliscono come raggiungere tecnicamente il fine Sono riconosciute come REGOLA DELL ARTE secondo il DM 37/08 e il D.Lgsl. 81/08 Il rispetto di tali norme non è obbligatorio, ma opportuno. Se non si rispettano le norme tecniche, occorre dimostrare di aver comunque conseguito un livello di sicurezza almeno equivalente a quello garantito dalle norme 4 2

3 DICO - Modello ministeriale da DM 37/08 Il modello ministeriale RICHIEDE fra l altro: La Pmax impegnabile L identificazione del progettista Il progetto esecutivo finale Le verifiche iniziali Le istruzioni per uso e manutenzione Rapporto verifiche iniziali Il responsabile tecnico 5 DICO - Modello ministeriale da DM 37/08 Legenda sul retro del modello Non è obbligatorio numerare le DICO, anche se opportuno In caso di lavori realizzati su impianti esistenti, bisogna fare riferimento alla precedente DICO 6 3

4 DICO - Modello ministeriale da DM 37/08 DICO aggiuntiva per gli Uffici Tecnici interni di imprese installatrici Prima non esisteva 7 DICO Giusto per ricordare.. Il DM 37/08 si applica agli: Impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d uso, collocati all interno degli stessi o delle relative pertinenze + + abitativo altro uso pertinenze In precedenza, la legge 46/90, negli edifici destinati ad altro uso, si applicava solo agli impianti elettrici 8 4

5 DICO Giusto per ricordare.. Art. 1 Comma 2 - Ambito di applicazione lettera a) Oltre agli impianti elettrici sono stati inseriti: Gli impianti per l automazione di: Porte Cancelli Barriere Rimangono comunque Macchine, ma l installatore (costruttore) deve avere anche l abilitazione di cui art. 1 com. 2 lett. a Non si deve rilasciare la DICO, ma la dichiarazione di conformità CE E gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche Nella legge 46/90 erano nella lettera b) impianti elettronici 9 DICO Giusto per ricordare.. Art. 1 Comma 2 - Ambito di applicazione lettera b) La lettera b) comprende: Gli impianti radiotelevisivi Le antenne Gli impianti elettronici in genere Sono stati tolti gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche Sono state aggiunte le antenne non televisive 10 5

6 DICO Giusto per ricordare.. Art. 1 Comma 2 - Ambito di applicazione lettera g) La lettera g) comprende: Gli impianti di protezione antincendio che comprendono, fra l altro, i: Rilevatori di gas Rilevatori di fumo Rilevatori d incendio 11 DICO Giusto per ricordare.. La Dichiarazione di Conformità deve essere rilasciata dall impresa installatrice che ha effettivamente realizzato l impianto In caso di subappalto, la DICO deve essere rilasciata dall impresa che ha effettivamente realizzato l impianto, cioè l impresa subappaltatrice Come committente, nome dell impresa che gli ha affidato il lavoro Come proprietario del locale, il cliente finale 12 6

7 Installazione o nuovo impianto Per Nuovo Impianto si intende: La costruzione di un impianto non esistente in precedenza Il rifacimento completo, o comunque radicale, di un impianto esistente SI DICO SI PROGETTO 13 Trasformazione Per trasformazione di un impianto si intendono modifiche importanti, ad esempio: Cambio di destinazione d uso dei locali Cambio delle condizioni di alimentazione (da BT a MT) Aumento di potenza significativo (cambio di sezione dei circuiti e delle rispettive protezioni) Aggiunta dell impianto di terra Rifacimento di una parte dell impianto (es. di un reparto) SI DICO SI PROGETTO 14 7

8 Ampliamento Si ha un ampliamento dell impianto quando si aggiunge almeno un circuito: Secondo la norma CEI 64-8 un circuito è la parte dell'impianto protetta da un proprio dispositivo di protezione Ad esempio, l'aggiunta di una nuova linea luce, o prese, protetta da un proprio interruttore automatico, costituisce un ampliamento dell'impianto SI DICO SI PROGETTO 15 Manutenzione straordinaria Rientra nella manutenzione straordinaria tutto ciò che: non è Ampliamento non è Trasformazione non è Manutenzione ordinaria Ad esempio: Sostituzione di un interruttore con altro di caratteristiche diverse Aggiunta o spostamento di prese o punti luce su circuiti esistenti SI DICO NO PROGETTO 16 8

9 Altro Nel modulo della DICO compare la dizione altro : Si può barrare questa casella per l adeguamento di un impianto ante 13/03/90 a quanto disposto dal DM 37/07, art. 6 comma 3 SI DICO SI PROGETTO 17 Manutenzione ordinaria La manutenzione ordinaria è finalizzata a mantenere il degrado normale d uso dell impianto. Nella manutenzione ordinaria vengono sostituite piccole apparecchiature, vecchie o danneggiate, ad esempio interruttori o prese a spina, con altre aventi le stesse caratteristiche, ecc NO DICO NO PROGETTO La distinzione fra manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria spetta all impresa installatrice (Guida CEI 0-3) 18 9

10 Potenza dell impianto Potenza disponibile (o in franchigia) Potenza impegnata (o contrattuale) Potenza impegnabile (da indicare nella DICO) È la massima potenza prelevabile in un punto di prelievo senza che il cliente finale sia disalimentato È la potenza per la quale è stato corrisposto il contributo di allacciamento È la potenza contrattualmente impegnata quando c è il limitatore della potenza prelevata È il valore massimo della potenza prelevata nel mese (misurata nei 15 min) quando la potenza viene registrata dal gruppo di misura È la potenza di progetto dell impianto All occorrenza è anche la max potenza per cui l utente può richiedere il contratto di fornitura di energia elettrica 19 Progetto Adesso il progetto degli impianti elettrici, elettronici, antincendio, serve sempre: Sopra i limiti dimensionali Da professionista iscritto all albo Sotto i limiti dimensionali Dal responsabile tecnico dell impresa installatrice Sono chiamati nello stesso modo PROGETTO anche se i contenuti sono diversi, in pratica sotto i limiti dimensionali è lo schema dell impianto Va sempre indicato il nome, cognome, la qualifica e l eventuale numero d iscrizione all albo di chi ha redatto il progetto 20 10

11 Progetto elettronico Per gli impianti di sicurezza e antintrusione, il Ministero ha chiarito che: La delicatezza della problematica connessa con gli impianti di allarme e sicurezza non esime dall obbligo della progettazione, ma impone certamente che il progetto in tutte le sue articolazioni non possa essere portato a conoscenza di persone diverse dall utilizzatore e dalla ditta esecutrice Il progetto va redatto da un professionista quando l impianto elettronico coesiste con un impianto elettrico con obbligo di progetto Per gli impianti radiotelevisivi e le antenne non serve il progetto, ma occorre allegare alla DICO lo schema (allegato obbligatorio) 21 Impianti con obbligo di progetto Quando è previsto l obbligo del progetto da parte di un professionista, l installatore anche se abilitato, non è autorizzato ad installare, trasformare, ampliare tali tipologie di impianto senza progetto La Dichiarazione di Conformità senza il progetto allegato, relativa ad un intervento in un impianto soggetto all obbligo di progetto, non ha alcun valore Nel caso in cui un impianto soggetto per legge a progettazione da parte di un professionista venga eseguito senza progetto, anche su richiesta del Committente, la responsabilità ricade sia sul Committente che sull Installatore. Resta comunque a carico del giudice stabilire le percentuali 22 11

12 Le norme tecniche applicabili Devono essere indicate le norme tecniche e la legislazione di riferimento per l impianto eseguito Esempio di norme tecniche da citare CEI 64-8 CEI CEI 11-1 Guida CEI (verifiche) Guida CEI (cantieri edili) Esempio di leggi da citare DM 37/08 DLgsl 81/08 nei luoghi di lavoro 23 Le verifiche previste Prima di rilasciare la DICO occorre eseguire le verifiche iniziali previste dalla normativa e le verifiche di funzionalità L e verifiche eseguite in conformità alla CEI 64-8 VI edizione fasc. 6 sono automaticamente considerate a regola d arte. Il rapporto di verifica va allegato alla DICO (allegato facoltativo secondo il DM 37/08); la norma CEI art prevede l obbligo di consegna del rapporto al committente) Queste verifiche non vanno confuse con quelle previste per legge (ad es. DPR 462/01) In presenza di datore di lavoro la DICO emessa dall installatore a seguito della verifica iniziale equivale a tutti gli effetti all omologazione dell impianto (Art. 2 DPR 462/01) 24 12

13 Il responsabile tecnico Art. 3 Comma 2 Firma del Responsabile tecnico della ditta installatrice Firma del titolare o legale rappresentante (visura camerale) Se le due figure coincidono, occorrono comunque le due firme Il responsabile tecnico svolge tale funzione per una sola impresa e la qualifica è incompatibile con altra attività continuativa (al di fuori dell impresa) Il responsabile tecnico deve possedere i requisiti previsti dal DM 37/01 e può essere: L imprenditore individuale Un legale rappresentante dell impresa installatrice Una persona preposta con atto formale a tale incarico (è sufficiente un documento scritto interno) 25 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Punti di attenzione rispetto precedente modello Rispettato il progetto redatto ai sensi dell art. 5 da: Nome, cognome, qualifica e, quando ne ricorra l obbligo ai sensi dell art. 5 comma 2 (progetto di un professionista iscritto all albo): Estremi di iscrizione nel relativo albo professionale del tecnico che ha redatto il progetto Questa casella va sempre barrata, con l esclusione dei cantieri edili e di manutenzione straordinaria 26 13

14 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Punti di attenzione rispetto precedente modello Indicare la potenza max impegnabile: La massima potenza che l utente può richiedere nel contratto di fornitura di energia elettrica Se la potenza massima impegnabile è superiore a 6 kw è necessario il progetto di un professionista iscritto all Albo. 27 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Punti di attenzione rispetto precedente modello Progetto ai sensi degli articoli 5 e 7: Qualora l impianto eseguito sia variato in opera, il progetto presentato alla fine dei lavori deve comprendere le varianti realizzate in corso d opera Fa parte del progetto la citazione della pratica prevenzione incendi (ove richiesta) Fra gli allegati facoltativi, oltre al rapporto di verifica ci possono essere le istruzioni per l uso e la manutenzione 28 14

15 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Allegati obbligatori Relazione con tipologia dei materiali di tipo semplificato. Attenzione però che non documenta quanto realmente eseguito Relazione con tipologie dei materiali (tipo semplificato) I componenti installati nell impianto sono conformi a quanto previsto dagli articoli 5 e 6 del DM 37/08 in materia di regola dell arte. In particolare sono dotati di: Marcatura CE Marchio IMQ (o altri marchi UE) Altra documentazione (*) Vengono di seguito elencati i componenti installati nell impianto e non dotati delle indicazioni di cui sopra, che sono comunque conformi a quanto previsto dagli articoli 5 e 6 del DM 37/08.. (*) Se i componenti dell impianto non sono provvisti di marcatura CE o di marchio IMQ o di altro marchio UE di conformità alle norme, l installatore deve richiedere al costruttore, al mandatario o all importatore, la dichiarazione che il componente elettrico è costruito a regola d arte e deve conservarla per un periodo di 10 anni. L impianto è compatibile con gli impianti preesistenti I componenti sono idonei rispetto all ambiente di installazione eventuali informazioni sul numero e caratteristiche degli apparecchi utilizzatori, considerate rilevanti ai fini del buon funzionamento dell impianto 29 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Allegati obbligatori Relazione con tipologia dei materiali. Si può allegare anche la bolla di consegna dei materiali utilizzati senza rifare l elenco 30 15

16 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Allegati obbligatori kwh Schema d impianto Id Id Tipo linea Descrizione linea Corrente nominale In (A) Potere cortocircuito (ka) Idn (A) Lunghezza (m) Tipo di cavo Formazione (n x mm 2 ) Note F-N F-N F-N F-N F-N Colonna Montante ,5 4,5 4,5 4,5 - Generae Giorno/Notte Zona Giorno Zona Notte Cucina 0, , H07V-K H07V-K H07V-K H07V-K H07V-K 2(1x6)+1G6 2(1x4)+1G4 2(1x2,5)+1G2,5 2(1x2,5)+1G2,5 2(1x2,5)+1G2,5 31 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Compatibilità con l impianto esistente l impianto è compatibile con gli impianti esistenti In caso di intervento su un impianto esistente (ad es. ampliamento con aggiunta di un circuito) è obbligatorio indicare la compatibilità tecnica dell intervento eseguito con l impianto esistente (art. 7 comma 3 del DM 37/08) 32 16

17 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Idoneità dei componenti al luogo d installazione I componenti sono idonei rispetto all ambiente di installazione Nel sottoscrivere la DICO, l installatore dichiara di aver utilizzato componenti dell impianto elettrico a regola d arte e adatti al luogo d installazione Se questo non è vero, la responsabilità è dell installatore È irrilevante che i componenti siano stati scelti dal committente: Se i prodotti installati non sono a regola d arte, oppure non adatti all ambiente, non devono essere impiegati Se l installatore li utilizza ugualmente per compiacere il committente, se ne assume la piena responsabilità 33 Il modello ministeriale previsto dal DM 37/08 Le CCIAA non rilasciano un certificato di riconoscimento dei requisiti tecnicoprofessionali, QUINDI: Allegare la propria visura camerale, sulla quale sono indicate le tipologie di impianti per le quali è abilitato La visura camerale ha validità sei mesi dalla data di rilascio Se oltre i sei mesi si può integrare con una dichiarazione SI DICHIARA Ai sensi dell art.41 del DPR 445/2000, che le informazioni contenute nel presente documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio 34 17

18 Manutenzione degli impianti Art. 8 Comma 2 Il proprietario dell impianto adotta le misure necessarie per conservare le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l uso e la manutenzione predisposte dall impresa installatrice dell impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature Il proprietario dell impianto ha l obbligo di svolgere la manutenzione L impresa installatrice ha l obbligo di fornire istruzioni per l uso e la manutenzione dell impianto (da allegare alla DICO) L obbligo giuridico della manutenzione già esisteva nei luoghi di lavoro, ora il DM 37/08 estende tale obbligo di manutenzione agli immobili di uso abitativo 35 Allegati facoltativi Esempio di Istruzioni per l'uso e la manutenzione dell'impianto di una abitazione civile L'impianto elettrico in oggetto è conforme alla norma CEI 64-8 e quindi è sicuro nei confronti dei "danni che possono derivare dall'utilizzo degli impianti elettrici nelle condizioni che possono essere ragionevolmente previste", come indicato all'art della norma stessa. Pertanto l'utente deve evitare, per la propria sicurezza, un uso improprio dell'impianto elettrico, ad esempio: - non deve utilizzare l'asciugacapelli mentre si trova in prossimità della vasca da bagno piena d'acqua o addirittura mentre fa il bagno; - non deve ricoprire gli apparecchi di illuminazione con materiali combustibili (carta, indumenti, ecc.); - deve impedire ai bambini di svitare le lampadine, di utilizzare il cacciavite per aprire le prese, le cassette di derivazione, ecc. - può utilizzare adattatori sulle prese solo se costruiti a regola d'arte, ad es. con marchio IMQ. L'utente deve inoltre rivolgersi ad una impresa installatrice abilitata per qualsiasi alterazione, visiva, dell'impianto elettrico, come ad esempio isolamenti danneggiati, cavi di colore gialloverde interrotti o distaccati, interventi troppo frequenti di un interruttore differenziale (salvavita), ecc. Gli interruttori differenziali suddetti hanno un tasto di prova che deve essere premuto dall'utente, per garantire il loro corretto funzionamento, almeno ogni due mesi (salvo diversa indicazione del costruttore). Il livello di sicurezza dell'impianto elettrico può ridursi nel tempo, a causa dell'uso e del naturale decadimento dei materiali isolanti. L'utente deve quindi richiedere il controllo periodico di una impresa installatrice abilitata, si consiglia almeno ogni cinque anni, per accertare, mediante opportune verifiche e prove, l'effettivo stato di manutenzione dell'impianto elettrico, e provvedere a ristabilire con eventuali interventi mirati il necessario livello di sicurezza

19 Allegati facoltativi Esempio di Rapporto di verifica Esame a vista L'impianto eseguito è conforme alla documentazione tecnica. I componenti hanno caratteristiche adeguate all'ambiente per costruzione e/o installazione. Le protezioni contro i contatti diretti ed indiretti sono adeguate. I conduttori sono stati scelti e posati in modo da assicurare le portate e cadute di tensione previste. Le protezioni delle condutture contro i sovraccarichi sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI. Le protezioni delle condutture contro i cortocircuiti sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI. Il sezionamento dei circuiti è conforme alle prescrizioni delle norme CEI. Il comando e/o l'arresto di emergenza è stato previsto dove necessario. I cavi hanno tensione nominale d'isolamento adeguata. I conduttori hanno le sezioni minime previste. I colori e/o le marcature per l'identificazione dei conduttori sono rispettate. I tubi protettivi ed i canali hanno dimensioni adeguate. Le connessioni dei conduttori sono idonee. Gli interruttori di comando unipolari sono inseriti sul conduttore di fase. Le dimensioni minime dei dispersori, dei conduttori di terra e dei conduttori di protezione ed equipotenziali (principali e supplementari) sono conformi alle prescrizioni delle norme CEI. l nodo (nodi) collettore di terra è accessibile. Il conduttore di protezione è stato predisposto per le masse. Il conduttore equipotenziale principale è stato predisposto per le masse estranee. I sistemi di protezione contro i contatti indiretti senza interruzione automatica dei circuiti (eventuali) sono conformi alle prescrizioni della norma CEI Le quote di installazione delle prese (ed altre apparecchiature in relazione alle disposizioni di legge sulla barriere architettoniche) sono rispettate. 37 Allegati facoltativi Esempio di Rapporto di verifica Prove La resistenza di isolamento verso terra dei conduttori attivi è superiore ai minimi prescritti. La prova della continuità dei conduttori di protezione, equipotenziali (principali e supplementari) ha avuto esito favorevole. La prova dell'efficienza delle protezioni differenziali ha avuto esito favorevole. La resistenza dell impianto di terra misurata nelle ordinarie condizioni di funzionamento è di 16 Ω. La prova di funzionamento ha dato esito favorevole. L allegato è facoltativo, le verifiche sono obbligatorie 38 19

20 Rifacimento parziale Art. 7 Comma 3: In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell intero impianto. La responsabilità dell installatore si riferisce esclusivamente agli interventi effettuati È però opportuno che l installatore segnali al committente le eventuali anomalie pregresse 39 Interventi parziali La DICO si riferisce solo ai lavori eseguiti Ma se per eseguire i lavori a regola d arte occorre cambiare qualcosa dell esistente, OCCORRE FARLO Ad es., cambiando un trasformatore con uno di maggior potenza, può essere necessario sostituire gli interruttori esistenti con altri aventi maggiore potere di cortocircuito La dichiarazione che i lavori sono compatibili con l esistente, vuol dire che non viene compromessa la sicurezza preesistente, ma solo per le parti d impianto che sono oggetto degli interventi parziali L installatore non è responsabile di eventuali situazioni pericolose preesistenti su parti d impianto non interessate dai lavori eseguiti Esempio: sostituendo un armatura stradale di classe I senza terra, per rilasciare la DICO deve essere realizzata la regolare messa a terra, quindi: l installatore deve segnalare al committente la necessità di collegare a terra tutti gli altri pali dopodichè la responsabilità è soltanto del committente e non dell installatore che ha eseguito il proprio lavoro a regola d arte 40 20

21 Condomini e Illuminazione pubblica Condomini L impresa installatrice deve rilasciare una DICO per ogni unità immobiliare e una DICO per i servizi condominiali Illuminazione pubblica L impianto elettrico per illuminazione pubblica non è soggetto al DM 37/08 quindi l installatore non è tenuto a rilasciare la DICO ai sensi di legge Il committente può richiedere la DICO come obbligo contrattuale 41 Dichiarazione di rispondenza - DIRI Art. 7 Comma 6 Se la DICO non è reperibile, può essere sostituita, per gli impianti costruiti prima di questo decreto, con una DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA resa da un professionista con almeno cinque anni di attività, dopo un adeguato sopralluogo Per gli impianti non soggetti a progettazione, tale dichiarazione può essere redatta dal responsabile Tecnico di una impresa con almeno 5 anni di ruolo La DIRI è assimilabile alla DICO, deve attestare che l impianto è conforme alle norme di SICUREZZA vigenti al momento della loro realizzazione o all ultimo adeguamento in base a norme sopravvenute

22 Dichiarazione di rispondenza - DIRI Data di realizzazione dell impianto SI DIRI SI DIRI NO DIRI è obbligatoria la DICO La DIRI è richiesta per aumento della potenza contrattuale ed eventualmente in caso di vendita dell unità immobiliare (se richiesta) 13/03/ /03/2008 La DIRI è richiesta per impianti che dovrebbero avere la DICO, ma ne sono sprovvisti Non esiste un modello ministeriale per la DIRI Il numero di copie deve essere concordato con il committente Se l impianto supera i limiti dimensionali, il professionista esegue il sopralluogo e indica i lavori necessari, l installatore li esegue e rilascia la DICO, poi il professionista rilascia la DIRI con allegata la DICO dei lavori eseguiti 43 Nuovi impianti Per i nuovi impianti l utente deve consegnare la DICO al Distributore entro 30 giorni dall attivazione della nuova fornitura In caso contrario sospensione della fornitura Attualmente quasi tutti i Distributori sono inadempienti In generale L impresa e l ufficio tecnico devono predisporre da una a sei copie della DICO (oltre a quella per il suo archivio ) 44 22

23 Esempi: installazione di cancello motorizzato Dovendo realizzare un impianto di automazione di un cancello, come si deve comportare l installatore? Il cancello motorizzato, essendo una macchina, rientra nell applicazione della direttiva macchine (DPR 459/96), quindi l installatore deve apporre nel cancello il marchio CE, consegnare la dichiarazione CE di conformità con le istruzioni d uso e predisporre e conservare il fascicolo del cancello L impianto di automazione del cancello non è soggetto a progetto da parte di un professionista La realizzazione della linea di alimentazione del cancello richiede il progetto se è un ampliamento di impianto soggetto a progetto (es. potenza impegnata > 6 kw) L installatore deve rilasciare la DICO solo per gli eventuali lavori di ampliamento per alimentare il quadro del cancello. 45 Flusso DICO 1 Archivio installatore Archivio C.C.I.A.A. 2 Atti del Committente 3 Consegna a comune (nuovo impianto 4 Consegna a Distributore (nuovo impianto) Da parte del datore di lavoro: 5 eventuale denuncia ISPESL 6 eventuale denuncia ASL/ARPA entro 30 gg da conclusione lavori Totale 4 o 6 copie 46 23

24 Flusso DICO DICO NO Si riferisce a un impianto nuovo o completamente rifatto SI I locali hanno già l agibilità NO Nessun obbligo di depositare la DICO presso lo Sportello unico per l edilizia del Comune SI L impresa installatrice deve depositare la DICO presso lo Sportello unico per l edilizia del Comune dove ha sede l impianto entro 30 giorni dalla fine dei lavori Il Committente deve presentare la DICO al Comune per ottenere l agibilità 47 Flusso DICO CANTIERE 1 Archivio installatore Archivio C.C.I.A.A. 2 Atti del Committente Consegna a comune Da parte del datore di lavoro: 3 eventuale denuncia ISPESL 4 eventuale denuncia ASL/ARPA entro 30 gg da conclusione lavori Totale minimo 4 copie 48 24

25 Garanzia e Responsabilità Garanzia In base al DLgs n.24 del che ha integrato il codice civile con 8 articoli (1519-bis 1519-nonies) la garanzia nei confronti dei Consumatori (Persone fisiche estranee ad attività imprenditoriali o professionali) ha una validità di DUE ANNI, per gli interventi che prevedano anche la fornitura di materiali Entro tale termine il consumatore ha diritto alla riparazione o sostituzione a titolo gratuito del bene da parte del Venditore (installatore) Il Committente deve denunciare il difetto entro 60 giorni dalla sua scoperta 49 Garanzia e Responsabilità Garanzia Se il Committente non è un Consumatore si fa invece riferimento al Codice Civile Vendita di un PRODOTTO: UN ANNO Contratto d OPERA: Contratto d APPALTO: UN ANNO DUE ANNI Contratto d opera: quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio (art c.c.) In pratica di tratta di lavori di modesta entità eseguiti direttamente dall installatore che ha assunto l incarico Contratto d appalto: contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio il compimento di un opera o di un servizio verso un corrispettivo di denaro (art c.c.) In pratica il lavoro viene svolto dai dipendenti di una impresa installatrice e non dal solo titolare. La durata della garanzia può essere aumentata da accordi contrattuali 50 25

26 Garanzia e Responsabilità Responsabilità Responsabilità Penale Responsabilità Civile di tipo extracontrattuale Responsabilità civile contrattuale Responsabilità PENALE: è personale e non vi sono limiti temporali Responsabilità civile extracontrattuale: consiste nell obbligo di risarcire il danneggiato da parte dell autore del fatto illecito. Può essere coperta da una polizza di assicurazione e non ha limiti temporali all obbligo risarcitorio Ad esempio in caso di infortunio la cui causa sia riconducibile ad un difetto dell impianto l installatore può essere chiamato a risponderne sia dal punto di vista penale (lesioni personali colpose o omicidio colposo) sia dal punto di vista civile extracontrattuale come risarcimento del danno patito dalla vittima. Se invece ci sono solo danni causati ad es. da un incendio derivante da un vizio dell impianto l installatore può essere condannato a risarcire i soli danni materiali. Responsabilità civile di tipo contrattuale: si riferisce al caso in cui l impianto realizzato dall installatore presenti vizi o difetti o non sia conforme a quanto pattuito: Valgono i limiti temporali previsti per la garanzia (Vendita, Contratto d Appalto, Contratto d Opera) 51 Garanzia e Responsabilità Responsabilità Responsabilità Penale Responsabilità Civile di tipo extracontrattuale Responsabilità civile contrattuale La cessazione dell attività o lo scioglimento dell impresa non fanno venir meno le responsabilità penali dell installatore. Anche la Responsabilità civile continua a gravare sull installatore indipendentemente dalla cessazione dell attività nei limiti temporali previsti. In caso di morte dell installatore l obbligo risarcitorio si trasmette agli eredi che hanno accettato l eredità 52 26

27 Garanzia e Responsabilità Responsabilità del Progettista e dell installatore Ciascuno risponde per quanto di sua competenza (la Responsabilità deriva dal mancato adempimento di un obbligo) Il progettista è responsabile degli eventuali errori progettuali L installatore è responsabile dell esecuzione dell impianto L Installatore può essere ritenuto corresponsabile di un errore del progettista solo se l errore avrebbe potuto essere identificato con le conoscenze che l installatore deve avere. (Ad es. un involucro installato all esterno con grado di protezione IP2X). L installatore segnala al progettista eventuali anomalie. Se il Progettista non cambia il progetto e l installatore esegue l impianto diventa corresponsabile 53 Grazie per l attenzione 54 27

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