ATTESA. DOMENICA T E R Z A del tempo di AVVENTO. Adorazione eucaristica. in san Luca. E subito uscì sangue e acqua Gv 19,34

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1 E subito uscì sangue e acqua Gv 19,34 Adorazione eucaristica n 12/2018 Dicembre DOMENICA T E R Z A del tempo di AVVENTO ATTESA in san Luca Introduzione L adorazione eucaristica nasce dalla Messa che è l Incontro adorabile con il Signore Gesù crocifisso e risorto ed è la scuola dove si impara ad adorare il Padre in spirito e verità. L adorazione è il prolungamento del ringraziamento alla Santa Comunione dove è avvenuto il momento più alto dell adorazione, infatti adorare vuol dire portare alla bocca. L adorazione eucaristica è il tempo per gustare la Santa Comunione. Essa attinge dalla Liturgia della Parola in quanto il Verbo si è fatto carne. Per l Adorazione, quindi, ci lasciamo istruire dalla Liturgia della Parola del giorno. Per la liturgia della DOMENICA TERZA di AVVENTO anno C ( /Terza del Mese) ci soffermiamo sul termine ATTESA. Ripercorriamo i passi del Vangelo di LUCA dove è presente il termine ATTESA.

2 (Il sussidio può essere usato per la preghiera comunitaria e personale. Nella preghiera comunitaria si possono scegliere i passi che si vogliono e i commenti possono essere predicati e diversi. Il sussidio può essere usato per altre circostanze di adorazione) Metodo per la preghiera comunitaria Parola (in piedi) Commento e silenzio (seduti) Responsorio e canto (in piedi) Canto all esposizione del Santissimo Sacramento Dio s è fatto come noi * per farci come lui. Vieni Gesù, resta con noi! * Resta con noi! Viene dal grembo di una donna, * la Vergine Maria. Tutta la storia lo aspettava * il nostro Salvatore. Egli era un uomo come noi * e ci ha chiamati amici. Egli ci ha dato la sua vita * insieme a questo pane. Noi che mangiamo questo pane * saremo tutti amici. Noi che crediamo nel suo amore * vedremo la sua gloria. Vieni, Signore, in mezzo a noi * resta con noi per sempre. oppure Vieni, o Signor, la terra in pianto geme. Signore volgi lo sguardo e vieni in nostro aiuto discendi dalle stelle, o re del cielo. O cieli stillate rugiada: discenda il Salvatore. Germoglia, o terra, e dona il Redentore. Ti vider lontano i profeti mansueto come agnello spuntare da Betlemme come stella. Deh! spezza con braccio potente le forze dell errore: verran le genti al trono dell amore.

3 Domenica TERZA del tempo Avvento anno B Ascoltiamo il Vangelo secondo Luca 3,10-18 Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi che dobbiamo fare?». Rispose: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella.

4 1. Il popolo stava in attesa di Zaccaria Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,21-25 Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini». Nel tempio di Gerusalemme, il popolo che ha la sua sorgente nell attesa della realizzazione delle tue promesse, si trova a vivere, su due piedi, l attesa per Zaccaria che ritarda a uscire dal luogo dove si offre l incenso. Una attesa prossima dentro una attesa remota. Una piccola attesa dove inizia a realizzarsi quell attesa che viene da lontano. Zaccaria riceve dall angelo Gabriele una parola di vita che lo rende muto nella sua incredulità. Una parola che tocca la sua pelle da molto lontano. Ha, come Abramo, il problema della sterilità della sposa, ora gli si dice che, alla sua età, avrà un figlio perché la sua preghiera è stata esaudita. La promessa si realizza nella trasmissione della vita, dentro il mistero della coppia uomo e donna, dove si edifica la famiglia e il popolo. Prendono luce e colore le parole dette ad Abramo: In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra (Gn 12). Una carne vecchia, nella tua benedizione, o Dio, genera una vita nuova. La gioia per un bambino. La sorpresa e la speranza in un bambino dentro il suo nome. Lo chiamerai Giovanni, dice il tuo arcangelo a Zaccaria, che vuol dire Dio fa grazia. Tu, Gesù, arrivi, toccando il cuore e la carne delle persone. Il tuo Giovanni è la benedizione di Dio dentro la storia, gli affetti e la carne di Zaccaria ed Elisabetta. Egli è il tuo precursore. Dopo sei

5 mesi il Vangelo busserà alla porta dell Immacolata e Vergine Maria, la sua carne diventerà il grembo per la tua carne. S I L E N Z I O Responsorio Il popolo stava in attesa di Zaccaria Zaccaria aveva avuto una visione Zaccaria ed Elisabetta concepirono un figlio La tua parola, o Dio, si compie Elisabetta era in attesa di Giovanni Dio hai esaudito la loro preghiera Elisabetta proclamava la tua fedeltà, o Dio La sua vergogna tra gli uomini era stata tolta La tua parola, o Dio, si compie Grandi cose hai fatto per la nostra salvezza Canto oppure O cieli, piovete dall alto * o nubi mandateci il Santo. O terra, apriti o terra * e germina il Salvatore. 2. Il popolo era in attesa Ascoltiamo il Vangelo di Luca 3,15-18 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con

6 fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella. Il tuo Giovanni non ti usurpa l attesa del popolo. Vive un momento di successo, tutti accorrono a lui e lui orienta l attesa del popolo a Te. Dice, infatti, che sei unico e nessuno può usurpare il tuo posto perché Tu sei lo Sposo d Israele. Il battesimo di Giovanni è di acqua, mentre il tuo battesimo è di Spirito Santo e fuoco. Il suo battesimo è introduttivo, il tuo è definitivo. Giovanni ti presenta come giudice. In Te il giudizio è definitivo. La compagnia di Giovanni è bella perché egli, nel suo amore per la verità, orienta il cuore a Te, parla di Te, alimenta l attesa di incontrarti e di seguirti. La figura di Giovanni è Vangelo e lui prepara i cuori ad accoglierti. Infatti egli aiuta ad essere leali: amanti della verità; sinceri: capaci di dire la verità; umili: capaci di riconoscere il bisogno di salvezza. Come si fa a non lasciarsi coinvolgere da Giovanni? Eppure. S I L E N Z I O Responsorio Io vi battezzo con acqua, dice Giovanni Ma vieni Tu che sei più forte di Giovanni Io vi battezzo con acqua, dice il Precursore Ma vieni Tu che sei unico, sei lo Sposo Io vi battezzo con acqua, dice il più grande tra i nati di donna Tu ci battezzerai in Spirito Santo e fuoco Io vi battezzo con acqua, dice il Precursore Tu raccoglierai il frumento Io vi battezzo con acqua, dice Giovanni Tu brucerai la pula con fuoco inestinguibile Canto

7 oppure O cieli, piovete dall alto * o nubi mandateci il Santo. O terra, apriti o terra * e germina il Salvatore. 3. Tutti erano in attesa di lui Ascoltiamo il Vangelo di Luca 8,40-56 Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, poiché tutti erano in attesa di lui. Ed ecco venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno. Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù disse: «Chi mi ha toccato?». Mentre tutti negavano, Pietro disse: «Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia». Ma Gesù disse: «Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me». Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita. Egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!». Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». Ma Gesù che aveva udito rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete, perché non è morta, ma dorme». Essi lo deridevano, sapendo che era morta, ma egli,

8 prendendole la mano, disse ad alta voce: «Fanciulla, alzati!». Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto. L attesa di Te è generale e particolare. Chi ti attende veramente? La donna che soffre di emorragia e Giairo che vuole la vita per sua figlia che sta per morire. Volerti incontrare suscita un attesa per la vita. Questa attesa e questa volontà d incontro è la fede personale. La donna è una donna di fede, vuole entrare in relazione con Te. Giairo è un uomo di fede, crede in Te, si fida di Te. Tutti ti toccano e tu poni la domanda: Chi mi ha toccato?. Tutti ti toccano, ma solo la donna ti tocca veramente perché vuole essere in relazione con Te, infatti esce da Te la potenza della vita che la guarisce e la rinnova. Così a Giairo, davanti alla notizia della morte della bambina, chiedi di credere in Te. Così ancora, davanti alla gente che Ti deride perché hai detto che la bambina dorme, Giairo deve intensificare la sua fede in Te. L attesa è forte, il compimento è grandioso. Tu che sei la Vita, sei fonte di vita per la bambina che riporti a questa vita e la ridoni ai genitori ai quali comandi di darle da mangiare perché è ancora lungo il cammino. Il miracolo è segno di Te. Tu inviti a tacere il miracolo perché solo nella tua Pasqua se ne comprende il senso e la forza. C è sempre una chiave in ciò che è grande. E la chiave è la tua Pasqua. S I L E N Z I O Responsorio Tutti erano in attesa di Te Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni Tutti erano in attesa di Te Un papà sofferente per la figlia morente La donna in attesa ti ha toccato

9 La sua fede l ha salvata Un papà ti ha creduto E Tu gli hai risuscitato la sua bambina Canto oppure O cieli, piovete dall alto * o nubi mandateci il Santo. O terra, apriti o terra * e germina il Salvatore. 4. Per l attesa di ciò che dovrà accadere Ascoltiamo il Vangelo di Luca 21,25-28 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. L anno liturgico inizia con l Avvento. Tu sei venuto nella carne, vieni nella Chiesa, verrai nella gloria. Alla tua venuta deve corrispondere la nostra attesa. L avvento è il primo tempo dell anno liturgico perché ciascuno possa verificare il desiderio e l attesa di Te. La tua Pasqua è stata la primizia della fine del mondo. In te si vede che cosa è la fine del mondo. Una fine che è il fine che tocca tutta la creazione, dal cielo alla terra, dalla terra al cielo, dove Tu sei il centro di tutto e il protagonista di tutto. La nostra storia è collocata tra la tua prima

10 venuta nella carne e la tua seconda venuta nella gloria. Intanto vieni nei misteri della Chiesa che sono la Parola e i Sacramenti. Guardarti e adorarti nel Sacramento dell Altare è levare il capo, aver presente la meta del tempo che sei Tu. Aver presente, nell umiltà, la modalità della fine che è il seme che marcisce e si moltiplica per la Vita. Vivere è attendere il compimento del tuo disegno nell essere tuoi collaboratori ogni giorno, mettendo in pratica la tua parola che illumina, purifica, rinnova e ci rende attenti a chi ci è vicino. Le piante che ci circondano sono lì per aiutarci ad alimentare l attesa, il cammino di crescita e la festa del raccolto. S I L E N Z I O Responsorio Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande Sulla terra ci sarà angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande Gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina Canto oppure O cieli, piovete dall alto * o nubi mandateci il Santo. O terra, apriti o terra * e germina il Salvatore.

11 Tantum ergo Sacramentum Veneremur cernui; et antiquum documentum novo cedat ritui; praestet fides supplementum sensuum defectui Genitori Genitoque laus et jubilatio salus, honor virtus quoque sit et benedictio procedenti ab utroque compar sit laudatio. Amen. Preghiera * Benedizione eucaristica Dio sia benedetto Benedetto il suo santo Nome Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo Benedetto il Nome di Gesù Benedetto il suo sacratissimo Cuore Benedetto il suo preziosissimo Sangue Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell Altare Benedetto lo Spirito Santo Paraclito Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione Benedetta la sua gloriosa Assunzione Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre Benedetto san Giuseppe suo castissimo sposo Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi Canto O salutaris Hostia quae caeli pandis ostium bella premunt hostilia da robur, fer auxilium Uni trinoque Domino sit sempiterna gloria qui vitam sine termino nobis donet in patria. Amen. Questo grande Sacramento veneriamo supplici, è supremo compimento degli antichi simboli; viva fede ci sorregga, quando i sensi tacciono. All eterno sommo Dio, Padre, Figlio e Spirito gloria, onore, lode piena innalziamo unanimi il mistero dell amore adoriamo umili. Amen. O salutare Vittima del ciel le porte schiudici le guerre ostili premono dà forza al nostro spirito. Noi t invochiamo Altissimo che regni Trino ed Unico accogli i figli esuli con te per sempre in Patria. Amen.

12 Canto Innalzate nei cieli lo sguardo, la salvezza di Dio è vicina. Risvegliate nei cuori l attesa, per accogliere il re della gloria. Vieni Gesù, vieni Gesù, discendi dal cielo, discendi dal cielo. Sorgerà dalla casa di David il Messia da tutti invocato: prenderà da una vergine il corpo per potenza di Spirito Santo. Benedetta sei tu, o Maria, che rispondi all attesa del mondo: come aurora splendente di grazia, porti al mondo il sole divino. Vieni, o re, discendi dal cielo, porta al mondo il sorriso di Dio: nessun uomo ha visto il suo volto, solo tu puoi svelarci il mistero. Oppure Tu, quando verrai, Signore Gesù, quel giorno sarai un sole per noi Un libero canto da noi nascerà e come una danza il cielo sarà. Tu, quando verrai, Signore Gesù, insieme vorrai far festa con noi. E senza tramonto la festa sarà, perché finalmente saremo con te. Tu, quando verrai, Signore Gesù, per sempre dirai: Gioite con me! Noi ora sappiamo che il regno verrà nel breve passaggio viviamo in te. Manoscritto * don MauRo 035/ novembre 2018 A.D.