Corso di laurea in Comunicazione Interculturale A. A / 2016 Linguistica Generale Prof. Giorgio Francesco Arcodia
|
|
- Viola Valentini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di laurea in Comunicazione Interculturale A. A / 2016 Linguistica Generale Prof. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. La variazione diastratica Variazione in rapporto alla posizione che il parlante occupa nella stratificazione sociale. variabili: grado di istruzione, modelli culturali e comportamentali di riferimento, età / appartenenza generazionale, appartenenza di gruppo (marginalmente, anche il genere) distinzione di massima tra varietà alte (di prestigio) e basse (devianti dallo standard, valutate negativamente dalla comunità parlante)
2 Variazioni fonetiche: lasiare, pasiensa vs. lasciare, pazienza (Piemonte), bira, penzare in luogo di birra, pensare (Roma), pisicologia, spicologia, piscologia in luogo di psicologia pronunce italiane influenzate dal dialetto, tipiche dei parlanti con scarso livello di istruzione Variazioni morfologiche: generalizzazioni di forme, regolarizzazioni analogiche (i amici, dei svizzeri, un sbaglio; dissimo < dicemmo, venghino < vengano, bevavamo < bevevamo); accordo a senso (tutto il paese lo sapevano, qualche esperienze) Variazioni sintattiche: costrutti a tema libero / sospeso (io la mia città è Napoli), doppio condizionale (se potrei, farei), doppio congiuntivo imperfetto (se potessi, facessi) Variazioni lessicali: malapropismi, deformazione di parole per renderle simili a termini noti (autobilancia < autoambulanza, febbrite < flebite, sgominare < sgomberare, scoliosi multipla < sclerosi multipla) 2
3 Italiano popolare: Con l etichetta (discutibile secondo alcuni) di italiano popolare si intende, secondo una nozione anch essa molteplicemente discussa, la varietà sociale per eccellenza dell italiano, vale a dire quell insieme di usi frequentemente ricorrenti nel parlare e (quando sia il caso) nello scrivere di persone non istruite e che per lo più nella vita quotidiana usano il dialetto, caratterizzati da numerose devianze rispetto a quanto previsto dall italiano standard normativo (adattato da: Berruto, G., 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero, A. A., (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza) (...) varietà sociale dell italiano, caratterizzata in diastratia, usata da/tipica di strati sociali bassi, incolti e semincolti (Berruto, G., 2012, Sociolinguistica dell italiano contemporaneo (2 edizione), Roma, Carocci) i tratti dell italiano popolare possono comparire a seconda del contesto comunicativo, anche presso parlanti colti i tratti popolari non sono tutti necessariamente compresenti, nello stesso testo/produzione linguistica si trovano spesso varianti più o meno popolari cfr. italiano parlato colloquiale: registro informale anche dei parlanti colti. 3
4 Alcuni tratti caratteristici dell italiano popolare: (1) presenza di tratti del parlato spontaneo anche nella produzione scritta (2) alta frequenza di strutture a tema libero, topicalizzazioni incongrue Voialtri nuovi arrivati non ci sarebbe nessuno che faccia il barbiere? La nostra compagnia non hanno mai portato il rancio (adattato da: Berruto, G., 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero, A. A., (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza e Berruto, G., 2012, Sociolinguistica dell italiano contemporaneo (2 edizione), Roma, Carocci) (3) periodo ipotetico sub-standard, con doppio condizionale o doppio congiuntivo se io potrei avere tanti soldi aiuterei tanta gente se mangiassimo tutti i giorni così, morissimo (4) utilizzo del che polivalente (più spesso che nel parlato) ci do l attenti che c era il mio capitano 4
5 (5) ci come pronome clitico tuttofare ci dico [ai nipoti] che è brutto emigrare ( ) c era la sentinella, io ci detti uno spintone ci piace, a Lei? (adattato da: Berruto, Gaetano, 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero, A. A., (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza) (6) grafie devianti: ha per a, in cinta per incinta, all avoro per al lavoro, correzzione per correzione, subbito per subito, gniente per niente, etc. (7) usi lessicali specifici: carte per documenti, tribolare ( avere guai ), prolungo per prolungamento (8) scambi di ausiliari i Russi sono passati il Don io per questa volta ho venuta 5
6 Esempio di italiano popolare parlato: Mettemmo le nostre maglie a una cascata d acqua, che c era una temperatura, dai 20 ai 25 gradi sotto zero; i pidocchi sembrava che fossero morti, quando mettermmo le maglie al sole cominciarono a camminare che sembravano tutti bersaglieri. E stammo lì fino in maggio. In maggio cominciò l azione del Monte Santo, Monte Cucco e Monte Vodice, che il Vodice ricordo di aver letto nel Radio Corriere che ho tenuto in disparte questo trafiletto, poi non ricordo più dove l ho messo, che fu conquistato dai fanti con la fanfara che la dirigeva Toscanini. Io ero un bersagliere, ma c era i fanti che andavano su e Toscanini dirigeva la fanfara. (...) arrivammo in una stazione, credo che fosse Udine, di notte, buio, e fu che si fermò il treno-ospedale, e noi bersaglieri tutti lì che si guardava, se si vedeva qualcheduno; fa un soldato con il braccio destro al collo: Dove andate voi altri? (Foresti, F., Morisi, P. & Resca, M. (a cura di), 1983, Era come a mietere, San Giovanni in Persiceto, in Berruto, G., 2012, Sociolinguistica dell italiano contemporaneo (2 edizione), Roma, Carocci) 6
7 Esempio di italiano popolare scritto: Quando sono andata la prima volta al cinoma non sapeva proprio niente come era che non era data mai a nessuna parte e non lo sapeva come è allora io quando andai le prime voltta allo Cinoma vetti cose che non lo credeva come è ma quando lo vetti coi miei occhi io vetti cose mai viste alla mia vita (De Mauro, T., 1977, Per lo studio dell italiano popolare unitario, in Renzi, L. & Cortelazzo, M. [a cura di], La lingua italiana oggi: un problema scolastico e sociale, Bologna, Il Mulino) Ruolo importantissimo della diatopia nell italiano popolare: oltre ai tratti diagnostici nazionali, presente notevole variazione regionale (italiani popolari regionali), soprattutto nella fonologia Es.: accusativo preposizionale (il padrone picchia al contadino), meridionale 7
8 8
9 Italiano popolare sempre più ristretto a soggetti dialettofoni anziani di basso livello di istruzione ; tendenza all indebolimento dei tratti dell italiano popolare; (aumento del livello di istruzione, età avanzata degli utenti esclusivi) tuttavia, nel parlato colloquiale corrente (poco sorvegliato) è possibile incontrare tratti dell italiano popolare cfr. l italiano del web: 9
10 (Sesto S. Giovanni, 19/9/2015) 10
11 Italiano neo-standard ( italiano regionale colto medio): usi linguistici dei parlanti colti (mediamente e molto colti) coincide approssimativamente con la buona lingua media / italiano dell uso medio (F. Sabatini), soggetto a variazione diatopica standard normativo vs. standard normale / effettivo (statisticamente prevalente) (Trifone, Pietro, 2007, Malalingua: l italiano scorretto da Dante a oggi, Bologna, Il Mulino) Se accettiamo che nella ristandardizzazione che sta avvenendo siano assorbiti man mano dallo standard i tratti che qui abbiamo riunito sotto l etichetta di neo-standard, è indubbio che la base sociale dello standard stia allargandosi (...), il che coincide anche con un abbassamento e un consolidamento della nuova norma, leggermente variata in diatopia, più vicina al parlato (...) (Berruto, G., 2012, Sociolinguistica dell italiano contemporaneo (2 edizione), Roma, Carocci) ruolo di mediazione tra lo standard normativo (/conservatore) e gli usi colloquiali e popolari, sub-standard (connotati come basssi ) crescita dell italiano come lingua della socializzazione primaria e di uso quotidiano (soprattutto, a partire degli anni 60 del Novecento); accettazione di forme vietate dalla grammatica normativa (popolari, familiari, regionali) 11
12 Alcuni tratti caratteristici dell italiano neo-standard: (1) E, ma, allora, comunque in posizione iniziale di frase (2) espansione del passato prossimo anche nel centro-sud (3) estensione degli impieghi dell imperfetto; riduzione dell uso del congiuntivo se venivi prima, trovavi ancora posto volevo un chilo di pere Sembrava che era morta Immaginiamo che c è ancora spazio (4) semplificazione del sistema dei pronomi soggetto egli, ella, esso, essa, essi, esse, lui, lei, loro > lui, lei, loro (5) accordo a senso un gruppo di ragazzi si sono affacciati quel pubblico di professori (...) volevano innanzitutto sentire (Berruto, G., 2012, Sociolinguistica dell italiano contemporaneo (2 edizione), Roma, Carocci; Lo Duca, M.G., 2013, Lingua italiana ed educazione linguistica (nuova edizione), Roma, Carocci) 12
13 2. La variazione diafasica Variazione in rapporto alla situazione comunicativa in cui si usa la lingua. elementi in comune con la dimensione diastratica: polarità orientata da un estremo alto ad un estremo basso presenza di due sottodimensioni parallele: asse dei registri e asse dei sottocodici (detti anche linguaggi settoriali ) Registri: varietà diafasiche dipendenti primariamente dal carattere dell interazione e dal ruolo reciproco assunto da parlante (o scrivente) e destinatario stili / livelli di lingua (Berruto, Gaetano, 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero, A. A., (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza) 13
14 Variabili: (a) grado di formalità / informalità della situazione comunicativa (b) rapporto con l interlocutore e con gli altri ascoltatori (adeguamento / accomodamento) (c) grado di attenzione e controllo che il parlante pone nell attuare la produzione linguistica Assi della variazione di registro: (a) formale informale (b) eufemistico disfemistico (c) solenne - volgare 14
15 15
16 Punti di riferimento (approssimativi) nello spazio di variazione: poetico, pomposo, solenne, aulico, elevato, ricercato, accurato, sorvegliato; colloquiale; disimpegnato, disinvolto, trasandato, volgare, etc. necessità di coerenza nella scelta delle varianti rispetto al livello: è con grande rammarico che annunciamo che questa mattina il presidente è schiattato 16
17 Alcune caratteristiche dei registri alti, molto formali: (1) articolazione sintattica molto esplicita, impiego di un grande numero di connettivi (infatti, quindi, al contrario...) (2) tendenza alla verbosità (perifrasi, precisazioni, incisi, periodi complessi e lunghi ) (3) ampia gamma di variazione lessicale, scelta di parole strutturalmente complesse (nazionalizzazione, assistenzialismo) (4) uso di forestierismi (latino, lingue moderne) (5) utilizzo di vocaboli e varianti arcaicizzanti (ove, onde, cagione, recenziore, sovente ) (6) uso del si impersonale (si coglie una vena ironica ) (7) bassa velocità di eloquio, pronuncia più accurata (attenuazione dei tratti regionali) N.B.: esplicitezza non equivale necessariamente a chiarezza 17
18 Alcune caratteristiche dei registri bassi, molto informali: (1) articolazione sintattica poco esplicitata, utilizzo di connettivi semanticamente poveri (poi, e, allora, dunque, così ), scarsa pianificazione (2) variazione lessicale ridotta, utilizzo di un parole a bassa intensione (dal significato generico: è stata promulgata una legge vs. è stata fatta una legge, tasse vs. imposte, etc.), uso di termini colloquiali (prendersela, fregarsene) (3) parlata rapida e trascurata, pronuncia poco accurata e (molto) marcata diatopicamente: forme troncate ( sto), semplificazione di nessi consonantici (propio) (4) uso di forme abbreviate (bici, tele, moto, prof ) (5) uso di termini di origine gergale o dialettale (rimorchiare, sacchi, macello ) (6) espressioni volgari ( ) 18
19 Sottocodici / lingue speciali: varietà diafasiche dipendenti primariamente dall argomento del discorso e dall ambito esperienziale di riferimento varietà caratterizzate da tecnicismi (termini tecnici o scientifici): morfema, presidio, short (selling), etc. usi linguistici legati a particolari professioni o ambiti del sapere Es.: matematica, biologia, musica, sport... linguaggi settoriali tipici di certi argomenti o ambienti Es.: lingua delle cronache sportive, lingua della critica letteraria usi connessi con generi e tipi testuali Es.: lingua dei notiziari televisivi, lingua scritta per essere detta : registro formale, preferenza per il linguaggio burocratico, aggettivazioni enfatiche usi propri di un gruppo di parlanti, accomunati da un ideologia o da determinate esperienze culturali (varietà come segno dell appartenenza) 19
20 tendenza a mescolare registri e sottocodici incompatibili Davanti agli organi di stampa, il presidente Cossiga ha esternato, andando giù con molta decisione (Berruto, G., 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero, A. A., (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza) I sottocodici sono caratterizzati primariamente dal lessico particolare; inoltre, sono tipici delle lingue speciali anche i passivi senza agente e le forme impersonali (deagentivizzazione) 20
21 3. La variazione diamesica Variazione in rapporto al canale attraverso cui la lingua viene usata. Punti cardinali della variazione: scritto e parlato la distinzione tra parlato e scritto ha una posizione particolare nella variazione linguistica, in quanto non si tratta propriamente di una dimensione accanto alle altre, bensì di un opposizione che percorre le altre dimensioni di variazione e allo stesso tempo ne è attraversata ( ) La differenziazione tra parlato e scritto è preliminare e indipendente rispetto all utente (Berruto, Gaetano, 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero, A. A., (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza) distinzione legata alla natura del mezzo, alla situazione di produzione e all architettura del sistema (che assegna determinate funzioni ai due canali) sovrapposizione parziale con la dimensione diafasica; c è una correlazione tipica parlato-registro informale e scritto-registro formale 21
22 Distinzione tra: modo fonico e modo grafico distinzione di supporto fisico modo parlato vs. modo scritto distinzione di caratteristiche strutturali del messaggio Concezione Medium Parlato Scritto Fonico Parlato spontaneo Lettura di testi scritti, recitazione Trascrizione di testi orali Grafico Comunicazione mediata dal Comunicazione scritta computer (adattato da: Berruto, G., 2012, Sociolinguistica dell italiano contemporaneo (2 edizione), Roma, Carocci) 22
23 Parlato grafico : chat e SMS 6uscito? Io vado a dormire x sveglia alle 7.45 K ne so..gli ho inviato 1 mex cn scritto se poteva mex e lui ha dt dno e io gli ho rx ok a dom (...) (adattato da: Berruto, G. & Cerruti, M., 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET) esempi tipici di scritto informale Variabili proprie del parlato: prosodia, fenomeni intonativi, paralinguistica, voce... Variabili proprie dello scritto: interpunzione, sottolineature, maiuscole grado di pianificazione minimo (parlato) vs. massimo (scritto) 23
24 Alcuni tratti caratteristici del parlato (spontaneo / informale): (1) uso massiccio di segnali discorsivi (diciamo, insomma, no, ecco, vero?) (2) frammentarietà sintattica, alta frequenza di strutture sintattiche interrotte ( ) anche perché mh, le informazioni che danno sono- va be, a parte la segreteria è aperta tre volte la settimana proprio- quando va bene, eh, se uno deve saperne qualcosa sugli studi che vuole fare deve credo, chiedere a qualche amico è la cosa migliore, perché- le informazioni che danno nelle segreterie sono proprio cose- così (adattato da: Berruto, Gaetano, 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero, A. A., (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza) (3) dislocazioni (le lezioni, le comincio mercoledì, la linguistica, per capirci qualcosa bisogna studiare) (4) c è presentativo (c è un signore che vuole parlare con te) (5) lui, lei e loro come pronomi soggetto, gli in luogo di le e loro 24
25 (6) pause, esitazioni ed autocorrezioni ( ) voglio dire di facile portata nell acquisto, insommma, quindi curate, ma, eh, sufficientemente abbordabili in quanto appunto alle tasche dei compratori, mentre prima ecco c erano bellissime edizioni di classici ma molto molto costosi, insomma, ecco ( ) (adattato da: Berruto, Gaetano, 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero, A. A., (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza) (7) prevalenza della coordinazione (paratassi) sulla subordinazione (ipotassi) (8) semplificazione dei paradigmi utilizzo dell indicativo presente, passato prossimo e imperfetto; impiego ridotto di condizionale e congiuntivo (se volevo, venivo vs. se avessi voluto, sarei venuto) utilizzo del che polivalente (sono fortunato / perché non c è niente che ho bisogno) (9) limitata variazione lessicale, frequenti ripetizioni della stessa parola cosa, roba, affare, storia, tipo, tizio (10) troncamenti (son tornato, so tornato), aferesi ( sto, sera, bastanza), fusioni e legamenti 25
26 Italiano parlato colloquiale: l italiano della conversazione ordinaria, del normale parlare quotidiano, degli usi comunicativi correnti registri più informali e trascurati naturalmente marcato in diatopia (italiano regionale parlato colloquiale) connotato in diamesia (caratteri del parlato) e in diafasia (tipico degli usi informali) molti tratti in comune con l italiano popolare; tuttavia, l italiano colloquiale può essere adoperato in maniera indipendente dalla classe sociale di appartenenza, da parlanti di ogni ceto e di ogni grado di istruzione (...) i tratti che lo caratterizzano non correlano con fattori diastratici (Berruto, G., 2012, Sociolinguistica dell italiano contemporaneo (2 edizione), Roma, Carocci) Ess.: far benzina, far fuori, fare senza avercela su camminare veloce non stare a muoverti, non sto a dirti un attimino, un momentino, un bel posticino 26
27 4. Rapporto tra le dimensioni di variazione Nelle reali varietà d'uso della lingua spesso le varie dimensioni si intersecano, e le relative varietà possono determinarsi [...] contemporaneamente secondo più assi di variazione [...]. Un italiano fortemente marcato in diatopia sarà per lo più anche una varietà socialmente bassa; l'italiano popolare, varietà diastratica tipica di fasce sociali non istruite, sarà per i suoi parlanti anche una varietà diafasica, il registro delle occasioni più formali. Difficili da collocare con precisione, anche se appartengono fondamentalmente alla dimensione diafasica, sono poi le varietà di lingua legate a movimenti culturali, a mode, a costumi più o meno passeggeri ( ) come sinistrese, politichese, giornalese e così via (G. Berruto, 1993, Varietà del repertorio, in A. A. Sobrero (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo. Vol II: La variazione e gli usi, Roma-Bari, Laterza) in riferimento alla situazione italiana, variazione diatopica e diastratica sono sostanzialmente inseparabili; le varietà di lingua apprese nell infanzia hanno comunque una connotazione diatopica (o, meno spesso, corrispondono ad un dialetto) ad ogni produzione linguistica può essere assegnato un valore per le quattro dimensioni della variazione Ess.: riprovevole è neutrale in diamesia (può essere usato sia nel parlato che nello scritto), medio-alto in diafasia, alto in diastratia, neutrale in diatopia (ma la pronuncia conta!!) 27
28 28
29 Nove varietà di riferimento nel continuum pluridimensionale Dire a qualcuno che non si può andare da lui nelle nove varietà: (1) Italiano formale aulico Mi pregio informarla che la nostra venuta non rientra nell ambito del fattibile (2) Italiano tecnico-scientifico Trasmettiamo a Lei destinatario l informazione che la venuta di chi sta parlando non avrà luogo (3) Italiano burocratico Vogliate prendere atto dell impossibilità della venuta dei sottoscritti (4) Italiano standard letterario La informo che non potremo venire (5) Italiano neo-standard Le dico che non possiamo venire 29
30 (6) Italiano parlato colloquiale Sa, non possiamo venire (7) Italiano popolare Ci dico che non possiamo venire (8) Italiano informale trascurato Mica possiam venire, eh (9) Italiano gergale... (Berruto, G., 1993, Varietà del repertorio, in A. A. Sobrero (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo. Vol II: La variazione e gli usi, Roma-Bari, Laterza) 30
Variazione in rapporto alla posizione che il parlante occupa nella stratificazione sociale.
Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2010 / 2011 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia / Dr.ssa Francesca Strik Lievers (giorgio.arcodia@unimib.it / francesca.striklievers@gmail.com)
Dettagli1. La variazione diafasica. Variazione in rapporto alla situazione comunicativa in cui si usa la lingua.
Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2010 / 2011 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia / Dr.ssa Francesca Strik Lievers (giorgio.arcodia@unimib.it / francesca.striklievers@gmail.com)
DettagliVariazione diafasica: in rapporto alla situazione comunicativa e allo stile
Variazione diafasica: in rapporto alla situazione comunicativa e allo stile - Il rapporto tra gli interlocutori - L argomento di cui si parla - Il grado di squilibrio interno ad uno scambio comunicativo
DettagliVariazione in rapporto alla posizione che il parlante occupa nella stratificazione sociale.
Corso di laurea in Scienze dell Educazione A. A. 2012 / 2013 Istituzioni di Linguistica (M-Z) Dr. Giorgio Francesco Arcodia (giorgio.arcodia@unimib.it) 1. La variazione diastratica Variazione in rapporto
DettagliIstituzioni di linguistica. a.a Federica Da Milano
Istituzioni di linguistica a.a. 2015-2016 Federica Da Milano Il numero delle lingue è molto superiore a quello degli stati Es. il caso italiano Italiano, sardo, friulano, tedesco, francese, sloveno, francoprovenzale,
DettagliVariazione diacronica: nel tempo
Variazione diacronica: nel tempo a. Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki kontene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti Placiti cassinesi, convenzionalmente considerati la prima attestazione
DettagliL italiano della comunicazione elettronica. 3. Variazione diastratica. 20 ottobre 2015
Linguistica italiana Mirko Tavosanis A. a. 2015-2016 L italiano della comunicazione elettronica 3. Variazione diastratica 20 ottobre 2015 Gaetano Berruto (1987): la struttura dell italiano Più fluidi di
DettagliSOCIOLINGUISTICA DELL'ITALIANO
DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE Corso di laurea in Scienze e lingue per la comunicazione Anno accademico 2018/2019-1 anno - Curriculum Lingue per la comunicazione internazionale e Curriculum Scienze
DettagliLe varietà dell italiano: Standard e Neostandard
Le varietà dell italiano: Standard e Neostandard Occupiamoci ancora nello specifico della varietà strutturale. Visto il principio generale che raccomanda, nella redazione di testi scritti, l'aderenza alle
DettagliSOCIOLINGUISTICA A (a.a , Univ. Pavia) Chiara Meluzzi (PhD)
SCILINGUISTICA A (a.a. 2017-18, Univ. Pavia) Chiara Meluzzi (PhD) chmeluzzi@gmail.com 1 Il corso fino ad ora 1. Definizione di SL 2. Il lavoro del SL 3. Le nozioni di base/1 4. Le nozioni di base/2 5.
Dettagli3) Registri e sottocodici sono pertinenti alla variazione: a) diatopica b) diastratica c) diamesica d) diafasica
1) La differenza tra bilinguismo e diglossia sta nel: a) diverso numero di varietà linguistiche indicate nel repertorio b) diverso prestigio delle varietà linguistiche del repertorio c) diverso grado di
DettagliCURRICOLO ITALIANO SCUOLA PRIMARIA. MATRICE ITALIANO scuola primaria classe 1a MORFOSINTASSI L. del TESTO SOCIOLINGUISTICA SEMANT.
CURRICOLO ITALIANO SCUOLA PRIMARIA MATRICE ITALIANO scuola primaria classe 1a MORFOSINTASSI L. del TESTO SOCIOLINGUISTICA SEMANT./ LESSICO - ortografia - regolarità (variabilità e concordanza) PARTI DEL
DettagliIL PARLATO. da molta enfasi al parlato
Educazione linguistica IL PARLATO NELLA CAZZADOR lingua e scrittura sono due distinti sistemi di segni; l unica ragion d essere del secondo è la rappresentazione del primo (De Saussure) la GRAMMATICA TRADIZIONALE
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE ITALIANO CLASSE PRIMA/ SECONDA/ TERZA
1 di 16 PROGETTAZIONE ANNUALE ITALIANO CLASSE PRIMA/ SECONDA/ TERZA 1 2 di 16 TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA ASCOLTO E PARLATO ASCOLTO E COMPRENSIONE Ascolta e comprende testi orali "diretti"
DettagliLo spazio linguistico italiano. Elena Nuzzo Trento, 20/12/2010
Lo spazio linguistico italiano Elena Nuzzo Trento, 20/12/2010 La mobilità nello spazio linguistico Una conoscenza della lingua materna sicura e ricca, che non si limiti ai bisogni comunicativi primari,
DettagliALLEGATO N.3 PROTOCOLLO DI RETE VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE ASSOCIATE AL QUADRO DI RIFERIMENTO PER LIVELLI (Q.R.E.
ALLEGATO N.3 PROTOCOLLO DI RETE VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE ASSOCIATE AL QUADRO DI RIFERIMENTO PER LIVELLI (Q.R.E.) data di compilazione / / a cura di classe di inserimento LINGUA ORALE 1
DettagliProgrammazione didattico-educativa di classe SCUOLA SECONDARIA - CLASSE 3^ FILONE N 1: COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA (PRODUZIONE E COMPRENSIONE)
Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA SECONDARIA - CLASSE 3^ FILONE N 1: COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA (PRODUZIONE E COMPRENSIONE) ASCOLTARE E PARLARE Ascolta e comprende testi utilizzando
Dettagliinsegnante Studente Mediatori didattici Universo comunicativo scolastico ed intrecci di codici e varietà linguistiche CONTESTO SCOLASTICO Input Output
Universo comunicativo scolastico ed intrecci di codici e varietà linguistiche Paese d origine Classe sociale REALTA SOCIALE famiglia Gerghi giovanili Varietà linguistiche Cultura giovanile Media comunicativi
DettagliPROGETTAZIONE ITALIANO CLASSI PRIME CONOSCENZE
PROGETTAZIONE ITALIANO CLASSI PRIME TRAGUARDI DI COMPETENZA CONOSCENZE ABILITA ASCOLTO E PARLATO (Comprensione e Produzione della lingua orale) - Ascolta e comprende testi di vario tipo, riconoscendone
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE A.A. 2017/18 LINGUISTICA ITALIANA 2 SOCIOLINGUISTICA DELL ITALIANO CONTEMPORANEO LEZIONE 10 VARIAZIONE DIAFASICA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE A.A. 2017/18 LINGUISTICA ITALIANA 2 SOCIOLINGUISTICA DELL ITALIANO CONTEMPORANEO LEZIONE 10 VARIAZIONE DIAFASICA La VARIAZIONE DIAFASICA, o DIAFASIA, è il cambiamento
DettagliProgrammazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA SECONDARIA
Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA SECONDARIA FILONE N 1: COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA (PRODUZIONE E COMPRENSIONE) ASCOLTARE E PARLARE CLASSE 1^: ascolta e comprende testi utilizzando
DettagliElementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo
Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.
DettagliLINGUAGGIO, LINGUE E VARIETÀ LINGUISTICHE
Università degli Studi di Spalato Facoltà di Lettere e Filosofia LINGUAGGIO, LINGUE E VARIETÀ LINGUISTICHE LA TESINA Professoressa: izv.prof.dr.sc.magdalena Nigoević Candidate: Matea Sočo e Tina Tomasović
DettagliVariazione diafasica: in rapporto alla situazione comunicativa e allo stile
Variazione diafasica: in rapporto alla situazione comunicativa e allo stile Registri: "varietà diafasiche dipendenti primariamente dal carattere dell'interazione e dal ruolo reciproco assunto da parlante
DettagliISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI Viale Marconi, Codogno (LO) CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO PRIMO BIENNIO
ISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI Viale Marconi,60-26845 Codogno (LO) CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO 2015-2016 Disciplina LINGUA INGLESE. PRIMO BIENNIO Finalità formative (in coerenza con le linee guida
DettagliLezione del 9 ottobre 2014
L italiano contemporaneo Lezione del 9 ottobre 2014 Che cosa intendiamo quando parliamo di italiano contemporaneo? Come afferma Giuseppe Antonelli, «la modernità linguistica comincia in Italia con gli
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE
Pag. 1 di 7 ANNO SCOLASTICO 201 / 2015 DIPARTIMENTO DI TEDESCO INDIRIZZO AFM - RIM CLASSE BIENNIO TRIENNIO DOCENTI: FEDERICA CHMIELEWSKI NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE I QUADRIMESTRE Classe I C AFM
DettagliLINGUA INGLESE Classe seconda (Scuola Secondaria)
LINGUA INGLESE Classe seconda (Scuola Secondaria) Ascolto (comprensione orale) L alunno comprende oralmente i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta
DettagliSCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE TERZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi
SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE TERZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Nuclei Macro- obiettivi al termine della classe terza Ascolto e parlato Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo,
DettagliCAPITOLO PRIMO MODELLI TEORICI DI RIFERIMENTO. La sociolinguistica è un ramo della linguistica che studia la variazione linguistica
CAPITOLO PRIMO MODELLI TEORICI DI RIFERIMENTO 1.1. La sociolinguistica La sociolinguistica è un ramo della linguistica che studia la variazione linguistica secondo diversi livelli, tutti in qualche modo
DettagliCURRICOLO VERTICALE ITALIANO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo R. Franceschi Via Concordia, 2/4-20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Tel. 02 48 40 20 46 - Fax 02 48 49 01 97 E-mail: segreteria@icfranceschi.gov.it
DettagliSociolinguistica 2016/7. b) Le variabili e i connessi problemi di identità
Sociolinguistica 2016/7 b) Le variabili e i connessi problemi di identità variabili Operare con i parametri di variazione diastratici e diafasici rende necessario introdurre una nuova unità accanto a quelle
DettagliSCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi
SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA ITALIANO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Nuclei Macro- obiettivi al termine della classe terza Ascolto e parlato Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo,
DettagliLA LINGUA PARLATA. Primo incontro di formazione Trento 13 maggio 2009
INSEGNARE CON I TASK LE NUOVE TECNOLOGIE NELL EDUCAZIONE LINGUISTICA: UN AMBIENTE MULTIMEDIALE PER SVILUPPARE LA COMPETENZA NELL USO DELL ITALIANO NEI DIVERSI CONTESTI LA LINGUA PARLATA Primo incontro
DettagliTRACCIA PER LA BIOGRAFIA SCOLASTICA E LINGUISTICA DEGLI ALUNNI STRANIERI IN USCITA
TRACCIA PER LA BIOGRAFIA SCOLASTICA E LINGUISTICA DEGLI ALUNNI STRANIERI IN USCITA Anno scolastico ( Classe quinta Scuola Primaria e Classe terza Scuola Secondaria di primo grado) Dati personali - Cognome:..
DettagliANNO SCOLASTICO 2017/2018. Biennio Seconda Lingua (LIVELLO A2) TEDESCO
REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE MANDRALISCA LICEO GINNASIO STATALE e I.P.S.S.E.O.A. - CEFALU Via Maestro Vincenzo Pintorno 27 - e-mail: PAIS00200N@istruzione.it
DettagliSOCIOLINGUISTICA A (a.a , Univ. Pavia) Chiara Meluzzi (PhD)
SCILINGUISTICA A (a.a. 2017-18, Univ. Pavia) Chiara Meluzzi (PhD) chmeluzzi@gmail.com 1 Il corso fino ad ora 1. Definizione di SL 2. Il lavoro del SL 3. Le nozioni di base/1 4. Le nozioni di base/2 5.
DettagliPremessa 11 [PARTE PRIMA I LE STRUTTURE DELL'ITALIANO D'OGGI
Premessa 11 [PARTE PRIMA I LE STRUTTURE DELL'ITALIANO D'OGGI 1.1. Fonetica e fonologia 17 1.1.1. fonetica e fonologia, foni e fonemi 17 1.1.2. La produzione dei suoni 18 1.1.3. Le vocali 20 1.1.4. Le consonanti
DettagliCURRICOLO CLASSE 3 ^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A
COMPETENZE AL TERMINE DELLA cl. terza CURRICOLO CLASSE 3 ^ SCUOLA PRIMARIA C O MPETE NZE DI BAS E IN M AD R E L I NG U A C O MPETENZA SPIRITO DI INI ZIATIVA E I NTRAPRENDE N ZA C O MPETENZA SOCI ALI E
DettagliANNO SCOLASTICO 2017/2018. Biennio Seconda Lingua (LIVELLO A2) FRANCESE
REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE MANDRALISCA LICEO GINNASIO STATALE e I.P.S.S.E.O.A. - CEFALU Via Maestro Vincenzo Pintorno 27 - e-mail: PAIS00200N@istruzione.it
DettagliSyllabus Descrizione del Modulo
Titolo del modulo: Numero del modulo nel piano degli studi: Responsabile del modulo Corso di studio: Syllabus Descrizione del Modulo Linguistica e Didattica della L1 6 Corso di Laurea Magistrale in Scienze
DettagliIstituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale
ITALIANO CLASSE 2 a PRIMARIA ASCOLTO E PARLATO -L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando
DettagliLezione 26/09/2018. Grammatica Italiana LM-85bis Prof.ssa Maila Pentucci
Lezione 26/09/2018 Grammatica Italiana LM-85bis Prof.ssa Maila Pentucci maila.pentucci@unimc.it Organizzazione e informazioni Descrizione del Corso 2018/19 n. 7 CFU (6+1) corrispondenti a n. 46 ore (36+10)
DettagliConoscere e applicare strategie dell ascolto attivo e finalizzato in modo autonomo e adeguato al contesto.
1. Ascolto e parlato Lo studente interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative. Usa la comunicazione orale per collaborare con altri. Ascolta e comprende testi di vario tipo Espone oralmente
Dettagli2. Le varietà dell italiano
Linguistica italiana Mirko Tavosanis A. a. 2015-2016 L italiano della comunicazione elettronica 2. Le varietà dell italiano 13 ottobre 2015 Lo stato delle cose: ISTAT 2012 Nel 2012, in Italia, il 53,1%
DettagliIstituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO
Istituzioni di Linguistica (turno M-Z) MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO 1) Definire ed illustrare con esempi la nozione di ricorsività : 2) Quanti morfemi sono contenuti nelle seguenti parole? cervo, stradale,
DettagliISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO PRIMO BIENNIO
ISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI Viale Marconi,60-26845 Codogno (LO) CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO 2018-2019 1 PRIMO BIENNIO Disciplina Lingua e letteratura italiana 2. Finalità formative (in coerenza
DettagliItaliano Tecnico Scritto / Parlato Due codici linguistici a confronto
Italiano Tecnico 2006-2007 Scritto / Parlato Due codici linguistici a confronto Italiano Tecnico 2002-2003 Esame per frequentanti Italiano Tecnico 2006-2007 3 prove intermedie (superate 2 su 3). Esame
DettagliRIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING
RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING CLASSE TERZA RIM CONOSCENZE ABILITA' ECONOMIA AZIENDALE GEOPOLITICA Organizzazione aziendale e analisi del fabbisogno finanziario. Regole e tecniche di contabilità
DettagliInglese. Classe 3^ Scuola Secondaria COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Classe 3^ Scuola Secondaria COMPETENZA DI RIFERIMENTO Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla
DettagliLe variabili che incidono su italofonia e dialettofonia. Il caso di Reggio Calabria. Lezione del 31 ottobre 2014
Le variabili che incidono su italofonia e dialettofonia. Il caso di Reggio Calabria Lezione del 31 ottobre 2014 I dati ISTAT su italofonia e dialettofonia sono differenziati a seconda dei contesti e delle
DettagliSCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE SECONDA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Micro- obiettivi
SCUOLA PRIMARIA DI CORTE FRANCA LINGUA CLASSE SECONDA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Nuclei Macro- obiettivi al termine della classe terza Ascolto e parlato Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo,
DettagliCurricolo di LINGUE STRANIERE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE ALVARO - MODIGLIANI Via Balla, 27 10137 TORINO Tel. 011/3111745 e-mail: alvaro.modigliani@virgilio.it Via Collino, 4 10137 TORINO Tel. 011/3113029 e-mail: nuovamodi@libero.it
DettagliINGLESE IL CURRICOLO DI BASE - OBIETTIVI SPECIFICI D APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA
INGLESE IL CURRICOLO DI BASE - OBIETTIVI SPECIFICI D APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA DELLA LINGUA ORALE DELLA LINGUA SCRITTA MONOENNIO I BIENNIO II BIENNIO Comprendere il senso globale di unità fonico-acustica
DettagliSociolinguistica. Prof. C. Perta. Generalità. a.a
Sociolinguistica a.a 2018-19 Generalità Prof. C. Perta Esordi della disciplina! Nascita della disciplina alla fine degli anni 50 negli Stati Uniti con un atteggiamento quasi militante per una disciplina
DettagliNovità esami CILS: B1 Cittadinanza
Novità esami CILS: 1 LA CERTIFICAZIONE CILS Bambini (A1-A2) Integrazione (A1-A2) CILS A2 CILS UNO-B1 CILS DUE- B2 CILS TRE- C1 CILS QUATTRO- C2 CILS A1 Adolescenti (A1-A2-B1) 3 PERCHÉ UNA CERTIFICAZIONE
DettagliLA VARIAZIONE DIASTRATICA (o variazione per grado sociale)
LA VARIAZIONE DIASTRATICA (o variazione per grado sociale) LA SOCIOLINGUISTICA Studia le relazioni che si formano fra linguaggi e società. ETA SESSO GRADO DI ISTRUZIONE LUOGO DI PROVENIENZA (RURALE O CITTADINO)
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO CIRIE 1-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ANNO SCOLASTICO 2014/15 CURRICULUM DEL DIPARTIMENTO DI LETTERE
ISTITUTO COMPRENSIVO CIRIE 1-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ANNO SCOLASTICO 2014/15 CURRICULUM DEL DIPARTIMENTO DI LETTERE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - ITALIANO CLASSE SECONDA COMPETENZA DI AREA
DettagliArchitettura dell italiano contemporaneo e dinamiche di ristandardizzazione
Architettura dell italiano contemporaneo e dinamiche di ristandardizzazione Rita Fresu rfresu@unica.it http://people.unica.it/ritafresu/ G. Berruto, Le varietà del repertorio, in Introduzione all italiano
DettagliProgrammazione didattico-educativa di classe SCUOLA SECONDARIA - CLASSE 1^ FILONE N 1: COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA (PRODUZIONE E COMPRENSIONE)
Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA SECONDARIA - CLASSE 1^ FILONE N 1: COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA (PRODUZIONE E COMPRENSIONE) ASCOLTARE E PARLARE Ascolta e comprende testi utilizzando
DettagliI.I.S. De Amicis Cattaneo. Programmazione di istituto Classi prime Italiano A.s 2018/19
I.I.S. De Amicis Cattaneo Programmazione di istituto Classi prime Italiano A.s 2018/19 FINALITA E OBIETTIVI GENERALI Il percorso didattico mira all acquisizione delle competenze relative alla lettura,
DettagliProgrammazione didattico-educativa di classe SCUOLA SECONDARIA - CLASSE 2^ FILONE N 1: COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA (PRODUZIONE E COMPRENSIONE)
Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA SECONDARIA - CLASSE 2^ FILONE N 1: COMUNICAZIONE IN LINGUA ITALIANA (PRODUZIONE E COMPRENSIONE) ASCOLTARE E PARLARE Ascolta e comprende testi utilizzando
DettagliAscolto e parlato. Ascolto e parlato. Ascolto e parlato. Terzo bimestre A.S COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Terzo bimestre A.S. 2014-2015 CURRICOLO DI ITALIANO Classe seconda Primaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione
DettagliTRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
UNITA DI APPRENDIMENTO N. 1 SETTEMBRE OTTOBRE Disciplina: ITALIANO Utenti destinatari: CLASSI SECONDE Denominazione: DI NUOVO INSIEME Competenze chiave europee Comunicare nella madre lingua Imparare ad
DettagliUniversità degli Studi di Bari Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea triennale in LETTERE prof. Annaluisa Rubano
Università degli Studi di Bari Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea triennale in LETTERE prof. Annaluisa Rubano 2010-2011 -I presupposti teorici della disciplina: che cosa sia una lingua, un
DettagliLINGUISTICA ITALIANA 2 SOCIOLINGUISTICA DELL ITALIANO CONTEMPORANEO. Lezione 14 Italiano standard e neostandard
Università degli Studi di Trieste a.a. 2018/19 LINGUISTICA ITALIANA 2 SOCIOLINGUISTICA DELL ITALIANO CONTEMPORANEO Lezione 14 Italiano standard e neostandard Gaetano Berruto (1987 e 2012) e Giuseppe
DettagliCURRICOLO VERTICALE ITALIANO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo R. Franceschi Via Concordia, 2/4-20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Tel. 02 48 40 20 46 - Fax 02 48 49 01 97 E-mail: segreteria@icfranceschi.gov.it
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO
PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2015 2016 Prof. Amati Pietro Prof. Bianchi Annamaria Prof. Cazzaniga Daniela Prof. Erba Elisa PRIMO BIENNIO DISCIPLINA: Italiano Prof. Farina Alessandra Prof. Galati
DettagliOBIETTIVI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO E APPRENDIMENTO latino classico biennio
OBIETTIVI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO E APPRENDIMENTO latino classico biennio Competenze chiave di Cittadinanza Competenze generali di Asse Linguaggi (dalle Indicazioni Nazionali e dagli Assi Culturali)
DettagliArchitettura dell italiano contemporaneo e dinamiche di ristandardizzazione
Architettura dell italiano contemporaneo e dinamiche di ristandardizzazione Rita Fresu rfresu@unica.it http://people.unica.it/ritafresu/ G. BERRUTO, Le varietà del repertorio, in Introduzione all italiano
DettagliAPRILE Marcello, 2005, Dalle parole ai dizionari, Bologna, Il Mulino.
Bibliografia Bibliografia APRILE Marcello, 2005, Dalle parole ai dizionari, Bologna, Il Mulino. AURELI Massimo, 2005, Le funzioni del che nell italiano parlato, in T. De Mauro, I. Chiari 2005: 171-184.
DettagliL alunno partecipa a scambi comunicativi, mettendo in atto processi di autocontrollo e cogliendo argomento e intenzioni comunicative.
ASCOLTARE L alunno partecipa a scambi comunicativi, mettendo in atto processi di autocontrollo e cogliendo argomento e intenzioni comunicative. (A C D E G) Strategie essenziali dell'ascolto finalizzato
DettagliCap. 8 Berruto / Cerruti IL MUTAMENTO. Linguistica generale ( ) - Chiari Pagina 1
Cap. 8 Berruto / Cerruti IL MUTAMENTO Linguistica generale (2012-13) - Chiari Pagina 1 Il mutamento linguistico l l l La variazione di una lingua è visibile anzitutto lungo l asse del tempo, nella diacronia
DettagliALCUNI CONCETTI SOCIOLINGUISTICI
Università degli Studi di Spalato Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di laurea in lingua e letteratura italiana ALCUNI CONCETTI SOCIOLINGUISTICI LA TESINA Relatrice: Magdalena Nigoević Candidate: Marija
DettagliPERCORSO A I SUONI E IL SENSO DELLE PAROLE. Conoscenze Abilità Competenze Che lingua parliamo? Arricchiamo il lessico
La comunicazione XIV A PERCORSO A I SUONI E IL SENSO DELLE PAROLE Unità 1 I suoni, l alfabeto e la scrittura 2 PARTIAMO DAL TESTO 2 1 I suoni della lingua 3 PER SAPERNE DI PIÙ La produzione dei foni 3
DettagliMS Naturns Fachcurriculum Italienisch überarbeitet Ambito tematico/culturale
Jahrgangsstufe 1/ Classe I Ambito tematico/culturale Tema: La nuova scuola: la presentazione personale mi presento (lessico relativo alla presentazione), la nuova scuola (materie, orario, zainetto), il
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE QUARTA NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI DI COMPETENZE OBIETTIVI CONTENUTI ATTIVITA
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ITALIANO CLASSE QUARTA NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI DI COMPETENZE OBIETTIVI CONTENUTI ATTIVITA ASCOLTO E PARLATO Partecipare a scambi comunicativi: conversazione, discussione a tema.
DettagliVariazione diafasica: in rapporto alla situazione comunicativa e allo stile
Variazione diafasica: in rapporto alla situazione comunicativa e allo stile Registri: "varietà diafasiche dipendenti primariamente dal carattere dell'interazione e dal ruolo reciproco assunto da parlante
DettagliSCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE PRIMA
Fonti di legittimazione : Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE PRIMA
DettagliFrancese Classe 3^ Scuola Secondaria
Francese Classe 3^ Scuola Secondaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE EVIDENZE ACCERTAMENTO/COMPITI SIGNIFICATIVI Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza
DettagliIndice. La lingua e la comunicazione. 1 Comunicare 2. 3 Le lingue d Italia e la loro storia La lingua nella situazione 16.
III Il simbolo indica la presenza di materiali integrativi on-line Sezione I La lingua e la comunicazione 1 Comunicare 2 1 Perché comunichiamo? 2 2 I fattori comunicativi 2 2.1 Rumore e ridondanza 4 3
DettagliNodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)
MATERIA: TEDESCO 2^ lingua CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI: MARKETING RELAZIONI INTERNAZIONALI AMMINISTRAZIONE FINANZA E Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)
DettagliITALIANO. CONOSCENZE (i saperi)
Classe quarta ITALIANO NUCLEI ESSENZIALI ASCOLTO Strategie d ascolto Traguardi di SVILUPPO di COMPETENZA Comprende testi orali diretti o trasmessi cogliendone il senso, le informazioni principali e lo
DettagliSyllabus Descrizione del Modulo
Syllabus Descrizione del Modulo Titolo del modulo: Linguistica e Didattica della L1 Numero del modulo nel piano degli 6 studi: Responsabile del modulo Dal Negro Silvia Corso di studio: Scienze della Formazione
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DISCIPLINA: Seconda lingua comunitaria - spagnolo Classi: prime NUCLEI ESSENZIALI ASCOLTO E COMPRENSIONE DI MESSAGGI ORALI PARLATO (PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE) TRAGUARDI
DettagliLIVELLO 1. I livelli INVALSI in ITALIANO III secondaria di primo grado Descrizione analitica dei livelli
I livelli INVALSI in ITALIANO III secondaria di primo grado Descrizione analitica dei livelli La descrizione analitica di ciascun livello tiene conto degli aspetti e degli ambiti descritti nel Quadro di
DettagliAscolto e parlato. Ascolto e parlato. Ascolto e parlato. Quarto bimestre A.S COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Quarto bimestre AS 2014-2015 CURRICOLO DI ITALIANO Classe seconda Primaria COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO L allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione
DettagliREPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE MANDRALISCA LICEO GINNASIO STATALE
REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE MANDRALISCA LICEO GINNASIO STATALE e I.P.S.S.E.O.A. - CEFALU Via Maestro Vincenzo Pintorno 27 - e-mail: PAIS00200N@istruzione.it
DettagliALLEGATO AL CURRICOLO DI ISTITUTO ITALIANO L2. Dalle linee guida CILS Livello A1
ALLEGATO AL CURRICOLO DI ISTITUTO ITALIANO L2 Dalle linee guida CILS Livello A1 È il livello di avvio del processo di apprendimento dell italiano. Verifica la capacità di comprendere brevi testi e utilizzare
DettagliQuali le possibili ricadute sul curricolo delle scuole? GISCEL Lombardia - Milano, 8/10/ presentazione di Daniela Bertocchi
Quali le possibili ricadute sul curricolo delle scuole? (rinnovato e modificato nel 2008) Alla base del Quadro di riferimento Obiettivi Specifici di apprendimento (OSA, Decreto 59, 2004) Indicazioni Nazionali
DettagliCURRICOLO DI ITALIANO Ore settimanali: 4 Monte ore annuali: 132
I.T.T. L. da Vinci Foligno A.s. 2016-17 CURRICOLO DI ITALIANO Ore settimanali: 4 Monte ore annuali: 132 COMPETENZE ATTESE A CONCLUSIONE DEL BIENNIO Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
DettagliLa VARIAZIONE LINGUISTICA
La VARIAZIONE LINGUISTICA Mutamento e Variazione Cenni di sociolinguistica: varietà/variabile/ variante Dimensioni di variazione sincronica: diatopia, diastratia, diafasia, diamesia Repertori linguistici,
Dettagli