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1 p_vr.p_vr.registro UFFICIALE.I h.12:24 NUOVA AMIT S.R.L. Impianto di trattamento chimico fisico di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi ubicato in Via Colombara Castelnuovo del Garda (Verona) Relazione non Tecnica (II semestre 2014)

2 Sommario 1) Premessa ) Impianto ) Informazioni generali ) Breve descrizione ) Normativa autorizzativa ) Controlli ) Metodologia ) Analisi della documentazione ) Analisi degli aspetti impiantistici, operativi e gestionali ) Monitoraggi eseguiti dalla ditta in ottemperanza alle prescrizioni autorizzative ) Monitoraggi ambientali ) Aria ) Acque superficiali ) Acque di falda ) Altri monitoraggi ) Rifiuti in uscita ) Risorse impiegate ) Energia elettrica ) Acqua ) Combustibili ) Materie prime ) Indicatori di prestazione ) Conclusioni... 9 Allegati al testo: Allegato 1: elenco codici autorizzati Allegato 2: Documentazione fotografica 2

3 1) Premessa La presente relazione non tecnica, inerente le attività svolte nell impianto sito in Via Colombara in Castelnuovo del Garda (Verona) nel secondo semestre 2014, descrive le attività di verifica espletate, a riguardo e nei limiti del suo incarico, dal terzo controllore il Dottor Luca Impecora il quale è in carica dal 01 Settembre ) Impianto 2.1) Informazioni generali Ubicazione: Via Colombara Castelnuovo del Garda Verona; Tel.: Gestore: Nuova Amit s.r.l. con sede legale ed Amministrativa in Via dell Elettricità, Marghera (Venezia); Tel.: ; sito internet : Inizio attività: anno Responsabile Tecnico: Ingegner Luca Mignolli. Enti Pubblici di riferimento: Regione Veneto Direzione Ambiente Calle Priuli Cannareggio, Venezia; Tel.: Provincia Verona Settore Ambiente Unità Operativa Rifiuti Speciali Via delle Franceschine, Verona; Tel.: (numero verde). Comune di Castelnuovo del Garda Piazza degli Alpini, Castelnuovo del Garda Verona; Tel.: ARPAV Dipartimento Provinciale di Verona Via A. Dominuti, Verona; Tel.: ) Breve descrizione L impianto di trattamento della Ditta Nuova Amit srl è abilitato, in forza del sistema autorizzativo dettagliato al capitolo successivo (cap.2.2: Normativa autorizzativa), al trattamento di rifiuti liquidi sia pericolosi che non pericolosi. La potenzialità di trattamento chimico fisico (D9) consentita è pari a ton (m3)/anno. L impianto nel corso del 2014 ha visto in ingresso kg di rifiuti rimanendo quindi entro il limite consentito. I rifiuti prodotti sono stati pari a kg. 3

4 La tipologia di rifiuti per i quali è autorizzato il trattamento e i loro relativi codici CER vengono elencati in Allegato A del DSRAT n. 13 del 31 Marzo 2009 (Autorizzazione Integrata Ambientale) che per la parte relativa viene riportata in Allegato 1 (Allegato 1: elenco codici autorizzati) della presente relazione. L attività consiste nel trattamento discontinuo di varie tipologie di rifiuti come acque di verniciatura, di lavaggio, rifiuti acidi e basici, e viene effettuata in n.4 reattori dove metalli, solidi sospesi e altri inquinanti vengono abbattuti. L impianto è dotato di una serie di cisterne di stoccaggio poste sia a monte che a valle dei reattori che consentono l immagazzinamento sia dei rifiuti in entrata che di quelli in uscita. Un sistema di abbattimento delle emissioni (scrubber) a due stadi raccoglie eventuali sfiati che dovessero prodursi nelle varie fasi di lavorazione evitandone così la libera dispersione in atmosfera. I fanghi derivati dai processi di trattamento, dopo la disidratazione meccanica ottenuta mediante le due filtro presse, vengono destinati ad impianti autorizzati per lo smaltimento finale mentre le acque di filtrazione vengono inviate al successivo trattamento di depurazione presso impianti terzi autorizzati. In Allegato 1 (Allegato 2: documentazione fotografica) alcune riprese fotografiche realizzate all interno dell Impianto consentono la visualizzazione di alcune delle parti impiantistiche appena descritte. 2.3) Normativa autorizzativa Nel seguito vengono elencati, in successione temporale di emanazione, gli atti normativi che, autorizzando all esercizio dell attività, ne determinano contestualmente i limiti e le condizioni in cui può svolgersi. AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) n.13 del ; DSRAT (Decreto del Segretario Regionale dell Ambiente e il Territorio) n.86 del ; DSRAT (Decreto del Segretario Regionale dell Ambiente e il Territorio) n.11 del ; DSRAT (Decreto del Segretario Regionale dell Ambiente e il Territorio) n. 15 del ; DSRAT (Decreto del Segretario Regionale dell Ambiente e il Territorio) n. 62 del ) Controlli 3.1) Metodologia L attività di controllo viene svolta mediante visite, con periodicità mensile, effettuate dallo scrivente con l eventuale ausilio di propri collaboratori i cui nominativi sono riportati nella Convenzione in essere tra il terzo controllore e la Ditta Nuova Amit srl. Nell espletare l attività ci si attiene alle indicazioni contenute nel Piano di Monitoraggio e Controllo oltre che alle prescrizioni contenute negli atti elencati al precedente Capitolo 2.2 (Cap.2.2.: Normativa autorizzativa). La data di svolgimento di tale sopralluogo viene comunicata alcuni giorni prima dell effettuazione esclusivamente al Dipartimento Provinciale A.R.P.A.V. di Verona mediante comunicazione inviata via P.E.C. (posta elettronica certificata). 4

5 Lo strumento principalmente utilizzato, al fine di una verifica il più possibile efficace e comprensiva di ogni aspetto, consiste nella compilazione di una lista di controllo (check list) relazionante, di fatto ed una volta redatta, sui vari aspetti sia impiantistici che documentali gestionali. Tale strumento operativo è stato predisposto da altri professionisti e lo scrivente si limita ad utilizzarlo. 3.2) Analisi della documentazione Il controllo degli aspetti documentali viene svolto principalmente mediante compilazione delle relative Sezioni della lista di controllo che si evidenziano, in forma tabellare e insieme agli elementi che consentono di verificare, nell immediato seguito. DENOMINAZIONE SEZIONI CHECK LIST ASPETTI DOCUMENTALI VERIFICABILI Controlli sui Registri e sulla documentazione (1) Manutenzione programmata Criteri di accettazione del rifiuto Documentazione accompagnatoria (2) Procedura del personale di laboratorio nella fase di accettazione del rifiuto (3) Rifiuti in uscita Prescrizioni del decreto di autorizzazione (4) Note: correttezza o meno nella compilazione e nell aggiornamento dei registri di carico e scarico; corretta tenuta del quaderno di manutenzione e delle registrazioni delle entrate ed uscite; data di scadenza della Polizza assicurativa e della Garanzia finanziaria. annotazione o meno sul quaderno di manutenzione degli interventi manutentivi elencati con indicazione della data più recente nei quali sono stati effettuati. correttezza o meno del formulario di identificazione del rifiuto sia per il rifiuto in entrata che per quello in uscita; annotazione o meno della prova di trattamento; autorizzazione del trasportatore; presenza del certificato d analisi accompagnatorio e sua validità temporale; presenza o meno del campione di rifiuto nell archivio dei campioni e che quest ultimo risulti completo ed aggiornato; evidenza documentale di eventuali carichi respinti; aggiornamento o meno del quaderno di laboratorio; protocolli di analisi applicati corrispondenti o meno a quanto prescritto dalla tabella del P.M.C.; Quantitativo rifiuti in uscita differenziati tra liquidi e solidi con specificazione relativo codice CER e impianto di destinazione Documentazione a verifica accettabilità rifiuti Annotazione o meno su apposito registro del quantitativo carichi in uscita e relative analisi per il rispetto limiti di accettabilità. Effettuazione o meno analisi semestrali sulle emissioni in atmosfera (1) Verifica effettuata a campione. (2) La verifica viene effettuata a campione scegliendo casualmente alcuni formulari di identificazione del rifiuto che vengono elencati nella lista di controllo. (3) Il controllo viene effettuato a campione facendo riferimento agli stessi formulari di identificazione del rifiuto elencati nella sezione Criteri di accettazione del rifiuto Documentazione accompagnatoria. (4) Si elencano solo i punti di questa sezione relativi a controlli documentali (effettuati a campione ). 5

6 3.3) Analisi degli aspetti impiantistici, operativi e gestionali. Nel corso della visita di verifica si procede, per ciò che concerne gli aspetti impiantistici, operativi e gestionali ad un ispezione visiva dei luoghi, ad intervistare, nel merito, il personale preposto ed alla contestuale compilazione della lista di controllo. Nell immediato seguito si evidenziano, in forma tabellare ed unitamente agli aspetti che consentono di verificare, le relative Sezioni della check list. DENOMINAZIONE SEZIONI CHECK LIST Osservazioni sulla pulizia del piazzale di ingresso Stato dei mezzi di trasporto Funzionalità delle singole fasi impiantistiche Sala trattamenti chimico fisico Funzionalità dell impianto abbattimento fumi Prescrizioni del decreto di autorizzazione (1) Verifica delle condizioni igieniche e di sicurezza Imprevisti ASPETTI IMPIANTISTICI, OPERATIVI E GESTIONALI VERIFICABILI Stato della pulizia aree transito e sosta; stato della recinzione dell impianto. Stato automezzi osservati nel corso del sopralluogo Funzionalità stazione di ricevimento Attività o meno dell impianto di aspirazione su tutte le sezioni impiantistiche Integrità o meno tubazioni comprese tra pozzo di sollevamento e serbatoio stoccaggio Eventuali trafilamenti sulla linea camion pozzo di sollevamento Pulizia o meno della sala Correttezza o meno della temperatura Funzionalità impianto Registrazione o meno di eventuali interruzioni Liquido di abbattimento Analisi semestrali emissioni come da prescrizioni ph sezione acida ph sezione basica Potenziale redox Raffronto tra lettura orologio contaore e tempo effettivo trascorso dall ultima lettura Quantitativi rifiuti stoccati sia in entrata che in uscita Pulizia o meno bacini contenimento Eventuale presenza di rifiuti in stoccaggio diversi da quelli previsti dal decreto autorizzativo Eventuale presenza rifiuti esternamente ai bacini di contenimento Eventuale stoccaggio di rifiuti tra loro incompatibili Condizioni in cui avviene la filtro pressatura Vasche di aspirazione poste o meno sotto aspirazione in modo da evitare il diffondersi di odori molesti Norme prevenzione incendi Rispetto limite quantitativo annuo rifiuti trattati Polverosità ambientale Addestramento personale Inquinamento falda Altri imprevisti Non conformità rifiuto Note: (1) Si elencano solo i punti di questa sezione relativi a controlli impiantistici e gestionali operativi. 6

7 4) Monitoraggi eseguiti dalla ditta in ottemperanza alle prescrizioni autorizzative 4.1) Monitoraggi ambientali 4.1.1) Aria La Nuova Amit srl è tenuta, con periodicità semestrale, al monitoraggio, per ciò che concerne la matrice aria, sia delle emissioni convogliate che di quelle diffuse oltre che dello stato olfattometrico con metodologie definite dal Piano di Monitoraggio e Controllo e dagli atti normativi elencati al Capitolo 2.2 (Cap. 2.2 :Normativa autorizzativa). Le emissioni convogliate vengono monitorate mediante analisi del flusso sia in entrata che in uscita dal camino mentre quelle diffuse mediante rilevazione in quattro punti prestabiliti ubicati al perimetro dell Impianto. L ultima campagna di monitoraggio si è tenuta il 16 Settembre 2014 a cura della Ditta Progress srl che nel trasmetterne l esito comunicava, relativamente alle emissione convogliate, un giudizio di conformità del valore del parametro rispetto al criterio ) Acque superficiali La Nuova Amit srl è tenuta, due volte all anno, al monitoraggio, per ciò che concerne la matrice acqua superficiale, del torrente Tione che defluisce lambendo parte del perimetro dell impianto. Le metodologie applicate sono definite dal Piano di Monitoraggio e Controllo e dagli atti normativi elencati al Capitolo 2.2 (Cap. 2.2 :Normativa autorizzativa) ) Acque di falda La Nuova Amit srl è tenuta, con periodicità almeno semestrale, al monitoraggio, per ciò che concerne la matrice acqua sotterranea, della falda da realizzarsi con metodologie definite dal Piano di Monitoraggio e Controllo e dagli atti normativi elencati al Capitolo 2.2 (Cap. 2.2 :Normativa autorizzativa). Il controllo viene effettuato campionando l acqua da pozzi costruiti allo scopo e denominati piezometri. L ultimo campionamento è stato effettuato il 22/09/2014 e il suo esito ha rilevato relativamente all acqua campionata al piezometro denominato P6 ter, il superamento, già emerso nel corso di analisi precedenti e per alcuni parametri, dei limiti previsti dalla normativa vigente. Tale situazione è a conoscenza degli Enti preposti al controllo. 4.2) Altri monitoraggi 4.2.1) Rifiuti in uscita La Nuova Amit è tenuta, relativamente ai rifiuti in uscita sia liquidi che solidi derivanti dall attività caratteristica dell impianto, ad eseguire delle analisi nel rispetto di quanto indicato nel Piano di Monitoraggio e Controllo e dagli atti normativi elencati al Capitolo 2.2 (Cap. 2.2 :Normativa autorizzativa). 7

8 5) Risorse impiegate Nel proseguo una sintetica descrizione delle principali risorse impiegate dalla Nuova Amit S.r.l., oltre che del loro utilizzo, nello svolgimento dell attività nell impianto di Castelnuovo del Garda. I dati quantitativi relativi saranno comunicati, nel corso del 2015, dalla Ditta agli Enti trasmettendo la reportistica prescritta ( MUD e O.R.So). 5.1) Energia elettrica L energia elettrica utilizzata dall Impianto viene impiegata, quasi esclusivamente, nel funzionamento di pompe, agitatori, ventilatori, compressori, filtropresse oltre che per l illuminazione esterna ed interna. 5.2) Acqua La Ditta, collegata alla rete acquedottistica del Comune di Castelnuovo del Garda, utilizza l acqua principalmente per i seguenti usi: preparazione soluzioni lavaggio impiegate nel sistema di abbattimento emissioni atmosferiche, preparazione soluzioni, lavaggio interno autobotti, lavaggio interno serbatoi, alimentazione idropulitrice, lavaggio piazzali, lava occhi e docce d emergenza, produzione acqua demineralizzata, lavaggio vetreria di laboratorio oltre che per servizi e docce del personale. 5.3) Combustibili L Azienda utilizza carburante diesel per alimentare il carrello elevatore, l idrogeno per il gas cromatografo, l acetilene impiegato nell assorbimento atomico per la misura quantitativa dei metalli e l azoto. 5.4) Materie prime Le principali materie prime impiegate nell attività di trattamento chimico fisico dei rifiuti risultano essere: calce idrata in sacchi, cloruro ferrico al 40%, cloruro ferroso al 40%, acido cloridrico, sodio ipoclorito, soda caustica in soluzione, acido solforico al 50%, sodio solfuro a scaglie 60%, antischiuma siliconico, calce idrata sfusa e polielettrolita. 6) Indicatori di prestazione Gli indicatori di prestazione sono dei rapporti costruiti mettendo al numeratore un valore (ad esempio l acqua impiegata) e al denominatore un altro (ad esempio il quantitativo di rifiuti trattati). Il valore che si ottiene, riferito ovviamente ad un certo intervallo temporale (ad esempio un mese), confrontato con un altro, calcolato per la stessa lunghezza di tempo ma antecedente o posteriore (ad esempio il mese precedente), consente di stimare, a parità di altre condizioni e nel caso in esempio, un maggior o minor impiego di acqua necessaria a trattare un unità di rifiuto; tali scostamenti possono indicare sia miglioramenti che peggioramenti dal punto di vista dell efficienza gestionale che offrono spunto per ulteriori indagini. Gli Indicatori di prestazione relativi all annualità 2014 verranno comunicati dalla Ditta trasmettendo, nel corso dell anno 2015, la reportistica prevista ( MUD e O.R.So). 8

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10 Allegato 1: elenco codici autorizzati 10

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21 Allegato 2: documentazione fotografica 11

22 Ripresa sulla verticale dell Impianto estrapolata da Google maps indicante il punto di vista delle due foto che seguono Foto n.1 12

23 Foto n.2 Interno della sala reattori; sono ripresi tre dei quattro di cui è dotato l Impianto. 13

24 Una delle due filtropresse di cui è dotato l Impianto 14

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