1 Workshop: LA SICUREZZA DELLE MACCHINE

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1 1 Workshop: LA SICUREZZA DELLE MACCHINE DRSSA ANNA RITA COMODI SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO ASL1 REGIONE UMBRIA CITTA' DI CASTELLO 1 GIUGNO 2012

2 DECRETO LEGISLATIVO N aprile 2008 Integrato dal D.Lgs. 106 del 3/8/2009 Attuazione dell art. 1 della Legge 3 Agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

3 I PRINCIPI ISPIRATORI (L.123/07) Tutti i settori Tutti i lavoratori autonomi e subordinati Semplificazione ( degli adempimenti formali) Riformulazione dell apparato sanzionatorio (modulazione e valorizzazione del 758) Destinazione introiti Rivisitazione dei ruoli Potenziamento ruolo organismi paritetici Miglioramento circolazione informazioni (SINP) Promozione cultura della prevenzione Razionalizzazione e coordinamento vigilanza Strumento interpello

4 ASSETTO ISTITUZIONALE ITALIANO ORGANI CENTRALI E PERIFERICI CHE SI OCCUPANO DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI (sorv. del mercato) MINISTERO DELLA SALUTE MINISTERO DEGLI INTERNI MINISTERO DELL INDUSTRIA MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (sorv. del mercato)

5 ORGANI DI VIGILANZA NELL AMBITO DELL ATTIVITA D ISTITUTO IL PERSONALE E UFFICIALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA E RISPONDE ALLA A.G. ASL SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO ( SPSAL ) ISPETTORATO DEL LAVORO VIGILI DEL FUOCO

6 Articolo 13 - Vigilanza 1. La vigilanza è svolta dalla ASL competente per territorio e, per quanto di specifica competenza, dai VV.FF, nonché per il settore minerario, dal Ministero dello sviluppo economico. 2. Ferme restando le competenze il personale ispettivo del Ministero del lavoro può esercitare l attività di vigilanza sull applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nelle seguenti attività, informandone preventivamente il servizio di prevenzione e sicurezza dell Azienda sanitaria locale competente per territorio: a) attività nel settore delle costruzioni edili; b) lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei; c) ulteriori attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, informandone preventivamente il servizio di prevenzione e sicurezza dell ASL competente per territorio.

7 4. La vigilanza di cui al presente articolo è esercitata nel rispetto del coordinamento di cui agli articoli 5 e 7. (Articolo 5 - Comitato per l indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro) (Articolo 7 - Comitati regionali di coordinamento) 5. Il personale delle pubbliche amministrazioni, assegnato agli uffici che svolgono attività di vigilanza, non può prestare, ad alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale, attività di consulenza. 6. L importo delle somme che l ASL, in qualità di organo di vigilanza, ammette a pagare in sede amministrativa ai sensi del decreto n. 758, integra l apposito capitolo regionale per finanziare l attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dipartimenti di prevenzione delle ASL.

8 7. E fatto salvo quanto previsto dall articolo 64 del decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n, 303, con riferimento agli organi di vigilanza competenti, come individuati dal presente decreto. Art. 64 ISPEZIONI Gli ispettori del lavoro (ASL) hanno facoltà di visitare, in qualsiasi momento ed in ogni parte, i luoghi di lavoro e le relative dipendenze, di sottoporre a visita medica il personale occupato, di prelevare campioni di materiali o prodotti ritenuti nocivi, e altresì di chiedere al datore di lavoro, ai dirigenti, ai preposti ed ai lavoratori le informazioni che ritengano necessarie per l'adempimento del loro compito, in esse comprese quelle sui processi di lavorazione. Gli ispettori del lavoro hanno facoltà di prendere visione, presso gli ospedali ed eventualmente di chiedere copia, della documentazione clinica dei lavoratori per malattie dovute a cause lavorative o presunte tali. Gli ispettori del lavoro devono mantenere il segreto sopra i processi di lavorazione e sulle notizie e documenti dei quali vengono a conoscenza per ragioni di ufficio.

9 ORGANO DI VIGILANZA HA IL POTERE DI ACCEDERE IN QUALSIASI LUOGO DI LAVORO ATTIVITA DISPOSIZIONI PRESCRIZIONI INCHIESTE INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI SEQUESTRI

10 STRUMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA: VERBALE D ISPEZIONE DISPOSIZIONE: ATTO CHE IMPONE DI MIGLIORARE LE CONDIZIONI DEL LAVORO ATTO CHE IMPONE DI PRESCRIZIONE: REGOLARIZZARE UNA SITUAZIONE NON CONFORME ALLA NORMA

11 APPOSITA PRESCRIZIONE APPLICAZIONE DL.VO 758 / 94 VERBALIZZAZIONE PER REGOLARIZZARE LA VIOLAZIONE CON INDICAZIONE DEI TEMPI COMUNICAZIONE ALLA A. G. EVENTUALE PROROGA MOTIVATA SCADENZA TEMPI VERIFICA OTTEMPERANZA AMMISSIONE OBLAZIONE PAGAMENTO SANZIONE ESTINZIONE DEL REATO

12 TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI -art.70 : Requisiti di sicurezza LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE c.1 : le attrezzature di lavoro...devono essere conformi alle disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive Comunitarie ( DLgs 27/1/2010 n 17) c.4 : l organo di vigilanza quando accerta che un attrezzatura immessa sul mercato conformemente alle direttive presenti una situazione di rischio (carenza dei r.e.s.) ne informa immediatamente l autorità nazionale di sorveglianza di mercato e immediatamente attiva le procedure di cui al DLgs 758/94 a carico dell utilizzatore

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14 Punto dove è avvenuto l infortunio Zona non protetta che permette di accedere a degli elementi in lavorazione. Tale passaggio è tra due zone della macchina protette da barriere. E evidente la possibilità di accedere a degli elementi mobili

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