Misurare il Benessere Equo e Sostenibile nelle città
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- Graziana Silvestri
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1 Misurare il Benessere Equo e Sostenibile nelle città Il progetto UrBES CRISTINA BRASILI Università di Bologna cristina.brasili@unibo.it Smart City Exhibition 2013 BOLOGNAFIERE 17 Ottobre 2013 Comunicazione, qualità e sviluppo nelle città intelligenti
2 Oltre il PIL Le origini. Evitare l errore concettuale che identifica lo sviluppo con la sola crescita economica Better Life Index (OCSE, 2005) La Commissione composta tra gli altri da Joseph Stiglitz, Amartya Sen, Jean Paul Fitoussi, Enrico Giovannini e Nancy Folbre (Commission on the Measurement of Economic Performance and Social Progress, 2008) Altre esperienze di misura del benessere... (al link dell Istat BES Benessere equo e sostenibile (ISTAT CNEL, 2010) 2
3 BES Il percorso Il concetto di benessere non può essere definito univocamente, ma solo attraverso un processo che coinvolga i diversi attori sociali; Non si può costruire un indicatore singolo del benessere, potrebbe fornire indicazioni fuorvianti o poco significative aggregando domini estremamente articolati; Occorre coinvolgere tutti i settori della collettività al fine di individuare l insieme degli indicatori ritenuti più rilevanti e rappresentativi del benessere; Definire i domini del benessere permette di individuare possibili priorità per l azione politica. 3
4 BES Il percorso ISTAT e CNEL hanno individuato un insieme di indicatori utili a definire lo stato e il progresso del nostro Paese; Cittadini e organizzazioni non coinvolti direttamente nei due organismi sono stati consultati (risposta ad un questionario on line e collaborazione a un blog); Primo rapporto BES (marzo 2013) che rappresenta un utile strumento capace di individuare gli elementi fondanti del benessere in Italia e nei suoi molteplici territori. Istat BES 4
5 Consultazioni online dei cittadini Dimensioni del benessere più importanti/meno importanti (valori percentuali) 5
6 Le dimensioni del Benessere Equo e Sostenibile Includono 134 indicatori 6
7 UrBES 1 L ISTAT e il Coordinamento dei sindaci metropolitani dell ANCI hanno costituito una rete di città metropolitane disponibili a sperimentare la misurazione e il confronto sulla base di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile (UrBES), aderendo a un progetto proposto dal Comune di Bologna e da Laboratorio Urbano. (Centro di documentazione, ricerca e proposta sulle città 7
8 UrBES 2 La predisposizione di una batteria di indicatori di Benessere Equo e Sostenibile per le città con la finalità di: Agevolare e stimolare lo scambio di best practices tra le aree metropolitane; Favorire la rendicontazione periodica sullo stato della città da parte dei suoi amministratori; Promuovere lo sviluppo di esperienze di partecipazione e di democrazia locale basate sul principio di accountability consentendo ai cittadini di valutare i risultati dell azione di governo. 8
9 Città Metropolitane e Comuni interessati da UrBES Brescia Pesaro Sono interessate da UrBES gran parte delle città metropolitane Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia e i Comuni capoluogo di Brescia, Bolzano, Messina e Pesaro (anche la provincia). Città metropolitane individuate dal Parlamento. Città metropolitane individuate dalle Regioni a Statuto Speciale. 9 Fonte: Il Gazzettino 14 aprile 2012
10 Perchè nasce UrBES? Lo sviluppo locale si può promuovere con l elaborazione di una batteria di indicatori qualitativi e quantitativi in grado di misurare il benessere urbano in relazione alle dimensioni del Benessere Equo e Sostenibile (BES). 10
11 Gli obiettivi di UrBES 1 L insieme degli indicatori, che andranno a costituire il cruscotto Urbes, dovrà essere selezionato sulla base del duplice obiettivo: 1. Essere messi a disposizione della governance come strumento per la predisposizione e il miglioramento delle politiche di intervento locali ; 2.Dare la possibilità alla cittadinanza di valutare l azione di governo degli amministratori nell ottica di esperienze di partecipazione e di democrazia locale. 11
12 Gli obiettivi di UrBES 2 Inoltre.. Il circolo virtuoso dell informazione innescato con un approccio dal basso intercetta la domanda dei cittadini di una maggiore trasparenza e una più ampia informazione sulla governance. La rendicontazione periodica sullo stato della città darà modo ai cittadini di valutare l azione di governo del territorio da parte dei suoi amministratori e di sviluppare esperienze di partecipazione e di democrazia locale basate sul principio di accountability. 12
13 Gli obiettivi di UrBES 3 Ancora Avanzare proposte per lo sviluppo locale in modo coordinato con le organizzazioni europee delle città. Predisporre un Agenda nazionale urbana volta al conseguimento degli obiettivi europei. Favorire momenti di discussione pubblica sulle proposte di indicatori da utilizzare e su quelli già prescelti attraverso un costante monitoraggio sull andamento del progetto attraverso i siti web dei Comuni. 13
14 Gli obiettivi di UrBES 3 Ancora Supportare la predisposizione dei Piani strategici secondo schemi confrontabili ai fini della valutazione dei loro risultati. A Tale proposito i Piano Strategico Metropolitano di Bologna (6 Giugno 2013) contiene 66 progetti e CONOSCENZE IN CONNESSIONE prevede quattro linee di attività: Mappatura dei sistemi informativi /osservatori esistenti (network/albo/ ) a partire da quelli istituzionali, per poi aggregare in progress quanti sono interessati a mettere a disposizione i propri dati e le proprie informazioni al fine di fornire un supporto concreto alla programmazione locale. Si rende necessario sviluppare una funzione pubblica di governo del sistema complessivo in modo che gli enti pubblici, oltre a realizzare sistemi informativi, siano in grado di sviluppare una funzione di governo ed indirizzo delle iniziative realizzabili in autonomia dai soggetti privati e del terzo settore. Finalizzazione dei dati e delle informazioni mediante una batteria di indicatori qualitativi e quantitativi (Cruscotti di indicatori Urbes) che venga messa a disposizione, da una parte, per la predisposizione delle politiche di intervento locali e, dall altra, per dare alla cittadinanza la possibilità di valutare l azione di governo degli amministratori nell ottica di esperienze di partecipazione e di democrazia locale. Finalizzazione delle proposte di sistemi informativi ancora non attivi alla copertura degli ambiti informativi mancanti nella batteria di indicatori UrBES, oltre alla copertura di dati specifici per cui sarebbero progettati. Finalizzazione alla restituzione alla cittadinanza, mediante la creazione di un Agenzia/Centro per la conoscenza del territorio che rappresenti un osservatorio permanente per l area metropolitana bolognese. Tale Centro per la conoscenza dovrà fungere da catalizzatore di informazioni e dati provenienti sia da enti istituzionali sia da esperienze di organizzazioni che per loro necessità raccolgono e/o analizzano dati e informazioni (quest ultimo punto si interseca con la proposta del Gruppo Conoscenza e Partecipazione ). STRATEGICITÁ DEL PROGETTO Il progetto può efficacemente supportare le istituzioni nel rendere trasparente il processo di attuazione delle politiche pubbliche e i risultati dell azione politica. Inoltre, finalizza e valorizza, in una logica di Open Data, l utilizzo consapevole dell informazione da parte dei cittadini. SOGGETTI COINVOLTI Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Laboratorio Urbano, 14 Moodwatcher, CUBE, Sinopsis Lab, Enea Bologna, Bologna Consulting di Giuseppe Curcio, ActionAid International Italia ONLUS, Arc en ciel, AGFA FIADDA
15 UrBES una riflessione.. L analisi dei risultati del primo rapporto UrBES inducono a riflettere sul fatto che una trasposizione a scala locale di quanto impostato a livello nazionale possa non essere sufficiente per perseguire gli obiettivi che si pone UrBES. Le competenze delle amministrazioni locali non hanno la possibilità di intervenire su tutti i domini individuati nel progetto BES 15
16 Le dimensioni del Benessere Equo e Sostenibile Alcuni comuni Bologna, Genova, Milano e Venezia hanno attivato processi di consultazione dei cittadini, indirizzati a specifici segmenti della popolazione, e dedicati alla valutazione dei domini più rilevanti del BES. Il primo Rapporto UrBES contiene una sintesi di tali esperienze. 16
17 La consultazione dei cittadini del Comune di Bologna N rispondenti al questionario UrBES per Ente/Organizzazione di appartenenza Adottando lo stesso questionario della consultazione nazionale sono stati selezionati 9 target riferiti ad altrettanti Enti/Organizzazioni e sono state coinvolte persone complessivamente 17
18 Consultazione dei cittadini del Comune di Bologna I rispondenti : sono prevalentemente donne (56%); appartengono principalmente alla fascia di età tra i 41 e i 50 anni; la maggior parte possiede come titolo di studio la laurea. 18
19 Consultazioni online dei cittadini Le dimensioni considerate più importanti dai cittadini sono: Salute (98%) Ambiente (95,1%) Istruzione e formazione (92,4%) Qualità dei servizi (91,2%) Agli ultimi posti si collocano il benessere soggettivo e il benessere economico. 19
20 Consultazioni online dei cittadini del Comune di Bologna Giugno 2013 Quale è la misura giusta delle nostre vite? Con questa domanda il Comune di Bologna si rivolge ai propri cittadini per invitarli ad esprimere il loro punto di vista sulla definizione delle 12 dimensioni del benessere: Salute, Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione tempi di vita, Benessere economico, Relazioni sociali, Politica e istituzioni, Sicurezza, Benessere soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi. Quale èla misura giusta delle nostre vite? 20
21 Le caratteristiche degli indicatori UrBES Sottoinsieme degli indicatori identificati per i 12 domini BES a livello nazionale; 26 indicatori che coprono 10 dei 12 domini BES; Disponibili a livello comunale o almeno provinciale; Rilevabili e monitorabili in tutte le città aderenti al progetto; Disponibili in serie storica. 21
22 Gli indicatori per le città 1 SALUTE Speranza di vita alla nascita Tasso di mortalità infantile Tasso standardizzato di mortalità per accidenti di trasporto Tasso standardizzato di mortalità per tumore Tasso standardizzato di mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso ISTRUZIONE E FORMAZIONE Livello di competenza alfabetica degli studenti Livello di competenza numerica degli studenti LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA Tasso di occupazione anni Tasso di mancata partecipazione al lavoro Tasso di infortuni mortali e inabilità permanente BENESSERE ECONOMICO Reddito disponibile 22
23 Gli indicatori per le città 2 POLITICA E ISTITUZIONI Partecipazione elettorale Donne nei Consigli Comunali Donne nei Consigli Provinciali Età media dei consiglieri comunali Età media dei consiglieri provinciali SICUREZZA Tasso di omicidi PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE Densità di Verde storico e Parchi urbani di notevole interesse pubblico Consistenza del tessuto urbano storico 23
24 Gli indicatori per le città 3 AMBIENTE Acqua potabile Qualità dell aria urbana Disponibilità di verde urbano RICERCA E INNOVAZIONE Propensione alla brevettazione QUALITA DEI SERVIZI Presa in carico dell utenza per i servizi comunali per l infanzia Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Densità delle reti urbane di TPL 24
25 SALUTE Gli indicatori Speranza di vita alla nascita Provincia e ripartizione geografica Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Torino 78,2 83,9 78,4 83,9 78,6 84,2 78,8 84,6 79,1 84,2 79,2 84,3 79,6 84,7 Genova 77,9 83,8 78,1 83,8 78,7 83,7 78,7 84,0 78,7 83,8 78,8 84,0 79,2 84,2 Milano 78,4 84,4 78,6 84,3 79,0 84,5 79,5 84,8 79,4 84,5 79,9 84,9 80,1 85,2 Brescia 77,6 84,4 78,0 84,5 78,7 84,3 78,8 84,6 79,0 84,7 78,9 84,6 79,5 84,7 Venezia 78,0 84,2 78,6 84,4 78,6 84,5 79,0 84,5 78,8 84,4 79,5 85,0 79,4 85,0 Bologna 78,9 84,2 79,2 84,0 79,3 84,2 79,5 84,6 79,7 84,6 80,0 84,6 80,3 85,1 Firenze 79,7 84,8 79,8 84,6 79,8 85,1 80,0 85,1 80,1 84,8 80,3 85,0 80,3 85,0 Pesaro e Urbino 79,4 85,1 79,6 85,1 80,0 85,3 80,1 85,2 80,0 85,3 80,2 85,3 80,5 85,7 Roma 77,3 82,7 77,7 83,0 78,2 83,7 78,8 84,0 79,1 84,0 79,1 83,9 79,4 84,3 Napoli 75,9 81,5 75,8 81,3 76,2 81,7 76,4 81,8 76,6 82,0 76,8 82,1 77,2 82,2 Bari 79,0 83,7 79,1 83,6 79,2 83,8 79,2 83,6 79,5 83,9 80,0 83,9 80,4 84,6 Reggio di Calabria 77,9 83,4 77,9 83,0 78,4 84,2 78,6 84,2 78,7 83,7 78,4 83,8 79,0 84,5 Palermo 77,7 82,5 77,8 82,8 78,1 82,8 78,1 82,8 78,2 83,0 78,2 82,8 78,6 83,5 Messina 78,1 83,2 77,5 82,5 78,2 83,4 78,0 82,8 78,6 83,2 78,2 82,8 78,8 83,2 Cagliari 77,6 84,1 77,9 84,4 79,0 84,9 79,2 84,6 79,4 84,5 79,0 84,9 79,5 85,4 Nord 78,0 84,1 78,3 84,0 78,6 84,3 78,9 84,4 79,0 84,3 79,3 84,5 79,6 84,8 Centro 78,2 83,8 78,5 83,8 78,8 84,2 79,1 84,4 79,2 84,3 79,4 84,4 79,7 84,7 Mezzogiorno 77,7 83,1 77,6 83,0 78,0 83,4 78,1 83,2 78,3 83,5 78,4 83,4 78,8 83,8 Italia 77,9 83,7 78,1 83,7 78,4 84,0 78,7 84,0 78,8 84,1 79,0 84,1 79,4 84,4 25
26 ISTRUZIONE E FORMAZIONE Gli indicatori Livello di competenza alfabetica e numerica degli studenti, per comune e ripartizione anno 2011/2012 Alfabetica 26 Numerica Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Torino 200,2 205,0 202,7 214,5 202,0 207,9 Genova 200,1 208,3 204,2 211,7 202,5 207,2 Milano 201,0 205,7 203,4 214,8 200,8 207,7 Brescia 210,7 209,8 209,4 223,9 206,3 214,0 Venezia 199,3 212,4 205,9 211,7 201,5 206,3 Bologna 206,0 213,0 209,5 227,1 212,4 219,7 Firenze 190,7 192,8 191,7 201,1 190,4 195,1 Pesaro e Urbino 204,8 211,1 208,2 210,1 196,7 202,9 Roma 198,2 203,8 200,9 205,1 194,6 200,0 Napoli 183,9 188,4 185,9 193,2 180,9 187,1 Bari 196,1 199,3 197,6 209,9 197,9 204,0 Reggio di Calabria 194,6 199,0 196,7 198,4 190,2 194,4 Palermo 185,6 192,2 188,6 194,7 184,7 189,9 Messina 188,4 194,1 191,0 200,6 188,2 194,4 Cagliari 187,0 196,9 190,8 189,7 180,0 184,8 Nord 207,2 215,4 211,1 214,7 203,8 209,5 Centro 190,8 203,4 196,8 200,6 191,1 196,0 Mezzogiorno 186,0 195,3 190,6 195,6 189,4 192,6 Italia 195,5 204,8 200,0 204,3 195,5 200,0
27 LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA Gli indicatori Tasso di occupazione anni, provincia e ripartizione (per 100 persone di anni) Torino 65,0 66,5 67,6 68,0 68,8 66,6 65,9 67,4 67,3 Genova 64,9 64,5 64,2 66,4 67,2 68,5 67,8 67,5 66,9 Milano 69,5 70,4 71,9 72,3 72,7 71,2 71,2 70,9 70,7 Brescia 67,8 67,2 68,2 68,1 68,9 68,7 67,9 66,0 66,3 Venezia 64,7 65,9 66,9 66,4 67,0 65,8 65,8 66,3 65,9 Bologna 72,7 72,7 75,6 75,4 76,1 74,1 73,1 73,4 72,8 Firenze 69,5 70,3 71,1 71,3 73,3 72,5 71,3 70,7 71,6 Pesaro e Urbino 67,9 68,8 68,9 68,8 68,9 70,1 69,5 68,9 70,9 Roma 64,5 64,5 65,5 66,1 67,0 66,1 65,5 65,5 65,4 Napoli 46,8 45,4 45,6 45,0 43,5 41,8 40,5 39,7 40,1 Bari 50,7 49,9 51,3 53,5 53,8 51,0 52,4 51,9 52,1 Reggio di Calabria 49,9 50,0 50,3 48,7 47,1 46,2 46,2 44,3 44,0 Palermo 46,1 46,7 47,0 47,7 47,1 46,8 45,1 44,0 43,4 Messina 49,0 52,1 53,1 52,8 49,6 48,9 48,4 48,0 47,8 Cagliari 53,7 53,9 55,5 57,1 59,0 57,2 55,2 55,6 56,1 Nord 68,5 68,9 70,0 70,6 71,0 69,7 69,2 69,5 69,3 Centro 64,8 65,0 66,0 66,5 67,1 66,2 65,7 65,3 65,2 Mezzogiorno 50,2 49,9 50,7 50,7 50,2 48,7 47,8 47,8 47,6 Italia 61,3 61,5 62,5 62,8 63,0 61,7 61,1 61,2 61,0 27
28 LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA Gli indicatori Tasso di mancata partecipazione al lavoro, provincia e ripartizione (per 100 forze di lavoro e parte delle forze di lavoro potenziali) Torino 10,3 8,6 7,7 8,7 9,3 12,3 13,7 13,0 13,9 Genova 9,4 9,1 9,8 9,0 9,3 9,4 10,9 12,6 13,6 Milano 8,2 7,3 7,2 7,5 7,7 9,1 9,5 9,9 12,7 Brescia 6,2 6,9 6,9 7,0 7,5 9,3 9,5 10,6 11,1 Venezia 9,6 8,0 9,4 8,0 7,9 9,5 9,7 10,3 13,2 Bologna 4,9 4,6 5,0 4,8 4,5 5,8 7,2 7,8 10,0 Firenze 8,8 7,8 8,1 7,2 8,2 9,0 8,0 9,9 10,1 Pesaro e Urbino 9,8 7,4 7,3 7,0 9,1 9,8 8,3 9,8 13,5 Roma 14,1 13,8 13,4 12,4 13,3 13,6 15,2 14,9 16,5 Napoli 33,4 33,9 32,8 35,0 36,9 37,3 39,4 40,6 42,9 Bari 26,3 26,8 25,1 23,1 25,7 28,1 24,9 27,1 28,7 Reggio di Calabria 33,1 32,5 32,5 35,1 38,0 36,6 37,0 38,5 39,7 Palermo 35,6 34,2 34,0 33,7 35,7 33,6 36,7 38,1 40,2 Messina 30,0 26,4 24,3 25,0 29,6 29,6 31,4 32,1 34,6 Cagliari 25,3 23,9 22,8 21,5 20,6 21,5 23,4 25,2 26,3 Nord 7,6 7,2 6,9 7,0 7,3 8,8 9,6 9,8 11,8 Centro 12,5 12,0 11,6 11,3 11,8 12,7 13,4 13,9 16,2 Mezzogiorno 28,4 28,4 26,9 28,1 29,5 30,0 31,6 32,1 34,2 Italia 15,6 15,3 14,5 14,9 15,6 16,5 17,6 17,9 20,0 28
29 BENESSERE ECONOMICO Gli indicatori Reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatrici, provincia e ripartizione (euro) Torino Genova Milano Brescia Venezia Bologna Firenze Pesaro e Urbino Roma Napoli Bari Reggio di Calabria Palermo Messina Cagliari Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno Italia
30 POLITICA E ISTITUZIONI Gli indicatori Partecipazione elettorale, per comune e ripartizione (per 100 aventi diritto ) Torino 86,0 83,5 78,7 73,5 64,7 68,3 63,8 Genova 83,8 80,4 75,4 70,9 61,4 68,4 59,0 Milano 86,0 82,2 77,4 73,5 65,6 68,1 64,8 Brescia 90,9 91,5 89,3 81,5 70,7 76,6 72,3 Venezia 89,7 87,1 83,2 73,5 62,5 68,7 64,5 Bologna 93,0 90,8 89,5 81,3 78,9 82,8 77,5 Firenze 89,1 85,6 79,9 75,8 69,9 77,0 75,0 Pesaro e Urbino 93,5 91,4 91,7 82,5 77,6 81,4 78,2 Roma 85,6 81,9 79,7 72,0 61,1 67,3 56,6 Napoli 76,4 68,8 63,9 53,3 52,0 55,8 52,2 Bari 86,1 80,1 73,6 65,4 74,0 76,6 75,8 Reggio di Calabria 83,2 73,5 65,9 63,4 50,0 58,6 46,6 Palermo 71,3 69,9 66,1 64,6 57,1 55,3 44,2 Messina 80,6 79,7 72,5 75,3 62,0 55,9 43,5 Cagliari 83,9 81,6 76,0 78,1 70,0 72,0 46,2 Nord 89,6 87,8 86,0 79,8 75,1 76,2 71,9 Centro 89,0 86,5 84,8 77,4 71,4 75,2 68,7 Mezzogiorno 77,4 74,7 74,2 66,5 65,0 68,1 58,6 Italia 86,1 83,0 81,7 74,7 70,8 73,1 66,5 30
31 POLITICA E ISTITUZIONI Gli indicatori Donne nei Consigli Comunali (per 100 eletti) Torino 26,0 24,0 16,0 16,0 16,0 18,0 20,0 25,0 25,0 Genova 18,0 16,3 16,0 14,3 14,0 20,0 18,0 18,0 20,7 Milano 13,6 13,6 10,0 10,0 8,3 10,0 10,0 20,8 18,8 Brescia 10,0 15,0 15,0 12,5 20,0 20,0 20,0 17,5 17,5 Venezia 10,9 2,2 4,3 4,3 4,3 4,3 6,5 6,5 6,5 Bologna 21,7 23,9 21,7 21,7 21,7 21,7 n.d 33,3 36,1 Firenze 26,1 26,1 26,1 26,1 26,1 28,3 28,3 28,3 28,3 Pesaro e Urbino 18,4 21,1 23,7 22,5 22,5 20,0 20,0 20,0 20,0 Roma 18,3 18,3 10,0 10,0 5,2 5,2 5,2 5,2 5,0 Napoli 5,0 5, ,6 9,6 Bari 4,3 4,3 4,4 4,3 4,3 6,8 6,7 6,7 4,3 Reggio di Calabria... 2,5 2,5 5,0 5,3 5,3. 3,1. Palermo 4,0 4,0 4,0 12,0 8,0 8,0 8,0 8,0 20,0 Messina 5,0. 2,3. 6,7 6,7 6,7 6,8 7,0 Cagliari 10,0 10,3 7,5 7,7 10,3 10,3 10,3 4,9 4,8 Nord 19,7 20,3 20,4 20,6 20,7 22,3 22,7 23,0 23,4 Centro 17,2 17,4 17,7 18,1 18,1 19,4 19,7 20,1 20,5 Mezzogiorno 11,8 12,0 12,3 12,6 12,7 13,1 13,3 13,9 14,8 Italia 16,9 17,3 17,6 17,8 17,9 19,1 19,4 19,9 20,5 31
32 SICUREZZA Gli indicatori Tasso di omicidi, per provincia e ripartizione (per abitanti) Torino 0,9 0,8 0,8 0,6 0,7 0,6 1,0 0,7 Genova 0,8 0,7 0,7 0,8 1,9 1,1 1,3 1,2 Milano 0,9 0,7 1,1 1,1 1,0 1,1 0,8 0,8 Brescia 1,2 0,6 0,9 0,8 0,7 0,4 0,5 1,1 Venezia 0,2 0,7 0,6 1,0 0,2 0,5 0,7 1,3 Bologna 1,2 0,7 0,5 0,7 0,8 1,3 0,6 0,9 Firenze 1,0 0,9 0,7 0,5 0,8 0,5 1,1 0,3 Pesaro e Urbino 0,6 0,3 0,5 0,8 0,5 0,3 0,3 0,5 Roma 0,8 0,9 1,0 1,0 1,0 1,0 0,5 0,9 Napoli 4,3 2,8 3,1 3,5 2,0 2,3 1,3 1,3 Bari 1,1 0,7 1,3 0,6 0,9 0,7 1,4 1,1 Reggio di Calabria 6,2 6,9 4,4 4,1 6,0 4,2 4,1 3,9 Palermo 1,2 1,2 0,7 1,4 0,7 1,0 0,9 1,3 Messina 0,3 1,7 0,9 0,3 0,8 0,8 0,5 0,3 Cagliari 1,7 0,4 1,2 1,1 0,7 0,9 0,4 1,3 Nord 0,8 0,7 0,8 0,7 0,7 0,7 0,6 0,7 Centro 0,8 0,7 0,8 0,7 0,8 0,7 0,7 0,7 Mezzogiorno 2,0 1,7 1,6 1,7 1,5 1,5 1,3 1,3 Italia 1,2 1,0 1,1 1,1 1,0 1,0 0,9 0,9 32
33 PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE Gli indicatori Torino 7,4 Genova 10,5 Milano 6,7 Brescia 3,3 Venezia 4,2 Bologna 0,7 Densità di verde storico e parchi urbani di notevole interesse pubblico anno 2011, per comune (m 2 per 100 m 2 di superficie dei centri abitati) Firenze 6,3 Pesaro e Urbino 1,4 Roma 5,7 Napoli 3,5 Bari 0,2 Reggio di Calabria 1,1 Palermo 1,1 Messina 2,2 Cagliari 4,5 33
34 AMBIENTE Gli indicatori Qualità dell aria urbana (numero di superamenti del valore limite giornaliero di PM 10 ) Torino Genova Milano Brescia Venezia Bologna Firenze Pesaro e Urbino Roma Napoli Bari Reggio di Calabria Palermo Messina Cagliari
35 RICERCA E INNOVAZIONE Gli indicatori Propensione alla brevettazione per provincia e ripartizione (per milione di abitanti) Torino Genova Milano Brescia Venezia Bologna Firenze Pesaro e Urbino Roma Napoli Bari Reggio di Calabria Palermo Messina Cagliari
36 QUALITA DEI SERVIZI Gli indicatori Presa in carico dell utenza per i servizi comunali per l infanzia (per 100 bambini di 0 2 anni) Torino 14,6 14,4 15,4 15,0 15,1 16,7 15,7 Genova 14,4 14,2 13,4 15,6 17,0 17,1 18,3 Milano 19,6 16,9 18,6 19,2 20,3 23,0 25,3 Brescia 7,8 7,4 7,4 8,4 10,8 10,7 14,3 Venezia 11,8 14,5 12,8 13,2 13,3 12,5 14,1 Bologna 36,2 37,3 33,3 35,7 33,8 35,9 36,7 Firenze 23,3 24,4 26,5 25,5 25,2 22,4 23,3 Pesaro e Urbino 22,6 25,9 18,4 18,2 17,9 17,6 18,8 Roma 9,9 11,6 12,5 13,3 14,2 15,5 17,6 Napoli 1,3 1,4 1,5 2,0 2,2 2,2 2,2 Bari 5,9 6,3 3,6 2,8 3,3 2,7 2,8 Reggio di Calabria 2,0 2,3 1,6 1,3 1,6 2,9 1,9 Palermo 5,4 5,6 4,5 4,6 4,7 4,6 4,8 Messina 11,1 15,6 15,6 8,5 7,0 7,1 7,3 Cagliari 11,5 8,5 8,5 8,9 9,9 11,9 18,0 Nord 16,0 15,4 16,3 16,6 17,1 18,5 18,9 Centro 15,8 14,3 15,1 15,5 16,5 17,0 17,9 Mezzogiorno 4,4 4,6 4,3 4,4 5,0 5,1 5,3 Italia 11,6 11,2 11,7 12,0 12,7 13,6 14,0 36
37 Le iniziative future Dal 1998 a Bogotà attraverso un partenariato interministeriale la casa editoriale El Tiempo, la Fondazione Corona, la Camera di Commercio e la Università Javeriana viene finanziato il programma Bogotá, cómo vamos, e cioè un sistema di rendicontazione periodica alla popolazione sulla base di indicatori di sviluppo e della percezione dei cittadini, al fine di tracciare e monitorare le modifiche della qualità del vita della città. Una best practices che va imitata. 37
38 Le iniziative future (continua) Elaborazione di un nuovo questionario da proporre ai cittadini in base ai risultati dei Rapporti BES e UrBES, da pubblicare nei siti degli enti. 38
39 Le iniziative future (continua) Impegno a rendere pubblici i confronti tra i dati relativi agli indicatori fondamentali, all'inizio, durante e alla fine del mandato di ogni amministrazione che aderisce a UrBES. Si definirà una sezione comune da inserire nell'ambito dei Piani di performance e di trasparenza (D. Leg. n. 150/2009 e 33/2013) e nella Relazione di fine mandato (D. Leg. n. 149/2011) di ogni ente, e si individuerà un'unica Giornata della trasparenza annuale (D. Leg. n. 150/2009, art. 11) nella quale i dati verranno resi pubblici alla cittadinanza. 39
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