Piano regionale straordinario di controllo a seguito di segnalazione di riscontro di lesioni tubercolari negli animali da macello (mod.10/33).

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1 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N DEL 6/12/2000 Oggetto: Piano regionale straordinario di controllo a seguito di segnalazione di riscontro di lesioni tubercolari negli animali da macello (mod.10/33). IL DIRIGENTE DELL U.O. VETERINARIA VISTA la legge 23 dicembre 1978, n.833 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il D.Lgs 502/92 e successive modifiche ed integrazioni; VISTA la L.R. 26 ottobre 1981,n.64 e sue successive modificazioni; VISTO il Regolamento di Polizia Veterinaria approvato con DPR 8 febbraio 1954, n.320 e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il T.U.LL.SS. approvato con R.D. n. 1265/34; VISTA la L.R. 24 giugno 1988, n.34 Istituzione, organizzazione e funzionamento dei Servizi Veterinari della Regione Lombardia ; VISTA la Legge Regionale 11 luglio 1997, n.31 Norme per il riordino del Servizio Sanitario regionale e sua integrazione con le attività dei Servizi Sociali VISTO il D.M. 15 dicembre 1995, n.592 Regolamento concernente il piano nazionale per la eradicazione della tubercolosi negli allevamenti bovini e bufalini VISTA la L.9 giugno 1964, n.615 concernente la bonifica sanitaria degli allevamenti dalla tubercolosi VISTA la L.23 gennaio 1968, n.33 concernente le modifiche alla L.615/64; VISTA la legge 28 maggio 1981, n.296, che attua le direttive CEE 77/391, 78/52 e 79/110 e stabilisce norme per l accelerazione della bonifica sanitaria degli allevamenti dalla tubercolosi e dalla brucellosi; VISTO il decreto ministeriale 1 giugno 1968 concernente il piano nazionale di profilassi della tubercolosi bovina e successive modifiche; VISTO il D.Lgs 22 maggio 1999, n.196 attuazione della direttiva 97/12/CE che modifica e aggiorna la direttiva 64/432/CEE relativa ai problemi di polizia sanitaria in materia di scambi intracomunitari di animali delle specie bovina e suina; CONSIDERATA la necessità di adottare misure in grado di assicurare l esclusione di ogni rischio di diffusione della tubercolosi negli allevamenti bovini e bufalini della Regione Lombardia; CONSIDERATE le numerose segnalazioni, pervenute all U.O. Veterinaria, di riscontri di lesioni tubercolari negli animali da macello provenienti da allevamenti presenti sul territorio regionale;

2 RITENUTO indispensabile, in tempi brevi, raggiungere un adeguato standard sanitario negli allevamenti bovini, al fine di ottenere il riconoscimento Comunitario di territorio indenne da Tubercolosi; CONSIDERATA la necessità di ottimizzare la raccolta dei dati delle segnalazioni delle lesioni riferibili alla tubercolosi bovina in animali macellati, quindi permettere la corretta gestione di tutte le informazioni sull andamento epidemiologico della malattia; VISTI gli art.3 e 18 della legge regionale n.16/96 e successive modificazioni ed integrazioni che individuano le competenze ed i poteri dei Dirigenti; VISTA la Delibera Giunta Regionale n.vii/156 del 28 giugno 2000 Nuovo assetto organizzativo della Giunta Regionale e conseguente conferimento di incarichi ; VISTO il Decreto del Direttore Generale della Sanità n del 27 luglio 2000 Delega di firma di atti di competenza del Direttore Generale Sanità ai Dirigenti delle Unità Organizzative nonché ai Dirigenti delle Strutture Edilizia Sanitaria, Coordinamento Progetti Innovativo e Attività Esterne, Comunicazione ed Educazione Sanitaria ; STABILITO di pubblicare il presente provvedimento sul B.U.R.L. per consentire la dovuta pubblicità; DECRETA ART.1 E approvato il Piano regionale straordinario di controllo a seguito di segnalazione di riscontro di lesioni tubercolari negli animali da macello (mod.10/33), contenuto nell allegato 1 che costituisce parte integrante del presente provvedimento. ART.2 Di pubblicare il presente provvedimento sul B.U.R.L. per consentire la dovuta pubblicità; Dott. Cesare Bonacina 1

3 ALLEGATO 1 1. A seguito di riscontro di lesioni tubercolari al macello, il Veterinario addetto all ispezione delle carni unitamente all invio del mod.10/33 alla Regione, all OEVR e all A.S.L. competente per l allevamento, inoltra all Istituto Zooprofilattico un campione (organi e linfonodi) per l effettuazione dell esame colturale e della prova biologica (allegato A). 2. L A.S.L. competente per l allevamento di origine del capo segnalato, provvede a svolgere in collaborazione con la sezione diagnostica competente dell Istituto Zooprofilattico, entro e non oltre quindici giorni dalla ricezione del mod.10/33, le opportune indagini e le prove di intradermotubercolinizzazione come previsto dall art. 7 comma 6, allegato 1 del Decreto n. 592/95, nonché il prelievo di un campione di latte di massa aziendale per la ricerca dell isoniazide da inviare all IZS di Brescia (allegato B). L ASL trasmette al più presto al Servizio Veterinario Regionale e all OEVR la copia del mod. 2/33, la copia dell indagine e una sintetica relazione sull attività svolta e sui provvedimenti adottati come previsto all art.3 punto 2 D.M. 15 dicembre 1995, n A seguito di esito positivo delle prove diagnostiche, l allevamento è considerato infetto. Se la prova di intradermotubercolinizzazione risulta negativa, in attesa dell esito delle altre prove diagnostiche, l allevamento viene posto sotto osservazione e gli animali possono spostarsi solo se inviati direttamente al macello o, nel caso di vitelli, ai centri d ingrasso (non devono transitare per le stalle di sosta), mentre gli animali da rimonta non possono lasciare l allevamento fino al completamento delle indagini. Gli animali inviati al macello devono essere scortati da dichiarazione di provenienza (mod.4 integrato) a firma del Veterinario e riportante la dicitura : bovino proveniente da allevamento sottoposto a controllo ai sensi del Decreto Regionale n del (presente decreto) 4. Se nei quarantadue giorni precedenti gli animali sono già stati sottoposti al test di intradermoreazione verrà comunque prelevato un campione di latte di massa aziendale per la ricerca dell isoniazide. 5. Le misure di cui all art.3 comma 2 sono revocate nel caso in cui l esame colturale e la prova biologica diano esito negativo,. In caso contrario si effettua un ulteriore prova intradermica associata al prelievo di sangue per il test del gamma interferone (allegato C) e al prelievo di latte di massa aziendale per la ricerca dell isoniazide. L ASL invia copia del mod. 2/33 al Servizio Veterinario Regionale e all O.E.V.R. Nel caso di negatività, l indagine si ritiene chiusa e comunque per un periodo di 12 mesi gli animali inviati al macello devono essere scortati da dichiarazione di provenienza (mod.4 integrato) a firma del Veterinario e riportante la dicitura : bovino proveniente da allevamento sottoposto a controllo ai sensi del Decreto Regionale n del (presente decreto) 6. La valutazione del solo esito positivo del gamma interferone, al fine della denuncia di allevamento infetto da TBC, viene effettuato in forma collegiale dall U.O. Veterinaria della Regione, dall Istituto Zooprofilattico, dall O.E.V.R. e dal Servizio Veterinario dell A.S.L. competente. 2

4 7. Indipendentemente dall esito della intradermotubercolinizzazione e del test gamma interferone, l allevamento è dichiarato infetto anche a seguito di riscontro di una lesione tubercolare in un ulteriore animale macellato, con conferma della positività all esame colturale e alla prova biologica dei prelievi inviati al laboratorio. 8. A seguito della prima segnalazione di riscontro di lesione tubercolare, per gli animali inviati al macello fuori dal territorio della Regione Lombardia, il veterinario competente per l allevamento, al momento dell invio di un successivo capo, contatterà il collega ispettore presso il macello di destinazione chiedendo in caso di presenza di lesione tubercolare l effettuazione del prelievo per l invio all IZS di competenza, ai sensi del presente piano. 9. A conclusione delle misure previste dal presente piano, i Servizi Veterinari delle AA.SS.LL: invieranno all U.O. Veterinaria della Regione Lombardia una relazione completa dell attività svolta e dei provvedimenti adottati. 3

5 ALLEGATO A TUBERCOLOSI SCHEDA DI INVIO CAMPIONI ALLA SEZIONE ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE di ASL Distretto Veterinario Ispettore Macello Comune Provincia specie n capi esaminati Codice allevamento di provenienza Proprietario Indirizzo Comune Provincia ASL di provenienza Distretto n capi con lesioni riferibili TBC DESCRIZIONE MATERIALE INVIATO PER ESAME COLTURALE E PROVA BIOLOGICA Organi con lesione Polmone altri Linfonodi retrofaringei n Linfonodi mediastinici n Linfonodi bronchiali n Linfonodi epatico-mesenterici n Altri n totale campioni inviati n prelevati da n capi I campioni devono essere prelevati da tutti i soggetti che presentano lesioni nodulari granulomatose agli organi e ai linfonodi. Il prelievo riguarda tutti gli organi e i linfonodi satelliti. I campioni prelevati devono essere mantenuti separati per organo, in contenitori a tenuta identificati con etichetta riportante il numero di matricola dell'animale e la tipologia dell'organo. I campioni vanno conservati a temperatura di refrigerazione e inviati nel più breve tempo possibile alla sezione dell'izs competente per territorio. Sui campioni verranno eseguite indagini di laboratorio necessarie per l'isolamento e l'identificazione dei Micobatteri. 3

6 ALLEGATO B PIANO STRAORDINARIO PER IL CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI BOVINA SCHEDA INVIO CAMPIONI DI LATTE PER RICERCA ISONIAZIDE ASL Codice azienda Distretto Proprietario Indirizzo Comune Provincia Tipologia allevamento latte misto N bovine in lattazione NOTE Data prelievo campioni Inviati all'izs di il Timbro e firma veterinario referente Modalità di prelievo e conservazione dei campioni: - in allevamenti con elevato effettivo di bovine in lattazione (>50) è consigliabile sostituire il singolo campione di massa con un campionamento multiplo per gruppi di circa 30 bovine. Nel caso di campioni eseguiti per gruppi di bovine, indicare il n di campioni prelevati e il n di bovine per ciascun gruppo - miscelare il latte come nei prelievi di qualità - quantità minima 20 ml - conservare a temperatura di refrigerazione - utilizzare sempre conservante (sodio Azide) come per campioni latte brucellosi - in caso di mancanza di conservante CONGELARE il campione, ed evitare lo scongelamento prima della consegna 4

7 ALLEGATO C MODALITA DI PRELIEVO E DI INVIO DEI CAMPIONI DI SANGUE PER IL TEST DEL GAMMA INTERFERONE I prelievi vanno effettuati su tutti gli animali di età superiore a 100 giorni Sarà prelevato da ogni animale sangue periferico mediante provetta vacutainer in eparina al volume di almeno 5 ml per provetta Il campione deve essere consegnato direttamente al laboratorio di Immunobiochiomica Clinica dell I.Z.S. di Brescia entro 8 ore dal prelievo e non più tardi delle ore 14.00, con l esclusione del venerdì I campioni devono essere tenuti a temperatura ambiente e consegnati previo appuntamento telefonico con il laboratorio (tel. 030/ ) Utilizzare il mod. 2/33 come documento di accompagnamento, in cui deve essere riportata l identificazione degli animali prelevati, nonché la qualifica sanitaria dell allevamento (focolaio o non focolaio) La risposta sarà inviata dall Istituto alla Sezione Diagnostica di competenza territoriale 5

8 TBC riscontro diagnostico al macello - art.7 D.M.592 Indagini e prove diagnostiche in allevamento (entro 15 gg dall avvenuta comunicazione) Invio prelievo in laboratorio Reazione positiva Reazione negativa Esito negativo Esito positivo focolaio - invio animali direttamente al macello con segnalazione mod.4 -divieto di spostamento animali da rimonta chiusura indagine negativo In allevamento prova tbc + interferon +isoniazide 6 Positiva anche una sola delle due prove

9 MOD. 10/33 REGIONE LOMBARDIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI Al responsabile del Servizio Veterinario della ASL di Al Settore Veterinario Assessorato Sanità della regione Prot. N. data Alla sezione diagnostica IZS di BONIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI DALLA TUBERCOLOSI Specie ETA' Razza Superiore 2 anni Inferiore 2 anni Sesso M F Contrassegno Macellato il Presso Sono state rilevate alla visita veterinaria ispettiva post - mortem le seguenti lesioni tubercolari: ORGANI COLPITI STADIO E CARATTERI MORFOSTRUTTURALI DELLA LESIONE Dalla documentazione di scorta e da informazioni assunte sono emersi i seguenti dati d'identificazione dell'allevamento di origine: ALLEGARE COPIA DEL CERTIFICATO DI ORIGINE Campioni inviati - Organi - Linfonodi retrofaringei mediastinici bronchiali altri - totale campioni inviati n data invio Il Veterinario ufficiale Il Responsabile del Servizio

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