Analisi della situazione dell alunno diversamente abile, PEI, intervento didattico Kinesipatia encefalica (G80) ad espressione tetraparetica
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- Albano Scala
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1 Caso clinico PEI Analisi della situazione dell alunno diversamente abile, PEI, intervento didattico Gruppo scuola dell infanzia: Alfiero Veronica, Bevilacqua Cristina, Chianese Angela, Pero Rita. C. è un bambino di quattro anni affetto sin dalla nascita da Kinesipatia encefalica (G80) ad espressione tetraparetica. Questa patologia ha comportato un ritardo globale dello sviluppo psicomotorio e ha compromesso le abilità relative alle diverse aree funzionali, in particolare quelle cognitiva, sensoriale, motorio/prassica, neuropsicologica e dell autonomia personale e sociale. Infatti, l alunno non è in grado di camminare e non mantiene la posizione seduta. Presenta un potere motorio limitato a scarsi moduli e ha difficoltà ad utilizzare il lato destro del corpo. Compromesse sono anche la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale e bimanuale. Presenta, altresì, un deficit attentivo, di concentrazione e di memoria, soprattutto a lungo termine. Non è autonomo né dal punto di vista personale né da quello sociale. Nonostante la sua grave patologia, C. è un bambino allegro e tenace, con una positiva disposizione all apprendimento, dotato di una buona capacità di relazione e socializzazione con i pari e con gli adulti di riferimento, e di una grande forza di volontà nel superare i limiti derivanti dalla sua disabilità. Grazie al sostegno della famiglia e della sorellina, che frequenta la stessa scuola dell infanzia, e alla grande disponibilità di tutte le insegnanti, ha superato l iniziale difficoltà legata al primo inserimento a scuola e al distacco dalla famiglia. Infatti, gradualmente sono scomparsi i momenti di pianto o di disagio emotivo che i primi giorni manifestava quando entrava a scuola. Gli unici momenti di disagio si manifestano solo e soprattutto di fronte a forti ed improvvisi rumori. Si è anche abituato alla presenza di un numero considerevole di bambini, grandi e piccoli, che giocano e fanno confusione. Il rapporto con la scuola è essenzialmente positivo. Con gli altri alunni, sia della sua sezione che delle altre, interagisce in modo costruttivo, richiedendo la loro presenza in giochi ed 2
2 attività. Il rapporto con le insegnanti curriculari è ottimo: l alunno, anche in assenza dell insegnante specializzato, riesce a stare nella sezione serenamente senza manifestare opposizioni. Ha subito accettato la mia presenza, mostrandosi sempre collaborativo, spesso propositivo, allegro e vivace. Manifesta senza difficoltà i suoi bisogni e i suoi stati emotivi attraverso il linguaggio, verbale e non verbale, che è in continua evoluzione. È sempre disponibile nello svolgimento delle attività e dei giochi proposti, curioso verso le novità, pronto a sperimentare materiali e tecniche di intervento che sollecitino il suo grande desiderio di fare, di manipolare, di interagire con la realtà. L alunno segue, tre volte a settimana, una specifica terapia riabilitativa nota come Esercizio Terapeutico Conoscitivo. Si tratta di una metodica che collega strettamente il recupero funzionale del soggetto ai processi cognitivi attivati e alle modalità della loro attivazione. Il corpo, il movimento, la percezione sensoriale, soprattutto tattile, rappresentano un canale privilegiato per la conoscenza dell ambiente interno ed esterno all organismo, come modalità di apprendimento. Inoltre, l ETC, attraverso l interazione con gli oggetti, pone al soggetto un problema conoscitivo da risolvere attraverso il corpo, i sensi e il ragionamento, attivando strategie mentali per la rappresentazione dell azione. Particolare importanza in questi percorsi di conoscenza viene, infine, data alla concentrazione, all attenzione e alla memoria, quali processi cognitivi fondamentali per ogni forma di apprendimento. Pertanto, a seguito di quanto rilevato e osservato ed in riferimento all analisi della situazione iniziale dell alunno, l attività educativa e didattica è stata finalizzata ad intervenire nelle diverse aree funzionali di riferimento per farne emergere le potenzialità presenti, cercando di attivare, ove possibile, strategie di problem solving e di sviluppo del pensiero creativo. In particolare, gli interventi didattici hanno puntato soprattutto ad un potenziamento della motricità fine e della coordinazione oculomanuale, dell attenzione, della concentrazione e della memoria, ad arricchire l espressività verbale e non verbale, a stimolare la motivazione ad apprendere, ad incrementare le relazioni socio-affettive ed emotive con i pari e i processi di integrazione/inclusione nel tessuto scolastico. Il PEI di seguito riportato fa, inoltre, riferimento anche alla programmazione curricolare della sezione per quanto riguarda gli obiettivi di apprendimento suddivisi 3
3 per campi di esperienza, i quali hanno fornito l occasione per le attività quotidiane, senza però prescindere dalle specifiche difficoltà ed esigenze dell alunno, al fine di rendere il processo di integrazione/inclusione il più possibile effettivo ed efficace. Piano Educativo Individualizzato Da quanto emerso dalla diagnosi funzionale educativa e dalle valutazioni iniziali, dopo un attenta osservazione occasionale e sistematica, per la redazione del PEI, sono stati programmati i seguenti obiettivi.! Area cognitiva Saper riconoscere e denominare i colori fondamentali, associandoli ad oggetti noti e a semplici elementi del mondo naturale. Saper riconoscere forme e dimensioni in contesti concreti di riferimento. Raggruppare oggetti in base ai criteri del colore, della forma e della dimensione. Associare oggetti e forme simili per colore e per dimensione. Potenziare l apprendimento spaziale attraverso l interiorizzazione dei principali concetti topologici: sopra/sotto, dentro/fuori, aperto/chiuso. Riconoscimento degli opposti: grande/piccolo, lungo/corto, alto/basso. Interiorizzare semplici concetti temporali: adesso, prima, dopo. Riconoscere e verbalizzare sulle principali azioni della vita quotidiana, facendo riferimento al vissuto personale e scolastico dell alunno.! Area neuropsicologica Potenziare le capacità mnesiche, di attenzione e di concentrazione anche e soprattutto in presenza di stimoli distrattori.! Area affettivo-relazionale Controllare le emozioni relative al distacco dalla famiglia. Instaurare un rapporto positivo con gli altri. Migliorare l interazione con i coetanei, stimolando la cooperazione attraverso attività didattiche e giochi nel piccolo gruppo. Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo-sezione, partecipando a tutte le attività proposte nella programmazione curriculare redatta per campi di esperienza. Condividere materiali e strumenti operativi. Superare progressivamente il disagio emotivo nei confronti di nuove esperienze. Saper riconoscere e controllare le proprie emozioni. Saper esprimere e comunicare i propri vissuti emozionali. 4
4 Potenziare l autostima.! Area linguistico-espressiva Migliorare la comunicazione verbale/non verbale sia a livello di comprensione che di produzione. Potenziare la disponibilità all ascolto. Ascoltare e comprendere la narrazione di storie, poesie, filastrocche. Usare il linguaggio verbale per interagire e comunicare. Esprimere con il linguaggio verbale/non verbale sentimenti, emozioni, stati d animo, richieste, bisogni. Ampliare il bagaglio linguistico-espressivo in contesti concreti di riferimento. Verbalizzare su esperienze vissute e su quelle in atto. Saper riconoscere suoni e rumori.! Area sensoriale Potenziare le abilità senso percettive. Acquisire la capacità di discriminazione sensoriale. Potenziare la conoscenza della realtà interna ed esterna attraverso il tatto, sperimentando la manipolazione di materiali diversi: lisci, ruvidi, morbidi, duri, e raggrupparli a seconda delle loro caratteristiche.! Area motorio-prassica Sviluppare la motricità fine, la coordinazione bimanuale e oculo-manuale. Acquisire le abilità psico-grafo-motorie e la capacità di orientarsi nello spazio grafico. Favorire l interiorizzazione dello schema corporeo, attraverso il riconoscimento e la denominazione delle varie parti del corpo su se stesso, sugli altri, su immagini. Comprendere la differenza di genere. Incrementare l attitudine ludica attraverso giochi funzionali, giochi di finzione e attività che prevedono l attesa del turno.! Area dell autonomia L area è gravemente compromessa a causa del deficit motorio. In ogni caso si prevedono i seguenti obiettivi minimi: potenziare lo spirito di iniziativa e l autonomia nello svolgimento delle attività e dei giochi; saper portare a termine le attività intraprese; riordinare, con l aiuto delle insegnanti e dei compagni giochi e materiali dopo averli utilizzati; riconoscere e denominare i diversi spazi della scuola; comprendere l importanza e interiorizzare le principali fasi relative all igiene personale e all alimentazione.! Attività e strategie di intervento 5
5 Tutte le attività sono state proposte in forma ludica, secondo la metodologia propria della scuola dell infanzia, e con l utilizzo di sussidi strutturati e di oggetti di uso comune. Si è posta particolare attenzione alla manipolazione, per il potenziamento della percezione sensoriale, soprattutto tattile, della motricità fine, della coordinazione occhio/mano, delle abilità bimanuali, attraverso l utilizzo di materiali di diverso tipo e consistenza e la sperimentazione delle diverse tecniche psico-grafo-motorie. Da questo punto di vista, le attività sono state coerenti con quelle che l alunno svolge in terapia, quindi con gli esercizi propri della tecnica dell ETC. Inoltre, le attività hanno attraversato in maniera trasversale i diversi campi di esperienza. L alunno ha partecipato a tutte le attività programmate e proposte per la sezione, le quali hanno fornito l occasione per la realizzazione dei percorsi e il raggiungimento degli obiettivi individualizzati previsti nel PEI, al fine di favorire in maniera completa l integrazione/inclusione dell alunno nel gruppo dei pari, sollecitando al riguardo momenti di cooperative learning e di peer tutoring con i compagni. Infine, le attività hanno assunto, quando possibile, la forma del problem solving, al fine di sollecitare in maniera autonoma la risoluzione di un problema conoscitivo attraverso il ragionamento e la creatività per lo sviluppo del pensiero critico/creativo.! Materiali specifici Tempera sensoriale e multisensoriale. Pennelli, matitoni, pastelli a cera, pennarelli con impugnatura facilitata. Colori a dita. Pasta da modellare di diverse consistenze. Materiale per il modellaggio. Spatole, rulli, spugne e tamponi con impugnatura ergonomica. Lavagna di sabbia. Puzzle di legno sullo schema corporeo. Sussidi per i percorsi tattili. Materiali per potenziare l abilità di infilare, incastrare, avvitare/svitare. Incastri per associazioni di colori, forme e dimensioni. Sussidi per la produzione di suoni e rumori. Schede strutturate.! Modalità di verifica e valutazione Osservazioni sistematiche e verifiche in itinere sono stati gli strumenti della 6
6 valutazione. Quotidianamente e quadrimestralmente sono state effettuate le prove di verifica per una valutazione intermedia dell apprendimento raggiunto dall alunno, in modo che si è potuto proseguire con gli obiettivi fissati nel PEI o, all occorrenza, apportare agli stessi eventuali modifiche.! Intervento didattico: Il mondo dei colori Uno dei principali obiettivi programmati nel PEI per l area cognitiva è quello di saper riconoscere e denominare i colori fondamentali, associandoli ad oggetti noti e a semplici elementi del mondo naturale. È questo obiettivo che si è voluto perseguire, unitamente al potenziamento della percezione sensoriale, della motricità fine, della coordinazione oculo-manuale e bimanuale e della capacità di manipolazione, attraverso la realizzazione del Libro dei Colori Primari, che ha visto la partecipazione di C. insieme a tutti gli alunni della sua sezione. Si tratta di un attività che l alunno svolge anche durante la terapia riabilitativa (ETC) e, quindi, rappresenta un intervento coerente con le competenze che C. sta acquisendo in ambito extrascolastico, ma che nella scuola diventa anche un occasione imperdibile di socializzazione, di relazione positiva con i pari e di confronto costruttivo. Non è possibile parlare di scuola dell infanzia senza prendere in considerazione i colori. I colori hanno un ruolo molto importante nel mondo in cui viviamo: essi servono per comunicare, disegnare e suscitare emozioni. Il mondo stesso è pieno di colori e noi vi siamo immersi: sono colorati i cibi che mangiamo, gli abiti che indossiamo, tutto quello che guardiamo nella realtà che ci circonda; la vita stessa è scandita dai colori della natura. La percezione soggettiva del colore è strettamente collegata all'età del bambino ed è sempre vissuta in intima connessione con gli altri sensi. Il colore e la pittura diventano per il bambino uno strumento importante di espressione della propria emotività, un mezzo di comunicazione extra verbale (Francesco Simeti, neuropsichiatra). Partendo da questo concetto, è facile pensare che la conoscenza approfondita dei colori e delle varie tecniche pittoriche offre al bambino la possibilità di 7
7 rappresentare la realtà in maniera più corretta. Inoltre, il bambino, una volta scoperti i colori, è in grado di descrivere anche il proprio mondo interiore attraverso di essi, esprimendo emozioni e sentimenti. Con una crescente abilità manuale e padroneggiando varie tecniche, egli sarà capace di creare opere che parlano di lui, dei suoi gusti, dei suoi sentimenti, dei suoi desideri e persino delle sue paure. Ecco perché il colore è anche un potente mezzo di espressione della propria sfera emotiva, istintiva e inconscia. Quando si entra nel mondo dei colori, lo scopo principale è quello di fornire al bambino un ricco bagaglio di conoscenze e competenze che gli permettono di esprimersi attraverso il linguaggio grafico-pittorico, liberamente e con creatività, favorendo anche l'appagamento dei bisogni estetici. Ogni bambino è un artista. Il problema è poi come rimanere artisti quando si cresce (Pablo Picasso). Con la collaborazione delle insegnanti della sezione, abbiamo innanzitutto illustrato, con parole semplici ma efficaci, il lavoro che ci accingevamo a fare. Abbiamo sollecitato i bambini a scoprire gli oggetti e gli elementi della natura colorati di rosso, di giallo e di blu, presentando successivamente la filastrocca dei tanti colori con accompagnamento musicale. Filastrocca di tanti colori Filastrocca di tanti colori se li chiami vengono fuori. Ecco arriva il signor Giallo con il sole si fa un ballo, segue il Rosso con il cuore, che racchiude tanto amore. Infine il Blu sul palloncino saluta dall'alto ogni bambino. Rosso lampone, Giallo limone, Blu come il mare, su cui navigare. Rosso, Giallo e Blu, 8
8 quale colore ti piace di più? Abbiamo realizzato il lavoro nell arco di due settimane, utilizzando tecniche grafo-pittoriche e manipolative adeguate all età degli alunni: colori a dita, tempera, carta velina e carta vellutata per il collage, tempera multisensoriale per ottenere texture lisce e ruvide, tamponi, spugne, rulli. Abbiamo anche realizzato dei cartelloni dei colori primari. Foto: Cartelloni dei colori primari Anche il gioco di magia con i colori primari ha suscitato interesse, piacere e curiosità: i bambini hanno avuto a disposizione pezzetti di carta crespa rossa, gialla e blu e tre vasi di vetro. Ogni vaso è stato riempito dai pezzi di carta crespa di colore diverso, dopo di che i contenitori sono stati colmati di acqua e coperti con un telo. Ai bambini è stato proposto di aspettare un po', prima di scoprire i contenitori di vetro. Nel frattempo ci siamo dedicati ad altre attività. Finalmente era giunto il momento tanto atteso: togliamo il telo et voilà! con grande stupore dei bambini sono venuti fuori un vaso di acqua rossa, un vaso di 9
9 acqua gialla e un vaso di acqua blu. Durante lo svolgimento dell attività i bambini hanno avuto l opportunità di sperimentare tecniche espressive e manipolative diverse, venendo a contatto con svariati materiali, e ciò ha sollecitato l interesse, l attenzione, la motivazione ad apprendere; la condivisione dell esperienza didattica, inoltre, ha stimolato la socializzazione e la relazione interpersonale ed ha contribuito ulteriormente al processo di integrazione/inclusione di C. nel gruppo/sezione. Il mondo dei colori, infatti, non finisce mai di stupire e offre alla scuola opportunità di esperienze sempre nuove e istruttive, di cui i bambini possono far tesoro. 10
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