Relazione annuale del Presidio di Qualità al Senato Accademico
|
|
- Arnoldo Leonardi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Relazione annuale del Presidio di Qualità al Senato Accademico 1. L Ateneo di Macerata: una storia di qualità L Università degli Studi di Macerata è un istituzione pubblica, che riconosce l istruzione e la ricerca come beni fondamentali per lo sviluppo di una società fondata sulla conoscenza, a vantaggio dell intera comunità (Statuto di autonomia, art. 1). Per il conseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche nell Ateneo di Macerata, che ha sempre guardato con interesse lo sviluppo di politiche della qualità nell ambito delle più accreditate esperienze nazionali e internazionali, è maturata la consapevolezza che le università si dovessero rendere responsabili delle scelte politico-organizzative e dei sistemi di governance adottati, e che questo potesse essere più concretamente perseguibile dotandosi istituzionalmente di strumenti riflessivi di auto-valutazione in grado di correlare scelte ed effetti (soprattutto a beneficio dei portatori di interesse), incrementando gli atti istituzionali di trasparenza, aumentando la circolazione delle informazioni tanto all interno, quanto dall esterno verso l interno. Dal 2001 l Università di Macerata ha assunto responsabilmente questo compito complesso, che comporta un ripensamento profondo del modo in cui l organizzazione è concepita e vissuta dagli attori, investendo risorse finanziarie e di personale, offrendo attività formative mirate, sostenendo le attività volte al perseguimento della Qualità con un diretto coinvolgimento del vertice dell Ateneo e supportandole con atti istituzionali e con iniziative conseguenti. Il percorso di adozione di un Sistema di Qualità ha conosciuto una progressiva maturazione, prima con l adesione al progetto CampusOne, nel 2001, successivamente con la certificazione ai sensi della norma internazionale ISO Dall iniziale coinvolgimento di alcune strutture didattiche (Facoltà di Economia, Facoltà di Scienze politiche, Facoltà di Scienze della comunicazione, Corso di laurea in Mediazione linguistica, Corso di laurea in Filosofia), la Qualità è stata estesa nel 2007 all intero Ateneo con la creazione di un vero e proprio Sistema integrato di gestione della Qualità e con il conseguimento da parte dell intero Ateneo della certificazione ISO 9001 per la progettazione e l erogazione dell offerta formativa e di tutti i servizi amministrativi a supporto della didattica. Il progetto Qualità di Ateneo, promosso dagli Organi di Governo, si era dotato di un Comitato Guida, formato dal Responsabile di qualità di Ateneo (Delegato del Rettore), dal Direttore Amministrativo, dai responsabili Assicurazione di Qualità delle singole strutture coinvolte. Lo spirito con cui l Università di Macerata ha accettato l impegno in tema di certificazione ISO 9001 è stato quello della cultura della qualità e del miglioramento continuo, che consentisse a tutti gli attori che, con competenze diverse, collaboravano al buon funzionamento dell Ateneo di entrare in possesso di strumenti metodologici utili al miglioramento continuo del proprio lavoro, con una maggiore soddisfazione di tutti i portatori di interesse. I risultati non sempre sono stati di pari livello, ma lo sforzo di implementare un meccanismo di riflessività e confronto a livello centrale si è rilevato comunque molto apprezzabile nella sua
2 globalità, in quanto ha contribuito al superamento di una concezione statica dell organizzazione, incoraggiando una visione organizzativa più dinamica e aperta ad una continua rivisitazione critica. Vista l implementazione a livello nazionale di un sistema di valutazione e autovalutazione, l Ateneo ha scelto nel 2013 di far confluire tutte le esperienze maturate in precedenza nel nuovo sistema di accreditamento nazionale. In tale prospettiva, si sono progressivamente specificate le linee della politica per la Qualità di Ateneo (Piano strategico, Programmazione triennale, perfomance) e si è provveduto ad istituire un Sistema di Assicurazione della Qualità, che ha trovato nel Presidio di Qualità di Ateneo (PQA) il suo naturale complemento istituzionale. A tale scopo è maturata la scelta di presentare al Senato Accademico una relazione congiunta, elaborata in forme autonome e correlate, sullo stato della politica e del sistema della Qualità di Ateneo. 2. Il Presidio di Qualità di Ateneo 2.1. Organizzazione interna e funzioni Il PQA è stato istituito con DR n. 108 del 7 febbraio 2013 e successivamente modificato con DR n. 390 del 6 novembre Il PQA ha tra i suoi obiettivi strategici quello di proporre e coordinare l attuazione del sistema di Assicurazione della Qualità, ai fini dell accreditamento AVA e del miglioramento continuo della didattica e della ricerca dell Ateneo. Impegnandosi ad andare oltre un interpretazione puramente burocratica delle proprie funzioni, il PQA opera in piena sintonia con gli organi di governo dell Ateneo, con le strutture didattiche e con tutti i soggetti previsti dal Sistema AVA, in primo luogo gli studenti, ispirando la propria attività a principi di condivisione e di trasparenza, anche avvalendosi di opportune tecnologie dell informazione e attuando una gestione per obiettivi. Attualmente è composto da: Prof. Luigi Alici, professore ordinario di Filosofia morale, Dipartimento di Studi Umanistici, Presidente Prof.ssa Lina Caraceni, Ricercatrice di Diritto processuale penale, Dipartimento di Giurisprudenza Prof.ssa Barbara Fidanza, professoressa di II fascia di Finanza aziendale, Dipartimento di Giurisprudenza Prof. Emmanuele Pavolini, Professore di II fascia di Sociologia dei processi economici e del lavoro, Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali Sig.ra Elisa Marini (studentessa). Alle riunioni del Presidio della Qualità, nella composizione allargata, possono partecipare ai fini del supporto tecnico-organizzativo:
3 Dott. Mauro Giustozzi, Direttore Generale; Responsabile Area Ricerca e internazionalizzazione (ARI); Responsabile Area per la didattica, l orientamento e i servizi agli studenti (ADOSS); Responsabile Area Risorse Umane (ARU); Responsabile Ufficio pianificazione, innovazione e controllo di gestione - Direzione Generale; Responsabile Ufficio Offerta Formativa ADOSS; Responsabile Ufficio Ricerca scientifica e formazione alla ricerca avanzata ARI Il PQA si avvale di una consulenza esterna, nella persona della dott.ssa Lucia Romagnoli (Trecon srl) La composizione attuale del PQA riflette un percorso di progressiva presa di coscienza delle proprie funzioni, che ne ha accompagnato le tappe della organizzazione interna soprattutto in tre direzioni: a) rigorosa delimitazione del perimetro delle proprie finalità istituzionali, in modo da evitare sovrapposizioni o conflitti di competenze. La partecipazione del Presidente alla riunione del Coordinamento dei Presidi di Qualità, promossa dalla CRUI (Roma, 20 marzo 2013), ha contribuito a far crescere questa consapevolezza, portando a una ridefinizione delle responsabilità e della composizione del PQA. Come conseguenza di questa riorganizzazione interna, allo stato attuale il PQA: ha una struttura organizzativa differenziata per Aree di competenza dei suoi membri per assicurare una corretta comprensione dei processi didattici e di ricerca di ciascuna area disciplinare; si avvale, per l'espletamento delle proprie funzioni, nell'ambito delle attività formative, della collaborazione dell Area per la didattica, l orientamento e i servizi agli studenti (ADOSS), per tutto ciò che attiene alla gestione dei processi relativi agli ordinamenti didattici, all'offerta formativa e alla programmazione didattica e dei processi di certificazione periodica delle sedi universitarie e dei corsi di studio. Nello specifico, l Area funge da interfaccia del PQA con le strutture dipartimentali e le sue articolazioni, oltre che con gli uffici amministrativi coinvolti nel processo, al fine di soddisfare le esigenze e le richieste del Presidio stesso; si avvale del supporto tecnico e amministrativo dei Responsabili delle Unità Operative per la Didattica, presso i singoli Dipartimenti, per le attività di pertinenza delle medesime strutture dipartimentali; collabora, per l'espletamento delle proprie funzioni nell'ambito delle attività di ricerca, con l Area ricerca e internazionalizzazione in relazione alle competenze e funzioni espresse anche a seguito del coordinamento effettuato per la VQR ;
4 Inoltre, il PQA può contare sul supporto diretto dell Ufficio pianificazione, innovazione e controllo di gestione, il quale è stato potenziato e al momento è costituito da tre unità di personale. L ufficio coadiuva il PQA in tutte le sue attività: dalla gestione del sito web QUALITA, alla verbalizzazione degli incontri, dall organizzazione delle giornate di formazione, alla messa a disposizione dei dati ai CdS per la compilazione della SUA-CdS. A tal proposito, l Ufficio ha implementato il software MIA (Monitor Integrato di Ateneo) che offre agli attori interessati nel processo di accreditamento (sia per la didattica che per la ricerca) un set di indicatori on-line dinamico. Gli indicatori presi a riferimento sono, in gran parte, quelli specificati nella documentazione ANVUR, nonché quelli derivanti dalle normative attuali. Tali dati vengono utilizzati per i riesami sia annuali che ciclici, offrendo un panorama ampio sulle attività del CdS (a titolo esemplificativo, si va dalle immatricolazioni ai CFU acquisiti, dai tempi per conseguire il titolo alla presenza di studenti stranieri all interno dei CdS). b) identificazione di compiti e funzioni, così sinteticamente riassunte: propone e coordina l'attuazione del modello di assicurazione interna della qualità; propone all'interno del modello strumenti comuni per tutti i Corsi di Studio, individuando attività di formazione e di informazione per la loro applicazione; funge da supervisore per lo svolgimento adeguato ed uniforme delle procedure di assicurazione della qualità di tutto l'ateneo; funge da supporto ai Corsi di Studio ed ai loro referenti, nonché ai Direttori di Dipartimento per le attività comuni; nell'ambito delle attività di ricerca, verifica il continuo aggiornamento delle informazioni contenute nella Scheda Unica Annuale di ciascun Dipartimento e sovrintende al regolare svolgimento delle procedure di Assicurazione della Qualità, in conformità a quanto dichiarato nei documenti programmatici; analizza e recepisce le indicazioni relative alla Qualità provenienti da soggetti esterni all'ateneo, integrando e/o modificando i processi eventualmente già messi in atto per l'assicurazione della qualità della didattica e della ricerca; assicura il corretto flusso informativo da e verso il Nucleo di Valutazione e le Commissioni Paritetiche Docenti-Studenti, per le rispettive competenze Attività e processi Nel limitato arco temporale della propria attività, il PQA ha tenuto complessivamente 13 riunioni nel 2013 (i cui atti formali sono disponibili online: e 10
5 riunioni nel 2014 ( in via di inserimento i verbali delle riunioni del 24 novembre e 15 dicembre, oltre a riunioni settoriali e informali. Fra le attività prevalentemente svolte meritano di essere segnalate: a) monitoraggio e supervisione delle procedure di Assicurazione Qualità dell Ateneo, ad oggi con prevalente attenzione alla didattica. Tale attività si è focalizzata in particolare nell analisi delle schede Sua/CdS e delle schede di riesame e in una calendarizzazione interna di tutti i processi predisponendo un time-sheet delle attività basato anche sulle scadenze dettate dall ANVUR. A tale scopo, è stata effettuata costantemente un analisi di tutto il materiale prodotto dai CdS, sono stati individuati e comunicati rilievi specifici che, attraverso opportune scadenze interne, i CdS hanno potuto recepire, prima della trasmissione agli organi competenti (NdV e SA); b) promozione di cultura diffusa della Qualità in Ateneo, volta a far tesoro delle precedenti esperienze (ricordate al punto 1) e a mantenere alcune delle best practices all interno del sistema AVA (ad es., la gestione dei reclami/suggerimenti). Tale attività, che ha cercato di tenere insieme formalizzazione dei processi, trasparenza e fidelizzazione degli attori principali, si è realizzata fondamentalmente nelle seguenti direzioni: identificazione di un Modello AQ che tenga conto delle peculiarità delle strutture coinvolte e del contesto di riorganizzazione in corso nell Ateneo, secondo un approccio per processi, incentrato sulla misurazione e sulla rendicontazione; messa a punto della seguente documentazione AQ di Ateneo: o Manuale della Qualità / AQ della Formazione / Procedure (disponibili online: o Identificazione degli attori del processo per la politica e la ricerca (disponibili online: o Dati a supporto del processo: Monitor Integrato di Ateneo (MIA) (disponibili online: identificazione, coinvolgimento e formazione degli attori del processo, attraverso: o opportune modalità di coinvolgimento delle parti interessate; in particolare: organi di governo di Ateneo che consentono un attuazione efficace ed efficiente delle procedure AQ: sistematicamente e organicamente al Riesame della Didattica e della Ricerca; attraverso una relazione annuale agli organi di governo dell Ateneo;
6 strutture didattiche e di ricerca, nel loro ruolo di responsabili della qualità dei processi di didattica e di ricerca e dell attuazione del Modello AQ (Dipartimenti e Corsi di Studio); Nucleo di Valutazione, con il quale instaurare una sinergia per la progettazione e il monitoraggio del Modello AQ; Commissioni Paritetiche, che formulano pareri e proposte per il miglioramento della didattica; Personale Docente e Tecnico-Amministrativo, che concorrono, ciascuno per quanto di competenza, all attuazione del Modello AQ (qualità della didattica, della ricerca e dei servizi); o definizione della rete dei Responsabili Assicurazione Qualità (RAQ) a livello di Dipartimento, distinguendo due figure specifiche per la didattica e la ricerca, oltre ad un Responsabile unitario di Dipartimento (che può eventualmente assommare in sé una delle due funzioni specifiche precedenti); o attività mirate di fidelizzazione e formazione: sono state organizzate, in particolare: giornate rivolte alla formazione di carattere generale del sistema AVA (24 aprile 2013, con interventi del Prof. Castagnaro e della dr.ssa Capogna); giornata di formazione a supporto delle Commissioni Paritetiche (tenuta il 4 novembre 2013 dall Ing. Marchesi della Trecon srl); giornata di auto-formazione dei RAQ sul nuovo sistema di AQ di Ateneo (tenuta il 16 luglio 2014); giornata di in-formazione sul sistema AVA e Valutazione ANVUR \ Tavolo della didattica (tenuta il 23 settembre 2014 e presieduta dal Magnifico Rettore, Prof. Luigi Lacché). Trasparenza e accessibilità dei flussi informativi: messa online di tutto il materiale relativo ai CdS con la pubblicazione all interno del sito Qualità - immediatamente consultabile dalla home page dell università / sezione Didattica -, di tutte le informazioni relative alla SuA-CdS, ai rapporti di riesame annuale e ciclico nonche alle valutazioni della didattica (dati aggregati per singolo CdS) da parte degli studenti. 3. Primi risultati: punti di forza e di debolezza Questa relazione, elaborata in forma condivisa, costituisce il primo atto di un processo di valutazione e autovalutazione del percorso e delle attività sviluppate, al quale il PQA ritiene di dover dare anche per il futuro una continuità. Un primo bilancio di questo processo tuttora in atto (e che in assenza di un termine di confronto precedente risulta inevitabilmente parziale e sperimentale) può essere sintetizzata come segue:
7 a) punti di forza l esperienza maturata nel processo di certificazione ISO 9001 (a livello di CdS e di Ateneo) ha rappresentato indubbiamente un fattore positivo. Fra i risultati più rilevanti, conseguiti in modo diretto o indiretto, si possono ricordare: o la definizione di procedure condivise per la progettazione ed erogazione dell offerta formativa; o l implementazione di un panel di indicatori costantemente aggiornato (MIA); o la redazione del bilancio sociale e del piano strategico di Ateneo; o la calendarizzazione con cadenza annuale di una relazione di Ateneo sullo stato del Sistema di Qualità; o la presenza di un gruppo di auditor interni; o la partecipazione ad altre esperienze di valutazione delle prestazioni organizzative con l adozione del modello CAF (Common Assessment Framework); o la realizzazione di un indagine sul benessere organizzativo (2014). Inoltre, l attenzione agli standard di qualità ha consentito di ripensare in termini di maggior efficienza e impiego delle risorse l intero versante dell offerta didattica, e di assumere scelte conseguenti, come il potenziamento strategico di un unica sede distaccata e la chiusura di tutte le altre. Nel complesso, anche se non senza discontinuità e isolati atteggiamenti di resistenza a una cultura della valutazione, l Ateneo sta assumendo positivamente il sistema AVA; soprattutto in chi svolge compiti di responsabilità in organi collegiali, come corsi di studio e dipartimenti: ciò si traduce in atteggiamenti di notevole disponibilità e dedizione personale (positiva, ad esempio, la risposta in termini di partecipazione all offerta formativa e informativa predisposta nell ambito del sistema AVA); in un Ateneo di media grandezza, per di più identificato da una omogenea vocazione umanistica, che da qualche anno sta accrescendo la consapevolezza di poter competere attivamente in un contesto non solo nazionale, il senso di una mission condivisa (favorito, fra l altro, da un percorso partecipato nella elaborazione del nuovo Statuto di autonomia, approvato dall unanimità anche dalla Commissione che lo ha redatto) valorizza i flussi informativi verticali (anche se talora a livelli non sufficientemente formalizzati) e dispone favorevolmente all attuazione di azioni correttive; b) punti di debolezza in generale, negli attori individuali (docenti, personale tecnicoamministrativo, studenti) il grado di motivazione e coinvolgimento nei processi
8 della Qualità appare non ancora diffuso in modo capillare e adeguatamente interiorizzato; nello specifico, ulteriori e sensibili miglioramenti dovranno essere conseguiti: o per i docenti, accettando un migliore e più equilibrato bilanciamento tra libertà individuale (ancor più accentuata in ordine alla ricerca) e concorso alle scelte strategiche assunte in sede collegiale; l obiettivo riconosciuto di investire in modo particolare sulla qualità e attrattività delle lauree magistrali esige scelte chiare e coraggiose in tale direzione; o per il personale tecnico-amministrativo, aumentando la capacità e disponibilità a mettersi in gioco in processi che richiedono maggiore flessibilità e collaborazione, sia in senso orizzontale che verticale; o per gli studenti, assicurando una presenza in tutti gli organi rappresentativi (ad oggi, almeno in un caso del tutto assente, in qualche altro caso presente formalmente, o in modo saltuario o con assenze prolungate, registrate anche nell ambito dello stesso Presidio); appare altresì indispensabile che i rappresentanti degli studenti mantengano un contatto costante con la base, per favorire una partecipazione più diffusa e costante (soprattutto nella valutazione della didattica, nella partecipazione alle proposte di tutorato ecc ) all accettazione sostanziale in linea di massima, con qualche discontinuità non corrispondono sempre e puntualmente gli atti formali che dovrebbero documentarla: in alcuni casi i processi documentali (schede di riesame annuale e ciclico, relazioni commissioni paritetiche) non riflettono puntualmente scelte di fondo, obiettivi e contenuti formativi dei corsi; in particolare, scelte strategiche qualificanti (come attivazione/disattivazione di corsi, chiusura di sedi decentrate, modifiche di ordinamenti didattici, definizioni di programmi), anche se comunque motivate da ragioni sostanziali, non sempre appaiono come il risultato di valutazioni preparate e monitorabili attraverso processi adeguatamente formalizzati; lacune e omissioni su questo punto non consentono di far precedere alla valutazione finale da parte del NdV una adeguata supervisione in itinere da parte del PQA. Anche il Presidio si ritiene coinvolto in un processo costante di valutazione e autovalutazione: in positivo, appaiono particolarmente apprezzabili l atteggiamento collaborativo e il grado di coesione interna fra i componenti, l ufficio di supporto e soprattutto l area per la didattica, l orientamento e i servizi agli studenti, a fronte di un carico di lavoro e di responsabilità obiettivamente molto alti, cui i docenti coinvolti debbono far fronte in aggiunta ai compiti ordinari di ricerca e didattica; fra i punti di debolezza, il miglioramento più rilevante dovrà essere conseguito attuando un contatto costante e meno episodico con altre aree
9 (soprattutto quelle deputate alla ricerca, all internazionalizzazione e ai rapporti con il territorio e con il mondo del lavoro), con i Responsabili Assicurazione Qualità di Dipartimento e con il Nucleo di Valutazione. Quanto più sarà possibile sottrarsi a una logica emergenziale e disporre con ampio margine di tempo di un calendario coordinato di scadenze tra MiUR e ANVUR, tanto più si potrà predisporre un piano lungimirante di interventi e azioni correttive, in stretta sinergia con il Piano Strategico. È parte integrante di questo assestamento una migliore definizione del quadro normativo che colloca le funzioni del Presidio di Qualità all interno degli Organi di Ateneo (attraverso una modifica dello Statuto di autonomia o una interpretazione autentica di tali funzioni in rapporto allo Statuto da parte del SA). 4. Obiettivi strategici e azioni di miglioramento Dalle considerazioni svolte in precedenza emerge complessivamente un quadro di grandi potenzialità di crescita dell Ateneo in ordine alla Qualità, il cui pieno sviluppo sembra dipendere soprattutto dalla capacità di esplicitare comportamenti virtuosi e scelte strategiche trascrivendoli all interno di una logica di Qualità, ripensata sempre meno in termini di mero adempimento formale. In tale prospettiva, alla luce del cammino percorso e tenendo conto delle relazioni riassuntive relative alla politica per la Qualità in ordine alla ricerca e alla didattica, presentate contestualmente alla presente relazione, appare prioritario correlare le più importanti azioni di miglioramento ai seguenti obiettivi strategici: Didattica: il calo delle lauree magistrali, a fronte di un andamento sostanzialmente positivo delle lauree triennali, esige un progetto di revisione e riqualificazione delle stesse, orientato a migliorarne soprattutto il profilo specialistico e professionalizzante, e perseguito con il coinvolgimento diretto dei Dipartimenti; Ricerca: con i recenti adempimenti in ordine alla scheda SUA-RD, anche la ricerca entra in modo sistematico dei processi di AQ, che dovranno essere progressivamente definiti in modo analitico ed estesi a tutti gli ambiti riconducibili alla ricerca stessa (finanziamenti, valutazione, dottorato, rapporti con il territorio ); Cura dello studente e tutorato: si avverte la necessità di un quadro organico di interventi, volti a ottimizzare le attività dei Dipartimenti e dell Ateneo sul tema della cura dello studente e in particolare del tutorato, attivando una politica di Ateneo orientata all aumento degli studenti regolari, realizzabile attraverso azioni coordinate e mirate; Formazione e sussidiazione in ordine ad attori e compiti: in generale, appare indispensabile pianificare in modo organico, a cura del PQA, attività di formazione interna ed esterna, in modo che diventino parte integrante degli adempimenti ordinari del sistema di Assicurazione della Qualità; nello specifico, il PQA dovrà
10 impegnarsi in azioni di supporto e sussidiazione in ordine alla rilevazione di criticità emergenti: come primo risultato si segnala la elaborazione, in fase avanzata, di linee guida per le consultazioni con il mondo del lavoro. Macerata, 15 dicembre 2014
Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS
Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Università degli Studi di Roma Foro Italico Presidio di Qualità 13 febbraio 2013 Le novità delle ultime settimane
DettagliAQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA
AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA Gli attori Attori del processo di Assicurazione della Qualità della Ricerca Scientifica Dipartimentale sono: a) Il Rettore b) il Senato Accademico (SA) c) il Consiglio di Amministrazione
DettagliCoordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA
Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione
DettagliINDICE 1 SCOPO 1 2 RIFERIMENTI DOCUMENTALI 1 3 DEFINIZIONI E ACRONIMI 1 4 IL MODELLO DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ DEI CORSI DI STUDIO 2
MODELLO DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITA' DEI CORSI DI STUDIO PRESIDIO DELLA QUALITÀ INDICE 1 SCOPO 1 2 RIFERIMENTI DOCUMENTALI 1 3 DEFINIZIONI E ACRONIMI 1 4 IL MODELLO DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ DEI
DettagliPROCESSO AVA-ANVUR Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento. Claudia Moscheni
PROCESSO AVA-ANVUR Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento Claudia Moscheni AGENZIA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA (ANVUR) Legge 24 Novembre 2006, n. 286 Art.
DettagliIL SISTEMA ASSICURAZIONE QUALITA DI ATENEO. Dott.ssa Lucia Romagnoli
IL SISTEMA ASSICURAZIONE QUALITA DI ATENEO Dott.ssa Lucia Romagnoli Macerata, 16 luglio 2014 AGENDA 1. Aggiornamento sul sistema di qualità di Ateneo 2. Individuazione e condivisione delle criticità emerse
DettagliIL PQA-PRESIDIO DI ASSICURAZIONE QUALITA DELL ATENEO ORGANIZZAZIONE INTERNA
IL PQA-PRESIDIO DI ASSICURAZIONE QUALITA DELL ATENEO ORGANIZZAZIONE INTERNA Deleghe funzionali ed operative nel PQA Il PQA si è organizzato con deleghe come di seguito assegnate. Al Presidente Prof. Nicola
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliIl sistema di Assicurazione della Qualità nell'università degli Studi del Molise e la sua organizzazione a livello nazionale
Presidio della Qualità di Ateneo 18 giugno 2014 Il sistema di Assicurazione della Qualità nell'università degli Studi del Molise e la sua organizzazione a livello nazionale Bruno Moncharmont + Il concetto
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliRelazione Nucleo 2014
Relazione Nucleo 2014 Presentazione al Senato Accademico della Relazione Annuale AVA 2012-13 Maurizio Carpita Presidente del Nucleo di Valutazione Università degli Studi di Brescia 27 Agosto 2014 Organizzazione
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliUFFICIO. Assicurazione di qualità, Valutazione interna e Dati statistici AVAD
UNIVERSITA DEGLI STUDI Niccolò Cusano TELEMATICA ROMA Via Don Carlo Gnocchi, 3 00166 Roma UFFICIO Assicurazione di qualità, Valutazione interna e Dati statistici AVAD INDICE Contesto normativo di riferimento...
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliIl Riesame nei Corsi di laurea delle professioni sanitarie
Il Riesame nei Corsi di laurea delle professioni sanitarie Bruno Moncharmont Bologna, 12 settembre 2014 Assicurazione della qualità nell istruzione superiore Dichiarazione di Bologna, 19 giugno 1999 Dichiarazione
DettagliL esperienza di Siena Stranieri come esperienza di metodo
La buona amministrazione nelle università e negli enti di ricerca Ciclo della performance, trasparenza e anticorruzione Relazione tra performance, trasparenza e prevenzione alla corruzione L esperienza
DettagliCOMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.
COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliINCONTRO CON LE COMMISSIONI PARITETICHE DOCENTI STUDENTI. Le CPDS nel Sistema di Assicurazione Qualità di Ateneo
INCONTRO CON LE COMMISSIONI PARITETICHE DOCENTI STUDENTI Le CPDS nel Sistema di Assicurazione Qualità di Ateneo Lunedì, 26 ottobre 2015 Barbara Campisi Presidio della Qualità Il Presidio della Qualità
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliRilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI Presidio della Qualità di Ateneo Polo Centrale Rilevazione dell opinione degli Studenti e dei Docenti sugli insegnamenti Linee guida 13 novembre 2014 Sommario 1. Premessa...
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliPIANO DI COMUNICAZIONE. 14 novembre 2013
Presidio della Qualità di Ateneo Rilevazione della Opinione degli Studenti PIANO DI COMUNICAZIONE 14 novembre a cura di Area Percorsi di Qualità PIANO DI COMUNICAZIONE PER LA RILEVAZIONE DELL OPINIONE
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E RESPONSABILITA A LIVELLO DI ATENEO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E RESPONSABILITA A LIVELLO DI ATENEO L'Università degli Studi di Perugia, per assolvere i propri fini primari quali la ricerca scientifica, il
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico
DettagliCittà di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero
DettagliRaccomandazioni per la piena attuazione di un sistema di AQ della didattica
Presidio della Qualità di Ateneo Raccomandazioni per la piena attuazione di un sistema di AQ della didattica 1. Presentazione del documento... 1 2. Azioni necessarie... 1 2.1. Adottare un documento sulle
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliREGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)
REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliStandard e linee guida per l assicurazione della qualità nello spazio europeo dell istruzione superiore
Incontro del Presidio della qualità con il Dipartimento Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi Standard e linee guida per l assicurazione della qualità nello spazio europeo dell istruzione
DettagliProt. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE
DIRETTORE Prot. A/2 2309 Firenze, 18 maggio 2016 IL DIRETTORE VISTO VISTA CONSIDERATO CONSIDERATO VISTA RITENUTA l Art. 3, comma 8 del D.M. 509/99 attraverso il quale le Università possono attivare, disciplinandoli
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliP03 - GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI DEGLI AUDIT INTERNI DATA DI APPROVAZIONE REVISIONE. 00 Emissione del documento
Pagina 1 di 6 PROCEDURA DI GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI (APPROVATA DAL PQA) REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE INDICE DI CAPITOLO/PARAGRAFO DATA DI APPROVAZIONE MOTIVO DELLA REVISIONE REVISIONE MODIFICATO
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliPolitica per la Qualità della Formazione
Politica per la Qualità della Formazione Valutazione e accreditamento lasciano un segno se intercettano la didattica nel suo farsi, se inducono il docente a rendere il suo rapporto con i discenti aperto,
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliProgramma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR
Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliProgetto formativo e di orientamento DoteComune. Comune di: FARA GERA D'ADDA. Durata:9 mesi
Progetto formativo e di orientamento DoteComune Comune di: FARA GERA D'ADDA Durata:9 mesi Obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio: 1. Sintetica presentazione di contesto e finalità del progetto
DettagliModelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010
Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Fonte: Decimo rapporto sullo stato del sistema universitario (dicembre 2009) Studenti immatricolati Maturi anno 2007 Immatricolati a.a.
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E CERTIFICAZIONE ISO 9001 ed. 2000 PER L'UNIVERSITÀ DI CAMERINO PROGETTO DI MASSIMA
Allegato 1 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E CERTIFICAZIONE ISO 9001 ed. 2000 PER L'UNIVERSITÀ DI CAMERINO PROGETTO DI MASSIMA Torino, 29 maggio 2001 Progetto Università Camerino 25_05_01.ppt 1 ESIGENZE
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di
DettagliArticolazione attuativa del Piano Strategico 2014-2015 Offerta Formativa
Articolazione attuativa del Piano Strategico 2014-2015 Offerta Formativa Obiettivo base 1 - Potenziare la qualità e l efficienza dei corsi erogati dall Ateneo Obiettivo specifico 1.1: potenziare la qualità
DettagliDai requisiti all accreditamento: vincolo o opportunità ww.anvur.org. Massimo Castagnaro Consiglio Direttivo ANVUR massimo.castagnaro@anvur.
Dai requisiti all accreditamento: vincolo o opportunità ww.anvur.org Massimo Castagnaro Consiglio Direttivo ANVUR massimo.castagnaro@anvur.org Assemblea CODAU, 25 gennaio 2012 Aspetti normativi (legge
DettagliASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE NATURA E FINALITÀ DELL ATENEO Come riportato dall art. 1 dello Statuto, l Università di Firenze è un istituzione pubblica, espressione della
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliProgetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole
Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo
DettagliProtocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio
Dettagli1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA
INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO
DettagliL esperienza dell Università di Bologna
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014
COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliL AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei
L AP come elemento qualificante della mission didattica degli Atenei Convegno Nazionale RUIAP Riconoscimento degli apprendimenti e certificazione delle competenze: sfide per l Università e per il Paese
DettagliFunzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità
Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliRegolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità
Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliCOSTRUIRE UN SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITA. Autovalutazione, accreditamento e visite in loco delle CEV
COSTRUIRE UN SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITA Autovalutazione, accreditamento e visite in loco delle CEV Presentazione Costituzione del Presidio della Qualità 5/8/2014 Composizione: Maria Francesca
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliREGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari
REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento
DettagliSviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione
Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA
D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE L. AMABILE Via De Concilii, 13 83100 AVELLINO Tel. 0825.1643241 Fax 0825. 1643242 E-mail: AVTD03000B@istruzione.it PEC: AVTD03000B@PEC.ISTRUZIONE.IT Sito web: www.itcamabile.it
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA PRESIDIO DELLA QUALITA (PQA)
Reggio Calabria, 5 giugno 2014 NOTA DI METODO SULLA STRUTTURAZIONE DEL SISTEMA DI AQ NEL PORTALE WEB DI ATENEO E SUL POPOLAMENTO DELLE RELATIVE PAGINE DA PARTE DEL PQA E DEI DIPARTIMENTI Il presente documento,
DettagliComune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione
Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute
DettagliREGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO
COMUNE DI FLERO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL C.U.G. (COMITATO UNICO PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
DettagliBASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza
BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE
DettagliFacoltà di Lettere Filosofia Segreterie Studenti
REV. N.2 del 26 02 2010 Carta dei Servizi - Facoltà di Lettere Filosofia Segreterie Studenti NUMERO VERDE DELL ATENEO 800904084 PREMESSA Nel dibattito in corso sulle modalità con le quali l Università
DettagliIL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
Dettaglivisto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;
Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliINCONTRO INFORMATIVO. SUA-CdS 2015/16
INCONTRO INFORMATIVO SUA-CdS 2015/16 Lunedì, 9 marzo 2015 Sala Conferenze de Finetti Edificio D - I piano Barbara Campisi Presidio della Qualità FINALITÀ DELL INCONTRO Analizzare i diversi quadri della
DettagliLIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER
-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER: sistema gestione ambientale Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione
DettagliIl Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia
Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia Roma, 15 aprile 2003 (ver. 1.0) Indice IL CONTESTO DI RIFERIMENTO DELL AGENZIA CRITICITA ED ESIGENZE DELL AGENZIA I PROGETTI AVVIATI IL MOADEM
DettagliREGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA
REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA (con la modifiche proposta al Senato Accademico nella seduta del 25 novembre 2014 e deliberate dal Comitato Esecutivo nella seduta del 10 dicembre 2014) Regolamento del Centro
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE. Il ciclo della performance
14 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE Il ciclo della performance APPROVATO DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 465 REG./.499 PROP.DEL. NELLA SEDUTA DEL 15/12/2010 TITOLO I Programmazione, controllo,
Dettagli