«PROCEDIMENTI PENALI PER REATI AMBIENTALI: LA CONSULENZA TECNICA SPECIALISTA E LA PROVA SCIENTIFICA»
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1 Spiegazione delle questioni scientifiche all interno dei processi penali per reati ambientali Prof. Gianni Andreottola DICAM Università di Trento Workshop Assoreca «PROCEDIMENTI PENALI PER REATI AMBIENTALI: LA CONSULENZA TECNICA SPECIALISTA E LA PROVA SCIENTIFICA» 21 settembre 2017, RemTech Expo 2017 (20, 21, 22 Settembre) FerraraFiere Ferrara Fiere Congressi, Ferrara
2 Perizia e metodo scientifico 1/2 il perito esprime una valutazione sui dati disponibili o sui dati acquisiti, indicando chiaramente: Leggi scientifiche alla base dei fenomeni osservati; Correttezza dei metodi di campionamento utilizzati (citando standard internazionali) Correttezza dei metodi di caratterizzazione fisica/chimica/biologica utilizzati (citando standard internazionali) Rappresentatività dei dati disponibili (o acquisiti) in termini di aree/volumi oggetto dell indagine e dei tempi dell indagine
3 Perizia e metodo scientifico 2/2 Nella perizia che richieda di rispondere ad un quesito che coinvolga principi scientifici e l esecuzione di specifici test: è necessario applicare lo stesso rigore scientifico con il quale si scrive un articolo scientifico «peer reviewed» Le conclusioni devono esprimere non solo il risultato degli specifici test condotti, ma anche la rappresentatività/ incertezza del risultato stesso La risposta ad un quesito con un chiaro contenuto tecnicoscientifico è pertanto un contributo alle indagini o alla causa, utile a tutte le parti.
4 Esempio 1 Mercurio in ripascimento spiaggia Se trovo nella sabbia di una spiaggia di una nota località balneare mercurio totale superiore ai limiti tabellari ammessi, il perito dovrebbe procedere, per la verità scientifica, alla speciazione del mercurio ed all analisi di rischio basato sulle risultanze di tale analisi. PROBLEMI: - Carenza di valori di fondo ambientale per tale sostanza; -Assenza di una metodica univoca e condivisa per procedere alla speciazione di Hg
5 Speciazione mercurio Non esiste una procedura stadardizzata a livello nazionale, ma diverse tecniche applicate nella letteratura scientifica; Fondo naturale Fondo antropico Biodisponibilità
6 Esempio 2 TOC da carbonio elementare in discarica D.M. 27 settembre art.6, comma 4, punto b): i rifiuti che hanno una concentrazione in carbonio organico totale (TOC) non superiore al 5% possono esser conferiti a discariche per i rifiuti non pericolosi La determinazione del TOC nel rifiuto tal quale è effettuata secondo la norma UNI EN Da una attenta lettura della norma UNI EN 13137, specie del pfr. 1, emerge, ai fini della tipologia di analisi necessaria per individuare la percentuale di presenza del T.O.C. nel rifiuto, un'ampia apertura di flessibilità operativa della norma proprio in presenza di carbonio elementare.
7 Esempio 2 TOC da carbonio elementare in discarica La norma DIN (2016) - Investigation of solids - Temperature-dependent differentiation of total carbon (TOC₄₀₀, ROC, TIC₉₀₀) consente di superare il problema della quantificazione del TOC nei rifiuti da ammettere in discarica contenenti carbonio elementare
8 Esempio 3 carbonio biodegradabile in scarico cartiera La cartiera non era dotata di trattamento biologico, ma di trattamento con ozono e di filtrazione. Indagata per l assenza del biologico (richiesto nelle BAT)
9 Esempio 3 carbonio biodegradabile in scarico cartiera UNITN esegue test di frazionamento del COD effluente: risulta CODb < 20 mg/l, RBCOD= 0 mg/l Tali valori non rendono sostenibile uno stadio di trattamento biologico. COD totale biodegradabile non-biodegradabile biomassattiva X BH, X BA Solubile S S Particolato X S Solubile S I Particolato X I
10 Esempio 4 Fuori limite Zn in scarico urbano Decreto di condanna per superamento limite Zn in scarico urbano La perizia scientifica mostra al giudice che: l impianto di depurazione urbano non è progettato per rimuovere lo zinco; Il processo depurativo biologico non rilascia zinco nell ambiente, ma lo abbatte parzialmente (effetto collaterale di attenuazione dello scarico anomalo ) I limiti allo scarico dell zico sono molto cautelativi (sulle acque potabili in Italia non è fissato un limite per lo zinco!
11 Esempio 5 Frammenti cemento-amianto in discarica per inerti Rinvio a giudizio per smaltimento illecito di rifiuti (anno 2006) D.M. 3 agosto 2005 art. 5, comma 4: I rifiuti elencati non possono essere ammessi in una discarica per rifiuti inerti se risultano contaminati o contengono altri materiali o sostanze come metalli, amianto, plastica, sostanze chimiche in quantità tale da aumentare il rischio per l'ambiente o da determinare il loro smaltimento in una discarica appartenente ad una categoria diversa. Amianto ammesso in discarica per inerti, purchè quest ultimo risulti in concentrazioni inferiori ai limiti previsti per i siti commerciali e industriali (1000 mg/kg).
12 Esempio 5 Frammenti cemento-amianto in discarica per inerti il produttore ha effettuato, ai sensi dell art. 2 del D.M , le analisi del materiale conferito, che evidenziava la presenza di amianto, ma in concentrazioni inferiori a quelle ammissibili per discariche di inerti (< 1000 mg/kg), sulla base di metodiche analitiche ufficiali riconosciute Il campionamento dell Ente di Controllo non era rappresentativo del cumulo oggetto dell attività ispettiva l analisi chimica dell Ente di controllo non è stata effettuata in modo quantitativo, ma solo qualitativo, consentendo di definire solo la tipologia mineralogica delle fibre, ma non la concentrazione ponderale del campione.
13 Perizia e normativa tecnica carente o contraddittoria - Parametri tabellari assenti o di significatività ambientale limitata. - Assenza di metodiche «standard» per la speciazione di sostanze chimiche (per es. mercurio) - Assenza di metodi ufficiali per la cessione di inquinanti dalle materie prime (per es. cemento, calcestruzzo) da usare come bianco per valutare il comportamento ambientale delle materie seconde. - Norme tecniche non armonizzate, nel passaggio da un comparto (per es. rifiuti, compost) ad un altro (per es. siti contaminati»
14 Grazie per l attenzione! Prof. Gianni Andreottola Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica Università degli Studi di Trento Via Mesiano, TRENTO Gianni.andreottola@unitn.it
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