COMUNE DI FERRARA RELAZIONE

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1 COMUNE DI FERRARA SETTORE AMBIENTE ATTIVITA PRODUTTIVE SERVIZIO AMBIENTE Unità Operativa Controlli Ambientali Bonifiche PIANO DI CARATTERIZZAZIONE QUADRANTE EST RELAZIONE ELABORATO PIANO DI CARATTERIZZAZIONE IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Alberto BASSI IL CAPO SERVIZIO FILE MASTER Rev.14.doc Ing. Alberto BASSI GRUPPO DI LAVORO (SERVIZIO AMBIENTE) Dott.ssa Lorella Dall Olio Dott.ssa Arianna Zanella Dott. Cristian Rizzi Dott.ssa Monica Bizzi DATA PROGETTO DICEMBRE 2009 INDICE DATA REVISIONE / AGGIORNAMENTO 00 15/12/09 EMISSIONE 01 16/02/10 REVISIONE

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3 INDICE 1 INTRODUZIONE SINTESI DELLA CRONISTORIA DEGLI EVENTI Inquadramento generale La ricostruzione degli eventi all origine della contaminazione Gli eventi principali della storia del procedimento La sequenza degli interventi Costruzione dell asilo di via del Salice Le tappe principali Conferenze di Servizi svolte nel Quadrante Est Procedimento area COGEF, contaminazione puntuale da idrocarburi Procedimento area COGEF, discarica Procedimento area PARCO e altri Interventi del Comune Incontri con la popolazione residente DOCUMENTI PREGRESSI DI RIFERIMENTO Inquadramento Documenti agli atti per l area di proprietà di COGEF (sversamento idrocarburi) Documenti agli atti per l area di proprietà di COGEF (discarica) Documenti agli atti per l area di proprietà PAR.CO e altri Documenti agli atti per gli interventi del Comune Relazioni tecniche Indagini effettuate nell ambito di procedimento di bonifica attivato in area di proprietà COGEF Indagini effettuate nell ambito di procedimento di bonifica attivato in area di proprietà PAR.CO s.r.l. e altri Indagine effettuata nell ambito di una convenzione di ricerca fra e Consorzio Ferrara Ricerche Indagini effettuate nell ambito del progetto Indagine sul rischio associato alla presenza di organoalogenati nell area del quadrante est e delimitazione della contaminazione per la messa in sicurezza permanente e bonifica Presentazioni Relazioni di Piano Particolareggiato Bibliografia Pag. I

4 4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO CARATTERISTICHE GENERALI DEL SITO Inquadramento urbanistico Evoluzione storica dell area dal punto di vista urbanistico Uso del suolo attuale e destinazioni d uso prevedibili Distribuzione delle proprietà Limiti ambientali di riferimento Inquadramento geologico e geomorfologico Inquadramento idrogeologico Morfologia della falda superficiale Morfologia della falda intermedia Morfologia della falda profonda INDAGINI AMBIENTALI PREGRESSE NEL SITO Inquadramento generale Area discariche Caratterizzazione della matrice rifiuto/riporto Discarica Sud (COGEF) Discarica Nord (area PAR.CO e altri) Caratterizzazione della matrice terreno inglobante (circostante, sottostante, soprastante) Discarica Sud (COGEF) Caratterizzazione del sottosuolo ex Ginestra Caratterizzazione dell insaturo ex Ginestra: Soil Gas Survey Discarica Nord (PAR.CO e altri) Caratterizzazione della matrice acqua sotterranea Caratterizzazione della matrice aria indoor Valutazioni preliminari sulla delimitazione dell area di discarica Area extra discariche Caratterizzazione terreni area COGEF (sversamento idrocarburi) Caratterizzazione della matrice terreno superficiale insaturo: Soil Gas Survey Caratterizzazione della matrice terreno saturo Caratterizzazione della matrice falda superficiale Le indagini sulle acque sotterranee del Le indagini sulle acque sotterranee del La campagna estiva del 2007 sulle acque sotterranee Le indagini sulle acque sotterranee tra 2007 e Le indagini sulle acque sotterranee dell estate 2008 (Rif. 14 e 16) Considerazioni di sintesi Parametri chimico fisici dell'acquifero superficiale Caratterizzazione della matrice falda intermedia Geologia e idrogeologia Le indagini della falda intermedia del Le indagini della falda intermedia del Le indagini sulla falda intermedia del Le indagini sulla falda intermedia del Le indagini della falda intermedia del Sintesi sulla falda intermedia Pag. II

5 Parametri chimico fisici dell acquifero intermedio Studio isotopico relativo alle matrici falda superficiale e falda intermedia Isotopi in idrogeologia Il frazionamento isotopico nei processi biodegradativi dei contaminanti CSIA (Compound Specific Isotope Analysis) Rapporti isotopici nell acquifero superficiale (sito industriale) Studio isotopico del plume di via Caretti Discussione dei risultati Caratterizzazione della matrice falda profonda (acquifero profondo) Caratterizzazione della matrice aria indoor Area asilo via del Salice Inquadramento generale delle indagini eseguite Caratterizzazione della matrice terreno Soil Gas Survey Caratterizzazione della matrice falda superficiale Caratterizzazione della matrice falda intermedia Caratterizzazione della matrice falda profonda Aree adiacenti al Quadrante Est Area Immobiliare Brunelli Area Signorini Area Benini/Pali Benini Area FIMA IPOTESI DI FORMULAZIONE DEL MODELLO CONCETTUALE Ipotesi sul modello di generazione e migrazione della contaminazione nelle falde (Rif.16) Modello concettuale preliminare del sito ai sensi del D.Lgs. 152/ Sorgenti di contaminazione Sorgenti primarie Sorgenti secondarie Percorsi di migrazione Bersagli Criticità CRITERI PER L APPROFONDIMENTO DELLE INDAGINI Aree discariche Criterio di delimitazione tra rifiuto e riporto Delimitazione abbancamento rifiuti discarica sud Sottosuolo ex Ginestra Profondità argille perimetro da confinare Continuità e spessore argille di base e loro permeabilità Percolato nel corpo discarica Ricerca dei precursori nei rifiuti (peci clorurate) Sedimenti piezometri Stadio degradazione rifiuti Area extra-discariche Pag. III

6 8.2.1 Suolo superficiale Sondaggi ambientali Sondaggi superficiali Sondaggi intermedi Sondaggi profondi Threshold busting mediante GP (delimitazione dei plume) Piezometri superficiali Piezometri intermedi Piezometri profondi Valutazioni sulle acque freatiche Indagini per inquadramento geologico generale Rilievo e monitoraggio aria indoor Regime fondiario e uso attuale del suolo Aree con materiali di riporto identificate in precedenza Pozzi privati Area Asilo via del Salice Valutazione continuità verticale e laterale argille Indagini soil gas PROPOSTE DI INDAGINI INTEGRATIVE E SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE Rilievo plano-altimetrico Area Discariche Tomografia elettrica Prove CPT/CPTU Descrizione delle prove Sondaggi Procedura di perforazione Monitoraggio dei gas interstiziali (VOCs) durante la perforazione Procedura di campionamento Formazione del campione per l analisi dei composti volatili Procedura di analisi Prelievi di campioni di percolato e acque multilivello Prelievo di sedimento dai piezometri Prelievo di campioni di rifiuti Analisi chimiche su percolato e acque Area Extra Discariche Prove CPT/CPTU Esplorazione di aree con materiali di riporto identificate in precedenza Caratterizzazione della matrice suolo superficiale Preparazione dei campioni Procedura di analisi GP per prelievi per delimitazione plume Procedura per prelievi d acqua di saturazione multilivello Procedura di campionamento Procedura di analisi Sondaggi ambientali superficiali con prelievo di campioni di terreno Pag. IV

7 Procedura di perforazione Monitoraggio dei gas interstiziali (VOCs) durante la perforazione Procedura di campionamento Formazione del campione per l analisi dei composti volatili Procedura di analisi Sondaggi stratigrafici intermedi con prelievi di campioni di terreno Sondaggi stratigrafici profondi con prelievi di campioni di terreno Realizzazione di piezometri superficiali Procedura di perforazione ed installazione Attività preliminari alla procedura di campionamento Campionamento statico Procedura di spurgo e campionamento dinamico Procedura di analisi Realizzazione di piezometri intermedi Procedura di perforazione ed installazione Attività preliminari alla procedura di campionamento Campionamento statico Procedura di spurgo e campionamento dinamico Procedura di analisi Specifiche tecniche piezometri multilivello Realizzazione di piezometri profondi Procedura di perforazione ed installazione Attività preliminari alla procedura di campionamento Campionamento statico Procedura di spurgo e campionamento dinamico Procedura di analisi Prove di pompaggio Descrizione tecnica Campionamenti aria indoor Campionamenti outdoor Campionamenti aria interstiziale terreno insaturo Analisi chimiche dei gas interstiziali Censimento edifici e uso attuale del suolo Censimento pozzi Area Asilo via del Salice CPTU Descrizione delle prove Campioni suolo superficiale Preparazione dei campioni Procedura di analisi Geoprobe per prelievi d acqua di saturazione multilivello Procedura di campionamento Procedura di analisi Sondaggi ambientali con prelievo di campioni di terreno Procedura di perforazione Monitoraggio dei gas interstiziali (VOCs) durante la perforazione Procedura di campionamento Formazione del campione per l analisi dei composti volatili Procedura di analisi Campioni Osterberg Piezometri Pag. V

8 9.4.7 Soil Gas Survey Aria Indoor Aria outdoor Considerazioni finali ELABORAZIONE DEI RISULTATI E RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE COMPUTO METRICO DEGLI INTERVENTI DI CARATTERIZZAZIONE Pag. VI

9 Appendici... VIII delle figure... IX delle Tabelle...XIV Allegati e Tavole...XVI Pag. VII

10 Appendici Appendice 1. Documento conclusivo commissione tecnica interistituzionale, 4 Marzo 2009 Appendice 2. Verbale della Conferenza di Servizi preliminare del 30 Luglio 2009 Pag. VIII

11 delle Figure Figura 1-1 Localizzazione dell'area di indagine... 1 Figura 2-1 Nomenclatura delle aree trattate nel testo... 5 Figura 5-1 Perimetrazione dell area d'indagine Figura 5-2 Foto aerea Figura 5-3 Foto aerea Figura 5-4 Foto aerea fine anni Figura 5-5 Foto aerea Figura 5-6 Foto aerea Figura 5-7 Foto aerea Figura 5-8 Foto aerea Figura 5-9 Foto aerea Figura 5-10 Situazione urbanistica all anno 1969 Sono presenti edifici residenziali e produttivi Figura 5-11 Situazione urbanistica all anno 1973 Viene realizzato il PEEP di via Frutteti (destinazione residenziale) Figura 5-12 Situazione urbanistica all anno Intervento Di.Bi Costruzioni (destinazione residenziale) Figura 5-13 Situazione urbanistica all anno 1994 Piano Particolareggiato d Iniziativa Pubblica (destinazione residenziale e commerciale) Figura 5-14 Situazione urbanistica all anno Piano Particolareggiato d Iniziativa Privata (PAR.CO, Edilprogram, Siceps, Signorini) Figura 5-15 Situazione urbanistica all anno Piano Particolareggiato d Iniziativa Pubblica (asilo via del Salice)) Figura 5-16 Stralcio della Carta Geologica di Pianura dell Emilia Romagna (ed. 1999) Figura 5-17 Tracce delle sezioni idrostratigrafiche CC, DD, FF, GG, HH, II, LL, MM, NN Rif.8 (2005) Figura 5-18 Tracce delle sezioni idrostratigrafiche AA, BB, EE Rif.8 (2005) Figura 5-19 Sezione idrostratigrafica AA Rif.8 (2005) Figura 5-20 Sezione idrostratigrafica BB Rif.8 (2005) Figura 5-21 Sezioni idrostratigrafiche CC, DD, MM, NN Rif.8 (2005) Figura 5-22 Sezioni idrostratigrafiche EE, FF Rif.8 (2005) Figura 5-23 Sezioni idrostratigrafiche GG, HH, II, LL Rif.8 (2005) Figura 5-24 Ubicazione sondaggi utilizzati per le sezioni geologiche Rif.16 (2008) Figura 5-25 Tracce delle sezioni geologiche Rif.16 (2008) Figura 5-26 Campo di moto della falda superficiale (m s.l.m.) Marzo Figura 5-27 Campo di moto della falda superficiale (m s.l.m.) Giugno Figura 5-28 Morfologia della falda superficiale - Settembre Figura 5-29 Morfologia della falda intermedia - Settembre Figura 5-30 Piezometria acquifero intermedio 24 febbraio Pag. IX

12 Figura 5-31 Piezometria acquiferi superficiale e intermedio 29 maggio Figura 5-32 Piezometria acquiferi superficiale e intermedio 14 luglio Figura 5-33 Piezometria acquiferi superficiale e intermedio 22 settembre Figura 6-1 Suddivisione delle aree Figura 6-2 Ubicazione punti di indagine ARPA Discarica COGEF (2001) Figura 6-3 Ubicazione punti d indagine (caratterizzazione COGEF Rif.4 e Rif.5) Figura 6-4 Ubicazione area indagata (stralcio PRG) -Discarica PAR.CO - Rif.6 (2003) Figura 6-5 Ubicazione sondaggi eseguiti -Discarica PAR.CO Rif.7 (2003). 111 Figura 6-6 Indagini geoelettriche Discarica Nord (2006) Figura 6-7 Ubicazione dei punti d'indagine S1 e S2 Area COGEF - Rif.3 (2002) Figura 6-8 Ubicazione punti di indagine Area COGEF - Rif.5 (2003) Figura 6-9 Schede stratigrafiche sondaggi S3 e S4 - Area COGEF - Rif.4 (2002) Figura 6-10 Modello stratigrafico medio dell'area - Area COGEF Rif.3 (2002) Figura 6-11 Tessitura del campione prelevato in S3 - Area COGEF Rif.4 (2002) Figura 6-12 Tessitura del campione prelevato in S4 - Area COGEF Rif.4 (2002) Figura 6-13 Ubicazione punti di indagine Area ex Ginestra - Rif.5 (2003) Figura 6-14 Scheda stratigrafica sondaggio S3bis - Rif.5 (2003) Figura 6-15 Ubicazione dei punti d'indagine S1, S2, P1 e P2 Area COGEF - Rif.3 (2002) Figura 6-16 Ubicazione pozzi e piezometri nell'intorno della discarica - Area COGEF - Rif.4 (2002) Figura 6-17 Ubicazione sondaggi, piezometri e pozzi nelle aree COGEF e PAR.CO e altri Rif Figura 6-18 Ubicazione dei punti di indagine in area COGEF (sversamento idrocarburi) Figura 6-19 Ubicazione dei punti Soil Gas Survey Novembre 2004 prima fase Figura 6-20 Perforazione del terreno con il martello pneumatico Figura 6-21 Tubo infisso nel terreno Figura 6-22 Particolare del tubo in rame Figura 6-23 Momento dello spurgo Figura 6-24 Ubicazione dei punti Soil Gas Survey di settembre 2006 seconda fase Figura 6-25 Ubicazione di tutti i prelievi di Soil Gas nel Quadrante Est Figura 6-26 Risultati dell'indagine Soil Gas Survey - Idrocarburi alifatici C< Figura 6-27 Risultati dell'indagine Soil Gas Survey - Toluene Figura 6-28 Risultati dell'indagine Soil Gas Survey - Tetracloroetilene Figura 6-29 Risultati dell'indagine Soil Gas Survey - Alchilbenzeni Pag. X

13 Figura 6-30 Risultati dell'indagine Soil Gas Survey - Etilbenzene Figura 6-31 Risultati dell'indagine Soil Gas Survey - Xilene Figura 6-32 Risultati dell'indagine Soil Gas Survey - Tricloroetilene Figura 6-33 Risultati dell'indagine Soil Gas Survey - Benzene Figura 6-34 Ubicazione pozzi campionati Rif.8 (2004) Figura 6-35 Ubicazione dei piezometri superficiali contaminati da CVM Rif Figura 6-36 Ubicazione di tutti i punti direct-push (GP, Ground Probing) effettuati tra Dicembre 2004 e Febbraio 2005 Rif Figura 6-37 Distribuzione delle concentrazioni di CVM in falda superficiale in piezometri e punti GP - Rif Figura 6-38 Distribuzione delle concentrazioni (μg/l) degli organoclorurati in falda superficiale in piezometri e punti GP - Rif.8 (2005) Figura 6-39 Focolai di contaminazione in falda superficiale - Rif.8 (2005) Figura 6-40 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione Tetracloroetano Figura 6-41 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione CVM Figura 6-42 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione Triclorometano Figura 6-43 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione 1,2-Dicloroetano Figura 6-44 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione 1,1-Dicloroetilene Figura 6-45 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione Tricloroetilene Figura 6-46 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione Tetracloroetilene Figura 6-47 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione 1,2-Dicloroetilene Figura 6-48 Indagini GP in falda superficiale Distribuzione 1,1,2-Tricoloroetano Figura 6-49 Acquifero superficiale Valori Benzene Figura 6-50 Acquifero superficiale Valori CVM Figura 6-51 Acquifero superficiale Valori Tetracloroetilene Figura 6-52 Acquifero superficiale Valori Tricloroetilene Figura 6-53 Acquifero superficiale Valori 1,1-Dicloroetilene Figura 6-54 Acquifero superficiale Valori 1,2-Dicloroetilene Figura 6-55 Ubicazione di tutti i piezometri e sondaggi direct-push campionati dal 2004 ad oggi Figura 6-56 Distribuzione delle concentrazioni di CVM in falda superficiale rilevate dal 2004 al Rif Figura 6-57 Distribuzione delle concentrazioni di CVM in falda intermedia in piezometri e punti GP, Rif. 8 (2005) Figura 6-58 Somma delle concentrazioni di organoclorurati nella falda intermedia (μg/l), Rif. 8, (2005) Figura 6-59 Focolai di contaminazione nella falda intermedia, Rif. 8 (2005) Pag. XI

14 Figura 6-60 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione 1,2- Dicloroetilene Figura 6-61 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione Triclorometano Figura 6-62 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione CVM Figura 6-63 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione 1,2- Dicloroetano Figura 6-64 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione 1,1- Dicloroetilene Figura 6-65 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione 1,2- Dicloropropano Figura 6-66 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione 1,1,2-Tricloroetano Figura 6-67 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione Tricloroetilene Figura 6-68 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione Tetracloroetano Figura 6-69 Indagini GP in falda intermedia Distribuzione Tetracloroetilene Figura 6-70 Diagramma di Piper relativo al campionamento dei piezometri campionati a Luglio Figura 6-71 Range di composizione del rapporto isotopico 13 C/ 12 C ( ) per solventi clorurati da manifattura come prodotto finito (Hunkeler and Aravena, 2006) Figura 6-72 Grafico della degradazione di CVM a Etene (C/Co) in condizioni anaerobiche confrontato con il grafico della reazione isotopica (δ 13 C) Figura 6-73 Distribuzione dei dati di δ 13 C per Tetracloroetilene (PCE), Tricloroetilene (TCE), cis 1,2Dicloroetilene (cdce) e Cloruro di vinile (VC) per via Caretti, e area Solvay rispetto ai valori dei composti di produzione primaria Figura 6-74 Ubicazione dell area dell asilo di via del Salice Figura 6-75 Localizzazione dell area dell asilo di via del Salice nel Quadrante Est Figura 6-76 Foto aerea fine anni 60 Area asilo nido Figura 6-77 Indagini effettuate nell'area dell'asilo Figura 6-78 Sezione stratigrafica LL' (2008) Figura 6-79 Schede stratigrafiche sondaggi SA ed SB (2006) Figura 6-80 Tracciato tomografia elettrica nell'area dell'asilo (2006) Figura 6-81 Risultato tomografia elettrica eseguita nell'area dell'asilo (2006) Figura 6-82 Scheda stratigrafica sondaggio SC (2006) Figura 6-83 Ubicazione delle indagini in aree adiacenti al Quadrante Est Figura 6-84 Ubicazione area FIMA e relative indagini geognostiche Figura 7-1 Foto aerea fine anni Figura 7-2 Localizzazione discariche Figura 7-3 Sezione AA' - Concentrazioni di CVM Pag. XII

15 Figura 7-4 Sezione AA' - Concentrazioni di PCE+TCE Figura 7-5 Sezione LL' - Concentrazioni di CVM e TCE+PCE Figura 7-6 Sezione LL' - Modello Concettuale di diffusione della contaminazione Figura 7-7 Sezione AA' - Modello Concettuale di diffusione della contaminazione Figura 7-8 Modello Concettuale preliminare del sito (Rif.17) Figura 8-1 Distribuzione della concentrazione di CVM in falda superficiale Figura 8-2 Distribuzione della concentrazione di CVM in falda intermedia Figura 9-1 Principio di funzionamento della strumentazione elettromagnetica Figura 9-2 Esecuzione di un indagine di tomografia elettrica Figura 9-3 Correlazione permeabilità vs t50 (Parez & Fauriel, 1988) Figura 9-4 Output di una prova CPT Figura 9-5 Output di una prova CPTU Figura 9-6 Schema di campionamento con metodo direct-push Figura 9-7 principali tipi di multilivello (MLS) Figura 9-8: Esempio di sistema multilivello ( 322 Figura 9-9: Assemblaggio di MLS spaghetti tube presso il laboratorio di Waterloo Figura 9-10 Schema rappresentativo del Scheibenpacker Figura 9-11 Alcune foto del sistema Scheibenpacker Pag. XIII

16 delle Tabelle Tabella 2-1 Costruzione dell asilo di via del Salice... 8 Tabella 5-1 Livelli piezometrici acquifero superficiale misurati il 22 settembre Tabella 5-2 Livelli piezometrici acquifero intermedio misurati il 22 settembre Tabella 5-3 Livelli piezometrici acquifero profondo misurati il 22 settembre Tabella 6-1 Profondità di campionamento dei rifiuti dei sondaggi area PAR.CO - Rif.7 (2003) Tabella 6-2 Determinazione dei coefficienti di permeabilità nei campioni esaminati - Area COGEF Rif.4 (2002) Tabella 6-3 Risultati analitici sondaggio S1bis Tabella 6-4 Risultati analitici sondaggio S2bis Tabella 6-5 Risultati analitici sondaggio S3bis Tabella 6-6 Risultati analitici sondaggio S3bisN Tabella 6-7 Risultati analitici sui campioni dei sondaggi interni al lotto PAR.CO Rif.7 (2003) Tabella 6-8 Risultati analitici sondaggio S3 Rif.7 (2003) Tabella 6-9 Risultati analitici sondaggio S5 Rif.7 (2003) Tabella 6-10 Risultati analitici sondaggio S8 Rif.7 (2003) Tabella 6-11 Risultati analitici sondaggio S9 Rif.7 (2003) Tabella 6-12 Risultati analitici sondaggio S13 Rif.7 (2003) Tabella 6-13 Risultati analitici acque discarica COGEF dal 2001 al Tabella 6-14 Confronto risultati analitici acque discarica COGEF-ARPA - Campionamento 04/06/ Tabella 6-15 Confronto risultati analitici acque discarica COGEF-ARPA - Campionamento 24/06/ Tabella 6-16 Risultati analitici acque ARPA su piezometri e pozzi privati Agosto/Settembre Tabella 6-17 Confronto risultati analitici acque PARCO-ARPA - Campionamento 25/09/ Tabella 6-18 Risultati analitici sui campioni prelevati in pozzi superficiali Rif.8 (2004) Tabella 6-19Risultati analitici sui campioni prelevati in piezometri superficiali Rif. 8, (2004) Tabella 6-20 Risultati analitici sui campioni dei GP (GP1 GP2) - Rif.8 (2005) Tabella 6-21 Risultati analitici sui campioni dei GP (GP3 GP5) - Rif.8 (2005) Tabella 6-22 Risultati analitici sui campioni dei GP (GP5 GP7) Rif Tabella 6-23 Risultati analitici sui campioni dei GP (GP7 GP9) - Rif.8 (2005) Tabella 6-24 Risultati analitici sui campioni dei GP (GP10 GP12) - Rif.8 (2005) Pag. XIV

17 Tabella 6-25 tabella riassuntiva dei risultati analitici del monitoraggio effettuato sui piezometri superficiali esistenti - Rif.13 (2008) Tabella 6-26 Risultati analitici sui campioni prelevati in pozzi profondi in giugno-luglio 2004 (Rif. 8) Tabella 6-27 Risultati analitici sui campioni prelevati in piezometri profondi (falda intermedia, Rif. 8, 2004) Tabella 6-28 Parametri misurati in situ nei piezometri attingenti all acquifero intermedio (Rif.16) Tabella 6-29 Risultati analitici dei piezometri attingenti all acquifero intermedio (Rif.16) Tabella 6-30 Rapporto isotopico relativo al 13 C di Clorometani, Etani ed Eteni, determinato con tecnica EA-IRMS (Elemental Analyzer - Isotope-Ratio Mass Spectrometer) e con tecnica GC-C- IRMS (Gas Chromatographer - Isotope-Ratio Mass Spectrometer). (Hunkeler and Aravena, 2000) Tabella 6-31 valori di concentrazione del piezometro superficiale Pz A3-4 e relativo δ 13 C ( ) relativamente alla falda superficiale nel sito Solvay Tabella 6-32 dati del monitoraggio mensile del piezometro superficiale Pz A3-4 in area industriale Solvay Tabella 6-33 Concentrazioni e relativi valori isotopici dei campioni di acqua di via Caretti Tabella 9-1 Parametri di ricerca terreni (sondaggi in area discariche) Tabella 9-2 Parametri di ricerca percolato Tabella 9-3 Parametri di ricerca terreno superficiale (area extra-discariche). 294 Tabella 9-4 Parametri di ricerca acque sotterranee (GP - area extradiscariche) Tabella 9-5 Parametri di ricerca terreni (sondaggi superficiali - area extradiscariche) Tabella 9-6 Parametri di ricerca acque sotterranee (piezometri superficiali - area extra-discariche) Tabella 9-7 Parametri di ricerca acque sotterranee (piezometri intermedi area extra-discariche) Tabella 9-8 Parametri di ricerca acque sotterranee (piezometri profondi area extra-discariche) Tabella 9-9 Parametri di ricerca Soil Gas Survey (area extra-discariche) Tabella 9-10 Parametri di ricerca terreno superficiale (area asilo) Tabella 9-11 Parametri di ricerca acque sotterranee (GP area asilo) Tabella 9-12 Parametri di ricerca terreni (sondaggi - area asilo) Tabella 11-1 Riepilogo nuovi punti d indagine previsti Tabella 11-2 Riepilogo campioni di terreno, rifiuti e percolato previsti Tabella 11-3 Riepilogo campioni di acque previsti Tabella 11-4 Riepilogo prelievi Soli Gas Survey previsti Pag. XV

18 Allegati e Tavole Allegato 1. Mappe dell evoluzione storica dal punto di vista urbanistico Allegato 2. Elenco delle proprietà dei terreni Allegato 3. Elenco delle proprietà dei fabbricati Allegato 4. Sezioni geologiche Allegato 5. Certificati ARPA relativi a prelievo del 14/06/2001 di 5 campioni di materiale e 1 di acqua di falda in area COGEF Allegato 6. Certificato relativo al campione di percolato prelevato dal CFR nel 2004 dal piezometro di controllo in area COGEF Allegato 7. Stratigrafie S1 S13 in area PAR.CO (Rif.7 All.3) Allegato 8. Certificati del test di putrescibilità sui rifiuti prelevati in S1, S2, S4, S6, S7 e S11 in area PAR.CO (Rif.7 All.10) Allegato 9. Certificati ARPA relativi a prelievo del 20/09/2001 di campioni di acqua in 3 freatimetri realizzati da ARPA in area COGEF Allegato 10. Certificati acque di falda prelevate in marzo-giugno 2004 su 8 piezometri in area COGEF e area PAR.CO e 13 pozzi privati (Rif.8) Allegato 11. Certificati acque di falda prelevate in dicembre 2004-febbraio 2005 nei punti GP1 GP12 (Rif.8) Allegato 12. Certificati acque di falda prelevate in luglio 2007 nei punti GP13 GP14 (Rif.12 e Rif.16) Allegato 13. Certificati acque di falda prelevate in luglio-agosto 2008 nei punti orto anziani, campo sportivo e P9 (Rif.14 e Rif.16) Allegato 14. Certificato acque della falda intermedia prelevate in settembre 2008 in area PAR.CO nel punto PP1 (Rif.7) Allegato 15. Certificati acque della falda intermedia (P1 P6) e acque della falda profonda (DEEP) prelevate in luglio-agosto 2008 (Rif.14 e Rif.16) Allegato 16. Certificati terreni dei sondaggi SA, SB ed SC in area asilo (2006) Allegato 17. Certificato relativo ai campioni del cumulo in area asilo (2009) Pag. XVI

19 Tavola 1. Aree edificate e relativo anno di costruzione Tavola 2. Classificazione urbanistica da Piano Regolatore Generale Tavola 3. Classificazione urbanistica da Piano Strutturale Comunale Tavola 4. Planimetria catastale Quadrante Est Tavola 5. Indagini ambientali complessive esistenti - Quadrante Est Tavola 6. Nuovi punti d indagine proposti - Quadrante Est Tavola 7. CPT, CPTU, Sondaggi fino alla base dell acquifero intermedio Tavola 8. Sondaggi interni alle discariche (prof. 1,0 m oltre i rifiuti) Tavola 9. Profili di tomografia elettrica - area discariche Tavola 10. GP campionamenti multilivello percolato discariche Tavola 11. Piezometri di prelievo sedimenti di fondo Tavola 12. Campioni di terreno superficiale - area extra discariche Tavola 13. Threshold busting (GP per delimitazione plume di contaminazione - area extra discariche) Tavola 14. Sondaggi e piezometri superficiali Tavola 15. Sondaggi e piezometri intermedi Tavola 16. Sondaggi stratigrafici profondi Tavola 17. Piezometri acquifero profondo Tavola 18. Area oggetto di valutazione per campionamenti indoor Tavola 19. CPTU - asilo Tavola 20. Campioni suolo superficiale - asilo Tavola 21. GP campionamenti multilivello acqua di saturazione - asilo Tavola 22. Sondaggi ambientali - asilo Tavola 23. Piezometri - asilo Tavola 24. Soil Gas Survey - asilo Tavola 25. Nuovi punti d indagine proposti asilo Tavola 26. Sovrapposizione della pianta di posizione delle indagini integrative proposte e di quelle pregresse Tavola 27. Indagini svolte parco di via dal Prugno Tavola 28. Proposta indagini parco di via dal Prugno Tavola 29. Quadro complessivo indagini Quadrante Est Tavola 30. Sovrapposizione nuovi sondaggi e CPT integrativi ai precedenti sondaggi con profondità oltre 15 metri Tavola 31. Sovrapposizione sondaggi interni alle discariche proposti con sondaggi, Gp e rilievi tomografici realizzati Tavola 32. Sovrapposizione GP campionamenti multilivello percolato discariche con GP esistenti Tavola 33. Sovrapposizione dei nuovi punti proposti a quelli esistenti Threshold busting (GP) per delimitazione plume di contaminazione - area extra discariche Tavola 34. Sovrapposizione nuovi sondaggi superficiali proposti a pianta di posizione di precedenti sondaggi (prof. fino alla base dell acquifero superficiale) Tavola 35. Acquifero intermedio, sovrapposizione piezometri proposti e piezometri esistenti Tavola 36. Foto aerea 1937, punti di riferimento 2 e 3 Tavola 37. Foto aerea 1937, punti di riferimento 1 e 2 Tavola 38. Foto aerea 1937, punti di riferimento 1 e 3 Pag. XVII

20 Tavola 39. Foto aerea 1955, punti di riferimento 1 e 2 Tavola 40. Foto aerea fine anni 60, punti di riferimento 1 e 2 Tavola 41. Foto aerea fine anni 60, punti di riferimento 2 e 3 Tavola 42. Foto aerea fine anni 60, punti di riferimento 1 e 3 Tavola 43. Foto aerea 1970, punti di riferimento 2 e 3 Tavola 44. Foto aerea 1970, punti di riferimento 1 e 3 Tavola 45. Foto aerea 1970, punti di riferimento 1 e 2 Tavola 46. Foto aerea 1971, punti di riferimento 1 e 2 Tavola 47. Foto aerea 1971, punti di riferimento 1 e 3 Pag. XVIII

21 1 Introduzione 1 Introduzione La preparazione di Piano di caratterizzazione del Quadrante Est da parte dell Amministrazione Comunale fa seguito agli incontri recentemente intervenuti in merito tra le istituzioni, con particolare riguardo alle indicazioni definite nel documento conclusivo dei lavori della commissione tecnica interistituzionale, datato 4 Marzo (Appendice 1) e ai criteri generali definiti nella Conferenza dei Servizi del 30 luglio 2009 (Appendice 2). Le indagini ambientali preliminari svolte con risorse proprie da parte del Comune si sono dovute confrontare con una situazione inaspettata per complessità e ampiezza, e non sono risultate adeguate a completare il quadro delle conoscenze secondo gli standard minimi necessari per la predisposizione dei passaggi procedurali e tecnici successivi. E quindi specifica intenzione dell Amministrazione Comunale procedere alla predisposizione di una più ampia e articolata caratterizzazione dell intero Quadrante Est 1 (Figura 1-1), di cui il presente documento costituisce proposta alla Conferenza di Servizi. Figura 1-1 Localizzazione dell'area di indagine Con l occasione si è anche stabilito di estendere a tutta l area i procedimenti di bonifica parziali a suo tempo iniziati. Giusta l esigenza manifestata 1 Come in tutto il resto del documento, la delimitazione inserita in figura deve intendersi del tutto indicativa. A seguito della caratterizzazione, oggetto del presente Piano, si identificheranno con adeguata consapevolezza le aree d intervento. Pag. 1

22 1 Introduzione esplicitamente per una gestione collegiale del tema, l Amministrazione Comunale si fa carico, sempre con il Piano di Caratterizzazione e con le modalità per la sua discussione, di attivare una piena collaborazione con gli altri enti preposti. Il percorso tecnico e amministrativo del Piano di Caratterizzazione è sostanzialmente quello consueto per i procedimenti di bonifica, anche se in questo caso il ruolo del Comune è doppio: di autorità amministrativa competente al procedimento e di promotore della prima fase del processo di bonifica. Come emerso infatti nel corso della Conferenza di Servizi del 30 Luglio 2009, mentre la possibilità di attivare autonomamente la caratterizzazione è pacifica, la definizione dei successivi passi del procedimento dovranno essere accuratamente definiti e pianificati in base ai criteri con cui saranno identificati i soggetti responsabili, in ultima analisi, del risanamento ambientale. Il Piano di Caratterizzazione, una volta approvato dalla Conferenza di Servizi, si trasformerà in un progetto di indagini complesse, articolato per aree e tempi, che dovrà consentire lo sviluppo dei passi successivi delle messe in sicurezza, delle bonifiche, dei monitoraggi. L attuazione stessa della Caratterizzazione, salve tutte le indicazioni della Conferenza, sarà svolta in stretto contatto con tutti gli enti proposti, data la necessità di condividere una solida base di conoscenze su cui innestare le decisioni successive. Si è già detto della complessità e dell ampiezza del compito che aspetta l Amministrazione Comunale e gli enti della Conferenza. L entità delle azioni da intraprendere (definizione di specifiche, assegnazione di contratti, numero di e complessità delle analisi, l interpretazione dei risultati) sarebbe già notevolissima in un procedimento di bonifica ordinario. Qui siamo però in presenza di un fenomeno di contaminazione che sta ai margini, e anche dentro (sarebbe più corretto dire: sotto ) una zona densamente abitata. In questo caso, quindi, giocano un ruolo di significativa importanza i riflessi legali della vicenda, dato che l inquinamento interessa anche proprietà private, ma soprattutto i temi legati all impatto sulla salute dei residenti della contaminazione come è attualmente e dei lavori di remediation. Non vi è dubbio che entrambi questi aspetti tengano in tensione i rapporti con la popolazione residente, con la quale è indispensabile mantenere rapporti di partecipazione all altezza della serietà della situazione come percepita. Per tenere conto di questi aspetti del tutto peculiari, la Regione Emilia- Romagna ha stabilito di instaurare uno specifico rapporto di collaborazione con l Istituto Superiore di Sanità, all interno del quale sono presenti specifiche professionalità anche per la trattazione di temi sanitari afferenti a procedimenti di bonifica. La collaborazione così stabilita, che al presente risulta in corso di perfezionamento, consentirà di ottenere complessivamente un quadro della situazione affidabile e certamente autorevole anche per quanto riguarda gli aspetti sanitari, sia per la fase di caratterizzazione sia per la fase di messa a punto degli interventi operativi di bonifica. E già stato stabilito con la Regione, infatti, che saranno particolarmente stretti ed integrati i rapporti tra il lavoro dell Istituto e lo sviluppo della caratterizzazione. Dato tuttavia che la collaborazione con l Istituto è in corso di definizione, non è stato possibile Pag. 2

23 1 Introduzione incorporare il contributo all interno del presente Piano. E quindi specifica caratteristica di questo documento il fatto che, a mano a mano che la collaborazione con l Istituto si attuerà, i dettagli del Piano saranno adattati alle indicazioni che ne scaturiranno: la Conferenza di Servizi sarà attivata e coinvolta secondo necessità. Il presente Piano, infine, specialmente nella ricostruzione delle indagini pregresse e nel tentativo di sistematizzare le informazioni disponibili, costituisce un primo importante contributo al lavoro dell Istituto. Dal punto di vista tecnico, la caratterizzazione che si propone di attuare ha diversi obiettivi, considerando che si è in presenza di sorgenti primarie attive e sorgenti secondarie: obiettivo classico, è quello di definire il modello concettuale definivo della contaminazione; il modello concettuale servirà da base per la definizione, tramite analisi di rischio, degli obiettivi della bonifica, almeno per quel che concerne le sorgenti secondarie; già ora più chiaramente identificato, il modello concettuale riguardante le sorgenti primarie attive indica con chiarezza l esigenza di una messa in sicurezza permanente, anche se sul concetto di permanente sarà opportuno definire opportune precauzioni; la definizione dei profili di esposizione della popolazione, sotto una prospettiva più sanitaria che ambientale, dovrà ulteriormente portare alla valutazione di interventi sul patrimonio edilizio attuale e sugli sviluppi urbanistici futuri dell area. Nella fase di implementazione del Piano, così come esso sarà approvato dalla Conferenza e dalla Giunta Comunale, va subito segnalato che si dovrà adottare un criterio piuttosto articolato di gestione incrementale delle investigazioni. Alcune indagini, in altre parole, potranno essere intraprese solamente dopo averne terminate altre, con cui le prime sono quindi in serie. Questo non solo per ottimizzare l utilizzo delle risorse, ma per affinare al meglio le conoscenze e impiegare il minor tempo possibile, tenuto conto che la fase di caratterizzazione è pur sempre, in questa circostanza, un lavoro pubblico il cui affidamento (anche per stralci) è soggetto alle norme statali e regolamentari che prevedono tempistiche e procedure codificate. Le indagini sono presentate nella presente proposta di Piano come a finire, vale a dire eseguite tutte le une indipendentemente (dal punto di vista della sequenza temporale) le une dalle altre. In fase applicativa, va chiarito subito, si provvederà ad articolare la sequenza delle operazioni in modo logico, tenendo conto delle risorse di momento in momento disponibili e dell andamento della stagione. Il Piano di Caratterizzazione, come è noto, non prende le mosse dalla rilevazione di un semplice superamento dei limiti di legge, ma sconta una cospicua serie di accertamenti e studi svolti direttamente o indirettamente nel corso degli ultimi anni. Rendicontare, sistematizzare, organizzare i dati Pag. 3

24 1 Introduzione pregressi è quindi stato un compito non banale e sicuramente impegnativo dal punto di vista del tempo necessario, considerata la mole dei documenti di riferimento che peraltro, singolarmente, sono già in possesso di tutti gli Enti della Conferenza di Servizi. Il Piano, quindi, presenta una parte importante di rendicontazione delle attività passate: al Capitolo 2 è affidata una sintesi della cronistoria degli avvenimenti, che hanno avuto inizio, per quanto riguarda la normativa sulla bonifica dei siti contaminati, alla fine del 2000; nel Capitolo 3 sono elencati i documenti di riferimento, vale a dire tutto il sistema di lettere, relazioni, decisioni delle autorità che hanno avuto a che fare con il caso; si tratta di un elencazione compilativa; nel Capitolo 4 è riassunta la cornice normativa di riferimento, elemento basilare di ogni Piano di Caratterizzazione; il Capitolo 5 affronta la descrizione complessiva del sito, sia per quanto riguarda gli usi attuali del suolo sia per quanto concerne il sottosuolo; il resoconto ragionato del complesso delle attività di indagine e di studio già effettuate è affidato al Capitolo 6; la definizione del modello concettuale preliminare, che anima lo svolgimento delle indagine proposte con il Piano, discende direttamente dagli studi esposti al Capitolo 6, ed è esposta in sintesi al Capitolo 7; il Capitolo 8 affronta, sulla base delle indagini pregresse e dei meccanismi proposti con il modello concettuale preliminare, quali debbano essere i criteri per lo svolgimento delle indagini successive, di approfondimento; viene esposta sostanzialmente la logica degli interventi di accertamento, cercando di rispondere alla domanda perché? ; al Capitolo 9 è affidata la sintesi tra indagini pregresse (Capitolo 6), ipotesi di modello concettuale (Capitolo 7) e criteri per le indagini successive (Capitolo 8): si tratta della definizione vera e propria della proposta di indagini di approfondimento; il Capitolo 10 illustra le forme in cui si propone di restituire l esito delle indagini una volta completate; nel Capitolo 11 si affronta il tema operativo dello svolgimento materiale delle indagini, riassumendone un conteggio numerico; al Capitolo 12 si traggono le conclusioni della proposta nel suo complesso. Il Piano è stato predisposto con risorse interne del del. Pag. 4

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