Gaetano Lo Bue. Dedicato a. poesie

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3 Gaetano Lo Bue Dedicato a poesie

4 L autore e l editore restano a disposizione di eventuali aventi diritti sulle immagini utilizzate. Copyright MMXV ARACNE editrice int.le S.r.l. info@aracneeditrice.it via Quarto Negroni, Ariccia (RM) (06) isbn I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell editore. I edizione: gennaio 2015

5 Presentazione Mi chiamo Gaetano Lo Bue e sono l autore ho recitato in teatro come attore, a Misilmeri nel 54 sono nato, sono un acquario e mi ritengo fortunato. Nel 74 mi sposo con Rosetta mi ha dato tre figli e comincio a fare la gavetta, ma un bel giorno mi venne l ispirazione ho cominciato a scrivere per tutta la popolazione. Vi presento il mio secondo libro di poesie rimate sono cinquanta e pure baciate, gli ho dato il titolo di Dedicato a sperando che vi soddisferà. Gli argomenti sono molto interessanti parlano di storie e di fatti importanti. Io ringrazio e vi amo immensamente spero di scrivere altre storie della gente. 5

6 2013 che Natale di merda!! Sono impiegato al comune di Misilmeri da circa venti anni faccio il portiere, sono un precario non stabilizzato, cinquecento euro al mese mi passa lo stato. Il mese di novembre non me l hanno pagato, dicevano: a dicembre potrà essere saldato ma il povero vive sempre di speranza, chissà se a Natale farò una vacanza!!! Ma non sapevo che il mandato non c era mi dondolavano mattina e sera, dicevano: Stanno arrivando! e in realtà mi stavano fregando. Intanto dovevo pagare bollette scadute e anche il mangiare, ho chiesto dei soldi a un amico e un parente, mi sono impegnato come un deficiente. Poi finalmente arriva la festa, mi hanno trattato come fossi una bestia anche a dicembre non mi hanno pagato, l importante che mangia l Inps e lo Stato. Miei cari amici adesso concludo l ho presa nel culo!!! E vi saluto. Che Natale di merda che ho passato solo come un cane desolato!!! 6

7 Ai miei allievi musicisti Vuoi imparare a suonare e poi bravo diventare? Se tu lo vorrai fino da grande lo potrai. Sono certo che ci riuscirai se la musica dentro tu avrai, basta un anno di frequenza per cominciare la partenza. Sarà gran soddisfazione quando prendi la lezione, se a casa studierai un musicista bravo diventerai. Farai tanto divertire gli amici e i parenti che vedendoti suonare ti faranno i complimenti. Il mio maestro ripeteva sempre un ritornello chi non ama la musica non ha né cuore né cervello, ma se un cuore tu ce l hai di sicuro non rinuncerai. Se fosse tua intenzione studiare con passione dopo che avrai imparato mi avrai anche ringraziato. 7

8 Ai miei figli Ho tre figli e sono contento che lei ha dato al mondo partorendo, Francesco, Loredana e Claudio, l ultimo nato, riempivano il mio cuore innamorato. Sono cresciuti educati e ubbidienti insegnavo loro di rispettare amici e parenti, dicevo: Cercate di essere sempre voi stessi senza mai deludere nessuno facendo promesse. Sacrifici per loro ne ho fatti tanti pensavo di farli diventare assai importanti, facendoli studiare per ore e ore per avere un giorno un futuro migliore. Francesco si è sposato e ha una bambina accudisce gli anziani la sera e la mattina, Loredana a tre figli e fa la parrucchiera esce da casa la mattina e si ritira verso sera. Claudio ancora è disoccupato in cerca di lavoro come un disperato, di tutti e tre non mi posso lamentare sono dei bravi figli che mi sanno amare. Se in qualche cosa hanno sbagliato io come padre li ho anche perdonati, li porto sempre dentro il mio cuore sono il tesoro del mio amore. 8

9 Ai poveri Il povero non ha una casa né un letto per dormire non ha una macchina per potersi divertire, non ha da mangiare per potersi sfamare sta sempre in mezzo la strada e si deve accontentare. Lui è nato povero per colpa del destino voleva essere diverso come un ricco bambino, nel mondo c è il ricco e c è pure il poverello loro hanno tutto e lui neanche un ombrello. Il povero non ha i soldi per pagare le bollette del gas, luce e acqua ma vive sempre a denti stretti. Va chiedendo in giro un pezzo di pane e si ritrova sempre solo come un cane. Dorme in qualche panchina oppure alla stazione con addosso dei giornali o un pezzo di cartone, ha sempre lo stesso abito tutto rattoppato la barba lunga e sporca come un disgraziato. Quando succede che qualcuno muore di freddo o di fame ma con gran dolore, di questi poveri nessuno mai si ricorderà soltanto Dio il paradiso gli darà. 9

10 Ai ricchi Non è colpa mia se sono nato ricco ma è stata la sorte del destino, in tutto ciò che è bello io mi ci ficco sperperando soldi fin da quand ero piccolino. Possiedo terre, case e animali, macchine di lusso alberghi e ristoranti, ingrasso come fanno i maiali e ovunque vado mi trattano con i guanti. Di donne ne ho in quantità alte, brune, bionde e ben formose, con il denaro compro anche la loro verginità e porto a letto sempre quelle più focose. Noi ricchi non soffriamo mai la fame né il freddo, né il caldo ci fa paura, nelle nostre tavole c è caviale e pane e siamo riparati dalle nostre mura. Anche da morti noi ci distinguiamo cappelle tutte d oro abbiamo al campo santo, dai poveri lontano noi stiamo ma loro non ci amano tanto. Sono certo che noi poveri andremo in paradiso mentre a voi ricchi spetterà l inferno, perché in questa vita non abbiamo riso mentre voi perirete in eterno. 10