Il nostro progetto si ispira a un idea di scuola il cui contesto educativo si costruisce e si evolve con la qualità delle relazioni con la città.

Transcript

1 RELAZIONE

2 Il nostro progetto si ispira a un idea di scuola il cui contesto educativo si costruisce e si evolve con la qualità delle relazioni con la città. Lo spazio come contesto formativo è stato spesso associato significativamente alla città con l intento di riportare all interno degli edifici la complessità e la sorpresa della città. Non è una novità che il progetto degli spazi scolastici abbia emulato i caratteri primari che configurano la città, come le strade, le piazze, i monumenti, per promuovere una percezione complessa dello spazio. Nel nostro progetto, tuttavia, abbiamo pensato la scuola non soltanto come un microcosmo che riflette i caratteri primari della città, ma come un ambiente permeato da un rapporto costitutivo tra scuola e città. Ci siamo ispirati a un idea di scuola compenetrata con la città, con la sua arguzia, che si nega per la sua intrinseca diversità a ogni standardizzazione e che è aperta alla pluralità delle culture e identità. L immagine urbana della scuola assume in questo senso una rilevanza cruciale. Abbiamo scelto perciò di affrontare il tema alla scala dell architettura della città rispetto a quella dell edificio, che abbiamo pensato di recuperare perché riteniamo che possieda un carattere architettonico proprio della dignità della scuola e che se ne debba rispettare questa natura. Siamo convinti che per costruire una nuova immagine urbana più che una nuova pelle, che stravolgerebbe questa natura, sia meglio proporre interventi per integrare la scuola nel tessuto di relazioni spaziali e sociali con la città.

3 In questo quadro, il nuovo involucro, auspicato dal concorso, si configura come un involucro urbano, attraverso il quale la scuola assume una immagine urbana, mediante l interfaccia di un portico che delimita l isolato nell architettura ippodamica della città. Un portico urbano che rappresenta un confine, ma anche uno spazio intermedio di relazione e di scambio che incorpora la vita urbana nello spazio aperto della scuola favorendo le passeggiate e gli incontri nella scuola che diventa parco urbano. Costituito da una sequenza di cavalletti in calcestruzzo a vista e schermatura in rete metallica, il portico disegna una imbastitura, come per ricucire il rapporto degli edifici con la trama ortogonale urbana o, più simbolicamente, la relazione costitutiva tra la scuola e la città. La centralità urbana della scuola Fermi viene sottolineata anche dall ingresso principale nella piazza Giacomini che con la sua forma urbanistica poligonale ritaglia gli angoli degli isolati. Dal portico di accesso, reso completamente trasparente, si sviluppano due bracci, verso nord sulla via Genova per raggiungere la nuova palestra, e ad est lungo la via Biglieri fino ad abbracciare il nuovo corpo in ampliamento della scuola.

4 Abbiamo ritenuto di sostituire la palestra sia per risolvere problemi critici di natura statica e funzionale, sia soprattutto per ovviare alla sua immagine impropria rispetto alla collocazione urbana. Il progetto della nuova palestra si propone di creare una forte presenza urbana in una posizione strategica come l angolo tra la via Genova e la via Baiardi, una lanterna urbana che proietta l immagine della scuola sulla città, mentre la galleria interna conclude il portico della via Genova affacciandosi sulla città e sul campo di gioco.

5

6

7 Nel nuovo corpo a est, sospeso sull area destinata alla percorrenza veicolare e al parcheggio, il piano primo è dedicato al quarto cluster didattico richiesto, mentre il piano rialzato comprende il nucleo del centro culturale che è la scuola, con un insieme di spazi di interazione tra la scuola e la città come la sala polifunzionale e la biblioteca, che si apre anche sullo spazio all aperto della mensa, realizzando l intervisibilità degli spazi ancorati ai due lati ortogonali del portico.

8 Con il progetto abbiamo voluto conciliare la natura del preesistente con le esigenze di innovazione spaziale richieste dai nuovi orizzonti pedagogici. Per questo gli interventi sugli edifici sono stati principalmente di messa in sicurezza statica antisismica degli edifici, di ristrutturazione, di demolizione e ricostruzione nel solo caso della palestra, e di parziale ampliamento, con il corpo a sud est, per far fronte alle richieste dal concorso. Lo stesso approccio ha indirizzato la scelta dei materiali, principalmente il calcestruzzo armato a vista e la muratura in mattoni dello stesso tipo e colore di quelli esistenti. Anche per questo motivo, la componente di efficienza energetica legata all involucro a sostenibilità energetica non è stata affidata a un nuovo involucro esterno, ma a un involucro interno, limitando quello esterno a pannelli sottili prefabbricati coibenti in cls sulle fasce marcapiano per correggere i ponti termici. Una soluzione che viene integrata da altri interventi come l efficienza degli impianti e la building automation e, insieme, la progressiva sostituzione di utenze termiche con sistemi a fonte rinnovabile.

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21