RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE LA NORMATIVA NAZIONALE
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1 RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE LA NORMATIVA NAZIONALE
2 DECRETO LEGISLATIVO 26 maggio 2000, n. 187 Attuazione della direttiva 97/43/EURATOM in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche
3 CAMPO DI APPLICAZIONE (art. 1) 1. ESPOSIZIONE DI PAZIENTI (DIAGNOSI E TERAPIA) 2. PROGRAMMI DI SCREENING 3. ESPOSIZIONE VOLONTARI IN RICERCHE MEDICHE 4. PROCEDURE MEDICO LEGALI 5. ESPOSIZIONE VOLONTARI PER ASSISTENZA
4 PRINCIPI (artt. 3, 4) 1. GIUSTIFICAZIONE (Beneficio > Costo) 2. OTTIMIZZAZIONE (Beneficio Costo = massimo) Ambiti:ORGANIZZAZIONE (RESPONSABILITA ) PROCEDURE FORMAZIONE ATTREZZATURE CONTROLLO DOSIMETRICO
5 ORGANIZZAZIONE (art. 5) Ripartizione delle responsabilità PRESCRIVENTE richiesta motivata ESERCENTE (STRUTTURA DECISIONALE) responsabilità primaria FIDA 3.SPECIALISTA (Radiologia, Radioterapia, Medicina Nucleare, Altre per attività radiodiagnostiche complementari) ponsabilità clinica: giustificazione; ottimizzazione; valutazione clinica del risultato; cooperazione con altri specialisti e con il rsonale eventualmente delegato per aspetti pratici; reperimento di informazioni su esami precedenti; trasmissione di rmazioni radiologiche esistenti ad altri medici specialisti o prescriventi; informazione dei pazienti e delle altre persone ressate circa i rischi. AVVALE, se del caso 4.TSRM aspetti pratici: manovra e impiego di attrezzature radiologiche, valutazione di parametri tecnici e fisici (es. dosi); calibrazione e manutenzione dell'attrezzatura; preparazione e somministrazione di radiofarmaci; sviluppo di pellicole OMINA 5.RESPONSABILE DELL IMPIANTO RADIOLOGICO (Specialista) AVVALE 6.ESPERTO IN FISICA MEDICA (alcuni aspetti tecnici)
6 PROCEDURE (art. 6) LINEE GUIDA MINISTERO SANITA (GU) MANUALE (PROTOCOLLI SCRITTI DI RIFERIMENTO) RACCOMANDAZIONI MINISTERO SANITA (GU) VERIFICHE CLINICHE LDR Livelli Diagnostici di Riferimento: Grandezze facilmente misurabili, da usare come riferimento nei programmi di QA valutazione biennale modalità tecniche definite riferimento per azioni correttive alla data attuale definite per: radiodiagnostica tradizionale (varie procedure); radiologia pediatrica, Tomografia computerizzata; Medicina Nucleare (varie procedure)
7 FORMAZIONE e qualifiche (art. 7) INSERIMENTO CORSO DI RADIOPROTEZIONE NEGLI ORDINAMENTI DIDATTICI QUALIFICAZIONE DEI SOGGETTI RESPONSABILI (Specialisti, TSRM, EFM, EQ) FORMAZIONE CONTINUA (PERIODICITA QUINQUENNALE) SANITARI DIRIGENTI E TECNICI
8 CONTROLLO DOSIMETRICO VALUTAZIONE DOSE AL PAZIENTE REGISTRAZIONE SINGOLE INDAGINI E TRATTAMENTI
9 ATTREZZATURE 1. CRITERI MINIMI DI ACCETTABILITA DEFINITI DAL MIN. SANITA CHE EMANA LINEE GUIDA, nelle more, AllegatoV, trad. documento Radioprotezione 91, della Commissione europea INDICANO LA NECESSITA DI INTERVENTI CORRETTIVI (valori minimi) DEFINITI PER: IMPIANTI RADIODIAGNOSTICI IN GENERALE SVILUPPO DELLA PELLICOLA, RICEVITORI, OSSERVAZIONE FLUOROSCOPIA TOMOGRAFIA CONVENZIONALE E COMPUTERIZZATA RADIOGRAFIA DENTALE MAMMOGRAFIA RADIOTERAPIA MEDICINA NUCLEARE
10 ATTREZZATURE 2. CONTROLLI DI QUALITA Prove di accettazione: finalizzate alla verifica delle caratteristiche richieste nel capitolato d acquisto, comprendenti i requisiti minimi di radioprotezione medica stabiliti dalla normativa. Prima prova di funzionamento: finalizzata a misurare, per la prima volta, i parametri oggetto delle prove periodiche successive, onde stabilirne i valori di riferimento (valori di setup). Prove di funzionamento periodiche: consistenti nella misura degli stessi parametri di cui sopra, con periodicità di norma annuale. La singola prova si intenderà soddisfatta (test superato) quando il valore del corrispondente parametro misurato rimane entro la soglia di accettabilità nonché si possa escludere un cambiamento (degrado) continuo dello stesso rispetto al valore di setup. RESPONSABILITA 1.RESPONSABILE DELL IMPIANTO RADIOLOGICO 2.ESPERTO IN FISICA MEDICA 3.TSRM
11 DOCUMENTAZIONE MANUALE Inventario delle attrezzature un protocollo scritto per le pratiche radiologiche standardizzate (le cui linee guida sono pubblicate in Gazzetta Ufficiale), (art. 6 comma 2 del D. Lgs. 187/00 ), tenendo conto anche delle esposizioni potenziali (art. 11 comma 1 e 2 del D. Lgs. 187/00); un programma di garanzia della qualità comprendente: un programma di gestione della qualità; un protocollo di esecuzione delle prove (prove di accettazione da effettuarsi prima dell entrata in uso delle attrezzature radiologiche e prove di funzionamento sia a intervalli regolari che dopo ogni intervento rilevante di manutenzione) necessarie ad esprimere il proprio giudizio d idoneità (art. 8 comma 3 del D. Lgs. 187/00); un protocollo di esecuzione dei controlli di qualità, da definire a seguito delle prove di accettazione e di funzionamento, (art. 8 comma 2 lettera a del D. Lgs. 187/00); un programma di valutazione delle dosi (art. 8 comma 2 lettera a del D. Lgs. 187/00); REGISTRO l esito delle prove di accettazione e delle prove di funzionamento di cui al precedente punto (art. 8, comma 2 lettera b del D. Lgs. 187/00); il giudizio d idoneità sulle apparecchiature radiologiche, conseguente l esito delle prove di cui al precedente punto a), l esito dei controlli di qualità periodici di cui al precedente punto. l esito della valutazione delle dosi ricevute dal paziente di cui al precedente punto. (art. 8, comma 2 lettera a del D. Lgs. 187/00); registra gli esiti della verifica dei livelli diagnostici di riferimento (LDR)[i], per le prestazioni per le quali sono state definiti e segnala all esercente l eventuale superamento costante dei livelli diagnostici, al fine di consentire a quest ultimo l adozione degli interventi correttivi necessari (art. 6, comma 5 del D. Lgs. 187/00).
12 GRAVIDANZA (art. 10) ANAMNESI PER ESCLUDERE EVENTUALE STATO DI GRAVIDANZA SEGNALETICA Tensione /kv Dose assorbita all utero /msv mas -1 DOSE AL FETO > 1 msv: INFORMAZIONE RISCHI NASCITURO DIVIETO DI ASSISTENZA VOLONTARIA PER DONNE IN GRAVIDANZA ,1 VALUTAZIONE DELLA DOSE ALL UTERO Obbligo di avvalersi di un esperto in fisica medica per esami di radiodiagnostica convenzionale in cui l utero è nel fascio primario, la distanza fuocorivelatore è circa 1 m, per proiezioni AP/PA, la dose all utero per 1 mas, dipende dalla tensione, secondo la tabella a lato riportata Per esami CT v. tabella a lato) Sono definite anche dosi tipiche al feto per alcuni esami radiologici Tensione /kv 70 0, , ,2 Dose assorbita all utero /msv mas -1
13 SOMMINISTRAZIONE DI RADIOFARMACI (MN) PROTEZIONE DURANTE L ALLATTAMENTO (art. 10) RICHIESTA INFORMAZIONE SU EVENTUALE ALLATTAMENTO SEGNALETICA INFORMAZIONE RISCHI LATTANTE EVENTUALE SOSPENSIONE ALLATTAMENTO PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE (All. I, parte II) REGOLAMENTAZIONE DELLE VISITE POSSIBILITA RICOVERO PROTETTO CON RACCOLTA DEIEZIONI INFORMAZIONI E ISTRUZIONI SCRITTE AL PAZIENTE E FAMILIARI
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