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1 presentazion pre Igino Schiff - Vicjari pe Pastorâl Presentazion > pag. 3 Introduzione > pag. 4 sommario Il Centro Missionario Diocesano (CMD) > pag. 6 Le finalità > pag. 6 Le attività > pag. 8 In cantiere > pag. 16 Le iniziative della Chiesa Universale > pag. 22 Pontificia Opera della Propagazione della Fede (OPF) > pag. 23 Pontificia Opera Infanzia Missionaria (POIM) > pag. 26 Pontificia Opera di San Pietro Apostolo (OSPA) > pag. 28 Pontificia Unione Missionaria (PUM) > pag. 31 Le iniziative della Chiesa Locale > pag. 33 Ottobre: il mese della missione universale > pag. 33 Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri > pag. 35 Quaresima di fraternità > pag. 37 Giornata mondiale dei malati di lebbra > pag. 40 Le iniziative delle parrocchie > pag. 43 Il titul di chest librùt Missiòn, mitût jù in marilenghe, al fâs capî che si trate di alc di nestri, fat in cjase e, duncje, atent a ce che al covente, sclet e propositîf, a sostegno di un spirt missionari che al à, ancje in Friûl, lidrîs profondis. Al è un sempliç strument e come tâl al dipent des mans e dal cjâf di chel che a lu dopre. Come simpri, ce che al covente, e je la passiòn, il gust di fâ e, tal nestri câs, l amôr par un Vanzeli regalât a nô e a dut il mont. Ancje se in dì di vuê la cjarte scrite e je tante e la voje di lei simpri mancul, o crôt che al vignarà acolt cun simpatìe e come mieç util pal so contignût, un piçul segno di une Glesie che a ûl jessi simpri e dute missionarie e in linee cu lis indicazions pastorâls che si à dade e che pontin a une ministerialitât cussiente, profonde e ben preparade. Lis personis, i grops missionaris e dutis lis Comunitâts parochiâls a puedin continuâ a cjapâ ocasion par che il stîl missionari al sedi di ducj i Cristians: un impen e une responsabilitât che nus compagne in te vite, che nol pò ridusisi a visâsi ogni tant di cualchi missionari, ma che al sa stabilî rapuarts dignitôs e profonts cun ducj i fîs di Diu, cuasi une grande famèe. Si pò doprâ ancje la propueste di dâsi da fâ in Foranìe, intindude come lûc e prin stimul, cuasi un alenament, par imparâ a viarzisi, colaborâ e stabilî rapuarts serios tra di nô e cui gnûfs vignûts dai Paîs di dongje e di lontan. E dut chest che al sedi in sintonìe cul Vangeli che o vin ricevût. 3

2 introduzione Don Luigi Gloazzo - Direttore del CMD Ogni comunicazione scritta tra le persone sottostà alle regole non scritte del linguaggio essenziale, chiaro, possibilmente attraente e coinvolgente, aderente alla realtà, capace di motivare e suscitare adesione sui progetti ed obiettivi. Come consegnarvi allora senza timore MISSIÒN (leggere alla friulana!), questo numero speciale dedicato al CMD che non possiede tutte queste caratteristiche così preziose e buone compagne per la lettura integrale? Semplicemente dichiarando sin dalla prima pagina i suoi obiettivi e il possibile utilizzo. Il numero unico si propone di informare in modo completo sulle finalità e progetti dell organismo che la Chiesa di Udine si è data per promuovere la pastorale missionaria e la cooperazione tra le Chiese. É un libretto di informazione e consultazione che affidiamo alle comunità parrocchiali, ai parroci, agli animatori/operatori pastorali, agli Istituti e Congregazioni religiose, agli educatori, agli insegnanti di religione e professori delle scuole. Si troveranno motivazioni, dati, notizie e altro, che aiuteranno a orientare/si nel campo della formazione ed animazione missionaria, ad attivare stili e percorsi concreti di solidarietà, di apertura alla missione universale ed alla mondialità. Non vi è indicato tutto, ma porte aperte per strade che ci faranno comunicare e dialogare con tutta l umanità e suggerimenti concreti ed efficaci per non percorrerli da solitari, in perenne atteggiamento di sospetto verso gli altri. É un sussidio per la consultazione, da tenere a portata di mano, per informarsi rapidamente; per motivarsi; per rendersi conto del perché, come, quando, con chi e per chi si fanno le attività missionarie; per sentire che ogni cellula (il cristiano, la parrocchia) è alimentata dal cuore (il CMD, organismo pastorale) e come questo si pone al servizio del corpo (la Chiesa locale ed universale). Cerchiamo di essere fedeli alle scelte che la nostra Diocesi ha operato da molti anni nei confronti di alcune Chiese sorelle, continuando a cooperare con loro ed inviare i nostri sacerdoti Fidei Donum (FD) per l evangelizzazione e la pastorale. Dio voglia che, per mezzo di questo strumento/libretto cresca una capacità di collegamento tra tutte le Comunità e l organismo per la pastorale missionaria della Chiesa diocesana. Questa, nata dalla dall impulso missionario di Aquileia, continui con stile familiare a testimoniare il Vangelo di Gesù Cristo dal Friuli fino agli estremi confini della terra (At. 1,8). 4 5

3 Il Centro Missionario Diocesano (CMD) LE FINALITÀ Il CMD è l organismo pastorale diocesano che ha il compito di promuovere, animare, sostenere e coordinare la Pastorale di Evangelizzazione Ad Gentes e la Promozione Umana, inoltre attiva la Cooperazione tra le Chiese. Le finalità del CMD possono essere esplicitate con alcuni verbi che bene sintetizzano il mandato del Centro stesso: Informare/Comunicare, Sensibilizzare/Animare, Promuovere, Formare, Coordinare, Cooperare. Informare/ Comunicare Informare sulle problematiche, le iniziative, le attività e le proposte diocesane missionarie (gemellaggi, campagne ecc.). Sensibilizzare/ Animare Sensibilizzare e animare le attività di pastorale missionaria nelle parrocchie e foranie della Diocesi. Promuovere/ Sostenere Promuovere i gruppi missionari parrocchiali ed interparrocchiali. Promuovere obiettivi ed iniziative comuni tra le parrocchie, perseguendo così una pastorale missionaria diocesana unitaria. Promuovere iniziative di cooperazione missionaria in sintonia con le linee guida della pastorale missionaria: maggiore presa di coscienza delle problematiche della globalizzazione, della giustizia planetaria, del terzo mondo, della inculturazione della fede, Crescita della capacità progettuale nella cooperazione missionaria rispetto ad un agire basato sulla quotidianità, sullo spontaneismo e sull emotività. Formare Approfondire i fondamenti biblici, teologici, ecclesiali e gli orientamenti della pastorale missionaria secondo i documenti e gli orientamenti della Chiesa universale e diocesana. Formare il volontariato missionario rivolto sia alla Cooperazione con le giovani Chiese, sia alla Diocesi curando, nei percorsi di formazione pastorale, la missionarietà come vocazione comune e quella ad gentes (popoli che ancora non hanno ricevuto l annunzio del Vangelo) come specifica. Formare ed accompagnare gli animatori/formatori missionari a livello foraniale e diocesano. Coordinare/si - gestire Coordinare obiettivi ed iniziative comuni tra le parrocchie, perseguendo così una pastorale missionaria diocesana unitaria. Gestire e mantenere dei rapporti pastorali ed economici con i missionari, i sacerdoti Fidei Donum e le varie Congregazioni religiose cui i missionari appartengono. Coordinare gli aiuti, le micro realizzazioni e progetti che parrocchie, gruppi e singoli offerenti attivano a sostegno dei missionari/e. Coordinarsi e lavorare in stretta collaborazione con gli altri Uffici diocesani di pastorale. Coordinarsi con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI), le Pontificie Opere Missionarie (PP.OO.MM.) e i CMD del Nord Est. Cooperare Cooperare con le Chiese giovani nell evangelizzazione e nella pastorale con l invio di sacerdoti e lo scambio dei doni umani, culturali, spirituali ed ecclesiali. 6 7

4 LE ATTIVITÀ ATTIVITÀ E STRUMENTI DI EDUCAZIONE ALLA MONDIALITÀ CORSI DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE Ogni anno il CMD, in collaborazione con la Caritas diocesana, il CeVI, le Suore Rosarie, le Suore della Provvidenza e i Missionari Saveriani, cerca di organizzare un corso per il Volontariato Internazionale e formazione alla mondialità. Contenuto del corso - Obiettivo generale del corso è l acquisizione di alcuni elementi base di lettura ed interpretazione della realtà che servono poi per poter comprendere meglio le situazioni che i partecipanti incontreranno nel viaggio di conoscenza e volontariato programmato per il periodo estivo. Il percorso si prefigge inoltre di chiarire ed approfondire le motivazioni individuali all impegno nel campo della solidarietà attraverso un duplice confronto: con gli altri partecipanti al gruppo di lavoro e con i testimoni portatori di esperienze concrete. Momenti formativi di questo tipo sono d aiuto a diventare, nel territorio dove viviamo, uomini e donne capaci di sensibilizzare e diffondere una cultura di solidarietà. Struttura del corso - Il percorso si articola in alcuni incontri di contenuto che sono alternati a giornate di lavoro residenziali. Nelle giornate residenziali, mediante giochi, lavori di gruppo, simulazioni, dibattiti e testimonianze, si approfondiscono gli argomenti trattati negli incontri tematici. Il percorso avanzato e rivolto a persone che intendono partecipare durante l'estate a dei viaggi di volontariato e/o conoscenza in diversi paesi del Sud del mondo. VIDEO Il CMD dispone di una videoteca contenente circa 200 videocassette utili per l animazione missionaria. I video sono disponibili per chiunque ne faccia richiesta. RIVISTE Allo stesso modo è disponibile una biblioteca con libri che trattano temi di mondialità e le più conosciute riviste missionarie. INTERNET Di seguito indichiamo alcuni siti di informazioni e tematiche missionarie: - Siti della Chiesa udinese e italiana: Sito ufficiale della nostra diocesi. Sito ufficiale della Chiesa italiana. Sito delle PP.OO.MM. - Siti di Congregazioni Missionarie Sito del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME). Sito dei missionari Saveriani. Sito dei missionari della Consolata. Sito dei missionari Comboniani. - Siti di editori e riviste missionarie Il Sito della più famosa editrice missionaria in Italia. Sito di Nigrizia, ottima rivista dei missionari Comboniani. Agenzia stampa missionaria costantemente aggiornata. Sito dei Saveriani di Brescia con ampi spazi per pubblicazioni a carattere Missionario (CEM Mondialità, Missioni Oggi, Video mission ecc.). 8 9

5 Sito per i giovani dei Comboniani. Rivista dei missionari della Consolata. - Siti di altre organizzazioni Sito del mercato equo e solidale. Il sito della Banca Etica. VISITE ALLE SCUOLE Animatori del CMD svolgono un lavoro di animazione nelle scuole; gli insegnanti ed i professori che fossero interessati ci possono contattare per ulteriori informazioni e per la pianificazione di attività di animazione ed educazione alla mondialità nelle loro scuole. SOSTEGNO A DISTANZA DI BAMBINI Un po di storia La prima iniziativa di questo genere può essere considerata quella dei missionari del PIME di Milano operanti negli Stati Uniti che nel 1958 danno vita al Foster Parents Mission Club per aiutare a distanza i bambini orfani della missione di Kentgun in Birmania. Una decina d anni dopo i loro confratelli italiani lanciano una simile iniziativa dalle pagine del Corriere della Sera. Questa forma di aiuto nasce così anche in Italia negli anni 70 e si sviluppa negli anni 80. Il primo riferimento esplicito ufficiale all adozione a distanza lo troviamo al n 93 dell enciclica di Giovanni Paolo II Evangelium Vitae (1995): Tra le forme di adozione, merita di essere proposta anche l'adozione a distanza, da preferire nei casi in cui l'abbandono ha come unico motivo le condizioni di grave povertà della famiglia. Con tale tipo di adozione, infatti, si offrono ai genitori gli aiuti necessari per mantenere ed educare i propri figli, senza doverli sradicare dal loro ambiente naturale. Nel frattempo è venuta maturando un iniziativa di solidarietà che intende realizzare un nuovo tipo di adozione, che si propone di lasciare il soggetto bisognoso di soccorso, nella maggioranza dei casi un bambino, nel suo contesto familiare, sociale e culturale. Si tratta quindi di garantire, per un tempo determinato, un sostegno economico al bambino, che vive lontano da chi lo aiuta, in modo che gli vengano assicurati i beni primari di sussistenza: alimentazione, cure mediche, vestiario, istruzione ed educazione. In questo senso si parlerà d ora in poi di sostegno a distanza. Chi sono i beneficiari del sostegno a distanza Ovviamente i primi beneficiari sono i bambini, la parte più debole e vulnerabile di ogni forma di società. Non dobbiamo mai dimenticare, però, che dietro ad ogni bambino c è una mamma, un papà, una famiglia, una storia fatta di abitudini, tradizioni, cultura. L aiuto che decideremo di offrire ad un bambino africano, asiatico o sudamericano, dovrà essere estremamente gratuito, nel senso che non potremo mai pretendere di interferire con la sua cultura o di sostituirla con la nostra. A rendere speciale questo tipo di adozione è proprio il fatto che si riesce ad aiutare una persona senza che questa venga sradicata dal proprio contesto familiare, sociale, culturale, facendo in modo di creare una struttura che permetta al bambino di continuare a vivere nel suo habitat naturale. Niente a che vedere quindi con l adozione fisica né con l adozione internazionale che crea sì nuovi vincoli relazionali, ma che recide i rapporti d origine. Come si diventa padrini a distanza Non è certo una donazione in danaro che ci fa diventare genitori, anche se ovviamente anche di questo c è bisogno. Il desiderare che un bimbo entri a far parte della nostra famiglia, sia pure solo con la sua fotografia e con il suo nome, richiede un interesse vivo, reale, di condividere con lui non solo cose (l offerta in denaro, l invio di un pacco ), ma anche i nostri sentimenti, il nostro amore per l uomo, per la sua incomparabile dignità di figlio di Dio. Quando nel 1993 il CMD di 10 11

6 Udine ha accolto le prime richieste di sostegno a distanza da parte dei nostri missionari, abbiamo pensato che potevano essere anche un valido strumento pedagogico per promuovere l educazione alla mondialità, la presa di coscienza dei problemi del Sud del mondo, la ricerca di un cambiamento di mentalità che porta ad un nuovo stile di vita, più essenziale e meno sprecone. Se ci sentiamo di percorrere questa strada, se accettiamo di essere disturbati dai poveri, allora possiamo anche essere padrini a distanza. Chi sono i genitori a distanza o padrini e madrine, come noi preferiamo definirli Ovviamente l adozione non è riservata solo alle famiglie, ma è aperta alle varie associazioni, gruppi di preghiera, gruppi missionari, colleghi di lavoro, ecc. E non è riservata solo agli adulti; è molto bello, ad esempio, insegnare a un bambino a pensare a un fratellino lontano, educandolo così alla condivisione; particolarmente significativo è adottare un bambino in occasione del Battesimo di un proprio figlio, donandogli la nostra fede arricchita da un opera di carità e inverando così il Vangelo che ci dice come la fede sia morta senza le opere. E poi ci sono le occasioni come la prima Comunione, la Cresima, il Matrimonio, quando due sposi possono cominciare con il far posto nel cuore ad un figlio lontano in attesa di quel figlio che poi invaderà anche tutta la loro vita. E perché non aiutare un bimbo in ricordo di chi non c è più? Quando muore una persona cara, soprattutto un figlio, questa ci lascia un patrimonio d amore che non può andare sprecato; a volte, per evitare la sofferenza, vorremmo smettere di amare e vivere una vita da spettatori ; ma l amore è un dono che ci è stato dato da Colui che per primo ci ha amati e continuamente ci chiede di trasmettere questo suo amore. Le modalità dei sostegni a distanza I sostegni a distanza proposti dal nostro CMD richiedono, da parte del padrino/madrina, un impegno di 5 anni e un versamento annuale di Euro 217,00; la quota adottiva rimane invariata per tutto il quinquennio e su di essa non viene effettuata alcuna trattenuta; le modalità di versamento sono diverse e vengono concordate all inizio del sostegno. I bambini da sostenere possono essere africani, asiatici e sudamericani, ma la disponibilità dipende dalle richieste che ci pervengono dai vari missionari, anche se da parte nostra - quando si decide di accogliere un bimbo - sarebbe meglio non dettare tante condizioni All inizio del sostegno viene consegnata la foto del bimbo corredata dai suoi dati anagrafici e dall indirizzo del missionario/a responsabile. Nel caso in cui non si potesse proseguire l adozione per il tempo stabilito, il sostenitore si impegna a informare la Segreteria del Centro Missionario. Per coloro che non si sentono di impegnarsi per cinque anni, ci sono i progetti di sostegno a distanza che possono esaurirsi con un unico versamento, sempre di Euro 217,00. Il rapporto con il bambino sostenuto Se ai padrini chiediamo la costanza e la puntualità nei versamenti, ai missionari chiediamo lo sforzo di mantenere vivo il rapporto con i benefattori, dando, almeno una volta all anno (è difficile poter chiedere di più!) notizie dei bambini. Tenendo conto dei fenomeni di mobilità delle persone, dell inesistenza di indirizzi civici, della diversità linguistica e dei problemi che possono nascere da un contatto diretto tra persone che non si conoscono e che vivono in culture differenti, il nostro Centro ritiene opportuno che ogni tipo di comunicazione si svolga attraverso i missionari. Inoltre, ogniqualvolta un missionario rientra in Italia, organizziamo un incontro tra il missionario stesso e i padrini e le madrine dei bambini di cui é responsabile, in modo da promuovere la reciproca conoscenza, da formare famiglia, prima di tutto tra noi, per poter essere famiglia anche per quel bambino lontano, per i suoi genitori, per i suoi fratelli. Ci rendiamo conto che è difficile non avere notizie per mesi, o avere solo notizie generiche; è difficile amare qualcuno di cui sappiamo poco o niente, qualcuno che in ogni momento potrebbe ammalarsi, soffrire e morire lascian

7 doci qui ignari e impotenti; ma è proprio questa gratuità che ci aiuta ad elevare un sentimento di semplice filantropia all altezza della carità di Cristo. Concludiamo con una brevissima statistica: il primo bimbo adottato, nel luglio del 1993, è stato Madu, indiano; l ultimo, agosto 2002, Loyda, peruviana. Tra Madu e Loyda una lunga teoria di 1792 bambini che, grazie alla generosità di tante persone, possono guardare al futuro con maggior speranza. L'esperienza di questi anni, la riuscita degli incontri che periodicamente promuoviamo tra i missionari e i padrini e le madrine dei bimbi adottati, la rete di umana e cristiana solidarietà che si è creata, ci esortano a continuare su questa strada, perché sostenere un bambino non é solo compilare un bollettino postale, o firmare un assegno. Il bambino che entra nella nostra famiglia deve essere con noi sempre: quando ci sediamo a tavola, sperando che anche lui possa mangiare; quando andiamo a fare la spesa, pensando che ogni nostro spreco é qualcosa sottratto a lui; quando la sera ci chiudiamo nella nostra casa, sperando che lui abbia almeno un riparo; quando preghiamo e raccomandiamo al Padre i nostri figli, raccomandando al Padre anche quel nostro figlio lontano. Non un'emozione superficiale e fugace, ma condivisione vera, che ci faccia sentire come nostra la fatica di vivere di quel nostro bambino, la sofferenza di non poter fare di più. Criteri concordati con i missionari per progetti di sostegno a distanza di bambini e/o adolescenti La modalità del sostegno a distanza di bambini prevede attività collegate esclusivamente alla assistenza e promozione in favore di bambini e adolescenti. I finanziamenti ottenuti attraverso questo strumento devono essere legati ad una progettazione chiara, secondo la traccia di progetto adottata dal CMD di Udine. Il progetto deve avere una durata massima non superiore ai 5 anni che può essere rinnovato alla scadenza, dopo una verifica, una valutazione e la presentazione di un nuovo progetto. Se il progetto è coofinanziato da più parti, nel preventivo spese, dovrà essere indicato in quale misura (in percentuale e in valore monetario) il CMD partecipa al finanziamento dello stesso. La sostenibilità del progetto riveste una particolare importanza e pertanto, dovrà essere indicato quali attività del progetto prevedono una continuazione oltre il termine dello stesso e come si intende proseguirle in termini gestionali, finanziari e giuridici. Il costo del progetto a carico del CMD dovrebbe essere indicativamente pari a circa 50 sostegni a distanza ( Euro all anno). In questo modo si intende offrire ad un maggior numero di missionari l opportunità di accedere a questo strumento. Per quanto riguarda la metodologia, il CMD si aspetta dai missionari un ampio coinvolgimento delle realtà locali. Il collegamento con gli offerenti che si rivolgono al CMD viene e sarà mantenuto esclusivamente dallo stesso; i loro indirizzi non possono essere comunicati ad altri in conformità della legge sulla tutela della privacy. A parità di necessità e di qualità progettuale si darà la priorità ai missionari originari della Diocesi di Udine. I MICROPROGETTI Un po di storia I microprogetti sono nati dalla necessità di sostenere l opera di promozione umana svolta dai nostri missionari friulani. Spesse volte si sostengono anche progetti realizzati da missionari o gruppi che non provengono dalla nostra diocesi, ma che sono ad essa collegati da rapporti di scambio e solidarietà

8 Come e con quali criteri Ai missionari viene richiesta la presentazione di un progetto secondo uno schema adottato dal nostro CMD che mira a rendere più chiari possibili gli obiettivi e la metodologia adottata dal progetto. Normalmente questi interventi hanno costi contenuti poiché l obiettivo non è la realizzazione di grandi opere bensì la promozione delle persone attraverso la loro partecipazione attiva alla realizzazione del progetto stesso. I criteri che ci guidano nella individuazione delle proposte di progetto da sostenere sono: Chiarezza di finalità e obiettivi Le azioni individuate per raggiungerli La metodologia, ovvero come vengono coinvolti e partecipano i seguenti attori: - La Chiesa locale - La congregazione del missionario - La comunità locale - La Chiesa di Udine - le istituzioni la sostenibilità, ovvero la capacità delle opere o delle attività realizzate tramite il progetto di sostenersi da sole alla conclusione dello stesso. pertanto tale obiettivo è difficilmente raggiungibile. Ma come fare ad animare le quasi 370 parrocchie diffuse su tutto il territorio della Diocesi? Il CMD con il suo gruppetto di volontari non potrà mai raggiungere tutte le parrocchie con regolarità e con una certa frequenza. È, quindi, necessario che l animazione venga svolta da persone della parrocchia stessa se si vuole che essa sia assidua ed efficace. Ma anche avendo individuato un referente per ogni parrocchia, promuovere degli incontri con un numero così grande di persone risulterebbe poco gestibile. È dunque necessaria una unità territoriale intermedia che possa fungere da nodo di collegamento tra il CMD e le parrocchie. Questa unità, nella nostra Chiesa locale, è da sempre la forania, che va valorizzata e rinforzata. Un gruppo di Referenti Foraniali è numericamente gestibile e potrebbe svolgere questo importantissimo ruolo di animazione e collegamento. Lo schema che segue rappresenta graficamente la rete da creare. CMD Centro Missionario diocesano IN CANTIERE... Referenti Foraniali Referente Parrocchiale RETE CON PARROCCHIE E FORANIE L obiettivo fondamentale del CMD è quello di animare la Pastorale Missionaria nella Diocesi. Attualmente il collegamento tra il CMD e le parrocchie è piuttosto labile e Gruppo Missionario Parrocchiale (GMP) 16 17

9 Il ruolo dei referenti foraniali Una volta individuata la rete di referenti saranno necessari alcuni incontri di Formazione/Informazione in modo da definire una linea di animazione comune per tutti. Sarà da determinare il percorso che potrebbe essere differenziato in base al bagaglio formativo di ognuno (religiosi, laici, ecc.), ma tutto ciò verrà stabilito insieme al gruppo dei referenti. Dopo un Corso-Laboratorio sulla Pastorale Missionaria, che permetterà di definire, contenuti, metodologie e linee di azioni comuni, si potrà iniziare l attività nelle singole parrocchie. Starà ai referenti: Individuare la pastorale missionaria esistente nelle parrocchie della Forania. Definire chi sono i referenti dei gruppi parrocchiali, laddove esistono. Verificare la possibilità di attivare dei gruppi nelle parrocchie dove non esistono. Incontrare i referenti dei gruppi parrocchiali e i gruppi stessi a scadenze definite. Partecipare alle riunioni con il CMD in modo di fare costantemente il punto della situazione e coordinarsi. Il ruolo dei referenti parrocchiali Il ruolo del referente parrocchiale è, ovviamente, quello di animare e sostenere il Gruppo Missionario della propria parrocchia (GMP). Per quanto riguarda le attività dei GMP si rimanda alla quarta parte di questo opuscolo ad essi dedicata. I referenti parrocchiali dovranno anche collaborare con il referente foraniale nella sua attività di coordinamento, discutendo insieme le attività dei vari gruppi e verificando anche la possibilità di attività a carattere foraniale. RETE CON LE CONGREGAZIONI E ONG Il CMD intende costruire non soltanto una rete interna tra le parrocchie e le foranie, ma anche una rete esterna con altre realtà missionarie presenti, in particolare con gli Ordini religiosi che si sono aperti alla missione e con il CeVI, l unica Organizzazione Non Governativa (ONG), di ispirazione cristiana presente in diocesi. Questa rete in parte esiste già, ne sono testimonianza le iniziative già avviate sia con il CeVI che con diverse Congregazioni Religiose. Essa però va rafforzata e resa stabile, nei modi e nei tempi, in modo da raggiungere una comunanza di metodologie ed obiettivi nel perseguire la pastorale missionaria della Diocesi e la educazione alla mondialità. Solo in questo modo si riuscirà ad ottimizzare le risorse, soprattutto quelle umane, evitando sovrapposizioni da una parte e lacuna dall altra. I Missionari Saveriani I Missionari Saveriani sono uomini chiamati a consacrare a Dio la loro vita per l'annuncio del Vangelo rispondendo al mandato del Signore: Andate in tutto il mondo e annunziate il vangelo a ogni creatura. E stata affidata loro una consegna: fare del mondo una sola famiglia, vivendo la missione in comunità per proclamare il Regno là dove non è ancora riconosciuto, denunciando quanto vi si oppone, indicarlo già presente nei segni e collaborare con tutte le persone di buona volontà alla sua venuta (Costituzioni n.7). Per il carisma specifico sono inviati a popolazioni e gruppi umani non cristiani, fuori del loro ambiente, cultura e Chiesa d'origine. Fedeli alle preferenze di Cristo, si rivolgono in particolare, tra i non cristiani, ai destinatari privilegiati del Regno: i poveri, i deboli, gli emarginati dalla società, le vittime dell'oppressione e dell'ingiustizia. Sono stati pensati e voluti da Mons. Guido Maria Conforti prima arcivescovo di Ravenna e poi di Parma. La sua attenzione e amore per la sua diocesi 18 19

10 non gli ha fatto mancare l interesse concreto per tutta la Chiesa dando vita ad una famiglia missionaria. E stato beatificato il 17 marzo del Il loro patrono è San Francesco Saverio, dal quale prendono il nome. I missionari saveriani friulani sono una cinquantina, presenti in varie parti del mondo. Iniziarono la loro presenza a Udine nel 1946, dopo uno scambio epistolare tra lo stesso fondatore e l allora arcivescovo mons. Giuseppe Nogara. I missionari presenti attualmente cercano di collaborare in stretta comunione con l Arcivescovo per essere memoria dell impegno di ogni Chiesa locale per tenere sempre viva l ansia, la passione, la preoccupazione per tutta la chiesa di Cristo che è per natura missionaria. Sede legale e recapiti: Via Monte San Michele, UDINE Tel 0432/ Fax 0432/ saveriani.ud@libero.it Il CeVI Il CeVI è sorto a Udine nel 1985 ed opera per la promozione umana, collaborando all attivazione in Italia e all estero di processi di sviluppo sostenibile, partecipato, equo e rispettoso delle differenze. Agisce nell ottica della cooperazione decentrata promuovendo l incontro, lo scambio e la progettualità tra comunità del Nord e del Sud del mondo, nell ottica di un modello integrato tra attività di cooperazione e di educazione alla mondialità. Nel campo dello sviluppo collabora con organismi del Sud del mondo instaurando relazioni di partenariato basate sulla condivisione degli obiettivi, sullo scambio di conoscenze e sulla stima reciproca al fine di realizzare concrete azioni di cooperazione. I progetti sono sempre frutto di una richiesta locale, delineati nella sostanza e nelle modalità operative dalle comunità stesse. I volontari, quando presenti, assumono un ruolo di facilitatore dei processi di sviluppo in atto, favorendo l interscambio tra popolazioni del Nord e del Sud del mondo (prevalentemente America Meridionale e Africa) nel massimo rispetto delle diversità. Ad integrazione dei programmi di cooperazione il CeVI promuove azioni educative per favorire la realizzazione di cambiamenti sia al Nord sia al Sud del mondo, coinvolgendo in un processo integrato associazioni, scuole, enti locali, servizi sociali, ecc. In tale settore le principali attività riguardano la progettazione e programmazione di itinerari didattici in contesti scolastici e non, itinerari formativi per insegnati e animatori, itinerari di sensibilizzazione alla popolazione, realizzazione di seminari, mostre, materiale informativo. Sede legale e recapiti: Via Torino, UDINE Tel 0432/ Fax cevi@mail.nauta.it sito: CENTRO DI DOCUMENTAZIONE Il CMD sta lavorando, insieme ad altri Uffici pastorali diocesani, ad un Centro di Documentazione che permetta un migliore accesso al materiale librario e video di cui dispone la diocesi. Al momento si sta inserendo al computer tutto il materiale disponibile in modo di poter avere una facile ricerca degli argomenti di interesse tramite delle parole chiave. Una volta avviato il Centro dovrebbe essere aperto a gruppi di solidarietà, GMP, educatori ed insegnanti, studenti e laureandi offrendo un servizio di consultazione, ricerca, prestito, aiuto nelle ricerche scolastiche. Si spera di poter avviare il servizio nel FOGLIO DI COLLEGAMENTO Un'altra iniziativa che il CMD intende realizzare è quella di un foglio di collegamento che informi sulle iniziative del CMD, sulle attività dei GMP, su altre iniziative di carattere missionario proposte da altre organizzazioni o realtà missionarie presenti in Diocesi, sulle notizie che i nostri missionari ci inviano. Questo foglio informativo potrà essere avviato soltanto dopo aver consolidato la rete con le foranie ed i GMP

11 Le iniziative della Chiesa Universale di tutto il mondo le PP.OO.MM. occupano giustamente il primo posto, perché sono mezzi per educare fin dall'infanzia i cattolici alla solidarietà della Chiesa per sua natura universale e missionaria. PONTIFICIA OPERA DELLA PROPAGAZIONE DELLA FEDE (OPF) Annunciare il Vangelo a tutte le Genti è il compito fondamentale della Chiesa. Le Pontificie Opere Missionarie (PP.OO.MM.), sono il più importante organismo ecclesiale cattolico per promuovere e sostenere la Missione evangelizzatrice della Chiesa e presiedere la carità a livello universale. Affidate alla responsabilità del Papa, delle Conferenze Episcopali e di ogni Vescovo, hanno quattro obiettivi: formare la coscienza missionaria di tutti i cristiani promuovere la spiritualità missionaria in tutte le comunità cristiane suscitare le vocazioni missionarie di sacerdoti, suore, religiosi e laici in mezzo al popolo di Dio per il servizio alla Chiesa missionaria alimentare la carità fraterna per il sostegno di tutte le Chiese del mondo Le PP.OO.MM. sono quattro: - Pontificia Opera per la Propagazione della Fede (OPF) per il sostegno spirituale e materiale a tutte le Chiese; - Pontificia Opera di san Pietro Apostolo (OSPA) per il sostegno alla formazione dei clero locale nelle giovani Chiese; - Pontificia Opera dell'infanzia Missionaria (POIM) per la solidarietà evangelica da ragazzi a ragazzi; - Pontificia Unione Missionaria (PUM) per la formazione missionaria permanente del clero, i religiosi e le religiose. Facendo capo al Papa e al Collegio Episcopale, anche in seno alle diocesi Dopo 2000 anni di cristianesimo, nel mondo ci sono ancora di persone che non conoscono Gesù Cristo. Un numero destinato a crescere, dato l'incremento demografico nei Paesi tradizionalmente non cristiani. Le diocesi cattoliche nel mondo (circa 2.700) sono tutte impegnate ad annunciare il Vangelo di Gesù Cristo e a promuovere tra gli uomini i valori del Regno di Dio. Un po di storia Dopo un declino dell attività missionaria, verso il 1820, in seguito a un profondo rinnovamento spirituale, dalla Francia numerosi missionari partirono per la Cina, l Indocina e l'america. Nel 1822, a Lione, un gruppo di laici, fondò l'opera della Propagazione della Fede (OPF), con un obiettivo preciso: dare sostegno spirituale e materiale a tutte le missioni del mondo. I suoi membri erano tenuti ad una preghiera quotidiana per le missioni e ad un piccolo contributo finanziario. Con l incoraggiamento del Papa Gregorio XVI, l'opera in poco tempo si diffuse in tutte le diocesi di Francia, poi in altri Paesi d'europa, più tardi in America. Nel 1845 esisteva in 444 diocesi. Nel 1922 fu dato all'opera uno statuto pontificio e la sua sede centrale venne trasferita a Roma, divenendo cosi l organo ufficiale della Chiesa per la cooperazione missionaria

12 Nel 1926 il Papa Pio XI accolse la proposta della OPF per l istituzione della Giornata Missionaria Mondiale (GMM) da celebrarsi nella penultima domenica di ottobre in tutte le diocesi, le parrocchie e gli Istituti del mondo cattolico. L iniziativa ha lo scopo di far conoscere le finalità missionarie dell Opera, promuovere le iscrizioni e sollecitare la raccolta di aiuti per le missioni, ma soprattutto pregare. La diocesi di Udine ha così contribuito: Giornata Missionaria Mondiale Altre offerte Totale Lit Lit Lit. L attività dell opera è la Giornata Missionaria Mondiale: Attivitá GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE (GMM) La GMM si celebra in tutto il mondo la penultima domenica di ottobre per aiutare non questa o quella missione, ma tutte le missioni cattoliche. La OPF - presente in più di 100 Paesi - col Fondo mondiale per l'evangelizzazione organizza un aiuto programmato e permanente nei vari continenti a tutte le giovani Chiese, che attualmente sono Un dovere di tutti I cattolici e le loro comunità sono tenuti in coscienza a rispettare la finalità della Giornata della Missione universale. Nessun altro scopo può venirle aggiunto, né i fondi da essa provenienti possono venire stornati per altre richieste ed esigenze, sia pure di carattere missionario. A ciò sono tenuti: i Vescovi che, consacrati per la Chiesa universale, sono responsabili diretti di tutta l'evangelizzazione e rendono la propria diocesi missionaria promuovendo specialmente le Pontificie Opere Missionarie (A. G. 38); Vengono garantiti aiuti con sussidi e sostegno per le attività pastorali: alle diocesi al clero locale alle comunità religiose alle scuole, ai collegi e alle università per la formazione e il sostentamento di catechisti/e responsabili della catechesi e animatori di comunità per l edificazione di nuove chiese e cappelle per i mass media al servizio dell evangelizzazione... i Parroci, ai quali viene inviato il materiale di animazione per l'ottobre missionario. Le Norme della C.E.I per la Cooperazione missionaria della Chiesa che è in Italia (1975) stabiliscono che le offerte raccolte per le PP.OO.MM. vengano trasmesse integralmente alla Direzione Nazionale tramite il CMD ; gli Istituti missionari, i quali sono invitati a collaborare generosamente non solo nella sua celebrazione, ma anche alla preparazione remota e che si asterranno dalla propaganda con raccolta di offerte in proprio favore, un mese prima della GMM e un mese dopo. Nel 2001 la OPF ha distribuito sussidi alle Chiese nel mondo per un totale di Dollari

13 PONTIFICIA OPERA INFANZIA MISSIONARIA (POIM) Un po di storia La POIM è nata nei 1843 allorquando il Vescovo di Nancy (Francia), Charles Forbin de Janson, sentì da alcuni missionari il racconto delle condizioni dei bambini in Cina. I piccoli, appena nati, venivano abbandonati nei boschi e lasciati morire nelle maniere più crudeli. Il Vescovo fu colpito e pensò che bisognava fare qualcosa; convocò quindi sacerdoti e adulti, i primi aderenti alla Propagazione della Fede, ma la Cina era lontana e si concluse poco. Allora si rivolse ai bambini e ai ragazzi: Io e voi, con una Ave Maria al giorno e un soldo al mese salveremo i bambini della Cina. Ai ragazzi non è chiesto di salvare il popolo dei bambini, ma ognuno deve portare davanti a Dio la loro sofferenza. In ogni diocesi, in ogni parrocchia nacque l'infanzia Missionaria e incominciò il miracolo della solidarietà materiale e spirituale. Oggi il miracolo continua a favore di tutti i bambini bisognosi del mondo. A chi si rivolge La POIM è presente in 110 Paesi dei mondo. Essa si rivolge ai bambini e ai ragazzi in età compresa tra gli 0 e i 14 anni di tutti i ceti e di tutte le appartenenze. Essi, attraverso l'opera, collaborano con il Papa a realizzare la fraternità universale in nome del Vangelo. Finalità del servizio La Pontificia Opera della Santa Infanzia presta un servizio alle Chiese locali per aiutare gli educatori a risvegliare progressivamente nei fanciulli una coscienza missionaria universale e per guidarli verso una comunione spirituale e materiale con i fanciulli delle regioni e delle Chiese più povere. Fin dalla sua origine, l'opera ha contribuito alla fioritura di vocazioni missionarie (Statuti PP. OO. MM.). L animatore deve proporre in modo corretto il ruolo attivo dei bambini così da far emergere ed illuminare la radice della vocazione missionaria. Il bambino va aiutato a spezzare il cerchio di egocentrismo nel quale si trova, facendogli prendere coscienza di non essere il baricentro del mondo. L'animazione missionaria è una risposta educativa perché: aiuta fin da piccoli a vivere il Battesimo; assegna ai bambini un ruolo ed un compito nella società e nella Chiesa; educa al senso di responsabilità; risponde al bisogno di concretezza; permette esperienze emotive; stimola la solidarietà e contribuisce a rompere il cerchio dell'egocentrismo; aiuta i ragazzi a prendere coscienza della propria vocazione cristiana. Attivitá GIORNATA MONDIALE DELL INFANZIA MISSIONARIA É la celebrazione più nota, che educa alla solidarietà con tutti i ragazzi del mondo e viene tradizionalmente celebrata nel giorno dell epifania (6 gennaio) in 110 Paesi. La POIM sostiene ogni anno centinaia di progetti in tutto il mondo a favore dei bambini e dei ragazzi. Simbolicamente alcuni di questi vengono illustrati nei sussidi che possono essere utilizzati anche in altri momenti dell anno. Ottobre missionario: ai ragazzi vengono affidati piccoli ruoli organizzativi: preparazione degli ambienti, corrieri della missione (affidare ai ragazzi la distribuzione delle buste). Si può anche ipotizzare il mandato con la consegna della croce. Avvento missionario: si possono impostare a livello di catechesi le quattro settimane avvalendosi dei sussidi (vedi Ponte d oro come sussidio). Nel 2001 La diocesi di Udine ha raccolto ed inviato Lit

14 PONTIFICIA OPERA DI SAN PIETRO APOSTOLO (OSPA) Un po di storia La OSPA per il Clero delle giovani Chiese è nata nel 1889 dalla passione missionaria di due donne francesi: Jeanne Bigard e sua madre Stephanie Cottin. Alcuni passaggi della Comunicazione ufficiale sull'opera di san Pietro Apostolo" fatta da Jeanne Bigard nell'agosto dei 1902 al Congresso Mariano di Friburgo ci aiutano a capire il contesto in cui è nata: L'Opera di san Pietro Apostolo per la formazione del Clero indigeno delle Missioni è stata iniziata, da mia madre e da me, nel A quell'epoca, un Vescovo del Giappone, mons. Cousin, ci aveva partecipato il suo dolore ben legittimo d'essere obbligato, per mancanza di risorse, di rifiutare un numero considerevole di vocazioni sacerdotali tra gli Indigeni. Noi prendemmo immediatamente la decisione di rimediare a questa sventura adottando questi buoni giapponesi, fornendo loro i mezzi per ricevere l'educazione sacerdotale. Attività ADOTTARE UN SEMINARISTA DELLE GIOVANI CHIESE Una delle forme più efficaci per concretizzare il sostegno spirituale e materiale ai seminaristi delle giovani Chiese è quella dell'adozione missionaria promossa dall'opera di San Pietro Apostolo fin dalla sua fondazione. Perché Alla OSPA è affidato il compito di fornire i mezzi necessari alla costruzione e al mantenimento dei seminari minori e maggiori nei territori dipendenti dalla Congregazione per l'evangelizzazione dei Popoli; di cooperare alle attività dei noviziati maschili e femminili; di provvedere alle spese dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose locali che devono frequentare Università o Scuole di specializzazione fuori dai propri Paesi. Chi La OSPA è stata fondata per sensibilizzare il popolo cristiano al problema della formazione dei clero locale nelle Chiese di missione e per invitarlo a collaborare spiritualmente e materialmente alla preparazione dei candidati al sacerdozio (dagli Statuti). Per questo l'opera fa appello a tutta la comunità cristiana: famiglie, parrocchie, scuole, associazioni, movimenti, vescovi, sacerdoti, comunità religiose... Come Il CMD fa da tramite con le PP.OO.MM. per qualsiasi informazione, comunicazione ed invio di offerte. Modalità principali di adozione - Adozione individuale: ci si impegna a contribuire, ratealmente in cinque anni od in unico versamento, con la somma minima di Euro 2.583,00 corrispondente al costo medio di mantenimento di un seminarista durante gli studi filosofici e teologici. - Adozione perpetua: ci si impegna a versare (in unico versamento) una somma da capitalizzare che assicuri una rendita annua da destinare al mantenimento di un seminarista: offerta minima Euro 7.747,00. Si può partecipare al sostegno economico dei seminaristi anche con offerte libere di qualunque entità, donazioni, vitalizi, lasciti testamentari. L'adozione missionaria di un seminarista è resa visibile mediante il certificato di adozione, corredato da fotografia, dati anagrafici, seminario e stato degli studi, che l Opera stessa invia al benefattore adottante. L assegnazione in adozione, pur personalizzata, rappresenta tutti i seminaristi per i quali l'opera chiede il sostegno, che si concretizza non solo economicamente, ma soprattutto nella preghiera e nell offerta del quotidiano, in profondo rapporto di comunione con la Chiesa universale

15 Gli aiuti economici vengono utilizzati a vantaggio non del singolo seminarista, ma del seminario che lo accoglie e lo prepara al sacerdozio. PONTIFICIA UNIONE MISSIONARIA (PUM) Alla notizia dell'ordinazione sacerdotale, del trasferimento in altro seminario, dell'abbandono degli studi da parte del seminarista affidato o di qualunque evento che renda necessario sostituirlo con un altro, l Opera provvede a darne comunicazione personale con lettera al benefattore interessato, tramite il CMD. Assistiti dalla OSPA in tutto il mondo anno 2001 Seminari assistiti Seminaristi sussidiati Ordinazioni sacerdotali Offerte raccolte in tutto il mondo Il contributo dei fedeli italiani Assistiti dalla Diocesi di Udine Anno ,74 $ ,66 $ Finalità Gli obiettivi dell'opera sono affermati chiaramente negli Statuti del 1980 e nella Redemptoris Missio: Promuovere la formazione e l'informazione missionaria dei sacerdoti, dei membri degli Istituti religiosi o della società di vita comune o degli Istituti secolari, dei candidati al sacerdozio e alla vita consacrata, come pure delle altre persone impegnate nel ministero pastorale della Chiesa. L'Unione si rivolge a tutti coloro che sono chiamati ad animare il popolo di Dio (Statuti, II, 23). Cooperare alla missione vuol dire non solo dare, ma anche saper ricevere: tutte le Chiese particolari, giovani e antiche, sono chiamate a dare e a ricevere per la missione universale e nessuna deve chiudersi in se stessa (Redemptoris Missio, 85). Attività Benefattori adottanti Seminaristi adottati Seminaristi ordinati ( ) Contributi Lit. VISITA ED ANIMAZIONE DEI SEMINARI Un gruppo di 7 missionari, provenienti da altrettanti Istituti specificatamente missionari, visitano ogni anno tutti i Seminari Maggiori d'italia, per un'occasione di incontro, animazione e formazione missionaria dei seminaristi. La visita è occasione di stimolo per i giovani dei seminari, perché nel proprio cammino formativo scoprano l'universalità del sacerdozio al quale sono chiamati, e per sensibilizzarsi in un impegno pastorale di animazione missionaria che sarà tra i più qualificanti per il proprio ministero. La visita è anche incontro del missionario con l'équipe educante e col corpo docente, perché la missiologia sia inserita nel corso di ecclesiolo

16 gia, o affrontata nelle attività seminariali o comunque considerata come sfondo dello studio di ogni disciplina teologica. Il gruppo GAMIS Il Gruppo di animazione Missionaria in Seminario (GAMIS) è formato dai seminaristi che regolarmente si ritrovano per programmare iniziative di informazione, formazione e preghiera missionaria. Mantiene vivo lo spirito missionario e ha a cuore la massima apertura universale del Seminario stesso. Le iniziative della Chiesa Locale OTTOBRE: IL MESE DELLA MISSIONE UNIVERSALE Dal decreto conciliare Ad Gentes (1965) fino alla lettera enciclica Redemptoris Missio (RM) di Giovanni Paolo Il (1990) è tutto un susseguirsi di affermazioni circa la natura missionaria della Chiesa e la responsabilità di ogni battezzato in ordine alla missione. Due citazioni tra le tante: L'evangelizzazione missionaria costituisce il primo servizio che la Chiesa può rendere a ciascun uomo e all'intera umanità nel mondo odierno (RM 2) I cristiani, avendo dei doni differenti, devono collaborare alla causa del Vangelo, ciascuno secondo le sue possibilità, i suoi mezzi, il suo carisma e il suo ministero (AG 28a). La missione è, quindi, una dimensione costitutiva ed essenziale della Chiesa e della testimonianza del cristiano. Per questo, a partire dai primi anni '70, si è voluto che l'animazione missionaria delle Diocesi e delle singole comunità si estendesse dalla GMM a tutto il mese di ottobre. L'ottobre missionario, che apre di fatto l'anno pastorale con una dimensione veramente cattolica, cioè universale, diventa così un mese di richiamo e di educazione missionaria. L'ormai consolidata scansione in cinque settimane ci richiama altrettanti aspetti fondamentali per la vita e la testimonianza della Chiesa missionaria e di ogni cristiano

17 Proposte per l animazione dell ottobre missionario Veglia missionaria Partecipazione alla veglia missionaria diocesana in duomo o in un altra chiesa il 3 venerdì di ottobre: un appuntamento di forte spiritualità per tutta la diocesi intorno ai propri missionari, ai quali il Vescovo rinnova il mandato alle genti. Animazione liturgica Animazione delle eucaristie domenicali secondo i temi delle 5 settimane, seguendo il sussidio delle PP.OO.MM. Stampa missionaria Allestimento di un banco stampa per la diffusione delle riviste missionarie ed altri sussidi. Testimonianze Ascolto delle testimonianze dei missionari in occasione di celebrazioni o in incontri appositamente proposti in parrocchia. GIORNATA DI PREGHIERA E DIGIUNO PER I MISSIONARI MARTIRI Un po di storia É una Giornata tra le più recenti fra le tante celebrate annualmente, ma divenuta in poco tempo appuntamento tra i più vissuti e partecipati da tutta la comunità ecclesiale. Viene celebrata il 24 marzo e fu promossa nel 1993 per iniziativa del Movimento Giovanile Missionario delle PP.OO.MM.. In un epoca di disorientamento, di inquietudine, di indifferenza, di ricerca di modelli vacui ed illusori, di spinte intolleranti e xenofobe, è un fatto rilevante che dei giovani propongano all'attenzione delle comunità cristiane dei modelli diversi, controcorrente, certamente scomodi ma credibili. I missionari uccisi, donne e uomini, rendono presente e comprensibile ai giovani di oggi il primo Martire che ha versato il proprio sangue per amore di tutti: Gesù Cristo. Per i giovani, ma non solo, rappresenta un occasione privilegiata per riorientare il cammino e dare senso e sostanza alla vita. Perchè il 24 marzo Il 24 marzo 1980, mentre celebrava il sacrificio eucaristico, veniva assassinato Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador. Egli, pur conoscendo i pericoli che correva per le minacce ricevute a causa della sua difesa dei diritti inalienabili del popolo salvadoregno e dei poveri soprattutto, non cessò di essere uomo di speranza e di fiducia. La sua morte suscitò una forte impressione. Quel giorno è rimasto nel cuore di tutti coloro che credono possibile costruire un mondo di pace e di giustizia. La data del 24 marzo è così sembrata la più significativa per estendere a livello universale la memoria di tutti i missionari uccisi

18 Fare memoria Il martirio è una testimonianza da non dimenticare. La Chiesa dei primi secoli si è adoperata per fissare in appositi martirologi la testimonianza dei martiri... Nel nostro secolo sono ritornati i martiri, spesso sconosciuti, quasi militi ignoti della grande causa di Dio. Per quanto e possibile non devono andare perdute nella Chiesa le loro testimonianze. Occorre che le Chiese locali facciano di tutto per non lasciar perire la memoria di quanti hanno subito il martirio, raccogliendo la necessaria documentazione (TMA n 37). Sussidi La giornata del 24 marzo diventa allora un'occasione speciale per fare memoria dei numerosi martiri che ogni anno vengono uccisi per la loro fedeltà a Cristo, il martire per eccellenza. Da Roma ogni anno arriva in tutte le parrocchie il materiale per l'animazione di questa Giornata: veglia di preghiera, via crucis, martirologio dell'anno precedente, suggerimenti di segni... Non mancano gli spunti per vivere e celebrare con impegno anche nelle nostre comunità questo appuntamento. QUARESIMA DI FRATERNITÀ La parola del Papa Esorto ogni cristiano, in questo tempo quaresimale, a dare visibilità alla sua conversione personale con un segno concreto di amore verso chi è nel bisogno, riconoscendo in Lui il volto di Cristo, quasi a tu per tu: Ero povero, ero emarginato e tu mi hai accolto (Quaresima 1998). La comunità cristiana sa che la fede senza le opere è morta (Gc 2,17). In occasione, della Quaresima, tutti, ricchi o poveri, sono invitati a rendere presente l'amore di Cristo con generose opere di carità. In quest'anno giubilare la nostra carità è chiamata, in modo particolare, a manifestare l'amore, di Cristo ai fratelli che mancano dei necessario per vivere, a quanti sono vittime della fame, della violenza e dell'ingiustizia (Quaresima 2000). Perciò la Chiesa resta sempre accanto a quanti subiscono le conseguenze della povertà e dell emarginazione, e continuerà a stendere la sua mano fraterna ai popoli indigeni per collaborare alla edificazione di una società dove tutti e ciascuno, creati ad immagine e somiglianza di Dio (cfr Gn 1, 26), vedano rispettati i propri diritti, con condizioni di vita conformi alla loro dignità di figli di Dio e fratelli in Gesù Cristo (Quaresima 2002). La parola dei Vescovi I Martiri friulani Padre Aldo Marchiol, ucciso in Burundi nel 1995 (a sinistra) e Padre Evaristo Migotti, ucciso in Africa nel 1963 (a destra). Mons. Oscar Romero, ucciso a San Salvador nel 1980 (al centro). Nel 1962 i Vescovi del Nord Est lanciavano la campagna Un pane per amor di Dio. L esigenza nasceva dalla sempre più consapevole coscienza - favorita dalla rapida diffusione dei mezzi di comunicazione - della tragica realtà della fame che colpiva varie popolazioni del Sud del mondo. All'avvicinarsi della santa Quaresima, desideriamo richiamare la vostra attenzione di cristiani sulla situazione tragica in cui si dibattono milioni di 36 37

19 uomini privi persino del necessario alla vita. Si tratta di milioni e milioni di bambini, vecchi, donne, uomini, che sono costretti a languire nella miseria più nera, senza tetto, senza pane, senza medicine... Può un cuore cristiano rimanere inerte e indifferente dinanzi a un tale stato di cose? Non dovremmo proprio noi, che sappiamo essere la carità la nostra nota distintiva, sentirci più degli altri impegnati a portare soccorso prima che sia troppo tardi?... Siamo sempre più preoccupati dinanzi all'estendersi, persino nelle categorie più modeste, di aspetti di vita imperniati prevalentemente, se non esclusivamente, sul godimento sfrenato, che con facilità e frequenza degenera in un pratico materialismo, dimentico d'ogni impegno religioso e di ogni legge morale. Per troppa gente, anche cristiana, le giornate s'alternano fra il lavoro e il guadagno, il guadagno e il divertimento, nella illusoria ricerca di una felicità precaria e inconsistente... La disciplina morale della rinuncia volontaria occupa un posto ben deciso nell'ascetica cristiana. E pensiamo al periodo quaresimale come al tempo in cui la penitenza è un più urgente dovere... Non vi chiediamo di rinunciare al necessario, bensì di offrire il superfluo. Nella nostra giornata ci sono, e non poche, occasioni di fare qualche piccola rinuncia; tradotte in moneta e raccolte insieme potranno donarci la gioia di offrire una somma più che discreta per i fratelli lontani. Già s. Agostino ammoniva i fedeli del suo tempo: Sottrai alla tua ingordigia col digiuno quaresimale qualche cosa da offrire in elemosina ai Poveri. Stendi la tua carità a tutta la terra, se vuoi amare Cristo, perché le membra di Cristo si estendono a tutta la terra. Dal mercoledì delle Ceneri alla Domenica di Pasqua, in ogni famiglia ricca o povera, tutti, adulti e fanciulli, procurino di rinunciare a qualcosa che sollecita il gusto e il piacere. Quale festa per ciascuno di noi se il denaro corrispondente a ogni rinuncia piccola o grossa, così raccolto in famiglia, sarà offerto nella Pasqua sull'altare della carità per questi nostri fratelli sventurati e lontani! 1 miliardo 200 milioni di persone vivono nella povertà assoluta. (fonte: UNDP) 826 milioni di persone sono gravemente denutrite. (fonte FAO) 11 milioni di bambini muoiono ogni anno per fame prima di aver raggiunto i 5 anni. (fonte: UNICEF) 250 milioni di bambini e ragazzi lavorano, 120 milioni in condizioni di grave sfruttamento. (fonte: ILO) Modalità La nostra diocesi scelse fin dall'inizio di destinare il frutto della solidarietà quaresimale per alcuni mini progetti presentati da alcuni missionari friulani sparsi per il mondo ed in particolare i Fidei Donum (FD), come un segno efficace di una comunione che supera ogni barriera nel nome dell unico Dio Padre di tutti. Si consiglia che le offerte vengano raccolte nella liturgia del Giovedì Santo, il giorno dell istituzione dell Eucaristia, in cui Gesù Cristo si fa pane spezzato per la salvezza di tutta l'umanità. La Quaresima 2002 Un pane per l amor di Dio è stato condiviso con la diocesi argentina di San Martìn, dove operano tre sacerdoti FD della diocesi di Udine. La Raccolta Totale dalle Parrocchie Euro ,65 Offerte da Privati Euro 7.246,31 Tot. raccolta al 31/07/2002 Euro ,96 Disponibilità da altri fondi Euro ,62 Totale inviato Euro ,

20 I progetti che si realizzeranno La Caritas della diocesi di San Martìn ha individuato quattro progetti che verranno realizzati con i fondi raccolti dalla nostra diocesi. Campagna di Natale Prevede per il prossimo Natale la distribuzione di pacchi alimentari per le famiglie più indigenti della diocesi. Salone multiuso Con una parte dei fondi verrà completata la costruzione di un salone multiuso per attività pastorali e sociali nella parrocchia di Maria Immacolata (Cappella Cristo Redentore). Scuola San Carlo Borromeo Si darà impulso alla attività della scuola in modo da permettere l accoglienza di altri 25 bambini poveri del quartiere di Nueva Esperanza. Centro giovanile per attività e formazione pastorale La diocesi avvierà la costruzione del Centro per la Pastorale Giovanile. GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA Un po di storia Tutti riconoscono in Raoul Follereau, francese colto e benestante, brillante poeta, giornalista e scrittore, il grande apostolo dei lebbrosi. Nel 1936, ancora giovane, in uno dei suoi viaggi in Africa scopre i malati di lebbra. Nei dieci anni successivi percorre il mondo tenendo conferenze per raccogliere fondi per la cura della lebbra e per spezzare i pregiudizi culturali che costringono i lebbrosi in uno stato di segregazione. Nel 1954, per sensibilizzare l'opinione pubblica, lancia la prima Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra. Oggi circa 150 nazioni partecipano a questa Giornata. Nello stesso anno compie un gesto spettacolare: scrive ai Presidenti degli Stati Uniti e dell'unione Sovietica per chiedere, invano, che rinuncino ad un aereo da bombardamento ciascuno per curare tutti i lebbrosi del mondo. Nel 1964 scrive al Segretario Generale dell'onu per chiedere che tutte le nazioni prelevino dal loro bilancio la spesa di una giornata di armamento e la mettano in comune per lottare contro la carestia, i tuguri e le malattie che decimano l'umanità. Il 6 dicembre 1977, dopo una vita spesa a rendere giustizia ai malati di lebbra, muore a Parigi. La lebbra è una malattia contagiosa causata dal mycrobacterium leprae, bacillo isolato nei 1873 da G. A. Hansen, da cui il nome di Hanseniasi o Morbo di Hansen. Il bacillo, inizialmente distrugge i nervi periferici provocando insensibilità; successivamente attacca i tessuti causando le mutilazioni. Se non trattata, provoca danni progressivi e permanerti a pelle, nervi, arti ed occhi. Dai primi anni '80, con adeguate terapie, finalmente si può guarire. Ogni giorno nel mondo si registrano circa nuovi casi ai lebbra. 6 milioni sono le persone che hanno la vita segnata da questa malattia e 19 sono i Paesi in cui essa è ancora endemica. Il 90% dei disabili di tutto il pianeta vive nei Paesi del Sud del mondo. Di questi solo l'l% ha la possibilità di accedere ai servizi riabilitativi. Cosa si fa in Diocesi Il CMD Il CMD sostiene, da molti anni, diversi nostri missionari che svolgono attività sanitarie non solo con i lebbrosi, ma anche con le nuove lebbre, quali 40 41

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