Enterprise Ericsson nasce da uno spin off fatto, recentemente, dal Gruppo Ericsson nell ambito di una

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1 Dott. Luigi CARUSO Enterprise Ericsson nasce da uno spin off fatto, recentemente, dal Gruppo Ericsson nell ambito di una ristrutturazione internazionale. In Italia si è costituita Enterprise Ericsson, che fattura quest anno circa 750 miliardi, in vecchie lire. Perché è stata fatta questa operazione? Per non essere condizionati dalle vicende del mondo delle tecnologie. In particolare, per il Gruppo Ericsson, l umts è stato, ed è, una situazione di empasse che ha determinato un congelamento di risorse e di strategie finanziarie. Si è deciso, quindi, di attaccare il mercato enterprise con una struttura finanziaria ed una operativa più dinamica e più flessibile. Questa scelta è stata fondamentale perché bisogna ormai scorporare le due aree: quella puramente tecnologica e quella dei servizi e delle applicazioni. E qui entriamo nell ambito dello scenario internazionale che si sta sviluppando. L Italia è, in particolare, un Paese che si trova in una condizione ideale. E vero che lo Stato italiano, nel 2000, per l I.C.T spendeva, rispetto agli altri Paesi europei, non più dell per cento, - il che vuol dire che siamo in ritardo notevole rispetto alla

2 Germania e all Inghilterra e siamo in anticipo rispetto alla Spagna che è al 7 per cento - però l Italia cresce anno per anno con un ritmo più ampio. Questo vuol dire che il nostro Paese sta recuperando, ma anche che in Italia esiste sostanzialmente un digital divide nei diversi settori: nelle pubbliche amministrazioni, nell industria privata, nel commercio. Ed è per questo che poi ritroviamo un ritardo nel business dell ecomerce o del e-government. Questo Governo, finalmente, ha deciso di accelerare il piano di sviluppo dell egovernment, che diventa l effettiva forza trainante del mercato dei servizi ICT verso l impresa. Le aziende si stanno trasformando. Noi per primi: stiamo crescendo con un ritmo superiore al 20 per cento l anno di fatturato (il 2001 rispetto al 2002); nel 2002, avremo un incremento del 25 per cento la produttività pro capite dell Azienda è stata notevolmente migliorata rispetto a certi standard precedenti: oggi, il fatturato pro capite di Enterprise è di più di 2 miliardi a testa. Questi sono passaggi fondamentali, perché le aziende ormai debbono lavorare con modelli di business che si reggono e che siano altamente produttivi. 2

3 Questa alta necessità di ristrutturazione all interno delle aziende si deve accompagnare ad una ristrutturazione della domanda. Per fortuna, in Italia siamo in uno scenario che è come una molla caricata, con tutte le condizioni per avere un ritmo di crescita ancora superiore a quelli storici. Questa accelerazione potenziale potrebbe essere, però, bloccata in concreto da certe indeterminatezze nell ambito della politica del Governo o anche delle politiche delle imprese. Ed è questa differenza fra pubblica amministrazione e industria che ci deve far riflettere: l industria presenta una domanda ancora debole, perchè tutte le industrie, in Italia, di qualsiasi settore, sono sotto ristrutturazione e, quindi, la domanda di nuovi servizi e nuove applicazioni ICT è in corso di riconsiderazione. Le aziende private ancora non stanno entrando, di fatto, nell e-commerce, in quello che si dice il mondo dell impresa digitale o digital enterprise, essendo appesantite da tutti i sistemi legacy, da tutti i processi non ancora allineati alla soluzione web o alla soluzione on-line. Quindi nel mondo dell industria la domanda non si è ancora evoluta in maniera corretta, se paragonato a quella della pubblica amministrazione, dove c è un 3

4 fortissimo piano per l e-government, sembra molto bene impostato da un punto di vista strategico. Personalmente non sono molto orientato a presentare richieste al Governo. Noi aziende, per prime, abbiamo un obbligo: quello di costruire dei modelli interni organizzativi ed operativi in linea con le domande di tipo internazionale. L Italia, ormai, è entrata nella dinamica globalizzata dell economia e questa è l effettiva forza trainante del Paese. Il nostro Paese è molto vicino ai ritmi di crescita, e almeno di cultura, che si vedono a livello internazionale; anzi, in Italia, a volte, ci sono dei segnali anche più forti, forse perché l Italia deve recuperare un ritardo storico e questo recupero può diventare addirittura un opportunità di superare altri paesi. Quindi, le condizioni sono molto positive e le industrie devono lavorare senza la necessità di chiedere al Governo finanziamenti di nessun genere sotto qualsiasi forma. Certamente possiamo e dobbiamo chiedere una politica incisiva del Governo nel portare avanti questo processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione con molta incisività: semplificando regole e procedure, togliendo di mezzo quei lacci e laccioli di vario genere che hanno 4

5 determinato storicamente varie situazioni di negatività nello sviluppo del Paese, è possibile determinare veramente una condizione di scenario di sviluppo positivo di tutto l I.C.T. in Italia. Certamente, se ci possono essere delle azioni di agevolazione finanziaria e fiscale di tutto questo processo, ben vengano; naturalmente le imprese stanno facendo il loro dovere. A titolo di esempio dico che due anni fa, come Enterprise Ericsson, abbiamo fatto un investimento di project financing per lo sviluppo della sanità in Lombardia di circa 40 miliardi, l unico evento di project financing che è avvenuto in Italia nell ambito della sanità che, a sua volta, rappresenta un traino per tutto il settore I.C.T. Sostanzialmente, ci sono più luci che ombre e senza dubbio un azione del Governo può essere molto positiva. Grazie 5