IL RUOLO DELL UNIVERSITA NELLA PROMOZIONE DELLA CULTURA SPORTIVA
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1 SETTIMANA DELLO SPORT Termoli, 20 ottobre 2009 FACOLTA SCIENZE DEL BENESSERE IL RUOLO DELL UNIVERSITA NELLA PROMOZIONE DELLA CULTURA SPORTIVA Prof. Maurizio Taglialatela
2 La Rilevanza Sociale dello Sport Nel 1959 la quota di sportivi ammontava a poco più di 1 milione e 300 mila persone, pari al 2,6% della popolazione. Di questi ben 1 milione 188 mila erano maschi (90,8%). Donne, bambini e anziani erano i settori di popolazione tra i quali la pratica sportiva era veramente poco diffusa: sul totale dei praticanti le donne erano solo 121 mila (pari al 9,2%); la percentuale di persone di 50 anni e più che si dedicava ad uno sport era poco superiore all 11%, quella dei ragazzi con meno di 15 anni era pari ad appena il 7,6%.
3 La Rilevanza Sociale dello Sport Nel 2006, sono circa 17 milioni 170 mila le persone di tre anni e più (pari al 30,2%) che dichiarano di praticare uno o più sport: il 20,1% lo fa con continuità, il 10,1% saltuariamente. 16 milioni 120 mila persone (il 28,4% della popolazione di tre anni e più), pur non praticando uno sport, svolgono un attività fisica come fare passeggiate di almeno 2 km, nuotare, andare in bicicletta o altro. I sedentari, ovvero coloro che dichiarano di non praticare sport né attività fisica nel tempo libero, sono oltre 23 milioni e 300 mila, pari al 41% della popolazione.
4 La Rilevanza Sociale dello Sport Lo sport è praticato prevalentemente per passione o piacere (63,8% degli sportivi), per mantenersi in forma (53,6%) e per svago (50,4%). Anche la diminuzione dello stress costituisce una motivazione molto importante (30,4%); seguono la possibilità che lo sport offre di frequentare altre persone (25%), i valori che lo sport trasmette (13,7%), il contatto con la natura (12,7%) e le potenzialità terapeutiche (11,5%).
5 La Rilevanza Sociale dello Sport Tra i motivi prevalenti per cui non si pratica sport al primo posto si colloca la mancanza di tempo (indicata dal 40,2% dei non praticanti), seguono la mancanza di interesse (30,3%), l età (24,1%), la stanchezza/pigrizia (16,2%), i motivi di salute (14,9%) e i motivi familiari (12,7%) e problemi economici (7,1%). Residuale la quota di coloro che indicano tra le motivazioni la mancanza di impianti o la difficoltà a raggiungerli (3,1%) e gli orari scomodi degli impianti (1,7%).
6 La Rilevanza Sociale dello Sport Gli uomini praticano sport più delle donne, ma negli anni diminuisce la distanza L analisi di genere conferma la maggiore propensione alla pratica sportiva degli uomini. Sono oltre 10 milioni e 190mila, infatti, gli uomini che hanno dichiarato di svolgere uno o più sport con continuità o saltuariamente (pari al 36,9% della popolazione maschile) a fronte di circa 6 milioni e 980 mila donne (pari al 23,9% del totale della popolazione femminile).
7 La Rilevanza Sociale dello Sport Il maggior interesse degli uomini verso la pratica sportiva caratterizza tutte le classi di età tranne quella da 3 a 5 anni in cui le bambine praticano sport più dei bambini (24,3% contro 20,9%). A partire dai 6 anni, invece, la situazione si inverte e lo svantaggio femminile cresce all aumentare dell età. Le differenze maggiori si riscontrano tra i 20 e i 24 anni, fascia d età in cui dichiarano di praticare sport il 58,9% dei ragazzi, mentre tra le ragazze la quota scende al 40,1%.
8 NELL ULTIMO DECENNIO LA COMUNITA EUROPEA SI E IMPEGNATA FORTEMENTE PER SOSTENERE POLITICHE CHE INCENTIVASSERO LO SPORT E L ATTIVITA FISICA COME FATTORI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE DOCUMENTO HEALTH 21 ( 1999) LIBRO VERDE SULLA PROMOZIONE DI UN ALIMENTAZIONE SANA E DELL ATTIVITA FISICA (2005) LIBRO BIANCO SULLO SPORT (2007) LIBRO BIANCO : UNA STRATEGIA EUROPEA SUGLI ASPETTI SANITARI CONNESSI ALL ALIMENTAZIONE, AL SOVRAPPESO E ALL OBESITA
9 L EUROPA CON IL PROGETTO AEHESIS (2006) HA INDIVIDUATO UNA SERIE DI PROFILI EDUCAZIONALI / OCCUPAZIONALI NELL AMBITO DELLE SCIENZE MOTORIE : ALLENAMENTO E TECNICA DELLO SPORT FITNESS E SALUTE EDUCAZIONE FISICA MANAGEMENT DELLO SPORT
10 NELL AMBITO DEL FITNESS E DELLA SALUTE: ISTRUTTORE AVANZATO DI FITNESS/PERSONAL TRAINER ISTRUTTORE SPECIALISTA NELL ESERCIZIO FISICO FINALIZZATO ALLA SALUTE PROMOTORE DI SALUTE PUBBLICA MANAGER DI ATTIVITA DI FITNESS E SALUTE
11 CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE (33S) OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati della classe svolgeranno l attività professionale di professionista delle attività motorie e sportive nelle strutture pubbliche e private, nelle organizzazioni sportive e dell associazionismo ricreativo e sociale, con particolare riferimento a: a) Conduzione, gestione e valutazione di attività motorie individuali e di gruppo a carattere educativo, finalizzate al mantenimento del benessere psico-fisico mediante la promozione di stili di vita attivi. b) Conduzione, gestione e valutazione di attività motorie individuali e di gruppo a carattere ludico ricreativo, finalizzate al mantenimento del benessere psico-fisico, mediante la promozione di stili di vita attivi. c) Conduzione, gestione e valutazione di attività motorie individuali e di gruppo a carattere sportivo, finalizzate al mantenimento del benessere psico-fisico mediante la promozione di stili di vita attivi. d) Conduzione, gestione e valutazione di attività del fitness individuali e di gruppo.
12 Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea della classe dovranno permettere ai laureati di: conoscere le basi biologiche del movimento e dell adattamento all esercizio fisico in funzione di tipo, intensità e durata di esercizio, dell età e del genere del praticante e delle condizioni ambientali in cui l esercizio è svolto; conoscere le tecniche motorie e sportive per essere in grado di trasmetterle in modo corretto al praticante con attenzione alle specificità di genere, età e condizione fisica; conoscere le tecniche e le metodologie di misurazione e valutazione dell esercizio fisico e saperne valutare gli effetti; conoscere la biomeccanica dei movimenti al fine di attuare programmi semplici di recupero di difetti di andatura o postura; conoscere le tecniche e gli strumenti utili per il potenziamento muscolare, essendo in grado di valutarne l efficacia e di prevederne l impatto sulla costituzione e sul benessere psico-fisico del praticante; possedere le conoscenze e gli strumenti culturali e metodologici necessari per condurre programmi di attività motorie e sportive a livello individuale e di gruppo; essere in possesso di conoscenze psicologiche e sociologiche di base per poter interagire con efficacia con praticanti in funzione di età, genere, condizione sociale, sia a livello individuale che di gruppo; possedere le basi pedagogiche e didattiche per trasmettere, oltre che conoscenze tecniche, valori etici e motivazioni adeguate per promuovere uno stile di vita attivo e una pratica dello sport leale e esente dall uso di pratiche e sostanze potenzialmente nocive alla salute (es. doping); possedere conoscenze di base giuridico-economiche relative alla gestione delle diverse forme di attività motorie e sportive, nell ambito delle specifiche competenze professionali; essere in grado di utilizzare in forma scritta e orale almeno una lingua dell Unione Europea, oltre l italiano, allo scopo di consentire la comunicazione internazionale nell ambito specifico di competenza; essere capace di utilizzare in modo efficace i più comuni strumenti di elaborazione e comunicazione informatica
13 M-EDF/01 METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE Il settore, riferibile a quello denominato "scienze dell attività motorie" istituito dal decreto legislativo 8 maggio 1998 n.178, si occupa dello sviluppo e dell insegnamento di teorie, tecniche e metodi per l educazione fisica e motoria generali o rivolte a particolari gruppi o classi di età. M-EDF/02 METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE Il settore, riferibile a quello denominato "scienze delle discipline sportive" istituito dal decreto legislativo 8 maggio 1998 n.178, si occupa dello sviluppo di teorie, tecniche e metodi per l allenamento e per la pratica delle differenti attività sportive e delle valutazioni dei rendimenti e delle attitudini atletiche.
14 Obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive ed Adattate Il Corso di Laurea Magistrale intende preparare dei Professionisti delle Attività Motorie Preventive ed Adattate in grado di progettare ed attuare programmi di attività motorie finalizzati al raggiungimento, recupero e mantenimento delle migliori condizioni di benessere psico-fisico per soggetti in varie fasce d età ed in diverse condizioni fisiche, ambientali e sociali, con particolare attenzione alle specificità di genere. Tali professionisti saranno inoltre in grado di programmare, coordinare e valutare programmi di attività motoria e sportiva specificamente rivolti a persone diversamente abili.
15 Sbocchi occupazionali previsti per I Laureati in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive ed Adattate I Laureati potranno prestare servizio come specialisti delle attività motorie in strutture pubbliche e private, anche convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale al fine di progettare, attuare e supervisionare specifici programmi di attività motoria rivolti a persone che per età, sesso e particolari condizioni di salute necessitino della formulazione e della messa in atto di programmi individualizzati di attività motoria volti al recupero e al mantenimento delle migliori condizioni di salute.
16 Sbocchi occupazionali previsti per I Laureati in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive ed Adattate In strutture sanitarie potranno affiancare validamente professionisti dell area sanitaria, cooperando con loro in tutti i progetti di tipo riabilitativo; potranno, inoltre, trovare occupazione come personal trainer specializzati di attività motoria per persone che presentino particolari condizioni di salute sia fisica che psichica, ovvero svolgere funzione di consulenti di enti e istituzioni pubbliche e private che vogliano attuare programmi di promozione e mantenimento della salute attraverso l attività motoria rivolti a specifici gruppi di popolazione (bambini, anziani, obesi, persone diversamente abili).
17 Obiettivi formativi specifici: Corso di Laurea in Fisioterapia conoscere principali meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati; conoscere le basi dello sviluppo motorio e psicomotorio, della fisiologia movimento e dei processi cognitivi dell'attività motoria; apprendere i processi fisiopatologici delle funzioni fondamentali, applicabili alle diverse situazioni cliniche che possono beneficiare di procedure riabilitative; apprendere i principi e le metodologie riabilitative utilizzate nelle disabilità neurologiche, neuropsicologiche, ortopediche e viscerali apprendere i principi, le metodiche e le tecniche di riabilitazione proprie dell'età evolutiva, dell'adulto e dell'anziano apprendere i principi e le modalità di intervento integrato in riabilitazione ed applicarli,
18 Obiettivo formativo del Corso di Laurea in Fisioterapia è formare un professionista in possesso di basi culturali e competenze adeguate a gestire interventi riabilitativi nei singoli settori specialistici, secondo un progetto riabilitativo che contempli le modalità, i tempi di applicazione delle differenti tecniche riabilitative, nell'ottica di un approccio globale e/o analitico, comunque funzionale alla soluzione del problema. Le competenze acquisite, applicate sempre nel rispetto del ruolo e delle competenze proprie degli altri operatori sanitari, saranno necessarie al fine di programmare e gestire interventi riabilitativi e preventivi in collaborazione.
19 Sbocchi occupazionali previsti per i laureati fisioterapisti 1 I laureati fisioterapisti sono operatori sanitari; ovvero svolgono, in via autonoma o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita.
20 Sbocchi occupazionali previsti per i laureati fisioterapisti 2 I laureati in fisioterapia, in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle loro competenze, elaborano, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; praticano autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali; propongono l'adozione di protesi ed ausili, ne addestrano all'uso e ne verificano l'efficacia; verificano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale; svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
21 Città italiane presso le quali è attivo un corso di laurea magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive ed Adattate BOLOGNA BRESCIA CAGLIARI CAMPOBASSO CASSINO CATANIA CHIETI FERRARA FIRENZE FOGGIA GENOVA L'AQUILA MILANO (UNIMI) MILANO (CATTOLICA) MESSINA NAPOLI PADOVA PARMA PAVIA PERUGIA PISA ROMA (IUSM) ROMA (ROMA 2)
22 Personale docente M-EDF/ Ricercatori Associati Ordinari Oggi
23 Personale docente M-EDF/ Oggi Ricercatori Associati Ordinari
24 Laureati AMPA Maschi Femmine Totali / / / /2008 Dati estratti dall anagrafe MIUR
25 Commissione Sport Salute Istituita presso l Ufficio di Gabinetto del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali nel dicembre 2008 Presieduta dal Sottosegretario Ferruccio Fazio Ha ha l'obiettivo di proporre le diverse modalità organizzative per introdurre nella pratica clinica la prescrizione dell'attività fisica, sia in persone che presentano fattori di rischio sia nelle persone affette da condizioni patologiche, in quanto entrambe queste condizioni possono trarre giovamento da un esercizio fisico correttamente prescritto e somministrato in modo controllato.
26 Componenti della Commissione Sport Salute Vice-Presidente Dott. Rocco CRIMI Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport Componenti Dott. Giovanni BISSONI Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna Dott. Massimo RUSSO Assessore alla Sanità della Regione Sicilia Prof. Guido FERRETTI Ordinario di Fisiologia presso l'università degli Studi di Brescia Avv. Salvatore LO GIUDICE Consigliere giuridico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Prof. Fabio PIGOZZI Prorettore Vicario dell'università degli Studi di Roma "Foro Italico" Dott. Sandro SANDRI Assessore alle Politiche Sanitarie della Regione Veneto Dott. Fabrizio OLEARI Direttore della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero del Lavoro, della Salute e dello Politiche Sociali Prof. Alberto ZANGRILLO Componente della Commissione Nazionale Ricerca Sanitaria Dott. Luigi SIMONETTO Presidente della Commissione Tutela della Salute della Federazione Ciclistica Italiana Prof. Vilberto STOCCHI Preside della Facoltà di Scienze Motorie presso l'università degli Studi di Urbino Un osservatore del coordinamento delle Regioni, da individuarsi di volta in volta. Dott. Maurizio CASASCO Presidente della Federazione Medico
27 NELL AMBITO DELL ALLENAMENTO E TECNICA DELLO SPORT: ALLENATORE DI PERSONE NON ORIENTATE ALLA PRESTAZIONE SPORTIVA ALLENATORE DI ATLETI ORIENTATI ALLA PERFORMANCE
28 NELL AMBITO DEL MANAGEMENT DELLO SPORT: Manager di servizi sportivi locali o Direttore dei servizi comunali Manager o Direttore di un club sportivo Manager o Direttore di una Federazione Sportiva Nazionale Manager di un club di Fitness
29 La rilevanza sociale dello Sport I Giochi Olimpici 776 a.c. Stadion Corsa Pugilato Lotta Pancrazio Gare equestri (Corse dei carri e dei cavalli) Pentathlon (Salto in lungo, Lancio del giavellotto, Corsa, Lancio del disco, Lotta)
30 La rilevanza sociale dello Sport Stele funeraria di un Gladiatore morto a 22 anni Modellino del Colosseo
31 La rilevanza sociale dello Sport I tornei e le giostre medievali
32 La rilevanza sociale dello Sport La pallacorda è un gioco antico, con alcuni aspetti simili alla pallapugno, praticato dal secolo XIII che nella sua evoluzione ha dato origine al tamburello, alla pelota e al tennis: il suo nome è questo poichè originariamente la palla doveva essere lanciata nel campo avverso superando una corda tesa a metà campo. Si diffuse molto in Francia tanto da diventare in breve il gioco più popolare e forse il primo sport professionale: era praticato da atleti specialisti davanti un pubblico di migliaia di appassionati ai quali era consentito scommettere sui giocatori; nel secolo XVII solo a Parigi esistevano campi per la pratica di questo gioco. 20 giugno 1789
33 La rilevanza sociale dello Sport Ondina Valla
34 La rilevanza sociale dello Sport Tommie Smith, e Johnn Carlos sul podio dei 200m Alle Olimpiadi del Messico 1968
35 La rilevanza sociale dello Sport Mentre si svolgono le Olimpiadi a Monaco, in Germania, nel 1972, un commando facente capo a Settembre nero fa irruzione negli alloggi della squadra israeliana al Villaggio olimpico. Durante l'operazione due degli undici atleti israeliani vengono uccisi, mentre gli altri vengono presi in ostaggio. La richiesta avanzata dai terroristi consiste nella liberazione di 250 palestinesi e libanesi arrestati in Libano dall'esercito Israeliano. Le autorità tedesche fanno credere ai terroristi che le loro richieste verranno accettate, e la loro fuga protetta. All arrivo all'aeroporto la polizia tedesca tenta un blitz, che fallisce lasciando sul campo gli undici atleti israeliani e cinque degli otto terroristi del commando.
36 La Rilevanza Sociale dello Sport Sono 203 i paesi che attualmente partecipano alle Olimpiadi. È importante notare che questo numero è più alto del numero dei paesi membri delle Nazioni Unite: 193. Il CIO infatti permette alle nazioni di partecipare ai Giochi, senza escludere nazioni con certi tipi di sovranità politica, come accade invece per altre organizzazioni politiche internazionali. Questo permette a molte colonie e dipartimenti possono partecipare con le proprie squadre Olimpiche. Esempi possono essere paesi come Porto Rico, Bermuda e Hong Kong, che pur essendo nazioni separate, sono legalmente parte di altri paesi. Inoltre, dal 1980, Taiwan partecipa sotto il nome di Taipei Cinese, e sotto una bandiera speciale preparata dal CIO. La Repubblica Popolare Cinese, si è rifiutata a lungo di partecipare ai Giochi, poichè Taiwan partecipava sotto il nome di Repubblica di Cina. La Repubblica delle Isole Marshall è stata riconosciuta come nazione dal CIO il 9 febbraio 2006, e parteciperà alle Olimpiadi Estive di Pechino 2008.
37 La rilevanza sociale dello Sport Ai primi giochi olimpici moderni Atene nazioni 241 atleti (0 donne, 241 uomini) QuickTime e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'immagine.
38 La rilevanza sociale dello Sport Ai giochi olimpici di Sidney (Nazioni) e 4 atleti individuali atleti (4 069 donne, uomini) 300 eventi volontari ( Ad Atene prove ma meno atleti partecipanti e meno volontari ) Oltre 3 miliardi di spettatori
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