Normative tecniche di Attuazione
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- Gianpiero Viviani
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1 Studio di Architettura di Bentini Sergio e D Alba Maurizio POC con valenza di PUA ai sensi art. 34 LR 20/2000 e ss.mm.ii. Normative tecniche di Attuazione Comparto C1.15 Comune di Sala Bolognese frazione Osteria Nuova Art. 1 Oggetto del POC con valenza di PUA Il presente Poc con valenza di PUA d iniziativa privata disciplina l assetto e l utilizzo dell area interclusa tra Via Berlinguer e Via Gramisci in Sala Bolognese che con deliberazione del Consiglio Comunale n 27/2008 è stato attuato e che ha portato a diverse modifiche ed integrazioni, così come meglio specificato nelle premesse della Convenzione Urbanistica. Sono ricompresi in suddetto perimetro i seguenti comparti e le seguenti aree: - zone C.1.15 Zona residenziale di nuova edificazione di espansione - ST comparto: mq - Individuazione catastale del comparto: fg 8 mappali del Catasto terreni del Comune di Calderara di Reno - SU ammessa: mq. - SA ammessa: mq. - SU in capo ai soggetti attuatori: mq. - SA in capo ai soggetti attuatori: 960 mq. - SU A.C. (Rif. DGC 45/2017): mq. - SA A.C. 600 mq. - Abitanti insediabili (rispetto ad SU): Sf per interventi privati: circa mq. Art.2 Elaborati costitutivi del Piano Particolareggiato - Schema convenzione - Tav. 1 Estratto catastale - Tav. 1a Schema dimostrativo proprietà e zone di intervento - Tav. 1b - stato di fatto planimetrico e altimetrico della zona - Tav. 2 - Schema planimetrico dello stato approvato con Delib. del Consiglio Comunale n. 27/ Tav. 3 Individuazione tipologie zone - Tav. 3a Individuazione tipologie zone ed edifici - Tav. 4 Distanze dai confini - Tav. 5 Schema rete gas - Tav. 6 Schema rete idrica e fognaria Via Caduti di Amola n. 8/6, Bologna Tel e Fax: P.I. e C.F info@archestudiobologna.it
2 - Tav. 7 Schema rete elettrica e telefonia - Tav. 8 Rappresentazione del verde - Tav. 9 Eliminazione barriere architettoniche - Tav. 10 Schema segnaletica stradale - Tav. 11 Schema rete illuminazione pubblica - Tav. 12 Tavola delle sovrapposizioni - Tav. 13 Tipologia costruttiva E - Tav. 14 Tipologia costruttiva F Ipotesi progettuale di fattibilità - Norme tecniche di attuazione (NTA) - Relazione illustrativa - Studio geologico (Relazione geologica, geotecnica e sismica) - Documentazione fotografica Art.3 Applicazione del Piano Particolareggiato Ai sensi della Legge n 1150 e successive modifiche, nonché della Legge regionale n 47, L.R. 20/2000 e sue mm. Ii.. Art.4 Legislazione di riferimento Per le aree interessate del presente POC con valenza di PUA valgono in generale tutte le norme di PSC, le norme del Regolamento Urbanistico Edilizio comunale, nonché la legislazione regionale e statale vigente in materia, con le integrazioni riportate negli articoli che seguono. Art.5 Attuazione del Piano Particolareggiato L attuazione del POC con valenza di PUA avverà per singoli interventi edilizi riferiti alle diverse zone o comparti costitutivi, come definito in convenzione. Relativamente al comparto C1.15 prima dell attuazione degli interventi edilizi che andranno a completare il lotto, è richiesta la presentazione del Permesso di Costruire con la finalità di autorizzare lo specifico intervento edilizio e che precisi tutti i contenuti non prescrittivi del presente piano (tipologie edilizie, sedime e relativa superficie occupata dei fabbricati, numero degli alloggi previsti in ciascun fabbricato, altezza dei manufatti edilizi e numero dei piani, caratteristiche delle recinzioni, posizione e numero dei passi carrai e degli accessi pedonali ai lotti, ecc.), con la finalità di conferire all intervento un aspetto armonico.. Art. 6 Usi ammessi Gli usi ammessi sono, conformemente a quanto previsto dalla convenzione, e in riferimento al RUE: - usi principali (non inferiori al 70% della SU): U.1 Residenza - usi secondari (non superiori al 30% della SU): U.2 Attività ricettive U.3 Residenza collettiva U.4 Esercizi commerciali di vicinato U.7 Pubblici esercizi U.11 Piccoli uffici e studi professionali U.12 Attività terziarie e direzionali Studio di architettura - Pagina 2 di 7
3 U.13a Artigianato di servizio ai beni e alle persone. 4.1 Usi ammissibili per l area in cessione all amministrazione Comunale - usi principali (non inferiori al 70% della SU): U.1 Residenza U.20 Servizi e attrezzature di interesse comune U.21 Attrezzature sportive U.24 Attrezzature politico-amministrative e sedi istituzionali U.28 Attrezzature socio-sanitarie U.29 Attrezzature culturali. - usi secondari (non superiori al 30% della SU): U.2 Attività ricettive U.3 Residenza collettiva U.4 Esercizi commerciali di vicinato U.5.1a Medio-piccole strutture di vendita alimentari U.5.1b Medio-piccole strutture di vendita non alimentari U.7 Pubblici esercizi U.10 Locali per lo spettacolo U.11 Piccoli uffici e studi professionali U.12 Attività terziarie e direzionali U.13a Artigianato di servizio ai beni e alle persone. Art.7 urbanistici e standard qualitativi su aree private minimi previsti dal piano particolareggiato approvato con DCC n. 27/2008: Comparto St Ut SC Max Ab. Equiv. Verde Pubblico V1 Parcheggi Pubblici P1 C , ,00 Studio di architettura - Pagina 3 di 7
4 minimi previsti in variante: Superficie Verde pubblico V1 = mq ,00 Superficie Parcheggi Pubblici P1: mq. 704 Comparto St Ut SC Max Ab. Equiv. Verde Pubblico V1 Parcheggi Pubblici P1 C , , ,00 704,00 Totale mq. 3236,00 > mq 1976,00 Gli spazi pubblici e le aree residenziali da cedere gratuitamente al Comune sono individuati nelle Tavole allegate Art. 8 Strade, marciapiedi percorsi ciclo-pedonali, attraversamenti, segnaletica Relativamente ai percorsi ciclabili (sia se in sede riservata, sia se in sede ad uso promiscuo con pedoni o veicoli a motore), nel rispetto di quanto prescritto nel decreto n.557 del 30 novembre 1999 del ministero dei lavori pubblici di concerto con il ministro dei trasporti e della navigazione, la sede e le caratteristiche geometriche degli stessi sono così definite; larghezza complessiva minima pari a 2,50 m, due corsie contigue ad opposto senso di marcia. I punti di intersezione dei percorsi con le sedi carrabili saranno esaltati visivamente nei punti di intersezione dei percorsi. Relativamente alla segnaletica stradale, sia orizzontale che verticale, la stessa sarà realizzata conformemente a quanto prescritto dal Codice della Strada e dal relativo Regolamento d Attuazione. Art. 9 Pavimentazioni esterne Le pavimentazioni esterne vanno realizzate preferibilmente in materiali naturali quali cotto non liscio, ciottoli, pietra grigia o legno; oltre ai materiali di cui sopra è ammesso l utilizzo di pavimentazioni in lastre di cls, di masselli autobloccanti in cls o in calcestruzzo architettonico additivo e confezionato con graniglie colorate. E inoltre consentito l utilizzo di pavimentazioni permeabili quali terreni stabilizzanti, ghiaia, grigliati erbosi. I cordoli di contenimento sulla sede stradale saranno in granito. Pavimentazioni in asfalto sono ammesse nella viabilità principale, nei parcheggi e nelle aree di manovra. Studio di architettura - Pagina 4 di 7
5 Art.10 Corpi illuminanti L illuminazione pubblica è un elemento di essenziale importanza in quanto consente, oltre a garantire la sicurezza dei percorsi, di percepire un quartiere notturno discreto. Pertanto, in sede di progettazione esecutiva, dovrà essere valorizzata tale potenzialità. Nei cortili all interno del comparto residenziale C1.15 vanno previsti corpi illuminanti bassi e progettati unitariamente. Inoltre sono da prevedere idonei sistemi di schermatura per i pali di pubblica illuminazione al fine di limitare l inquinamento luminoso. Art.11 Passi carrai L individuazione dei passi carrai tiene conto, oltre che dell esigenza funzionale di servire ogni fabbricato, del principio in cui è stata studiata la posizione di stazioni ecologiche, la realizzazione di aiuole piantumate, l attraversamento dei percorsi pedonali o ciclabili. La posizione ed il numero dei passi carrai indicati nelle tavole allegate cono comunque da ritenere indicativi; posizione e numero potranno essere variati in sede esecutiva a seconda delle reali esigenze distributive e di accesso dei singoli lotti. Art. 12 Recinzioni Le recinzioni che saranno realizzate in adiacenza sia delle sedi stradali che alle parti comuni in genere (verde pubblico, parcheggi, percorsi pedonali o ciclabili, ecc.), al pari degli elementi metallici in opera per i cancelli (pedonale e carrabile) dovranno essere definiti in modo unitario, ma non omogeneo nell ambito del progetto relativo alle opere di urbanizzazione primaria o con specifico piano di coordinamento. Potranno essere usati materiali di varia natura quali del mattone a vista, legno, cls o metallo, purchè si integrino nel contesto in cui saranno inseriti. Le recinzioni tra aree private, sia interne che esterne ai comparti, saranno realizzate in rete o metallo di altezza pari a cm 150 con zoccolo in cemento totalmente interrato o di basso spessore. Art.13 Distanze dei confini, delle strade, dei canali, dei fabbricati Per le definizioni di distanze, per le norme sulle stesse e per le eventuali deroghe, oltre a quanto indicato nei commi seguenti, si rimanda direttamente al Regolamento Urbanistico Edilizio comunale. Per la distanza dei confini di proprietà ci si ricondurrà alle norme di C.C. Limitatamente al comparto C1.15, in deroga alle distanze minime indicate dal Regolamento Edilizio, sono ammesse distanze inferiori a quelle prescritte. E inoltre concessa la possibilità di costruire sul confine di proprietà, nel caso di due o più lotti contigui, a condizione comunque che le costruzioni siano in aderenza. Art. 14 Tipologie edilizie, unità immobiliari, tipi d uso previsti La presente catalogazione dei tipi edilizi, riferita ad ogni specifico comparto o zona, fa riferimento a quanto esplicitato nella Convenzione: Varie tipologie tra le quali tipologie tipo aggregato in linea ad un corpo scala, villette a schiera, unifamiliari, bifamiliari Studio di architettura - Pagina 5 di 7
6 Art. 15 Sedime dei fabbricati, superficie occupata, superficie coperta Il sedime dei fabbricati rappresentati negli schemi planimetrici costitutivi del presente strumento urbanistico attuativo, nonché la misura delle relative superfici occupata e coperta hanno valore indicativo. In sede di attuazione degli interventi edilizi sarà possibile apportare modifiche a tali contenuti, senza che ciò comporti variante al Piano, a condizione che siano comunque rispettati gli elementi prescrittivi definiti dal Piano stesso o dalle norme di RUE. Art. 16 Potenzialità edificatoria Relativamente al comparto C.1.15, la potenzialità edificatoria massima indicata è la ritenersi vincolante; Art. 17 Altezza massima, numero dei piani L altezza massima Hm, al colmo è pari a m 13,50 I valori relativi alle altezze di progetto riferiti ai fabbricati previsti nella soluzione progettuale nonché il numero di piani rappresentati hanno valore indicativo. Art. 18 Finiture degli edifici All interno del comparto C1.15, al fine di migliorare il benessere abitativo e ridurre l impatto ambientale del settore edile e delle costruzioni, i materiali da impiegarsi nelle costruzioni dovranno preferibilmente essere scelti in base alle loro caratteristiche ecologiche e biologiche. Sarà quindi da privilegiarsi quando e se possibile l uso di materiali naturali. La finitura delle pareti esterne potrà essere intoncata ma potranno prevedere anche mattone di laterizio faccia a vista, intonaco tinteggiato, eventuali inserti in pietra naturale e legno. I colori utilizzati per la tinteggiatura degli elementi architettonici esterni dovranno attenersi a criteri di coerenza estetica con le tipologie edilizie progettate.. Art. 19 Coperture degli edifici La copertura dei fabbricati di tipo residenziale potrà essere del tipo piana, a volta o a falde, con pendenza compresa tra il 28% ed il 38%; in quest ultimo caso il manto di copertura dovrà essere realizzato in laterizio (con l esclusione delle tegole marsigliesi), in rame o in lamine similari, ivi comprese le tegole canadesi. Art. 20 Passaggio di condotti e canalizzazioni I lotti in progetto potranno essere interessati, in prossimità dei loro confini, dal passaggio di condotti e canalizzazioni in genere, a servizio delle opere di urbanizzazione primaria dell intero Comparto. L andamento e posizionamento di dette canalizzazioni saranno stabiliti insindacabilmente dai Tecnici incaricati dai soggetti attuatori della realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione primaria. I proprietari dei lotti interessati non potranno per alcun motivo opporsi all esecuzione delle citate opere ed alla conseguente formazione delle relative servitù passive, nelle forme e dimensioni già previste nell ambito dei regolamenti vigenti,relativamente alle strisce e/o porzioni di aree eventualmente interessate. Studio di architettura - Pagina 6 di 7
7 Art. 21 Prescrizioni geologiche-geotecniche In tutti gli interventi dovranno essere rispettate le prescrizioni ed i suggerimenti contenuti nell allegato Relazione Geologica. In conformità alla scheda d ambito, non dovranno essere previsti vani interrati. Art. 22 Prescrizioni per la protezione acustica In tutti gli interventi edilizi dovranno essere rispettate le prescrizioni della normativa in materia. Art. 23 Prescrizioni derivanti dai pareri degli Enti Nella progettazione e realizzazione dei singoli comparti e fabbricati, gli attuatori sono tenuti a rispettare le prescrizioni contenute nei pareri degli Enti: Parere HERA Parere TELECOM Parere ENEL Geom. D Alba Maurizio Studio di architettura - Pagina 7 di 7
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