PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO

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1 PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO Sezione 1 - Il patrimonio consolidato A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Il patrimonio netto dell impresa è costituito dalla sommatoria dei saldi delle seguenti voci del passivo patrimoniale: Capitale al netto delle azioni proprie riacquistate Sovrapprezzi di emissione Riserve Riserve da valutazione Strumenti di capitale Risultato dell esercizio. L informativa relativa alla modalità con la quale il Gruppo persegue i propri obiettivi di gestione del patrimonio è fornita nella successiva sezione 2.3. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Il patrimonio consolidato alla data del 31 dicembre 2012 ammonta a 8.980,9 (di cui 8.612,4 milioni del Gruppo e 368,5 milioni di terzi) e ed evidenzia un decremento netto di 442,4 milioni rispetto ai 9.423,3 milioni (di cui 9.037,4 del Gruppo e 385,9 di terzi) rappresentanti il patrimonio consolidato al 31 dicembre B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa (migliaia di euro) Gruppo bancario Imprese di assicurazione Altre imprese Elisioni e aggiustamenti da consolidamento 31/12/ Capitale Strumenti di capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve (5.437) (Acconti su dividendi) (Azioni proprie) (4.643) (4.643) 6. Riserve da valutazione (88.375) (87.997) Attività finanziarie disponibili per la vendita (26.651) (26.651) Attività materiali Attività immateriali Copertura di investimenti esteri Copertura dei flussi finanziari (9.037) (9.037) Differenze di cambio Attività non correnti in via di dismissione Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a (26.075) (26.075) benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione delle (28.926) (28.926) partecipazioni valutate al patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza del gruppo ( ) - (2.426) ( ) e di terzi Patrimonio netto (6.394)

2 B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione (migliaia di euro) Gruppo bancario Imprese di assicurazione Altre imprese Elisioni e aggiustamenti da consolidamento 31-dic Titoli di debito ( ) ( ) 2. Titoli di capitale (17.178) (17.178) 3. Quote di O.I.C.R (9.945) (9.945) 4. Finanziamenti Totale ( ) ( ) Totale t ( ) B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue (migliaia di euro) Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 1. Esistenze iniziali ( ) (2.913) - 2. Variazioni positive Incrementi di fair value Rigiro a conto economico di riserve negative da deterioramento da realizzo Altre variazioni (di cui per operazioni di aggregazione aziendale) Variazioni negative ( ) (26.532) (24.247) Riduzioni di fair value (9.966) (16.240) (13.623) Rettifiche da deterioramento - (5.488) (87) Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (16) (2.920) (810) Altre variazioni ( ) (1.884) (9.727) - (di cui per operazioni di aggregazione aziendale) Rimanenze finali (89.969) Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza bancari 2.1 Ambito di applicazione della normativa Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza consolidati, sono calcolati in conformità con quanto disposto da Banca d Italia con la Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 ( Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche ) e con la Circolare n. 155 del 18 dicembre 1991 ( Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali ), integrate con i successivi aggiornamenti. Nel corso del 2010 le istituzioni comunitarie hanno approvato la direttiva 2010/76/CE, nota come CRD III, volta a proseguire il processo di rafforzamento della regolamentazione prudenziale intrapreso a seguito della crisi finanziaria. Con gli aggiornamenti di fine 2011 della Circolare 263, è stata data applicazione in Italia alle innovazioni della CRD III particolarmente per gli aspetti riguardanti il trattamento prudenziale applicabile al portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza, le operazioni di ri-cartolarizzazione e le obbligazioni bancarie garantite. In data 18 maggio 2012 il Gruppo Banco Popolare ha ricevuto dalla Banca d Italia le autorizzazioni all utilizzo delle seguenti metodologie basate sui propri modelli interni: Sistema interno di misurazione del rischio di credito relativo alle esposizioni verso imprese e al dettaglio secondo l approccio avanzato (Advanced IRB) per la determinazione del relativo requisito patrimoniale consolidato e individuale, sulla base di quanto previsto dalla citata Circolare n Il modello si applica a livello individuale al Banco Popolare S.C. e al Credito Bergamasco S.p.A. Modello interno di misurazione dei rischi di mercato (generico e specifico sui titoli di capitale, generico sui titoli di debito e di posizione su quote di OICR) per la determinazione del relativo requisito patrimoniale individuale e consolidato, sulla base di quanto previsto dalla citata Circolare n Il modello si applica a livello individuale al Banco Popolare S.C. e a Banca Aletti S.p.A. Come previsto dalla normativa, l Organo di Vigilanza, nel proprio provvedimento autorizzativo, ha indicato il livello minimo consolidato del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito, mercato, controparte e operativo nell 85% (floor) del requisito patrimoniale calcolato in base alle disposizioni delle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in vigore alla fine del 2006 (cosiddetto Basilea 1 ). 360

3 Per effetto dell adozione dei modelli interni si è registrato un significativo decremento delle attività di rischio ponderate, solo parzialmente compensato dalla riduzione del capitale regolamentare conseguente alla rilevazione del cosiddetto shortfall ossia della differenza tra la perdita attesa regolamentare ed i fondi di svalutazione crediti presenti in bilancio. L impatto positivo conseguente all adozione dei modelli interni, unitamente ad altre azioni gestionali finalizzate al perseguimento del rafforzamento patrimoniale del Gruppo, tra le quali va ricordato il perfezionamento nel primo trimestre dell operazione di buy back di propri strumenti di capitale destinati a non essere più computabili in prospettiva dell applicazione delle nuove regole introdotte con Basilea 3, hanno consentito al Banco Popolare di portare il proprio core tier one ratio dal 7,1% di inizio anno al 10,1%. L indice di patrimonializzazione risulta superiore anche al livello obiettivo suggerito dall EBA. Considerando anche il buffer straordinario di capitale richiesto dall autorità europea al fine di fronteggiare il rischio sovrano, il core Tier 1 capital ratio raggiunge infatti il 9,4%. In crescita anche gli altri indicatori: il Tier 1 capital ratio sale dall 8,3% all 11,2% mentre il total capital ratio passa dall 11,7% al 14%. Il livello di patrimonializzazione raggiunto consente di lavorare con serenità anche nella prospettiva dell entrata in vigore dei più stringenti requisiti che verranno progressivamente introdotti in base agli accordi di Basilea 3. Come prescritto dalla Circolare n. 155, sez. 2, sottosezione 1.2, poiché l area del consolidamento rilevante ai fini del bilancio è più ampia di quella valida per il patrimonio di vigilanza consolidato, per il calcolo di quest ultimo si è fatto riferimento ai soli dati riferiti alle società bancarie, finanziarie e strumentali appartenenti al Gruppo bancario. 2.2 Patrimonio di vigilanza bancario A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Ai sensi della Circolare n. 263, il patrimonio di vigilanza è costituito dalla somma del patrimonio di base ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione e del patrimonio supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Da tali aggregati si deducono le partecipazioni, gli strumenti innovativi e non innovativi di capitale, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le attività subordinate, detenuti in altre banche e società finanziarie non appartenenti al Gruppo. In deroga a quanto previsto in via generale (deduzione per il 50% dal Patrimonio di base ed altrettanto dal supplementare), sino al 31 dicembre 2012 i citati elementi emessi da società di assicurazione, acquistati dalle banche prima del 20 luglio 2006, sono dedotti dall ammontare complessivo del patrimonio di base e di quello supplementare. Vengono altresì dedotte le partecipazioni in società di assicurazione e le passività subordinate emesse dalle medesime società, se computate dall'emittente a fini patrimoniali, nonché ulteriori elementi connessi con il calcolo dei requisiti patrimoniali. Conseguentemente all adozione dei modelli interni per la determinazione dei requisiti patrimoniali sui rischi di credito, gli elementi da dedurre dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare hanno mostrato un significativo incremento dovuto all eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive, confrontate per ciascuna classe di attività del portafoglio regolamentare assoggettata all approccio avanzato. Sia nel Patrimonio di base che in quello supplementare si applicano specifiche rettifiche (cosiddetti filtri prudenziali ) che hanno l obiettivo di salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza e di ridurne la potenziale volatilità connessa all adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. Ciascuna voce del patrimonio di base e del patrimonio supplementare include sia la quota di pertinenza del gruppo bancario sia la quota dei soci di minoranza (cd. patrimonio di pertinenza dei terzi). Comunicazione in merito ai filtri prudenziali del portafoglio Attività disponibili per la vendita A decorrere dal 30 giugno 2010, il Gruppo ha adottato l impostazione prevista dal Provvedimento della Banca d Italia datato 18 maggio 2010, che consente l esclusione dal computo del patrimonio di vigilanza della quota di riserve da valutazione connessa ai titoli delle amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all Unione Europea, inclusi nel portafoglio attività finanziarie disponibili per la vendita. In particolare, in alternativa all approccio asimmetrico (integrale deduzione delle minusvalenze nette dal Tier 1 e parziale inclusione per il 50% delle plusvalenze nette nel Tier 2) già previsto dalla normativa italiana, il citato Provvedimento ha riconosciuto la possibilità di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle riserve da rivalutazione (approccio simmetrico ). Tale opzione deve essere estesa a tutti i titoli della specie detenuti nel citato portafoglio, deve essere applicata in modo omogeneo dal Gruppo e mantenuta costantemente nel tempo. Al 31 dicembre 2012 la variazione delle riserve dei titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all Unione europea è per 107,6 milioni; in assenza di tale approccio detta variazione avrebbe comportato una riduzione corrispondente del patrimonio base, in presenza di riserve su titoli di debito complessivamente negative. Sempre ai sensi della Circolare n. 263, gli effetti della variazione del proprio merito creditizio sono stati estesi a tutte le passività finanziarie eventualmente valutate al fair value; al riguardo si deve precisare che nel nostro Gruppo, ad oggi, le uniche passività finanziarie che risentono della variazione del proprio merito creditizio sono rappresentate dai prestiti obbligazionari classificati nel perimetro della FVO al fine di superare un problema di mismatching contabile tra la valutazione del titolo e quella del derivato sottostante. 361

4 1. Patrimonio di base Il patrimonio di base (Tier 1) al 31 dicembre 2012 è costituito prevalentemente da capitale versato, riserve (compresi i sovrapprezzi di emissione), strumenti innovativi e non innovativi di capitale al netto di azioni proprie in portafoglio, avviamento, immobilizzazioni immateriali, iscritte in bilancio alla voce 130 dell attivo, e perdite di esercizio. Il patrimonio di base include inoltre, fra gli elementi positivi, la quota computabile di 5 strumenti innovativi e non innovativi di capitale di tipo preference shares. Per tutti e 5 gli strumenti di capitale è presente un opzione di rimborso anticipato, decorsi 10 anni dall emissione, soggetta a preventiva autorizzazione da parte della Banca d Italia. Tra essi, 2 strumenti innovativi di capitale sono stati emessi mediante società controllate estere costituite ad hoc (Special Purpose Entities). Queste ultime hanno sottoscritto con la Capogruppo appositi contratti (on-lending) per il trasferimento delle somme raccolte, a condizioni analoghe e con gli stessi vincoli di subordinazione dei valori mobiliari collocati. Il 5 aggiornamento del 22 dicembre 2010 alla Circolare 263 ha introdotto criteri più restrittivi per la computabilità del Capitale sociale e degli strumenti innovativi e non innovativi di capitale. Tuttavia è stato previsto un regime transitorio che consente di continuare a computare nel patrimonio di base, sino al , i titoli rappresentativi della partecipazione al capitale sociale (azioni) e gli strumenti innovativi e non innovativi di capitale - emessi prima del che non rispettano i nuovi criteri previsti, rispettivamente, dai paragrafi 3 e 4 del Titolo I, capitolo, 2, sezione II. Tutti gli strumenti innovativi e non innovativi del Gruppo Banco Popolare, in essere alla data del , sono assoggettati al regime transitorio. Nel corso del primo trimestre del 2012 alcuni degli strumenti innovativi e non innovativi di capitale sono stati oggetto di offerta di riacquisto da parte del Banco Popolare. Si rimanda, per ulteriori dettagli, alla sezione di Nota Integrativa dedicata al dettaglio delle passività voce 30 Titoli in circolazione : titoli subordinati. 2. Patrimonio supplementare Il patrimonio supplementare (Tier 2) comprende principalmente le riserve da valutazione, le passività subordinate emesse (Lower Tier 2) e gli strumenti ibridi di patrimonializzazione (Upper Tier 2), per la quota computabile ai sensi della normativa precedentemente indicata, nonché le eventuali preference shares non computabili nel Patrimonio di base. Nel corso del primo trimestre del 2012 alcuni degli strumenti computabili nel Tier 2 sono stati oggetto di offerta di riacquisto da parte del Banco Popolare. Si rimanda, per ulteriori dettagli, alla sezione di Nota Integrativa dedicata al dettaglio delle passività voce 30 Titoli in circolazione : titoli subordinati. 3. Deduzioni dal Patrimonio di Vigilanza A decorrere dal 30 giugno 2012, conseguentemente all adozione, per i rischi di credito, della metodologia avanzata basata sui rating interni, il Gruppo Banco Popolare deduce dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare l eccedenza tra il valore delle Perdite Attese e il valore delle Rettifiche di Valore complessive, calcolate e ripartite secondo le istruzioni di cui alla Circolare 155 Sezione 2 Sottosezione 3 per il computo del Patrimonio di Vigilanza e dei coefficienti prudenziali consolidati. 4. Patrimonio di terzo livello Non sono presenti componenti di terzo livello. Per tutti i prestiti sopra indicati il vincolo di subordinazione prevede che, in caso di liquidazione volontaria o coattiva, i titolari di questi valori mobiliari, siano rimborsati soltanto dopo che siano stati rimborsati tutti gli altri creditori non egualmente subordinati. I rimborsi a scadenza degli strumenti ibridi e i rimborsi anticipati per tutti i tipi di passività subordinate sono soggetti a preventiva autorizzazione da parte della Banca d Italia. Le principali caratteristiche contrattuali degli strumenti sopra citati sono riportate nelle tabelle di dettaglio alle pagine seguenti. 362

5 Di seguito si riporta il dettaglio degli strumenti di capitale computabili ai fini del patrimonio di base. ISIN Emittente Tipo data emissione data scadenza divisa tasso di interesse XS Banco Popolare Soc.Coop. pref. shs. 21-giu giu-2100 euro 6,756% annuo fisso fino al giugno 2017 poi Euribor 3m bp XS Banco Popolare Soc.Coop. pref. shs 21-giu giu-2100 euro 6,156% annuo fisso fino al giugno 2017 poi Euribor 3m bp IT Banco Popolare Soc.Coop. pref. shs 29-mar mar-2049 euro 9% annuo fisso fino al marzo 2020 poi Euribor 3m bp XS Banca Popolare di Lodi Investor Trust 3 pref. shs 30-giu giu-2049 euro 6,742% annuo fisso fino al giugno 2015 poi Euribor 3m bp XS Banca Italease Capital Trust pref. shs 06-giu giu-2049 euro Variabile Euribor 3m bp fino al giugno 2016 poi Euribor 3m bp importo emesso (in mln ) computabile nel patrimonio (in mln ) 139,65 127,45 78,10 77,95 25,00 25,00 500,00 359,48 150,00 30,48 Modalità di rimborso Cedola in corso Annuale Annuale Annuale Annuale Trimestr. 363

6 Di seguito si riporta il dettaglio delle passività subordinate computabili ai fini del patrimonio supplementare. ISIN Emittente Tipo data emissione data scadenza divisa tasso di interesse importo emesso (in mln ) computabile nel patrimonio (in mln ) Modalità di rimborso Cedola XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 15-giu giu-16 euro XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 22-nov nov-16 euro XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 8-feb-07 8-feb-17 euro Euribor a 3 mesi + 40 bp fino a giugno 2011 poi Euribor a 3 mesi bp Euribor a 3 mesi + 45 bp fino a novembre 2011 poi Euribor a 3 mesi bp Euribor a 3 mesi + 35 bp fino a febbraio 2012 poi Euribor a 3 mesi + 95 bp 165,40 132,09 157,90 126,32 124,15 123,81 15/6/2011 previa autorizzazione della 22/11/2011 previa autorizzazione della 8/2/2012 previa autorizzazione della XS Banco Popolare Soc.Coop. Ibrido 23-mar mar-15 euro 4,625% fisso su base annua 292,30 290,62 In unica soluzione alla scadenza Annuale IT Banco Popolare Soc.Coop. Sub 31-mar mar-18 euro Euribor a 3 mesi + 25 bp fino a marzo 2013 poi Euribor a 3 mesi + 85 bp 415,00 377,42 31/3/2013 previa autorizzazione della XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 9-set-09 9-set-16 euro 5,7% fisso su base annua 50,00 40,00 In unica soluzione alla scadenza Annuale XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 7-ott-09 7-ott-14 euro 4,5% fisso su base annua 50,00 20,00 In unica soluzione alla scadenza Annuale XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 12-nov nov-16 euro 5,473% fisso su base annua 286,50 229,20 In unica soluzione alla scadenza Annuale XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 26-gen gen-15 euro 4,4% fisso su base annua 53,00 31,80 In unica soluzione alla scadenza Annuale XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 28-apr apr-17 euro 4,75% fisso su base annua 100,00 96,75 In unica soluzione alla scadenza Annuale XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 05-nov nov-20 euro 6% fisso su base annua 732,63 725,78 In unica soluzione alla scadenza Annuale XS Banco Popolare Soc.Coop. Sub 31-mag mag-21 euro 6,375% fisso su base annua 333,07 330,36 In unica soluzione alla scadenza Annuale XS Banca Italease Sub 15-ott ott-14 euro XS Banca Italease Sub 28-giu giu-16 euro Euribor a 3 mesi + 50 bp fino a ottobre 2009 poi Euribor a 3 mesi bp Euribor a 3 mesi + 55 bp fino a giugno 2011 poi Euribor a 3 mesi bp 150,00 59,65 125,00 63,73 15/10/2009 previa autorizzazione della 28/06/2011 previa autorizzazione della 364

7 B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Il Gruppo rispetta il requisito patrimoniale minimo dell 8 % delle attività di rischio ponderate. In base al Capitolo 2, paragrafo 7, parte F, della Circolare 262 ( Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione ), nella metodologia standardizzata i valori degli importi non ponderati corrispondono al valore dell esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito (E* nelle segnalazioni di vigilanza moltiplicato per i fattori di conversione del credito nel caso delle garanzie e impegni). Per la metodologia basata sui rating interni, gli importi non ponderati corrispondono al valore dell esposizione al momento del default (EAD Exposure At Default ) e, nel caso delle garanzie rilasciate e degli impegni a erogare fondi tengono conto anche dei fattori di conversione del credito (CCF Credit Conversion Factors ). Patrimonio di vigilanza Totale 31/12/ /12/2011 A. Patrimonio di base prima dell applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - - B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base E. Totale patrimonio di base (TIER 1 ) (C D) F. Patrimonio supplementare prima dell applicazione dei filtri prudenziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - - G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2 ) (H I) M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E + L M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - - P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) Adeguatezza patrimoniale A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA In base alle disposizioni di vigilanza prudenziale, il requisito patrimoniale complessivo è pari alla somma dei requisiti patrimoniali prescritti a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato ed operativo. A loro volta questi requisiti derivano dalla somma dei requisiti individuali delle società appartenenti al Gruppo di Vigilanza, depurati dei rapporti infragruppo sui rischi di credito e controparte. A decorrere dalle segnalazioni di vigilanza prudenziale riferite al il Gruppo Banco Popolare è stato autorizzato dalla Banca d Italia ad utilizzare i sistemi interni (Advanced IRB) per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di credito e di mercato, come meglio specificato al precedente paragrafo 2.1. Per le esposizioni diverse da quelle assoggettate ai nuovi modelli interni, da cui traggono origine rischi di credito e di controparte e rischi di mercato, continuano ad applicarsi le rispettive metodologie standardizzate. Per quanto riguarda i rischi operativi, è stato adottato il metodo combinato in quanto la maggior parte delle Aziende del Gruppo ha utilizzato il metodo standardizzato mentre alcune Aziende di dimensioni minori hanno utilizzato il metodo base. Nell ambito del metodo standardizzato per i rischi di credito, ci si è avvalsi della facoltà di utilizzare i rating rilasciati da agenzie esterne di valutazione del merito di credito (ECAI) riconosciute dalla. Nel corso dell esercizio 2012 alcune di queste ECAI hanno ripetutamente modificato in senso peggiorativo i rating attribuiti all Italia, fino a quando, nel luglio 2012, in base alle tabelle di classificazione della Banca d Italia, si è passati dalla Classe di merito di credito 2 alla Classe 3. Per questo motivo, a parità di importi non ponderati, può verificarsi un aumento delle attività di rischio ponderate riferite ad Amministrazioni centrali e banche centrali e ad Intermediari vigilati dei Paesi oggetto di downgrading, compresa l Italia. Le politiche di capital management del Gruppo Banco Popolare si propongono, da un lato, di garantire che la base patrimoniale sia coerente con il grado di rischio complessivamente assunto, con i vincoli regolamentari, con il rating obiettivo e con i piani di sviluppo aziendale e, dall altro, di ottimizzare la composizione del patrimonio, inteso come 365

8 complesso degli elementi costituenti il capitale regolamentare, selezionando un mix di strumenti finanziari idoneo a minimizzarne il costo. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA L esposizione non ponderata verso le cartolarizzazioni, rappresenta la sommatoria dei valori nominali di tutti i titoli junior, mezzanine e senior detenuti nei portafogli delle società del Gruppo al netto dei titoli detenuti a fronte di operazioni di cosiddetta auto cartolarizzazione. Il decremento del Patrimonio di Vigilanza è principalmente dovuto al riacquisto di propri strumenti finanziari precedentemente computabili e alle maggiori deduzioni derivanti dall eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore. Entrambe le casistiche sono descritte al precedente paragrafo 2.2. Il decremento delle attività di rischio ponderate è principalmente dovuto all adozione dei modelli interni come precedentemente descritto. Categorie/valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti 31/12/ /12/ /12/ /12/2011 A. Attivita' di rischio A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base Avanzata Cartolarizzazioni B. Requisiti patrimoniali di vigilanza B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischi di mercato 1. Metodologia standardizzata Modelli interni Rischio di concentrazione - - B.3 Rischio operativo 1. Metodo base Metodo standardizzato Metodo avanzato - - B.4 Altri requisiti prudenziali - - B.5 Altri elementi di calcolo B.6 Totale requisiti prudenziali C. Attivita' di rischio e coefficienti di vigilanza C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Patrimonio di base/attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 11,18% 8,34% C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 13,98% 11,69% 366

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