ELENCO DELLE ATTIVITA DI MANUTENZIONE ORDINARIA DEGLI IMPIANTI SVOLTE DA PUBLITRADE S.R.L.. NELL AMBITO DI UN CONTRATTO SERVIZIO ENERGIA ENERTOP

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1 ELENCO DELLE ATTIVITA DI MANUTENZIONE ORDINARIA DEGLI IMPIANTI SVOLTE DA PUBLITRADE S.R.L.. NELL AMBITO DI UN CONTRATTO SERVIZIO ENERGIA ENERTOP La manutenzione ordinaria viene effettuata sulle seguenti apparecchiature con revisione e controllo delle stesse: 1. caldaia e tutti i suoi componenti; 2. bruciatore e tutti i suoi componenti; 3. elettropompe; 4. apparecchiature di regolazione e sicurezza; 5. vasi di espansione; 6. tutte le saracinesche di intercettazione; 7. impianto di termoregolazione; 8. tubazioni ed isolamento delle stesse; 9. scambiatori; 10. scaricatori di condensa; 11. valvole riduttrici; 12. di condizionamento e refrigerazione; 13. impianto elettrico. Il servizio di manutenzione comprende le seguenti attività (art.11 D.P.R. 412/93): 1) avviamento dell impianto con controllo e regolazione del bruciatore e controllo del funzionamento dei circolatori, dei vasi di espansione e delle apparecchiature di regolazione e di sicurezza; 2) controllo delle apparecchiature elettriche secondo quanto predisposto dalle norme CEI; 3) sfiatamento dell impianto di distribuzione interno e verifica della tenuta dei corpi scaldanti; 4) conduzione dell impianto secondo quanto previsto dalle norme UNI-CIG vigenti; 5) tarature e prove di funzionamento dei dispositivi di controllo e di sicurezza da effettuarsi almeno una volta l anno prima dell inizio del periodo di riscaldamento; 6) assistenza a chiamata per la regolazione della temperatura del fluido termoconvettore, dell orologio programmatore, dello sblocco del bruciatore e resettaggio dei dispositivi di protezione delle apparecchiature presenti in centrale termica; 7) pronto intervento che comprende tutti quegli interventi per i quali sarà richiesto di recarsi sul posto entro 1 ora dalla chiamata; 8) regolazione dell orologio programmatore e della temperatura del fluido termoconvettore per il periodo delle vacanze natalizie; 9) pulizia della caldaia: rimozione delle sostanze depositate, fuoriuscite, o prodotte dai componenti dell impianto durante il loro funzionamento ed il loro smaltimento nei modi conformi a legge; 10) revisione e pulizia degli scambiatori mediante lavaggio chimico da effettuarsi una volta ogni tre anni; 11) spegnimento/attenuazione; 12) analisi di combustione con registrazione sul libretto di centrale/d impianto secondo la UNI 10389; 13) verifica della tenuta e del tiraggio della canna fumaria secondo la UNI 10845; 14) verifica della temperatura negli ambienti interni almeno due volte durante la stagione termica con la metodologia indicata dalla UNI 5364; 15) messa a riposo;

2 La fornitura del servizio comprende, inoltre, le seguenti attività: IMPIANTI TERMICI E CONDIZIONAMENTO: 1) VALVOLE E RETI TUBAZIONI: - verifica dei premistoppa ed eventuale rifacimento; - controllo tenuta ed eventuale sostituzione guarnizioni; - verifica efficienza ed eventuale ripristino valvole di sfiato; 2) VASI DI ESPANSIONE: - controllo dei vasi di espansione aperti e chiusi, verifica ed eventuale riparazione rubinetti a galleggiante e scarichi e gruppi di riempimento; 3) SFIATI ARIA - eliminazione aria dai punti alti delle reti; 4) VALVOLE MOTORIZZATE - controllo funzionalità servomotori; - verifica della corsa degli organi di regolazione delle valvole; - lubrificazione steli valvole; - controllo dei premistoppa; - controllo parte elettrica; 5) ELETTROPOMPE - pulizia ed ingrassaggio; - verifica alberi, cuscinetti e giunti ed eventuale sostituzione; - verifica ed eventuale rifacimento dei premistoppa; - verifica del senso di rotazione; - commutazione periodica dei circolatori accoppiati o gemellari; - controllo parte elettrica; 6) VENTILCONVETTORI: - la pulizia dei filtri - verifica dei termostati ed elettrovalvole ambiente; 7) CONDIZIONATORI: - smontaggio frontale del condizionatore; - pulizia della batteria evaporante; - pulizia della sezione ventilante-evaporante; - pulizia della batteria condensante; - sostituzione filtro aria; - controllo e serraggio dei cablaggi elettrici; - controllo ed eventuale ripristino della carica di refrigerante; - controllo generale di funzionamento; Si fa presente che tutti i componenti dell impianto bruciatori, generatori di calore, camere di combustione e condotti del fumo, vasi di espansione, vasi di alimentazione e di scarico di ad acqua calda, organi di sicurezza, organi di protezione, indicatori, pompe, circolatori, apparecchi di regolazione automatica, eventuali apparecchiature di contabilizzazione del calore e dell acqua calda per usi igienici ed eventuali scambiatori di calore nonché gli elettrici vengono sottoposti a manutenzione con le modalità e le specifiche di cui dalla UNI Nella tabella 1 sono riassunti tutti gli interventi che si effettuano sugli termici, nella tabella 2 sono riportati i criteri di accettabilità degli stessi, nella tabella 3 sono riportati tutti gli interventi che si effettuano sulla parte elettrica e nella tabella 4 i criteri di accettabilità di quest ultimi. Tutti gli interventi sono registrati su apposite schede d intervento che vengono allegate al fascicolo impianto.

3 Tab.1 Interventi da effettuare parte termica Apparecchiature Tipo di intervento Periodicità dell intervento 1) pulizia del bruciatore (ugello/i, testa di combustione, elettrodi, fotocellula o BRUCIATORE fotoresistenza o eletrodo a inonizzazione), del Una volta l anno GENERATORE/ CAMERE DI COMBUSTIONE CONDOTTI DEL FUMO filtro in linea e ingrassaggio parti rotanti 2) verifica tenute elettrovalvole al bruciatore Una volta l anno 1) pulizia dei passaggi del fumo Periodicità UNI 8364 par ) controllo della combustione All inizio della stagione ed almeno una seconda volta durante l esercizio stagionale 3) pulizia delle camere di combustione Alla fine di ogni periodo di attività stagionale 4) verifica delle tenute delle camere di Una volta l anno combustione 1) pulizia delle fuliggini dei condotti del fumo Ogni 5 anni per i combustibili gassosi Ogni 4 anni per i combustibili liquidi 2) verifica della tenuta dei condotti Almeno all inizio di ogni periodo di attività 3) verifica del tiraggio Almeno all inizio di ogni periodo di attività VASI DI ESPANSIONE 1) verificare che non ci siano perdite sia ai Una volta l anno vasi aperti sia a quelli chiusi ORGANI DI SICUREZZA, PROTEZIONE ED INDICATORI 1) controllo degli organi di sicurezza e di protezione 2) controllo degli apparecchi indicatori Una volta l anno Una volta ogni due anni POMPE, CIRCOLATORI 1) verifica degli organi di tenuta Una volta l anno all inizio della stagione/semestralmente se l apparecchio funziona per l intero anno APPARECCHI DI REGOLAZIONE AUTO MATICA APPARECCHI DI CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE REFRIGERANTI 2) controlli sul senso di rotazione, sullo All inizio di ogni periodo di spurgo dell aria funzionamento 1) controllo funzionale e della regolazione Una volta l anno prima di ogni avviamento stagionale 1) verifica degli apparecchi di contabilizzazione del calore eventualmente presenti Tre volte l anno SCAMBIATORI DI CALORE 1) effettuazione del lavaggio chimico Una volta ogni sei anni 1) verifica dei corpi scaldanti/refrigeranti Una volta l anno all inizio della CORPI SCALDANTI/ (sfiati aria e tenute) stagione VALVOLAME CONTROLLO TEMPERATURA AMBIENTI INTERNI 1) manovrare tutti gli organi di intercettazione e di regolazione e verificare che non ci siano perdite 1) verifica della temperatura negli ambienti interni posti in codizioni climatiche più sfavorevoli (UNI 5364). Una volta l anno Due volte nel corso della stagione termica

4 APPARECCHIATURE BRUCIATORE GENERATORE/ CAMERE DI COMBUSTIONE Tab.2 Criteri di accettazione degli interventi sulla parte termica CRITERIO DI ACCETTAZIONE DELL INTERVENTO DI MANUTENZIONE DI CUI ALLA TAB. 4 1) la combustione deve procedere regolarmente senza pulsazioni; 2) la fiamma deve apparire ben formata e priva di fumosità; 3) la fiamma non deve investire le pareti della camera di combustione; 4) non ci deve essere alcuna perdita di combustibile; 5) all arresto del bruciatore deve scattare l elettrovalvola che non consente il passaggio del combustibile; 6) la pressione della pompa del bruciatore a combustibile liquido risulti tarata come prescritto dal costruttore sul libretto di manutenzione e d uso. 1) i materiali refrattari della camera di combustione devono risultare integri; 2) le camere di combustione dei generatori di calore a tiraggio naturale non devono presentare fessure tra il generatore ed il basamento e tra gli elementi 8evitare infiltrazioni d aria); 3) non devono essere presenti incrostazioni e fuliggini sui passaggi del fumo (riscontrare con la temperatura dei fumi che per una caldaia standard deve essere compresa fra i 200 C ed i 300 C); 4) non ci deve essere nessuna lesione sulle gaurnizioni di tenuta delle camere di combustione pressurizzate; 5) il rendimento del generatore, misurato in conformità a quanto previsto dalla UNI 10389, deve rispettare i parametri di cui al D.P.R. 412/93 e successive modifiche ed integrazioni; se la concentrazione di CO riporata alla condizione di prodotti della combustione secchi e senz aria risulta magiore dello 0,1% (1000 ppm) il controllo della combustione è da considerarsi negativo; nei generatori di calore a combustibile liquido se l indice di fumosità riferito alla scala di Bacharach, risulta maggiore di 2 per il gasolio e maggiore di 6 per l olio combustibile, l esito del controllo della combustione è negativo; CONDOTTI DEL FUMO 1) per quanto riguarda la tenuta devono essere rispettati i valori di cui all auni paragrafo 6. 3; 2) la verifica della pressione esistente in caldaia o alal base del camino deve essere conforme a quanto prescritto dal costruttore nel libretto d uso e manutenzione; VASI DI ESPANSIONE VASI DI ESPANSIONE APERTI: 1) alla massima temperatura di esercizio, il livello dell acqua non deve raggoiungere la generatrice inferiore del tubo di troppo pieno; 2) se il vaso è dotato di alimentazione automatica, il galleggiante deve risultare integro e la valvola di alimentazione chiusa ed a tenuta quando il livello è apppena maggiore di quello minimo; 3) a regime l acqua contenuta nel vaso deve essere fredda o appena tiepida; 4) il vaso non deve presentare alcuna perdita; IMPIANTI A VASO CHIUSO 5) per a vaso chiuso lla massima temperatura di esercizio, la valvola di sicurezza non deve presentare fuoriuscita di acqua; 6) la pressione a valle della valvola di riduzione per il rabbocco automatico deve essere quella di progetto e deve essere inferiore della pressione di taratura della valvola di sicurezza; 7) nei vasi a diaframma il medesimo non deve esssere lesionato; 8) i livelli di siano quelli indicati nel libretto d uso e manutenzione; 9) la pressione di precarica, per vasi precaricati, sia quella indicata nel libretto d istruzione; ORGANI DI SICUREZZA, PROTEZIONE ED INDICATORI SICUREZZA E PROTEZIONE: 1) il funzionamento delle valvole di sicurezza deve essere efefttuato sia ad impainto inattivo, provocandone manualmente l apertura, sia ad impianto funzionante aumentando la pressione di esercizio fino a valori leggermente superiori a quelli di taratura; 2) l uscita dei tubi di sicrezza non deve essere ostruita; 3) i termostati di regolazione e/o di blocco, le valvole di scarico termico e le valvole VIC devono essere provati aumentando la temperatura fino al valore del loro intervento; 4) i pressostati di regolazione e/o blocco devono essere provati al banco aumentando l apressione fino a farli scattare; 5) i dispositivi di protezione contro la mancanza di fiamma devono essere provati interponendo un ostacolo davanti all elemnto rilevatore della fiamma, assicurandosi ceh l elemento rilevatore della fiamma sia pulito;ù INDICATORI: 6) i termometri devono essere controllati servendosi di un termometro campione inserito nell apposito pozzetto regolamentare; 7) i manometri devono essere controllati servendosi di un manometro campione inserito nell apposito pozzetto regolamentare; POMPE, CIRCOLATORI 1) non ci devono essere perdite; 2) la girante deve ruotare liberamente nel giusto senso di marcia; APPARECCHI DI 1) deve essere stata effettuata la lubrificazione degli steli delle valvole, dei perni e delle serrande; REGOLAZIONE 2) deve essere stato effettuato il rabbocco nei treni di ingranaggio a bagno d olio; AUTOMATICA 3) deve essere stata effettuata la pulizia ed il serraggio dei morsetti; 4) deve essere stata effettuata l averifica manual edelle valvole servocomandate; 5) deve essere stata effettuata la verifica dell orologio programmatore; 6) la verifica di comando e di arresto alla temperatura prefissata.

5 APPARECCHI DI CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE 1) controllo delle apparecchiature di contabilizzazione dle calore (verifica della presenza della piombatura) e registrazione del valore segnato (kwh), controllo dle valore di portata e del valore della temperatura di mandata e di ritorno registrate; SCAMBIATORI DI CALORE 1) non ci devono essere perdite di acqua; 2) la temperatura del fluido di mandata al sanitario in uscita dallo scambiatore a piastre deve essere compresa fra 50 C e 60 C temperature inferiori dimostrano uno scarso scambio termico. CORPI SCALDANTI/REFRIGERANTI VALVOLAME 1) non ci deve essere alcuna perdita di acqua dalle valvole, dai detentori, dagli attacchi e tra gli elementi; 2) non ci devono essere tracce di corosione esterna; 1) apertura e chiusura devono essere eseguiti senza forzare assolutamente nelle posizioni estreme, manovrando l otturatore in senso opposto di una piccola frazione di giro, non si devono rilevare situazioni di blocco; Tab.3 Interventi da effettuare sulla parte elettrica Apparecchiature Tipo di intervento Periodicità dell intervento 1) verifica del senso di rotazione del motore 2) verifica dell equilibrio interfase (motori MOTORI ELETTRICI CONTROLLO CONDIZIONI APPARECCHIATURE CONTROLLO FUNZIONALE MESSA A TERRA RESISTENZA DI ISOLAMENTO APPARECCHI DI REGOLAZIONE AUTOMATICA trifase) 3) verifica della temperatura di funzionamento che non deve superare i valori stabiliti dalla classe di appartenenza 4) verifica dell efficienza della ventola 5) stato degli eventuali giunti o degli organi di trasmissione 6) verifica della corretta protezione delle parti sotto tensione da contatti accidentali Una volta ogni due anni all inizio 7) verifica della messa a terra Una volta ogni due anni all inizio 8) verifica della resistenza di isolamento Una volta ogn i due anni all inizio 9) verifica della corrente assorbita Una volta ogni due anni all inizio 10) verifica del corretto funzionamento del sistema di protezione contro i corto circuiti, sovraccarichi e mancanza di fase 1) controllo dello stato dei contatti mobili 2) controllo dell integrità dei conduttori e del loro isolamento 3) controllo del serraggio dei morsetti periodo di attiv ità degli 1) controllo di funzionamento di tutti gli apparecchi di protezione, provocando l intervento e misurando il tempo necessario per l intervento stesso 2) verifica del corretto funzionamento degli apparecchi indicatori se esistenti (amperometri, volmetri) 1) controllo della messa a terra e degli isolamenti 1) verifica della resistenza di isolamento degli apparecchi funzionanti a tensione di rete 1) lubrificazione degli steli delle valvole a sede e otturatore e dei perni delle valvole a settore; lubrificazione dei perni e delle serrande Una volta ogni due anni all inizio Una volta ogni due anni all inizio 2) pulizia delle morsettiere 3) serraggio dei morsetti non serrati 4) sostituzione dei conduttori danneggiati o male isolati

6 APPARECCHIATURE MOTORI ELETTRICI CONTROLLO CONDIZIONI APPARECCHIATURE Tab.4 Criteri di accettazione degli interventi sulla parte elettrica CRITERIO DI ACCETTAZIONE DELL INTERVENTO DI MANUTENZIONE DI CUI ALLA TAB. 3 7) Il senso di rotazione non deve essere invertito 8) Deve essere verificata la presenza dell equilibrio interfase 9) La temperatura registrata non deve superare i valori stabiliti della classe di appartenenza del motore 10) La corrente assorbita deve corrispondere ai dati di targa con tolleranza del 15% 6) I contatti mobili, i conduttori ed il loro isolamento devono essere perfettamente integri 3) Il tempo di intervento deve rispettare quanto previsto dal progetto realizzato CONTROLLO FUNZIONALE MESSA A TERRA 10) Le misure della messa a terra devono essere conformi a quanto richiesto dalle vigenti normative RESITENZA DI ISOLAMENTO 8) La resistenza di isolamento deve essere rispondente a quanto previsto dalle norme vigenti APPARECCHI DI REGOLAZIONE AUTOMATICA 3) La lubrificazione deve essere tale da consentire il corretto funzionamento degli steli delle valvole senza alcun attrito 4) La morsettiera deve essere perfettamente pulita e sgombra da qualsiasi materiale 5) Gli isolamenti dei conduttori devono essere integri

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