Gestione delle acque

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1 Provincia di Bologna Servizio Pianificazione Ambientale Comune di San Pietro in Casale Gestione delle acque a riscontro, integrazione e regolarizzazione della documentazione già allegata alla Domanda di Autorizzazione Unica per la costruzione e l' esercizio di un impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile; art. 12 D.Lgs. 387/2003 e D.M. Sviluppo Economico del 10/09/2010. Fonte rinnovabile: biogas da digestione anaerobica Data: 13 febbraio 2012 Il Tecnico Tecnico coordinatore del Progetto di cui alla Domanda in oggetto: Alberghini Marco nato il 31/07/1967 a Pieve di Cento (BO), residente in Comune di Pieve di Cento (BO) in via del Fosso n. 17, codice fiscale numero LBR MRC 67L31 G643S, Partita Iva numero , iscritto all' Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Bologna al numero 818 d' Albo. Telefono: , ugcargile@libero.it 1

2 SOGGETTO ATTUATORE Cooperativa denominata DIMIR GAS Società Cooperativa Agricola con sede in Comune di San Giovanni in Persiceto, Provincia di Bologna (c.a.p ), frazione di San Matteo della Decima, via Cento n. 285, codice fiscale, Partita Iva e iscrizione alla CCIAA di Bologna numero , REA numero BO , codice / tipo di attività n La Cooperativa è rappresenta dal Sig. Caliceti Marco Presidente - nato il 27/11/1969 a Bologna, codice fiscale numero CLC MRC 69S27 A944C, domiciliato, per la carica, presso la sede della Cooperativa. I recapiti della Cooperativa sono: telefono: (Sig. Caliceti Marco referente); mail Sig. Caliceti Marco: mcali2769@gmail.com Indirizzo pubblico di posta elettronica certificata della Cooperativa: DIMIRGAS@PEC.CONFCOOPERATIVE.IT Il Soggetto Attuatore intende realizzare in Comune di San Pietro in Casale (BO), in via San Benedetto, un Impianto per la produzione di energia elettrica di potenza nominale pari a 0,999 MWe con combustibile derivante dalla digestione anaerobica in mesofilia di biomasse di provenienza agricola. 2

3 RELAZIONE Il presente piano di gestione delle acque, con riferimento alle caratteristiche tutte dell Impianto di cui all oggetto, dell insediamento, alle Linee Guida di cui alla D.G.R. della Regione Emilia Romagna del 18/12/2006 n ed alla valutazione del rischio di contaminazione delle acque di prima pioggia, sono formulate considerando i seguenti criteri generali: - le superfici scolanti impermeabili, ove interessate da operazioni dalle quali possa derivare un rischio di inquinamento, sono gestite in modo tale da mantenere la condizione di impermeabilità e da limitare la contaminazione delle acque di prima pioggia, provvedendo alla loro pulizia con idonea frequenza; - in caso di versamenti accidentali di sostanze inquinanti, la pulizia delle superfici interessate sarà tempestivamente eseguita con idonei materiali inerti assorbenti in relazione alla tipologia dei materiali sversati; i materiali residui derivanti dalle predette operazioni saranno smaltiti in conformità alla normativa vigente; - le acque meteoriche sono destinate ad una rete di raccolta e convogliamento dotata di un sistema di alimentazione ai successivi trattamenti e che consente il trattamento delle acque di prima pioggia; tale rete scolante è dimensionata assumendo un coefficiente di afflusso pari ad 1 per tutte le superfici impermeabili scolanti; per le altre superfici oggetto di dilavamento saranno adottati adeguati coefficienti di afflusso correlati alle caratteristiche delle superfici interessate; - le acque di prima pioggia sono di norma accumulate in appositi manufatti dimensionati per contenere un volume, da avviare a successivo trattamento, di mc. 50,0 per ettaro di superficie scolante; - le acque di prima pioggia stoccate nelle vasche di accumulo sono avviate gradualmente ai sistemi di trattamento normalmente in un arco di tempo compreso tra le 48 e le 72 ore successive al termine dell ultimo evento di pioggia; 3

4 - i sistemi di trattamento ed i materiali adottati saranno conformi alle disposizioni ed alle normative tecniche nazionali ed internazionali vigenti e saranno realizzati od adeguati utilizzando il criterio di impiego delle migliori tecnologie disponibili; - nel sito non sono presenti idrocarburi e gli oli minerali sono gestiti in appositi serbatoi: tracce di queste sostanze nelle acque di prima pioggia è da imputarsi a perdite accidentali ed occasionali delle macchine operatrici che lavorano o transitano nell Impianto. ATTIVITA SVOLTE NELL INSEDIAMENTO L attività svolta nell Impianto di cui alla presente è la produzione di biogas mediante processo di digestione anaerobica di insilati vegetali, di liquame zootecnico tal quale e di integratori vegetali. Il biogas prodotto verrà utilizzato in un motore a combustione interna per la produzione di energia elettrica. Presso il sito dell Impianto sono stoccati, in adeguati manufatti, gli insilati vegetali ed il liquame zootecnico tal quale. Si intende fare esplicito riferimento a tutta la documentazione già allegata alla Domanda di Autorizzazione Unica ed a tutta la documentazione prodotta a riscontro, regolarizzazione ed integrazione alle richieste formulate dai diversi Enti interessati e coinvolti in sede in Conferenza dei Servizi. Preme evidenziare che non è previsto nessun lavaggio delle superfici impermeabili presenti all interno dell Impianto e che quindi non è neppure previsto l approvvigionamento e la gestione delle acque di lavaggio. 4

5 CARATTERISTICHE DELLE SUPERFICI SCOLANTI Le superfici scolanti presenti presso l insediamento possono essere così suddivise: A) Superfici impermeabili che recapitano le acque meteoriche nella vasca di prima pioggia Le superfici impermeabili che recapitano le acque meteoriche nella vasca di prima pioggia sono i piazzali pavimentati, le trincee vuote per il deposito degli insilati, la copertura dell alimentatore, la copertura della prevasca, il tratto di strada asfaltata in ingresso al sito e posta in fregio al piazzale di deposito della frazione solida del digestato la pesa ed il piazzale a servizio della rampa di caricamento della frazione solida della dieta e della prevasca. Dette aree di sedime hanno una superficie di circa mq. e le acque di prima pioggia scolanti su tale area saranno convogliate alla vasca di prima pioggia e quindi successivamente avviate, dopo la decantazione e con quella eccedente la prima pioggia, alla vasca di laminazione posta in fregio al sito dell Impianto. Le trincee per il deposito del trinciato vegetale saranno realizzate con pavimento e pareti in conglomerato cementizio; il trinciato vegetale, quando presente, sarà ricoperto da teloni impermeabili. La gestione delle acque delle trincee avverrà come segue: - in ogni trincea verrà realizzata una linea centrale con caditoie avente pendenza verso sud; dette linee centrali di raccolta delle acque confluiranno in un pozzetto di testa denominato p1, p2, p3, p4. Ogni pozzetto sarà dotato di una valvola comandabile manualmente in posizione aperta/chiusa. - le caditoie delle trincee in presenza di trinciato saranno aperte anche durante le operazione di caricamento delle stesse. Mano a mano che il trinciato vegetale 5

6 verrà consumato, le acque meteoriche che cadranno sulla porzione vuota della trincea saranno recapitate in prevasca come i percolati che si possono formare durante il primo mese dall inizio delle operazioni di caricamento della trincea. - in presenza di insilati vegetali e di percolati, le valvole dei pozzetti p1, p2, p3, p4 saranno poste in posizione aperta al fine di fare confluire i liquidi raccolti dalle caditoie poste su tali linee, anche unitamente alle acque meteoriche (trincea mezza piena), al pozzo di raccolta PR e da questo pompati nella prevasca e quindi utilizzati per il processo produttivo. I volumi di dette acque si stimano in pochi metri cubi all anno: di massima la presenza di percolato si limiterà al primo periodo dopo l insilaggio (circa 1 mese). Calcolo volume di acqua per trincea mezza piena, per 6 mesi all anno: Superficie: m 75 x m 21 x ½ = mq. 787,5 quantità di pioggia massima considerata in un giorno: mm 50 = m 0,05 Volume: mq. 787,5 x m 0,05 = mc. 39,37 - in assenza di trinciato vegetale ovvero con trincee vuote le valvole dei pozzetti p1, p2, p3, p4 saranno poste in posizione chiusa e quindi le acque meteoriche raccolte dalle caditoie poste lungo la linea di raccolta della trincea confluiranno alla linea di raccolta delle acque meteoriche e quindi alla vasca di prima pioggia. Successivamente detti volumi di acqua, dopo la decantazione e nei tempi opportuni, confluiranno nella vasca di laminazione. - in presenza di insilati vegetali in trincea, le acque meteoriche che cadranno sulla copertura degli insilati (conformata a baulatura) verranno raccolte sulla sommità delle pareti della trincea stessa, intercettate da un dreno sotterraneo posto a circa 50 centimetri dal piano di calpestio presente sulla sommità della parete della trincea stessa, raccolte e quindi convogliate dalla rete scolante sotterranea a valle della vasca di prima pioggia. 6

7 B) Vasca a tenuta (raccolta della frazione liquida del digestato e vasca di prelievo del digestato liquido) La seconda vasca di stoccaggio finale del digestato liquido (scoperta) e la vasca di prelievo del digestato liquido sono state dimensionate, in particolare la prima, sia per la raccolta che per lo stoccaggio della frazione liquida del digestato e, come anche la seconda, per l accumulo delle acque meteoriche che vi piovono dentro. Il liquido non sarà avviato al sistema di raccolta delle acque meteoriche ma smaltito come previsto dal P.U.A. frazione liquida del digestato. Idonei sistemi di controllo meccanico, oltre alla verifica visiva periodica del Personale di governo dell Impianto, saranno a garanzia del non sversamento del liquido contenuto. C) Superfici impermeabili che recapitano le acque meteoriche direttamente al suolo Sono le coperture del box pompe, del serbatoio degli integratori, del digestore primario, del post-fermentatore, della copertura del locale quadri e servizi, della prima vasca di stoccaggio del digestato tal quale, della tettoia del deposito della frazione solida del digestato, della copertura del separatore, del filtro ghiaia, dello skid biogas, dello skid olio, dello skid antincendio, del box del cogeneratore, della torcia, della pesa e della cabina Enel. Le acque meteoriche che cadranno su tali superfici - circa mq scoleranno direttamente sul terreno circostante che in parte sarà inerbito ed in parte sistemato con stabilizzato. D) Superfici permeabili che recapitano le acque meteoriche direttamente al suolo Le rimanenti superfici saranno sistemate con stabilizzato rullato e/o verde 7

8 (tappeto erboso): le acque meteoriche ricadenti su tali superfici saranno assorbite direttamente dal terreno. CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE DI PRIMA PIOGGIA Circa le acque di prima pioggia preme evidenziare quanto segue: - le acque meteoriche che ricadono sulle superfici impermeabili e che verranno recapitate nella vasca di prima pioggia avranno la seguente caratterizzazione: a) le acque meteoriche che cadranno sulla strada asfaltata, sui piazzali antistanti le trincee, sulla copertura della prevasca, sulla tramoggia e rampa di carico della frazione solida e sul piazzale antistante potrebbero avere un contenuto minimo di sostanza organica costituito dai residui di prodotto sversato accidentalmente durante il passaggio e la manovra dei mezzi operatori o durante le operazioni di caricamento dell alimentatore dell Impianto e non del tutto asportato in fase di pulizia a secco della pavimentazione. Tutte le acque ricadenti sui piazzali saranno quindi raccolte tramite le caditoie e convogliate al sistema di raccolta della prima pioggia che, peraltro, sarà dotata di filtri a coalescenza per la suddivisione degli idrocarburi eventualmente presenti nei piazzali per effetto di accidentali rotture dei mezzi in sosta per il carico e lo scarico. Le acque meteoriche recepite dalla vasca di prima pioggia, dopo la necessaria decantazione e tempo di sedimentazione e suddivisione, saranno convogliate alla vasca di laminazione. b) Sulle superfici delle trincee per lo stoccaggio dell insilato e sui piazzali antistanti, nel caso siano presenti eventuali percolati, le acque meteoriche ivi ricadenti saranno convogliate, con intervento manuale del Personale dell 8

9 Impianto, per mezzo dei pozzetti p1, p2, p3, p4 (valvola in posizione aperta), unitamente ai percolati, al pozzetto PZ dal quale saranno pompati nella prevasca e quindi utilizzati per il processo produttivo. - Le acque meteoriche che ricadono nella vasca a tenuta di stoccaggio della frazione liquida del digestato (seconda ed ultima vasca non coperta), miscelandosi a tale liquido, non sono idonee ad essere immesse in un sistema di raccolta e pertanto saranno trattenute nella vasca stessa e già dimensionata anche per tale funzione. - Le acque meteoriche ricadenti sulle coperture di cui alle pompe, al serbatoio degli integratori, al digestore primario, al post-fermentatore, al locale quadro e servizi, al filtro ghiaia, allo skid biogas, allo skid olio, al cogeneratore, alla torcia, alla prima vasca di stoccaggio della frazione liquida del digestato ed alla cabina Enel non hanno necessità di nessun trattamento in quanto su tali superfici non vi è la presenza di particolari sostanze che potrebbero avere azione inquinante nei confronti del terreno. - Le acque meteoriche ricadenti sulle superfici permeabili a verde e stabilizzato rullato non hanno necessità di alcun trattamento in quanto su tali superfici non vi è la presenza di particolari sostanze che potrebbero avere azione inquinante nei confronti del terreno. VOLUME ANNUALE PRESUNTO DI ACQUE DI PRIMA PIOGGIA DA RACCOGLIERE ED ALLONTANARE Di seguito si riportano i calcoli effettuati al fine della determinazione delle portate meteoriche da convogliare e/o trattare e da inviare alla vasca di prima pioggia. 9

10 Dati pluviometrici: - piovosità media annua: 735 mm. - valore massimo delle precipitazioni intense: rif. 25 mm. / 1 ora - superfici di cui si prevede di raccogliere le acque di prima pioggia: mq Il dimensionamento della vasca viene effettuato sulla base dell intera superficie scolante ed il calcolo viene effettuato nell ipotesi più gravosa ovvero nell ipotesi che le stesse siano vuote e tutta l acqua meteorica confluisca nella vasca di raccolta della prima pioggia. Volume per l accumulo della prima pioggia: V (prima pioggia) = mq x m. 0,005 = mc. 44,00 Volume annuo presunto di acqua meteorica: mq x m. 0,735 = mc Volume di pioggia con riferimento alla punta massima di pioggia per 1 ora: mq x 0,025 m./ora = 220 mc./ora MODALITA DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, EVENTUALE STOCCAGGIO E TRATTAMENTO PREVISTO Impianto di depurazione delle acque di prima pioggia: La depurazione delle acque di prima pioggia è attuata con l impianto di 10

11 trattamento e separazione delle acque di prima pioggia interrato all interno del sito dell Impianto; sarà costituito da una vasca monoblocco prefabbricata in cemento armato o da serbatoi in polietilene della capacità di accumulo superiore a mc. 45,00. All interno del manufatto saranno preinstallate le apparecchiature necessarie al funzionamento ovvero: - sistema automatico di chiusura galleggiante; - sistema automatico di raccolta e recupero degli idrocarburi con filtri a coalescenza; - elettropompa sommergibile di rilancio dell acqua di prima pioggia dotata di basamento per accoppiamento rapido e catena zincata, tubi guida in acciaio zincato con dispositivo di ancoraggio superiore, tubazione di mandata interna alla vasca di 2 in PVC; - elettropompa sommergibile per lo svuotamento del pozzetto di raccolta olii ed idrocarburi; - regolatori di livello a galleggiante; L impianto comprende un sensore di precipitazione ed un quadro elettrico (per la gestione ed il funzionamento dell intero sistema) collocato in prossimità dell impianto, posto in idonea cassa in materiale plastico. Caratteristiche del sistema di trattamento delle acque di prima pioggia Alla funzione di separazione delle acque di prima pioggia vengono abbinate anche quelle di decantazione dei solidi sedimentabili e di separazione per flottazione delle sostanze leggere. Il trattamento a cui vengono sottoposte le acque di prima pioggia prima del loro rilancio è incentrato sulla rimozione forzata degli inquinanti separabili per gravità quali ad esempio le sabbie ed i detriti in generale ed anche di oli minerali, sostanze che contribuiscono in maniera preponderante all inquinamento delle acque meteoriche. L impianto di prima pioggia è costituito da una vasca monoblocco in c.a.v. o polietilene in cui sono raggruppate le sezioni di: 11

12 - separazione delle acque di prima pioggia da quelle successive; - accumulo delle acque di prima pioggia; - decantazione delle sostanze decantabili; - flottazione degli oli non emulsionati; - raccolta ed accumulo degli oli flottanti; - raccolta ed accumulo dei sedimenti solidi; - rilancio delle acque depurate. Il quadro elettrico gestisce il funzionamento del sistema attraverso i segnali trasmessi da: - un regolatore di livello a galleggiante che identifica sia un livello di arresto sistema di rilancio acque di prima pioggia (livello 1) che un livello di possibile inizio ciclo di raccolta delle acque di prima pioggia (livello 2); - un sensore di pioggia. Funzionamento del sistema di trattamento delle acque di prima pioggia Si ipotizzi che il livello idrico all interno del bacino di accumulo sia a livello di arresto sistema di rilancio acque di prima pioggia (livello 1). Questa situazione accade nell impianto a regime quando non avvengono precipitazioni da un periodo di tempo superiore a quello minimo di tempo asciutto indicato dalla normativa ovvero 48 ore. Il raggiungimento del livello di inizio ciclo viene identificato come inizio di un evento meteorico solo nel caso che entro un intervallo di tempo modificabile (conferma di precipitazione in atto), la sonda di precipitazione confermi il manifestarsi dell evento meteorico. In caso contrario il sistema di rilancio viene avviato fino allo svuotamento della vasca. Al manifestarsi dell evento meteorico, il cui inizio è segnalato dal regolatore di livello e confermato dal sensore di precipitazione, tutta l acqua entra nel bacino (dimensionato per accettare un volume di acqua pari a quello indicato dalla normativa come prima pioggia ovvero 5 mm. di precipitazione). Si possono quindi manifestare due diverse situazioni: 12

13 a) Precipitazioni con volumi uguali o superiori a quelli di prima pioggia (> 5 mm.): il livello idrico nel bacino, con l affluire dell acqua meteorica, sale fino al completo riempimento della vasca ed a questo punto entrerà in funzione il by-pass che mette direttamente in collegamento la condotta di arrivo con lo scarico delle acque successive alla prima pioggia. Di conseguenza l acqua che ancora defluisce nella rete di scarico viene convogliata direttamente al ricettore senza alcun contatto con quella raccolta nella zona di accumulo. Cessata la precipitazione, dopo un intervallo pari alla periodicità (minimo 48 ore) meno il tempo teorico impiegato dalla pompa per lo svuotamento del bacino il quadro elettrico darà il consenso al funzionamento del rilancio dell acqua di prima pioggia e se il sensore di pioggia conferma l assenza di pioggia, il bacino si svuota fino al livello 1 ed è pronto per un nuovo ciclo di funzionamento. Nel caso di eventi meteorici durante il ciclo di svuotamento, questo si interrompe fino a quando il sensore di pioggia non segnala nuovamente la fine della precipitazione. A questo punto, dopo un nuovo intervallo di tempo (sempre pari alla periodicità meno il tempo teorico impiegato dalla pompa per lo svuotamento della vasca), il sistema di rilancio di riavvia. Quando la vasca si svuota il ciclo è completato ed il sistema è pronto per un nuovo ciclo di funzionamento. b) Precipitazioni con volumi inferiori a quelli di prima pioggia (< 5 mm.): anche nel caso di precipitazioni con volumi inferiori a quelli di prima pioggia, il ciclo di svuotamento inizia dopo un intervallo, misurato a partire dalla fine della precipitazione (individuata dal sensore di pioggia), pari alla periodicità meno il tempo teorico di svuotamento della vasca. La vasca si svuota fino al livello 1 ed è pronta per un nuovo ciclo di funzionamento. Nel caso di successive precipitazioni durante il ciclo di funzionamento della pompa, il rilancio verrà interrotto e ricomincerà con la modalità sopra descritta. Quando l acqua sosta nella zona di accumulo si ha la decantazione delle sostanze sedimentabili. 13

14 Sistema di raccolta degli idrocarburi Il sistema di recupero in continuo degli oli e degli idrocarburi è composto dalle seguenti parti: - pozzetto di raccolta degli idrocarburi posto a fianco del pozzetto di alloggiamento della pompa di rilancio delle acque di prima pioggia; - sfioro che collega la zona superiore dell accumulo delle acque di prima pioggia con il pozzetto di recupero degli idrocarburi; - filtro a coalescenza; - pompa di svuotamento del pozzetto; - valvola di ritegno che collega la zona inferiore dell accumulo delle acque di prima pioggia con il pozzetto di recupero degli idrocarburi. Il funzionamento del sistema è il seguente: All inizio della precipitazione il pozzetto di recupero idrocarburi è al livello minimo. Il livello dello scomparto di accumulo delle acque di prima pioggia sale fino a quando comincia il passaggio, attraverso lo sfioro, dell acqua in superficie carica delle sostanze flottate nel pozzetto di recupero degli idrocarburi. Gli idrocarburi transitati attraverso il filtro a coalescenza e intrappolati nel pozzetto, sono accumulati per un successivo smaltimento. Con lo svuotamento della vasca di prima pioggia anche il livello nella zona di raccolta degli idrocarburi si abbassa. L impianto è dotato di barriera filtrante in materiale oleoassorbente pertanto il sistema prevede anche un regolatore di livello che consente di controllare lo svuotamento della vasca anche nel caso in cui, a causa di un parziale intasamento della barriera, dovesse verificarsi una differenza di livello idrico tra il bacino di accumulo ed il comparto di rilancio. Il funzionamento risulta il seguente: all inizio del ciclo di svuotamento la pompa preleva il refluo e lo fa passare attraverso la barriera oleoassorbente che 14

15 trattiene eventuali tracce di idrocarburi ancora presenti; il regolatore di livello posto a monte del filtro blocca il sistema quando il livello giunge al minimo; il regolatore di livello posto a valle della barriera oleoassorbente impedisce il funzionamento a vuoto della pompa se, a causa di un intasamento della barriera filtrante stessa, la portata che transita è inferiore a quella pompata. Sistema di raccolta e convogliamento alla vasca delle acque di prima pioggia Il sistema di raccolta delle acque meteoriche dalle aree pavimentate sarà costituito da caditoie e/o canalette di raccolta mentre le coperture avranno grondaie e pluviali; tali caditoie e pluviali saranno collegate alla rete di raccolta costituita da tubazioni interrate in PVC rigido per fognature con giunti a bicchiere e guarnizioni in elastomero. I tubi ed i raccordi saranno conformi agli standard di legge, del diametro e delle pendenze in conformità agli elaborati esecutivi di progetto. I collettori in PVC che raccolgono e convogliano le acque piovane provenienti dalle aree pavimentate, dalle trincee e da alcune coperture, sino all impianto di trattamento e separazione delle acque di prima pioggia, saranno dotati di pozzetti di ispezione completi di chiusini in ghisa carrabili di portata sufficiente in relazione al carico dei mezzi. La vasca dell impianto di prima pioggia, indipendentemente che sia in c.a.v. o in polietilene, sarà dotata di pozzetti e di torri di prolunga in c.a.v. opportunamente sigillati con relativi chiusini, anche non carrabili, realizzati superiormente alla vasca in corrispondenza delle aperture per consentire l accessibilità e l ispezionabilità dell impianto mentre per il prelievo dei campioni delle acque in uscita dal sistema di trattamento della prima pioggia è previsto un pozzetto a valle del sistema stesso. Sistema di allontanamento dell acqua meteorica Dal sistema di trattamento della prima pioggia, oltre alla seconda pioggia, le 15

16 acque meteoriche saranno convogliate in idoneo pozzetto prima del convogliamento alla corpo recettore vasca di laminazione. SCARICO ACQUE NERE - DEL SERVIZIO IGIENICO Ai sensi della normativa vigente in materia le acque di scarico che vengono prodotte dal servizio igienico presente nell Impianto sono assimilabili alle acque nere domestiche. L impianto di trattamento è così composto: sifone Firenze ad intercettare, interrompendolo, l unica uscita delle acque prodotte dal servizio igienico, trattamento in fossa Imhoff e passaggio in filtro anaerobico dimensionato, in riferimento alla normativa vigente della Regione Emilia Romagna, per 1 a.e. (un abitante equivalente). All uscita dal trattamento in filtro anaerobico, le acque, sempre intubate in canalizzazione in PVC per fognatura, verranno fatte confluire al corpo recettore (vasca di laminazione). A CONCLUSIONE Si ritiene che i sistemi adottati siano sufficienti a garantire che il trattamento delle acque meteoriche e delle acque nere assimilabili alle domestiche prodotte dal servizio igienico siano sufficienti a garantire la qualità delle acque che verranno immesse in fosso di campagna dopo il passaggio in vasca di laminazione. E prevista l installazione di pozzetti di campionamento del tipo a caduta. 16

17 OPERAZIONI DI PREVENZIONE E GESTIONE Procedure adottate per la prevenzione dell inquinamento delle acque di prima pioggia Il maggior rischio di inquinamento è rappresentato dal digestato liquido e dal liquame zootecnico tal quale ; dovrà essere posta particolare attenzione a che non vi siano sversamenti accidentali durante le operazioni di carico o di scarico dei carri botte. Tali operazioni saranno effettuate utilizzando una tubazione a tenuta, verificando che la stessa sia correttamente ancorata sia alla manichetta di caricamento posta nel pozzetto che al carro botte prima di avviare il sistema di travaso. Procedure di intervento e di eventuale trattamento in caso di sversamenti accidentali Gli eventuali sversamenti accidentali saranno gestiti come segue: - in caso di sversamenti di quantità significative di trinciato vegetale o di liquame zootecnico tal quale o di digestato, si procederà all asportazione immediata dello stesso con idoneo sistema. Il tutto sarà quindi messo, a seconda della materia sversata, o nelle trincee di stoccaggio, o nella pre-vasca o negli stoccaggi del digestato solido o del digestato liquido. - in caso di sversamento accidentale di olii o di idrocarburi dovuti alla rottura di mezzi meccanici, la pulizia delle superfici interessate sarà tempestivamente eseguita a secco o con idonei materiali inerti assorbenti in relazione ai materiali sversati; i materiali residui delle predette operazioni saranno smaltiti in conformità alla vigente normativa. Modalità di formazione ed informazione del personale addetto 17

18 Il Personale addetto sarà formato attraverso apposito corso da tenersi presso la sede aziendale in cui saranno esposte le normative riguardanti le acque meteoriche, i pericoli di inquinamento derivanti da loro scolo, le procedure da seguire per evitare possibili rischi di inquinamento e le procedure di intervento in caso di sversamenti accidentali. Programma delle periodicità degli interventi e descrizione degli interventi di manutenzione dell impianto di prima pioggia Di seguito, indicativamente, sono riportati gli interventi che devono essere eseguiti per poter garantire un buon funzionamento del sistema di trattamento delle acque di prima pioggia. Attivazione Alla messa in funzione, l impianto sarà riempito di acqua pulita fino al livello di arresto del sistema di rilancio delle acque di prima pioggia Mensile Mensile Mensile Mensile Mensile Controllo della funzionalità del quadro elettrico Controllo della funzionalità dell elettropompa Controllo del sensore di precipitazione Controllo della situazione generale della vasca Controllo del livello di accumulo delle sostanze decantate e loro eventuale allontanamento e smaltimento Trimestrale Controllo e pulizia delle caditoie di raccolta delle acque meteoriche 18

19 Si intende fare esplicito riferimento alla documentazione allegata alla presente ovvero già allegata: 1. Elaborato grafico Tavola 13 - SEBIGAS B D Vasca di prima pioggia 2. Elaborato grafico Tavola 8 - SEBIGAS B D - Planimetria tubazioni modificata e con vasca di laminazione. 3. Elaborato grafico Tavola SEBIGAS B D - 05 Layout Planimetria generale Il Tecnico f.to Marco Alberghini 19

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