Oggetto: Procedura di VIA regionale Varianti sostanziali impianto termovalorizzazione Osservazioni.

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1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO AREA SALUTE E AMBIENTE Certificato secondo la Norma UNI EN ISO Bergamo - Via Borgo Palazzo, 130 Direttore: Dott. Pietro IMBROGNO 035/ fax.035/ pimbrogn@asl.bergamo.it - Bergamo, Prot.n Oggetto: Procedura di VIA regionale Varianti sostanziali impianto termovalorizzazione Osservazioni. Con riferimento alla procedura in oggetto, vista e valutata la documentazione fornita dal proponente, costituita dallo Studio di Impatto Ambientale del novembre 2007 e dalle note integrative volontarie datate luglio 2008 e agosto 2009 si osserva quanto segue: La documentazione prodotta per lo Studio di Impatto Ambientale affronta le tematiche (e le problematiche) relative alle componenti ambientali impattate in termini di suolo, emissioni in atmosfera, emissioni/immissioni sonore, vibrazioni, scarichi liquidi e valutazioni sulla falda, produzione e smaltimento rifiuti prodotti dall impianto, inquinamento luminoso, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Per le valutazioni di ordine tecnico e di rispetto normativo/prescrittivo in ordine a tali aspetti ci si rimette agli organi/autorità competenti, quali ARPA, D.G. Regionali, Provincia di Bergamo. Per quanto riguarda gli aspetti di tutela della salute, si prende atto che la documentazione illustra aspetti di igiene e sicurezza del lavoro in fase di costruzione per la nuova linea e di esercizio relativamente alle linee esistenti e da applicare successivamente anche alla nuova linea. Sono inoltre illustrati gli interventi e azioni del Piano Operativo di Emergenza, del Piano di Sorveglianza e Controllo e Piano di Sicurezza. Dalla valutazione di quanto previsto, si rendono necessarie integrazioni e aggiornamenti, come più avanti specificato. Si evidenzia in ogni caso nel SIA non è integrato specifico capitolo relativo all aspetto delle ricadute sulla salute della popolazione interessata derivanti dalla realizzazione ed esercizio dell impianto. Date le caratteristiche tipologiche e dimensionali dell ampliamento, e rilevato che l impianto..si colloca in aerea critica per l inquinamento atmosferico - zona A1- già caratterizzata da importanti pressioni ambientali connesse con la presenza di diversi insediamenti produttivi e di infrastrutture viabilistiche ad elevato volume di traffico, considerato che i contenuti del SIA non tengono conto, soprattutto per l inquinamento atmosferico, del contributo complessivo delle varie fonti di emissione presenti e gravanti sull area e sulla popolazione esposta, si ritiene necessario che tale aspetto debba essere affrontato e integrato nel SIA secondo quanto sotto specificato, al fine di poter effettuare le necessarie e corrette valutazioni circa la compatibilità dell ampliamento proposto con le esigenze di tutela della salute. In base a quanto sopra evidenziato, si rende necessario quanto segue: Lo Studio di Impatto Ambientale della VIA sul progetto in argomento dovrà essere integrato con specifico capitolo relativo alle ricadute sulla salute della popolazione connesse con la realizzazione ed esercizio dell opera. Tale capitolo dovrà tener conto e specificare, anche mediante reperimento dei vari dati disponibili e l utilizzo di adeguati modelli predittivi e fermo restando che criteri, strumenti e risultati delle modellazioni previsionali andranno valutati e validati da ARPA, almeno le seguenti FASI ed ASPETTI: 1

2 A) FASE ANTE OPERAM: 1. Acquisizione di dati ed elementi sullo stato attuale di qualità dell aria, che tenga conto delle varie fonti di emissione presenti e influenzanti l area interessata dalle ricadute al suolo delle emissioni derivanti dell ampliamento impianto... Oltre ai vari inquinanti ubiquitari oggetto di rilevazione nei piani di monitoraggio ARPA (Es:NOx, SO2, CO,PTS, PM10, PM2,5), dovrà essere considerata con attenzione la tipologia di inquinanti tipici degli impianti di incenerimento (metalli pesanti, IPA, ossidi di azoto e di zolfo, ossido di carbonio, acido cloridrico, diossine e furani, idrocarburi aromatici) e con particolare riferimento alla speciazione dell aerosol. 2. Altro elemento da aggiornare nel SIA è quello relativo al punto 12.6 della Relazione trasmessa inerente le Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti. Risulta necessario aggiornare i dati relativi ai ritrovamenti sino al 2011, con specificazione della tipologia degli eventuali materiali contaminati. La documentazione dovrà inoltre essere integrata con la descrizione della procedura specifica prevista e adottata in caso di ritrovamento di materiale radioattivo. 3. Dovrà essere individuata e caratterizzata, anche mediante specifici modelli previsionali di diffusione e ricaduta degli inquinanti, l estensione dell area geografica interessata dagli impatti e la popolazione coinvolta. 4. Individuazione e caratterizzazione della popolazione target, cioè della popolazione potenzialmente coinvolta dall intervento, presente nell area geografica interessata dai possibili impatti, specificando la presenza o meno di strutture e/o segmenti di popolazione più sensibili (scuole, strutture sanitarie di ricovero, strutture per anziani ecc..; diversi tipi di popolazione suscettibile: per età, sesso, stato di salute ); considerare la presenza di popolazioni che non risiedono stabilmente in loco (pendolari,); l evoluzione prevista nel tempo delle dinamiche demografiche. 5. Documentare lo stato di salute ante operam della popolazione target, facendo ricorso a tutte le informazioni disponibili. Descrivere con dettaglio lo stato di salute ante operam è condizione indispensabile per valutare le eventuali ricadute dell opera una volta che questa sia stata realizzata. Per valutare lo stato di salute di una popolazione (non solo nella fase ante operam, ma anche durante le fasi di cantiere, di esercizio, di dismissione) si fa usualmente riferimento a diverse tipologie di dati raccolti correntemente: a. Dati di mortalità b. Dati sui ricoveri ospedalieri c. Dati sui consumi farmaceutici d. Dati sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale f. Dati sui registri di patologia g. Accessi al pronto soccorso Inoltre, resta ferma la eventualità di condurre indagini epidemiologiche ad hoc indirizzate alla esplorazione di specifici problemi, in particolare quando tali problemi non siano esaminabili con le basi dati indicate. 6. Stimare, sulla base dei dati e delle informazioni di cui ai punti precedenti e l esame della letteratura disponibile, gli effetti attesi sulla salute della popolazione target. L analisi della letteratura deve produrre, ove disponibili, le evidenze sotto indicate: I fattori di rischio per la salute (le esposizioni potenzialmente nocive) associati alla realizzazione e successivo esercizio dell impianto: singole sostanze, gruppi di sostanze, miscele, lavorazioni, mansioni, (tutti gli oggetti/esposizioni/fattori di rischio che in seguito alla realizzazione dell opera possono costituire una minaccia/opportunità per lo stato di salute della popolazione interessata); 2

3 Le patologie (o condizioni, o altri fattori) che la letteratura riconosce associate ai fattori di rischio individuati; I fattori di confondimento/interazione di cui è opportuno tenere conto nella analisi; Una indicazione almeno qualitativa, ma soprattutto quantitativa, degli effetti attesi (sia negativi che positivi), in termini di impatto sulla salute della popolazione interessata dall opera, facendo ricorso agli indicatori più tipicamente utilizzati (Rischio Assoluto, Numero di casi, Rischio Relativo, Rischio Attribuibile Casi attesi ). B) FASE di CANTIERIZZAZIONE: Oltre a quanto già previsto per la fase Ante Operam, si rende necessario quanto segue: 1) Igiene e sicurezza dei lavoratori : a. si richiede di aggiornare e integrare quanto contenuto e illustrato nel capitolo 13 del SIA in base alle norme recate con DLgs 81/08, evidenziando che quanto proposto e previsto nella documentazione fornita è redatto in base alla normativa precedente. b. si richiede inoltre di aggiornare/integrare i seguenti aspetti particolari previsti ai punti seguenti del SIA: : rischio disturbi alla vista; : rischio gas; : rischio radiazioni non ionizzanti; si evidenzia in proposito che nella documentazione fornita vengono individuati i fattori di rischio, ma non vengono individuate e descritte le misure di protezione e prevenzione. 2) Tutela della salute e sicurezza della popolazione: a. Si richiede una valutazione delle eventuali ricadute sulla salute della popolazione interessata derivanti dalle emissioni di polveri e rumori originate dalle attività di cantiere e di transito automezzi, con specifiche circa le caratteristiche quali/quantitative delle emissioni ed immissioni, le aree interessate con relativa popolazione, gli incrementi sulle concentrazioni in essere prima dell intervento, la durata delle emissioni. b. Si richiede una valutazione sulla possibile incidentalità legata al traffico degli automezzi di cantiere. c. Dalle osservazioni fatte sulla cartografia del PEE (Piano Emergenza Esterno) della ditta SIAD aggiornata a marzo 2010, si può affermare che l'unico evento incidentale in cui potrebbe essere coinvolta la ditta, è il rilascio di ammoniaca da bombola (evento incidentale a dinamica lenta - dispersione tossica); l'area colpita ricade in zona di attenzione - effetti sulla salute reversibili. Per gli altri eventi considerati sono previsti dei raggi d'azione più corti, che non ricadono nel perimetro aziendale della. Si richiede che tale aspetto vada meglio approfondito e integrato (misure preventive e di protezione in caso di ipotetico rilascio di sostanze tossiche nella peggiore condizione possibile) nel SIA. 3

4 C) FASE di ESERCIZIO: Per la fase di esercizio dell impianto, oltre a quanto previsto per la fase Ante Operam e per la fase di Cantierizzazione, dovranno essere assicurati, attraverso apposito programma di monitoraggio, le seguenti azioni e attività: a) Monitoraggio ambientale : elaborare e aggiornare una mappa di ricaduta degli inquinanti emessi dall impianto e dalle altre principali fonti di inquinamento ambientale (traffico, altre attività produttive), utilizzando modelli di simulazione al fine di identificare aree di iso-concentrazione; identificare le criticità ambientali, eventualmente non individuate nella fase ante-operam, che richiedono ulteriori esigenze di monitoraggio. b) Valutazione dell esposizione della popolazione: analizzare l'evoluzione di quegli indicatori sanitari, rilevati nello stato iniziale, rappresentativi di fenomeni soggetti a modifiche indotte dalla realizzazione dell'impianto; confrontare gli indicatori definiti nello stato ante-operam con quelli rilevati nella fase di esercizio dell'impianto; elaborare e aggiornare la referenziazione geografica dei residenti nelle aree su cui impattano le emissioni..; categorizzare la loro esposizione in relazione ai risultati delle simulazioni modellistiche; controllare i livelli di ammissibilità, sia dello scenario degli indicatori definiti nelle condizioni anteoperam, sia degli altri eventualmente individuati in fase di costruzione; verificare l efficacia degli interventi di mitigazione e compensazione; implementare un sistema informativo con specifici indicatori ambientali e sanitari. c) Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute: descrivere lo stato di salute della popolazione, sia in relazione ai gradienti di esposizione che ad un adeguato gruppo di controllo, utilizzando indicatori di effetto a breve/medio termine (effetti riproduttivi,ricoveri ospedalieri) e a lungo termine (mortalità, incidenza dei tumori); valutare l aria ambiente in prossimità dell inceneritore, confrontata con l area urbana e rurale, in relazione alla possibile induzione di processi infiammatori acuti e cronici, ed agli eventuali effetti sulla mutagenesi e cancerogenesi indotti dal particolato; valutare la variazione del rischio cancerogeno attuale indotto dalla composizione dell aria prossima all inceneritore rispetto alle aree adiacenti. Le informazioni raccolte mediante il monitoraggio devono consentire: di verificare la conformità alle previsioni di impatto e di ricadute sullo stato di salute e benessere della popolazione interessata individuate nel SIA (correttamente integrato in base a quanto osservato nel presente atto) per quanto attiene le fasi di costruzione e di esercizio dell Opera; l'individuazione tempestiva degli effetti ambientali e sanitari imprevisti; all autorità competente di essere in grado di adottare le opportune misure correttive; di fornire indicazioni per una eventuale rimodulazione dei contenuti e delle azioni del monitoraggio. In assenza o carenza dei dati e degli ulteriori elementi richiesti o previsti alle precedenti lettere A), B) e C) si ritiene, per quanto di competenza ASL, che non possa essere espresso un giudizio positivo di compatibilità ambientale per mancanza delle informazioni e dei presupposti necessari a svolgere corrette ed esaustive valutazioni relative alle ricadute sulla salute della popolazione conseguenti alla realizzazione e all esercizio dell impianto proposto. 4

5 D) OSSERVAZIONI INERENTI IL QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO: Si evidenzia che il quadro di riferimento programmatico illustrato nel SIA, attualmente ha subito sostanziali modifiche, come peraltro già osservato nel parere che la Provincia di Bergamo, con nota prot. n del 29/05/12 ha depositato nella conferenza di concertazione degli Enti Locali interessati, tenutasi presso la sede della Giunta regionale in data 29/05/12. Dai dati forniti dalla Provincia di Bergamo, si rileva una sostanziale contrazione della produzione di rifiuti negli ultimi anni, riduzione che ha ristretto considerevolmente il fabbisogno inevaso di trattamento termico. A ciò si aggiunge una ulteriore riduzione di tale fabbisogno legata al conferimento, da parte di molti comuni bergamaschi ad altri impianti, destinando altresì buona parte dei rifiuti ingombranti ad impianti attivi nel territorio provinciale che operano trattamenti volti ad incrementare la percentuale di raccolta differenziata, con avvio a smaltimento delle sola frazione non recuperabile. L aspetto sopra rilevato, modifica pertanto in modo considerevole le esigenze e le motivazioni addotte nel SIA per la realizzazione della nuova linea. Il Responsabile del Servizio Medicina Ambientale Dr. Pietro Imbrogno Referente: Fabio Pezzotta Resp. Area Tecnica -Servizio Medicina Ambientale tel

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