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1 Convegno: Valorizzare la qualità delle prestazioni in Medicina del Lavoro Milano 24 gennaio 2015 Strumenti a disposizione dell ASL per la valutazione della qualità della attività del Medico Competente relatore dott. Giorgio Luzzana

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3 Per molti anni in Italia si è lamentata la carenza di una precisa ed univoca definizione di "medico Competente" così come espressamente citata dallo storico art. 33 del DPR 303/56. Dal 1991 sino ad oggi, sono state emanate diverse norme, a 99 s o ad ogg, so o state e a ate dvese o e, che nel tempo hanno sempre meglio definito quali siano i Compiti e le Responsabilità del medico competente.

4 Una buona definizione di competenza riferita al medico d azienda ci pare quella proposta dalla SIMLII : la competenza in medicina del lavoro è il possesso di conoscenza, abilità - perizia, attitudine a svolgere le attività di medico del lavoro competente, omissis Le attività (prodotti) alle quali la competenza va riferita sono: sorveglianza sanitaria, valutazione del rischio, informazione formazione, primo soccorso, sorveglianza epidemiologica, promozione della salute, consulenza medico legale, consulenza aziendale.

5 Strumenti a disposizione dell ASL Il sopralluogo presso gli Ambienti di Lavoro rimane ancor oggi il metodo migliore per valutare non solo gli ambienti di lavoro, ma anche l operato dei diversi attori della prevenzione. Per quanto riguarda le ASL, la cronica carenza di personale, rende tale attività assai onerosa e inefficace a garantire una rappresentazione rapida delle priorità territoriali. Per ovviare a ciò

6 Strumenti a disposizione dell ASL già nel 1985 la Regione Lombardia aveva inviato, i in posta ordinaria, un Questionario Tipo (Censimento) alle Aziende presenti sul territorio per conoscere alcuni dati sensibili riguardanti la prevenzione. Da allora molti Servizi, in maniera autonoma e ora in maniera sempre più coordinata, hanno costruito dei flussi informativi i (grazie ad Internet), t) che coinvolgono anche i medici competenti sul territorio.

7 Strumenti a disposizione dell ASL: L esperienza dell ASL di Bergamo Attività di vigilanza con acquisizione ed analisi campionaria di un congruo numero di Cartelle Sanitarie e di Rischio riferite ad uno specifico Gruppo ATECO (Comparto). Pi Principalii progetti attuati: ti Verifica della sorveglianza sanitaria degli esposti a rumore Verifica dell adeguatezza della cartella sanitaria e di rischio Ricerca attiva delle malattie professionali in edilizia e in sanità.

8 Strumenti a disposizione dell ASL: L esperienza dell ASL di Bergamo Risultati ottenuti: miglioramento della tenuta e compilazione delle Cartelle incremento delle denunce delle sospette malattie professionali.

9 I Medici i ASL spesso sono impegnati nella valutazione dei Protocolli di Sorveglianza Sanitaria in funzione dei rischi specifici dichiarati dall Azienda rapportandoli a quelli riferiti in letteratura. La presenza di una sola Associazione dei Medici Competenti Provinciali, assai rappresentativa e direttamente collegata alla UOML di Bg, facilita un costante feed-back informativo/conoscitivo con quasi tuttitti i medici i competenti ti presenti sul territorio i dell ASL di Bergamo.

10 Comunicazione ai sensi dell Articolo 40 Una nuova opportunità? Le novità relative all applicazione dell art. 40 hanno permesso nel 2014 di ricevere notizie aggiornate, quasi in tempo reale, sulla sorveglianza effettuata dai Medici Competenti, ed abbozzare alcune valutazioni, che potranno essere più interessanti negli anni futuri.

11 01 C i i i 01.Comunicazioni articolo 40

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14 04. ASL Bergamo art. 40 Dl D.lgs. 81/08 Medici Competenti (N=34 /615) suddivisi in base al numero di Visite Mediche giornaliere effettuate nel 2013 N Visite Mediche dichiarate da ciascun Medico C gg. Anno

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17 07. ASL Bergamo art. 40 D.lgs. 81/08 Lavoratori sorvegliati (N = ) suddivisi tra Non Visitati e Visitati, Idonei e non idonei Non visitati

18 08. ASL Bergamo art. 40 D.lgs. 81/08 Lavoratori idonei alla mansionecon limitazioni prescrizioni N = / (20%) suddivisi per genere

19 08. ASL Bergamo art. 40 D.lgs. 81/08 Lavoratori non idonei (N = 295) suddivisi per genere e per tipologia di non idoneità

20 10. ASL Bergamo art. 40 Dl D.lgs. 81/08 Aziende attive al 20/08/2014 (N = ) suddivise tra quelle con e senza Dipendenti e quelle che nel 2014 hanno e non hanno effettuato la Comunicazione ai sensi dell art. 40

21 09 ASL Bergamo malattie professionali 09. ASL Bergamo malattie professionali Denunce pervenute all ASL (N=1.423) suddivise per fonte informativa nel periodo

22 CONCLUSIONI Le comunicazioni effettuate ai sensi dell Articolo 40 sono utili in particolare per: Evidenziare criticità e aree grigie di mancata sorveglianza Mappatura territoriale delle aziende Individuazione della popolazione lavorativa a rischio e distribuzione dei rischi per settore economico Definizione di piani mirati di vigilanza, controllo e iniziative i i preventive specifiche

23 CONCLUSIONI L attività di vigilanza e controllo è uno degli strumenti per favorire l estensione e la qualificazione dell attività di sorveglianza sanitaria i e garantire la tutela dll della salute e sicurezza ad un crescente numero di lavoratori (art. 3 DLgs81/08) D.Lgs anche attraverso l individuazione e la segnalazione delle patologie e disturbi lavoro correlati. La sorveglianza sanitaria è intesa globalmente come attiva partecipazione del medico competente alle azioni di prevenzione aziendali.

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