La mediazione interculturale in ambito sanitario e familiare 10/06/2016 9:30-17:00

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1 ASSOCIAZIONE SHINUI CENTRO DI CONSULENZA SULLA RELAZIONE MEDIAZIONE DEI CONFLITTI IN AMBITO FAMILIARE ED EDUCATIVO La mediazione interculturale in ambito sanitario e familiare 10/06/2016 9:30-17:00 DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE C. Edelstein segreteria@shinui.it

2 LA FIGURA DEL MEDIATORE Il mediatore, nella disputa tra due paro, ha il ruolo di facilitatore della comunicazione tra le paro in causa e, insieme ai suoi clieno, è alla ricerca di una dissoluzione dei nodi e di una ricomposizione del confliko in maniera soddisfacente e condivisa dai contendeno.

3 LA MEDIAZIONE FAMILIARE È un intervento professionale rivolto alle coppie e alle famiglie in situazioni conflikuali e finalizzato a riorganizzare le relazioni e raggiungere degli accordi. La mediazione familiare si occupa di: ConfliW di coppia Separazione e divorzio ConfliW intergenerazionali Relazioni tra eredi Incomprensioni di gender

4 MEDIAZIONE INTERCULTURALE La mediazione interculturale si rivolge a sistemi umani (coppie, famiglie, gruppi, aziende, isotuzioni), in cui convivono etnie diverse ed esiste una pluralità di linguaggi, con gli obiewvi di:

5 Orientare la popolazione migrante Facilitare la comunicazione Sciogliere malintesi Dissolvere in modo non violento confliw (dovuo all apparente incompaobilità di culture diverse) Creare un linguaggio condiviso Valorizzare le differenze

6 AMBITI DI INTERVENTO IN CONTESTI INTERCULTURALI Mediazione aziendale Mediazione Mediatore culturale (MLC) Mediazione di comunità Mediazione familiare Mediazione penale

7 MEDIATORE LINGUISTICO CULTURALE (MLC) MLC è una figura nata in Italia e fa parte della mediazione interculturale.

8 PUNTI DI FORZA NELL UTILIZZO DEL MEDIATORE CULTURALE Interprete Deve fare 2 Opi di traduzione: del contenuto del contesto à mediatore linguis@co culturale à MEDIATORE INTERCULTURALE

9 PUNTI DI FORZA NELL UTILIZZO DEL MEDIATORE CULTURALE Incontro Ci si guarda negli occhi: sguardo verso il passato a`enzione al processo migratorio sguardo anche verso il futuro Narrazioni, storie.. MEDIATORE INTERCULTURALE

10 INCONTRO / DISINCONTRO Immigrato e operatore si volgono le spalle. casa passato integrazione... riabilitazione futuro o Come girarsi? o Come guardarsi negli occhi? "Di Isabel e altri demoni" in N. Losi, Vite altrove: migrazione e disagio psichico. Feltrinelli, Milano Oltre la provenienza - a`enzione al processo migratorio.

11 LE FASI DEL PROCESSO MIGRATORIO 2. ProgeKo Concreto 1. Esperienza Lontana Ciò che rende possibile la migrazione 8. Il Ritorno Ciò che rende possibile l essere immigrato L approccio pluralista include tu`e le fasi me`endole in collegamento Approccio narra@vo: come mai sei venuto qui? 3. Decisione 4. Partenza 5. Viaggio 6. Arrivo 7. SISTEMAZIONE, ADATTAMENTO, INSERIMENTO NEL PAESE D ARRIVO

12 PUNTI DI FORZA NELL UTILIZZO DEL MEDIATORE CULTURALE Figura facilitatrice IN AMBITO SANITARIO, EDUCATIVO, SOCIALE LA MEDIATRICE INTERCULTURALE: Orienta la popolazione migrante Facilita la comunicazione Scioglie malintesi e confliw

13 PUNTI CRITICI E RISCHI NELL UTILIZZO DEL MEDIATORE CLINICO CULTURALE 1. Relazione di aiuto. La presenza del mediatore crea distanza nella relazione, può essere un ostacolo nei conteso di aiuto MEDIATORE OPERATORE CLIENTE/UTENTE

14 2. La provenienza del mediatore. Cultura non è sinonimo di nazionalità. Rischio: v non vedere confliw interni ai gruppi sociali o fra gruppi sociali connazionali. à Difficoltà nell intento di creare pono e supporo per l immigrato. à Il mediatore interculturale può appartenere alla società d accoglienza.

15 3. La cornice e il contesto. Mediatore come figura che rinforza il componente del gruppo minoritario, facendo conoscere all operatore la cultura di provenienza dell immigrato. Rischi: v v v v Posizione etnocentrica: solo la cultura minoritaria viene spiegata e interpretata. Assenza di cornice paritaria. L immigrato si sente interrogato e faoca a raccontarsi. Rendere passivo il cliente/paziente. Ignorare la sua unicità (il livello individuale).

16 IN AMBITO INTERCULTURALE I professionis@ della relazione di aiuto Devono avere abilità in ambito interculturale 20/03/ /04/2015

17 MEDIAZIONE FAMILIARE INTERCULTURALE La mediazione familiare in ambito interculturale lavora con famiglie nelle quali almeno un membro è migrante o, comunque, convivono culture diverse. Ha l obieavo di dissolvere confliw relazionali, di aumentare la qualità della vita delle famiglie e di migliorare non solo i rapporo intra- familiari, ma anche quelli con l ambiente circostante.

18 MEDIAZIONE FAMILIARE INTERCULTURALE Coppia mista affidatari Famiglie Famiglie adoave Famiglie transnazionali Famiglie Network

19 CONTESTI AFFIDATARI POTENZIALMENTE O ALTAMENTE CONFLITTUALI E SEMPRE INTERCULTURALI

20 FAMIGLIE NETWORK Un nucleo di sangue, membri (fratelli in affido o ado`ao in famiglie diverse, i cui genitori non hanno alcun legame di sangue, né conoscenza pregressa)

21 FAMIGLIE TRANSNAZIONALI È la famiglia che vive in paesi diversi mantenendo comunque legami. Oggi i mezzi di comunicazione perme`ono anche queso legami. Queste famiglie sono famiglie a tuw gli effew!

22 FAMIGLIE TRANSNAZIONALI MEZZI DI COMUNICAZIONE NELL ERA DIGITALE

23 CORNICE EPISTEMOLOGICA E IMPLICAZIONI PRATICHE DEL MODELLO SISTEMICO PLURALISTA IN AMBITO INTERCULTURALE

24 1) PROSPETTIVA PLURALISTA

25 PROSPETTIVA NORMATIVA Presuppone l esistenza di un modello ideale considerando le Famiglie e i Sistemi diversi come deficitari, devian@ o patologici rispe`o a quello normaovo Cultura della devianza

26

27 PROSPETTIVA PLURALISTA Si interroga sulle cara`erisoche e sul funzionamento dei diversi Opi di Famiglie e Sistemi, so`olineando le differenze e senza paragonarle o misurarle con un modello ideale Cultura delle differenze Posizione inclusiva e non esclusiva ( e- e non o- o )

28 2) INCLUSIONE DI DIVERSI APPROCCI E DEI LIVELLI INDIVIDUALI, SOCIOCULTURALI, UNIVERSALI IN UNA CORNICE RELAZIONALE

29 DEFINIZIONI DI CULTURA Approccio Etnografico La cultura è un sistema di simboli, forme simboliche e significao, potenzialmente integraovo e mutevole, mutuamente intelligibile, comunemente accessibile, profondamente senoto e storicamente radicato. (D. Carbough)

30 Approccio Etnopsi Vede la cultura come una stru`ura specifica di origine esterna [sociale] che conoene e rende possibile il funzionamento dell apparato psichico. L emergere dell apparato psichico è possibile solo grazie alla presenza del contenitore culturale. (Tobie Nathan)

31 Approccio costruavista La realtà è soggewva Ogni individuo a`ribuisce un significato diverso agli oggew, alle esperienze, alle circostanze... à ogni persona diventa un essere culturale specifico (anche due fratelli appartengono a culture diverse).

32 Approccio sociocostruzionista La cultura viene vissuta come l insieme di significao nella comunicazione (B. Pearce). A`raverso una cononua negoziazione di significao, la comunicazione diventa, per definizione, un evento interculturale presente in ogni situazione; ogni individuo, socializzando, crea sistemi interculturali specifici. Appartenenza nazionale/etnica/ religiosa non implica cultura

33 LIVELLO INDIVIDUALE Approccio costruavista Aiuta a cogliere il sistema di significato delle persone. GRIGLIA LIVELLO RELAZIONALE Approccio costruzionista e strukurale (uso del sé) LIVELLO SOCIO- CULTURALE Approccio etnopsichiatrico Aiuta a conoscere le diverse culture. LIVELLO UNIVERSALE Approccio etologico Aiuta ad entrare in sintonia quando la sensazione è di lontananza; costruisce ponti "La costruzione dei sé nella comunicazione interculturale" in Studi Zancan, 6. Monografia: "Famiglie immigrate e società muloculturale" pp

34 IL LIVELLO INDIVIDUALE APPROCCIO COSTRUTTIVISTA Rappresenta ogni abitante della terra come un essere unico, con parocolari ordini morali, con un vissuto unico che gli apparoene. Il livello individuale aiuta a cogliere il sistema di significato delle persone.

35 IL LIVELLO SOCIOCULTURALE APPROCCIO ETNOPSI Vede le persone formate dalle e nelle loro specifiche culture, apparteneno a determinao sistemi sociali (nazione, società, popolo, gruppi parocolari, famiglia, ecc.) e quindi portatori di regole, abitudini, rio e valori specifici. Il livello socioculturale aiuta a conoscere le singole e diverse culture.

36 IL LIVELLO UNIVERSALE APPROCCIO ETOLOGICO Inserisce tuw gli esseri umani come esseri socievoli, comunicaovi, portatori di pensieri ed emozioni. Il livello universale aiuta ad entrare in sintonia quando la sensazione è di lontananza; costruisce pono.

37 I TRE LIVELLI SONO IN MOVIMENTO NESSUNO È UN SOTTOSISTEMA NON CI SONO RAPPORTI GERARCHICI CIASCUNO È AUTONOMO QUALITATIVAMENTE DIVERSI TUTTI E TRE IMPORTANTI L APPROCCIO SISTEMICO PLURALISTA INCLUDE TUTTI I LIVELLI E APPROCCI Remedios Varos C È UN METASISTEMA

38 IL LIVELLO RELAZIONALE APPROCCIO SOCIOCOSTRUZIONISTA Un metasistema, è trasversale, riguarda la relazione, la conversazione, i dialoghi. Edelstein, C. (2013). "L'epistemologia del 'Noi' nel modello sistemico pluralista: il riconoscimento dell'altro come processo circolare, dinamico e riflessivo nei percorsi di aiuto", in Riflessioni sistemiche, volume 8. h`p://

39 Come operatori non possiamo comprendere l altro se non par@amo da noi stessi. La relazione, la narrazione e il vero scambio emergono quando par@amo dalla nostra cultura. Dalla CURIOSITA emergono le DIFFERENZE

40 IL LIVELLO RELAZIONALE È TRASVERSALE riguarda la conversazione, i dialoghi, la relazione Ascolto Curiosità Scambio La Cultura dominante non prevale Non c è una relazione di Potere Non ci sono Giudizi Vissu@ e Culture a Confronto La Relazione è Circolare Si esprimono i pregiudizi Si conoscono le altre Culture Cresce la consapevolezza/ conoscenza sulla propria cultura

41 3) EQUIPE INTERDISCIPLINARE

42 MEDIAZIONE CON L AMBIENTE CIRCOSTANTE Valorizzare e rinforzare le scelte della famiglia Dialogare con i servizi e le isotuzioni insieme ai clieno Lavorare con l équipe interdisciplinare (assisteno sociali, insegnano, educatori, operatori sanitari) insieme alla coppia / famiglia.

43 ÉQUIPE INTERDISCIPLINARE Co- costruzione di idee e confronto su quesooni eoche. La praoca analizzata e il nuovo linguaggio in comune giungono alla creazione di un sapere che può e deve essere trasmesso VS ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE I problemi vengono risolo a`raverso l ausilio di informazioni relaove a più discipline e professioni con ruoli ben disono VISIONE QUALITATIVA Collaborazione fra discipline e professioni diverse, fra se`ori eterogenei di una stessa scienza a`raverso interazioni e reciprocità di scambi, tali da determinare mutui arricchimeno culturali VISIONE QUANTITATIVA Gli intrecci e la sintesi non producono altro

44 RETI, NESSI, LEGAMI Un équipe Interdiciplinare che funziona diventa una rete Aspea formali e informali La cura delle relazioni Remedios Varo Planta

45 4) PROTAGONISMO DEI CLIENTI Co- proge`azione, passaggio di informazioni e processi decisionali condivisi vanno intrecciao con la premessa che il cliente rimane l esperto di se stesso (Anderson e Goolishian, 1992). Il coinvolgimento offre una maggiore circolarità, l empowerment delle risorse del cliente e una mediazione in vivo. COINVOLGIMENTO DEL CLIENTE NELLE RIUNIONI DI RETE PROFESSIONALE C. Edelstein

46 5) CO- PROGETTAZIONE, CO- COSTRUZIONE Cecilia Edelstein

47 6) PLURALITA DEI LUOGHI Parco, ristorante domicilio, comunità, servizio, scuola, ospedale Il lavoro clinico con individui e famiglie si può svolgere anche all esterno delle mura di una stanza Il counseling sistemico pluralista. Dalla teoria alla pratica. Trento, Edizioni Erickson. C. Edelstein

48 7) IDENTITA MISTA E PLURIAPPARTENENZA Perme`e di uscire dal dualismo, dalla dicotomia, dalla prospewva normaova. Si aprono molteplici possibilità. Posizione inclusiva. È possibile vivere le appartenenze (nazionalità, religione, genere, gruppo classe, quaroere, ecc.) in modo armonioso "L'identità mista di bambini e adolescenti" in m@gm@ - Rivista Elettronica di Scienze Umane e Sociali - Osservatorio di Processi Comunicativi, vol. 5, n 2. Numero tematico diretto da M. Giuliani: "Il counseling e le culture: le culture del counseling". C. Edelstein

49 IL DOPPIO... PARAGONI, DICOTOMIE, GIUDIZI... RARAMENTE TROVIAMO L IDENTICO...

50 IL MEDIATORE 8) DI FRONTE AI PREGIUDIZI E ALLE EMOZIONI

51 NOI VEDIAMO QUELLO CHE POSSIAMO QUELLO CHE VOGLIAMO QUELLO CHE DOBBIAMO La realtà è soggeava e va co- costruita indagando il sistema di significato

52 Possiamo essere EQUIVICINI

53 Dobbiamo essere CURIOSI Cecchin (1988): Interesse alle persone, alle loro storie, cercando di capire il loro punto di vista, mantenendo una posizione equidistante. La curiosità ispira l operatore circa le domande da porre.

54 IL MEDIATORE COME OSSERVATORE INTERNO Il mediatore non può prescindere dai pregiudizi che corrispondono alle opinioni, ai preconcew e alle convinzioni, fru`o dell esperienza personale.

55 IL MEDIATORE E I PREGIUDIZI Il pregiudizio va ascoltato, messo in discussione e in relazione

56 IL PREGIUDIZIO NELL APPROCCIO SISTEMICO PLURALISTA L emo@vità dei pregiudizi: va ascoltata, considerata ed elaborata ConOnui movimeno bilaterali tra mente e cuore: i pregiudizi non sono più un vincolo, ma una preziosa risorsa in mediazione

57 9) CO- COSTRUZIONE RESPONSABILE Assunzione di una posizione awva, di guida consapevole. IN MEDIAZIONE A volte implica prendere posizione!

58 10) POSIZIONE INCLUSIVA E RISORSE MEDIAZIONE DEI CONFLITTI 1. Coinvolgimento e condivisione di idee di base. 2. Rinegoziazione di inten@ e cornice. 3. Valorizzazione delle differenze. 4. Co- progekazione con implicazioni pra@che immediate (tempi, spazi, visite, calendario, ruoli). 5. Flessibilità e unicità.

59 NEGOZIAZIONE VERSO UN ORGANIZZAZIONE AUTONOMA E SPONTANEA Momen@ di condivisione ed esperienze di aggregazione. Solidarietà fra i vari nuclei familiari che insieme collaborano akorno ai bambini. Relazioni a più livelli, ruoli intreccia@. Confini defini@ ma flessibili. Accordi condivisi. Ciascuno è esperto di se stesso.

60 Un azione di aiuto in ambito interculturale diventa tale quando si crea un cambiamento non solo nei ma anche negli operatori! IN CAMMINO

61 ASSOCIAZIONE SHINUI CENTRO DI CONSULENZA SULLA RELAZIONE Via Divisione TridenOna, Bergamo Tel Fax E- mail: segreteria@shinui.it Web: Shinui Centro di Consulenza sulla Relazione Centro Shinui

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