Il Dirigente SERVIZIO AMBIENTE. Disposizione dirigenziale Raccolta n. 183 del 11/02/2010

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1 Oggetto: ITALCAVE SRL CON SEDE LEGALE NEL COMUNE DI PISA IN VIA LUNGARNO MEDICEO 40. AUTORIZZAZIONE ALLA REALIZZAZIONE E SUCCESSIVO ESERCIZIO, AI SENSI DELL ART. 208 DEL D.LGS. 152/06 E S.M.I., DELL IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI SITO NEL COMUNE DI MONTERIGGIONI IN LOCALITÀ CAVA VAL DI MERSE. Il Dirigente VISTO il D. Lgs. n. 152/06 Norme in materia ambientale e le ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs. 4/2008; VISTA la Legge Regionale n. 61 del 22/12/2007, di modifica alla L.R. n. 25 del 18/05/1998, ed in particolare l art.6 recante Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati che delega alle Province tutte le funzioni amministrative in materia di gestione dei rifiuti; VISTA la Circolare n. AOOGRT/149615/ del 24/05/2006 con la quale, relativamente alle funzioni già trasferite agli Enti Locali con leggi regionali anteriori all entrata in vigore del D.Lgs.152/06, viene confermato l assetto delle competenze ad essi attribuite; VISTO il Piano Regionale di gestione dei rifiuti secondo stralcio relativo ai rifiuti speciali anche pericolosi approvato con D.C.R.T. n. 385 del 21/12/1999; VISTO il Piano Provinciale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati approvato con D.C.P. n. 20 del 1/3/1999; VISTO il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.14/r/04 recante Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e) comma 1 dell art.5 L.R. 25/98 Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati, contenente norme tecniche e procedurali per l esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli Enti Locali ; RILEVATO che a seguito della esplicita delega, la presente autorizzazione è un atto di competenza esclusiva delle Province; VISTA la Direttiva 9 aprile 2002 Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n.2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco dei rifiuti, che prevede una nuova ricodifica dei rifiuti; VISTA la D.D del 16/09/2008 con la quale è stato escluso dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale il progetto relativo all impianto di recupero inerti da costruzioni e demolizioni c/o la cava Val di Merse nel comune di Monteriggioni; VISTA la richiesta, pervenuta in data 15/07/2009, della ITALCAVE SRL, relativa al rilascio della autorizzazione ai sensi degli art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. per la realizzazione e successivo esercizio del suddetto impianto; CONSIDERATO che alla richiesta di autorizzazione di cui sopra è allegata la seguente documentazione: 1. Relazione geologica; 2. Elaborato Grafico n. 1 Stato attuale; 3. Elaborato Grafico n. 2 Stato di progetto; 4. Elaborato Grafico n. 3 Stato di progetto; 5. Elaborato Grafico n. 4 Stato sovrapposto; 6. Allegato A Relazione tecnica descrittiva; 7. Allegato B Planimetria ubicativa, estratto PRG, planimetria catastale, visure catastali; VISTA la nostra nota 05/08/2009, prot. n , con la quale si comunicava alla ditta l avvio del procedimento ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i. e contestualmente si trasmetteva agli enti competenti la suddetta documentazione; VISTA la relazione integrativa volontaria pervenuta presso questo Servizio Ambiente il 25/09/2009, ns. prot del 29/09/2009, e trasmessa agli enti competenti in concomitanza con la convocazione della Conferenza dei Servizi; VISTO il parere favorevole al rilascio della autorizzazione alla realizzazione e successivo esercizio espresso 1

2 dalla Conferenza dei Servizi riunitasi in data 22/10/2009, in atti, previa presentazione di ulteriore documentazione integrativa; VISTA la ns. nota del 06/11/2009, prot. n con la quale veniva richiesta la relativa documentazione integrativa, così come richiesto dalla suddetta Conferenza dei Servizi; VISTA la documentazione integrativa, pervenuta in data 18/11/2009, ns. prot. n del 20/11/2009, della ITALCAVE SRL in risposta alla suddetta richiesta di integrazioni e costituita da: - Elaborato Grafico Planimetria aggiornata della zona di stoccaggio e della zona del materiale da commercializzare ; - Elaborato Grafico Particolare aggiornato dell impianto di riciclaggio ; - Tabella A Quadro riepilogativo dei rifiuti inerti in ingresso; - Copia della lettera di richiesta di autorizzazione allo scarico non in pubblica fognatura; VISTA la ns. nota del 16/12/2009, prot. n , con la quale si trasmetteva in allegato la suddetta documentazione integrativa agli enti facenti parte della Conferenza dei Servizi del 22/10/2009 e si richiedevano ulteriori eventuali pareri in merito; VISTO il parere redatto dal Dip.to Prov.le ARPAT, pervenuto in data 05/01/2010, ns. prot. n del 08/01/2010; RITENUTO di provvedere al rilascio della autorizzazione alla realizzazione e al successivo esercizio dell impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi in oggetto; VISTI gli atti del Presidente prot. n del 08/09/2009 e prot del 10/09/2009; VISTO l'art.55 del vigente Regolamento sull'ordinamento Generale degli Uffici e dei Servizi; VISTO l art. 42 dello Statuto dell Ente; VISTO l art. 4 comma 2 del D. Lgs. n. 165 del 30/03/2001; VISTO altresì, ai fini della competenza, l art. 107 del D.Lgs n.267; DISPONE 1) di autorizzare, ai sensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., la società ITALCAVE SRL, con sede legale nel Comune di Pisa in Via Lungarno Mediceo 40, alla realizzazione e al successivo esercizio dell impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi sito nel Comune di Monteriggioni in Località Cava Val di Merse per le operazioni di recupero R13-R5 di cui all allegato C alla parte IV al D.Lgs. 152/06 e s.m.i., per le seguenti tipologie e quantità di rifiuti: CER Tipologia [170101] cemento [170102] mattoni [170103] mattonelle e ceramiche miscugli o scorie di cemento, mattoni, [170107] mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce rifiuti misti dell'attività di costruzione e [170904] demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e Quantità Istantanea massima di stoccagio (t) Quantità trattata (t/anno) Operazioni di recupero Allegati B e C parte IV D. Lgs. 152/06 e s.m.i. R13 R5 2

3 [170504] [170504] terra e rocce da scavo, diverse da quelle di cui alla voce (conformi alla COLONNA A della tab. 1 all. 5 degli 2000 allegati al titolo V della parte IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) terra e rocce da scavo, diverse da quelle di cui alla voce (conformi alla COLONNA B della tab. 1 all. 5 degli 2000 allegati al titolo V della parte IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) TOTALE R13 R5 e nel rispetto della documentazione di seguito specificata, vistata in originale dal Dirigente del Servizio Ambiente e conservata in atti, e delle prescrizioni di cui ai successivi punti: - Relazione geologica; - Elaborato Grafico n. 1 Stato attuale; - Elaborato Grafico n. 2 Stato di progetto; - Elaborato Grafico n. 3 Stato di progetto; - Elaborato Grafico n. 4 Stato sovrapposto; - Allegato A Relazione tecnica descrittiva; - Allegato B Planimetria ubicativa, estratto PRG, planimetria catastale, visure catastali; - relazione integrativa volontaria pervenuta presso questo Servizio Ambiente il 25/09/2009, ns. prot del 29/09/2009; - Elaborato Grafico Planimetria aggiornata della zona di stoccaggio e della zona del materiale da commercializzare ; - Elaborato Grafico Particolare aggiornato dell impianto di riciclaggio ; - Tabella A Quadro riepilogativo dei rifiuti inerti in ingresso; 2) di stabilire che dovrà essere prodotta a questo Servizio Ambiente e al Comune di Monteriggioni specifica comunicazione relativa all inizio dei lavori di realizzazione dell impianto; 3) di stabilire che l esercizio dell impianto è subordinato alla presentazione a questa Provincia della seguente documentazione: - certificato di collaudo e/o di regolare esecuzione dei lavori; - garanzia fidejussoria conforme all allegato 3 del D.P.G.R. 14/R/04; - autorizzazione allo scarico in acque superficiali ai sensi degli artt. 124 e 125 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; e che dovrà essere effettuato un sopralluogo di verifica tecnica a cura di questo Servizio Ambiente; 4) di stabilire che l autorizzazione all esercizio è condizionata al rispetto delle seguenti prescrizioni: a. siano ritirate esclusivamente le tipologie di rifiuti per le quali è stato richiesto ed autorizzato lo specifico CER; b. non siano accettate terre e rocce da scavo gestite ai sensi dell art. 186 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., bensì siano accettati solo i materiali gestiti come rifiuto ai sensi dell art. 183, c.1, lett. a) dello stesso Decreto ed accompagnati con il relativo formulario di identificazione ai sensi dell art. 193 dello stesso Decreto; c. in fase di accettazione del rifiuto [170504] dovranno essere distinti i conferimenti conformi rispettivamente alle concentrazioni riportate in Col. A o col. B della tab. 1 all. 5 degli allegati al titolo V della parte IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., sulla base dei risultati di analisi chimico fisiche per la determinazione almeno dei parametri Idrocarburi C<12, Idrocarburi C>12, Pb, Cr, Cd, As, Ni, Hg ed ulteriori parametri integrativi stabiliti in base all uso pregresso del sito di origine del rifiuto ed alle eventuali possibilità di contaminazione indotte dalle tecnologie di scavo. Così come descritto nel sopra riportato prospetto riepilogativo, i flussi del rifiuto [170504] in base alla conformità di cui ai limiti delle suddette Col. A e Col. B dovranno essere gestite in modo separato, dal conferimento allo 3

4 stoccaggio finale del materiale trattato; d. L operazione di recupero R5 è condizionata dalla permanenza presso l insediamento, nonché dalla funzionalità, del mulino di marca Komatsu Mod. BR380JG-1, quale strumento operativo cardine del recupero dei rifiuti. e. le materie prime seconde ottenute dal trattamento dei rifiuti dovranno rispettare i valori limite previsti per l eluato del test di cessione di cui all allegato 3 del D.M. 5/2/98 e s.m.i.. Dovranno, inoltre, essere marcati CE o, in alternativa, dovranno essere conformi alle caratteristiche definite all Allegato C della Circolare del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio 15 luglio 2005, n. UL/2005/5205; f. i rifiuti non idonei ad essere recuperati e quelli originati dalla selezione preventiva al recupero dovranno essere avviati ad appropriato impianto di smaltimento/recupero, previa loro classificazione e nel rispetto delle condizioni e le tempistiche di cui all art. 183 c. 1, lett. m); g. siano adottati adeguati sistemi di contenimento per le emissioni di polveri originatesi dalla movimentazione e dallo stoccaggio dei rifiuti e dei materiali ottenuti quali materie prime seconde, nonché dalla attività di recupero, anche mediante ricorso a bagnatura dei cumuli di rifiuti e di materiale lavorato, delle parti dell impianto soggette a determinare la diffusione di polveri e della viabilità interna; h. eventuale materiale contenente amianto, che dovesse pervenire dovrà essere smaltito nel rispetto della normativa vigente (D.Lgs. 257/06 e DM 248/04) utilizzando personale qualificato e/o ditte autorizzate; i. sia sempre garantito lo stoccaggio separato delle diverse frazioni omogenee di rifiuti selezionati e delle materie prime seconde ottenute. 5) di stabilire altresì che il datore di lavoro deve valutare il rischio dell'attività e prevedere gli accorgimenti necessari per la salute e la sicurezza dei lavoratori secondo quanto previsto dal D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni; 6) di stabilire che la presente autorizzazione ha durata non superiore all attività di cava, così come disposto nella D.D del 16/09/2008, e comunque, ai sensi dell art. 208, comma 12 del D. Lgs. 152/06, non dovrà avere durata superiore ad anni dieci dalla data dal presente atto; 7) di dare atto che, nell ambito della durata massima di anni dieci di cui al punto precedente, è comunque fatta salva la prosecuzione dell attività di recupero rifiuti non pericolosi su tale area anche dopo la eventuale cessazione dell attività di cava e di ripristino del relativo sito a condizione che siano opportunamente verificate le previsioni urbanistiche da parte della competente Amministrazione Comunale; 8) di dare atto che il presente provvedimento dovrà essere ritirato personalmente dal legale rappresentante della società ITALCAVE SRL, o da persona specificatamente delegata, presso il Servizio Ambiente della Provincia di Siena di via Massetana 106; 9) di dare notizia dell adozione del presente atto al Dipartimento Provinciale ARPAT di Siena, al Dipartimento Regionale ARPAT, alla A.S.L. e al Comune di Monteriggioni,; 10) di dare atto che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al TAR della Toscana o, in alternativa, al Presidente della Repubblica entro i termini, rispettivamente, di 60 e 120 giorni dalla data di notificazione o della comunicazione in via amministrativa del presente atto o da quando l interessato ne abbia avuto piena conoscenza. Il presente provvedimento è immediatamente esecutivo ed è reso pubblico, ai sensi dell art. 6 del Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti amministrativi e della deliberazione G.P. n. 13 del , mediante inserimento sul sito internet dell Amministrazione Provinciale di Siena ( con procedura automatizzata. Il DIRIGENTE CASPRINI PAOLO 4

5 Siena 11/02/2010 IN ORDINE ALLA REGOLARITA DELL ISTRUTTORIA Il Responsabile attesta la regolarità e completezza dell istruttoria IL RESPONSABILE Siena 11/02/2010 Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs n. 82/2005, del D.P.R. n.445/2000 e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa; il documento informatico e memorizzato digitalmente ed e rintracciabile sul sito della Provincia di Siena ( 5