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1 REBLE310 17/10/ REBLE310 Manuale Utente Elber S.r.l. Via Pontevecchio, 42W Carasco (GE) Italy Phone Fax

2 SOMMARIO. MANUALE UTENTE... 1 SOMMARIO NORME DI PRIMO SOCCORSO TRATTAMENTO DEGLI SHOCK ELETTRICI TRATTAMENTO DELLE USTIONI ELETTRICHE DESCRIZIONE GENERALE SPECIFICHE TECNICHE DETTAGLIO MODULI RF DETTAGLIO MODEM DETTAGLIO I/O SPECIFICHE GENERALI SPECIFICHE MECCANICHE INSTALLAZIONE DESCRIZIONE MODULI DIAGRAMMA A BLOCCHI MICROCONTROLLER DISTRIBUTOR TASTIERA ETHERNET AC-DC/ DC-DC AC/DC DC/DC POWER SUPPLY I/O STM-1 INTF ASI INTF GbE INTF I/O BOARD GIGABIT ETHERNET CONNECTOR MODEM TRASMETTITORE RICEVITORE BOOSTER PREAMPLIFICATORE Pagina 2 di 102 Versione 1.7

3 5.16 FILTERS AND BRANCHING INTERFACCIA UTENTE MENU PRINCIPALE MENU DI RIEPILOGO MENU UCONTROLLER Sottomenu microcontroller Menu Setup - System Time Menu Setup - Touch Screen Calibration Menu Setup Gamma Correction Menu Setup Configuration Menu Fans - Ventola sinistra Menu Fans - Ventola destra Menu Net - Parametri di rete 1/ Menu Net - Parametri di rete 2/ Menu Net - Parametri di rete 3/ Menu Net - Parametri di rete 4/ Menu Misc - informazioni generali 1/ Menu Misc - informazioni generali 2/ Menu Misc - informazioni generali 3/ MENU I/O Sottomenu I/O Menu I/O ASI A Menu I/O ASI B Menu I/O ASI C Menu I/O ASI D Menu I/O E Menu I/O STM Menu I/O GbE Sottomenu I/O GbE Menu I/O Settaggio banda per canale MENU MODEM Sottomenu Modem Menu misure modem Menu allarmi modem Menu generale modem Menu configurazione modem Menu database modem MENU TX Pagina 3 di 102 Versione 1.7

4 6.7 MENU RX MENU BOOSTER MENU POWER SUPPLY INTERFACCIA WEB SCHEDA MICROCONTROLLER Microcontroller Miscellaneous Microcontroller Fan control Events Log Microcontroller Networking Microcontroller Temperature Microcontroller Relays Microcontroller Stats Microcontroller Traps Configurazione e Password Manager Configuration Password Manager SCHEDA I/O SCHEDA MODEM Modem Alarms Modem Measurements Modem Configurations Modem Miscellaneous SCHEDA TX Tx Central Frequency Tx Power Tx Squelch Ctrl Tx Lock Tx Temperature Tx Part and Serial Number SCHEDA RX Rx Central Frequency Rx RSSI Rx Lock Rx Temperature Rx Part and Serial Number SCHEDA BOOSTER Booster Power Booster Temperature Pagina 4 di 102 Versione 1.7

5 7.6.3 Booster Part and Serial Number PANNELLI PANNELLO ANTERIORE PANNELLO POSTERIORE Pannelli I/O STM-1 INTF version ASI INTF version GbE version Pannelli RF Pannello 5-8 GHz Pannello 10 GHz Pannello 14 GHz MANUTENZIONE SOSTITUZIONE VENTOLE SOSTITUZIONE CASSETTO ALIMENTAZIONE Pagina 5 di 102 Versione 1.7

6 1 Norme di primo soccorso. Il personale impegnato nell installazione, nell uso e nella manutenzione dell apparecchiatura deve avere familiarità con la teoria e le pratiche di primo soccorso. 1.1 Trattamento degli shock elettrici. Se la vittima ha perso conoscenza: Seguire i principi di primo soccorso riportati qui di seguito. Posizionare la vittima sdraiata sulla schiena su una superficie rigida. Aprire le vie aeree sollevando il collo e spingendo indietro la fronte (Figura 1). Se necessario, aprire la bocca e controllare la respirazione. Se la vittima non respira, iniziare immediatamente la respirazione artificiale (Figura 2): inclinare la testa, chiudere le narici, fare aderire la bocca a quella della vittima e praticare 4 respirazioni veloci. Figura 1: Dettaglio rianimazione 1. Figura 2: Dettaglio rianimazione 2. Controllare il battito cardiaco (Figura 3); in assenza di battito, iniziare immediatamente il massaggio cardiaco (Figura 4) comprimendo lo sterno approssimativamente al centro del torace (Figura 5). Pagina 6 di 102 Versione 1.7

7 Figura 3: Dettaglio rianimazione 3. Figura 4: Dettaglio rianimazione 4. Figura 5: Dettaglio rianimazione 5. Nel caso di un solo soccorritore, questo deve tenere un ritmo di 15 compressioni alternate a 2 respirazioni veloci. Nel caso in cui i soccorritori siano due, il ritmo deve essere di una respirazione ogni 5 compressioni. Non interrompere il massaggio cardiaco durante la respirazione artificiale. Chiamare un medico prima possibile. Se la vittima è cosciente Coprire la vittima con una coperta. Cercare di tranquillizzarla. Pagina 7 di 102 Versione 1.7

8 Slacciare gli abiti e sistemare la vittima in posizione coricata. Chiamare un medico prima possibile. 1.2 Trattamento delle ustioni elettriche. Vaste ustioni e tagli alla pelle Coprire l area interessata con un lenzuolo o un panno pulito. Non rompere le vesciche; rimuovere il tessuto e le parti di vestito che si fossero attaccate alla pelle; applicare una pomata adatta. Trattare la vittima come richiede il tipo d infortunio. Trasportare la vittima in ospedale il più velocemente possibile. Se le braccia e le gambe sono state colpite, tenerle sollevate. Se l aiuto medico non è disponibile prima di un ora e la vittima è cosciente e non ha conati di vomito, somministrare una soluzione liquida di sale e bicarbonato di sodio: 1 cucchiaino di sale e mezzo di bicarbonato di sodio ogni 250 ml d acqua. Far bere lentamente mezzo bicchiere circa di soluzione per quattro volte e per un periodo di 15 minuti. Interrompere qualora si verificassero conati di vomito. Non somministrare alcolici Ustioni Meno gravi Applicare compresse di garza fredde (non ghiacciate) usando un panno il più possibile pulito. Non rompere le vesciche; rimuovere il tessuto e le parti di vestito che si fossero attaccate alla pelle; applicare una pomata adatta. Se necessario, mettere abiti puliti e asciutti. Trattare la vittima come richiede il tipo d infortunio. Trasportare la vittima in ospedale il più velocemente possibile. Se le braccia e le gambe sono state colpite, tenerle sollevate. Pagina 8 di 102 Versione 1.7

9 2 Descrizione generale. Il REBLE310 è un ponte radio a microonde molto flessibile, che fornisce la possibilità di trasferire contenuti eterogenei adattando la propria capacità trasmissiva al flusso dati. Benché sia nato per coprire le esigenze del mercato broadcast digitale, grazie ad una piattaforma hardware e software aperta può essere utilizzato anche in applicazioni di puro trasferimento dati su interfaccia SDH o IP. Il ponte radio si avvale di una serie di moduli a microonde a larga banda che coprono le più comuni gamme di trasmissione, di un modem digitale completamente programmabile e di una serie d interfacce dati (da qui in poi Interfaccia I/O) intercambiabili secondo le esigenze del cliente. La compattezza (1U rack 19 ) è una delle caratteristiche salienti, unitamente alla cura dei dettagli per una semplice installazione e manutenzione e soprattutto alle performance in termini di potenza, sensibilità, resistenza ai disturbi e programmabilità. L apparato può essere monodirezionale (trasmettitore o ricevitore) o bidirezionale. Pagina 9 di 102 Versione 1.7

10 3 Specifiche Tecniche. Tabella 1 Configurazione Conversione Frequenza di lavoro Copertura Risoluzione in frequenza Potenza massima alla flangia (con modulo high power interno) Connettore di uscita RF RF Output Return Loss RF Input Return Loss Soppressione spurie Stabilità in frequenza Canalizzazione standard filtro Schemi di modulazione Capacità* Bidirezionale o Monodirezionale Diretta REBLE310/FD/05: GHz REBLE310/FD/06: GHz REBLE310/FD/10: GHz REBLE310/FD/11: GHz REBLE310/FD/14: GHz Fino a 1 GHz 250 KHz REBLE310/FD/05: 37 dbm REBLE310/FD/06: 37 dbm REBLE310/FD/10: 35 dbm REBLE310/FD/11: 35 dbm REBLE310/FD/14: 30 dbm (no booster) REBLE310/FD/05: N femmina REBLE310/FD/06: IEC UBR 70 REBLE310/FD/10: IEC UBR 120 REBLE310/FD/11: IEC UBR 120 REBLE310/FD/10: IEC UBR 140 > 23 db > 23 db > 60 dbc < ± 10 ppm 28 MHz QPSK, 16QAM, 32QAM, 64QAM, 128QAM, 256QAM Fino a 210 Mbit/s Tabella 2: Esempi di performance in canalizzazione 28 MHz. Modulazione Backoff Sensibilità Payload QPSK -2 db -90 dbm 27 Mbit/s 16QAM -3 db -82 dbm 52 Mbit/s 32QAM -5 db -79 dbm 92 Mbit/s 64QAM -5 db -76 dbm 112 Mbit/s 128QAM -6 db -71 dbm 160 Mbit/s 256QAM -7 db -68 dbm 180 Mbit/s Pagina 10 di 102 Versione 1.7

11 3.1 Dettaglio moduli RF. Tabella 3 Modulo Copertura[GHz] Trasmettitore 5 GHz Ricevitore 5 GHz Trasmettitore 6 GHz Booster 6 GHz Ricevitore 6 GHz Trasmettitore 10 Ghz Booster 10 GHz (estendibile a 10.7) Ricevitore 10 GHz Trasmettitore 11 Ghz Booster 11 GHz Trasmettitore 14 Ghz Ricevitore 14 GHz Pagina 11 di 102 Versione 1.7

12 3.2 Dettaglio modem. Tutti i parametri del modem sono vincolati alle configurazioni rilasciate da Elber s.r.l.; i parametri non possono essere modificati manualmente. Tabella 4 Schemi di modulazione QPSK, QAM Codici di protezione * Interno: Convoluzionale, PTCM Code rate 1/2 13/14. Esterno: Reed-Solomon (M,N) M < 256, N<17 Symbol rate massima 31 MBaud Banda* MHz Roll-off filtro sagomature * Dettaglio I/O. Tabella 5 Schede disponibili 4 x DVB-ASI + E1 2 x DVB-ASI + E1 + STM-1 2 x DVB-ASI + E1 + GbE Connettori ingresso ASI, STM-1, E1 BNC 75 Ohm sbilanciato Connettori uscita ASI, STM-1, E1 BNC 75 Ohm sbilanciato Connettore GbE RJ-45 Connettori uscita ASI ausiliaria SMB (fornito cavo adattamento SMB-BNC) 3.4 Specifiche generali. Tabella 6 Range di temperatura -5 C 50 C Management Tastiera + TFT Web GUI SNMP Firmware upgrade RS-232, JTAG Alimentazione Due cassetti estraibili a caldo. 1. AC VAC 2. DC 22 a 65 V, galvanicamente isolato Consumo massimo 100 W 3.5 Specifiche meccaniche. Tabella 7 Armadio Larghezza Altezza Profondità Standard 19 1U 482 mm 44 mm 480 mm Pagina 12 di 102 Versione 1.7

13 Peso max 10 Kg 4 Installazione. Disimballare l apparato e prima di ogni altra operazione verificare l assenza di eventuali danni dovuti al trasporto. La scatola deve contenere: o Il REBLE310 o Un cavo di alimentazione AC o Un cavo di alimentazione DC con connettore finale da un lato o Il manuale utente Installare l apparato su un armadio rack. Lo spazio richiesto è quello di una unità. Verificare che ci sia una separazione sufficiente da apparati funzionanti ad alta temperatura e che non vi siano ostacoli al flusso di aerazione (Il funzionamento è garantito in un campo di temperatura -5 ºC +50 ºC). Il dispositivo deve essere messo correttamente a terra, per garantire la sicurezza di funzionamento. Assicurarsi della corretta tensione di alimentazione leggendo i dati sul manuale o sulla targhetta adesiva posta su ogni apparato, contenente il numero di matricola. Collegare il cavo di rete alla presa posta sul retro dell apparato o il cavo batteria all apposito connettore. L ultima configurazione programmata sarà caricata. Collegare la o le flange poste sul pannello retro dell apparato alla guida d onda per la connessione con il sistema di branching e l antenna. Configurare l apparato secondo l esigenza avvalendosi del manuale utente. Pagina 13 di 102 Versione 1.7

14 5 Descrizione moduli. 5.1 Diagramma a blocchi. Figura 6: Diagramma a blocchi. Figura 6 mostra lo schema a blocchi dell apparato, evidenziando in verde le parti attive, cioè monitorabili e configurabili dal sistema di controllo. Il modulo booster è opzionale, mentre la scheda I/O esiste in differenti versioni secondo le esigenze. Nel seguito si trova una descrizione di ogni scheda. Pagina 14 di 102 Versione 1.7

15 5.2 Microcontroller. Il Microcontroller del sistema assolve diverse funzioni: Programmazione dei moduli dell apparato Monitoraggio dei moduli dell apparato Gestione degli eventi critici Gestione dell interfaccia utente (tastiera + TFT) Webserver per collegamento con interfaccia web Agente SNMP per controllo remoto Gestione dei contatti di allarme La scheda micro controller si avvale di una porta Ethernet 10/100 riportata sul pannello frontale per essere connesso a un PC o a un sistema di monitoraggio. Attualmente fornisce un servizio di Webserver per la programmazione e il monitoraggio delle funzioni dei vari moduli così come un agente SNMP; per i dettagli contattare il costruttore. Tutti i dati concernenti l apparato sono memorizzati su una SD card, installata direttamente su questa scheda. E dotato di un sensore di temperatura sulla base del quale è pilotata la ventola sinistra del pannello frontale. Figura 7: Scheda Microcontroller. Pagina 15 di 102 Versione 1.7

16 5.3 Distributor. Il Distributor è una scheda che funge da supporto per il Microcontroller e per il Power Supply e assolve il compito di instradare i segnali di controllo e le alimentazioni sui connettori adatti all interfacciamento con i moduli dell apparato Figura 8: Scheda Distributor Tabella 8 1 Connettori pannello frontale 2 Connettore TX 3 Connettore dati modem e I/O 4 Supply Modem e I/O 5 Connettore RX 6 Connettore pannello retro 7 Interconnessione con Power Supply Pagina 16 di 102 Versione 1.7

17 5.4 Tastiera. La Tastiera è una scheda installata direttamente sul pannello frontale; possiede un connettore sul quale è fissato il Display, sei tasti per l interfaccia utente e il controller delle ventole. Tale controller gestisce il funzionamento di due ventole, estraibili da pannello frontale e connesse alla scheda Tastiera tramite connettori a tre pin. 5.5 Ethernet. Tale scheda fornisce semplicemente la connessione tra il connettore RJ-45 del pannello frontale e un connettore flat connesso al Distributor. Consente la comunicazione tra PC e controller dell apparato. 5.6 AC-DC/ DC-DC. La sezione AC-DC/DC-DC è l alimentazione primaria. Consiste di un sistema meccanico per l inserzione e la rimozione a caldo, cioè senza spegnere l apparato, di due cassetti che alloggiano i convertitori AC/DC o DC/DC, secondo le esigenze del cliente. Figura 9: Dettaglio sistema inserzione moduli alimentazione. I cassetti si muovono lungo guide fissate allo chassis e si connettono alla scheda Power Supply tramite appositi connettori. In Figura 10 il dettaglio di tale connessione. Pagina 17 di 102 Versione 1.7

18 Figura 10: Dettaglio connessione tra slitte e scheda Power Supply. Pagina 18 di 102 Versione 1.7

19 5.6.1 AC/DC. Il modulo AC/DC è fornito installato su di una slitta metallica, adatta a essere estratta e inserita senza problemi dal pannello posteriore (si veda paragrafo precedente.) Accetta tensioni di V in alternata a 50/60Hz e tollera un assorbimento massimo di 100 W. Il convertitore AC/DC fornisce una tensione di 12V sul connettore d interconnessione con la scheda Power Supply. Figura 11: Cassetto alimentazione AC/DC DC/DC. Il modulo DC/DC è fornito installato su di una slitta metallica, adatta a essere estratta e inserita senza problemi dal pannello posteriore. Accetta tensioni di V in continua e tollera un assorbimento massimo di 100 W. Il convertitore DC/DC fornisce una tensione di 12V sul connettore d interconnessione con la scheda Power Supply. Figura 12: Cassetto alimentazione DC/DC. Pagina 19 di 102 Versione 1.7

20 5.7 Power Supply. La scheda Power Supply accetta in ingresso 12 V su due linee, connesse ai cassetti di alimentazione, e fornisce alla scheda Distributor, sulla quale è installata, le tensioni secondarie che servono ad alimentare i vari moduli. La presenza delle tensioni (+12V, +5V, +6V, -6V) è evidenziata dai relativi led; è presente uno scambio automatico tra le due sorgenti, in maniera da offrire la ridondanza dell alimentazione primaria. 1 Figura 13: Scheda Power Supply. 2 Tabella 9 1 Connessione con cassetti alimentazione 2 Connessione con scheda Distributor Pagina 20 di 102 Versione 1.7

21 5.8 I/O. La scheda I/O è montata nella parte inferiore di un castello di due schede con la scheda Modem, evidenziato in Figura 14. La scheda è predisposta per la bidirezionalità, nel caso di monodirezionale sono connessi solo i segnali interessati (gli ingressi se è un trasmettitore, le uscite se è un ricevitore.) Figura 14: Castello modem + I/O (versione 4 ASI) Le schede sono interconnesse tramite due connettori flat che scambiano dati ad alta velocità e dai quali ricevono i comandi dal Microcontroller. Attualmente sono disponibili tre differenti schede I/O: 4 ASI INTF STM-1 INTF GbE Pagina 21 di 102 Versione 1.7

22 5.8.1 STM-1 INTF Figura 15: Scheda STM-1 intf, lato top. Tale scheda accetta in ingresso, su connettori SMB, 2 segnali DVB-ASI, 1 segnale STM Mbit/s e 1 segnale E1 G Kbit/s; tutte le uscite sono indipendenti dagli ingressi e prevedono sempre 2 segnali DVB-ASI, 1 segnale STM Mbit/s e 1 segnale E1 G Kbit/s. E dotata inoltre di un connettore flat che è connesso alla scheda 1+1 I/O Board per sistemi in 1+1. Tale connessione porta in bidirezionale i segnali per i modulatori e quelli provenienti dai demodulatori, in modo da poter sincronizzare due unità separate ed effettuare la ridondanza. In tabella seguente sono riportati i vari ingressi e uscite. Pagina 22 di 102 Versione 1.7

23 Tabella 10 1 ASI 2 Aux 2 ASI 2 Out 3 ASI 2 In 4 ASI 1 Aux 5 ASI 1 Out 6 ASI 1 In 7 STM-1 Aux 8 STM-1 In 9 STM-1 Out data connector Tabella 11 1 E1 In 2 E1 Out Figura 16: Scheda STM-1 intf, lato bottom. 1 2 Pagina 23 di 102 Versione 1.7

24 ASI INTF Figura 17: Scheda 4 ASI INTF, lato bottom Tale scheda accetta gestisce, sia in ingresso sia in uscita, 4 segnali DVB-ASI e 1 E1 G Kbit/s. E dotata inoltre di un connettore flat che è connesso alla scheda 1+1 I/O Board per sistemi in 1+1. Tale connessione porta in bidirezionale i segnali per i modulatori e quelli provenienti dai demodulatori, in modo da poter sincronizzare due unità separate ed effettuare la ridondanza. In tabella seguente sono riportati i vari ingressi e uscite. Tabella 12 1 ASI 1 In 9 E1 In 2 ASI 1 Out 10 ASI 2 In 3 ASI 1 Aux 11 ASI 2 Out 4 ASI 3 In 12 ASI 2 Aux 5 ASI 3 Out 13 ASI 4 In 6 ASI 3 Aux 14 ASI 4 Out data connector 15 ASI 4 Aux 8 E1 Out Pagina 24 di 102 Versione 1.7

25 5.8.3 GbE INTF Figura 18: Foto scheda Ethernet Tale scheda accetta gestisce, sia in ingresso sia in uscita, 2 segnali DVB-ASI, una porta Gigabit Ethernet e 1 E1 G Kbit/s. E dotata inoltre di un connettore flat che è connesso alla scheda 1+1 I/O Board per sistemi in 1+1. Tale connessione porta in bidirezionale i segnali per i modulatori e quelli provenienti dai demodulatori, in modo da poter sincronizzare due unità separate ed effettuare la ridondanza. In tabella seguente sono riportati i vari ingressi e uscite. Tabella 13 1 ASI 1 In 6 ASI 2 Aux 2 ASI 1 Out data connector 3 ASI 1 Aux 8 E1 Out 4 ASI 2 In 9 E1 In 5 ASI 2 Out 10 Gigabit Ethernet Pagina 25 di 102 Versione 1.7

26 I/O Board. Tale scheda, direttamente connessa al pannello retro, instrada i segnali provenienti dal connettore flat della scheda I/O utilizzata su un connettore RJ-45. Tramite tale connettore e un cavo cat6 sarà possibile connettere due REBLE310 in modo da implementare sistemi in ridondanza. La FPGA che genera i dati per il modulatore avrà, infatti, a disposizione i dati della FPGA del modulo per la ridondanza e viceversa, così come in uscita potrà sincronizzare i dati provenienti dai due demodulatori e operare scambio seamless tra le due linee in caso di caduta di una di esse. 1 2 Figura 19: 1+1 I/O Board. Tabella 14 1 RJ data connector 5.10 Gigabit Ethernet Connector. Figura 20: Foto scheda connettore Gigabit Ethernet. Tale scheda, direttamente connessa al pannello retro, fornisce la connessione Gigabit Ethernet tramite un connettore multipin alla scheda di I/O. Pagina 26 di 102 Versione 1.7

27 5.11 Modem. Il Modem è montato nella parte superiore del castello di due schede (con la scheda I/O scelta) come si evince in Figura 14. Una FPGA è il cuore di questa scheda; essa riceve dal controllore di apparato la configurazione e i settaggi da applicare al modem e gestisce la comunicazione con quest ultimo. Agisce inoltre da processore di segnali, ricevendo e fornendo i dati alle sezioni demodulatore e modulatore (che sono indipendenti pur facendo parte dello stesso chip). E inoltre interfacciata direttamente con la scheda I/O, che le fornisce i dati miscelati dai vari ingressi e riceve dalla FPGA stessa i dati da demiscelare per le varie uscite disponibili. Il modem genera, nella sezione modulatore, i segnali di banda base I e Q attraverso un DAC, i quali saranno connessi al modulo Tx tramite due cavi connettorizzati SMP; parimenti dal modulo Rx arrivano i segnali I e Q ricevuti, i quali sono processati da un ADC e forniti alla sezione demodulatore. 1 2 Figura 21: Scheda modem. Tabella 15 1 I e Q per Tx 2 I e Q da Rx Pagina 27 di 102 Versione 1.7

28 5.12 Trasmettitore. Il Trasmettitore è un modulo ultracompatto che si trova fissato in una struttura meccanica come quella indicata in Figura Figura 22: Meccanica modulo Tx. Tabella 16 1 Connettore per Booster 2 Connettore da Distributor 3 Connettori I e Q 4 Connettore uscita RF 2 Il modulo opera una conversione diretta dalla banda base I e Q alla frequenza finale, che è assegnata dal micro controller di sistema. Dotato di sensore di temperatura, il modulo è installato direttamente dietro la ventola destra del pannello frontale e l alettatura della meccanica favorisce il flusso dell aria per il raffreddamento del modulo stesso e del booster opzionale cui è connesso. Le caratteristiche tecniche sono evidenziate nel paragrafo 3.Sul trasmettitore è presente un EEPROM nella quale sono memorizzate tutte le informazioni concernenti il modulo, in termini d immatricolazione e di calibrazione. Pagina 28 di 102 Versione 1.7

29 5.13 Ricevitore. Il modulo Ricevitore presenta caratteristiche meccaniche analoghe al trasmettitore; opera in conversione diretta dalla frequenza di operazione alla banda base I e Q ed è programmato dal micro controller del sistema. Il sensore di temperatura pilota la ventola sinistra del pannello frontale. Sul ricevitore è presente un EEPROM nella quale sono memorizzate tutte le informazioni concernenti il modulo, in termini d immatricolazione e di calibrazione. Per facilitare il monitoraggio del funzionamento del modulo, due uscite ausiliarie I e Q sono riportate sul pannello frontale dell apparato su connettori SMA. Le specifiche tecniche dei vari moduli sono consultabili nel paragrafo Figura 23: Meccanica modulo Rx. Tabella 17 1 Connettore da Distributor 2 Connettori monitorie I e Q 3 Connettori I e Q 4 Connettore ingresso RF 1 Pagina 29 di 102 Versione 1.7

30 5.14 Booster. Il modulo Booster è opzionale e permette di aumentare la potenza di uscita dell apparato. Il guadagno medio è di 6 db rispetto alla potenza del Tx. Le specifiche tecniche dei vari moduli sono consultabili nel paragrafo Figura 24: Meccanica modulo booster. Tabella 18 1 Connettore ingresso RF da Tx 2 Connettore uscita RF 3 Connettore alimentazione da Tx Pagina 30 di 102 Versione 1.7

31 5.15 Preamplificatore. Il Preamplificatore è un modulo opzionale che consente di migliorare la figura di rumore complessiva dell apparato. E installato direttamente in uscita all isolatore, montato in cascata al filtro di ricezione, come evidenziato in Figura 25. Fornisce una doppia uscita su connettori SMA: la prima, con guadagno medio di 10 db, connessa al modulo Rx; la seconda, con guadagno 0 db, è connessa al connettore RF RX MON del pannello frontale. Figura 25: Modulo Preamplificatore. Pagina 31 di 102 Versione 1.7

32 5.16 Filters and branching. I filtri sono connessi da un lato al pannello retro con flange opportune e dall altro a un isolatore, prima degli eventuali Booster e Preamplificatore, come in Figura 26, o prima di Tx e Rx Figura 26: Dettaglio filtri. Tabella 19 1 Filtro Rx 2 Filtro Tx 3 Monitor Tx 4 Isolatore Rx 5 Isolatore Tx Pagina 32 di 102 Versione 1.7

33 6 Interfaccia utente. L interfaccia utente è costituita da una tastiera a 6 tasti, da un led di allarme generale e da un display grafico TFT. I tasti direzionali consentono lo spostamento del cursore tra le aree attive di una pagina; le aree attive saranno mostrate e spiegate nel proseguimento di questo paragrafo. Il tasto ENTER è utilizzato per confermare una selezione mentre il tasto ESC è utilizzato per il ritorno al menu precedente. E tuttavia abilitata la funzione TOUCH SCREEN che è molto più comoda, sebbene delicata. E consigliato non utilizzare le dita ma munirsi di un oggetto di plastica, o, eventualmente, anche uno stuzzicadenti, per avere accesso a tutti gli angoli del display. Secondo la configurazione dell apparato (Monodirezionale Trasmittente[Tx], Monodirezionale Ricevente[Rx], Bidirezionale[FD]) sono mostrati i menu relativi a tali parti. Per la modifica dei parametri dell apparato occorre fare un login cliccando l area attiva evidenziata nelle figure seguenti. Figura 27: Accesso read only. Figura 28: Accesso R/W. Figura 29: Menu password. La password da inserire è evviva. Confermare cliccando sull area attiva. Pagina 33 di 102 Versione 1.7

34 6.1 Menu principale. All accensione dell apparato, dopo il caricamento del software embedded, il display visualizza il menu principale, differente secondo la configurazione dell apparato, mostrato in Figura 30, Figura 31 e Figura 32. Il menu riporta sommariamente lo schema a blocchi dell apparato, per un intuitivo accesso ai parametri dei vari moduli; il cursore si sposta in senso orario premendo il tasto destro e in senso antiorario premendo il tasto sinistro. Con il tasto ENTER si conferma l accesso all area attiva selezionata dal cursore (costituito da un rettangolo vuoto con contorno rosso) mentre con il tasto ESC si accede al menu di riepilogo. Su ciascun area attiva sono presenti uno o più cerchi che stilizzano i led di allarme; saranno eventualmente verdi o rossi a seconda che il modulo cui fa riferimento l area attiva presenti o no condizioni di allarme. Aree attive: Rx Bst Tx Modem IO uc PS Figura 30: Menu principale FD. Figura 31: Menu principale Rx. Pagina 34 di 102 Versione 1.7

35 Aree attive: Rx Dem IO uc PS Aree attive: Bst Tx Mod IO uc PS Figura 32: Menu principale Tx. Pagina 35 di 102 Versione 1.7

36 6.2 Menu di riepilogo. Il menu di riepilogo riporta le informazioni considerate più importanti per un rapido monitoraggio del funzionamento dell apparato. Sono riportati, infatti: Potenza dell apparato Power out (FD e Tx) Livello campo ricevuto RSSI Received Signal Strength Indication (FD e Rx) MSE Mean Square Error (FD e Rx) Stato di aggancio del modulatore Timing Loop (FD e Tx) Stato di aggancio del demodulatore Dem Lock (FD e Rx) Figura 33: Menu di riepilogo FD. Figura 34: Menu di riepilogo Tx. Figura 35: Menu di riepilogo Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Pagina 36 di 102 Versione 1.7

37 6.3 Menu Ucontroller Sottomenu microcontroller. Il sottomenu permette un rapido accesso agli elementi da monitorare. Le icone riguardanti le varie foglie sono intuitive. Figura 36: Sottomenu microcontroller Menu Setup - System Time. Tale menu consente di assegnare la data e l ora esatta, utilizzate dal sistema per il log degli allarmi. Le informazioni circa l ora e la data sono mantenute dal Real Time Clock con la batteria. Aree attive: Figura 37: Menu settaggio orario. Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Frecce per incremento/decremento valori concernenti la data e all orario. Pagina 37 di 102 Versione 1.7

38 6.3.3 Menu Setup - Touch Screen Calibration. Il menu permette di effettuare la calibrazione del Touch Screen. Munirsi di uno stecchino e centrare la croce che è proposta tre volte, una volta selezionato il tasto Calibrate. Figura 38: Menu Touch Screen Calibration. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Bottone Calibrate per abilitare la calibrazione. La casella di testo in basso a destra presenta i seguenti messaggi auto esplicativi. Figura 39: Messaggio di avvenuta calibrazione. Figura 40: Messaggio di calibrazione in corso. Figura 41: Messaggio di avviso di perdita di calibrazione del touch screen. Pagina 38 di 102 Versione 1.7

39 6.3.4 Menu Setup Gamma Correction. Il menu permette di effettuare la calibrazione della gamma correction. E un menu di sistema che non dovrebbe essere modificato. Aree attive: Figura 42: Menu Gamma Correction. Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Tasto Refresh. Frecce per incremento/decremento valori gamma Menu Setup Configuration. Il menu permette di salvare e/o caricare una configurazione generale di apparato. Aree attive: Figura 43: Menu configurazioni di apparato. Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Frecce per selezione numero di configurazione. Pulsante per caricare configurazioni memorizzate. Pagina 39 di 102 Versione 1.7

40 Pulsante per salvare la configurazione attuale nel valore selezionato Menu Fans - Ventola sinistra. Il menu permette di gestire il funzionamento della ventola sinistra. Nella modalità di default la ventola è pilotata in automatico sulla base delle letture dei sensori di temperatura del ricevitore e del micro controller e sulla base dei target impostati nel menu stesso. Se invece si passa alla modalità manuale, settando il Checkbox corrispondente, occorre settare la velocità in percentuale rispetto al massimo. Nel caso di trasmettitore, il ricevitore non è presente e quindi non è riportato. Figura 44: Menu ventola sinistra FD e Rx. Figura 45: Menu ventola sinistra Tx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Checkbox Manual per il settaggio manuale della velocità Frecce per incremento/decremento valori relative a percentuale di velocità della ventola sinistra, target di temperatura del ricevitore, target di temperatura del micro controller. Pagina 40 di 102 Versione 1.7

41 6.3.7 Menu Fans - Ventola destra. Il menu permette di gestire il funzionamento della ventola destra. Nella modalità di default la ventola è pilotata in automatico sulla base delle letture dei sensori di temperatura del trasmettitore e del booster e sulla base dei target impostati nel menu stesso. Se invece si passa alla modalità manuale, settando il Checkbox corrispondente, occorre settare la velocità in percentuale rispetto al massimo. Nel caso di ricevitore, il trasmettitore e il booster non sono presenti e quindi non sono riportati. Se il booster non è presente, è evidenziato solo il trasmettitore. Figura 46: Menu ventola destra FD. Figura 47: Menu ventola destra Tx. Figura 48: Menu ventola destra Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Checkbox Manual per il settaggio manuale della velocità Frecce per incremento/decremento valori concernenti percentuale di velocità della ventola destra, target di temperatura del trasmettitore, target di temperatura del booster. Pagina 41 di 102 Versione 1.7

42 6.3.8 Menu Net - Parametri di rete 1/4. Il menu permette di modificare i parametri di rete per la comunicazione con la porta di management. In particolare si possono settare l indirizzo IP e la Subnet Mask. Figura 49: Menu parametri di rete 1/4. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Frecce per incremento/decremento valori relative all indirizzo IP e alla Subnet Mask Menu Net - Parametri di rete 2/4. Il menu permette di modificare i parametri di rete per la comunicazione con la porta di management. In particolare si può settare l indirizzo del Gateway di rete e si può verificare l indirizzo di livello MAC. Figura 50: Menu parametri di rete 2/4. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Frecce per incremento/decremento valori concernenti l indirizzo IP del Gateway di rete. Pagina 42 di 102 Versione 1.7

43 Menu Net - Parametri di rete 3/4. Il menu permette di modificare i parametri di rete per la comunicazione con la porta di management. In particolare si può assegnare l indirizzo di 2 manager SNMP cui inviare le traps. Aree attive: Figura 51: Menu parametri di rete 3/4. Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Frecce per incremento/decremento valori concernenti l indirizzo IP dello SNMP Manager Menu Net - Parametri di rete 4/4. Il menu permette di modificare i parametri di rete per la comunicazione con la porta di management. In particolare si può assegnare l indirizzo di 2 ulteriori manager SNMP cui inviare le traps. Aree attive: Figura 52: Menu parametri di rete 4/4. Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Frecce per incremento/decremento valori concernenti l indirizzo IP dello SNMP Manager. Pagina 43 di 102 Versione 1.7

44 Menu Misc - informazioni generali 1/3. Il menu riporta informazioni di carattere generale, in particolar modo: Versione del software embedded Versione del firmware delle FPGA Nome del cliente Figura 53: Menu informazioni generali 1/3. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller Menu Misc - informazioni generali 2/3. Il menu riporta informazioni di carattere generale, in particolar modo: Part Number Modello dell apparato Serial Number Figura 54: Menu informazioni generali 2/3. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Pagina 44 di 102 Versione 1.7

45 Menu Misc - informazioni generali 3/3. Il menu riporta informazioni di carattere generale, in particolar modo: Caratteristiche d inventario (A cura del cliente.) Descrizione generale dell apparato. Figura 55: Menu informazioni generali 3/3. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del micro controller. Casella Inventory. Cliccando sulla casella Inventory si apre una tastiera virtuale, mostrata in Figura 56, con la quale è possibile modificare il codice d inventario. Figura 56: Tastiera virtuale. Pagina 45 di 102 Versione 1.7

46 6.4 Menu I/O Sottomenu I/O. Il sottomenu permette un rapido accesso agli elementi da monitorare. Sono presenti 3 sottomenu diversi a seconda dell interfaccia I/O installata, di seguito riportati. Le icone riguardanti i vari canali sono intuitive, in più è possibile accedere al menu di settaggio del bitrate su ciascun canale, tramite l icona. Figura 57: Sottomenu 4 ASI. Figura 58: Sottomenu GbE. Figura 59: Sottomenu STM-1. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Icona per accesso a menu settaggio banda per canale. Le icone Pagina 46 di 102 Versione 1.7

47 6.4.2 Menu I/O ASI A. Questo menu permette di verificare la presenza, lo stato di aggancio e gli eventuali overrun e underrun dei buffer dell ingresso e dell uscita ASI A, connesse ai connettori ASI 1 IN, ASI 1 OUT e AUX del pannello posteriore. E possibile inoltre monitore la bitrate del canale A e disabilitare/abilitare il canale stesso. Il menu è presente nella versione 4 ASI, GbE e nella versione STM-1. Figura 60: Menu ASI 'A' FD. Figura 61: Menu ASI 'A' Tx. Figura 62: Menu ASI 'A' Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Checkbox abilitazione parte di input e di output. Pagina 47 di 102 Versione 1.7

48 6.4.3 Menu I/O ASI B. Questo menu permette di verificare la presenza, lo stato di aggancio e gli eventuali overrun e underrun dei buffer dell ingresso e dell uscita ASI B, connesse ai connettori ASI 2 IN, ASI 2 OUT e AUX del pannello posteriore. E possibile inoltre monitore la bitrate del canale B e disabilitare/abilitare il canale stesso. Il menu è presente nella versione 4 ASI, GbE e nella versione STM-1. Figura 63: Menu ASI 'B' FD. Figura 64: Menu ASI 'B' Tx. Figura 65: Menu ASI 'B' Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Checkbox abilitazione parte di input e di output Menu I/O ASI C. Questo menu permette di verificare la presenza, lo stato di aggancio e gli eventuali overrun e underrun dei buffer dell ingresso e dell uscita ASI C, connesse ai connettori ASI 3 IN, ASI 3 OUT e AUX del pannello posteriore. E possibile inoltre monitore la bitrate del canale C e disabilitare/abilitare il canale stesso. Il menu è presente solo nella versione 4 ASI. Figura 66: Menu ASI 'C' FD. Figura 67: Menu ASI 'C' Tx. Figura 68: Menu ASI 'C' Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Checkbox abilitazione parte di input e di output. Pagina 48 di 102 Versione 1.7

49 6.4.5 Menu I/O ASI D. Questo menu permette di verificare la presenza, lo stato di aggancio e gli eventuali overrun e underrun dei buffer dell ingresso e dell uscita ASI D, connesse ai connettori ASI 4 IN, ASI 4 OUT e AUX del pannello posteriore. E possibile inoltre monitore la bitrate del canale D e disabilitare/abilitare il canale stesso. Il menu è presente solo nella versione 4 ASI. Figura 69: Menu ASI 'D' FD. Figura 70: Menu ASI 'D' Tx. Figura 71: Menu ASI 'D' Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Checkbox abilitazione parte di input e di output Menu I/O E1. Questo menu permette di verificare la presenza, lo stato di aggancio e gli eventuali overrun e underrun dei buffer dell ingresso e dell uscita E1, connesse ai connettori E1 IN ed E1 OUT del pannello posteriore. Il menu è presente nella versione 4 ASI GbE e STM-1. Figura 72: Menu E1 FD. Figura 73: Menu E1 Tx. Figura 74: Menu E1 Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Checkbox abilitazione parte di input e di output. Pagina 49 di 102 Versione 1.7

50 6.4.7 Menu I/O STM-1. Questo menu permette di verificare la presenza, lo stato di aggancio e gli eventuali overrun e underrun dei buffer dell ingresso e dell uscita STM-1, connesse ai connettori STM-1 IN STM-1 OUT e STM-1 AUX del pannello posteriore. Il menu è presente solo nella versione STM-1. Figura 75: Menu STM-1 FD. Figura 76: Menu STM-1 Tx. Figura 77: Menu STM-1 Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Checkbox abilitazione parte di input e di output Menu I/O GbE. Questo menu permette di verificare lo stato dell interfaccia Gigabit Ethernet; in particolare, la presenza o meno delle connessione alla rete è segnalata dalle icone e, mentre le immagini sotto riportate evidenziano lo stato dei buffer (underrun e overrun), lo stato di aggancio e consistenza dei dati (Lock) e la presenza o meno di Pause Frames. I Pause Frames al lato Tx sono inviati dall apparato ad una sorgente che sta intasando il buffer perché troppo veloce (tipicamente esce in concomitanza con la condizione di Overrun); al lato Rx i Pause Frames ricevuti sono attualmente scartati e segnalati con un led arancione (come al lato Tx). Figura 78: Menu ETH FD. Figura 79: Menu ETH Tx. Figura 80: Menu ETH Rx. Aree attive: Pagina 50 di 102 Versione 1.7

51 Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Checkbox abilitazione parte di input e di output. Icona per accesso a riassunto informazioni livello PHY di Ethernet Sottomenu I/O GbE. Figura 81: Sotto-menu livello PHY porta GbE. Questo menu permette di verificare lo stato del livello fisico della porta GbE e impostare il controllo di flusso. Lo stato del cavo evidenzia 4 caselle rappresentanti le 4 coppie del cavo; in condizioni normali, le 4 coppie riportano il simbolo che indica la corretta connessione; nel caso che una coppia abbia polarità invertita, l icona corrispondente sarà. In questo caso il cavo è guasto e va sostituito anche se il ponte continua a funzionare. E inoltre indicato lo stato di MDIX (medium-dependent interface crossover), ovvero se la porta si configura per ricevere una connessione dritta o incrociata; il simbolo corrispondente è o. Lo stato del link riporta il risultato dell autonegoziazione conclusa: la velocità nominale, che può essere, oppure e la condizione di link operativo o no ( o ). Viene inoltre indicato se la connessione è full-duplex ( ) o half duplex ( ) e se l apparato è master o slave. Pagina 51 di 102 Versione 1.7

52 6.4.9 Menu I/O Settaggio banda per canale. Questo menu permette di assegnare ad ogni canale una banda massima, al di sopra della quale i pacchetti vengono scartati. Ciò è fondamentale per quel che concerne l interfaccia Ethernet; per ovvie ragioni i canali STM-1 ed E1 non possono essere settati, essendo a bitrate fissa. Figura 82: Menu gestione banda - 4ASI. Figura 83: Menu gestione banda - GbE. Figura 84: Menu gestione banda - STM-1. Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Frecce per incremento/decremento [Mbit/s] Pagina 52 di 102 Versione 1.7

53 6.5 Menu Modem. Il menu del modem è costituito da una serie di pagine che permettono il monitoraggio e la configurazione dei principali parametri del modulatore e del demodulatore. Le due sezioni sono completamente indipendenti e possono essere configurate in modo asimmetrico. La navigazione tra le varie pagine avviene attraverso le frecce direzionali. La configurazione del modem avviene tramite il caricamento di opportuni files di configurazione memorizzati nella SD card (fino a 20 locazioni di memoria) che possono essere consultati attraverso l interfaccia utente Sottomenu Modem. Il sottomenu permette un rapido accesso agli elementi da monitorare. Le icone riguardanti le varie foglie canali sono intuitive. Figura 85: Sottomenu modem. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Le icone Pagina 53 di 102 Versione 1.7

54 6.5.2 Menu misure modem. Il menu di misure è un menu riassuntivo dei principali parametri di funzionamento del modulatore e del demodulatore. Figura 86: Menu misure modem FD. Figura 87: Menu misure modem Tx. Figura 88: Menu misure modem Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. La sezione modulatore riporta solamente la misura del Symbol Rate, che deve corrispondere a quella riportata nel database delle configurazioni. Si veda il paragrafo corrispondente nel dettaglio. La sezione demodulatore riporta 5 misure: 1. Il Carrier Offset indica lo scostamento del segnale ricevuto dalla frequenza 0 Hz. Essendo il sistema a conversione diretta, tale parametro è molto importante per evitare pesanti sbilanciamenti delle componenti I e Q dei segnali di banda base. Un circuito di controllo automatico di frequenza (AFC) è sempre attivo per compensare eventuali derive degli oscillatori RF, dovute all aging, alla temperatura o ad altri eventuali fattori. 2. Il BER indica il Bit Error Rate (tasso d errore) prima del decodificatore Reed-Solomon. 3. L AGC indica il livello del controllo automatico di guadagno implementato digitalmente nel demodulatore. La misura non è indicativa dell eventuale cattivo funzionamento dell apparato. 4. Il MSE (Mean Square Error) o errore quadratico medio è la misura di qualità del rapporto C/N del ponte radio. Secondo la modulazione, esistono diversi MSE critici. Si contatti il costruttore o si faccia riferimento al cartellino di collaudo per verificare quale sia il MSE limite della propria configurazione. 5. Il Data Rate indica il flusso lordo trasportato dalla configurazione settata. Pagina 54 di 102 Versione 1.7

55 6.5.3 Menu allarmi modem. Il menu di allarmi è un menu riassuntivo dei principali allarmi del modulatore e del demodulatore. Figura 89: Menu allarmi modem FD. Figura 90: Menu allarmi modem Tx. Figura 91: Menu allarmi modem Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. L unico allarme relativo alla sezione modulatore è il Timing Loop. Se il modulatore non ha agganciato il suo clock ai dati, tale led è rosso. In questo caso il link è compromesso. La sezione demodulatore presenta 3 allarmi: 1. L allarme Lock indica lo stato di aggancio del demodulatore. 2. L allarme BER Th. indica che il valore di BER Before Reed-Solomon è sopra la soglia impostata dall utente. Per default tale soglia è pari a 2x L allarme MSE Th. indica che il valore di MSE è sotto la soglia di allarme per la modulazione utilizzata. Attenzione: L icona di allarme relativa a FPGA Error indica che il controller dei segnali non è stato programmato correttamente e l apparato non può quindi funzionare. Segnalare tempestivamente tale avaria al costruttore. Pagina 55 di 102 Versione 1.7

56 6.5.4 Menu generale modem. Il menu generale del modem riporta le configurazioni selezionate per il modulatore e il demodulatore. Per chiarezza e semplicità sono riportati solamente lo schema di modulazione, la banda occupata e la bitrate netta. E possibile inoltre settare il generatore interno di CW (Continuous Wave), di due toni, il loopback sui dati digitali di I/O e quello dei dati IQ. Figura 92: Menu generale modem FD. Figura 93: Menu generale modem Tx. Figura 94: Menu generale modem Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Checkbox Override 1 tone per abilitare la generazione della singola portante (1 MHz + la frequenza del ponte); tale settaggio non è ripristinato in caso di riavvio dell apparato. Checkbox Override 2 tone per abilitare la generazione del segnale di prova con due toni; tale settaggio non è ripristinato in caso di riavvio dell apparato. Checkbox IQ Dig. LB per abilitare il loopback dei dati in uscita al modem. Checkbox Data Dig. LB per abilitare il loopback dei dati in ingresso al modem. Pagina 56 di 102 Versione 1.7

57 6.5.5 Menu configurazione modem. Il menu di configurazione del modem permette l accesso al database dei files di configurazione del modulatore e del demodulatore. Le due sezioni possono essere programmate in maniera asimmetrica e lo stato attuale può essere monitorato nel menu generale del modem, par Figura 95: Menu configurazione modem FD. Figura 96: Menu configurazione modem Tx. Figura 97: Menu configurazione modem Rx. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Pulsante accesso a database configurazioni modulatore. Pulsante accesso a database configurazioni demodulatore. Pulsante accesso a settaggio soglia allarme BER. Pagina 57 di 102 Versione 1.7

58 6.5.6 Menu database modem. Il menu di database delle configurazioni del modem è costituito in realtà da N menu, dove N è il numero di configurazioni presenti in SD card (massimo 20 per ciascuna sezione, modulatore e demodulatore). Le maschere sono riportate in Figura 98 e Figura 99. Figura 98: Menu database modulatore. Figura 99: Menu database demodulatore. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu modem. Tasti direzionali LEFT e RIGHT per navigazione tra menu del database delle configurazioni. Pulsante di conferma selezione configurazione. Il menu mostra 6 parametri che permettono di identificare univocamente il file di configurazione, ossia: 1. MOD.SCH è lo schema di modulazione (QPSK, 16 QAM, 32 QAM, 64 QAM, 128 QAM, 256 QAM). 2. BIT RATE è il payload netto che può essere trasportato con tale configurazione. 3. REED-SOL indica la lunghezza della trama del codice di protezione FEC (Forward Error Correction) a blocchi Reed Solomon e il numero di byte utili. 4. BANDWIDTH indica la canalizzazione per la quale è utilizzata tale configurazione. 5. PTCM indica il rapporto di codifica (code rate) per il codice di protezione convoluzionale (QPSK) o PTCM (Pragmatic Trellis Coded Modulation), usato per le altre modulazioni. 6. SYM. RATE è il valore di Symbol Rate della configurazione. Pagina 58 di 102 Versione 1.7

59 Il menu mostra in altro anche un numero progressivo che corrisponde alla posizione nel database della configurazione in oggetto. Per confermare la scelta di tale configurazione occorre spostarsi con le frecce direzionali sul bottone. La configurazione attualmente in uso è evidenziata da caratteri verdi. Attenzione: Tale operazione interrompe il funzionamento di entrambe le sezioni del modem e può portare a condizioni indesiderate nel caso in cui la stessa operazione non sia ripetuta sulla sezione corrispondente dell apparato che riceve/trasmette da/verso quello attuale. Per stabilire una connessione è, infatti, necessario che la stessa configurazione sia caricata su entrambe le macchine, in altre parole nella sezione modulatore dell apparato trasmittente e nella sezione demodulatore dell apparato ricevente. Pagina 59 di 102 Versione 1.7

60 6.6 Menu Tx. Il menu del trasmettitore consiste di un unica pagina che permette di monitorare e configurare i parametri principali del modulo trasmittente; il menu è accessibile solo se l apparato è FD o Tx. Figura 100: Menu Trasmettitore. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Frecce per incremento/decremento valori relativi alla frequenza del trasmettitore. Frecce per incremento/decremento valori relativi al backoff del trasmettitore (solo se il checkbox di cui sotto è disabilitato). Checkbox per settaggio in automatico del backoff. Checkbox per lo squelch del trasmettitore. La pagina mostra anche tre icone che corrispondo ai led di allarme: 1. Un allarme lo stato di aggancio dell oscillatore (in caso di sgancio il trasmettitore è silenziato via hardware). 2. Un allarme che segnala la bassa potenza rilevata in uscita dal trasmettitore. 3. Un allarme che segnala che la temperatura del modulo è superiore ai 60 C. La pagina riporta inoltre le misure di temperatura del modulo e della potenza rilevata. Attenzione: Il cambio di frequenza è immediato e ciò può causare l interruzione del collegamento, nonché la generazione di segnali fuori dalla banda del filtro di uscita, con possibile interferenza di canali utilizzati da altri enti. Non tutte le frequenze sono selezionabili; esistono un limite di modulo (che copre fino a 1 GHz di banda) e un limite imposto dalla fabbrica. Per maggiori informazioni contattare il costruttore. Pagina 60 di 102 Versione 1.7

61 6.7 Menu Rx. Il menu del ricevitore consiste di un unica pagina che permette di monitorare e configurare i parametri principali del modulo ricevente; il menu è accessibile solo se l apparato è FD o Rx. Figura 101: Menu Ricevitore. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. Frecce per incremento/decremento valori relativi alla frequenza del ricevitore. La pagina mostra anche tre icone che corrispondo ai led di allarme: 1. Un allarme lo stato di aggancio dell oscillatore 2. Un allarme che segnala un livello di campo ricevuto basso per la modulazione utilizzata. 3. Un allarme che segnala che la temperatura del modulo è superiore ai 55 C. La pagina riporta inoltre le misure di temperatura del modulo e del campo ricevuto (RSSI). Attenzione: Il cambio di frequenza è immediato e ciò può causare l interruzione del collegamento; non tutte le frequenze sono selezionabili; esistono un limite di modulo (che copre fino a 1 GHz di banda) e un limite imposto dalla fabbrica. Per maggiori informazioni contattare il costruttore. Pagina 61 di 102 Versione 1.7

62 6.8 Menu Booster. Il menu del booster consiste di un unica pagina che permette di monitorare e i parametri principali del modulo amplificatore; il menu è accessibile solo se l apparato è FD o Tx e se il booster è presente. Figura 102: Menu Booster. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. La pagina mostra anche due icone che corrispondo ai led di allarme: 1. Un allarme che segnala un livello di potenza inferiore ai 20 dbm. 2. Un allarme che segnala che la temperatura del modulo è superiore ai 60 C. Il modulo ha uno squelch hardware quando la temperatura supera i 70 C. La pagina riporta inoltre le misure di temperatura del modulo e della potenza emessa. Pagina 62 di 102 Versione 1.7

63 6.9 Menu Power Supply. Il menu del Power Supply consente di verificare se ciascuno dei due cassetti di alimentazione è alimentato, di che tipo sia e se le tensioni secondarie (+5V e +6V) sono corrette. Figura 103: Menu Power Supply. Aree attive: Tasto direzionale UP per ritorno a menu principale. E altresì presente un indicatore di allarme generale se uno qualunque dei valori di tensione non è rispettato. La zona superiore del menu è riempita dinamicamente dall icona del cassetto di alimentazione corrispondente, che può essere in corrente alternata o in corrente continua. E quindi possibile vedere le varie combinazioni delle icone riportate nelle figure seguenti. Figura 104: Icona alimentatore in continua, posizione primaria. Figura 105: Icona alimentatore in continua, posizione secondaria. Figura 106: Icona alimentatore in alternata, posizione primaria. Figura 107: Icona alimentatore in alternata, posizione secondaria. Pagina 63 di 102 Versione 1.7

64 Pagina 64 di 102 Versione 1.7

65 7 Interfaccia WEB. L apparato REBLE310 è provvisto d interfaccia WEB per una più semplice e intuitiva modalità di monitoraggio e di configurazione dell apparato. La connessione al Web Server avviene attraverso il connettore RJ-45 posto sul pannello frontale; con un comune browser Web (quale Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome, Opera, Safari) è possibile controllare lo stato dell apparato e verificare le performance anche da remoto semplicemente digitando nella barra degli indirizzi l indirizzo IP della macchina. Per controllare l indirizzo IP della macchina, fare riferimento al par Figura 108: Pagina iniziale interfaccia Web. Pagina 65 di 102 Versione 1.7

66 Figura 108 mostra la pagina iniziale dell interfaccia Web, la quale invita a digitare una password. Attenzione: La password per accedere in modalità Read and Write è evviva. La password per accedere in modalità Read only è readit. Dopo l autenticazione, si apre automaticamente la pagina principale, che è differente secondo il tipo di apparato (FD, TX, RX e a seconda che ci sia o no il booster). Le aree attive sono evidenziate dal cambio di forma del cursore e cliccando si accede ai sottoblocchi del sistema. Figura 109: Pagina principale WEB - FD. Figura 110: Pagina principale WEB FD standard power (no booster.) Figura 111: Pagina principale WEB Tx standard power. Figura 112: Pagina principale WEB Tx standard power (no booster.) Pagina 66 di 102 Versione 1.7

67 Figura 113: Pagina principale WEB Rx. Sopra l immagine relativa a ciascuna scheda, sono inoltre riportati degli indicatori di allarme, per un più rapido accesso alle aree da monitorare. Figura 114 mostra un esempio, dove la scheda Power Supply e la scheda I/O presentano allarmi. Figura 114: Pagina principale Web, con indicazione allarmi. Pagina 67 di 102 Versione 1.7

68 7.1 Scheda Microcontroller. Figura 115: Pagina WEB microcontroller. Pagina 68 di 102 Versione 1.7

69 La pagina Web relativa al Microcontroller si compone di 9 frame: 1. Miscellaneous 2. Networking 3. Temperature 4. Stats 5. Relays 6. Left Fan Control 7. Right Fan Control 8. Traps Management 9. Configuration/Password Manager Microcontroller Miscellaneous. Figura 116: Pagina Web Microcontroller-Miscellaneous. Questo frame permette di verificare le informazioni generali dell apparato. La tabella seguente riassume le funzioni di ogni casella di testo. Tabella 20 uc FW Version Intf FW Version Modem FW Version Inventory Versione del software embedded Versione del firmware FPGA scheda I/O Versione del firmware FPGA modem Codice d inventario, a uso del cliente, modificabile cliccando su. Events Log Visualizzatore degli eventi. Description Customer Name Equipment PN Equipment Model Accessibile cliccando su Descrizione dell apparato Nome del cliente Part Number dell apparato Codice cui fare riferimento nei preventivi. Pagina 69 di 102 Versione 1.7

70 Equipment SN Numero seriale dell apparato (matricola) Microcontroller Fan control. Figura 117: Pagina Web microcontroller - Controllo ventola sinistra. Figura 118: Pagina Web microcontroller - Controllo ventola destra. Tali frame consentono il pilotaggio e il monitoraggio della funzionalità delle ventole poste sul pannello frontale. Il Checkbox Automatic pone in automatico il pilotaggio delle ventole, la cui velocità è monitorabile nella casella Speed in giri al minuto. In questo caso occorre stabilire il target di temperatura per i moduli dotati di sensore, e il controllore di sistema programmerà e il controllore delle ventole in modo da mantenere i moduli alle temperature indicate dall utente. Nel caso in cui il Checkbox Automatic sia disabilitato, invece, occorre settare manualmente la velocità, in termini percentuali rispetto al massimo, incrementando o decrementando il valore corrispondente cliccando sulle frecce direzionali. Il pulsante di Refresh congestioni della rete. consente di aggiornare il frame nel caso l aggiornamento sia fermo per Pagina 70 di 102 Versione 1.7

71 Events Log Figura 119: Events Log La finestra di Events Log consente di leggere gli ultimi 1000 eventi registrati nel sistema. Gli eventi possono essere generati o da un azione di un utente (ad esempio lo Squelch), oppure per allarmi. Log Enabled Abilita o disabilita il log degli eventi Actual Page Pagina attualmente visualizzata Row@Page Numero di righe per pagina Delete Older Rimuove le ultime 10,20,100,500,1000 righe Cancella tutti gli eventi Rows Max Auto load Figura 120 Numero di eventi registrati Massimo numero di eventi registrati Abilita il caricamento periodico automatico dei nuovi eventi Pagina 71 di 102 Versione 1.7

72 7.1.3 Microcontroller Networking. Figura 121: Pagina Web microcontroller networking. Cliccando sull icona modificare I parametri di rete dell interfaccia di controllo. si apre la pagina evidenziata in Figura 122 che permette di consultare e Ip Address, Netmask e Gateway Address sono modificabili dall utente cliccando sulle icone Mac Address è in sola lettura. E inoltre possibile settare 4 indirizzi IP cui destinare le traps. mentre il Pagina 72 di 102 Versione 1.7

73 Figura 122: Pagina Web Network Configuration Pagina 73 di 102 Versione 1.7

74 7.1.4 Microcontroller Temperature. Figura 123: Pagina Web microcontroller temperatura. Questo frame consente di monitorare la temperatura rilevata dal sensore installato sulla scheda Microcontroller Microcontroller Relays. Figura 124: Pagina Web microcontroller-gestione Relé. Questo frame consente di assegnare differenti condizioni di allarme ai 5 relé I cui contatti sono riportati a pannello posteriore. Cliccando sulle opportune aree indicate dall icona si accede a una pagina indicante gli allarmi a disposizione per il dato modello; selezionare i corrispondenti checkbox per aggiungere la variabile alla lista di allarmi che pilotano il relé che si sta configurando. Confermare la selezione cliccando sull icona. Pagina 74 di 102 Versione 1.7

75 Figura 125: Pagina elenco condizioni di allarme Pagina 75 di 102 Versione 1.7

76 7.1.6 Microcontroller Stats. Figura 126: Pagina Web micro controller Statistiche. Questo frame consente di impostare un periodo (da 1 a 10 giorni) e un tempo di campionamento (da 1 s a 120 s) durante il quale sono registrati il valore di campo ricevuto (RSSI) e di MSE su di un file di testo. Tale file è salvato in SD card e può essere recuperato tramite server FTP senza aprire l apparato. L utilizzo del server FTP è critico e può compromettere l integrità del sistema, per cui esiste una password di protezione che è comunicata su richiesta del cliente. Pagina 76 di 102 Versione 1.7

77 7.1.7 Microcontroller Traps. Figura 127: Pagina Web micro controller - Traps. Questo frame consente di accedere al management delle traps; per ogni possibile allarme disponibile, dal significato intuitivo, è possibile settare un livello di priorità della trap, da 0 a 3 secondo il protocollo SNMP [0 = disabilitato]. Figura 128: Pagina Web micro controller Traps Management. Pagina 77 di 102 Versione 1.7

78 7.1.8 Configurazione e Password Manager Figura 129: pulsanti per accedere al menu configurazione e al gestore delle password Configuration Figura 130: Gestore delle configurazioni Con il gestore delle configurazioni è possibile salvare la configurazione attuale in uno dei 10 slot disponibili configurazione di default. o ricaricare una configurazione salvata. È possibile anche caricare la Password Manager Figura 131: Gestore delle password Pagina 78 di 102 Versione 1.7

79 Il gestore delle password consente di impostare le password per le varie modalità di accesso (ReadOnly, Read-Write, Factory ) per: Web Snmp Ftp Display Dove non appaiono i campi significa che non esiste quel tipo di password. E possibile inoltre ripristinare la password di fabbrica premendo il pulsante. Questa opzione è abilitata solo accedendo al sistema con la password di fabbrica. Le password devono essere di almeno 6 caratteri e non possono superare la lunghezza di 15 caratteri. Il livello di password che un utente può cambiare dipende dal tipo di accesso che ha effettuato. L utente ReadOnly non può cambiare password. L utente Read-Write può cambiare le proprie password e quelle dell utente ReadOnly. L utente Factory può cambiare tutte le password. Pagina 79 di 102 Versione 1.7

80 7.2 Scheda I/O. Figura 132: Pagina Web scheda I/O, caso 4 ASI FD. Pagina 80 di 102 Versione 1.7

81 La pagina Web della scheda I/O è composta di differenti frame secondo il tipo di scheda installata (4 ASI, Ethernet o STM-1). In alto è disponibile un frame che permette l abilitazione/disabilitazione tramite checkbox delle linee di ingresso e di uscita dell apparato. Figura 133: Frame abilitazione/disabilitazione ingressi e uscite, caso 4 ASI. Vicino a questo frame è posizionato un pulsante che permette di accedere ad un ulteriore finestra, dove si può settare la banda di ciascun canale. Figura 134: Finestra gestione banda di ciascun canale, caso STM-1. Sono inoltre disponibili un numero variabile di frames riguardanti ciascuna delle linee di I/O come in figura seguente. Figura 135: Frame monitor ingresso ASI A. Sono sempre riportate la bitrate del flusso dati e 4 icone a led indicanti la presenza, l aggancio dei PLL e le condizioni di overrun e underrun dei buffer dei dati. Nel caso di interfaccia Ethernet è possibile accedere ad una statistica dei pacchetti IP attraverso il pulsante, come evidenziato in Figura 136. Pagina 81 di 102 Versione 1.7

82 Figura 136: Dettaglio informazioni interfaccia Ethernet. E possibile visualizzare un grafico temporale del numero di pacchetti Unicast, Multicast o Broadcast, nonché avere una statistica per dimensione del pacchetto. Si può configurare l intervallo di update del grafico in minuti e secondi, come si evince in Figura 137. Figura 137: Finestra delle statistiche interfaccia Ethernet. Pagina 82 di 102 Versione 1.7

83 7.3 Scheda Modem. Figura 138: Pagina Web scheda modem FD. La pagina Web della scheda Modem è composta di 4 frame, che riportano informazioni sia della sezione modulatore, sia della sezione demodulatore. 1. Alarms. 2. Measurements. 3. Configurations. 4. Miscellaneous. Pagina 83 di 102 Versione 1.7

84 7.3.1 Modem Alarms. Figura 139: Pagina Web Modem-Alarms. Questo frame riporta le condizioni di allarme nel funzionamento della scheda modem tramite icone a led. La tabella seguente riassume il significato di ciascuno di essi. Tabella 21. Nome Sezione Configurazione Significato Timing Loop Modulatore FD e Tx Stato di aggancio del modulatore ai dati di ingresso. FPGA Error Modulatore e Demodulatore Tutte Esito programmazione FPGA su scheda modem. Lock Demodulatore FD e Rx Stato di aggancio del demodulatore al segnale ricevuto dal modulo ricevitore. BER Th. Warning Demodulatore FD e Rx La misura di BER before Reed-Solomon è superiore alla soglia fissata dall utente. L indicazione ha senso se il demodulatore è Lock. MSE Th. Warning Demodulatore FD e Rx La misura di MSE è superiore alla soglia impostata dalla fabbrica. L indicazione ha senso se il demodulatore è Lock. La soglia di allarme varia Pagina 84 di 102 Versione 1.7

85 secondo la modulazione utilizzata Modem Measurements. Figura 140: Pagina Web Modem-Measurements. Questo frame riporta le principali misure relative alle sezioni modulatore demodulatore, condizionate alla configurazione dell apparato (FD, Tx, Rx). La tabella riassume il loro significato. Tabella 22 Nome Sezione Configurazione Significato Symbol Rate Modulatore FD e Tx Valore di Symbol Rate letto dal modulatore, deve corrispondere ai parametri della configurazione. MSE Demodulatore FD e Rx Valore di Mean Square Error, indicativo della qualità del collegamento. BER before RS Demodulatore FD e Rx Carrier Offset Demodulatore FD e Rx Valore del bit error rate all ingresso del decodificatore Reed Solomon, letto dal demodulatore. Misura di offset del segnale ricevuto rispetto alla frequenza centrale. Una procedura implementata nell apparato minimizza questo valore tramite continuo monitoraggio e aggiustamento dell oscillatore del ricevitore. AGC Level Demodulatore FD e Rx La misura dell Automatic Gain Control digitale del demodulatore. La misura ha scopi solo per il costruttore. Data Rate Demodulatore FD e Rx Flusso dati lordo disponibile nel collegamento. Pagina 85 di 102 Versione 1.7

86 7.3.3 Modem Configurations. Figura 141: Pagina Web Modem-Configurations. Questo frame permette di impostare i parametri del modem e varia secondo la configurazione dell apparato (FD, Tx, Rx). Cliccando sull icona si accede a un ulteriore frame che consente di settare la soglia di allarme per il BER, sulla base della quale sono gestiti gli allarmi relativi. Cliccando invece sulle icone e è possibile accedere al database dei files di configurazione del modulatore e del demodulatore rispettivamente. La casella di testo a fianco alle suddette icone indica la locazione della configurazione in uso. Attenzione: Il cambio di configurazione del modem è un operazione che interrompe il collegamento in entrambe le direzioni. Accertarsi che il flusso da trasportare sia inferiore alla capacità della configurazione e che gli elementi passivi della tratta siano opportunamente dimensionati per l affidabilità desiderata. Contattare il costruttore per maggiori informazioni. Pagina 86 di 102 Versione 1.7

87 Figura 142: Pagina Web database configurazioni modulatore. Il database riporta le informazioni generali di ciascun file di configurazione memorizzato e la posizione nel database stesso (2 colonna). In verde è evidenziata la configurazione in uso; per selezionarne una differente occorre cliccare sui pulsanti di Set posti nella prima colonna e confermare la scelta cliccando sul tasto posto in cima alla pagina. Figura 143: Pagina Web database configurazioni modulatore, con cambio in atto. Pagina 87 di 102 Versione 1.7

88 In rosso è evidenziata la configurazione selezionata, mentre in alto è riportata l azione che si sta per effettuare. Si può al contempo accedere anche alla sezione demodulatore, cliccando sulla Tab corrispondente in alto a sinistra e riportata nella figura seguente. Figura 144: Dettaglio tab di selezione mod e dem Modem Miscellaneous. Figura 145: Pagina Web Modem-Miscellaneous. Questo frame riporta le informazioni di carattere generale delle configurazioni utilizzate dal modulatore e dal demodulatore. Per semplicità sono scritti solo lo schema di modulazione, la banda occupata e il payload netto. Sono altresì disponibili 4 checkbox, la cui funzione è spiegata nella tabella seguente: Tabella 23 Override Dig. Loopback Iq Override 1 Tone Override 2 Tones Override Data Dig. Loopback Effettua un loopback sui dati dopo il processamento del modem. Generatore di CW (Continuous Wave), offset 1 MHz rispetto alla frequenza centrale; utilizzato per puntamento antenne e misure all installazione. Il settaggio è un Override, cioè un impostazione che non è memorizzato e si perde al reset della macchina. Generatore di 2 toni, offset 10 e 13 MHz rispetto alla frequenza centrale, utilizzato per valutare il livello dei prodotti di intermodulazione introdotti dagli stadi amplificatori. Il settaggio è un Override, cioè un impostazione che non è memorizzato e si perde al reset della macchina. Effettua un loopback sui dati prima di essere processati dal modem. Pagina 88 di 102 Versione 1.7

89 7.4 Scheda Tx. Figura 146: Pagina Web scheda Tx. La pagina Web del modulo Tx è composta di vari frame che permettono di monitorare e configurare il trasmettitore Tx Central Frequency. Figura 147: Pagina Web Tx- Central Frequency. Agendo sulle frecce direzionali si può modificare la frequenza di lavoro del trasmettitore. Attenzione: Pagina 89 di 102 Versione 1.7

90 Il cambio di frequenza è immediato e ciò può causare l interruzione del collegamento, nonché la generazione di segnali fuori dalla banda del filtro di uscita, con possibile interferenza di canali utilizzati da altri enti. Non tutte le frequenze sono selezionabili; esistono un limite di modulo (che copre fino a 1 GHz di banda) e un limite imposto dalla fabbrica. Per maggiori informazioni contattare il costruttore Tx Power. Figura 148: Pagina Web Tx- Power. Il checkbox Automatic gestisce il funzionamento del controllo di potenza del trasmettitore (o del booster, se presente). In modalità Automatic come in Figura 148 il Backoff è settato dal controllore generale sulla base dello schema di modulazione utilizzato (si vedano le specifiche tecniche per maggiori informazioni). Figura 149: Pagina Web Tx- Power con ALC manuale. Pagina 90 di 102 Versione 1.7

91 In caso di controllo manuale, la casella del backoff rivela un menu a tendina che consente di modificare il livello di uscita del trasmettitore (o del booster, se presente), limitato dal tipo di modulazione in modo da non superare mai i limiti di fabbrica. Lo stesso frame riporta una casella di testo con indicato il livello di potenza rivelata dal trasmettitore. Nel caso in cui sia presente il booster, la casella rimanderà alla pagina del booster Tx Squelch Ctrl. Figura 150: Pagina Web Tx- Squelch Control. Questo frame consente di operare il silenziamento del circuito trasmettitore Tx Lock. Figura 151: Pagina Web Tx- Lock. Questo frame consente di monitorare lo stato di aggancio dell oscillatore del trasmettitore Tx Temperature. Figura 152: Pagina Web Tx- Temperature. Questo frame consente di monitorare la temperatura del trasmettitore. Il led indica se è stata superata la soglia di 60 C. Pagina 91 di 102 Versione 1.7

92 7.4.6 Tx Part and Serial Number. Figura 153: Pagina Web Tx- Part and Serial Number. Questo frame consente di visualizzare le informazioni di immatricolazione del modulo Tx. Pagina 92 di 102 Versione 1.7

93 7.5 Scheda Rx. Figura 154: Pagina Web scheda Rx. La pagina Web del modulo Rx è composta di vari frame che permettono di monitorare e configurare il ricevitore Rx Central Frequency. Figura 155: Pagina Web Rx - Central Frequency. Agendo sulle frecce direzionali si può modificare la frequenza di lavoro del ricevitore. Attenzione: Il cambio di frequenza è immediato e ciò può causare l interruzione del collegamento. Non tutte le frequenze sono selezionabili; esistono un limite di modulo (che copre fino a 1 GHz di banda) e un limite imposto dalla fabbrica. Per maggiori informazioni contattare il costruttore. Pagina 93 di 102 Versione 1.7

94 7.5.2 Rx RSSI. Figura 156: Pagina Web Rx - RSSI. Il frame di RSSI (Received Signal Strength Indication) consente di visualizzare il livello del campo ricevuto e verificare se tale livello è considerato di allarme per la modulazione utilizzata Rx Lock. Figura 157: Pagina Web Rx - Lock. Questo frame consente di monitorare lo stato di aggancio dell oscillatore del ricevitore Rx Temperature. Figura 158: Pagina Web Rx - Temperature. Questo frame consente di monitorare la temperatura del ricevitore. Il led indica se è stata superata la soglia di 55 C Rx Part and Serial Number. Figura 159: Pagina Web Rx- Part and Serial Number. Pagina 94 di 102 Versione 1.7

95 Questo frame consente di visualizzare le informazioni di immatricolazione del modulo Rx. 7.6 Scheda Booster. Figura 160: Pagina Web scheda Booster. La pagina Web del modulo Booster è composta di vari frame che permettono di monitorare e configurare l amplificatore. Pagina 95 di 102 Versione 1.7

96 7.6.1 Booster Power. Figura 161: Pagina Web Booster- Power. Tale frame riporta la potenza del segnale trasmesso e un led di allarme in caso di potenza sotto soglia Booster Temperature. Figura 162: Pagina Web Booster- Temperature. Questo frame consente di monitorare la temperatura del booster. Il led indica se è stata superata la soglia di 60 C Booster Part and Serial Number. Figura 163: Pagina Web Booster- Part and Serial Number. Questo frame consente di visualizzare le informazioni di immatricolazione del modulo Booster. Pagina 96 di 102 Versione 1.7

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