2. FATTORI DI PRESSIONE AMBIENTALE

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1 2. FATTORI DI PRESSIONE AMBIENTALE La provincia di Milano è una delle aree più densamente abitate, urbanizzate e produttive d Europa. Di conseguenza è anche una delle aree con le maggiori pressioni antropiche sulle risorse ambientali. Sotto il profilo territoriale non esiste più soluzione di continuità tra Milano e i comuni di prima cintura, si è anzi costituita una città estesa pedemontana al cui interno però si delineano altre formazioni urbane dotate di propria riconoscibilità e autonomia, di proprie centralità e principi insediativi. Si viene formando oggi una nuova immagine dell area milanese contemporanea: quella che è stata chiamata, in preparazione del piano strategico della Provincia di Milano, una sorta di città di città articolata e complessa, che va oltre gli stessi confini provinciali e comprende e interagisce con più province e regioni e attorno a cui gravitano quasi 8 milioni di abitanti e oltre imprese. Il territorio della provincia di Milano è ovunque intensamente urbanizzato: con una media del 38% di suolo artificializzato, che scende attorno al 10-15% nelle aree attorno al Parco Sud e si impenna fino alla saturazione (oltre l 80%) in molti centri dell hinterland milanese. La struttura abitativa e l estesa rete infrastrutturale frammentano le residue aree naturali e agricole, caratterizzate da colture intensive, con una bassissima penetrazione dell agricoltura biologica (e nessun insediamento agrituristico, fino al 2004). Il settore industriale, contrattosi e alleggeritosi (anche sotto il profilo dei prelievi e degli impatti ambientali) nel corso degli ultimi decenni, presenta ancora elementi di rischio, con 136 imprese classificate a rischio di incidente rilevante. I consumi di energia primaria, attorno a 12,5 Mtep, rappresentano circa il 7% dei consumi nazionali. In crescita risultano, in particolare, i consumi di energia elettrica passati dai 17,3 miliardi di KWh del 1994 ai 19,4 del 2000 per giungere ai 21 miliardi del La produzione di rifiuti urbani, pari a poco meno di 2 milioni di tonnellate (2004), rappresenta il 6,3% del totale nazionale. La produzione di rifiuti speciali ammonta invece a 2,7 milioni di tonnellate e rappresenta il 4,7% del totale nazionale. Un peso crescente tra i fattori di impatto lo ha la mobilità. I fabbisogni di mobilità sistematica nella provincia di Milano determinano la mobilità giornaliera di ca. 2 milioni di persone, di cui poco meno della metà fuori dal comune di residenza. Nel solo comune di Milano ci sono quotidianamente circa 5 milioni di spostamenti (di cui il 53% con mezzo privato) e ingressi (di cui il 70% con mezzo privato). Nonostante la rilevante rete di trasporti pubblici - con in particolare la più estesa rete di metropolitane d Italia - il traffico veicolare su gomma conosce una costante crescita, sia per il trasporto personale che e soprattutto per il trasporto merci. Con un consumo annuo di circa 1 milione di tonnellate di benzina e di 1,6 milione di tonnellate di gasolio, la provincia di Milano assorbe il 7% dei consumi nazionali di combustibili per autotrazione EMISSIONI ATMOSFERICHE Commento Le emissioni atmosferiche dell area milanese, stimate attraverso il modello Inemar, segnalano nell ultimo decennio una riduzione consistente per la gran parte degli inquinanti: nell ordine del 30-40% per ossidi di azoto, monossido di carbonio, polveri, addirittura di oltre l 80% per gli ossidi di zolfo. La riduzione delle emissioni totali è largamente dovuta da un lato al cambio di combustibili, in primo luogo per riscaldamento e produzione di energia (quasi scomparsa del carbone, riduzione dei consumi di olio combustibile a favore del metano), dall altro al rinnovo del parco veicolare. 21

2 La distribuzione delle emissioni è fortemente influenzata, oltre che dalla densità demografica, anche dalla presenza di infrastrutture viarie e da singole fonti emissive, come le centrali termoelettriche EMISSIONI DI PM10 - DENSITÀ L indicatore mostra la densità territoriale delle emissioni totali annuali in atmosfera di particolato fine (con diametro inferiore a 10 micron), ovvero la massa delle emissioni per ogni ettaro di superficie territoriale. Le emissioni considerate, di tipo puntuale, lineare e diffuso, sono state stimate per i principali inquinanti nell ambito del progetto INEMAR (INventario EMissioni ARia) promosso dalla Regione Lombardia e ARPA Lombardia. Le emissioni, stimate in riferimento alla classificazione delle attività definita nel progetto CORINAIR (classificazione SNAP 97, Selected Nomenclature for sources of Air Pollution, che prevede codice a tre cifre per il macrosettore, il settore e l attività), sono disaggregate a livello comunale, per attività e tipologia di combustibile. I macrosettori considerati sono: centrali elettriche pubbliche, cogenerazione e teleriscaldamento; impianti di combustione non industriali (commercio, residenziale, agricoltura); combustione nell industria; processi produttivi; estrazione e distribuzione di combustibili fossili; uso di solventi; trasporto su strada; altre sorgenti mobili e macchinari; trattamento e smaltimento rifiuti; agricoltura; altre sorgenti e assorbimenti. Tabella n. 10 Emissioni di PM10 - densità (kg/ha) media provincia Milano kg/ha 21 media area Brianza kg/ha 21 Milano kg/ha 22 media classe Milano città kg/ha 103 > ab kg/ha 58 > ab kg/ha 33 > ab kg/ha 17 < ab kg/ha 13 miglior valore kg/ha EMISSIONI DI NO X - DENSITÀ L indicatore mostra la densità territoriale delle emissioni totali annuali in atmosfera degli ossidi di azoto, ovvero la massa delle emissioni per ogni ettaro di superficie territoriale. 22

3 Tabella n. 11 Emissioni di NOX - densità (kg/ha) media provincia Milano kg/ha 288 media area Brianza kg/ha 263 Milano kg/ha 297 media classe Milano città kg/ha > ab kg/ha 803 > ab kg/ha 474 > ab kg/ha 236 < ab kg/ha 135 miglior valore kg/ha EMISSIONI DI CO 2 PRO CAPITE L indicatore mostra la densità delle emissioni totali annuali in atmosfera di biossido di carbonio per ogni abitante residente. Tabella n. 12 Emissioni di CO2 pro capite - densità (kg/ab) media provincia Milano kg/ab media area Brianza kg/ab Milano kg/ab media classe Milano città kg/ab > ab kg/ab > ab kg/ab > ab kg/ab < ab kg/ab miglior valore kg/ab RISORSE IDRICHE Commento Il territorio della provincia di Milano è ricco di risorse idriche. Il sottosuolo si caratterizza per la presenza di ricche falde sovrapposte, mentre il reticolo dei corsi d acqua superficiali è formato da un sistema principale costituito dal Ticino, l Adda, il Lambro, l Olona, il Seveso e da una fitta rete secondaria sia naturale che artificiale (il sistema dei Navigli, il Canale Villoresi etc). I prelievi idrici, nel 2003, sono stimati pari a 16 miliardi di metri cubi dalle acque superficiali e 821 milioni di metri cubi dalle acque sotterranee. Gli usi potabili e industriali (i servizi acquedottistici hanno distribuito circa 558 milioni di metri cubi) costituiscono solo una frazione minima del totale degli usi e derivazioni. Gli usi principali sono quelli energetici, idroelettrici e irrigui. Pur in assenza di dati statistici nel corso degli ultimi decenni si è rilevata una contrazione significativa dei prelievi dal sottosuolo, in primo luogo connessa al cambio di produzioni industriali, che ha determinato anche una risalita della falda. 23

4 PORTATA IDRICA PRELEVATA A USO POTABILE PROCAPITE L indicatore fornisce informazioni sulle portate medie annuali di acqua prelevati ad uso potabile (proveniente da piccole e grandi derivazioni) rapportata a abitanti residenti. A livello normativo non esistono obiettivi di riferimento, tuttavia in termini generali è auspicabile perseguire una riduzione dei prelievi, allo scopo di non creare condizioni di disequilibrio tra aree diverse, evitare una diminuzione della disponibilità di questa risorsa, e assicurare l equilibrio del bilancio idrico (così come specificato negli obiettivi della legge 36/94 ed del D.lgs. 152/99, integrato dal D.lgs. 258/2000). Tabella n.13 Portata idrica prelevata ad uso potabile pro capite (1/s su ab) media provincia Milano 1/s / ab 14 media area Brianza 1/s / ab 12 Milano 1/s / ab 14 media classe Milano città 1/s / ab 6 > ab 1/s / ab 12 > ab 1/s / ab 12 > ab 1/s / ab 13 < ab 1/s / ab 16 miglior valore 1/s / ab USI DEL SUOLO Commento Il territorio della provincia di Milano è costituito per circa il 55% da colture agricole, per circa il 38% da aree artificializzate (per oltre l 8% da aree industriali e grandi infrastrutture di trasporto) e per la quota residua da aree naturali e forestate, da aree umide, laghi e corsi d acqua. L area urbanizzata secondo i piani urbanistici in 107 comuni (su 188) è superiore al 25% del territorio e in oltre trenta comuni è addirittura oltre il 50%. Il tasso effettivo di artificializzazione (misurato secondo criteri non analoghi a quello dell area urbanizzata, includendo anche aree residuali) risulta generalmente molto superiore, superando il 25% in oltre 130 comuni e raggiungendo il 50% in 49 comuni AREA URBANIZZATA (DA PRG) L indicatore fornisce il rapporto percentuale tra la superficie complessiva di territorio destinata a essere urbanizzata (basata sulle previsioni di PRG) e la superficie territoriale totale. L indicatore misura il livello di pressione tendenziale degli insediamenti antropici. 24

5 Tabella n. 14 Area urbanizzata - da PRG (% superficie territoriale) media provincia Milano % sup. terr. 31 media area Brianza % sup. terr. 41 Milano % sup. terr. 27 media classe Milano città % sup. terr. 59 > ab % sup. terr. 60 > ab % sup. terr. 44 > ab % sup. terr. 30 < ab % sup. terr. 17 miglior valore % sup. terr TASSO DI ARTIFICIALIZZAZIONE REALE Il tasso di artificializzazione misura la superficie territoriale edificata o comunque artificializzata (comprendente urbanizzato residenziale, urbanizzato produttivo, servizi e vie di comunicazione, zone estrattive e discariche e aree di cantiere, aree verdi urbane), in rapporto al totale della superficie. L indicatore misura il livello di pressione reale degli insediamenti antropici. Tabella n. 15 Tasso di artificializzazione reale (% superficie territoriale) media provincia Milano % sup. terr. 37 media area Brianza % sup. terr. 49 Milano % sup. terr. 33 media classe Milano città % sup. terr. 72 > ab % sup. terr. 72 > ab % sup. terr. 53 > ab % sup. terr. 36 < ab % sup. terr. 21 miglior valore % sup. terr VOLUMI EDILIZI NUOVA COSTRUZIONE SULL AREA URBANIZZATA L indicatore fornisce il rapporto tra la volumetria edilizia residenziale concessa (di nuova costruzione e ampliamenti) e la superficie urbanizzata residenziale. 25

6 Tabella n. 16 Volumi edilizi nuova costruzione sull area urbanizzata (m 3 /ha) media provincia Milano m 3 /ha 144 media area Brianza m 3 /ha 142 Milano m 3 /ha 145 media classe Milano città m 3 /ha 178 > ab m 3 /ha 106 > ab m 3 /ha 152 > ab m 3 /ha 158 < ab m 3 /ha 119 miglior valore m 3 /ha MOBILITÀ Commento La motorizzazione privata della provincia di Milano è tra le più elevate d Europa con 73 veicoli (di cui 58 autovetture) ogni 100 abitanti. Il tasso di motorizzazione nei vari comuni si colloca tra 60 e 90 veicoli ogni 100 abitanti, con valori più elevati in alcuni comuni della cintura milanese (San Donato Milanese e Segrate superano la soglia dei 100 veicoli). Gli spostamenti pendolari sono largamente dominati dal ricorso al mezzo privato: da un minimo del 59% per i residenti nel comune di Milano fino a un massimo dell 88% ( e una media del 79%). Il pendolarismo è ancora una condizione di evidente disagio: in 109 comuni (su 188) il tempo medio di spostamento con mezzo pubblico ha una durata superiore a un ora. Anche sul totale degli spostamenti, il mezzo privato rimane dominante nella quasi totalità dei comuni, a eccezione di Milano (43%) e Sesto San Giovanni (49%). L incidentalità stradale, che ha conosciuto un significativo declino, ha una forte concentrazione nel capoluogo, mentre la mortalità ha una diversa distribuzione TASSO DI MOTORIZZAZIONE PRIVATA Il tasso di motorizzazione privata restitusce il numero di autovetture ogni 100 abitanti residenti. Evidenziando la disponibilità delle autovetture, l indicatore indica la propensione all impiego delle stesse negli spostamenti. 26

7 Tabella n. 17 Tasso di motorizzazione privata (n auto / 100 ab) media provincia Milano n. auto/100 ab 58 media area Brianza n. auto/100 ab 58 Milano n. auto/100 ab 58 media classe Milano città n. auto/100 ab 57 > ab n. auto/100 ab 62 > ab n. auto/100 ab 59 > ab n. auto/100 ab 57 < ab n. auto/100 ab 57 miglior valore n. auto/100 ab TASSO DI MOTORIZZAZIONE COMPLESSIVA Il tasso di motorizzazione complessiva restituisce il numero di veicoli motorizzati (autocarri trasporto merci, autobus, autoveicoli speciali/specifici, motocarri e quadricicli trasporto merci, motocicli, motoveicoli e quadricicli, rimorchi e semirimorchi, rimorchi e semirimorchi trasporto merci, trattori stradali o motrici, altri veicoli) ogni 100 abitanti residenti.evidenziando la disponibilità dei mezzi motorizzati, l indicatore indica la propensione all impiego degli stessi negli spostamenti. Tabella n. 18 Tasso di motorizzazione complessiva (n. mezzi / 100 ab) media provincia Milano n. mezzi/100 ab 73 media area Brianza n. mezzi/100 ab 73 Milano n. mezzi/100 ab 73 media classe Milano città n. mezzi/100 ab 74 > ab n. mezzi/100 ab 77 > ab n. mezzi/100 ab 74 > ab n. mezzi/100 ab 72 < ab n. mezzi/100 ab 73 miglior valore n. mezzi/100 ab PENDOLARI CHE USANO AUTO PRIVATA L indicatore fornisce la quota percentuale dei viaggi di tipo pendolare dei viaggiatori che usano l auto privata sul totale dei viaggi di tipo pendolare (con auto privata o mezzo pubblico). I valori sono stati estrapolati dal modello di viabilità e trasporti della Provincia di Milano (MuOVETEMI). 27

8 Tabella n.19 Pendolari che usano auto privata (% spostamenti) Tot dati disponibili n. 187 media provincia Milano % spostamenti 79 media area Brianza % spostamenti 81 Milano % spostamenti 79 media classe Milano città % spostamenti 59 > ab % spostamenti 76 > ab % spostamenti 76 > ab % spostamenti 79 < ab % spostamenti 83 miglior valore % spostamenti SPOSTAMENTI SISTEMATICI DEI RESIDENTI CON AUTO O MOTOCICLO L indicatore riporta informazioni riguardo alla percentuale degli spostamenti sistematici (per motivi di studio o lavoro) dei residenti, con partenza da casa, sia interni alla città sia in uscita, al di fuori del proprio comune, utilizzando l auto o il motociclo. Tabella n. 20 Spostamenti sistematici dei residenti con auto o motociclo (% spostamenti) media provincia Milano % spostamenti 66 media area Brianza % spostamenti 69 Milano % spostamenti 65 media classe Milano città % spostamenti 43 > ab % spostamenti 61 > ab % spostamenti 64 > ab % spostamenti 66 < ab % spostamenti 68 miglior valore % spostamenti TEMPO MEDIO VIAGGIO AUTO PRIVATA L indicatore fornisce la media di tutti i tempi di tutti i viaggi compiuti con auto privata per ogni comune di origine. 28

9 Tabella n. 21 Tempo medio di viaggio auto privata (min. / viaggio) Tot dati disponibili n. 187 media provincia Milano min./viaggio 32 media area Brianza min./viaggio 31 Milano min./viaggio 33 media classe Milano città min./viaggio 25 > ab min./viaggio 27 > ab min./viaggio 32 > ab min./viaggio 33 < ab min./viaggio 32 miglior valore min./viaggio TEMPO MEDIO VIAGGIO TRASPORTO PUBBLICO L indicatore fornisce la media di tutti i tempi di tutti i viaggi compiuti con trasporto pubblico (ferrovia, metrò, autolinee) per ogni comune di origine. Tabella n. 22 Tempo medio di viaggio trasporto pubblico (min. / viaggio) Tot dati disponibili n. 187 media provincia Milano min./viaggio 61 media area Brianza min./viaggio 65 Milano min./viaggio 60 media classe Milano città min./viaggio 23 > ab min./viaggio 51 > ab min./viaggio 54 > ab min./viaggio 62 < ab min./viaggio 67 miglior valore min./viaggio INCIDENTALITÀ STRADALE (N. INCIDENTI) L indicatore è dato dal numero annuale a livello comunale degli incidenti stradali rapportato a abitanti residenti. Il numero degli incidenti considerato è quello complessivo, indipendentemente dal tipo di strada o intersezione stradale interessata e dal tipo di urto. 29

10 Tabella n. 23 Incidentalità stradale (n. incidenti / abitanti) Tot dati disponibili n. 186 media provincia Milano incid./ ab 43 media area Brianza incid./ ab 36 Milano incid./ ab 45 media classe Milano città incid./ ab 130 > ab incid./ ab 74 > ab incid./ ab 48 > ab incid./ ab 39 < ab incid./ ab 40 miglior valore incid./ ab INCIDENTALITÀ STRADALE (N. MORTI) L indicatore è dato dal numero annuale complessivo a livello comunale dei morti per incidente stradale rapportato a abitanti residenti. Tabella n. 24 Incidentalità stradale (n. morti / abitanti) Tot dati disponibili n. 186 media provincia Milano morti/ ab 0,9 media area Brianza morti/ ab 0,5 Milano morti/ ab 1,1 media classe Milano città morti/ ab 0,6 > ab morti/ ab 0,9 > ab morti/ ab 0,7 > ab morti/ ab 0,8 < ab morti/ ab 1,4 miglior valore morti/ ab 0, INCIDENTALITÀ STRADALE (N. FERITI) L indicatore è dato dal numero annuale complessivo a livello comunale dei feriti per incidente stradale rapportato a abitanti residenti. 30

11 Tabella n. 25 Incidentalità stradale (n. feriti / abitanti) Tot dati disponibili n. 186 media provincia Milano feriti/ ab 61 media area Brianza feriti/ ab 49 Milano feriti/ ab 65 media classe Milano città feriti/ ab 175 > ab feriti/ ab 101 > ab feriti/ ab 66 > ab feriti/ ab 55 < ab feriti/ ab 59 miglior valore feriti/ ab RIFIUTI Commento La produzione di rifiuti urbani della provincia di Milano, pur di grande rilievo in valore assoluto, non presenta valori procapite elevati in rapporto al resto d Italia. Con una produzione media ponderata di 506 kg/ab annui (e una media aritmetica di 479 kg/ab annui), i rifiuti urbani generati dalla provincia di Milano sono inferiori alla media della Lombardia e alla media italiana. Anche in provincia di Milano la produzione di rifiuti è influenzata localmente da meccanismi di assimilazione dei rifiuti commerciali e industriali PRODUZIONE PROCAPITE DI RIFIUTI L indicatore rappresenta la produzione totale di rifiuti urbani rapportata agli abitanti residenti. Il valore di produzione totale di rifiuti urbani include anche i flussi oggetto di raccolta differenziata. A livello nazionale non esistono obiettivi di riferimento, ma la normativa incoraggia la riduzione dei rifiuti. Tabella n. 26 Produzione pro capite di rifiuti (kg/ha) media provincia Milano kg/ab 479 media area Brianza kg/ab 458 Milano kg/ab 486 media classe Milano città kg/ab 551 > ab kg/ab 523 > ab kg/ab 500 > ab kg/ab 468 < ab kg/ab 471 miglior valore kg/ab

12 2.6. RISCHI TECNOLOGICI Commento Le attività industriali e alcune infrastrutture tecnologiche sono associate a potenziali o reali rischi. I rischi tecnologici non corrispondono agli impatti ambientali, ma alla significatività potenziale degli effetti - in primo luogo in caso di incidente - per l ambiente e la salute umana. La diffusione di industrie a rischio di incidente rilevante in provincia di Milano ripercorre la distribuzione di alcune tipologie industriali (depositi petroliferi e lavorazioni petrolchimiche, in primo luogo). Le sorgenti di radiazioni ionizzanti, impianti per le telecomunicazioni e la trasmissione radiotelevisiva, hanno conosciuto una forte diffusione e presentano una distribuzione molto diversificata sul territorio della provincia di Milano, anche con alcune forti concentrazioni INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE L indicatore fornisce il numero degli stabilimenti industriali con impianti a rischio di incidente rilevante rapportato a imprese. Con il termine incidente rilevante si intende un evento (quale una emissione, un incendio o un esplosione) che dia luogo a un pericolo grave per la salute umana o per l ambiente, all interno o all esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose; gli impianti a rischio di incidente rilevante sono sottoposti alla normativa del Decreto Legislativo 334/99, noto come Seveso II. Tabella n. 27 Industrie a rischio di incidente rilevante (n. industrie / imprese) media provincia Milano ind/ impr. 7 media area Brianza ind/ impr. 2 Milano ind/ impr. 9 media classe Milano città ind/ impr. 0 > ab ind/ impr. 4 > ab ind/ impr. 4 > ab ind/ impr. 5 < ab ind/ impr. 14 miglior valore ind/ impr SORGENTI DI RADIAZIONI NON IONIZZANTI L indicatore fornisce la potenza totale (al connettore d antenna), rapportata alla popolazione residente ( ab), degli impianti fissi accesi di telefonia mobile, di diffusione radiofonica, di diffusione televisiva, ponti radio, microcellulari inseriti nelle reti di telecomunicazione mobile, così come risulta dal catasto regionale degli impianti (istituito dalla legge regionale n. 11/2001). Gli impianti per le telecomunicazioni e la trasmissione radiotele- 32

13 visiva sono fonti di radiazioni elettromagnetiche. Le radiazioni elettromagnetiche sono sottoposte alla normativa del DPCM che stabilisce un limite di intensità del campo elettrico. Nella valutazione si è considerato più positivo un valore più basso dell indicatore. Tabella n. 28 Sorgenti di radiazioni non ionizzanti media provincia Milano W/1.000 ab 567 media area Brianza W/1.000 ab 8 Milano W/1.000 ab 770 media classe Milano città W/1.000 ab 192 > ab W/1.000 ab 65 > ab W/1.000 ab 52 > ab W/1.000 ab 1252 < ab W/1.000 ab 85 miglior valore W/1.000 ab 0 3. FATTORI DI STATO AMBIENTALE In un territorio con così forti pressioni antropiche non stupisce l elevato livello di compromissione delle risorse ambientali: una qualità dell aria tra le più critiche a livello europeo, un pessimo stato di gran parte dei corpi idrici, un degrado della qualità dei suoli, una forte alterazione o la scomparsa di ambienti naturali e anche di articolati paesaggi agrari. Nella provincia di Milano la qualità dell aria (per PM10 e NO2) risulta non conforme agli obiettivi normativi in almeno la metà dei comuni su cui insistono punti di campionamento. La qualità dei corsi d acqua è lontana dagli obiettivi di qualità in circa l 80% dei casi. In circa 20 comuni almeno il 2% del totale del territorio risulta iscritto come area contaminata. Il livello di rumore notturno supera i valori di riferimento in oltre l 80% dei casi. Anche se sono diminuiti, talvolta in maniera drastica, gli inquinanti rilasciati dalle attività umane, non è ancora intervenuto un recupero della qualità degli ecosistemi. Per il territorio della provincia di Milano - in maniera più esasperata che non per altri territori urbanizzati - si tratta di ricostruire la qualità ambientale. Di riprendere, cioè, quel processo di disegno umano dell ambiente che ne ha caratterizzato la storia: un territorio interamente costruito e modellato dalla presenza umana. La media provinciale di aree boscate è del 4,4% a fronte di una media regionale del 39,1% e in nessun comune della provincia le aree boscate e naturali rappresentano almeno la metà della superficie territoriale. Ma le stesse aree agricole o seminaturali esistenti soffrono di una forte frammentazione, nonostante le misure di protezione e tutela esistenti (il territorio della Provincia di Milano è interessato da 6 parchi regionali e da 11 parchi locali di interesse sovracomunale) che hanno comunque contenuto il processo di espansione e sprawling urbano. Il patrimonio agricolo esistente nel territorio provinciale ha subito una forte perdita di identità paesistica, mentre le aree agricole sono ancora caratterizzate dal prevalere di pratiche colturali ad alta intensità e con un ricorso marginale all agricoltura biologica e di qualità. Al tempo stesso anche le aree e i centri urbani hanno vissuto una analoga trasformazione di funzioni e di assetti. Il comune di Milano e la sua immediata cintura sono caratterizzati da una particolare criticità delle condizioni ambientali, la cui manifestazione più vistosa è la congestione da traffico. 33

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