DDL Carceri UIL : Maroni fa propaganda, intervenga il Premier

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1 COMUNICATO STAMPA 5 maggio 2010 DDL Carceri UIL : Maroni fa propaganda, intervenga il Premier La posizione assunta oggi dal Ministro Maroni potrebbe bloccare di fatto l iter del DDL sulle norme accompagnatorie al piano carceri, e questo non è un bene. Ciò potrebbe significare togliere la spoletta alla bomba carceri e accelerarne la deflagrazione. Ognuno, quindi, si assume le proprie responsabilità. Oggettivamente ci pare che il Ministro dell Interno abbia ecceduto nel paragonare ad un indulto le proposte di prevedere la detenzione domiciliare per i residui pena di un anno e la possibilità di affidamento in prova. In ogni caso su materie di cotanta delicatezza sarebbe utile discuterne in maniera più discreta e non apparire per propagandare. La preoccupazione e l irritazione che si respira alla UIL PA Penitenziari è palese, dopo aver preso atto delle posizioni ostative del Ministro Maroni sulle norme proposte dal Ministro della Giustizia Alfano Proprio il titolare del Viminale dovrebbe aver ben presente quale rischio rappresenti per l ordine pubblico nazionale una eventuale stagione di violenze e rivolte nelle carceri. Possiamo anche comprendere ironizza SARNO - che le condizioni disumane e incivili in cui sono ristretti i detenuti o le infamanti condizioni in cui lavorano i poliziotti penitenziari lascino indifferente il celodurista Maroni, ma non possiamo consentire che ci si pronunci con estrema superficialità su una drammatica realtà sociale del Paese e non si contribuisca, da quella posizione di responsabilità, ad individuare possibili soluzioni. Il pacchetto proposto dal Ministro Alfano trova la nostra condivisione. Sia perché aiuta, nell immediato, a deflazionare il sovrappopolamento, sia perché rappresenta un passo di avanzata civiltà giuridica. La probation (messa in prova) ha già dato ottimi risultati nell ambito della giustizia minorile, pertanto non si capisce l ostracismo ad applicarla anche nell ambito degli adulti. Eugenio SARNO sottolinea il drammatico momento che si vive all interno delle prigioni e fa appello al premier Berlusconi perché intervenga direttamente Non sfuggirà, al Ministro Maroni in testa, che nell ultimo mese in diversi penitenziari si è assistito alle prove generali di rivolte, che potrebbero avere una deriva ancora più violenta. A Porto Azzurro due agenti sequestrati; a Vicenza il personale minacciato di morte con bastoni acuminati; al Beccaria è stata data alle fiamme un ala del minorile; A Fossano divelte suppellettili e sfasciate alcune celle. In molti penitenziari la protesta, per ora solo rumorosa, è pronta a trasformarsi in rivolta. Il Ministro Alfano ha ben compreso la gravità della situazione ed ha voluto proporre un percorso compatibile con il principio della certezza della pena e a difesa della dignità delle persone detenute. Non possiamo che confermare il nostro convinto plauso al Ministro Alfano, sollecitandolo ad accelerare sulle assunzioni straordinarie nel Corpo di Polizia Penitenziaria. La gravità della situazione penitenziaria è tale chiosa il segretario della UIL PA Penitenziari che non possiamo non rivolgere l ennesimo appello al premier Berlusconi affinchè garantisca quelle soluzioni, benché non esaustive, che potrebbero riportare a livelli accettabili la gestione dell emergenza penitenziaria. Sede Centrale: ROMA Viale Emilio Lepido, 46 Tel Fax polpenuil@polpenuil.it Web:

2 Rainews24.it 1 di 3 05/05/ Politica Cronaca Esteri Economia Sport Scienza e tecnologia Cultura e spettacolo Società Ricerca... Il Viminale contesta il ddl Alfano Il ministro valuta negativamente il disegno di leggere: "Dove sconterebbero i domiciliari i clandestini?". Ma nelle prigioni la situazione è allarmante. Vota: Votata: 5 volte, Indice di gradimento: 4 Condividi: Il Ministro degli Interni Roberto Maroni scontare i domiciliari?" Roma, Il provvedimento all'esame della commissione Giustizia della Camera, che consentirebbe ai reclusi di scontare ai domiciliari l'ultimo anno di pena, avrebbe un impatto negativo, secondo quanto dichiarato stamane dal Ministro degli Interni: "Peggio di un indulto, gli effetti non sarebbero una tantum ma varrebbero sempre. Non siamo in grado di controllare - ha aggiunto - le circa diecimila persone che ora, se fosse approvato il ddl andrebbero ai domiciliari: la metà è costituita da stranieri e molti sono clandestini, senza casa: dove dovrebbero Tag Carcere La vignetta di Gianni Carino

3 Rainews24.it 2 di 3 05/05/ A favore di una rapida entrata in vigore del ddl presentato un mese fa dal guardiasigilli Angelino Alfano, anche tramite la decretazione di urgenza, si era espresso negli scorsi giorni in una nota il Coordinamento nazionale dei Garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà. CARCERI CHE SCOPPIANO - Poco meno di i detenuti nelle carceri italiane,il 36% sono di nazionalità straniera, e in quasi tutte le sezioni maschili l'affollamento è superiore alla capienza massima tollerabile. Ventitre i suicidi dall'inizio dell'anno, trentadue quelli sventati in extremis dalla polizia penitenziaria. Sono dunque del tutto esauriti gli effetti dell'indulto dell'estate 2006, quando la popolazione carceraria fu poco meno che dimezzata in un solo mese. Ad aumentare i tassi di carcerazione, negli ultimi anni, hanno contribuito l'introduzione del reato di clandestinità e la nuova legislazione su consumo e spaccio di stupefacenti. LE REAZIONI - Il capogruppo del Pd in commissione Giustizia di Montecitorio, Donatella Ferranti, ha reso noto di aver chiesto che la commissione Giustizia della Camera convochi Maribi e Alfano "per fare chiarezza sulle reali intenzioni del governo". Secondo il responsabile Carceri democratico, Sandro Favi, l'esecutivo "non vuole riconoscere le responsabilità per una politica che fa traboccare la carceri di poveracci". Per i deputati Udc Roberto Rao e Lorenzo Ria Alfano e Berlusconi dovrebbero spiegare "cosa intendono fare, senza scomodare l'ormai abusato Piano carceri, sempre che la fazione padana glielo consenta". Duro anche il segretario Uil Pentienziari Eugenio Sarno: "Maroni dovrebbe aver ben presente quale rischio rappresenti per l'ordine pubblico nazionale una eventuale stagione di violenze e rivolte nelle carceri. Non possiamo consentire - aggiunge - che ci si pronunci con estrema superficialità su una drammatica realtà sociale del Paese e non si contribuisca, da quella posizione di responsabilità, ad individuare possibili soluzioni" Per il Sappe, sindacato della Polizia Penitenziaria, i domiciliari non sono confondibili con un indulto: "Le statistiche dicono che, in quattro casi su cinque, chi sconta la pena in carcere torna a delinquere, al contrario di coloro che usufruiscono di misure alternative" Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone "per i diritti e le garanzie nel sistema penale", definisce "un problema di diritti umani" la situzione nelle prigioni: "Il carcere deve essere liberato da tossicodipendenti e immigrati" Le notizie piu' votate dai lettori 1. Berlusconi:"Troppa libertà di stampa" 2. Berlusconi, la decisione di Scajola mostra il senso dello Stato 3. Storace condannato a un anno e sei mesi 4. L'addio di Scajola 5. Ciarrapico indagato per truffa Le notizie in sommario 1. Appalti, indagato il coordinatore del Pdl Denis Verdini 2. Morti ad Atene, scontri a Salonicco 3. Ue: in Italia politica accorta, ma ripresa debole

4 CARCERI: UIL, MARONI FA PROPAGANDA ORA INTERVENGA PREMIER CARCERI: UIL, MARONI FA PROPAGANDA ORA INTERVENGA PREMIER UNO STOP A DDL SIGNIFICHEREBBE TOGLIERE SPOLETTA A BOMBA (ANSA) - ROMA, 5 MAG - ''Il ministro Maroni fa propaganda, intervenga il premier''. La Uil Penitenziari attacca il titolare del Viminale la cui presa di posizione potrebbe ''bloccare di fatto'' l'iter del ddl che prevede la detenzione domiciliare per chi deve scontare un anno di pena, il che significherebbe ''togliere la spoletta alla bomba carceri e accelerarne la deflagrazione''.e fa un appello al presidente del Consiglio perche' ''garantisca quelle soluzioni che potrebbero riportare a livelli accettabili la gestione dell'emergenza penitenziaria''. Il ministro dell'interno ''dovrebbe aver ben presente quale rischio rappresenti per l'ordine pubblico nazionale una eventuale stagione di violenze e rivolte nelle carceri- osserva il segretario Eugenio Sarno- Possiamo anche comprendere che le condizioni disumane e incivili in cui sono ristretti i detenuti o le infamanti condizioni in cui lavorano i poliziotti penitenziari lascino indifferente il celodurista Maroni, ma non possiamo consentire che ci si pronunci con estrema superficialità su una drammatica realtà sociale del Paese''. La Uil penitenziari ricorda che ''nell'ultimo mese in diversi penitenziari si è assistito alle prove generali di rivolte'' ed esprime il ''convinto plauso'' ad Alfano, che ''ha ben compreso la gravità della situazione e ha voluto proporre un percorso compatibile con il principio della certezza della pena e a difesa della dignità delle persone detenute''.(ansa). FH 05-MAG-10 16:27 NNN 0 Carceri, Uil Pa: Maroni fa propaganda, intervenga il premier 0 Carceri, Uil Pa: Maroni fa propaganda, intervenga il premier Roma, 05 MAG (Il Velino) - "La posizione assunta oggi dal Ministro Maroni potrebbe bloccare di fatto l'iter del ddl sulle norme accompagnatorie al piano carceri, e questo non e' un bene. Cio' potrebbe significare togliere la spoletta alla bomba carceri e accelerarne la deflagrazione. Ognuno, quindi, si assume le proprie responsabilita'. Oggettivamente ci pare che il ministro dell'interno abbia ecceduto nel paragonare ad un indulto le proposte di prevedere la detenzione domiciliare per i residui pena di un anno e la possibilita' di affidamento in prova. In ogni caso su materie di cotanta delicatezza sarebbe utile discuterne in maniera piu' discreta e non apparire per propagandare". La Uil Pa Penitenziari con il segretario Eugenio Sarno esprime preoccupazione dopo aver preso atto delle posizioni ostative del ministro Maroni sulle norme proposte dal Ministro della Giustizia Alfano. "Proprio il titolare del Viminale dovrebbe aver ben presente quale rischio rappresenti per l'ordine pubblico nazionale una eventuale stagione di violenze e rivolte nelle carceri. Possiamo anche comprendere - ironizza Sarno - che le condizioni disumane e incivili in cui sono ristretti i detenuti o le infamanti condizioni in cui lavorano i poliziotti penitenziari lascino indifferente il 'celodurista' Maroni, ma non possiamo consentire che ci si pronunci con estrema superficialita' su una drammatica realta' sociale del Paese e non si contribuisca, da quella posizione di responsabilita', ad individuare possibili soluzioni. Il pacchetto proposto dal Ministro Alfano trova la nostra condivisione. Sia perche' aiuta, nell'immediato, a deflazionare il sovrappopolamento, sia perche' rappresenta un passo di avanzata civilta' giuridica. La probation (messa in prova) ha gia' dato ottimi risultati nell'ambito della giustizia minorile, pertanto non si capisce l'ostracismo ad applicarla anche nell'ambito degli adulti". Eugenio Sarno sottolinea il drammatico momento che si vive all'interno delle prigioni e fa appello al premier Berlusconi perche' intervenga direttamente. "Non sfuggira', al ministro Maroni in testa, che nell'ultimo mese in diversi penitenziari si e' assistito alle prove generali di rivolte, che potrebbero avere una deriva ancora piu' violenta. A Porto Azzurro due agenti sequestrati; a Vicenza il personale minacciato di morte con bastoni acuminati; al Beccaria e' stata data alle fiamme un'ala del minorile; a Fossano divelte suppellettili e sfasciate alcune celle. In molti penitenziari la protesta, per ora solo rumorosa, e' pronta a trasformarsi in rivolta. Il ministro Alfano ha ben compreso la gravita' della situazione ed ha voluto proporre un percorso compatibile con il principio della certezza della pena e a difesa della dignita' delle persone detenute. Non possiamo che confermare il nostro convinto plauso al Ministro Alfano, sollecitandolo ad accelerare sulle assunzioni straordinarie nel Corpo di Polizia Penitenziaria. La gravita' della situazione penitenziaria e' tale che non possiamo non rivolgere l'ennesimo appello al premier Berlusconi affinche' garantisca quelle soluzioni, benche' non esaustive, che potrebbero riportare a livelli accettabili la gestione dell'emergenza penitenziaria". (com/riv) MAG 10 NNNN

5 CARCERI: UIL SU DDL, MARONI FA PROPAGANDA INTERVENGA IL PREMIER CARCERI: UIL SU DDL, MARONI FA PROPAGANDA INTERVENGA IL PREMIER Roma, 5 mag. - (Adnkronos) - ''La posizione assunta oggi dal ministro Maroni potrebbe bloccare di fatto l'iter del ddl sulle norme accompagnatorie al piano carceri, e questo non e' un bene. Cio' potrebbe significare togliere la spoletta alla bomba carceri e accelerarne la deflagrazione. Ognuno, quindi, si assume le proprie responsabilita'. Oggettivamente ci pare che il ministro dell'interno abbia ecceduto nel paragonare ad un indulto le proposte di prevedere la detenzione domiciliare per i residui pena di un anno e la possibilita' di affidamento in prova. In ogni caso su materie di cotanta delicatezza sarebbe utile discuterne in maniera piu' discreta e non apparire per propagandare''. Lo dichiara il segretario generale della Uil Pa Penitenziari, Eugenio Sarno. ''Proprio il titolare del Viminale dovrebbe aver ben presente quale rischio rappresenti per l'ordine pubblico nazionale una eventuale stagione di violenze e rivolte nelle carceri. Possiamo anche comprendere spiega Sarno che le condizioni disumane e incivili in cui sono ristretti i detenuti o le infamanti condizioni in cui lavorano i poliziotti penitenziari lascino indifferente il celodurista Maroni, ma non possiamo consentire che ci si pronunci con estrema superficialita' su una drammatica realta' sociale del Paese e non si contribuisca, da quella posizione di responsabilita', ad individuare possibili soluzioni. Il pacchetto proposto dal ministro Alfano trova la nostra condivisione. Sia perche' aiuta, nell'immediato, a deflazionare il sovrappopolamento, sia perche' rappresenta un passo di avanzata civilta' giuridica. La probation (messa in prova) ha gia' dato ottimi risultati nell'ambito della giustizia minorile, pertanto non si capisce l'ostracismo ad applicarla anche nell'ambito degli adulti''. (segue) (Rre/Zn/Adnkronos) 05 MAG 10 16:33 NNNN (2) ''Non sfuggira', al ministro Maroni in testa, che nell'ultimo mese in diversi penitenziari si e' assistito alle prove generali di rivolte, che potrebbero avere una deriva ancora piu' violenta. A Porto Azzurro due agenti sequestrati; a Vicenza il personale minacciato di morte con bastoni acuminati; al Beccaria e' stata data alle fiamme un'ala del minorile; A Fossano divelte suppellettili e sfasciate alcune celle continua In molti penitenziari la protesta, per ora solo rumorosa, e' pronta a trasformarsi in rivolta. Il ministro Alfano ha ben compreso la gravita' della situazione ed ha voluto proporre un percorso compatibile con il principio della certezza della pena e a difesa della dignita' delle persone detenute''. ''Non possiamo che confermare il nostro convinto plauso al Ministro Alfano, sollecitandolo ad accelerare sulle assunzioni straordinarie nel Corpo di Polizia Penitenziaria. La gravita' della situazione penitenziaria e' tale sottolinea il segretario della Uil Pa Penitenziari che non possiamo non rivolgere l'ennesimo appello al premier Berlusconi affinche' garantisca quelle soluzioni, benche' non esaustive, che potrebbero riportare a livelli accettabili la gestione dell'emergenza penitenziaria''. (Rre/Zn/Adnkronos) 05 MAG 10 16:36 NNNN DDL CARCERI: UIL, MARONI FA PROPAGANDA, INTERVENGA IL PREMIER DDL CARCERI: UIL, MARONI FA PROPAGANDA, INTERVENGA IL PREMIER (AGI) - Roma, 5 mag. - "La posizione assunta oggi dal Ministro Maroni potrebbe bloccare di fatto l'iter del DDL sulle norme accompagnatorie al piano carceri, e questo non e' un bene. Cio' potrebbe significare togliere la spoletta alla bomba carceri e accelerarne la deflagrazione. Ognuno, quindi, si assume le proprie responsabilita'. Oggettivamente ci pare che il Ministro dell'interno abbia ecceduto nel paragonare ad un indulto le proposte di prevedere la detenzione domiciliare per i residui pena di un anno e la possibilita' di affidamento in prova. In ogni caso su materie di cotanta delicatezza sarebbe utile discuterne in maniera piu' discreta e non apparire per propagandare". E' la preoccupazione e anche l'irritazione della UIL PA Penitenziari, dopo aver preso atto delle posizioni ostative del Ministro Maroni sulle norme proposte dal Ministro della Giustizia Alfano. "Proprio il titolare del Viminale - afferma Eugenio Sarno segretario della Uil-Penitenziari - dovrebbe aver ben presente quale rischio rappresenti per l'ordine pubblico nazionale una eventuale stagione di violenze e rivolte nelle carceri. Possiamo anche comprendere che le condizioni disumane e incivili in cui sono ristretti i detenuti o le infamanti condizioni in cui lavorano i poliziotti penitenziari lascino indifferente il celodurista Maroni, ma non possiamo consentire che ci si pronunci con estrema superficialita' su una drammatica realta' sociale del Paese e non si contribuisca, da quella posizione di responsabilita', ad individuare possibili soluzioni. Il pacchetto proposto dal Ministro Alfano trova la nostra condivisione. Sia perche' aiuta, nell'immediato, a deflazionare il sovrappopolamento, sia perche' rappresenta un passo di avanzata civilta' giuridica. La probation (messa in prova) ha gia' dato ottimi risultati nell'ambito della giustizia minorile, pertanto non si capisce l'ostracismo ad applicarla anche agli adulti". Sarno sottolinea il drammatico momento che si vive all'interno delle prigioni e fa appello al premier Berlusconi perche' intervenga direttamente. "La gravita' della situazione penitenziaria e' tale - dice - che non possiamo non rivolgere l'ennesimo appello al premier Berlusconi affinche' garantisca quelle soluzioni, benche' non esaustive, che potrebbero riportare a livelli accettabili la gestione dell'emergenza penitenziaria". (AGI) Vim MAG 10 NNNN