I BES NELLA PROSPETTIVA DELL ICF

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1 GRUPPO TECNICO BES I BES NELLA PROSPETTIVA DELL ICF

2 VERSO UNA PROSPETTIVA INCLUSIVA... Il sapere pedagogico sulla disabilità ha visto un concreto ed effettivo mutamento sotto tre punti di vista: SEMANTICO: si è consolidata una concettualizzazione della disabilità scevra dai preconcetti del passato, secondo la visione BIOPSICOSOCIALE dell OMS. CATEGORIALE: si è sviluppato il lessico riguardante la disabilità; l accento è posto sempre più sulla persona e sui suoi bisogni. ISTITUZIONALE: diritto a un istruzione di qualità e libera... sulla base di eguaglianza con gli altri, all interno delle comunità in cui i soggetti vivono. Cfr. Federighi, P., Boffo, V. (2014). Primaria oggi: complessità e professionalità docente. Firenze: University Press.

3 VERSO UNA PROSPETTIVA INCLUSIVA... La prospettiva del diritto, contestualmente, ha ridato DIGNITÀ alle persone con disabilità... Abbiamo assistito... allo spostamento dall ottica dell assistenzialismo e della presa in carico... a quello della costruzione in prima persona del PROGETTO DIVITA e all esercizio della cittadinanza. Cfr. D Alonzo, L., Caldin, R. (2012). Questioni, sfide e prospettive della pedagogia speciale. Napoli: Liguori Editore.

4 L ESSERE UMANO NEL SUO COMPLESSO DIVIENE OGGETTO DI INDAGINE La categoria di riferimento non è più il disabile, secondo l ICF, ma è la persona che versa in condizioni di salute particolare le quali danno luogo a BES. La distinzione non è verticale, ma orizzontale. In questa prospettiva ogni uomo è interessato. Infatti, l ICF si rivolge a tutti perché ognuno, disabile o no, può versare in condizioni di funzionamento particolare. Cfr. Federighi, P., Boffo, V. (2014). Primaria oggi: complessità e professionalità docente, op. cit.

5 I BES chiedono di rinnovare la scuola... La scuola sta affrontando, odiernamente, una presa in carico degli alunni con i bisogni educativi speciali più cosciente e più analitica, grazie al consolidamento della cooperazione PEDAGOGICA e METODOLOGICO DIDATTICA. Cfr. Federighi, P., Boffo, V. (2014). Primaria oggi: complessità e professionalità docente, op. cit.

6 I BES chiedono di rinnovare la scuola... Le istanze ministeriali (MIUR, Direttiva Ministeriale Strumenti di intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica, 27/12/2012; MIUR, Circolare Ministeriale n.8, 06/03/2013), stanno chiedendo la realizzazione del processo di inclusione, rendendone chiari i passaggi e tutelando gli alunni sulle loro pari opportunità formative. Alunni che prima erano abbandonati dalla tutela perché non certificabili.

7 I BES chiedono di rinnovare la scuola... Oggi i BES, in seguito alla maturazione di una nuova DISABILITY CULTURE, ma soprattutto di una nuova e più matura cultura dell inclusione, impongono una sferzata e richiedono una metamorfosi pedagogica, didattica, organizzativa della scuola, in sostanza un nuovo modo di essere della scuola. Lavorare in questa direzione è il compito di ogni operatore della formazione. Cfr. Federighi, P., Boffo, V. (2014). Primaria oggi: complessità e professionalità docente, op. cit.

8 I BES chiedono di rinnovare la scuola... L OMS ha da tempo sostenuto che la salute non può essere concepita come mera assenza di malattia,ma va pensata e principalmente perseguita come globale benessere BIO-PISCO-SOCIALE e cioè piena realizzazione del proprio potenziale nei vari contesti di vita. Cfr. Ianes, D. (2011). Usare l ICF nella scuola: spunti operativi per il contesto educativo. Trento: Erickson.

9 QUAL È L IDEA DI FUNZIONAMENTO UMANO CHE CI PRESENTA IL MODELLO ICF? Se esaminiamo la situazione evolutiva di un bambino, sappiamo bene che il suo sviluppo sarà perfetto se si tesseranno positivamente spinte endogene e biologiche alla crescita con varie forme di sostentamento ambientale e con varie tipologie di apprendimento. Cfr. Ianes, D. (2011). Usare l ICF nella scuola: spunti operativi per il contesto educativo, op. cit.

10 I BES chiedono di rinnovare la scuola... Per comprendere meglio questa trama e leggerla nella fusione delle sue componenti, abbiamo bisogno di una cornice concettuale forte che orienti in senso sistemico questa analisi e funga da modello antropologico condiviso a livello nazionale e professionale, utile anche per mediare un efficace cooperazione tra vari operatori e figure implicate. Cfr. Ianes, D. (2011). Usare l ICF nella scuola: spunti operativi per il contesto educativo, op. cit.

11 UNA FINESTRA SULL ICF... L ICF è il modello adeguato a questo scopo, perché offre una visione molteplice del funzionamento umano, intesa come comprensione individuale e globale della persona, del tutto differente dall etichettatura diagnostica, nosografica ed eziologica di un eventuale sindrome patologica. Cfr. Ianes, D. (2011). Usare l ICF nella scuola: spunti operativi per il contesto educativo, op. cit.

12 UNA FINESTRA SULL ICF... Il fine della classificazione ICF è quello di dare un linguaggio standard e unificato che serva da modello di riferimento per la descrizione della salute e degli stati ad essa correlati. Cfr. ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. (2001). Trento: Erickson.

13 UNA FINESTRA SULL ICF... Nello specifico tale classificazione integra la dimensione biologica, individuale e sociale in un approccio di tipo BIOPSICOSOCIALE, combinando la concezione medica e sociale della disabilità intesa come il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, i fattori personali e quelli ambientali. Cfr. ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. (2001),op. cit.

14 UNA FINESTRA SULL ICF... L ICF non riguarda solo le persone con disabilità, riguarda tutti, ha valore ed applicazione universale. Rispetto a ciascuna delle centinaia di voci classificate, a ciascun individuo può essere associato uno o più qualificatori del funzionamento e della disabilità. Ne consegue che ogni individuo, date le proprie condizioni di salute, può trovarsi in un ambiente con caratteristiche che possono limitare o diminuire le proprie capacità funzionali e di partecipazione sociale. Ognuno di noi può pertanto trovarsi in un contesto ambientale temporaneo che può causargli una o più difficoltà. Cfr. Sibilio, M. (2008). Educational Sports and Physical activities for disability. Szombathely: Savaria University Press, p. 35.

15 L ICF interpreta la salute e il funzionamento umano come risultante dell interazione complessa, globale e multidimensionale tra vari fattori...

16 CONDIZIONI FISICHE elementi di tipo biologico che possono influenzare il funzionamento globale di una persona. STRUTTURE E FUNZIONI CORPOREE l insieme di dimensioni anatomiche e fisiologiche. Cfr. Ianes, D. (2011). Usare l ICF nella scuola: spunti operativi per il contesto educativo, op. cit.

17 ATTIVITÀ PERSONALI l insieme delle competenze che il soggetto sviluppa dall interazione corpo-fattori contestuali. PARTECIPAZIONE SOCIALE l insieme delle attività svolte nel ricoprire ruoli reali nella vita normale nei contesti comuni. Cfr. Ianes, D. (2011). Usare l ICF nella scuola: spunti operativi per il contesto educativo, op. cit.

18 CONTESTI AMBIENTALI tutte le situazioni che il soggetto incontra fuori di sé e che possono mediare positivamente (FACILITATORI) o negativamente (BARRIERE) il suo funzionamento. CONTESTI PERSONALI tutte le variabili di tipo PSICO AFFETTIVO che il soggetto vive e che possono mediare il suo funzionamento. Cfr. Ianes, D. (2011). Usare l ICF nella scuola: spunti operativi per il contesto educativo, op. cit.

19 CONCLUSIONI Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.

20 DIMMI ED IO DIMENTICHERÒ... FAMMI VEDERE E FORSE NON RICORDERÒ... COINVOLGIMI ED IO CAPIRÒ. CONFUCIO

21 BIBLIOGRAFIA E RIFERIMENTI NORMATIVI D Alonzo, L., Caldin, R. Napoli: Liguori Editore. (2012). Questioni, sfide e prospettive della pedagogia speciale. Federighi, P., Boffo, V. (2014). Primaria oggi: complessità e professionalità docente. Firenze: University Press. ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. (2001). Trento: Erickson. MIUR, Circolare Ministeriale, n.8, 06/03/2013. MIUR, Direttiva Ministeriale Strumenti di intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica, 27/12/2012. Sibilio, M. (2008). Educational Sports and Physical activities for disability. Szombathely: Savaria University Press.

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