Dinamica imprenditoriale

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1 Rapporto economia provinciale Camera di Commercio della Spezia

2 31 Dati di stock Alla fine del 2004 le imprese attive iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio della Spezia sono , pari all'82,3% delle registrate; il rimanente 17,7% (3.675 imprese) si suddivide tra inattive (1387 imprese), sospese (68 imprese), in liquidazione (1.029 imprese) e in fallimento ( imprese). Nel corso del 2004 le imprese attive sono aumentate di 177 unità, con una variazione pari all'1,1% che continua il trend positivo in atto da oltre un quinquennio. Tale incremento % è simile a quello registrato in Liguria (1%), ma risulta tuttavia minore di quello rilevato sia nel Nord Ovest (1,4%) che in Italia (1,3%). Ciò si è verificato in tutto il periodo : il trend delle variazioni del numero di imprese attive ha avuto andamento analogo in tutte le aree di riferimento (unica eccezione il dato registrato in Italia nel 2001) ma la Liguria e La Spezia hanno segnato negli anni variazioni positive minori.

3 32 Rapporto economia provinciale 2004 Analisi settoriale A partire dallo scorso 2004 il registro delle imprese utilizza la nuova classificazione delle attività economiche (Ateco 2002) predisposta dall'istituto nazionale di statistica in sostituzione della precedente (Ateco 1991). L'Ateco 2002 è la versione nazionale della classificazione (Nace Rev. 1.1) definita in ambito europeo; la nuova classificazione è stata elaborata anche con l'obiettivo di garantire la comparabilità tra le classificazioni nazionali e quelle comunitarie e quindi tra statistiche nazionali e statistiche comunitarie. Da rilevare che l'attività del personale domestico presso le famiglie e convivenze nell'ateco 1991 era inclusa nella sezione P, mentre nell'ateco 2002 è compresa nella sezione O. In questo senso va intesa la totale scomparsa delle imprese alla voce Servizi domestici. Nel corso del 2004 il comparto dell'agricoltura e pesca è rimasto sostanzialmente stabile (+0,1%); il settore strettamente agricolo continua a perdere in numero di imprese ma la perdita è stata bilanciata dall'incremento - sia pure modesto - registrato nel settore della pesca.

4 33 Continua il buon andamento del comparto industriale, determinato in massima parte dal ramo costruzioni che registra un saldo positivo di 116 imprese (nel 2003 era stato pari a 49); da segnalare invece la diminuzione delle imprese manifatturiere di 13 unità. Variazioni positive anche nel terziario nonostante la costante flessione relativa ad alcuni settori la cui analisi consente alcune considerazioni: continua il trend negativo del commercio, che pur rappresentando il 50% delle imprese del terziario, è passato da variazioni negative poco consistenti a variazioni di un certo peso (-1,2%); anche i servizi finanziari continuano a calare ed in misura più consistente: -1,68%, dopo il dato già negativo del 2003 (-3,26%); il ramo alberghi registra un bilancio anagrafico aziendale positivo, anche se in misura minore rispetto al 2003: 38 unità in più ed una variazione pari al 2,6%; la sanità continua a registrare le variazioni percentuali più positive: 13,51% (nel ,35%), anche se su valori assoluti modesti. Se analizziamo la dinamica delle imprese attive per macrosettori (agricoltura e pesca, Industria e Terziario) si possono mettere a confronto le variazioni registrate in ciascun macrosettore nelle aree prese a riferimento. Le imprese attive operanti nel settore primario hanno registrato negli anni considerati e in tutte le zone di riferimento variazioni negative: è da evidenziare che le imprese spezzine hanno però segnato dal 2001 variazioni percentuali minori; in particolare nel 2004 la variazione è, sia pur di poco, positiva.

5 34 Rapporto economia provinciale 2004 L'andamento delle variazioni registrate nel settore industriale, molto simile in Liguria e alla Spezia, è stato decisamente altalenante; tuttavia la crescita provinciale è stata sempre più contenuta di quella regionale. Le variazioni sono state comunque tutte di segno positivo in tutte le aree e per tutto il periodo considerato. Per quanto attiene al settore dei servizi l'andamento quinquennale mostra come la nostra provincia e la Liguria abbiano rilevato variazioni percentuali sempre meno positive rispetto al Nord Ovest e all'italia. In particolare nell'ultimo anno La Spezia ha riportato l'unica variazione minore dell'1%, la più bassa in assoluto.

6 35 Unità locali L'attività economica può essere svolta, oltre che nella sede di impresa, anche presso una o più unità locali, ubicate nella stessa provincia della sede di impresa o in altra. In provincia della Spezia le unità locali sono 4.350, di cui con sede in provincia. Tassi di crescita - Dati di flusso Al fine di cogliere con maggior precisione le dinamiche di crescita dei settori economici, Movimprese adotta il tasso di crescita settoriale 1 in luogo dell'abituale tasso di crescita, annullando sostanzialmente la distorsione provocata dalle imprese non classificate. La distorsione è dovuta al fatto che nel corso dell'anno molte imprese si iscrivono senza indicare il codice Istat relativo all'attività principale, riservandosi di comunicarlo successivamente (imprese non classificate). Solo in un secondo tempo, ad avvenuta comunicazione da parte delle imprese, queste vengano smistate nei settori di pertinenza. Di conseguenza, per capire cosa si è verificato all'interno di ogni singolo ramo, sembra più opportuno analizzare le variazioni degli stock ad inizio e a fine periodo. Se analizziamo le imprese non classificate per il 2004 troviamo nei dati di flusso (iscritte-cessate) un saldo pari a 372 unità; se però facciamo riferimento al saldo annuale delle registrate non classificate, questo è di sole 4 unità, in pratica 368 imprese sono state smistate nel corso dell'anno nei settori di pertinenza, determinando così l'effettiva crescita dei settori stessi. 1. Tasso di crescita settoriale: (registrate anno in esame- registrate al 31 dicembre anno precedente)/ registrate al 31 dicembre anno precedente

7 36 Rapporto economia provinciale 2004 I tassi di crescita settoriali calcolati come sopra mostrano in generale relativamente alle imprese registrate le tendenze già evidenziate nelle variazioni degli stock di attive Il confronto con i tassi del 2003 conferma il calo, oltre che delle imprese agricole, del settore commercio e dei servizi finanziari. Confermano invece la tendenza alla crescita già manifestata nello scorso 2003 la sanità, i servizi pubblici, gli altri servizi, e - soprattutto rilevanti perché su valori assoluti più significativi - i settori alberghiero e costruzioni. Il tasso di crescita globale (ovviamente non più settoriale) per il 2004 (ottenuto dal raffronto tra iscrizioni e cessazioni sullo stock di imprese registrate al 31 dicembre del 2003) è pari allo 0,80%. Nel grafico che segue si confronta, per il periodo considerato, l'andamento dei tassi di crescita delle imprese spezzine con quelle delle aree di riferimento. Dal confronto si evidenzia che nei primi due anni la crescita registrata nella provincia spezzina è stata superiore a quella di tutte le altre aree; successiva-

8 37 mente il generalizzato calo di crescita verificatosi nel 2002 è stato per la nostra provincia particolarmente marcato, tanto da portare la linea spezzina negli ultimi due anni al di sotto di tutte le altre. Per completare il quadro dei flussi riportiamo di seguito la tabella con i tassi di iscrizione e cessazione per la provincia della Spezia nell'ultimo anno. Natura giuridica delle imprese Pressoché invariata nel 2004 la distribuzione per forma giuridica delle imprese: le imprese individuali rimangono le più numerose, ma tendono a diminuire di peso a vantaggio delle società di capitali. Stabili le società di persone, mentre le altre forme fanno segnare la sola variazione negativa rispetto all'anno precedente: -2,8%. Analisi per sub aree La distribuzione delle imprese attive al 31 dicembre 2004 conferma la maggiore concentrazione della base produttiva nell'area del Golfo (46,1%) e nella

9 38 Rapporto economia provinciale 2004 Valle di Magra (31,6%); le rimanenti imprese sono ripartite tra la Media e Bassa Val di Vara (9%), la Riviera (8,1%) e l'alta Val di Vara (5,2%). La variazione rispetto all'anno 2003 è stata in valori assoluti di 177 imprese, delle quali 88 (circa la metà) si sono insediate nella Val di Magra, che registra la variazione % più alta: 1,7%. La sola variazione negativa, anche se di sole 5 imprese, è nell'alta Val di Vara; le altre subaree presentano variazioni di segno positivo, ma tutte inferiori all'unità. L'analisi delle dinamiche settoriali disaggregando i macrosettori nelle subaree provinciali è riassunta nella tabella che segue. Settore agricolo Di poche unità le variazioni registrate; il settore diminuisce sia nell'area del Golfo (-1,1%) che in Val di Magra (-1,8%), mentre indica una tendenza all'aumento in Alta Val di Vara (agricoltura in senso stretto) ed ancor più in Riviera, dove crescono anche le imprese della pesca. Settore industriale Le imprese attive nel comparto industriale aumentano in tutte le subaree, ad eccezione dell'alta Val di Vara. A determinare l'incremento è dovunque il buon andamento delle costruzioni, mentre le industrie manifatturiere manifestano una sostanziale stagnazione.

10 39 Settore dei servizi Anche il settore dei servizi non ha manifestato nel 2004 una significativa dinamicità, ad eccezione di quanto è accaduto nella Val di Magra, dove l'incremento di 70 imprese ha portato ad una variazione percentuale del 2.2%. Le tendenze già evidenziate a livello provinciale sono state la risultante di minimi movimenti spesso di segno contrastante nelle subaree; nessun settore ha avuto lo stesso andamento nei vari comprensori. Analisi delle forme giuridiche Anche l'analisi delle diverse forme giuridiche, aperta a livello di subarea, presenta una scarsa dinamicità. Le forme giuridiche che più appaiono in evoluzione sono le società di capitali, che crescono nell'area del Golfo di oltre 50 unità e in Val di Magra di 37, con variazioni percentuali intorno al 5%. Nelle stesse aree si osservano le maggiori variazioni, sia assolute che percentuali, delle società di persone. Pressoché stabili in tutte le aree le imprese individuali, mentre le altre forme, che pure hanno variazioni percentuali significative in tutte le subaree, determinano variazioni numeriche di lieve entità.

11 40 Rapporto economia provinciale 2004 Analisi per valore della produzione Le società di capitali, le cooperative, le società consortili ed i consorzi con attività esterna sono tenuti al deposito dei rispettivi bilanci al Registro delle imprese ed è quindi possibile conoscere per le stesse, tra l'altro, il valore della produzione che, come noto, è assimilabile al fatturato al netto delle giacenze di magazzino. Al Registro delle Imprese della Camera della Spezia sono i bilanci dai quali si può ricavare il dato di interesse e rappresentano il 12,4% delle imprese attive provinciali. Nella tabella sotto riprodotta è riportato per ciascun settore di attività il numero di imprese che hanno depositato i bilanci suddivise per classe di valore della produzione e la relativa incidenza percentuale sul totale attive del settore.

12 41 Come si nota nella tabella sotto proposta la classe con valore della produzione superiore ai 10 milioni di euro vede solo tre settori (Attività manifatturiere, Commercio e Trasporti) con una significativa incidenza; fra questi il settore del commercio è quello con la percentuale più alta: 44,7%. Alta in tutti i settori economici la percentuale di imprese con valori della produzione fino a euro; inoltre per tutti i settori più dell'80% delle imprese che depositano i bilanci hanno un valore della produzione che non supera i 2,5 milioni di euro.

13 42 Rapporto economia provinciale 2004 Imprenditori extracomunitari Sono 964 gli imprenditori di provenienza extracomunitaria operanti nella nostra provincia. Il Marocco rimane il Paese dal quale provengono più unità seguito dall'albania e dalla Svizzera. Le vere nuove imprese Aggiungiamo un breve commento circa l'aggiornamento dello Studio svolto dall'osservatorio Unioncamere riferito all'anno 2002 sui flussi di natura amministrativa del Registro delle Imprese con particolare riferimento al fenomeno delle nuove imprese, cioè di quella parte di iscrizioni nella quale si può effettivamente ravvisare la nascita di nuova imprenditorialità. Alla base dell'impianto metodologico vi è l'assunto che non tutte le imprese che si iscrivono ai Registri camerali in un dato intervallo temporale sono imprese completamente nuove sia dal punto di vista della localizzazione che del nucleo imprenditoriale e della attività svolta. Il numero delle nuove imprese in provincia della Spezia è in calo: nel 2000, primo anno di osservazione, erano state 913, mentre nel 2002 (ultimo periodo di osservazione) sono state 782. In tutto il periodo in esame il maggior numero di nuove imprese si registra nel Commercio, seguito dalle Co-

14 43 struzioni, delle Attività manifatturiere e delle Attività immobiliari. In tali settori tuttavia le nuove imprese non rappresentano la percentuale più alta rispetto alle imprese attive: le 166 nuove imprese delle Costruzioni rappresentano il 6,9% delle imprese attive del medesimo comparto. Fallimenti Sono 50 i fallimenti dichiarati nel 2004, nel 2003 erano stati 56. Il 60% si concentra nell'area del Golfo, mentre non sono coinvolte l'alta Val di Vara e la Riviera. Relativamente alla tipologia di impresa fallita la distribuzione dei pesi registra un aumento dei fallimenti tra le società di capitali ed una diminuzione tra le società di persone.

15 44 Rapporto economia provinciale 2004 Aumentano i fallimenti nel settore del commercio (da 15 nel 2003 a 17 nel 2004), ma diminuiscono sia nell'industria (da 16 a 11), che nel settore alberghiero (da 5 a 4) e nei trasporti (da 4 a 3).