Rapporto economia provinciale Credito. Camera di Commercio della Spezia

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1 Rapporto economia provinciale Credito 13 Camera di Commercio della Spezia

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3 Credito 177 Distribuzione degli sportelli Secondo i dati del Bollettino Statistico edito dalla Banca d'italia, in provincia della Spezia al 31/12/2004 sono operativi 130 sportelli bancari, con un aumento di 1 dipendenza rispetto al corrispondente dato Tale valore conferma la tendenza positiva della serie storica , evidenziando nel 2004 un incremento complessivo di 8 dipendenze rispetto al dato del 1999 (122 sportelli). In base all'analisi territoriale per subaree si evince che il maggior numero di sportelli bancari è concentrato nell'area del Golfo, dove si è verificata l'apertura della nuova dipendenza, con 67 sportelli (pari al 51,5% del totale); seguono la Val di Magra con 33 sportelli (pari al 25,4%), la Media e Bassa Val di Vara con 13 sportelli (pari al 10,0%), la Riviera con 12 sportelli (9,2%), ed infine l'alta Val di Vara con 5 sportelli (3.8% del totale). La densità degli sportelli rispetto alla popolazione (sportelli ogni 1000 abitanti) è particolarmente elevata nella provincia spezzina rispetto al dato regionale e al dato nazionale, anche se inferiore al dato del Nord Ovest; ciò a conferma di una certa capillarità del sistema creditizio locale e di una ormai consolidata presenza bancaria sul territorio provinciale.

4 178 Rapporto economia provinciale 2004 Interessante è anche esaminare le caratteristiche strutturali del sistema creditizio in base alle classi dimensionali degli istituti bancari, utilizzando la distinzione in Banche Grandi, Banche Maggiori, Banche Minori, Banche medie e Banche piccole. Nella nostra provincia si ha una netta prevalenza di sportelli appartenenti alla categoria Banche piccole (62 sportelli che rappresentano il 47,7% del totale). Secondo l'analisi territoriale della distribuzione degli sportelli per gruppi istituzionali risulta confermato il maggior peso che giocano le Banche Spa (categoria alla quale appartiene la nuova dipendenza bancaria) nel contesto provinciale, con 125 sportelli pari al 96,2% del totale; minimi i valori delle Banche Popolari cooperative (3 sportelli pari al 2,30%) e delle Banche di Credito Cooperativo con 2 sportelli pari all'1,53%. Depositi e impieghi L'analisi degli indicatori creditizi pone in primo luogo la necessità di osservare l'ammontare dei depositi e degli impieghi nel tempo e di confrontarli con quelli realizzati nelle aree prese a riferimento. L'analisi si può riferire ai depositi e prestiti calcolati per localizzazione degli sportelli o per localizzazione della clientela. Nel primo caso vengono analizzati i depositi e gli impieghi posti in essere dagli sportelli operanti sul territorio a prescindere dalla localizzazione della clientela; nel secondo caso invece si fa riferimento proprio a questa e quindi vengono considerati i prestiti e i depositi anche se posti in essere fuori provincia purché attribuibili a clienti aventi sede (o residenza) nel territorio in esame. Osserviamo prima l'andamento dei depositi e prestiti per localizzazione degli sportelli. In provincia entrambi hanno seguito un trend positivo che ha portato nel 2004 i depositi a 1.858,618 milioni di euro e gli impieghi a 2.214,948 milioni di euro. 1. GRUPPI DIMENSIONALI DI BANCHE classificazione in cinque gruppi: maggiori, grandi, medie, piccole e minori. La attuale classificazione è stata effettuata sulla base della media centrata a 5 termini dei valori trimestrali del totale dei fondi intermediati, attribuendo peso 1 all'ultimo trimestre del 2000 e del 2001 e peso 2 ai trimestri intermedi. Criteri di attribuzione: - banche maggiori: fondi intermediati medi superiori a 45 miliardi di euro; - banche grandi: fondi intermediati medi compresi tra 20 e 45 miliardi di euro; - banche medie: fondi intermediati medi compresi tra 7 e 20 miliardi di euro; - banche piccole: fondi intermediati medi compresi tra 1 e 7 miliardi di euro; - banche minori: fondi intermediati medi inferiori a 1 miliardo di euro.he grandi: fondi intermediati medi compresi tra 20 e 45 miliardi di euro.

5 Credito 179 Il confronto con il 2003 in particolare mostra un aumento percentuale degli impieghi superiore a quello registrato dai depositi, a differenza di quanto accaduto in Liguria e nel Nord Ovest. Anche questo aumento tuttavia è stato molto meno consistente di quello medio nazionale. La comparazione fra l'andamento dei depositi e degli impieghi a livello provinciale, regionale, ripartizionale e nazionale si legge nei grafici sotto riportati, che mettono in evidenza come il pur positivo trend provinciale mantenga comunque - per entrambe le componenti - un ritmo di crescita molto inferiore a quello dei corrispondenti trend delle aree di riferimento. L'indicatore in grado di rilevare in che misura il risparmio (depositi) sia sufficiente a finanziare le attività di terzi (impieghi), denominato scarto, è ottenuto dal rapporto tra le suddette entità. Se l'indicatore risulta uguale o supe-

6 180 Rapporto economia provinciale 2004 riore ad 1 gli impieghi sono completamente coperti dai depositi, viceversa se il valore è inferiore all'unità. Osservando la serie temporale si nota che alla Spezia lo scarto ha fatto registrare un andamento altalenante: in diminuzione dal 1999 al 2002, con un incremento nel 2003 e una ulteriore flessione nel 2004.

7 Credito 181 Il valore dello scarto depositi/impieghi riferito alla provincia della Spezia è comunque superiore non solo a quello regionale e ripartizionale, ma anche a quello medio italiano, cosa che indica La Spezia come zona di raccolta di credito piuttosto che di investimento. In posizione intermedia la Liguria, con uno scarto depositi-impieghi inferiore a quello spezzino ma comunque superiore al dato del Nord Ovest e a quello nazionale. Il deposito pro-capite, ossia l'ammontare dei depositi rapportato alla popolazione residente, alla Spezia nel 2004 è pari a 8.517,60, in diminuzione rispetto al 2003 (8.566,39) e in controtendenza rispetto ai dati regionale, ripartizionale e nazionale.

8 182 Rapporto economia provinciale 2004 Se poniamo uguale a 1 il valore nazionale dei depositi pro-capite si ottengono i relativi numeri indice, che indicano che solo il Nord Ovest tra le aree in osservazione ha un deposito pro-capite superiore a quello medio nazionale. Gli impieghi bancari pro-capite alla Spezia nel 2004 sono pari a ,58 ed evidenziano un incremento rispetto al dato dell'anno precedente; stesso andamento si registra in Liguria, nel Nord Ovest e in Italia. Se poniamo uguale a 1 il valore nazionale degli impieghi pro-capite si evidenzia che anche gli impieghi pro-capite sono maggiori della media nazionale solo nel Nord Ovest, mentre risultano minori in Liguria e ancor più nella nostra provincia. Procediamo all'analisi dei depositi e degli impieghi in base alla localizzazione della clientela che, come abbiamo già detto, considera i depositi e gli impieghi della clientela residente in provincia a prescindere dalla localizzazione degli sportelli bancari cui fanno capo. Nella provincia della Spezia i depositi per localizzazione della clientela ammontano a 1.880,47 con un aumento di 40,6 milioni di Euro rispetto al La variazione è frutto dell'incremento dei depositi di tutti i settori eco-

9 Credito 183 nomici ad eccezione delle Istituzioni Senza Scopo di Lucro che hanno diminuito l'ammontare dei depositi e delle società finanziarie che hanno quasi annullato i depositi: -93%. Va poi sottolineato che i depositi bancari considerati non rappresentano completamente l'evoluzione della raccolta bancaria, poiché negli ultimi anni, essa è stata caratterizzata soprattutto dalle emissioni obbligazionarie da parte delle banche stesse e dai PCT (pronti contro termine) due forme tecniche non comprese nell'aggregato depositi pubblicato dalla Banca d'italia.

10 184 Rapporto economia provinciale 2004 Gli impieghi della Spezia ammontano a 2.839,59 milioni di euro, con un aumento rispetto all'anno 2003 di 161 milioni di euro pari al 6%; l'aumento è stato generalizzato a tutti i settori (e particolarmente notevole per le società finanziarie), con l'eccezione delle Istituzioni senza scopo di lucro, che hanno anzi registrato una lieve flessione. Il confronto tra la composizione percentuale dei depositi e degli impieghi relativamente all'anno 2004 mostra che i tre quarti dei depositi provinciali sono raccolti presso le famiglie consumatrici, mentre gli impieghi sono ovviamente utilizzati per oltre la metà dalle società finanziarie e non, anche se una percentuale non irrilevante è assorbita dalle famiglie.

11 Credito 185 Possiamo procedere all'analisi dei depositi e degli impieghi per localizzazione della clientela anche per gruppi dimensionali di banche. Nella provincia spezzina i depositi sono concentrati in maggioranza nelle banche piccole e minori (55%), a differenza di quanto accade nella aree di confronto dove la maggior parte dei depositi è raccolta dalle banche maggiori e grandi; alla Spezia queste partecipano alla raccolta con il 30% e le banche medie con un più modesto 15%. Analoga distribuzione hanno gli impieghi: anche in questo caso alla Spezia l'incidenza delle banche piccole e minori è molto maggiore rispetto alle altre aree di riferimento, mentre le banche maggiori e grandi con il 38% e le medie con il 18% hanno in provincia un peso inferiore rispetto alla regione e ancor più alla ripartizione e all'italia.

12 186 Rapporto economia provinciale 2004 Altri indicatori Può essere d'interesse poi utilizzare alcuni altri indicatori del credito che delineano le dinamiche creditizie a livello provinciale. Ci limitiamo qui ad esaminare l'andamento del rapporto tra i depositi e la popolazione della provincia e del rapporto tra gli impieghi ed il numero di aziende attive. Dai dati sotto riportati si evince che il rapporto depositi delle famiglie su popolazione, in crescita ovunque rispetto allo scorso anno e particolarmente elevato nel Nord Ovest, è invece a livello della nostra provincia inferiore non solo alla ripartizione ed alla regione, ma anche alla media italiana: 6,47 migliaia di euro nel 2004 contro i 6,65 dell'italia nel complesso. Per quanto concerne poi il rapporto impieghi su aziende attive nella provincia della Spezia il valore si attesta intorno ai 101 migliaia di euro nel 2004, di poco più elevato del corrispondente valore ligure, mentre il dato nazionale, pur inferiore a quello del Nord-Ovest, risulta essere particolarmente elevato rispetto al contesto locale e regionale. Sofferenze Tra gli indicatori più importanti per l'analisi del sistema creditizio territoriale, la banca d'italia prende in esame anche le sofferenze lorde e il rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi.

13 Credito 187 Gli impieghi sono le somme che il sistema bancario mette a disposizione delle imprese affinché si possano procurare le disponibilità finanziarie per il processo produttivo; le sofferenze riguardano invece quelle disponibilità finanziarie prese in prestito che le imprese non riescono a restituire agli istituti di credito una volta giunte a scadenza. Nella disamina sulla situazione creditizia della provincia la riduzione delle sofferenze può essere vista come un segnale positivo per l'economia, in quanto dimostra come gli operatori economici riescano a fare fronte ai propri impegni riducendo il fenomeno dell'incaglio dei crediti. Dai dati della banca d'italia si osserva, nel comprensorio spezzino, una riduzione del rapporto sofferenze/impieghi da 7,1% per l'anno 2003 a 6,6% per l'anno Il dato, se raffrontato con la situazione regionale, ripartizionale e nazionale evidenzia tuttavia una maggiore rischiosità dei crediti sul territorio provinciale. Protesti Un altro indicatore dello stato di salute dell'economia sono i titoli di credito, protestati quando non vanno a buon fine. Nell'anno 2004 si assiste ad una consistente diminuzione del numero e del valore dei protesti di cambiali, cui si contrappone un aumento - più lieve nel numero dei titoli ma decisamente più intenso nel valore - delle tratte non accettate e, soprattutto, degli assegni (+84,7% rispetto al 2003).

14 188 Rapporto economia provinciale 2004 Negli ultimi cinque anni il numero dei protesti levati è continuamente decrescente, mentre il valore corrispondente, in diminuzione fino al 2003, nell'ultimo anno fa registrare un notevole aumento, pari al 21,7%

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