6. Il Credito. Periodo. % Sofferenze su Impieghi. Impieghi in milioni di euro. Sofferenze in. Depositi in milioni. 30-set giu mar-09

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1 75 bollettino di statistica della Camera di Commercio di Napoli il credito 6. Il Credito La più grave crisi economica dal dopoguerra innescata dall insolvenza dei mutui ad alto rischio statunitensi ha interessato anche il sistema bancario italiano, anche se in misura molto meno accentuata rispetto ad altri paesi: Stati Uniti d America e Regno Unito in particolare. Secondo uno studio di Mediobanca R&S sui piani governativi di stabilizzazione finanziaria delle banche, in Europa l esposizione netta complessiva dei governi a fine 2009 ammontava a miliardi di euro, a fronte dei miliardi di dollari erogati negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno ampiamente superato l Europa per quanto concerne il numero degli istituti destinatari degli interventi: 838 contro 66 a fine Gli interventi si sono per lo più esplicati in garanzie pubbliche sugli attivi o sui passivi e, in qualche caso, in iniezioni di capitale. Nel corso del 2009 i governi inglese e tedesco sono stati quelli più impegnati sul fronte della stabilizzazione finanziaria rispettivamente con 711 miliardi e 171 miliardi di euro, seguiti dall Olanda che ha impegnato 62 miliardi di euro. In Italia gli interventi sono risultati relativamente limitati, con un ammontare di 4,1 miliardi di euro pari allo 0,4% del totale. I cosiddetti Tremonti Bond sono stati erogati ad appena quattro istituti bancari L acuirsi delle difficoltà finanziarie di famiglie e imprese ha causato una rapida espansione degli accantonamenti ai fondi rischi su crediti, oltre al deterioramento della qualità dei portafogli prestiti. Questa situazione ha indotto le banche ad una particolare cautela Tab. 1 - Sistema creditizio in provincia di Napoli Periodo Impieghi in milioni di euro Depositi in milioni di euro Sofferenze in milioni di euro % Sofferenze su Impieghi 30-set giu mar dic set giu mar dic set giu mar dic set giu mar ,78 4,35 4,03 3,75 3,79 3,97 4,34 4,21 4,34 4,28 4,25 4,4 4,74 4,74 4,91 Fonte: Banca d'italia

2 bollettino di statistica della Camera di Commercio di Napoli IL FINANZIAMENTO ALLE IMPRESE E ALLE FAMIGLIE Nell ambito dell economia napoletana, tale crisi ha riguardato l accesso al credito, in quanto l accordato a breve termine, che è quello maggiormente utilizzato dalle imprese, è apparso in diminuzione, dopo un lungo periodo di costante crescita. Altre tensioni, almeno secondo i dati disponibili fino a settembre, hanno riguardato i tassi di interesse, ma in questo caso dobbiamo sottolineare che nell ultimo semestre, le politiche espansive adottate dalle autorità bancarie hanno alleggerito la situazione, come testimoniato dalla discesa del tasso Euribor. Per il resto, come vedremo diffusamente in seguito, impieghi e depositi sono cresciuti molto più lentamente, mentre le sofferenze sono aumentate molto più velocemente. Secondo le statistiche elaborate dalla Banca d Italia, a fine settembre 2009 è stata registrata in provincia di Napoli una crescita tendenziale degli impieghi per localizzazione della clientela e al lordo delle sofferenze pari al 3,0%, di poco superiore all evoluzione media dei quattro trimestri precedenti (+2,5%), di poco inferiore all aumento regionale 3,1%, ma superiore all analogo dato nazionale pari allo 0,6%. Il confronto del valore medio dei primi nove mesi del 2009 degli impieghi bancari della provincia di Napoli con quello dell analogo periodo del 2008, evidenzia un incremento medio del 2%, di poco inferiore a quello tendenziale, a dimostrazione di un lieve segnale di recupero nel corso del L evoluzione degli impieghi concessi alle imprese private, che rappresentano una parte consistente delle società impegnate nella produzione di beni e servizi (oltre il 42% delle somme impiegate), ha influito sul lento recupero degli impieghi. La crescita tendenziale dell 1,8% rilevata a settembre 2009 è infatti risultata inferiore di oltre un punto percentuale al trend dei quattro trimestri precedenti. Il gruppo delle famiglie, titolare di circa il 40% del totale degli impieghi bancari, ha registrato una crescita tendenziale del 2,9 %, in ripresa rispetto al trend del 1,5% dei quattro trimestri precedenti. L inversione di tendenza riscontrata a livello provinciale è da attribuire essenzialmente alle famiglie consumatrici, i cui impieghi sono saliti tendenzialmente nello scorso settembre del 3,3%, a fronte dell incremento medio del 1,9% dei dodici mesi precedenti. A conferma delle maggiori difficoltà congiunturali riscontrate dalle unità produttive di piccole dimensioni, gli impieghi delle famiglie produttrici piccole e piccolissime imprese, hanno evidenziato una crescita tendenziale pari allo 0,3% di tre punti inferiore a quelle consumatrici. Valore degli impieghi per abitante Anni

3 77 bollettino di statistica della Camera di Commercio di Napoli il credito 6.2) LA QUALITÀ DEL CREDITO Il rapporto sofferenze/impieghi bancari si è attestato a settembre 2009 al 4,78%, rispetto al 5,7% regionale e al 3,4% nazionale. In controtendenza, rispetto alla progressiva flessione registrata nell ultimo decennio, risulta per la provincia di Napoli l indice di rischiosità dei prestiti (rapporto sofferenze/impieghi) che aumenta di oltre un punto rispetto al Le sofferenze bancarie nel terzo trimestre 2009 hanno subito un aumento tendenziale pari a circa il 30%, superiore rispetto all aumento più moderato riscontrato mediamente nei quattro trimestri precedenti (+6,1%). Questo andamento è maturato in un contesto economico difficile e con tutta probabilità l alleggerimento delle sofferenze è da attribuire ai processi di securitization legati alla cessione, comunque onerosa, di crediti problematici. Andamento del rapporto delle sofferenze sugli impieghi 6.3) I DEPOSITI BANCARI A fine settembre 2009 le somme depositate nella totalità delle banche dai clienti residenti in provincia di Napoli sono ammontate a poco più di 28 miliardi di euro, con una crescita tendenziale dell 11,3% rispetto all analogo periodo del Nei dodici mesi precedenti i depositi erano mediamente aumentati del 8,6%. Al di là dell accelerazione, siamo in presenza di un incremento decisamente apprezzabile, anche se risulta meno ampio rispetto a quanto riscontrato in Campania (+11,8%) ed inferiore di oltre due punti alla media nazionale (13.7%)

4 bollettino di statistica della Camera di Commercio di Napoli 78 Valore dei depositi per abitante Anni Un significativo contributo alla crescita dei depositi è venuto dal gruppo più importante, ovvero quello delle famiglie consumatrici (rappresentano circa il 70% delle somme depositate) che soprattutto per il il clima di incertezza innescato dalla crisi economica ha privilegiato la liquidità facendo registrare a settembre un aumento tendenziale dei depositi del 17%, superiore rispetto al trend del 15% dei quattro trimestri precedenti. Le somme depositate dalle imprese private (quasi il 13,3% del totale dei depositi) sono diminuite a settembre tendenzialmente del 6%, valore di poco inferiore rispetto al dato negativo dei dodici mesi precedenti (-7,5%). Il gruppo delle famiglie produttrici, che rappresenta nella sostanza il variegato mondo delle piccole imprese, ha rappresentato circa il 5,6% delle somme depositate. A fine settembre 2009 i relativi depositi sono aumentati dell 11,5%, confermando il trend dei dodici mesi precedenti (+4,9%). A fine 2008 la provincia di Napoli ha fatto registrare un rapporto medio dei depositi per abitante pari ad euro 9.129, tale valore è superiore all analogo dato regionale (7.981) ma resta di gran lunga al di sotto del valore medio nazionale pari a euro per abitante. 6.4) IL SISTEMA BANCARIO In un contesto di politiche monetarie espansive al fine di stimolare l economia, i tassi d interesse bancari sono apparsi in rientro. Nel 2009 la Banca centrale europea è intervenuta varie volte sul tasso di riferimento fixed rate. In gennaio lo ha ridotto dal 3,25 al 2,50%, facendolo poi scendere progressivamente all 1,0% di maggio, livello che si è mantenuto inalterato fino alla fine dell anno. Le conseguenze sul tasso Euribor, ovvero il tasso medio che regola le transazioni finanziarie in euro tra le banche europee, non sono mancate. Quello a tre mesi, che serve generalmente da base per i tassi sui mutui indicizzati, dal 2,859% di inizio anno è sceso allo 0,7% di dicembre. Nello stesso arco di tempo quello a dodici mesi è passato dal 3,025 all 1,248%. Il livello medio del 2009 è risultato più contenuto di quello rilevato nel 2008, vale a dire 3,425 punti percentuali in meno per l Euribor a tre mesi e 3,216 punti in meno per quello a dodici mesi. L abbassamento dell Euribor è stato determinato soprattutto dalla garanzia illimitata del Governo sui prestiti interbancari, che ha tamponato la sfiducia reciproca tra le banche, dopo la crisi dei mutui ad alto rischio statunitensi. I tassi praticati in Campania dal sistema bancario alla clientela residente sono apparsi in flessione, allineandosi alla tendenza di generale rallentamento almeno per quanto concerne la situazione disponibile fino a settembre.

5 79 bollettino di statistica della Camera di Commercio di Napoli il credito Quelli sulle operazioni a revoca - una categoria di censimento della Centrale dei rischi nella quale confluiscono le aperture in conto corrente - si sono attestati a giugno 2009 al 7,4%, risultando in diminuzione rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (9,9%). I tassi sono risultati meno onerosi a seconda della classe del fido globale accordato: dal massimo del 10,6% della classe da 125mila a 250mila euro si è progressivamente scesi al 4,0% di quella oltre 25 milioni di euro. In sintesi le banche riservano condizioni di favore alla grande clientela, e meno buone man mano che diminuisce la classe del fido globale accordato. Rispetto alle condizioni applicate nel Paese, la Campania ha presentato a giugno tassi molto più onerosi, nell ordine di 1,76 punti percentuali in più. 6.5) GLI SPORTELLI BANCARI E I SERVIZI TELEMATICI È rimasto quasi invariato lo sviluppo della rete degli sportelli bancari. A fine settembre 2009 ne sono stati registrati in provincia di Napoli 837 rispetto agli 836 di fine settembre 2008 Il numero degli sportelli bancari nel 2009 è rimasto invariato anche in Campania (1.653); in Italia invece passa da a La popolazione napoletana dispone di 27 sportelli ogni abitanti; tale indicatore risulta ben al di sotto della media nazionale pari 56,6. Tab. 2 - Sportelli bancari per localizzazione e gruppi istituzionali di banche Napoli Campania Italia Napoli Campania Italia Banche Totale Banche SPA Filiali banche estere DISTRIBUZIONE % ,6 83,5 78,0 Fonte: Elaborazione Servizio Statistica Camera di Commercio di Napoli su dati Banca d Italia B.I.P. 0,4 0,2 0,8 Banche Popolari cooperative ,7 8,7 8,9 Banche di cred coop ,4 7,7 12,4 Localizzazione degli sportelli bancari per tipologia dimensionale - Provincia di Napoli, Campania ed Italia (comp. % al 30/09/2009) Fonte: Elaborazione Istituto Tagliacarne su dati Banca d Italia

6 bollettino di statistica della Camera di Commercio di Napoli 80 L esame della classificazione degli sportelli per gruppi istituzionali - mese di settembre rileva che in provincia di Napoli prevalgono le società per azioni (89,6% del totale), in misura più consistente rispetto alla media campana dell 83,5% e nazionale del 78,0%, seguono le Banche popolari, il cui peso in provincia di Napoli si è attestato al 9,7% rispetto al 8,7% regionale e 8,9% nazionale. Infine le banche di Credito cooperativo rappresentano in provincia solo lo 0,4% a fronte del 7,7% della media regionale e del 12,4% della media nazionale. NOTE ALLA LETTURA DEI DATI Impieghi: finanziamenti erogati dalle banche a soggetti non bancari. L aggregato ricomprende: rischio di portafoglio, scoperti di conto corrente, finanziamenti per anticipi (su effetti ed altri documenti salvo buon fi ne, all importazione ed esportazione), mutui, anticipazioni non regolate in conto corrente, riporti, sovvenzioni diverse non regolate in conto corrente, prestiti su pegno, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito, impieghi con fondi di terzi in amministrazione, altri investimenti finanziari (accettazioni bancarie negoziate, commercial papers, ecc.), sofferenze effetti insoluti ed al protesto di proprietà. L aggregato è al netto degli interessi e delle operazioni pronti contro termine. Il gruppo delle Famiglie comprende le famiglie consumatrici (individui o gruppi di individui nella loro qualità di consumatori), nonché le società semplici, le società di fatto e le imprese individuali, che impiegano fino a cinque addetti, produttrici di beni e servizi non finanziari destinabili alla vendita; a ciò si aggiungono, inoltre le unità produttrici di servizi ausiliari dell intermediazione finanziaria senza addetti dipendenti. Pertanto, le risorse del settore sono costituite da redditi da lavoro dipendente e autonomo, da trasferimenti e da redditi da capitale e d impresa. Sofferenze: comprendono la totalità dei rapporti per cassa in essere con soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili, a prescindere dalle garanzie che li assistono, al lordo delle svalutazioni e al netto dei passaggi a perdita eventualmente effettuati. Depositi: raccolta da soggetti non bancari effettuata dalle banche sotto forma di: depositi a risparmio liberi e vincolati, buoni fruttiferi, certificati di depositi, conti correnti liberi e vincolati. Per ogni ulteriore approfondimento si rimanda al Bollettino Statistico edito dalla Banca d Italia ed al relativo glossario.

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