Modelli per la stima e la gestione del rischio chimico nei luoghi di lavoro

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1 Sezione Campania Divisione Chimica dei Sistemi Biologici Chimica e Salute Napoli, 11 Gennaio 2017 Moli per la stima e la gestione rischio chimico nei luoghi di

2 MODELLO A SCATOLA NERA Segni precoci Esposizione ad agenti di rischio Malattia

3 SEQUENZA DI EVENTI SUCCESSIVI AD ESPOSIZIONE A XENOBIOTICI SUSCETTIBILITÀ Identificazione degli agenti chimici nel luogo di Biotrasformazione degli agenti chimici Interazione con siti e molecole di interesse biologico (mol. informazionali) Effetti biologici precoci Alterata struttura funzione

4 INDICATORI DI ESPOSIZIONE ED EFFETTO Polimorfismi metabolici Polimorfismi di riparazione DNA Markers immunogenetici Dose esterna Dose interna Dose al bersaglio Effetti biologici precoci Alterata struttura funzione Confronto con TLV Composti chimici e prodotti di biotrasformazione Addotti DNA (Linfociti in situ) Mutazioni Tests citogenetici Spettri mutazionali nei tumori e Antigeni tumore-specifici ACGIH/EU Confronto con BEI ACGIH/EU Indicatori di esposizione Indicatori di effetto

5 MODELLO GENERALE DI REGOLAMENTAZIONE DELL ESPOSIZIONE AD AGENTI DI RISCHIO (National Research Council, USA 1983) VALUTAZIONE DEI RISCHI CARATTERIZZAZIONE DEI RISCHI GESTIONE DEI RISCHI Monitoraggio ambientale Monitoraggio biologico Sorveglianza sanitaria Qual è la probabilità e la gravità danno per la salute? Valutazione le conseguenze economiche, sociali, politiche e sulla salute pubblica Sviluppo di opzioni Norme Valori limite

6 VALUTAZIONE DEI RISCHI MONITORAGGIO AMBIENTALE (Inquinamento ambientale / dose esterna) Misura periodica e sistematica di inquinanti nell ambiente e confronto dei dati di concentrazione con appropriati standard igienici. Analisi Preliminare Agenti chimici implicati (come si generano, dove si trovano) Proprietà chimiche fisiche Scheda di sicurezza le sostanze chimiche Tempi di funzionamento di macchine ed impianti Procedure di Addetti per mansioni, gruppi omogenei di esposizione DPI e DPC in uso Registro degli infortuni, dati la sorveglianza sanitaria Campionamento Dove: sorgente inquinante, aria ambiente, zona respiratoria Quando: momento particolare, tutto il ciclo, periodi significativi Come: metodi analitici, procedure di campionamento personale o di aria, strumentazione, calibrazione, substrati di raccolta TLV: TWA, STEL, Ceiling (UNI EN: 689/97; 482/98; 1231/99; 1076/99; 838/98; 1232/99; UNICHIM NIOSH OSH HSE) Analisi dei campioni Metodi analitici (specificità, sensibilità, precisione, accuratezza) Qualità dato analitico Sistema gestione Confronto con TLV

7 MONITORAGGIO BIOLOGICO (dose interna / effetti biologici) Misura periodica e sistematica la concentrazione di un inquinante o suoi metaboliti in matrici biologiche accessibili e confronto le misure con appropriati valori di riferimento. Acquisizioni preliminari Meccanismo di azione Tossicocinetica, tossicodinamica Valutazione dose effetto / risposta (paradigma fondamentale la tossicologia) Scelta l indicatore Tempo di dimezzamento Vie di eliminazione Pertinenza, sensibilità e specificità l indicatore Campionamento Cosa campionare (aria alveolare, sangue, urine) Quando campionare Rappresentatività dei campioni Stabilità VALUTAZIONE DEI RISCHI Analisi Pretrattamento campioni Metodi analitici (specificità, sensibilità, precisione, accuratezza) Qualità dato analitico Sistema gestione Confronto con BEI

8 MODELLO GENERALE DI REGOLAMENTAZIONE DELL ESPOSIZIONE AD AGENTI DI RISCHIO (National Research Council, USA 1983) VALUTAZIONE DEI RISCHI CARATTERIZZAZIONE DEI RISCHI GESTIONE DEI RISCHI Monitoraggio ambientale Monitoraggio biologico Qual è la probabilità e la gravità danno per la salute? - Entità danno alla salute che consideriamo tollerabile? - Proporzione di soggetti danneggiati che consideriamo accettabile? - Grado di certezza la validità le prove che riteniamo necessarie prima di intervenire? Valutazione le conseguenze economiche, sociali, politiche e sulla salute pubblica Sviluppo di opzioni Norme Valori limite

9 GESTIONE DEI RISCHI Leggi / direttive (compresi aggiornamenti) Norme tecniche Linee guida Moli di gestione integrati, di sicurezza, qualità, ambiente. Osservatorio degli infortuni e le malattie professionali Documento DVR Modifica cicli lavorativi Modifica organizzazione Adozione sistemi di gestione Formazione specifica

10 MODELLO GENERALE DI REGOLAMENTAZIONE DELL ESPOSIZIONE AD AGENTI DI RISCHIO (National Research Council, USA 1983) VALUTAZIONE CARATTERIZZAZIONE GESTIONE

11 Esposizione agenti di rischio Malattia Limiti concettuali molo (lineare, semplificato, singole misure registrate in un dato momento) Studio integrato dei sistemi complessi Scienze omiche

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