Impianto elettrico in locale ad uso medico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Impianto elettrico in locale ad uso medico"

Transcript

1 Impianto elettrico in locale ad uso medico Studio di Ingegneria Magrini Polloni Marco Tel Fax Via San Carlo Pavia Alessia94@libero.it

2 Sommario Sommario Generalità 1 Apparecchi elettromedicali, correnti di dispersione e situazione di pericolo 3 Misure di protezione 4 Sistemi di distribuzione e protezioni 5 Alimentazione dei servizi di sicurezza 6

3 Pag. 01 Chi classifica i locali ad uso medico? E compito del Responsabile sanitario che conosce le attività svolte nei vari locali della struttura. Un ambulatorio medico è di gruppo 0 se il medico non porta a contatto dei pazienti apparecchi elettromedicali. Un ambulatorio dentistico è un locale di gruppo 1, diventa di gruppo 2 se vengono compiuti interventi chirurgici in anestesia generale. I locali estetici sono assimilati a locali medici. Se si utilizzano apparecchi elettrici da applicare alle persone il locale è di gruppo 1 viceversa il locale estetico è di gruppo 0 quando nessun apparecchio ha parti che entrano in contatto con la persona. Generalità Introduzione Il paziente all'interno di un locale ad uso medico è sottoposto ad una serie di pericoli di natura elettrica sicuramente maggiori rispetto ad altri locali poiché la tipicità dell'ambiente e le particolari attività che vi si svolgono determinano un aumento dei fattori di rischio. Le precarie condizioni di salute, le diminuite capacità di reazione e la presenza di apparecchi elettromedicali direttamente a contatto fisico o elettrico, rendono il paziente particolarmente vulnerabile ai pericoli della corrente elettrica. Per elevare il grado di sicurezza a livelli accettabili risulta quindi necessario adottare provvedimenti più severi che in altri luoghi, sia per gli apparecchi elettromedicali sia per l'impianto elettrico. Locale ad uso medico E un locale destinato a scopi diagnostici, terapeutici, chirurgici, di sorveglianza o di riabilitazione dei pazienti inclusi i trattamenti estetici. Apparecchi elettromedicali Si definisce apparecchio elettromedicale un apparecchio, munito di una connessione ad una particolare rete di alimentazione destinato alla diagnosi, al trattamento o alla sorveglianza del paziente sotto la supervisione di un medico, che entra in contatto fisico o elettrico col paziente e/o trasferisce energia verso e dal paziente. Parte applicata Con questo termine si intende la parte dell apparecchio che nell uso normale viene necessariamente a contatto fisico con il paziente affinché l apparecchio possa svolgere la sua funzione o che il paziente deve necessariamente toccare. Classificazione dei locali In base alla utilizzazione degli apparecchi elettromedicali i locali ad uso medico vengono distinti nelle seguenti categorie: Gruppo 0 - Sono i locali in cui non si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate; Gruppo 1 - Sono i locali in cui le parti applicate degli apparecchi elettromedicali sono usate esternamente o invasivamente entro qualsiasi parte del corpo ad eccetto della zona cardiaca; Gruppo 2 - Sono i locali in cui le parti applicate vengono utilizzate per interventi cardiaci e operazioni chirurgiche oppure i locali in cui il paziente è sottoposto a trattamenti vitali dove la mancanza di energia elettrica può comportare pericolo di vita ( sale di anestesia, chirurgia, terapia intensiva ).

4 Pag. 02 Zona paziente E il volume in cui il paziente con parti applicate può venire a contatto in modo intenzionale o meno con apparecchi elettromedicali o con masse estranee o con altre persone in contatto con questi elementi.

5 Pag. 03 Macroshock e microshock. IL macroshock viene identificato come una scossa che interessa tutto il corpo mentre il microshock è una microscossa a livello cardiaco. In particolari situazioni cliniche il paziente ha il cuore in collegamento elettrico con l esterno, ad esempio tramite gli elettrodi di un pacemaker alimentato provvisoriamente dall esterno o nell effettuazione di un elettro cardio gramma intracardiaco o tramite cateteri applicati in zona cardiaca. Apparecchi elettromedicali, correnti di dispersione e situazione di pericolo Gli apparecchi elettromedicali sono classificati dalal norma CEI 62-5 nel seguente modo: Tipo B : apparecchio elettromedicale con ridotta corrente di dispersione adatto per applicazione diretta sul paziente; Tipo BF : apparecchio elettromedicale con la parte applicata al paziente isolata da terra ; Tipo CF : apparecchio elettromedicale costruito con la massima garanzia di sicurezza per applicazione diretta al cuore del paziente. Le parti a diverso potenziale di un apparecchio elettromedicale, come tutti gli apparecchi elettrici, danno origine a correnti di dispersione. La costruzione di un apparecchio deve essere eseguita in modo tale non da limitare tali correnti ma fare in modo che non possano in alcun modo interessare il paziente. Le situazioni di pericolo per il personale e i pazienti sono analoghe a quelle degli ambienti ordinari con la differenza di una maggiore predisposizione al rischio elettrico essendoci il contatti con gli apparecchi. Una situazione di pericolo può derivare da una eccessiva caduta di tensione sui conduttori di protezione che danno origine alla presenza di una differenza di potenziale pericolosa nei punti in cui il paziente è collegato al circuito. Un particolare rischio si verifica quando al paziente si trovano applicati apparecchi elettromedicali invasivi con parti che interessano la zona cardiaca che possono dare luogo a microshock. Correnti dell ordine di qualche decina di micro ampere possono innescare la fibrillazione ventricolare. Se non si interviene con un defibrillatore ventricolare il fenomeno diventa irreversibile.

6 Pag. 04 Misure di protezione Le misure di protezione che devono essere predisposte per i locali ad uso medico devono rispondere a determinare esigente così sintetizzate: Devono essere garantite ad operatori e paziente la protezione contro i contatti diretti e indiretti: Bisogna garantire la equi potenzialità di masse e masse estranee; Garantire la continuità del servizio per mancanza di energia elettrica soprattutto in quei locali in cui la mancanza di energia non è compatibile con la funzione svolta ( sala operatoria, terapia intensiva ); Garantire la protezione dai pericoli di esplosione e incendio in quei locali in cui si usano o sono depositate sostanze che possono provocare miscele esplosive.

7 Pag. 05 Sistemi di distribuzione e protezioni Nodo equipotenziale. Tutti i cavi equipotenziali che fanno capo al nodo o collettore equipotenziale devono essere etichettati per una facile individuazione della massa o massa estranea a cui fanno capo. Distribuzione IT-M Possono essere utilizzati il TT, TN e IT ad eccezione del TN-C. Il sistema IT utilizzato viene indicato con la sigla IT-M ( IT medicale ) che si basa sul controllo permanente della resistenza di isolamento. Il sistema viene alimentato con un trasformatore di isolamento dotato di un disposittivo di controllo permanente dell isolamento non disinseribile e deve intervenire con segnalazione luminosa e sonora quando la resistenza di isolamento tra i conduttori scende sotto a 50 kω. LA tensione di uscita del secondario non deve essere superiore a 250 V con corrente di dispersione non superiore a 0,5 ma e potenza nominale di uscta compresa tra 0,5 kva e 10 kva. Protezione combinata contro contatti diretti e indiretti Se si utilizzano circuiti SELV e PELV nei locali di gruppo 1 e 2 occorre limitare la tensione a 25 V in corrente alternata e a 60 V in corrente continua. Per i contatti diretti si applica la protezione mediante isolamento delle parti attive oppure mediante involucri o barriere con grado di protezione IP2X o IPXXB Ogni conduttore equipotenziale deve essere collegato ad un morsetto. Protezione mediante interruzione automatica della alimentazione E una misura di protezione contro i contatti indiretti che si realizza mediante coordinamento tra l impianto di terra e il dispositivo di interruzione. Nei locali appartenenti ai gruppi 1 e 2 in caso di utilizzo del sistema TT il coordinamento va effettuato in modo da garantire una tensione di contatto limite convenzionale non superiore a 25 V cioè 25. Il coordinamento va effettuato utilizzando interruttori differenziali di tipo A o B. Nodo equipotenziale In ogni locale ad uso medico di gruppo 1 e 2 per garantire l equipotenzialità delle masse e delle masse estranee deve essere installato un nodo equipotenziale, realizzato con una barra di rame e collegato all impianto di terra. I conduttori equipotenziali di collegamento devono avere almeno sezione pari a 6 mmq in rame e presentare una resistenza non superiore a 0,2 Ω per limitare le cadute di tensione.

8 Pag. 06 Alimentazione dei servizi di sicurezza Nei locali ad uso medico è richiesta una alimentazione dei servizi di sicurezza che deve intervenire al mancare della alimentazione ordinaria. Le caratteristiche che l alimentazione di sicurezza deve presentare sono stabilite dal progettista, sulla base delle indicazioni fornite dai responsabili sanitari e tenendo conto delle effettive esigenze della struttura sanitaria da servire in relazione alle apparecchiature e macchinari dalla cui continuità di esercizio dipende l incolumità dei pazienti. La normativa per i locali ad uso medico si limita a fissare i seguenti tempi di intervento dell alimentazione di sicurezza per i servizi principali. Classificazione dei sistemi di alimentazione di sicurezza in base al tempo di intervento Classe 0 Classe 0,15 Classe 0,5 Classe 15 Classe >15 Tipo di alimentazione Tempo di intervento a) Alimentazione di sicurezza con periodo di commutazione 0,5 s È richiesta per gli apparecchi di illuminazione dei tavoli chirurgici e per alcuni apparecchi elettromedicali di supporto vitale, che non ammettono interruzioni dell alimentazione superiori a 0,5 s. L alimentazione di sicurezza deve, al mancare della tensione sul quadro di distribuzione, intervenire entro 0,5 s, garantendo un autonomia di 3 h, riducibili a 1 h nel caso che, in tale tempo, l alimentazione di sicurezza (ad esempio, UPS) possa essere commutata anche manualmente su un altra alimentazione di sicurezza (ad esempio, gruppo elettrogeno). b) Alimentazione di sicurezza con un periodo di commutazione 15 s Un alimentazione di sicurezza che intervenga entro 15 s dal verificarsi di un abbassamento di tensione nel quadro di distribuzione principale, che superi i limiti del 12% per una durata superiore ai 3 s, deve essere garantita per l illuminazione di sicurezza e per alcuni servizi e apparecchi elettromedicali non compresi tra quelli previsti in precedenza. L alimentazione di sicurezza deve assicurare un autonomia di 24 h. Tale durata può essere ridotta sino ad un minimo di 1 h se le prescrizioni mediche e l utilizzo del locale facilitano il trattamento/esame e l evacuazione può essere completata entro 1 h. L illuminazione di sicurezza è richiesta nei seguenti ambienti: vie di esodo e uscite di sicurezza, compresa la relativa segnaletica di sicurezza;

9 Pag. 07 locali destinati a servizio elettrico, a gruppi generatori di emergenza ed a quadri di distribuzione principali dell alimentazione ordinaria e dell alimentazione di sicurezza; locali nei quali sono previsti servizi essenziali (in ciascun locale, almeno un apparecchio di illuminazione deve essere alimentato dalla sorgente di sicurezza); locali ad uso medico di gruppo 1 (in ciascun locale, almeno un apparecchio di illuminazione deve essere alimentato dalla sorgente di sicurezza); locali ad uso medico di gruppo 2 (in ciascun locale almeno il 50% degli apparecchi di illuminazione deve essere alimentato dalla sorgente di sicurezza). I servizi e gli apparecchi elettromedicali per i quali è necessaria un alimentazione di sicurezza con un tempo d intervento non superiore a 15 s sono, ad esempio, i seguenti: Ascensori destinati a funzionare in caso di incendio; Sistemi di ventilazione per estrazione dei fumi; Sistemi di chiamata; Apparecchi elettromedicali che necessitano di un alimentazione di sicurezza entro 15 s; Apparecchi elettrici di sistemi destinati a fornire gas per uso medico, compresi l aria compressa, il vuoto ed i gas anestetici, come pure i loro sistemi di monitoraggio; Sistemi di rivelazione incendi, di allarme in caso di incendio e di estinzione degli incendi. c) Alimentazione di sicurezza con un periodo di commutazione >15 s I componenti elettrici, diversi da quelli citati al punto b), necessari per mantenere in funzione i servizi ospedalieri, devono essere collegati, manualmente o automaticamente, ad una sorgente di alimentazione di sicurezza, capace di alimentarli per un periodo minimo (ad esempio, di 24 ore). Questi componenti elettrici possono comprendere, ad esempio e sempre che sia ritenuto necessario (è compito del progettista stabilirlo, assieme al committente): Apparecchi di sterilizzazione; Impianti tecnici dell edificio, in particolare condizionamento dell aria, sistemi di riscaldamento e di ventilazione, servizi dell edificio, sistema di smaltimento dei rifiuti; Apparecchi frigoriferi; Apparecchi di cottura; Apparecchi per la carica batterie di accumulatori a servizio dei locali di gruppo 1 e 2.

IL RISCHIO ELETTRICO NEI LOCALI AD USO MEDICO

IL RISCHIO ELETTRICO NEI LOCALI AD USO MEDICO IL RISCHIO ELETTRICO NEI LOCALI AD USO MEDICO IMPIANTI E SICUREZZA DI ESERCIZIO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI Individuazione del rischio L individuazione del rischio per il

Dettagli

Impianti elettrici in edifici adibiti ad uso medico

Impianti elettrici in edifici adibiti ad uso medico V.I.T.E.S.A. Impianti elettrici in edifici adibiti ad uso medico Dott. Ing. Pietro Antonio SCARPINO Professore a contratto Università di Firenze e Libero Professionista Un po di storia Decreto del Duce

Dettagli

LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: ESAMI A VISTA, PROVE, VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE E VERIFICHE PERIODICHE

LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: ESAMI A VISTA, PROVE, VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE E VERIFICHE PERIODICHE LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: ESAMI A VISTA, PROVE, VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE E VERIFICHE PERIODICHE La norma CEI 64 8 per impianti elettrici utilizzatori prevede che prima di

Dettagli

Impianti elettrici negli ambienti medici

Impianti elettrici negli ambienti medici Impianti elettrici negli ambienti medici Un po di storia Panorama Legislativo per la realizzazione degli impianti Decreto del Duce e del Fascismo 29/07/1939 Approvazione per le costruzioni ospedaliere

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti

Dettagli

Sistemi Elettrici }BT }AT

Sistemi Elettrici }BT }AT Sistemi Elettrici DEFINIZIONE (CEI 11-1) Si definisce SISTEMA ELETTRICO la parte di impianto elettrico costituita dai componenti elettrici aventi una determinata TENSIONE NOMINALE (d esercizio). Un sistema

Dettagli

INDICE Manuale Volume 2

INDICE Manuale Volume 2 INDICE Manuale Volume 2 Pag. NOTA DEGLI EDITORI PREFAZIONE 1. INTRODUZIONE 1 2. DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Principali disposizioni legislative 3 2.2 Principali norme tecniche

Dettagli

Locali ad uso medico

Locali ad uso medico 1 Locali ad uso medico 1.1 Generalità 1. Locali di gruppo 0 e gruppo 1 (ex tipo B e A) Fra i locali considerati a maggior rischio elettrico, e quindi soggetti a specifiche prescrizioni (nuova sezione 710

Dettagli

Protezione dai contatti diretti. Sistemi a bassissima tensione

Protezione dai contatti diretti. Sistemi a bassissima tensione Elettrotecnica, Impianti e Rischio Elettrico A.A. 2013-2014 Università dell Insubria - Varese Protezione dai contatti diretti. Sistemi a bassissima tensione dott. ing. Lucia FROSINI Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

La sicurezza degli impianti elettrici nei locali ad uso medico. 1. Generalità

La sicurezza degli impianti elettrici nei locali ad uso medico. 1. Generalità La sicurezza degli impianti elettrici nei locali ad uso medico. Generalità Il paziente all'interno di un locale ad uso medico è sottoposto ad una serie di pericoli di natura elettrica sicuramente maggiori

Dettagli

NOTA TECNICA n 1 / 2001

NOTA TECNICA n 1 / 2001 Ω di per. ind. Marco Ianes Iscrizione albo dei periti industriali n 1891 via 4 Novembre, 38 38014 GARDOLO (TN) TELEFONO 0461/990995 CELLULARE: 0349/8778198 e-mail: studioomega@marcoianes.it NOTA TECNICA

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE

LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Q U A D E R N I P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Guida alla progettazione ed all installazione secondo le norme tecniche CEI e UNI di MARCO

Dettagli

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI OGGETTO E SCOPO DELLE VERIFICHE Per verifica si intende l insieme delle operazioni

Dettagli

La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali

La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali Seminario di Ingegneria Clinica 2013 La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali Con il Patrocinio di Cagliari, Facoltà di Ingegneria Aula V 14 Giugno 2013 ore

Dettagli

/HJJLSULQFLSDOLLQWHPDGL VLFXUH]]DGHJOLLPSLDQWLHOHWWULFL

/HJJLSULQFLSDOLLQWHPDGL VLFXUH]]DGHJOLLPSLDQWLHOHWWULFL /HJJLSULQFLSDOLLQWHPDGL VLFXUH]]DGHJOLLPSLDQWLHOHWWULFL DPR n 547/55 1RUPHSHUODSUHYHQ]LRQHGHJOLLQIRUWXQLVXO ODYRUR Legge n 186/68 'LVSRVL]LRQLFRQFHUQHQWLODSURGX]LRQHGL PDWHULDOLDSSDUHFFKLDWXUHPDFFKLQDULLQVWDOOD]LRQLHLPSLDQWL

Dettagli

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi

Dettagli

Effetti fisiopatologici della corrente elettrica

Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Sicurezza elettrica: Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Effetti della corrente sul corpo umano folgorazione ed arco elettrico - Protezione dai contatti elettrici - Aspetti costruttivi degli

Dettagli

PERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA

PERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA PERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA CONTATTI DIRETTI contatti con elementi attivi dell impianto elettrico che normalmente sono in tensione CONTATTI INDIRETTI contatti con masse che possono trovarsi

Dettagli

710 Locali ad uso medico

710 Locali ad uso medico 710 Locali ad uso medico Nei locali ad uso medico è necessario garantire la sicurezza dei pazienti che potrebbero essere soggetti all applicazione di apparecchi elettromedicali. Per qualsiasi attività

Dettagli

VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT

VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT Fonti: VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI AUTORE: LUCA LUSSORIO - EDITORE: GRAFILL- 2011 MANUALE D USO COMBITEST 2019 HT ITALIA 2004 VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

Impianto di controllo automatico ZTL Comune di Como. Relazione tecnica di calcolo impianto elettrico SOMMARIO

Impianto di controllo automatico ZTL Comune di Como. Relazione tecnica di calcolo impianto elettrico SOMMARIO SOMMARIO 1. Finalità... 2 2. Dati del sistema di distribuzione e di utilizzazione dell energia elettrica... 2 3. Misure di protezione dai contatti diretti... 2 4. Misure di protezione dai contatti indiretti...

Dettagli

Si intende una parte conduttrice, che non fa parte dell'impianto. grado di introdurre nell'impianto un potenziale, generalmente quello di terra

Si intende una parte conduttrice, che non fa parte dell'impianto. grado di introdurre nell'impianto un potenziale, generalmente quello di terra MASSA Parte conduttrice, facente parte dell'impianto elettrico o di un apparecchio utilizzatore, che non è in tensione in condizioni ordinarie di isolamento, ma che può andare in tensione in caso di cedimento

Dettagli

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com 1 INTRODUZIONE La Norma CEI 64-8/6 tratta delle verifiche per gli impianti elettrici in BT. Le prove eseguibili sono in ordine sequenziale dirette a verificare e/o misurare: continuità dei conduttori di

Dettagli

Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Norma CEI 64-8 Parte 6 Verifiche Definizioni Generalità Esame

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3)

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) Le nuove norme CEI 99-2 e CEI 99-3 Dal 1 aprile 2011 sono in vigore in parallelo alla norma CEI 11-1: EN 61936-1 (CEI 99-2): Impianti elettrici a tensione

Dettagli

Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT

Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Finalità del corso Il corretto allestimento delle cabine di trasformazione MT/BT di utente, anche per

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE

IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE Sommario 1. Definizione 2. Fonti normative 3. Questioni interpretative 4. Caratteristiche e modalità di installazione 5. Adempimenti amministrativi 6. Voci di

Dettagli

Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO

Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO Ing. Fabio Gramagna Via V. Emanuele, 131-18012 Bordighera (IM) - Tel./Fax. 0184/26.32.01 fgramagna@gmail.com - fabio.gramagna@ingpec.eu Comune di Bordighera Provincia di Imperia Interventi di manutenzione

Dettagli

Protezione Differenziale

Protezione Differenziale Protezione Differenziale dai contatti indiretti PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI CORRENTE DI GUASTO A TERRA SISTEMI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE GUASTO A TERRA NEI SISTEMI TT INTERRUTTORE DIFFERENZIALE:

Dettagli

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto

Dettagli

L equipaggiamento elettrico delle macchine

L equipaggiamento elettrico delle macchine L equipaggiamento elettrico delle macchine Convegno La normativa macchine: obblighi e responsabilità 4 giugno 05 Ing. Emilio Giovannini Per. Ind. Franco Ricci U.F. Prevenzione e Sicurezza Verifiche Periodiche

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1 IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente

Dettagli

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)

Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come

Dettagli

I locali da bagno e doccia

I locali da bagno e doccia I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri

Dettagli

D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81

D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 Rischio elettrico in edilizia DIVO PIOLI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Attuazione art. 1 L. 123/2007 ELETTRICITA CONTATTI DIRETTI CONTATTI INDIRETTI

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing.

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing. I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2011/2012 -classe IV- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni ---- Sicurezza elettrica ---- alunni Paletta Francesco Scalise Pietro Iacoi Domenico Turco

Dettagli

I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche

I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Sezione Toscana e Umbria I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Dott. Ing. Emilio Giovannini Direttore UO Prevenzione Protezione dai Rischi ASL1 di Massa Carrara Consigliere AEIT sezione

Dettagli

Statistica degli infortuni

Statistica degli infortuni SEMINARIO VAL DELLA TORRE 15 febbraio 2013 LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI CANTIERI EDILI: suggerimenti operativi per i CSP/CSE Relatore Dott. Ing. Dario CASTAGNERI Tecnico della prevenzione

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

UNI EN 54 11 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d incendio Parte 11: Punti di

UNI EN 54 11 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d incendio Parte 11: Punti di CONVEGNO ZENITAL FORUM ANTINCENDIO 2011 Milano, 26 ottobre 2011 Ing. Maurizio D Addato Si riportano le principali: Norme EN54 PUBBLICATE ED ARMONIZZATE UNI EN 54 1 Sistemi di rivelazione e di segnalazione

Dettagli

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico

Dettagli

Collegamento a terra degli impianti elettrici

Collegamento a terra degli impianti elettrici Collegamento a terra degli impianti elettrici E noto che il passaggio di corrente nel corpo umano provoca dei danni che possono essere irreversibili se il contatto dura troppo a lungo. Studi medici approfonditi

Dettagli

Zona 0 (corrisponde al volume interno alla vasca o al piatto doccia occupato dall acqua): è vietato qualsiasi componente elettrico, ad eccezione di:

Zona 0 (corrisponde al volume interno alla vasca o al piatto doccia occupato dall acqua): è vietato qualsiasi componente elettrico, ad eccezione di: I bagni e le docce sono ambienti pericolosi i nei riguardi della sicurezza elettrica. Le norme CEI hanno prescritto per tali ambienti una suddivisione in quattro zone, nelle quali vigono particolari divieti

Dettagli

COMUNICAZIONE DEL 25.05.2015 Sulla base dei quesiti ricorrenti in fase di sopralluogo è stato ritenuto opportuno fornire le informazioni contenute

COMUNICAZIONE DEL 25.05.2015 Sulla base dei quesiti ricorrenti in fase di sopralluogo è stato ritenuto opportuno fornire le informazioni contenute COMUNICAZIONE DEL 25.05.2015 Sulla base dei quesiti ricorrenti in fase di sopralluogo è stato ritenuto opportuno fornire le informazioni contenute nella documentazione allegata, ad integrazione degli elaborati

Dettagli

Locali contenenti riscaldatori per saune Norme di installazione

Locali contenenti riscaldatori per saune Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti e indiretti Interruzione automatica dell alimentazione mediante interruttore differenziale con I dn non superiore a 30 ma. Norma CEI 64-8 sezione 703 - Art. 703.412.5

Dettagli

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI Azienda USL n. 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 Ospedale dei

Dettagli

CRITER1 PER LA SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE SECONDO LE VA RIE CONDIZIONI DI INFLUENZE ESTERNE

CRITER1 PER LA SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE SECONDO LE VA RIE CONDIZIONI DI INFLUENZE ESTERNE CRITER1 PER LA SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE SECONDO LE VA RIE CONDIZIONI DI INFLUENZE ESTERNE Scelta delle misure di protezione contro i contatti diretti Le misure di protezione mediante isolamento

Dettagli

IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014

IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014 IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014 Riferimenti normativi: Norma CEI 64-8 Guida CEI 64-50 Prima di effettuare il progetto dell impianto elettrico è necessario acquisire tutte le informazioni relative alla

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008) Pagina 1 di 9 INDICE 1. OGGETTO...3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 3. DESCRIZIONE LAVORO....4 3.1.ALIMENTAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE

Dettagli

CEI EN 60204-1. Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico T.R. 000 XX/YY/ZZZZ

CEI EN 60204-1. Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico T.R. 000 XX/YY/ZZZZ Azienda TEST REPORT T.R. 000 XX/YY/ZZZZ Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico :2006 Sicurezza del macchinario Equipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali Il Verificatore:

Dettagli

Appunti Corso di Sistemi Elettrici

Appunti Corso di Sistemi Elettrici UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MESSINA Dipartimento di Ingegneria Contrada Di Dio I, 98166 Villaggio S. Agata Messina Appunti Corso di Sistemi Elettrici Capitolo 13 La separazione elettrica Anno Accademico

Dettagli

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

Il neutro, un conduttore molto attivo (3) 1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

La sicurezza elettrica nel condominio

La sicurezza elettrica nel condominio La sicurezza elettrica nel condominio Relatore Francesco Mirabile Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari 16/11/2014 EN Measure s.r.l 1 Indice del corso 1. Leggi di riferimento 2. Norme tecniche

Dettagli

Impianti elettrici nelle strutture sanitarie

Impianti elettrici nelle strutture sanitarie Armando Ferraioli Impianti elettrici nelle strutture sanitarie Nozioni fondamentali ed esempi progettuali Dario Flaccovio Editore Armando Ferraioli Impianti elettrici nelle strutture sanitarie ISBN 9788857903651

Dettagli

L'impianto elettrico nei locali ad uso estetico

L'impianto elettrico nei locali ad uso estetico L'impianto elettrico nei locali ad uso estetico 1. Generalità Un centro estetico può essere un locale a se stante (fig. 1), oppure essere inserito all'interno di una struttura più grande, come un albergo,

Dettagli

Il sistema nervoso dell impianto elettrico. Scelta dei cavi negli impianti elettrici del residenziale e del terziario

Il sistema nervoso dell impianto elettrico. Scelta dei cavi negli impianti elettrici del residenziale e del terziario Il sistema nervoso dell impianto elettrico Scelta dei cavi negli impianti elettrici del residenziale e del terziario Il compito principale di un cavo è quello di trasportare l energia all interno di un

Dettagli

VERIFICHE ELETTRICHE ED APPARECCHI ELETTROMEDICALI NEGLI STUDI ODONTOIATRICI

VERIFICHE ELETTRICHE ED APPARECCHI ELETTROMEDICALI NEGLI STUDI ODONTOIATRICI VERIFICHE ELETTRICHE ED APPARECCHI ELETTROMEDICALI NEGLI STUDI ODONTOIATRICI Attività soggette Per luoghi ad uso medico la Norma CEI 64/8 intende qualsiasi locale destinato a scopi diagnostici, terapeutici,

Dettagli

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA SU CONSISTENZA E TIPOLOGIA Progetto: Progetto1 Descrizione: Impianto 1 Committente: Mario Rossi Ubicazione: Barletta Progettista: Ing. Franco verdi Data: 18/02/2012

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE ALLEGATO I (DI CUI ALL ART. 7) DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE Il sottoscritto., titolare o legale rappresentante dell impresa, operante nel settore ELETTRICO, con sede

Dettagli

PROGRAMMA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE CLASSE 4A MANUTENTORI E ASSISTENZA TECNICA PROF S. SECCIA A.

PROGRAMMA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE CLASSE 4A MANUTENTORI E ASSISTENZA TECNICA PROF S. SECCIA A. PROGRAMMA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE CLASSE 4A MANUTENTORI E ASSISTENZA TECNICA PROF S. SECCIA A.S 2015/2016 Moduli Modulo1: IMPIANTO ELETTRICO Modulo 2: IMPIANTI DI PRODUZIONE

Dettagli

Definizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso

Definizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso 1 Tipi di corrente elettrica Rischi elettrico Definizione Cavi La terra Folgorazione Effetti Adempimenti Primo Soccorso 2 Possiamo paragonare la corrente elettrica ad una cascata e l energia trasferita

Dettagli

Electrical installation of buildings Section 710: Medical locations IMPIANTI E SICUREZZA DI ESERCIZIO NORMA TECNICA VARIANTE 64-8/7;V2 5903

Electrical installation of buildings Section 710: Medical locations IMPIANTI E SICUREZZA DI ESERCIZIO NORMA TECNICA VARIANTE 64-8/7;V2 5903 N O R M A I T A L I A N A C E I Norma Italiana CEI 64-8/7;V2 Data Pubblicazione 2001-01 Classificazione Titolo Title Fascicolo 64-8/7;V2 5903 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore

Dettagli

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Torino 21-23 marzo 2006 ABAG SRL http:// www.abag.it 1 CONSIDERAZIONI GENERALI E DEFINIZIONI cos'è la marcatura ce chi ne va soggetto e quali direttive occorre

Dettagli

REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE

REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI ADEGUAMENTO LOCALI DA DESTINARE AD UFFICIO AL PIANO 6 DELLO STABILE SITO A PALERMO IN VIA LIBERTA' 203 COMMITTENTE: E.A.S

Dettagli

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco Una Norma al mese Rubrica di aggiornamento normativo a cura di Antonello Greco Questo mese vorrei parlarvi della Guida CEI 121-5:2015-07 dedicata alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa

Dettagli

Ospitalità e sicurezza per tutti

Ospitalità e sicurezza per tutti Ospitalità e sicurezza per tutti Milano, 22.04.2015 Prescrizioni legislative Valutazione del rischio elettrico Il rischio nel settore elettrico è valutato in sede normativa internazionale, dove viene anche

Dettagli

ASL 1 2 TORINO 2008 LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DOMESTICI. Dipartimento di Prevenzione Struttura Semplice EPIDEMIOLOGIA ED EDUCAZIONE SANITARIA CORSO

ASL 1 2 TORINO 2008 LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DOMESTICI. Dipartimento di Prevenzione Struttura Semplice EPIDEMIOLOGIA ED EDUCAZIONE SANITARIA CORSO Dipartimento di Prevenzione Struttura Semplice EPIDEMIOLOGIA ED EDUCAZIONE SANITARIA CORSO LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DOMESTICI 1 Edizione: 9 e 11 giugno 2008 2 Edizione: 29 settembre e 1 ottobre 2008

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE LAVORI ELETTRICI

CORSO DI FORMAZIONE LAVORI ELETTRICI Spettabile cliente Ripristinando una consuetudine, che ci ha caratterizzato per anni, il Ceire organizza presso la sede Finpolo di Cella, un : CORSO DI FORMAZIONE LAVORI ELETTRICI per ottenere la qualifica

Dettagli

Capitolo 5 Quadri elettrici

Capitolo 5 Quadri elettrici Capitolo 5 Quadri elettrici (5.1) Quadri, Leggi e Norme La legge 46/90, obbliga l installatore a redigere la dichiarazione di conformità relativamente ai lavori svolti. Allegati a tale dichiarazione devono

Dettagli

D. M. 22 gennaio 2008, n. 37 DICHIARAZIONI 15/04/2014. D. Lgs. 81/08. Titolo modulo PRINCIPALI ENTI NORMATORI

D. M. 22 gennaio 2008, n. 37 DICHIARAZIONI 15/04/2014. D. Lgs. 81/08. Titolo modulo PRINCIPALI ENTI NORMATORI PRINCIPALI ENTI NORMATORI IEC International Electrotecnical Committee CORSO DI FORMAZIONE Docente Ing. Livio Della Seta CENELEC European Committee for Electrotecnical Standardization) Titolo modulo RISCHIO

Dettagli

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche

Dettagli

TEMA DI : IMPIANTI ELETTRICI

TEMA DI : IMPIANTI ELETTRICI ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO INDIRIZZO: ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA SESSIONE ORDINARIA 2006 TEMA DI : IMPIANTI ELETTRICI Un piccolo ristorante

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE

Dettagli

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7 DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7 Il sottoscritto Roberto Marchini che ricopre da almeno cinque anni il ruolo di responsabile tecnico di una

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter sotto effetti FV specifici Contenuto La scelta dell'interruttore automatico corretto dipende da diversi fattori.

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI ENERGIA ELETTRICA

IMPIANTI ELETTRICI ENERGIA ELETTRICA IMPIANTI ELETTRICI ENERGIA ELETTRICA forma di energia più conosciuta ed utilizzata facilmente trasportabile facilmente trasformabile in energia meccanica, termica, chimica, luce pericolosa in caso di guasti,

Dettagli

ebook Linee guida sul locale batterie Seguici su:

ebook Linee guida sul locale batterie Seguici su: ebook Linee guida sul Seguici su: Introduzione Le batterie di accumulatori stazionari sono la sorgente di energia di riserva più adeguata per l applicazione nei sistemi statici di continuità e possono

Dettagli

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore

Dettagli

Tensione alternata negli impianti civili

Tensione alternata negli impianti civili Tensione alternata negli impianti civili Tensione di alimentazione negli impianti civili: Veff=Vp/ 2 = 220-230 V, 1/T= f = 50 Hz Sistema di distribuzione di energia: MONOFASE con due fili: uno di FASE

Dettagli

Protezione dai contatti indiretti

Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l

Dettagli

Sicurezza nei lavori in presenza di rischi elettrici

Sicurezza nei lavori in presenza di rischi elettrici Con la pubblicazione della IV edizione della Norma CEI 11-27: Lavori su impianti elettrici sono state introdotte alcune sostanziali modifiche rispetto alla precedente edizione che non è più applicabile

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

ALIMENTATORE serie ALS/1 DCS per LAMPADA SCIALITICA

ALIMENTATORE serie ALS/1 DCS per LAMPADA SCIALITICA Lampade scialitiche Impianti luce di sicurezza Apparecchiature elettromedicali Impianti elettrici riparazione manutenzione installazione ALIMENTATORE serie ALS/1 DCS per LAMPADA SCIALITICA ALS/1 D DESCRIZIONE

Dettagli

L energia elettrica nelle nostre case IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO

L energia elettrica nelle nostre case IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO L energia elettrica nelle nostre case IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO LA TECNOLOGIA IN CASA Diverse sono le applicazioni tecnologiche nelle nostre case. Impianto termico Impianto idraulico Impianto

Dettagli

Impianti per il trasferimento di energia

Impianti per il trasferimento di energia Capitolo 2 Impianti per il trasferimento di energia 2.1 2.1 Introduzione In molte zone di un velivolo è necessario disporre di energia, in modo controllato; questo è necessario per molte attività, ad esempio

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB)

IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) 1. INTRODUZIONE Il bivacco di Pian Vadà è costituito da un edificio a due piani, ciascuno di superficie

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE

CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione e Sicurezza negli

Dettagli

M.D.SERVICE IMPIANTI INDUSTRIALI SERVIZI TECNICI SANITARI TECHNICAL CONSULTING

M.D.SERVICE IMPIANTI INDUSTRIALI SERVIZI TECNICI SANITARI TECHNICAL CONSULTING Spett.le Nominativo/ragione sociale indirizzo CAP, località e provincia Cernusco sul Naviglio, 22 ottobre 2015 Alla cortese attenzione del Dottor Oggetto: Proposta per i seguenti servizi: - esecuzione

Dettagli

COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona

COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona V SETTORE LAVORI PUBBLICI e MANUTENZIONE MANUTENZIONE STRAORDINARIA di VIA IV NOVEMBRE PROGETTO ESECUTIVO 2014 RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO RESPONSABILE UNICO

Dettagli

Impianti fotovoltaici connessi alla rete

Impianti fotovoltaici connessi alla rete Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica

Dettagli

La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010

La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010 La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010 Gli impianti gas medicinali e le Apparecchiature Biomedicali Giampiero Pirini Bologna 30/11/2011 Giampiero Pirini

Dettagli

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Lavori di adeguamento alle norme di igiene e sicurezza e realizzazione di dotazioni impiantistiche presso il Sant

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Impianti sportivi (Norme di Installazione)

Impianti sportivi (Norme di Installazione) Norme di installazione (le disposizioni indicate si riferiscono ad un impianto sportivo classificato come locale di pubblico spettacolo; se così non fosse, seguire le indicazioni per un impianto ordinario)

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

L'impianto elettrico nei locali da bagno e doccia

L'impianto elettrico nei locali da bagno e doccia L'impianto elettrico nei locali da bagno e doccia Pubblicato il: 11/12/2003 Aggiornato al: 11/12/2003 di Gianluigi Saveri Secondo la Norma 64-8 sez. 701, in funzione della pericolosità, nei locali bagno

Dettagli