Uso sostenibile delle piante della flora spontanea
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- Damiano Morandi
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1 Uso sostenibile delle piante della flora spontanea Convegno nazionale organizzato da Direzione Generale Qualità dell Ambiente Direzione Generale Agricoltura VALUTAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ COME INDICATORE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI COMUNITARI (MISURE AGRO-AMBIENTALI) PER UN AGRICOLTURA SOSTENIBILE M.Brusoni - R.Negri Venerdì 5 giugno 2009 Giornata Mondiale dell Ambiente. Milano, Auditorium G. Gaber, Palazzo Pirelli, dalle ore 9,30 alle ore 18,00
2 STUDIO DELLA BIODIVERSITÀ COME PARAMETRO DI VALUTAZIONE DELLA MULTIFUNZIONALITÀ DEL SISTEMA RURALE IN SEGUITO ALL APPLICAZIONE DELLE MISURE AGRO-AMBIENTALI PREVISTE DALLA NORMATIVA EUROPEA Responsabile del progetto: Dott.ssa Maura Brusoni Dipartimento di Ecologia del Territorio Università degli Studi di Pavia Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura
3 Trasformazione del modello colturale agricolo da estensivo a intensivo: - specializzazione - intensificazione dei processi di produzione - sfruttamento del suolo - inquinamento - eccessivo apporto di nutrienti - semplificazione degli ambienti con perdita dei piccoli habitat LA PROBLEMATICA Svolgimento, da parte dell agricoltore, di altri servizi, connessi con l attività agricola come: - presidio del territorio, - salvaguardia dell attività agricola - salvaguardia dei beni ambientali - conservazione del paesaggio - attivazione del turismo. Alterazione dell equilibrio che esisteva tra agricoltura e biodiversità DIMINUZIONE DELLA BIODIVERSITA NELL AGROECOSISTEMA Introduzione del concetto di multifunzionalità dell impresa agricola Riduzione di concimi e prodotti fitosanitari Conversione di seminativi in prati permanenti Mantenimento di prati permanenti e marcite Costituzione e/o mantenimento di siepi e/o filari Misure agro-ambientali Reg.CE 2078/92 Piano di Sviluppo Rurale Piano di Sviluppo Rurale
4 SCOPI Valutazione delle ricadute ambientali delle normative europee il parametro biodiversità come vero e proprio indicatore di multifunzionalità del sistema rurale Realizzare uno strumento di indagine flessibile e riproducibile nei differenti sistemi rurali lombardi componente quantitativa qualitativa Valutazione della biodiversità a livello specifico delle comunità vegetali che occupano habitat differenti (naturali, seminaturali, coltivati e marginali) nell ecosistema agricolo, nell ambito di aziende agricole che praticano diverse tecniche di gestione Convenzionale Biodinamica Applicazione delle misure agro-ambientali da almeno 10 anni verificando se esiste una variazione della biodiversità in funzione della pratica agricola adottata Stabilire l impatto dell applicazione delle misure agro-ambientali sulla biodiversità della vegetazione
5 AREA DI STUDIO DUSAF (Destinazione d Uso dei Suoli Agricoli e Forestali)
6 AZIENDE Azienda agricola Località Tipo di gestione F.lli Necchi Giussago misure agro-ambientali Cascina Orsine Bereguardo biodinamica Negri Landriano convenzionale
7 METODI Lavoro di campo: Rilievi fitosociologici (Braun-Blanquet) nei seguenti ambienti: Risaia Campo di mais Campo di soia Prato polifita stabile Centro: area 10x10 m Margine: area 1x50 m Siepe Filare area 1x200 m Marcita ala 2x100 m rivo colatore 0,50x100 m rivo adacquatore 0,50x100 m Raccolta dei campioni vegetali e dei campioni di terreno Studio floristico tra aziende e in ogni ambiente forme biologiche (Raunkiaer, 1934) tipi corologici (Pignatti, 1982 e database DAISIE) indici di Landolt: umidità, ph, contenuto di nutrienti, luce strategie di Grime (1986, 2001) Realizzazione degli spettri qualitativi e ponderati
8 METODI Studio vegetazionale: tabella fitosociologica (specie/rilievi) sottoposta ad analisi multivariata (SYN-TAX 2000, Podani 2001) Analisi della diversità specifica (DIVFIT e STADIV, Ganis 1991) tra aziende e in ogni ambiente aspetto quantitativo modelli di distribuzione delle abbondanze (Whittaker, 1972) indici di ricchezza (Margalef, 1975) diversità (Shannon-Weawer, 1949) dominanza (Simpson, 1949) equitabilità (Pielou, 1969) aspetto qualitativo esotiche e invasive Analisi di regressione lineare multipla: biodiversità tipologia di gestione
9 RISULTATI L azienda che applica le misure agro-ambientali una biodiversità vegetale migliore dal punto di vista quantitativo: elevata ricchezza specifica complessità strutturale delle comunità vegetali sotto l aspetto qualitativo: inferiore % di specie alloctone solo il 6,6% delle specie esotiche sono invasive (European Plant Protection Organisation) rispetto al 22,2% della biodinamica e 21,4% della convenzionale rappresenta il sistema più equilibrato dal punto di vista competitivo ambiente più difficile per l insediamento di nuove specie
10 RISULTATI L azienda convenzionale arrivo di nuove specie esotiche (infestanti le coltivazioni) intensi e ripetuti programmi di diserbo elevato apporto di nutrienti (fertilizzanti chimici) riduzione della competizione tra le specie a favore di quelle alloctone > capacità competitiva migliore tolleranza agli erbicidi diffusione di specie alloctone poiché la loro potenzialità invasiva aumenta quando si verifica un incremento delle risorse inutilizzate intenso disturbo di natura meccanica (Grime, 2001) comparsa di una flora di sostituzione: specie esotiche nuove che vanno a competere con le autoctone Echinochloa crus-galli (L.) Beauv. Leptochloa fascicularis (Lam.) Grayes Heteranthera rotundifolia (Kunth) Griseb Heteranthera limosa Wildd.
11 Echinochloa crus-galli (L.) Beauv. Heteranthera rotundifolia (Kunth) Griseb. Leptochloa fascicularis (Lam.) Grayes Heteranthera limosa Wildd.
12 RISULTATI az. con misure agro-ambientali > azienda biodinamica > az. convenzionale dal punto di vista quantitativo la diversità specifica è paragonabile a quella dell azienda che applica le misure agro-ambientali ma la ricchezza specifica è inferiore qualitativamente si ha una maggior copertura delle specie esotiche dal momento che non viene effettuato il diserbo chimico coltivazioni e ambienti marginali possono rappresentare ambienti rifugio per potenziali specie infestanti e invasive
13 RISULTATI Analisi di regressione lineare multipla variabile dipendente indice di ricchezza specifica di Margalef variabili indipendenti ph sostanza organica azoto totale potassio scambiabile fosforo assimilabile Fattori edafici intensità del disturbo utilizzo di fertilizzanti inorganici utilizzo di fertilizzanti organici utilizzo di prodotti fitosanitari Tipologie di gestione
14 RISULTATI esistenza di una stretta correlazione (R 2 =0.82) tra ognuna delle variabili indipendenti considerate (fattori edafici e tipologie di gestione) e la variabile dipendente (biodiversità vegetale) Le caratteristiche edafiche e quelle relative al tipo di gestione e dell uso del suolo sono utili al fine di dedurre l impatto che le pratiche agricole possono avere sulla biodiversità vegetale Il modello ottenuto può quindi essere applicato al fine di prevedere cambiamenti della ricchezza specifica in funzione del tipo di gestione agricola
15 CONCLUSIONI la conservazione della biodiversità Applicazione delle misure agro-ambientali utile per contenimento della diffusione di specie alloctone mantenimento della vegetazione autoctona MISURE AGRO-AMBIENTALI BIODIVERSITA Parametro di valutazione dell efficienza dell applicazione delle misure agro-ambientali
16 I proprietari delle Aziende La Sezione Agricoltura della Regione Lombardia Dott.ssa Maura Brusoni Dott.ssa Vanda Terzo Dott. Beniamino Cavagna Sig. Bruno Tinfena
17 Indici/Aziende Azienda con misure agroambientali Azienda biodinamica Azienda convenzionale Indice di ricchezza di Margalef Indice di diversità di Shannon Indice di dominanza di Simpson Indice di equitabilità di Pielou E E
18 15,32% 33,06% 30,64% 4,83% 1,61% 0,80% 12,09% 1,61% 10,92% 28,57% 34,45% 5,88% 0,84% 15,12% 4,20% 14,51% 37,09% 16,12% 6,45% 1,61% 22,58% 1,61% Az. con misure agroambientali Az. biodinamica Az. convenzionale Bor. Cos. Euras. Euri. Steno. Atlant. Orof. Esot. Coltiv. 12,36% 43,71% 26,77% 8,24% 0,01% 0,15% 4,93% 3,80% 12,46% 61,06% 12,30% 7,19% 0,20% 6,04% 0,72% 7,52% 61,12% 15,50% 11,66% 0,01% 3,46% 0,70% SPETTRO COROLOGICO QUALITATIVO SPETTRO COROLOGICO PONDERATO Az. con misure agroambientali Az. biodinamica Az. convenzionale Bor. Cos. Euras. Euri. Steno. Atlant. Orof. Esot. Coltiv.
19 Indici/Aziende Azienda con misure agroambientali Azienda biodinamica Azienda convenzionale Indice di ricchezza di Margalef Indice di diversità di Shannon Indice di dominanza di Simpson Indice di equitabilità di Pielou E E
20 15,32% 33,06% 30,64% 4,83% 1,61% 0,80% 12,09% 1,61% 10,92% 28,57% 34,45% 5,88% 0,84% 15,12% 4,20% 14,51% 37,09% 16,12% 6,45% 1,61% 22,58% 1,61% Az. con misure agroambientali Az. biodinamica Az. convenzionale Bor. Cos. Euras. Euri. Steno. Atlant. Orof. Esot. Coltiv. 12,36% 43,71% 26,77% 8,24% 0,01% 0,15% 4,93% 3,80% 12,46% 61,06% 12,30% 7,19% 0,20% 6,04% 0,72% 7,52% 61,12% 15,50% 11,66% 0,01% 3,46% 0,70% SPETTRO COROLOGICO QUALITATIVO SPETTRO COROLOGICO PONDERATO Az. con misure agroambientali Az. biodinamica Az. convenzionale Bor. Cos. Euras. Euri. Steno. Atlant. Orof. Esot. Coltiv.
21 Indici/Aziende Azienda con misure agroambientali Azienda biodinamica Azienda convenzionale Indice di ricchezza di Margalef Indice di diversità di Shannon Indice di dominanza di Simpson Indice di equitabilità di Pielou E E
22 15,32% 33,06% 30,64% 4,83% 1,61% 0,80% 12,09% 1,61% 10,92% 28,57% 34,45% 5,88% 0,84% 15,12% 4,20% 14,51% 37,09% 16,12% 6,45% 1,61% 22,58% 1,61% Az. con misure agroambientali Az. biodinamica Az. convenzionale Bor. Cos. Euras. Euri. Steno. Atlant. Orof. Esot. Coltiv. 12,36% 43,71% 26,77% 8,24% 0,01% 0,15% 4,93% 3,80% 12,46% 61,06% 12,30% 7,19% 0,20% 6,04% 0,72% 7,52% 61,12% 15,50% 11,66% 0,01% 3,46% 0,70% SPETTRO COROLOGICO QUALITATIVO SPETTRO COROLOGICO PONDERATO Az. con misure agroambientali Az. biodinamica Az. convenzionale Bor. Cos. Euras. Euri. Steno. Atlant. Orof. Esot. Coltiv.
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24 A1 A2 Reg. CEE 2078/92 Sensibile riduzione dei concimi e dei fitofarmaci o mantenimento delle riduzioni già effettuate Introduzione o mantenimento dei metodi dell'agricoltura biologica Azione 1 Misura f del PSR Produzione agricola integrata (avvicendamento colturale e riduzione di concimi) Azione 2 Produzione agricola biologica Misura 214 del PSR Avvicendamento e riduzione dei Azione A concimi Azione B Produzioni agricole integrate Azione E Produzioni agricole biologiche B Riconversione dei seminativi in prati permanenti e/o marcite oppure mantenimento della produzione estensiva già avviata in passato Azione 3 Produzioni vegetali estensive e riconversione dei seminativi a regime sodivo (prati permanenti e marcite) Azione C Produzioni vegetali estensive D1 Cura dello spazio naturale e del paesaggio (siepi, filari, fasce o macchie alberate) Azione 4 Miglioramento ambientale del territorio rurale (siepi, filari, fasce o macchie alberate) Azione F Strutture vegetali lineari (siepi e filari) e fasce tampone boscate E Cura dei terreni agricoli o forestali abbandonati F Ritiro dei seminativi dalla produzione per almeno 20 anni nella prospettiva di nella prospettiva di un loro utilizzo per scopi di carattere ambientale (riserve di biotipi, parchi naturali) Azione G Miglioramento ambientale del territorio rurale G Gestione di terreni per l accesso al pubblico e per le attività ricreative
25 Applicazione delle misure agro-ambientali - riduzione di concimi e prodotti fitosanitari - utilizzo dei prodotti fitosanitari indicati nei disciplinari di produzione integrata approvati dalla Direzione Generale Agricoltura - redazione e rispetto di un piano di concimazione aziendale - avvicendamento per le colture erbacee: 3 colture diverse in 5 anni - compilazione registro unico aziendale - verifica delle macchine operatrici - conversione di seminativi in prati permanenti - mantenimento di prati permanenti e marcite - almeno 3 sfalci in un anno - rispetto dei limiti di fertilizzazione - non utilizzare fitofarmaci e diserbanti - costituzione e/o mantenimento di siepi e/o filari - realizzare e mantenere una densità di impianto (siepi: 50 piante su 100 m, filari: 15 piante su 100 m) utilizzando specie indicate nel Manuale Naturalistico - effettuare lavori di manutenzione (rimozione del secco, reintegrazione di piante )
26 Zone caratteristiche della marcita COLATORI (menavia) ALA ALA ADACQUATORE (canaletto)
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