COSA FARE IN CASO DI. Ing. Giancarlo Rivelli
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1 COSA FARE IN CASO DI PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli
2 Sicurezza e norme La sicurezza è una catena costituita da molti anelli Ogni anello della catena rappresenta una norma Trasgredire ad una norma equivale a rompere la catena della sicurezza Le norme di sicurezza sono semplici, suggerite dal buon senso Le norme sono scritte con il sangue PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 2
3 Sicurezza e norme Non cercate scorciatoie Le disgrazie arrivano da sole, non andiamo a cercarle, saranno loro a trovare noi! Importanza della formazione Importanza dell esperienza PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 3
4 VALORE DELL ESPERIENZA ESPERIENZA IN EMERGENZA E fondamentale avere esperienza, per non dover inventare soluzioni estemporanee in condizioni di emergenza Non dobbiamo però staccare il cervello, perché l apparenza non rispecchia necessariamente la realtà PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 4
5 REALTA E APPARENZA Realtà esterna = ciò che è scritto fiori rosa fiori di di pesco Realtà interna = apparenza: fiori rosa fiori di pesco Ciò che vediamo, cioè l apparenza, è la realtà mediata dalla nostra esperienza PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 5
6 Effetto Tunnel Tunnel Si verifica quando un evento, il più delle volte inatteso, sorprendente e potenzialmente pericoloso,, cattura la nostra attenzione, facendo in modo che qualunque altra cosa passi in secondo ordine, al punto da non accorgercene. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 6
7 Paura è un fenomeno positivo; è un emozione, una situazione psichica normale; è una reazione biologica naturale; è comune a tutti gli esseri viventi; è prodotta da una scarica di adrenalina (ormone secreto dalla ghiandola surrenale); ha funzione di protezione preparando alla reazione attiva; va contenuta e controllata perché può trasformarsi in PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 7
8 Panico è un fenomeno negativo; produce paralisi psicomotoria, tremore, vista offuscata, aumento dei battiti cardiaci; provoca abbassamento delle capacità sensoriali (diminuisce la sensibilità al dolore); genera comportamento illogico (andatura a zigzag, ecc); è più frequente nei gruppi; più è intenso meno è controllabile; è contagioso; porta a sopravvalutare un pericolo; non è correlato alla gravità del rischio; si scatena quando l organismo non riesce ad organizzare un meccanismo di difesa; va isolato sul nascere. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 8
9 Come vincere il panico Fondamentale per la sopravvivenza non essere preda del panico. Il panico si combatte con la formazione. A chi è in preda al panico è utile: - parlare con tono calmo tenendogli la mano; - far svolgere esercizi di respirazione (inspirare dal naso, espirare dalla bocca) - far respirare per un minuto dentro un sacchetto PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 9
10 Come vincere il panico Per tenere alto il livello di coscienza in situazioni potenzialmente a rischio instaurare un comando che dia disposizioni: - semplici: pochi concetti comprensibili a tutti; - chiare: non devono richiedere ulteriori spiegazioni: - efficaci: fatti, non chiacchiere; - non contraddittorie. Pensare positivo (affetti, obiettivi personali). Possibilità di cavarsela: 10% caso, 10% mezzi disponibili, 80% spirito di sopravvivenza. Ritornare sul luogo dell evento al più presto. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 10
11 Modalità di chiamata dei soccorsi MANTIENI LA CALMA: VELOCITÀ E QUALITÀ DEI SOCCORSI DIPENDONO DALLE INFORMAZIONI CHE TU DARAI CHIAMA IL: 112 CARABINIERI 113 POLIZIA 115 VIGILI DEL FUOCO 118 SOCCORSO SANITARIO Dott. ARPA..... ENEL HERA PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 11
12 Modalità di chiamata dei soccorsi DEVI DIRE: MI CHIAMO... TELEFONO DAL NUMERO... DELLA DITTA... CHE SI TROVA IN VIA.... A.... SI È VERIFICATO UN: INCENDIO - INCIDENTE - MALORE - CROLLO ESPLOSIONE - INQUINAMENTO, ECC. SONO COINVOLTE PERSONE, DI CUI INTRAPPOLATE LE LORO CONDIZIONI APPARENTI SONO SONO PRESENTI SOSTANZE: INFIAMMABILI-ESPLOSIVE ESPLOSIVE-TOSSICHE INQUINANTI-BOMBOLE BOMBOLE-SERBATOI - ECC. ULTERIORE RISCHIO DI: ESTENSIONE DELL' INCENDIO - CROLLO ESPLOSIONE - INQUINAMENTO DELL ARIA O DELL ACQUA - ECC. FARE RIFERIMENTO PER OGNI INFORMAZIONE AL SIG.... ANNOTA L ORA L DELLA CHIAMATA E CON CHI HAI PARLATO ACCERTATI CHE ABBIANO COMPRESO NON CHIUDERE LA COMUNICAZIONE PER PRIMO PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 12
13 NORME DI COMPORTAMENTO VALIDE PER CITTADINI E SOCCORRITORI DURANTE LA SCOSSA Rimanete dove vi trovate, non tentate di raggiungere l esterno se siete all interno, non riparatevi all interno se siete all esterno. SE SIETE ALL INTERNO: Mantenete la calma. Cercate riparo sotto un tavolo od un letto, stando rannicchiati e con le braccia a protezione della testa, oppure Cercate riparo vicino ad un muro portante, meglio se in un angolo di una stanza, oppure Cercate riparo sotto l architrave di una porta. Evitate di rimanere nel centro del locale nel quale vi trovate. Evitate la vicinanza di superfici vetrate quali porte, finestre, abbaini, vasistas, vetrine. Evitate la vicinanza di oggetti che possono cadere da pareti o soffitti, come quadri o lampadari.
14 NORME DI COMPORTAMENTO VALIDE PER CITTADINI E SOCCORRITORI DURANTE LA SCOSSA Evitate la vicinanza di mobili alti quali armadi, scansie, librerie, che se non fissati possono rovesciarsi. Non sostate sulle scale e sui balconi. Fermate l ascensore o dal montacarichi al piano più vicino, non sostate sui gradini della scala e riparatevi sotto un architrave. SE SIETE ALL ESTERNO: Mantenete la calma. Allontanatevi da fabbricati, muri, tralicci, cavi elettrici, alberi, antenne, comignoli, pendii scoscesi, scarpate, ponti, sottopassi, fiumi, torrenti, bacini, stagni ( in particolare se questi ultimi si trovano lungo il fianco di un monte). Non sostate nei sottopassaggi, nelle gallerie, sotto i ponti. Se siete alla guida fermatevi in un punto sicuro.
15 DOPO LA SCOSSA Procuratevi: una coperta, una riserva d acqua, una lampada portatile, una radio a batterie. Non accendete luci, non usare candele, accendini, fiamme libere, ma utilizzate una lampada portatile. Indossate un robusto paio di scarpe. Fate attenzione ad aprire gli armadi: potrebbe cadere qualcosa dall alto. Se decidete di abbandonare i locali, chiudete l interruttore generale di gas, luce ed acqua. Non utilizzate l ascensore Utilizzate le scale dell edificio solo dopo aver controllato il loro stato apparente. Non attardatevi a controllate se il fabbricato ha accusato danni. Nel caso di danni apparenti chiedete l intervento di un tecnico qualificato (se non siete in grado di farlo personalmente) per una accurata valutazioni delle condizioni statiche dell edificio. Non utilizzate il telefono, ammesso che funzioni, se non per chiedere soccorsi.
16 DOPO LA SCOSSA Chiudete la porta e le finestre di casa. Non usate l auto. Non avvicinatevi ad animali spaventati. Non portate animali domestici nei centri di raccolta. Non spostate feriti se non in caso di ulteriore e più grave pericolo. Allontanatevi da spiagge, fiumi, fianchi scoscesi di monti. State sdraiati o seduti per una mezz ora dopo l evento. Utilizzate una radio portatile per avere notizie. Collaborate a mantenere le strade sgombre per il passaggio dei mezzi di soccorso. Rispettate le disposizioni che vengono emanate dalle autorità. Collaborate con la Protezione Civile.
17 NORME DI COMPORTAMENTO SUGGERITE AI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE - 1 ABBIGLIAMENTO Indossare gli abiti in dotazione al gruppo, nei colori prescritti (arancio, giallo, rosso, blu). Vestitevi a strati, in modo da potervi alleggerire o coprire con facilità e continuità; si consiglia: maglietta della salute; maglietta a maniche corte; felpa o pile; calzoni con pettorina di provata efficienza o con cintura resistente, meglio se con gancio o moschettone di ritenuta; giacca a vento o key way; cappello. Non indossare cinture portate larghe od altri accessori che possano dare luogo ad agganciamenti a maniglie, ferri, parti sporgenti, ecc. Nel caso di lavoro su macerie proteggere le vie respiratorie con mascherine o fazzoletti, meglio se bagnati, e gli occhi con occhiali aderenti antinfortunistici a lente neutra.
18 NORME DI COMPORTAMENTO SUGGERITE AI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE - 2 ABBIGLIAMENTO Si raccomanda l uso di scarpe alte con suola antinfortunistica e fortemente incisa (tipo Vibram), ugualmente valide le pedule da montagna (ma non sulle macerie), mentre è assolutamente vietato l uso delle scarpe da tennis. Si raccomanda l uso di guanti da lavoro. Si raccomanda di portare con se almeno due paia di guanti in lattice da pronto soccorso. Durante gli interventi nelle ore di buio indossare capi ad alta visibilità. I volontari che escono dal campo base per ricognizioni, sopralluoghi e interventi devono indossare il casco antinfortunistico personale. L intervento in zona terremotata non può prescindere dalla possibilità che si verifichino ulteriori scosse sismiche ad ogni ora del giorno e della notte, pertanto si consiglia di: riposare rimanendo vestiti quanto più possibile; tenere a portata di mano, sistematicamente nella stessa posizione, torcia elettrica, scarpe, giacca a vento e quanto altro ritenuto indispensabile, in modo da essere pronti nel minor tempo possibile in caso di necessità.
19 MODALITA OPERATIVE DEGLI INTERVENTI DOPO LE SCOSSE - 1 Si ricorda che la distanza minima di sicurezza da qualsiasi fabbricato od elemento in elevazione è almeno pari alla sua altezza: RISPETTATE TASSATIVAMENTE QUESTA FONDAMENTALE MISURA DI SICUREZZA. E` fatto assoluto divieto di avvicinarsi a distanza inferiore a quella di sicurezza o di entrare nei fabbricati lesionati, abbandonati e/o dichiarati inagibili se non espressamente autorizzati dall autorità competente al fine di una verifica concordata della stabilità. La guida dei mezzi di soccorso deve essere fatta a velocità moderata, rimanendo quanto più possibile verso il centro della carreggiata, onde evitare possibili sassi e massi scaricati dall alto, franamenti della strada, ostacoli quali macerie, cavi, ecc. Questa misura è ulteriormente giustificata dal fatto che a bordo di un veicolo in moto le scosse di terremoto si avvertono in misura molto minore.
20 MODALITA OPERATIVE DEGLI INTERVENTI DOPO LE SCOSSE - 2 I volontari devono porre particolare attenzione alla presenza di fabbricati, muri, tralicci, cavi elettrici, alberi, antenne, comignoli, pendii scoscesi, scarpate, ponti, sottopassi, fiumi, torrenti, bacini, stagni ( in particolare sul fianco di un monte). Nel caso di scosse notturne i volontari in ricognizione a piedi devono fare uso sistematico delle torce scandagliando l area in direzione alto-basso e destra-sinistra senza soluzione di continuità, per sincerarsi che il terreno percorso sia sicuro e che nulla di pericoloso penda dall alto o incomba sul passaggio. I volontari in ricognizione, in costante collegamento radio con il campo base e/o con l assistenza di altri volontari, controlleranno, previa specifica autorizzazione: eventuali nuovi danni ai fabbricati; le condizioni fisiche delle persone; il funzionamento delle linee telefoniche ed elettriche di ogni gruppo di fabbricati, tende o roulottes; le esigenze manifestate dalla popolazione, facendo al ritorno al campo precisa relazione scritta di quanto verificato.
21 Cosa fare in caso d alluvione d Stare lontani da corsi d acqua, d cascate, pendii, gole, vallecole,, depressioni del terreno Non sostare su argini, ponti, passerelle Guardare o vigilare sempre nella direzione da cui arriva la corrente Non attraversare corsi o distese d acqua d se non per estremo bisogno Se costretti ad attraversare usare sempre un bastone (o qualcosa di simile) per saggiare il cammino Attraversare la corrente sempre procedendo a 45 controcorrente Abbandonare l auto l se l acqua l raggiunge il mozzo (circa 25 cm) Non usare mezzi a due ruote se non si riesce a vedere la strada o quando l acqua l e pi alta del pneumatico (10 cm) acqua PRO-ING e più Ing. Giancarlo alta Rivelli del pneumatico (10 21 cm)
22 Cosa fare in caso d incendio d Mantenere la calma; Valutare la gravità dell incendio. PER INCENDI DI MODESTA ENTITÀ Dare l allarme l con il sistema convenuto (a voce, con suono continuo e mantenuto di campanello, fischietto, sirena, tromba pneumatica, altoparlante, ecc.); Intervenire con gli estintori in dotazione; A fuoco estinto controllare accuratamente lo spegnimento totale delle braci; Arieggiare abbondantemente i locali prima di consentire l accesso alle persone. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 22
23 Cosa fare in caso d incendio d PER INCENDI DI VASTE PROPORZIONI Dare l allarme l con le modalità note e fare allontanare tutte le persone; Fermare gli impianti e gli apparecchi di ventilazione e condizionamento; Interrompere il flusso del gas e dell elettricit elettricità nella zona interessata; Richiedere l intervento l dei VVF; Azionare gli eventuali impianti fissi di estinzione; Allontanare dalla zona i materiali infiammabili o pericolosi. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 23
24 Modalità di evacuazione Possibilmente salvate gli originali delle polizze di assicurazione, documenti, licenze, autorizzazioni, permessi, certificati, registri, contabilità,, copie di sicurezza di dati informatici. Se siete in un ambiente di lavoro o una persona addetta porti con n sé s la pianta del luogo di lavoro con l indicazione l delle scale, delle vie e delle uscite di sicurezza, dei dispositivi di allarme e lotta antincendio, dei dispositivi di chiusura di combustibile, energia elettrica, acqua, a, ventilazione/condizionamento, alimentazione ascensore, la puntualizzazione di impianti e locali esposti a rischi particolari ri unitamente alle schede di sicurezza dei prodotti presenti in azienda. Prima di aprire una porta, non impugnate la maniglia, ma saggiate con il dorso della mano la temperatura della porta stessa, dal basso verso l alto: se essa è calda è esternamente lambita dalle fiamme, pertanto è meglio non aprirla e cercare altra via di salvezza. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 24
25 Modalità di evacuazione Se potete, chiudete l interruttore generale della luce,, la valvola generale del gas e l impianto l di ventilazione/condizionamento. Portate possibilmente con voi un capo di abbigliamento,, da usare, anche bagnato in caso di incendio, per proteggervi la testa e le spalle. Nella necessità di passare vicino alle fiamme spogliatevi dei vestiti in tessuto sintetico e, le donne che portano la gonna, delle calze di fibra sintetica. Circolate nei locali cercando la protezione delle pareti, stando aderenti al muro. In caso di fumo state bassi, comprimendovi la bocca e il naso con un fazzoletto o un lembo di tessuto,, meglio se bagnato. Uscendo chiudetevi alle spalle porte e finestre. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 25
26 Modalità di evacuazione Dirigetevi SENZA SPINGERE E SENZA CORRERE, MA CAMMINANDO VELOCEMENTE verso la più vicina uscita di sicurezza. Scendete le scale stando contro il muro e lontano dalla tromba delle scale. Non utilizzate in nessun caso l ascensore o il montacarichi,, anche se di tipo antincendio. Durante l evacuazione l RIMANETE IN SILENZIO QUANTO PIÙ POSSIBILE: : parlate solo per dare istruzioni, ricordando che gridare inspirando fumo irrita la gola ed aggrava il vostro stato. Le persone con limitate capacità di movimento (handicap, carrozzella, stampelle) devono uscire in coda alle altre per non intralciare e devono essere aiutate nell evacuazione. evacuazione. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 26
27 Modalità di evacuazione Una volta usciti recatevi al PUNTO DI RITROVO (vedi pianta, se esistente), posto in luogo sicuro e a distanza di sicurezza. Non abbandonate il luogo dell incendio incendio: : potrebbero credervi ancora all interno e comunque potreste fornire preziose informazioni ai soccorritori. Fate presidiare gli ingressi fino all arrivo arrivo dei soccorsi, evitando che curiosi o persone non autorizzate possano entrare nei locali evacuati. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 27
28 Incendio degli abiti Allontanare la persona da materiali in fiamme Possibilmente non usare estintori Fare cadere la persona a terra, facendola rotolare sulla pancia Soffocate le fiamme con coperte ignifughe, panni, giacche, indumenti (no fibre sintetiche) PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 28
29 Assistenza ai disabili In caso di ambienti con presenza di molte persone si consiglia di d evacuare i disabili dopo i normodotati. Persone con ridotta mobilità fisica, ciechi: : vanno assistite da una o due persone fisicamente idonee. Persone su sedia a rotelle: : vanno assistite da due a quattro persone fisicamente idonee. Persone con udito ridotto: : incaricare una o più persone fisicamente idonee per allertare e assistere. Ricordare che anche gli anziani, i bambini, le donne in gravidanza necessitano di assistenza. Si sconsiglia in assoluto l utilizzo l di ascensori,, anche se di tipo antincendio. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 29
30 MEMORANDUM PER UNA CORRETTA EVACUAZIONE 1. NON GRIDARE 2. NON SPINGERE 3. NON CORRERE 4. CAMMINA VELOCE PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 30
31 Se non riuscite a lasciare i locali Mantenete la calma. Se possibile chiudete l interruttore generale del gas. Se possibile interrompete l impianto di ventilazione-condizionamento. Tappare con qualsiasi cosa, tessuto, coperte, lenzuoli, asciugamani, cuscini, carta, meglio se bagnati, ogni possibile ingresso di fumo dalle porte e/o dalle finestre: fessure, toppe, griglie. Possibilmente bagnate il pavimento, nonché le porte e le pareti nella direzione da cui proviene l incendio. l Spogliatevi dei vestiti in tessuto sintetico. In caso di fiamme copritevi la testa e le spalle con panni bagnati. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 31
32 Se non riuscite a lasciare i locali In caso di fumo state bassi,, comprimendovi la bocca e il naso con un lembo di tessuto bagnato, ricordando che negli angoli bassi c è c la minima concentrazione di fumo, respirate lentamente. In caso di presenza di fumo nel locale aprite una finestra e respirate rimanendo bassi ai bordi laterali inferiori della finestra. Possibilmente non gridate, fate notare la vostra presenza agitando qualcosa di colorato da una finestra o usate un fischietto. PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 32
33 1/3 1/3 1/3 1/3 1/3 Fluidodinamica Interno Esterno 1/3 2/3 2/3 Fumo esce Aria entra PRO-ING Ing. Giancarlo Rivelli 33
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