28 aprile 2016 Conferenza dei Sindaci Ulss n.1 Belluno. Verbale

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1 Conferenza Sindaci Ulss n.1 Belluno Conferenza dei Sindaci dell Ulss n.1 Belluno Segreteria c/o ULSS n.1 Via Feltre, Belluno Tel.0437/ fax 0437/ aprile 2016 Conferenza dei Sindaci Ulss n.1 Belluno Verbale La Conferenza dei Sindaci dell U.L.S.S. n.1 si è riunita il giorno 28 aprile 2016 alle ore presso la sala del Consiglio del Municipio di Belluno. La riunione è stata convocata con nota prot.n.31 del trasmessa a tutti i Sindaci dei Comuni dell U.L.S.S. n.1. L ordine giorno è il seguente: 1. Verbale della seduta del Approvazione; 2. Modifica regolamento della Conferenza a seguito istituzione nuovi Comuni (Val Zoldo e Alpago) 3. Finanziamento progetti di Sostegno educativo domiciliare per minori e inserimenti in Comunità. Contributo Consorzio BIM; 4. Piano di Comunità e Ripianificazione PdZ Linee di Bilancio di previsione anno 2016.Quote capitarie per finanziamento dei servizi sociali di competenza degli Enti Locali e delegati all Ulss n. 1; 6. DGR n.693_2013 Determinazione della pesatura delle determinazioni dei soggetti coinvolti nel procedimento di valutazione annuale dei Direttori Generali delle A.Ulss, Ospedaliere e dell IRCCS anno 2015; 7. Minori stranieri non accompagnati - Gruppo appartamento. Sperimentazione; 8. Prossimo Piano Immigrazione. Ente Capofila: da Comune di Belluno a Comune di Agordo. 9. Varie ed eventuali. Presenti Comuni P. A. 1 Belluno P Presidente Jacopo Massaro 2 Chies d Alpago A 3 Farra d Alpago A 4 Forno di Zoldo A 5 Limana P Consigliere del. Valentina Scot 6 Longarone A 7 Ospitale di Cadore A 8 Pieve d Alpago A 9 Ponte nelle Alpi A 10 Puos d Alpago A 11 Soverzene A 12 Tambre A 13 Zoldo Alto A 14 Zoppe di Cadore P Assessore del. Clementina Sagui 3 Coordinamento Sindaci Bellunese 1

2 15 Agordo p Sindaco Sisto Da Roit e Ass. Nadia Dell Agnola 16 Alleghe P Sindaco Siro De Biasio 17 Canale d Agordo P Consigliere del. Paola Binotto 18 Cencenighe Agordino A 19 Colle S.Lucia A 20 Falcade P Vice Sindaco del. Giovanni Ferrini 21 Gosaldo A 22 La Valle Agordina A 23 Livinallongo P Sindaco Leandro Grones 24 Rivamonte Agordino P Sindaco Valter Todesco 25 Rocca Pietore A 26 S.Tomaso Agordino A 27 Selva di Cadore A 28 Taibon Agordino P Sindaco Silvia Tormen 29 Vallada Agordina P Sindaco F.Ferdinando Luchetta 30 Voltago Agordino P Sindaco Bruno Zanvit 9 Coordinamento Sindaci Agordino 31 Auronzo P Assessore Lorenzo De Martin 32 Borca di Cadore A 33 Calalzo di Cadore A 34 Cibiana di Cadore A 35 Comelico Superiore P Consigliere del. Alessandro M. Zandonella 36 Cortina d Ampezzo A 37 Danta di Cadore A 38 Domegge di Cadore A 39 Lorenzago di Cadore A 40 Lozzo di Cadore A 41 Perarolo di Cadore P Assessore del. Carmen Stabile 42 Pieve di Cadore P Vice Sindaco del. Maria Giovanna Coletti 43 S.Nicolò Comelico A 44 S.Pietro di Cadore P Consigliere del. Ceste P. Marianna 45 S.Stefano di Cadore P Sindaco Alessandra Buzzo 46 S.Vito di Cadore P Sindaco Franco De Bon 47 Sappada A 48 Valle di Cadore P Vice Sindaco del. Soravia Gabriele 49 Vigo di Cadore A 50 Vodo di Cadore A 8 Coordinamento Sindaci Cadore Presenti inoltre per l Ulss n1 : Direttore dei Servizi Sociali e della F.T. dott. Gian Antonio Dei Tos Dirigente UOS Amministrazione Soc. di Distretto dott.ssa Francesca Bertoldi PO Ufficio Bilancio Gestione Sociale Stefania Boccanegra Dirigente UO IAF dott.ssa Maria Arrigoni Presidente: Passa la parola al Segretario che esprime come a seguito dei referendum di fusione di gennaio si siano generati i due nuovi Comuni Val di Zoldo e Alpago di cui la Conferenza deve prendere atto adeguando il Regolamento in merito al numero dei componenti della stessa e in merito alla soglia di presenza minima di componenti per la validità dell Assemblea in seconda convocazione prevista dall art Modifica regolamento della Conferenza a seguito istituzione nuovi Comuni (Val Zoldo e Alpago) Il Segretario Esprime i contenuti della delibera. Viene messa quindi in approvazione la delibera di modifica del Regolamento della Conferenza dei Sindaci che prende atto delle variazioni intervenute. 2

3 Presenti 20 Votanti 20 Favorevoli 20 Contrari 0 Astenuti 0 Approvata all unanimità. 1. Verbale della seduta del Approvazione; Il Verbale del è approvato con l astensione dei Comuni di Livinallongo, Vallada, Voltago, Perarolo, S.Pietro, Pieve di Cadore, Valle di Cadore, assenti alla seduta. 6. DGR n.693_2013 Determinazione della pesatura delle determinazioni dei soggetti coinvolti nel procedimento di valutazione annuale dei Direttori Generali delle A.Ulss, Ospedaliere e dell IRCCS anno 2015; Il Presidente spiega all assemblea come nella seduta del Comitato Esecutivo del giorno precedente sia data illustrazione dei risultati ottenuti rispetto al conseguimento degli obiettivi 2015 della decaduta Direzione Generale dell Ulss e propone di adottare la stessa metodologia dello scorso anno dando delega al C.E. per la determinazione della valutazione. La Conferenza delega al Comitato Esecutivo - Approvata all unanimità. Il Presidente convoca i membri del C.E. per una seduta al termine della Conferenza. 3. Finanziamento progetti di Sostegno educativo domiciliare per minori e inserimenti in Comunità. Contributo Consorzio BIM ; Presidente Introduce l argomento sottolineando come, proprio su suggerimento ed indirizzo della Conferenza, si è interloquito con il Consorzio BIM al fine di ottenere una contribuzione utile al finanziamento della gestione della tutela dei minori da parte degli Enti. Il risultato è stato l impegno ad una contribuzione pari ad ,00 a favore dell intero territorio provinciale. Si tratta ora di definire i metodi di ripartizione del contributo. Non è un operazione semplice dato anche il fatto che ulss 1 e ulss 2 adottano approcci di gestione diversi a questa tematica. Passa la parola al Segretario assieme al quale si è confrontato della materia con i referenti del Consorzio Bim. Segretario Premette come da anni si fa riferimento a soggetti non istituzionalmente deputati a questo compito (Fondi Gal e Fondazione Cariverona) per sollevare almeno in parte gli Enti dalla gestione delle attività preventive o riparative a favore di minori in condizioni di disagio. Spiega come nel confronto con il Consorzio BIM si è affrontato il problema del diverso approccio delle due Ulss nella trattazione di questo tema. Si è quindi dovuti partire dalla sottolineatura dell importanza dell attività preventiva messa in atto dalla Ulss 1 con le attività educative domiciliari. Segue illustrazione del Segretario e della dott.ssa Arrigoni responsabile IAF Ulss 1 supportata da slide. 3

4 Spesa inserimenti comunità 2014 Spesa totale Spesa a carico Comuni Numero utenti Spesa media , ,81 Si sottolinea il costo medio per la spesa in inserimenti in Comunità Spesa per attività educative domiciliari Spesa totale finanziata con risorse esterne per conto dei comuni Numero utenti Spesa media , ,01 Viene evidenziato il costo medio relativo a gestione di minori in situazione di disagio mediante attività educative domiciliari, finanziate con risorse diverse da quelle degli Enti. Attività educative domiciliari erogate dall Ulss 1 Numero di utenti presi in carico direttamente da educatori Ulss 57 Spesa teorica a carico Ulss ,08 Riferimento normativo LEA (DGRV 3972/02) 4

5 Alcune attività educative particolarmente complesse vengono gestite direttamente dall Ulss con oneri a proprio carico in ottemperanza alla DGRV 3972/02. Tutela minori Spesa totale servizio tutela ,27 Trasferimento dai Comuni (1 pro capite) ,00 Quota servizio a carico Ulss ,27 L Ulss 1 interviene anche nella gestione complessiva della tutela minori per un importo superiore a quanto finanziato dai Comuni con la quota capitaria dedicata. Andamento inserimenti in comunità Il trend è in aumento anche a seguito della crescente incertezza sulle risorse per AED Evidenziazione di come ad una riduzione degli investimenti nelle AED o l incertezza sull esistenza delle risorse, corrisponda un innalzamento degli inserimenti nelle comunità educative. Richiesta contributo BIM Valore totale stanziamento ,00 Modalità di ripartizione fra Conferenze Popolazione Popolazione Ulss 1 Ulss 2 5

6 Il Consorzio ha ipotizzato di poter investire su questo settore una cifra complessiva annua di ,00 per l intera Provincia, con modalità di ripartizione fra i due territori fra le Ulss in quota capitaria. Ripartizione contributo 40% investite su AED 60% compartecipazione costi dei Comuni per inserimenti comunità Proposta di ripartizione del contributo del consorzio BIM. Modalità di gestione AED: gestione diretta da parte dell Ulss Approvazione del progetto quadro di tutela del minore in UVMD cui partecipa anche l assistente sociale del Comune Individuazione soggetto erogatore servizio Pagamento del soggetto erogatore con utilizzo diretto dei fondi stanziati dal Consorzio BIM. Individuazione dei compiti relativi alla gestione delle AED da affidare alla Ulss assieme alle risorse dedicate per queste attività. 6

7 Modalità di erogazione contributi per sostentamento rette in comunità educative Ipotesi A: Distribuzione pro capite ai Comuni anche in assenza di utenti inseriti per anno di competenza (creazione di un fondo vincolato) Ipotesi B: Distribuzione del contributo sulla base della spesa sostenuta nell anno dal singolo Comune Il Soggetto erogatore può essere l Ulss di competenza cui è delegata la tutela minori ed ha controllo sugli inserimenti, ma anche dal Consorzio Bim sulla base della spesa dichiarata dai singoli Comuni. In ogni caso la dimensione del contributo al singolo Ente è conoscibile solo a consuntivo sulla base della spesa totale effettivamente sostenuta dai Comuni (detratta la eventuale compartecipazione della famiglia). Diverse ipotesi di utilizzo delle quote erogate dal consorzio direttamente a favore dei Comuni e sulle quali i Sindaci si devono esprimere. L assemblea si deve esprimere quindi sui seguenti temi: 1. Percentuale di ripartizione delle risorse fra AED ed ristoro per inserimenti in Comunità educative per minori 2. Opzione fra ipotesi di riconoscimento di quota fissa ai Comuni per spese sociali e quota variabile per spese sostenute per inserimenti in Comunità educative per minori 3. Modalità di erogazione delle risorse a favore dei Comuni Dott. ssa Arrigoni Ribadisce come fino a giugno di quest anno le attività educative (seppure contratte) sono finanziate con risorse straordinarie. Ora non si riesce più a fare riferimento a queste risorse perché il GAL non finanzia più queste attività e perché la Fondazione Cariverona non prevede più il finanziamento di queste attività. Si è provato ad inseguire i bandi FSE, così come a rimodulare il progetto per ottenere il finanziamento di Fond. Cariverona. Rimane sempre la possibilità di finanziare le AED da parte dei singoli Comuni. Presidente Interviene per chiedere se l investimento sulle AED risulti anche uno strumento efficace per ridurre gli inserimenti in comunità che presentano altissimi costi e risultati relativi per i ragazzi. Si tratterebbe in questo senso anche di un investimento utile alla riduzione dei costi. Dott. ssa Arrigoni Spiega come negli anni si sia visto che investendo molto sulle AED si riscontra una riduzione degli inserimenti. L aumento degli inserimenti è comunque dato anche dall aumento del disagio minorile in forte aumento, dovuto alla crisi del nucleo familiare, dove si riscontra una vera e propria emergenza. Variando la risposte si può cercare di evitare l inserimento in Comunità educativa proponendo fin dove possibile attività che permettano il permanere a domicilio. Per avere risultati dalle AED si compie un percorso anche con i genitori affinchè ci siano effetti positivi anche terminato il periodo di attività. Non c è un automatismo comunque, e i dati si possono verificare solo a consuntivo perché in alcuni casi si può intervenire solo con inserimenti in comunità, ma i dati sino ad ora raccolti confermano quanto espresso. Presidente Spiega la proposta originaria di ripartizione fra AED ed inserimenti in comunità e ritiene che come proposta sia congrua. 7

8 Ritiene che comunque la quota del 60% sia da destinarsi a ristoro della spesa per inserimenti in comunità, vista l entità di questa spesa che tra l altro risulta imprevista. Ritiene quindi importante anche la distribuzione delle risorse BIM a consuntivo sulla sola spesa riferita agli inserimenti in comunità. Va fatto un lavoro molto importante di contenimento di questi costi che appaiono non più sostenibili. Quindi va fatto un lavoro sia con il Tribunale dei minori sia con una gestione di budget della materia. S.Da Roit -Agordo Chiede spiegazioni in merito alla spesa dalle AED e la ripartizione fra costi dei Comuni e costi Ulss. Prende atto che i minori in carico alle AED sono in totale quasi 100. Per quanto attiene il trasferimento di 1,00 pro capite per il costo della tutela minori, evidenzia che sarà in riduzione il trasferimento al servizio data la diminuzione della popolazione, con costi che rimarranno fissi. Prende atto della spiegazione della funzionaria Ulss che illustra come la quota di 1 appare già come rimborso forfettario assolutamente insufficiente a pagare il costo del servizio. Si chiede quindi che disponibilità avrà e che futuro potrebbe avere questo servizio. Condivide la ripartizione del contributo fra AED ed inserimenti in comunità (40% -60%). Condivide impostazione del Presidente per cui le risorse diverse da quelle per le AED vadano impiegate tutte per sostenere gli inserimenti in comunità L. De Martin- Auronzo Chiede di poter verificare l aumento della percentuale di risorse da investire sulle AED, in quanto si tratterebbe di investire sulla prevenzione piuttosto che attività riparative. Sposa l ipotesi di ripartizione sulle sole spese per inserimenti in comunità, sebbene Auronzo non abbia al momento casi. Presidente Mette all approvazione le seguenti decisioni Ripartizione del finanziamento spettante all Ulss 1 a) 40% per AED- 60% per inserimenti in comunità b) Ipotesi B di finanziamento, quindi vengono riconosciute risorse ai soli Comuni che subiscono spese per inserimenti in Comunità di minori. c) Erogazione diretta del Consorzio ai Comuni ristorati per spese in inserimento in comunità di minori. L eventuale cifra non spesa relativamente ad un anno, potrà essere investita a ristoro dell anno successivo o investita su AED. Le decisioni vengono approvate all unanimità e tutti convengono sulla necessità di garantire per più anni tali risorse. 7. Minori stranieri non accompagnati - Gruppo appartamento. Sperimentazione Presidente Spiega come sia un tema che riguarda in particolare Belluno e Feltre ma non soltanto. La cifra prevista per l accoglienza degli immigrati adulti ( 35,00 al giorno) è più che sufficiente mentre per la gestione dei minori è assolutamente insufficiente e finisce che a sostenere la spesa sia il Comune dove sono insediati. Siccome di tratta di ragazzi di anni, quindi non bambini, si è pensata una sperimentazione mediante attivazione di esperienza di gruppo appartamento per una gestione più adeguata alla loro età e più economica. La Regione ha valutato positivamente questa proposta, si tratta ora di dare effettivamente avvio a questa progettazione, mediante predisposizione di bando di gara da parte del Comune di Belluno. 4. Piano di Comunità e Ripianificazione PdZ 2016 Passa la parola alla dott.ssa Bertoldi Responsabile attività amministrativa sociale di Distretto. 8

9 Comunica il rinvio dell approvazione della Ripianificazione del Pdz per 30 giugno 2016 con comunicazione della Regione al 6 aprile. Ritiene che entro fine maggio si potrà discutere della programmazione, dato che i tavoli hanno già fatto buona parte del lavoro. S.Da Roit - Agordo Interviene per chiedere l invio di dati in tempi utili ad una adeguata approfondita lettura. 5. Linee di Bilancio di previsione anno 2016.Quote capitarie per finanziamento dei servizi sociali di competenza degli Enti Locali e delegati all Ulss n. 1 Il Presidente prima della trattazione del tema relativa al bilancio sociale, passa la parola al dott. Dei Tos DSSFT per un intervento. DSSFT Si dichiara onorato di poter lavorare per questa Provincia alla quale è molto legato in quanto amante di montagna e luogo sempre scelto per i momenti di riposo, tanto da aver più volte pensato di venire a fare il medico da queste parti. Ha accettato quindi con entusiasmo la proposta di questo incarico, anche se avrebbe preferito lavorare in questo territorio in un periodo meno difficile da un punto di visto economico, momento duro per tutto il Paese ma a maggior ragione per le zone di periferia che nei momenti di crisi viene dato per scontato soffrano più di altre. Ci sono dei timidi segnali di ripresa, e vuole comunque approcciare l incarico con un atteggiamento positivo, anche se ha preso atto della sensazione di territorio un ferito che ha subito negli anni delusioni. Si deve comunque guarire dalle ferite e guardare positivamente in avanti, perché non ci sono alternative a guardare con ottimismo al futuro attuando un grande progetto di valorizzazione della salute in montagna, in modo da poter indurre chi finanzia i servizi ad erogare le risorse necessarie. Tutto in montagna costa di più. Avere un figlio a Caprile è più onerose che averlo a Treviso. Le scelte fatte in questo territorio sono complesse perché hanno dei costi di realizzazione enormi. Ci sono difficoltà ineludibili. Come i maggiori costi che solo chi vive la montagna può conoscere perché altrove non sono capibili. E importante testimoniare queste realtà, far capire come gli stessi trasporti incidano sul tempo di servizio dedicato ai servizi. Vanno quindi fatte capire queste difficoltà e nel contempo orientare le scelte di salute su progetti sostenibili e credibili. I problemi della montagna non appartengono però solo alla provincia di Belluno ma anche ad altri territori europei. Bisogna fare bench marketing con queste zone per capire come loro riscontrano i problemi e capire se ci sono progettualità innovative che possono tornare utili al nostro territorio, magari modificando alcune impostazioni. Basti pensare che in Europa su sono per l ospedale e 70 per il territorio. In Italia siamo ancora al 49/51. Il disagio della Provincia è evidente anche dai dati del tasso dei suicidi che è il doppio rispetto alla media. Anche le questioni relative ai minori sono spesso assolutamente gravi e coinvolgono ragazzi con prospettive di vita già compromesse e spesso legate anche a conseguenze giuridico penali pesanti. Ci sono situazioni davvero difficili da un punto di vista umano psicologico e morale che rendono la complessità dei temi trattati dal sociale, al quale per contro vengono assegnate comunque risorse limitate. Si tratta di questioni di cultura politica ed anche di scelte etiche che la comunità deve fare in questo senso in merito alla allocazione delle risorse. Si tratta allora di avere la forza di fare scelte che tutelino quello che serve e incidano su quello che serve, rinunciando ad altre che servono meno. Siamo tra l altro anche in una situazione per cui il mondo del volontariato è stato appesantito da una serie di procedure burocratiche che spengono l entusiasmo di questo mondo. Senza volontari si incrina davvero un sistema anche assistenziale anche visto che il 75% dell assistenza volontaria agli 9

10 anziani la fanno i pensionati e il rinvio della uscita dal mondo del lavoro incide anche in questo perché si fa fatica a 70 anni a farsi carico di una persona di 80/85. Le difficoltà sono tante ma bisogna avere speranza, intelligenza e solidarietà fra gli Amministratori perché al di là delle visioni politiche si può avviare un percorso vincente solo in un ottica solidaristica per cui l interesse comune prevale su quello del singolo. Il suo impegno sarà indirizzato a mantenere l unità fra i rappresentati delle comunità cercando di indirizzare le scelte verso progetti davvero utili, scelti con ragionamento e con il cuore perché senza questo la gente di questa terra non non potrà mai essere adeguatamente sostenuta. Presidente Ringrazia il dott. Dei Tos per quanto espresso e spiega come questa Conferenza sia stata sempre attiva anche nei confronti della Regione assumendo un ruolo anche propositivo con definizione di atti concreti, palesando la volontà di non arrendersi alle difficoltà. Confida nella collaborazione con l Ulss 1 e non nega che potranno esserci anche momenti complicati data la situazione particolare e la giusta richiesta del territorio. Passa quindi la parola alla dott.ssa Bertoldi per la trattazione del punto 7 all ordine del giorno: 5. Linee di Bilancio di previsione anno 2016.Quote capitarie per finanziamento dei servizi sociali di competenza degli Enti Locali e delegati all Ulss n. 1- approvazione delibera quote capitarie F.Bertoldi Inizia spiegando quali siano le dimensioni del bilancio sociale dell Ulss 1 ovvero costi e ricavi di quota dei servizi finanziati con le quote capitarie dei Comuni. Il bilancio deve realizzare un pareggio. Bilancio Economico Preventivo 2016 Il Bilancio Economico Preventivo 2016 parte Sociale costituisce uno stralcio - 9 ML su 16, oltre 22 ML del FNA- delle risorse necessarie alla erogazione delle prestazioni e dei servizi socio-sanitari e sociali gestiti dall A.Ulss per conto dei Comuni riferiti sia alle ex funzioni obbligatorie che alle funzioni delegate. Rappresenta Ricavi e Costi finanziati con spesa sociale con riferimento in modo particolare alla determinazione delle quote capitarie a carico degli Enti Locali Page 1 10

11 RICAVI Bilancio Sociale 2016 Linee essenziali REGIONE a titolo di indistinta (ca 900 mila euro) Stima dei trasferimenti regionali previsti nella misura delle assegnazioni a Consuntivo 2015: - Ex Fondo Regionale Sociale Indistinto ,95 - Finanziamento Regionale per Vitto e trasporto utenti frequentanti i Centri Diurni per Disabili ,00 REGIONE contributi vincolati (ca 170 mila euro) Progetti attivati nel 2015 con prosecuzione nell anno 2016 Page 2 Spiega le fonti finanziamento del bilancio Sociale. Denuncia il ritardo nella quantificazione ufficiale del Fondo sociale indistinto che arriva sempre a fine anno. Il fondo sociale indistinto è l unico finanziamento regionale che tiene conto del fattore montagna (altimetria e densità della popolazione) per cui per noi è fondamentale che venga confermato con la spesa su base storica. Pare che sul bilancio regionale ci sia una dotazione utile al finanziamento del fondo anche quest anno ma finchè non viene assegnato non ci sono certezze. Presidente Aggiunge che da incontro con Ass Lanzarin si è appurato l impegno della stessa di fare il riparto del Fondo sociale indistinto a giugno. Ha chiarito che se il riparto non fosse coerente con le previsioni sarebbe un evento infausto con relative conseguenze ed iniziative da parte della Conferenza. Anche lui puntualizza come il fondo indistinto sia l unica a riconoscere le difficoltà della montagna. E evidente che un territorio con le nostre caratteristiche debba prevedere finanziamenti utili a contrastare le difficoltà di erogazione dei servizi. F.Bertoldi Nel 2005 il oltre 1 milione 66 mila oggi si attesta a 866mila circa. Anche il fondo per trasporto utenti ha avuto diverse traversie ed ora è comunque ridotto rispetto al 2011 di circa la metà. Esistono altri finanziamenti vincolati per area minori ed area disabilità. 11

12 RICAVI Bilancio Sociale 2016 Linee essenziali A.Ulss n.1 Fondo Sanitario Aziendale e FNA (ca 2,5 ML euro) - Impegnative di Residenzialità, costi Convenzione Ulss/Centri di Servizio per attività riabilitative residenziali e rette utenti ASILARI ospiti della RSA Anziani Agordo: - Impegnative di Cura Domiciliare ICDa/ICDp AREA DISABILI servizi alla persona garantiti attraverso il Bilancio Sociale - Impegnative di Cura Domiciliare ICDb ADI-SAD AREA ANZIANI A.Ulss n.2 per propri utenti in carico ai servizi Ulss 1 (ca 50 mila euro) - Rette propri utenti per servizi resi da Ulss 1 (RSA Disabili Gravi, Centri Diurni per persone disabili, Servizio Integrazione Scolastica e Sociale) Page 3 Fondi sanitari che diventano ricavo per finanziare le attività sociali. Spiega chi sono gli utenti asilari, ovvero utenti ex psichiatrici ospitati nella RSA di Agordo con intera quota a carico sanitario. RICAVI Bilancio Sociale 2016 Linee essenziali UTENTI per prestazioni sanitarie e sociosanitarie a rilevanza sanitaria erogate a privati (ca 2,2 ML euro) Funzioni Obbligatorie (Area Disabilità) = 356 mila euro Funzioni Delegate (Area Anziani) = 1,8 ML euro Contributi da ALTRI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI (184 mila euro) Progetti attivati nel 2015 con prosecuzione nell anno ,96 FINANZIAMENTO FONDAZIONE CARIVERONA (disponibilità residue del finanziamento complessivo 2015 di ,00) per progetti educativi domiciliari di protezione e tutela di minori con capacità di copertura costi fino a giugno 2016; ,73 FINANZIAMENTO INPS-Gestione Dipendenti Pubblici per conclusione Progetto Home Care Powerpoint Premium Templates Bando 2014 (scadenza giugno Page ). Da altre fonti di ricavo sono stati calcolati solo i finanziamenti certi sopra descritti. 12

13 RICAVI Bilancio Sociale 2016 Linee essenziali COMUNI per spesa corrente (3,2 ML euro) - adeguamento ai fini del pareggio delle quote capitarie distinte per ex funzioni obbligatorie, funzioni delegate e finanziamento fondi di solidarietà: funzioni obbligatorie 2,6 ML euro funzioni delegate (SAD, PASS, INFORMA IMMIGRATI,TUTELA MINORI) = 435 mila euro Fondi di Solidarietà per le persone con disabilità inserite in strutture residenziali (Comunità Alloggio Disabili Cadore, Comunità Alloggio Disabili Belluno) = 122 mila euro e Fondo di Solidarietà per un utente presso RSA Anziani Marmarole di Pieve di Cadore 16 mila euro. Page 5 I ricavi prodotti dalle quote dei Comuni finanziano i servizi sino ad ottenere il pareggio di bilancio. Le quote si dividono fra quote per funzioni obbligatorie (area disabili) quote delegate (area minori da parte di tutti, aree diverse da parte di alcuni territori) fondi di solidarietà. Bilancio Sociale 2016 Linee essenziali Adeguamento Quote capitarie dei Comuni Il significativo costante calo della popolazione (saldo naturale negativo, diminuzione popolazione immigrata regolarizzata, trasferimenti di residenti fuori provincia) comporta, fra gli altri effetti, forti riduzioni del sistema di finanziamento per quote capitarie. A prestazioni e servizi invariati rispetto all anno 2015, il solo calo della popolazione tra il 2015 e il 2014, produce autonomamente una contrazione di ricavi stimata in 48 mila euro pari a un incremento sulla quota nominale per il finanziamento delle funzioni obbligatorie di 0,39/abitante. Page 6 Nell anno 2015 si sono persi 860 abitanti e il dato è il migliore degli ultimi anni ci sono state annualità in cui si sono perse 1200 persone. Il calo della popolazione comporta una riduzione dei ricavi automatico di quindi per garantire lo stesso livello di servizi si deve aumentare la quota nominale di 0,39. 13

14 ANNO 2016 Bilancio Sociale 2016 Variazioni significative tra 2015 e 2016 a prestazioni e servizi invariati MINORI RICAVI BPEA 2015 riferimento BPEA 2016 riferimento Differenza = quote pc (+/-) Ex Fondo Indistinto Regionale DDR 37 del Parametri obiettivi (LR 11/2001) ,90 DGR 2818/ ,95 15/12/ ,95-0,18 Contributo Regionale a ristoro quota parte spese "Vitto e Trasporto" utenti Centri Diurni Disabili ,00 DGR 2818/2014 DDR 62 del ,00 30/12/ ,00-0,06 Calo popolazione abitanti Effetto sulla quota (da /2014 a /2015) NOMINALE di 20,77 Finanziamento Comuni FF.OBBL ,70 dell'anno , ,50-0,14 Calo popolazione abitanti (da /2014 a /2015) Finanziamento Comuni MINORI Effetto sulla quota di cassa di 1, ,00 dell'anno ,00-850,00-0, ,45-0,39 Quota nominale teorica 2016 di Rispetto alla Quota nominale 2015 di 21,16 20,77 Page 7 Spiegazione della formulazione dell aumento della quota capitaria per voce di spesa. La diminuzione del ricavo per il trasporto disabili è dato dalla diminuzione del numero di utenti e non comporta una conseguente riduzione del costo di erogazione del servizio che si basa su costi fissi di gestione. La quota nominale teorica del 2016 si attesta ad 21,16 a fronte di quella approvata nel 2015 per l anno in corso prevista ad 20,77. Azioni di contenimento e/o riduzione costi MAGGIORI/MINORI COSTI Gestione Centri Diurni per Disabili Cadore/Agordo/Belluno. Solo frequenza. Escluso Trasporto ,77 Gestione Prestazioni e Servizi AREA MATERNO INFANTILE Cadore/Agordo/Belluno. Esclusi finanziamenti vincolati ,18 Minori costi Ufficio di Piano e Conferenza dei Sindaci ,87 Contributi ,00 Premi di assicurazione - Formazione e costi per trasferte, rimborsi chilometrici, missioni e costi accessori alla formazione ,00 BPEA 2015 riferimento BPEA 2016 riferimento Differenza Contratti di gestione 2014/2016 con Cooperative Sociali (escluso Trasporto) ,70 Spazio Adolescenti e Sostegno alla Genitorialità. Contratti di gestione annuali con Cooperative Sociali (finanziati con fondi ordinari di bilancio) ,51 Finanziamento Ufficio di Piano di Zona, Tavolo Tecnico Immigrazione/Tirocinio per aggiornam.dati socio-economici, FF.Giuridiche Conf.Sindaci ,76 Accordo di Programma x UICAA e Ausilioteca Fin.Amm.Provinciale - Ripristino Premi di assicurazione - R.C. Professionale ,00 Piano Formativo Aziendale Estratto Funzioni Obbligatorie Aree Disabilità e Materno Infantile ,00 = quote pc (+/-) Combinazione minori costi Centro Diurno Agordo (-24 mila) maggiori costi ins.to utenti Extra Ulss c/o Castel Monte (+14 mila) ,07-0,08 A dicembre 2015 proroga tecnica 3 mesi. Nuovi affidamenti e collegati aumenti IVA dal 4% al 5% da Aprile ,34 0,01 Eliminazione costi Bando Tavolo Tecnico Immigrazione, Tirocini e Riduzione costi FF.Giuridiche CdS ,11-0,11 Anno "PONTE" tra vecchio e nuovo Piano di Zona ,00-0,17 Premi di assicurazione - R.C. Professionale ,00 0,19 Piano Formativo Aziendale Estratto Funzioni Obbligatorie Aree Disabilità e Materno Infantile ,00-0, ,84-0,19 Quota nominale risultante ,97 0,20 di cui Quota di Cassa 19, ,00 Quota finanziata da accantonam 1, ,20 Differenza quota NOMINALE 2016 / Quota NOMINALE 2015 (+/-) Page 8 0,20 Per contenere l aumento della quota sono state attivate iniziative di riduzione dei costi frustrate però dalla registrazione di maggiori costi inderogabili come descritto dalla slide. Ad esempio la rinegoziazione dei costi di erogazione del servizio per Centro Diurno disabili di Agordo ha comportato un risparmio di ,00 ma ci sono stati maggiori costi per circa a causa dell emigrazione di alcuni utenti verso altre ulss con addebito di relativi costi. 14

15 Incide anche l aumento dell iva per gli affidamenti a cooperative anche se in modo marginale per quest anno. Ridotte anche le spese per Ufficio di piano e segreteria della Conferenza. La UICAA viene finanziata con avanzo di gestione dello scorso anno. Si sono dovuti aumentare i premi di assicurazione. Dopo una fase di sperimentazione di autoassicurazione si è tornati per il 2016 al pagamento di premi per sinistri sino a con registrazione dei relativi costi. Queste operazioni comportano una determinazione della quota nominale per il 2016 ad 20,97. Quote capitarie dei Comuni La verifica puntuale dei fattori produttivi dei LEA sociosanitari/sociali e il rigido contenimento della spesa corrente determinano, per l anno 2016, in 20,97 il valore della quota nominale mantenuta sui valori degli ultimi sei anni, (dal 2010 al 2015: 20,03 / 20,25 / 20,52 / 20,67 / 20,76 / 20,77). quota/ab. nominale popolazione riferimento A fronte di eventuali minori ricavi decisione dell adeguamento delle quote o riduzione dei costi anche successivamente all approvazione del BEP (variazione di bilancio). Finanziamento Comuni Bilancio , , , , , , , , , , , , , ,20 Page 9 Dal 2010 al 2016 si sono persi 5200 abitanti per un valore di , invece sono stati richiesti solo in più per finanziare gli stessi servizi. La differenza scaturisce dalla riduzione di tutte le fonti di spesa. Bilancio Economico Preventivo 2016 Il valore per cassa della quota capitaria passa da 18,50 degli anni 2009/2015 a 19,50 per effetto della progressiva riduzione degli accantonamenti del fondo ex debiti verso Comuni, che ha permesso negli ultimi sei anni (dal 2010 al 2015) di mantenere la quota ferma al valore di 18,50/ab. Page 10 15

16 Negli ultimi anni si è riusciti a determinare una quota costante di cassa ad 18,50 mediante applicazione del fondo accantonato negli anni (ex debiti verso Comuni) che però si è nel frattempo esaurito. La mancata possibilità di far ricorso al fondo accantonamenti dei Comuni impone l aumento delle quote capitarie di 1 per il Bilancio Economico Preventivo 2016 Quote capitarie a carico dei Comuni per funzioni obbligatorie Quota pro capite (nominale) Quota pro capite (per cassa) 20,97 19,50 Quote pro-capite a carico dei Comuni per funzioni delegate: Distretto n.1 Cadore: Servizio Tutela Minori 1,00 Fondo di solidarietà per disabili c/o C.All.Venas 1,50 Fondo di solidarietà per utente c/o RSA Marmarole 0,44 PASS Cadore 2,97 Distretto n.2 Agordo: Servizio Tutela Minori 1,00 SAD Agordo 9,85 PASS Agordo 1,48 Informa Immigrati Agordo 0,73 Distretto n.3 Belluno: Servizio Tutela Minori 1,00 Fondo di solidarietà per disabili in struttura Powerpoint residenziale Templates 1,00 Page 11 Specifica delle quote per funzioni delegate. Bilancio Economico Preventivo 2016 Funzioni obbligatorie Applicazione debiti verso Comuni al BEP 2016 per funzioni obbligatorie ,20 di cui: ,20 per contenimento quote p.c ,11 spese una tantum Residuo accantonamento stimato ,00 Page 12 Quest anno verranno applicati ,00 per contenere la quota di cassa ad 19,50 lasciando residuo per il 2017 di Quindi il prossimo anno non ci saranno risorse per abbattere la quota nominale. 16

17 Bilancio Economico Preventivo 2016 Funzioni delegate Applicazione debiti verso Comuni al BEP 2016 per funzioni delegate: Distretto n.1 Cadore 0,00 Distretto n.2 Agordo ,66 Applicazione al BEP ,66 Page 13 Il bilancio economico prevede anche spese per interventi in RSA con utilizzo del fondo delle quote funzioni delegate. Su richiesta del Sindaco Grones si specifica che gli investimenti in RSA di Agordo riguardano interventi in struttura al Polifunzionale. Il dettaglio è contenuto nel centro di costo della RSA. L automezzo previsto viene acquistato per il servizio disabili del territorio di Belluno, mentre i computer sono destinati in via trasversale a tutti i territori con precedenza ai mezzi più obsoleti. Bilancio Economico Preventivo 2016 Proposta per pagameto quote Funzioni obbligatorie: - 30% aprile - 30% giugno - 30% settembre - 10% entro l'anno di competenza o al momento dell'approvazione del conto di esercizio Funzioni delegate: - gennaio/aprile /12 - maggio/giugno /12 - luglio/settembre /12 A decorrere dal subentro dell Azienda Consortile sarà cura della stessa provvedere alla fatturazione attiva agli utenti ed introitare le quote di finanziamento da parte dei Comuni per il periodo di competenza. Page 14 Modalità di rateizzazione delle quote. In virtù della restituzione delle deleghe previste dal primo ottobre si tratterà di effettuare un saldo rispetto al pareggio del centro di costo alla data del passaggio. 17

18 Bilancio Economico Preventivo 2016 NODI CRITICI Finanziamenti regionali: Fondo Indistinto e finanziamento per spese vitto e trasporto utenti Centri Diurni disabili Crediti verso alcuni utenti (ospiti delle Strutture Residenziali per disabili) ,78 È vincolante utilizzare le risorse accantonate da donazioni per far fronte a crediti che potrebbero rivelarsi non esigibili Page 15 Oltre al mancata definizione del Fondo sociale indistinto rimane il problema dei crediti verso gli utenti ancora esigibili per i quali è stato dato mandato ad un avvocato di procedere con pagamento ingiuntivo per evitare che tale somma incida sul bilancio sociale. Bilancio Economico Preventivo 2016 COSTI Sistema integrato locale di offerta inalterato Adeguamento costi applicato solo nei seguenti casi: - Personale dipendente: Responsabile Ufficio di Piano - Acquisto prestazioni socio-sanitare: contenuto aumento per effetto iva- Rinnovo affidamenti a condizioni economiche invariate e in un caso con riduzione dei costi - Attività progettuali: garantite attività collegate ai LEA area disabilità e infanzia e adolescenza attraverso finanziamenti esterni. A rischio interruzione gli interventi educativi domiciliari - Investimenti: Con riferimento alle funzioni obbligatorie inseriti solo inevstimenti indifferibili e obbligati. Page 16 Elenco degli unici costi adeguati. Si specifica che i costi relativi ai servizi affidati hanno come base di calcolo il costo del lavoro delle CCNL delle cooperative del Come investimenti fatto solo acquisto di un mezzo ma il parco auto è clamorosamente obsoleto. 18

19 La Conferenza dei Sindaci Rifinanzia il fondo di a sostegno delle iniziative progettuali dell Area Disabilità ( ) a sostegno dell Area Infanzia, adolescenza, famiglia, minori in condizioni di disagio e giovani (3.000 ) Page 17 La Conferenza rifinanzia un fondo di per cofinanziamento Progetto Vita indipendente (disabilità) e formazione nell area Infanzia Adol. Famiglia. Conclude chiarendo che la riduzione di entrate di dovuto al calo della popolazione è stato quasi interamente contenuto con tagli continui. Ora non si sa dove tagliare ulteriormente. Rimane solo il progetto Stacco che vale Esce Limana alle ore Conferenza composta da 19 membri. Presidente Parte dalla considerazione dell aumento di 1,00 della quota per cassa che rappresenta un onere non indifferente da mettere nel bilancio dei Comuni. Considera quanto esposto in merito alla diminuzione della popolazione che riduce le risorse per finanziare gli stessi servizi. Richiama la distinzione fra le funzioni Lea e quelle non Lea, va verificato cosa è obbligatorio garantire e cosa no. Sulle prestazioni Lea va fatta una attenta valutazione dei costi perché si è arrivati ad un limite non superabile. Lo scorso anno per finanziare queste attività a Belluno sono stati sottratti alla Casa di riposo ,00 a testimonianza della difficoltà di recuperare le risorse. Va quindi affrontata nei prossimi giorni una profonda analisi della spesa delle funzioni obbligatorie e delegate perché è evidente che non si può mantenere tutto. Va trovata una soluzione sostenibile. Ci sono alcune voci sulle quali si può fare un analisi serena tutti assieme per riorentare i servizi e permetterne la sostenibilità. Capisce vada approvato il bilancio ma dal giorno successivo va analizzata la spesa. Evidenzia che la situazione è stata rappresentata anche da altri Enti. L. De Martin Auronzo Dichiara imbarazzo perché era venuto con l intenzione di collaborare. Ed ha apprezzato l intervento del DSSFT sulla ricerca di nuovi modelli andando a scoprire cosa fanno nei paesi dove si è investito sui servizi territoriali. Quanto prospettato ora però appare critico sia dal punto di vista della forma che della sostanza. La forma perché ci si trova a dover decidere all ultimo minuto su situazioni già decise e conclamate per non interrompere i servizi. Sulla sostanza si va sempre a chiedere ulteriori sforzi ai Comuni e appare evidente che il prossimo anno non si potranno erogare servizi. 19

20 Servono maggiori risorse. Esemplifica con i dati riferiti alla sottodotazione di personale del servizio psicologo sul territorio del Cadore e alle autorizzazioni di assunzioni concesse dalla Regione. A fronte di un sottorganico di 4 unità la Regione ne autorizza 1. Oppure viene proposto il progetto degli psicologi sul territorio pagato ancora una volta dai Comuni. Se si guardano i dati di finanziamento dei servizi con la confinante provincia di Bolzano si vede una disparità di trattamento economico clamorosa. E giunto il momento di andare a chiedere le risorse in modo convinto dove possono essere recuperate. Si dichiara incerto sul voto a favore perché forse è il caso di dare un segnale chiaro. S.Da Roit Concorda con quanto espresso negli interventi precedenti. Richiama quanto detto dal dott. Dei Tos dove si dà per scontato che il costo in montagna sia maggiore per erogare servizi, e che nelle zone periferiche si patisca maggiormente. Infastidisce che la cosa venga data per scontata. Ritiene che tutti i fondi della Regione debbano contenere il differenziale montagna e non solo il Fondo indistinto. Facendo i conti a spanne dell effetto della quota nominale considera che per Agordo vale 3000 che non rappresenta un piccolo sacrificio. Ricorda come si sia già attuata la tattica di non approvare il bilancio ma non ha portato a nessun risultato. Non si capisce allora a cosa serva la Conferenza perché se vota contrario fa pagare ai cittadini il disagio, altrimenti deve adeguare i propri bilanci. Deve essere evidenziato che il differenziale di montagna venga applicato, altrimenti si dovranno chiudere i servizi e gli utenti dovranno rivolgersi alla Regione. Esprime quindi voto favorevole all aumento delle quote a fronte di un impegno anche da parte della Direzione Strategica di reperire dalla Regione altre risorse, perché è evidente che in queste condizioni il sistema non regge. Ha apprezzato il discorso del dott. Dei Tos ma la direzione strategica deve andare in questa direzione anche se è nominata dal Presidente della Regione. E un dovere spiegare che in queste condizioni il territorio non regge, quindi chiede una collaborazione vera in tal senso dalla Direzione. Suggerisce di valutare il noleggio anziché l acquisto dei mezzi. Ricorda come il dott. Tanzarella aveva annunciato che si sarebbe arrivati a questa situazione, ma anche nei piccoli comuni tali aumenti diventano difficili da gestire. DSSFT Quando parlava di costi più alti dati per scontati dalla Regione non intendeva dire che è giusto, ma una semplice presa d atto dei fatti. Chi sta più vicino al centro decisionale è storicamente favorito nella assegnazione delle risorse. Anche nella precedente esperienza alla periferia di Treviso riscontrava la differenza rispetto all ulss del centro città. Per quanto riguarda i bilanci l azienda garantirà tutto quanto potrà legalmente per finanziare il sociale, ma come espresso precedentemente la parte del leone la fa la spesa sanitaria sui bilanci aziendale. Si impegna anche a trovare altre risorse, ma anche i generosi si stanno rivolgendo sempre al sanitario in questo momento e non al sociale, bisogna creare sensibilità in questo senso. Anche la Fondazione Cariverona pare indirizzata a sostenere il sanitario piuttosto che il sociale. Ci sono dei vincoli di bilancio che sono feroci, imposti dalla Regione a sua volta subiti dal MEF che a sua volta subisce i voleri di Bruxelles. L altro elemento forte è l eliminazione degli sprechi, che ad esempio in sanità sono molto presenti. Sul sociale diventa più complicato individuare gli sprechi perché attendono al disagio delle persone e quindi risulta più difficile misurare la validità di investimenti sul sociale. Si possono però valutare i processi per capire l utilizzo delle risorse, ad esempio valutando i tempi di visita o di monitoraggio degli utenti, il numero di utenti visitati. E un metodo di approccio in fase di costruzione per capire se si sprecano o meno le risorse. 20

21 Ha piena fiducia negli operatori impiegati in questi servizi ma si trova nella situazione di dover verificare questi processi. E vero che le Direzione sono nominate della Regione, ma si sente il dovere di rispondere al territorio e alla popolazione per la quale lavora. Si sente a posto quando alla sera è convinto di aver operato in questo senso soprattutto in questo territorio. S.Da Roit - Agordo Concorda con tutto ma servono dei fatti. Basterebbe un segnale come per le impegnative del FNA che continua a presentare un saldo negativo per noi ed uno positivo per altre realtà territoriali. Sono anni che c è un impegno della Conferenza in tal senso ma non c è mai stato un riscontro dalla Regione in tal senso. La fiducia da parte degli amministratori continua ad esserci perché altrimenti non si potrebbe andare avanti, ma riscontri da parte della Regione sono davvero labili. Se non c è solidarietà fra Sindaci e vertici ulss non si potrà ottenere molto. A. Buzzo S.Stefano Esprime che il voto di oggi risulta estremamente sofferto, concorda con quanto espresso dai sindaci Massaro e Da Roit, anche perché l esperimento del voto di protesta non ha portato a nulla. Non concorda con il discorso fatto da Dei Tos che si debba far riferimento alla generosità della popolazione quanto piuttosto trovare risorse istituzionali certe. E sicura che ora il DSSFT si renderà conto delle difficoltà di questo territorio. Auspica in una maggiore regia politica e nell impegno da parte della Direzione Strategica. Presidente Aggiunge che la Fondazione Cariverona non finanzia più contributi a favore dell abbattimento delle quote di spesa sociale il che è una sciagura. Vuol dire che si possono solo attivare nuovi servizi cui va compartecipata la spesa con conseguente aumento ulteriore. Comunica che ha trovato un interlocutore nuovo ed entusiasta nell assessore Lanzarin che non solo ascolta le istanze del territorio, a differenza di chi l ha preceduta che addirittura suggeriva di non fare la strada fino a Venezia per portare richieste, ma è anche in grado di valutare anche le questioni tecniche che vengono presentate. Il primo impegno che si può prendere è quello di intavolare un tavolo di confronto con la Regione per il riconoscimento del nodo montagna e altre questioni, in piena collaborazione con la Direzione strategica. Non ritiene invece opportuno intavolare trattative con l Assessore alla sanità con cui l unico incontro è stato assolutamente deludente. Propone quindi di procedere con la votazione delle quote capitarie 2016 come proposte dalla relazione della dott.ssa Bertoldi e di convocare il C.E. in pochi giorni per analisi e revisione della spesa per il cui lavoro tutte le indicazioni sono ben accette. Inoltre si fa carico di avviare una fase di confronto con la Fondazione Cariverona affinchè riveda le politiche di finanziamento sul sociale perché il nostro problema oggi non è attivare nuovi servizi quanto piuttosto riuscire a garantire i servizi attuali. Anche con il Consorzio Bim va forse affrontato un discorso più ad ampio respiro rispetto al solo finanziamento della spesa per i minori. Mette a votazione le quote capitarie per l anno di 2016 del bilancio sociale: quota capitaria funzioni tutela minori 1,00 quota capitaria funzioni obbligatorie: Quota nominale (valore che pareggia effettivamente il bilancio sociale) 20,97 Quota per cassa (valore effettivamente a carico degli Enti grazie ad utilizzo del fondo debiti verso comuni) 19,50 21

22 Presenti 19 Votanti 19 Favorevoli 18 Contrari 1 Astenuti 0 Non viene adottata la delibera predisposta essendo state modificate le premesse nel corso del dibattito. 8. Piano di Comunità e Ripianificazione PdZ 2016 Presidente Ricorda come l incarico per l area immigrazione del PdZ sia stato affidato alla dott.ssa Maia con nessun costo per la Conferenza. Agordo si è proposta di far da capofila per quanto riguarda la predisposizione del piano immigrazione che ora è in carico a Belluno che non ha nulla in contrario. Il giorno precedente si è tenuto l incontro regionale per i fondi FAMI per i quali il Comune di Belluno si propone di fare da riferimento per il territorio dato anche che l assessore ed il tecnico del capoluogo sono i riferimenti nazionali dell Anci per questi Fondi avendo quindi disponibilità importanti per la gestione di queste risorse. S.Da Roit - Agordo Ricorda come il comune di Agordo si era reso disponibile a fare da ruolo capofila per l area immigrazione per poter rendicontare anche i fondi PISS, volendo così superare anche l anomalia per la quale il Comune di Agordo era l unico che si faceva carico del sostentamento del punto informa immigrati che altrove era sovvenzionato dal PISS, mediante una rotazione della disponibilità di queste risorse. Ha verificato con la parte tecnica la sostenibilità da parte del Comune anche dei fondi FAMI. Pare che la Regione Veneto voglia una gestione unitaria dei fondi PISS e FAMI e che i fondi del Piano Immigrazione (PISS) verranno ridotti molto. Chiede quindi che a livello di C.E. ci si chiarisca su questo tema e ribadisce la necessità che le progettualità vengano portate sul tavolo tecnico per una più adeguata valutazione e condivisione di tutti gli attori coinvolti. Ribadisce comunque la disponibilità di Agordo a gestire i fondi. La discussione del tema viene quindi rinviata al C.E. 9. Varie ed eventuali HCP Interviene il Segretario in qualità di referente del progetto HCP per riferire che la parte di risorse relative alla gestione del progetto presenta una quota di avanzo che potrebbe essere utilizzata per ristorare le spese di costi amministrativi e burocratici sostenute dagli Enti per le pratiche relative ad utenti HCP. Si propone quindi di destinare parte di queste risorse a ristoro delle spese amministrative degli Enti fino ad un massimo di 500,00 per Ente. Approvato all unanimità. Presidente Chiude la seduta chiedendo ai membri del Comitato Esecutivo di fermarsi per esprimere il parere sulla valutazione annuale dei Direttori Generali delle A.Ulss. Il Presidente chiude la seduta ore Il Segretario della Conferenza Il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell Ulss n.1 dei Sindaci dell Ulss n.1 Arrigo Boito Jacopo Massaro 22

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