30 maggio 2016 Conferenza dei Sindaci Ulss n.1 Belluno. Verbale

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1 Conferenza Sindaci Ulss n.1 Belluno Conferenza dei Sindaci dell Ulss n.1 Belluno Segreteria c/o UOC Amministr.Distretto ULSS n.1 Via Feltre, Belluno Tel.0437/ fax 0437/ maggio 2016 Conferenza dei Sindaci Ulss n.1 Belluno Verbale La Conferenza dei Sindaci dell U.L.S.S. n.1 si è riunita il giorno 30 maggio 2016 alle ore presso la sala del Consiglio del Municipio di Belluno. La riunione è stata convocata con nota prot.n del trasmessa a tutti i Sindaci dei Comuni dell U.L.S.S. n.1. L ordine giorno è il seguente: 1. Progetto - POR FSE "Un territorio che accoglie" a valere sulla D.G.R. 316/16 - Adesione e approvazione quote capitarie di compartecipazione; 2. Adozione delibera di approvazione quote pro capite Spesa Sociale dei Comuni anno 2016 in ratifica a quanto stabilito nella seduta del Presenti Comuni P. A. 1 Belluno P Presidente Jacopo Massaro 2 Chies d Alpago P Assessore del. Fulvia De Battista 3 Alpago p Commissario Nicola De Stefano 4 Limana A 5 Longarone A 6 Ospitale di Cadore A 7 Ponte nelle Alpi p Assessore del. Lucia Da Rold 8 Soverzene A 9 Tambre A 10 Val dizoldo Alto A 11 Zoppe di Cadore P Assessore del. Clementina Sagui 5 Coordinamento Sindaci Bellunese 12 Agordo p Sindaco Sisto Da Roit 13 Alleghe P Sindaco Siro De Biasio 14 Canale d Agordo P Consigliere del. Paola Binotto 15 Cencenighe Agordino A 16 Colle S.Lucia A 17 Falcade P Vice Sindaco del. Giovanni Ferrini 18 Gosaldo P Sindaco Giocondo Dalle Feste 19 La Valle Agordina A 20 Livinallongo A 21 Rivamonte Agordino P Sindaco Valter Todesco 22 Rocca Pietore A 23 S.Tomaso Agordino A 24 Selva di Cadore A 25 Taibon Agordino P Sindaco Silvia Tormen 26 Vallada Agordina A 27 Voltago Agordino A 7 Coordinamento Sindaci Agordino 1

2 28 Auronzo P Sindaco Daniela Larese Filon 29 Borca di Cadore A 30 Calalzo di Cadore P Sindaco Luca De Carlo 31 Cibiana di Cadore A 32 Comelico Superiore P Consigliere del. Alessandro M. Zandonella 33 Cortina d Ampezzo A 34 Danta di Cadore P Sindaco Ivano Mattea 35 Domegge di Cadore A 36 Lorenzago di Cadore P Vice Sindaco del. Paolo Rocchi 37 Lozzo di Cadore A 38 Perarolo di Cadore A 39 Pieve di Cadore A 40 S.Nicolò Comelico A 41 S.Pietro di Cadore A 42 S.Stefano di Cadore P Sindaco Alessandra Buzzo 43 S.Vito di Cadore P Sindaco Franco De Bon 44 Sappada A 45 Valle di Cadore A 46 Vigo di Cadore A 47 Vodo di Cadore A 7 Coordinamento Sindaci Cadore Per la Provincia di Belluno: Raffaella Bordin Gabriella Faoro Silvia Tormen Per META'LOGOS Ricerca Consulenza Formazione: Michele Dal Farra Vice Presidente: In attesa dell arrivo del Presidente apre la seduta Sisto da Roit Vice Presidente della Conferenza precisando che manca il numero legale per assumere decisioni in merito all ordine del giorno, ritiene comunque necessario passare all esame del progetto Un territorio che accoglie confidando nel raggiungimento del numero legale al momento della assunzione della decisione che altrimenti dovrà essere assunta dal Comitato Esecutivo. Si voleva evitare questa soluzione dato che il progetto prevede una compartecipazione alla spesa da parte di tutti i Comuni e si ritiene sia la Conferenza l organo più idoneo a questo tipo di decisioni. Passa la parola all Assessore Provinciale alle politiche del lavoro- fondi e progetti comunitari - Silvia Tormen per l introduzione dell argomento. Silvia Tormen 1. Progetto - POR FSE "Un territorio che accoglie" a valere sulla D.G.R. 316/16 -Adesione approvazione quote capitarie di compartecipazione; 2. Adozione delibera di approvazione quote pro capite Spesa Sociale dei Comuni anno 2016 in ratifica a quanto stabilito nella seduta del Spiega che si tratta di un progetto a valere sul Fondo sociale europeo -POR che la Regione ha declinato su scala provinciale destinando ad ogni provincia una parte di questo fondo. Alla Provincia di Belluno sono quindi stati assegnati ,00 cui vanno aggiunti ,00 di cofinanziamento. Narra i tempi di approvazione del progetto che, tra l altro, è la proposizione di un progetto simile attuato nel 2014 e come allora vuole la partecipazione di tutto il territorio. A fine marzo è stata convocata la rete istituzionale attuativa del progetto che vede coinvolti soggetti pubblici privati e del privato sociale. E stata manifestata la necessità di allestire il progetto utile ad ottenere il finanziamento in un mese e da lì una serie di step necessari a pervenire a questo progetto. Per quanto attiene il cofinanziamento spiega che la Conferenza Ulss 2 ha messo a disposizione fin da subito ,00 su due annualità. Sarebbe ovviamente necessario il riconoscimento dello stesso finanziamento anche da parte della Conferenza per cui la convocazione di oggi è finalizzata al conseguimento della quota parte del territorio dell Ulss 1. 2

3 In mancanza di finanziamento da parte della Conferenza Ulss 1, il progetto non potrà essere attuato quindi con grave ricaduta per il territorio, tenendo anche conto del successo della progettazione del 2014 che ha visto coinvolte molte persone con difficoltà nell inserimento al mondo del lavoro. Passa la parola alla Responsabile della Provincia dott.ssa Faoro. Dott.ssa G.Faoro Spiega quali sono gli obiettivi del progetto. Ovvero favorire l accesso al mercato del lavoro da parte dei soggetti svantaggiati, volendo quindi incidere sul tasso di occupazione attiva al mondo del lavoro di queste persone. La delibera reg.le che approva questo progetto è la 316/16 che recita quanto sotto riportato: Obiettivi del Progetto DGR316/2016 REGIONEVENETOpag.8 «La disoccupazione di lunga durata risulta essere uno dei fattori più incidenti sulla povertà e l esclusione sociale. Quanto più le persone restano fuori dal mercato del lavoro tanto più è difficile per loro essere nuovamente assunte perché le loro competenze si depauperano. Si rischiano quindi difficoltà personali un aumento della spesa sociale» Il progetto vuole evitare l aumento della spesa sociale permettendo l inserimento nel mercato del lavoro di soggetti svantaggiati. L approccio è multidisciplinare come sotto riportato: Obiettivi del Progetto/approfondimento La disoccupazione di lunga durata risulta essere uno dei fattori più incidenti sulla povertà e l esclusione sociale. Quanto più le persone restano fuori dal mercato del lavoro tanto più è difficile per loro essere nuovamente assunte perché le loro competenze si depauperano. Si rischiano quindi difficoltà personali, un minore impiego di capitale umano, un spreco di potenziale economico e un aumento della spesa sociale. La disoccupazione di lungo periodo costituisce quindi una delle principali sfide del programma per la crescita e l'occupazione delineato nell' analisi annuale della crescita e del programma di lavoro della Commissione europea per il 2015 In linea con le priorità della Commissione indicate nel Position paper, con la DGR 316/2016 si intende proporre: la definizione di un quadro di sviluppo socialmente sostenibile, incoraggiando nelle imprese profit la sensibilità verso i territori di riferimento (external engagement), promuovendo modelli organizzativi in linea con i principi della responsabilità sociale di impresa e sostenendo l'imprenditorialità sociale al fine di creare e facilitare l accesso all occupazione; l'adozione di un approccio multidimensionale all'inclusione sociale attiva, al fine di integrare le politiche sociali con altre tipologie di interventi che concorrono a determinare un reale ruolo attivo per le fasce di popolazione maggiormente a rischio di povertà o in situazione di difficoltà e a rischio di esclusione sociale; l'avvio di interventi di presa in carico multi professionale finalizzati all'inclusione lavorativa dei disoccupati di lunga durata e delle persone maggiormente svantaggiate. Tutti i soggetti operanti nel sociale sono chiamati ad intervenire assieme, al fine di fare una presa in carico efficace con una soluzione adatta e almeno parziale dei problemi di queste persone. La precedente esperienza ha portato dei risultati molto incoraggianti: 3

4 PRECEDENTE ESPERIENZA DI AICT (Azioni integrate di coesione territoriale) - DGR 1151/2013 dal 20/01/2014 al 10/04/2015 «I progetti (provinciali) hanno avuto impatto positivo sia sui destinatari degli interventi in termini di occupazione sia sul territorio nel suo complesso rimuovendo situazioni di disagio e esclusione sociale. Tre gli elementi che, in modo particolare, hanno influenzato l'esito positivo: l'attivazione di sinergie a livello locale, l'attivazione di interventi che hanno integrato risorse provenienti da fonti di finanziamento private oltre che pubbliche, la promozione di forme di sviluppo di servizi territoriali in una logica di sussidiarietà» (All. B, pag. 9, DGR 316/2016) Valore del progetto: ,44 Regione Veneto FSE: Cofinanziamento:P Provincia di Belluno: 65690,79 ; Consorzio Bim Piave: ; Capofila: 5681,32 ; n. 96 destinatari; n. 8 interventi formativi di riqualificazione di 220 ore ciascuno; n. 30 tirocini di inserimento lavorativo di 6 mesi 180 mesi ; n. 40 assunzioni fatte nel progetto; n. 2 nuove imprese avviate; n. 56 aziende*+ 2 incontri pubblici; * Solo Metàlogos, mancano tutti i contatti dei partner pubblici e privati. La virtuosità del progetto attiene proprio all integrazione di soggetti pubblici e privati. La stampa ha scritto di AICT 2014 (dati Servizi per l Impiego) Beneficiari per Comune di residenza e CPI territoriale Comuni di residenza / domicilio Beneficiari CPI territoriale Belluno 25 Chies d'alpago 1 Farra D Alpago 1 Mel 4 Ospitale Cadore 1 Ponte nelle Alpi 3 Sedico 6 Sospirolo 1 Soverzene 2 Trichiana 1 Alano di Piave 1 Feltre 13 Fonzaso 4 Lamon 2 Lentiai 1 Pedavena 2 Quero 1 S.Giustina 4 Seren del Grappa 1 Sovramonte 1 Vas 1 Auronzo di Cadore 5 Calalzo di Cadore 2 Comelico Superiore 2 Domegge di Cadore 3 Lorenzago di Cadore 2 Perarolo di Cadore 1 Pieve di Cadore 3 Vigo di Cadore 2 Belluno 45 Feltre 31 Cadore 20 4

5 Il progetto 2016 ha budget diversi a seconda della popolosità della Provincia. I soggetti proponenti sono quelli accreditati per l ambito della Formazione Superiore cui si associano vari altri soggetti come sotto riportato: SOGGETTI PROPONENTI E PARTENARIATO PREVISTI DALLA DIRETTIVA REGIONALE Le Azioni Integrate di Coesione Territoriale (AICT) sono riferite a territori provinciali. N.1 progetto per ciascun territorio provinciale; sul territorio regionale massimo n.7 progetti. SOGGETTI PROPONENTI: - Soggetti accreditati per l ambito della Formazione superiore in base alle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i. e soggetti accreditati ai Servizi LavoroaisensidellaDGR 2238/11 e (art. 25 L.R. n. 3/2009). PARTENARIATO L' esigenza di un reale raccordo di natura inter-istituzionale e soprattutto interprofessionalefrasistemasociale, del lavoro, sanitario, educativo, dell istruzionee dellaformazione, nonchéfraservizidel pubblicoe del privato sociale è legato anche alla necessità di garantire una offerta integrata di servizi, azioni e attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi che questa Direttiva si pone. Segue elenco dei soggetti pubblici partecipanti: MODALITA' DI IDENTIFICAZIONE, RUOLO DEI SOGGETTI PARTNER DEL PROGETTO UN TERRITORIO CHE ACCOGLIE»/1 Dal 2008 in provincia di Belluno esiste una Rete provinciale finalizzata a favorire l integrazione lavorativa e sociale delle persone svantaggiate coordinata dalla Provincia di Belluno governata da un protocollo di intesa «aperto». Attualmente vi aderiscono n. 28 soggetti pubblici, privati e del privato sociale: Amministrazione provinciale di Belluno; AziendaU.L.S.S.n.1diBellunoeAziendaU.L.S.S.n.2diFeltre; 10 Comuni (Belluno, Calalzo di Cadore, Cesiomaggiore, Feltre, Limana, Longarone, Ponte nelle Alpi, Sedico, Seren del Grappa, Sospirolo); 9 cooperative sociali e non (di cui alcune accreditate anche come enti di formazione): Cadore scs, Cantiere della Provvidenza scs, CE.I.S. Belluno Onlus, CO.SO.MI.scs, Energia sociale s.c.s.ora tempus sc s, La Via scs., Lavoro Associato scs., Dumia scs., Metalogos Ricerca formazione consulenza s.c., 4 Organismi di formazione: Centro Consorzi, CFPME, ENAC, En.A.I.P. Veneto, APPIA Servizi s.r.l. Confcooperative Federsolidarietà- Unione Provinciale di Belluno Gli obiettivi della rete sono i seguenti: MODALITA' DI IDENTIFICAZIONE, RUOLO DEI SOGGETTI PARTNER DEL PROGETTO UN TERRITORIO CHE ACCOGLIE»/2 Tra gli obiettivi della rete: dar continuità al sistema provinciale integrato fra le politiche assistenziali, sociosanitarie, del lavoro e formative (cfr. accordo di programma in essere tra due Conferenze dei Sindaci, ULSS n.1 e n.2, Prov. di BL), finalizzato, in particolare, a promuovere l inserimento o il reinserimento lavorativo delle persone che presentano un'alta criticità di gestione (perché portatrici di molteplici problematicità), in un ottica di presa in carico personalizzata e globale; rinforzare l interazione tra soggetti pubblici, privati e del privato sociale per perseguire con maggiore efficacia tale obiettivo e usufruire in modo più efficiente delle risorse presenti e delle opportunità disponibili nel territorio provinciale; ottimizzare l utilizzo delle risorse finanziarie e valorizzare le competenze tecniche e professionali presenti nel territorio per la realizzazione di progetti indirizzati a tale target; concorrere ad incrementare le disponibilità finanziarie anche attraverso la condivisione di progetti finalizzati da elaborare e presentare in occasione di bandi promossi da soggetti istituzionali o privati. 5

6 La rete ha individuato in Metalogos l ente capofila del progetto, in base agli ottimi risultati raggiunti nel precedente progetto. Non ci sono stati altri candidati al ruolo di capofila. MODALITA' DI IDENTIFICAZIONE, RUOLO DEI SOGGETTI PARTNER DEL PROGETTO UN TERRITORIO CHE ACCOGLIE»/3 Sia per il precedente avviso AICT - DGR 1151/2013 sia per l'attuale avviso AICT 2016, la Rete si è riunita per fare in modo che il territorio si coordinasse per cogliere al meglio l'opportunità offerta dai finanziamenti regionali e fornendo indirizzi progettuali basati sui reali bisogni del territorio. All'interno di tale confronto è emersa in entrambi i casi la cordata base dei partner operativi ed è stato individuato il soggetto a cui affidare il compito di ente capofila: vista la buona esperienza avuta nel 2009, nel precedente progetto 2014, aver portato 20,000 di cofinanziamento privato anche per il progetto AICT 2016 è stato confermato come capofila Metalogos. Non ci sono state, inoltre, altre candidature. Poiché la rete coinvolge la maggior parte degli enti accreditati alla formazione con unità operative in provincia e questa tipologia di progetto è estremamente complessa da gestire, in entrambe le occasioni non sono pervenute/state avanzate proposte progettuali da soggetti esterni rispetto a quelle elaborate all'interno dalla Rete. NB: il fatto che la cordata base dei partner operativi sia stata identificata all'interno della Rete non significa che non possa essere valutata l'adesione in partenariato da parte di soggetti esterni alla stessa, qualora aventi proposte coerenti con il progetto. La coniugazione progettuale predisposta prevede i seguenti soggetti interessati: A chi è rivolto: 85 disoccupati da almeno 6 mesi e a rischio esclusione sociale e povertà in quanto: soggetti svantaggiati ai sensi dell articolo 4 comma 1 della legge 381/1991; persone con disabilità (L.68/99); soggetti appartenenti a famiglie senza reddito e isee < euro; soggetti appartenenti a famiglie monoparentali configliacaricoomonoredditoconfigliacarico eisee<20.000euro. I percorsi previsti sono: Per fare cosa? 1. N. 9 percorsi formativi; 2. N. 84 tirocini di circa 3 mesi; 3. Favorire l assunzione dopo il tirocinio (ad oggi 20 impegni di assunzione); 4. Creare 1 Nuova Impresa (con 1 disoc.) 5. Integrare politiche sociali e politiche attive del lavoro sul territorio provinciale con 2 seminari pubblico/aziende/privato sociale. E queste le materie trattate: 6

7 Processo di inserimento Corso e Durata destinatari Formazione / Ore Tirocinio / mesi 1 Corso in Addetti alla Produzione, Carcere BL Metàlogos confezionamento, controllo qualità Front office e addetto alla segreteria Bellunese Metàlogos Funzione commerciale e back office Bellunese Metàlogos Maggiordomo Sociale Feltre Enac 5 Addetto macchine CNC e Saldatura Longarone Enaip Addetto alle manutenzioni, traslochi, facchinaggio (L dipendenze) Bellunese Ceis Addetto all Occhialeria -ed. 1 -(L. 68) Addetto all Occhialeria -ed. 2 -(L. 68) Addetto logistica e gestione (L altri) Totale Dove Sedico Pieve Cadore Bellunese OdF Enac Enac Ceis Le risorse impiegate (con specifica delle fonti di finanziamento) sono le seguenti: I numeri: Valore del progetto: ; Regione Veneto FSE: ; Cofinanziamento: Cons. Sviluppo Innovazione: Conferenza Ulss 2: ; Mancano: ; Formazione 860 ore; Tirocini 272 mesi; RAL (3colloqui/persona) 108 ore; Sostegno al reddito Partecipanti: ; Incentivi Assunzione aziende: ; Tutor Riservato aziende L. 68: ; Start up nuova Impresa: ; Partner pubblico Privato 62. Per quanto attiene il finanziamento è stato rapportato alla popolazione per definire la quota pro capite di 0,19 da parte del finanziamento portando però a 2,89 pro capite di risorse impiegate complessivamente a testimonianza di quale volano possa comportare questa partecipazione al finanziamento dei fondi POR. Cofinanziamento Popolazione totale al (fonte dati ISTAT) Anno Quota di cofinanziamento richiesto in euro (in due anni) Quota pro capite in euro Conf. ULSS ,1925 Conf. ULSS ,000 0,1925 Conf. ULSS ,000 0,1925 Conf. ULSS ,000 0,1925 Totale Consorzio Sviluppo & Innovazione scs 207, ,000 0,10 totale 100,000 Finanziamento Regione Veneto 207, ,000 2,40 Aumento spesa sociale 2,89 7

8 Infine vengono espressi i sistemi di controllo e rendicontazione previsti per il progetto a garanzia della corretta gestione dei fondi affidati all ente capofila. Rendicontazione e controllo Responsabilità: Capofila Tutta la documentazione relativa alle spese sostenute fino al concorso di 600,000 valore del progetto, deve essere, in sede di verifica amministrativo contabile, prodotta in originale, con tutti i giustificativi di spesa: cedolini per indennità di frequenza formazione, cedolini per borse di tirocinio, registri presenze vidimati e firmati, diari di bordo presenze vidimati e firmati, incarichi a professionisti, fatture, n. ore svolte, attività, compenso, F 24, quietanza di pagamento, estratti conto bancari, Libro matricola, copia CCNL di categoria, convenzioni, contratti, altro; Gli originali vanno tenuti presso la sede del beneficiario (fino a rendicontazione avvenuta); Vanno prese in considerazione esclusivamente le spese che alla data della rendicontazione risultano quietanzate; Sui documenti verrà apposta dicitura di ammissione o meno della spesa e data e sigla; Per la rendicontazione la Regione incarica una Società di revisione contabile indipendente, la Regione una volta avuto la rendicontazione certificata dalla società di revisione si riserva una ispezione di II grado con proprio personale interno se ravvede la necessità o a campione, inoltre prevede la possibilità di ispezioni amministrativo contabili in itinere; Tutti gli OdF, quindi anche il capofila, per mantenere l accreditamento all albo degli Organismi accreditati alla Formazione e/o ai servizi al lavoro è sottoposto a ispezione da parte della Regione ogni 2 anni tesa a garantire solidità patrimoniale, idonea disponibilità di personale e locali, standard organizzativi/qualitativi rispondenti alla ISO Certificazione del sistema di Gestione Qualità. La Regione ha dato mandato ai Centri per l impiego, che con la riforma del lavoro fanno capo a questo Ente anche se gestiti ancora dalla Provincia, di non entrare nei progetti e comunque di non cofinanziare per problemi di conflitto di interesse. Quindi il ruolo della Provincia attualmente è quello di collaborare nella gestione della rete ma non di cofinanziare come avvenuto nel progetto del S.Da Roit Agordo Si dichiara in linea di principio favorevole al progetto ma asserisce di avere qualche quesito da porre. Informa il Presidente del fatto che non è ancora presente il numero legale. I membri della Conferenza contattano i colleghi nel tentativo di raggiungere il numero legale utile alla adozione di una decisione sul tema all ordine del giorno. San Vito De Bon Ritiene che il progetto sia una grande opportunità per il lavoro e per la Provincia ed anzi apprezza la dimensione provinciale dell iniziativa. Entra Belluno ore L. De Carlo - Calalzo Sostiene che il finanziamento previsto per questo progetto rappresenti una spesa assolutamente minoritaria rispetto alla spesa sociale generale finanziata dai Comuni ed inoltre permette ai soggetti coinvolti di uscire dalla situazione di bisogno emancipandosi come solo il lavoro può fare. Tra l altro ritiene che la bontà del progetto e la mobilità fra un Comune ed un altro che spesso compiono questi soggetti giustifichi e motivi il finanziamento del progetto anche da parte di quei Comuni che non hanno cittadini coinvolti direttamente. Lo spirito del progetto è fenomenale perché fa dialogare istituzione diverse, ci permette un confronto con l altra Ulss della Provincia. Presidente Ritiene che la spesa prevista di compartecipazione di 0,20 non sia quantificabile in molta o poca, certo muove risorse importanti complessivamente. La discussione in atto sull eccessivo carico delle quote capitarie sulla spesa sociale riguarda determinati costi fra i quali non si può annoverare certo quelle relative al sostegno del reddito. Nota però che manca una visione di insieme perché ci sono una serie di progetti per inserimenti lavorativi che hanno sicuramente una finalità condivisibile, ma che se non adeguatamente coordinati da Regione o Governo producono una dispersione di risorse assoluta anche in termini di impiego di personale. S.Da Roit Agordo Chiede lumi sui soggetti in difficoltà indicati dalla Amministrazione di Agordo se possono essere coinvolti dal progetto. Chiede inoltre informazioni sui luoghi di formazione previsti dal progetto, perché se non adeguatamente distribuito sull intero territorio provinciale potrebbe essere lesivo della riuscita dello stesso perché diventa difficile pretendere grossi spostamenti da chi è in condizioni di disagio. Dott.ssa Faoro 8

9 Spiega che indipendentemente dalla casistica di disagio i partecipanti a questo progetto devono avere la possibilità di spendersi sul mercato del lavoro altrimenti si tratterebbe di investire risorse in modo poco efficace. L esperienza degli anni scorsi che ha previsto il coinvolgimento dei servizi sociali degli Enti ha comportato l investimento su soggetti che poi hanno palesato difficoltà a reggere i ritmi lavorativi per i quali vanno attivati progetti maggiormente assistenziali. Verranno comunque definite delle modalità di graduatoria in modo da poter investire sulle persone che ne hanno maggior bisogno ma hanno anche prospettiva effettiva di inserimento valutata dai servizi che hanno già in carico i soggetti. Le sedi vanno individuate in base ai soggetti coinvolti e alla loro ubicazione. Normalmente accade che il corso viene insidiato nelle aree di intersezione delle varie vallate, viene garantita comunque elasticità agli enti di formazione sulla base delle classi che si vengono a formare. S.Da Roit Agordo Non essendoci altri interventi ritiene di mettere il punto all ordine del giorno alla approvazione della Conferenza. Segretario Spiega che l adesione al cofinanziamento del progetto -Un territorio che accoglie- si inserisce nella approvazione delle quote pro capite della spesa sociale, per cui a fronte l aumento di spesa previsto per i Comuni per l anno 2016 diventa di 1,20 di cui 0,20 destinati al progetto di cui trattasi. Il ruolo dell Ulss in merito al progetto è esclusivamente quello di raccogliere le somme necessarie al progetto e di girarle alla Provincia. Entro la data del 30/06 infatti va erogata all Ulss il 60% della quota pro capite ma oltre a questo va trasferita anche la quota di 0,20 pro capite per il progetto. Raccolte le risorse dedicate verranno liquidate alla Provincia. Presidente Interviene per spiegare come a seguito della discussione avviata sull aumento delle quote pro capite si è instaurato un tavolo tecnico per la definizione della riduzione della spesa. L ulss ha fatto delle proposte per alcune riduzioni, tra l altro non così consistenti, e dove la parte più grande avveniva con il mancato finanziamento del progetto Stacco. Anche in questo caso si tratta di un servizio che si sostituisce a costi molto ridotti ad un onere che se caricato sugli Enti sarebbe molto più impattante per cui non ritiene utile perseguire su questa strada. Va valutato quindi quali altre voci di spesa possono essere compresse, ma nel contempo gli stessi Enti devono iniziare a valutare il volume di esborsi che avvengono sul sociale oltre alla spesa legata alle quote pro capite. Molte di queste voci sono legate inoltre alle azioni che la stessa Ulss compie su delega dei Comuni come nel tema della tutela dei minori. In questo campo va forse introdotta una maggiore logica di budget, perché in questo momento fondamentalmente i Comuni pagano a piè di lista. Non è una spesa controllabile in toto ma è necessaria una visione più ampia. Segretario Legge il deliberato che approva le quote pro capite ed il finanziamento del progetto Un territorio che accoglie. Presidente Mette ad approvazione la deliberazione n.3 della Conferenza. Approvata all unanimità. Presenti 19 Votanti 19 Favorevoli 19 Contrari 0 Astenuti 0 Il Presidente chiude la seduta ore Il Segretario della Conferenza Il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell Ulss n.1 dei Sindaci dell Ulss n.1 Arrigo Boito Jacopo Massaro 9

10 Conferenza dei Sindaci dell ULSS n.1 Delibera della Conferenza dei Sindaci Ulss 1 N. 3 del 30/05/16 Il giorno 30 maggio 2016 presso la sala del Consiglio del Municipio di Belluno come da comunicazione del Presidente della Conferenza dei Sindaci dell Ulss 1, si è riunita la Conferenza dei Sindaci, che risulta così composta: Presenti 19 Comuni A. Comuni P. A. Comuni P. A. 1 Alpago p Agordo p Auronzo p 2 Belluno p Alleghe p Borca di Cadore 3 Chies d Alpago p Canale d Agordo p Calalzo di Cadore p 4 Limana Cencenighe Agordino Cibiana di Cadore 5 Longarone Colle S.Lucia Comelico Superiore p 6 Ospitale di Cadore Falcade p Cortina d Ampezzo 7 Ponte nelle Alpi p Gosaldo p Danta di Cadore p 8 Soverzene La Valle Agordina Domegge di Cadore 9 Tambre Livinallongo Lorenzago di Cadore p 10 Val di Zoldo Rivamonte Agordino p Lozzo di Cadore 11 Zoppe di Cadore P Rocca Pietore Perarolo di Cadore 12 S.Tomaso Agordino Pieve di Cadore 13 Selva di Cadore S.Nicolò Comelico 14 Taibon Agordino p S.Pietro di Cadore 15 Vallada Agordina S.Stefano di Cadore p 16 Voltago Agordino S.Vito di Cadore p 17 Sappada 18 Valle di Cadore 19 Vigo di Cadore 20 Vodo di Cadore (p = presente ) Il Presidente accertata la validità della seduta invita i presenti ad assumere le proprie determinazioni sulla seguente proposta di deliberazione : Bilancio di Previsione Gestione Servizi Sociali Anno 2016 Approvazione quote capitare a carico dei Comuni ai sensi del comma 3, lett. i dell articolo n.3 del Regolamento della Conferenza dei Sindaci LA CONFERENZA DEI SINDACI Richiamate le precedenti deliberazioni n. 9/14 e n.2/15 con le quali venivano determinate le quote pro capite relative al finanziamento dei servizi sociali dell Ulss n.1 per l anno 2015, specificando che il loro valore nominale veniva determinato in 20,77 mentre la quota per cassa rimaneva inalterata rispetto gli anni precedenti ad 18,50 mediante applicazione di quota parte del Fondo Quote inutilizzate contributi vincolati da soggetti pubblici Preso atto della illustrazione fatta dai Servizi sociali dell Ulss 1 nella seduta del 28 aprile dalla quale si evince: 10

11 La costante diminuzione della popolazione che comporta un mancato ricavo per il solo anno 2016 pari ad ,00 circa determinando un incremento della quota pro capite di 0,39 con definizione della quota nominale di 21,16; Nella definizione del Bilancio Sociale anno 2016 sono state intraprese politiche di contenimento dei costi in riferimento a: - costo complessivo Ufficio di Piano - accordo di programma UICAA - piano formativo aziendale con riferimento all area disabilità e materno infantile - rinegoziazione del contratto di affidamento dei servizi relativi al Centro Diurno disabili di Agordo per un totale di minori costi pari ad si sono registrati comunque maggiori oneri ineludibili in relazione a: premi assicurativi RC professionale nuovi affidamenti con collegato aumento dell iva applicata emigrazione di utenti extra ulss con aggravio dei costi relativi per un totale di ,34 recuperando quindi un saldo positivo pari ad ,84 pari ad un valore pro capite pari ad 0,19 e definizione della quota nominale per l anno 2016 pari ad 20,97; Preso atto che mediante applicazione del Fondo Quote inutilizzate contributi vincolati da soggetti pubblici pari ad ,20 alimentato di ,00 circa derivante dall utile di gestione relativo alle ex funzioni obbligatorie anno di competenza 2015, è possibile definire una quota per cassa pari ad 19,50 con un aumento rispetto all anno precedente pari ad 1,00 pro capite; Preso atto che le Quote Capitarie per Funzioni Delegate: per il Sub Distretto di Agordo rimangono invariate rispetto a quanto previsto per l anno 2015 salvo aggiustamenti, in aumento, comunque garantiti da apposito fondo accantonato, con particolare riferimento agli aggravi economici relativi alla gestione del personale della RSA di Agordo per l anno 2016; per il Sub Distretto del Cadore: - rimangono invariate rispetto al 2015 le quote per il fondo di solidarietà disabili relativo alla Comunità Alloggio di Venas; - si conferma il Fondo di Solidarietà per un utente ricoverato presso la RSA di Pieve di Cadore, già deliberato nella riunione del Sub Distretto del la cui quota pro capite viene rideterminata in riduzione ad 0,44 dovuta all applicazione di disponibilità residue del finanziamento 2015; - Viene aumentata la Quota Capitaria PASS determinando una quota pro capite pari a 2,97 motivata dalla necessità di dare copertura al disavanzo 2015 derivante da maggior costo in riferimento alla manutenzione automezzi utilizzati e lieve maggior costo del personale impiegato; Considerata la necessità di procedere ad investimenti relativi a: Acquisto mezzo attrezzato per trasporto di persone con disabilità comportante un costo pari ad ,00; Acquisto di 15 Computer per progressiva sostituzione macchinari obsoleti avviata nell anno 2015 comportanti un costo pari ad 7.649,11; e che tali investimenti vadano finanziati mediante impiego del Fondo Quote inutilizzate contributi vincolati da soggetti pubblici Considerato che nella seduta del 28 aprile la Conferenza si era espressa a favore della nuova definizione delle quote per cassa delle funzioni obbligatorie al valore di 19,50 registrando la seguente votazione: Votanti 19 Favorevoli 19 Contrari 0 Considerato inoltre che nel corso del dibattito è emersa la necessità di aprire un tavolo di confronto con l Azienda Sanitaria finalizzato alla verifica di alcuni capitoli di spesa del bilancio sociale rispetto all efficacia delle azioni finanziate. 11

12 Considerato che al fine di assicurare la continuità dei servizi appare del tutto evidente la necessità dell assunzione di iniziative politiche da parte di questa Conferenza nei confronti: del Consorzio BIM Piave per concordare ed ottenere un finanziamento a favore del contrasto al disagio dei minori garantito e senza soluzione di continuità nel medio periodo; della Regione perché siano stanziati nel Bilancio 2016 finanziamenti adeguati alle reali necessità del territorio in materia di: - Fondo Non Autosufficienza - Fondo Sociale Indistinto - Fondo per minori e famiglie e siano adottati i provvedimenti attuativi della previsione normativa contenuta all art. 10 della L.R. 25/2014; Atteso che il Comitato Esecutivo è delegato alla stesura e alla trasmissione degli appositi atti e documenti per il confronto con i diversi livelli politico-istituzionali. Considerato che nella seduta odierna i delegati della Provincia di Belluno della Rete Provinciale per l integrazione socio lavorativa delle persone svantaggiate ha esposto i contenuti tecnici ed economici relativi alla adesione al bando Regionale del progetto Un territorio che accoglie con scadenza di adesione al 31/5/16. Preso atto che l adesione al progetto da parte di tutti i Comuni della Conferenza comporta un costo pro capite pari ad 0,20 all anno per le annualità 2016 e 2017; Considerato in particolare che tale progetto mobilita risorse per ,00 a fronte di una compartecipazione da parte degli Enti dell Ulss 1 pari ad ,00 per il biennio 2016/17 e che il coinvolgimento dei previsti 90 lavoratori svantaggiati sul territorio può comportare una corrispondente diminuzione della spesa sociale dedicata alla marginalità. Ritenuto per i motivi sopra esposti di approvare la quota di compartecipazione alla spesa prevista dal bando di 0,20 pro capite stabilendo che risulti ulteriore a quella stabilita per cassa per le funzioni obbligatorie anno 2016; Ritenuto per agevolare la gestione economica della quota di compartecipazione che essa debba confluire nel bilancio sociale e da questo trasferita alla capofila Metalogos da parte dell Ulss 1 e che per evitare scompensi di cassa all Azienda sanitaria tale ulteriore quota capitaria vada versata al bilancio sociale con la prima tranche di trasferimenti avente scadenza 30/06/16; Visto il Regolamento di funzionamento della Conferenza dei Sindaci; Con votazione palese: presenti n.19 votanti n. 19 favorevoli n.19 contrari n. 0 astenuti n.0 D E L I B E R A Di fare proprie le considerazioni esposte in premessa; Di approvare, ai fini del pareggio del bilancio dell ULSS n. 1- Gestione Servizi Sociali Anno 2016 ai sensi del comma 3, lettera i dell articolo 3 del Regolamento della Conferenza dei Sindaci, le quote capitarie a carico dei Comuni per funzioni ex obbligatorie e delegate esposte nella relazione tecnica al BEP 2016 che costituisce parte integrante e sostanziale; Di prendere atto che il bilancio pareggia, con riferimento alle ex funzioni obbligatorie, mediante quota capitaria nominale di 20,97 e che tale quota costituisce, a costi e ricavi costanti, riferimento anche per gli esercizi successivi all anno 2016; Di dare atto in caso di mancata conferma degli stanziamenti Regionali per l anno 2016 e di fronte alla dichiarata impossibilità dei Comuni di adeguare totalmente e/o parzialmente le proprie quote capitarie per le funzioni gestite obbligatoriamente per loro conto dall Ulss, il BEP sociale, a seguito dell approvazione del bilancio di previsione della Regione, dovrà essere rivisto per la proporzionale riduzione del sistema di offerta ai fini del pareggio di bilancio, fatta salva la copertura da parte dei Comuni, per la parte di loro competenza, dei costi nel frattempo maturati nell anno 2016 ad offerta inalterata. 12

13 Di trasferire all Ulss n.1 per il finanziamento delle ex Funzioni obbligatorie una quota capitaria di importo pari a 19,50 garantendo l integrazione di 1,47 pro capite con risorse derivate da Fondo quote inutilizzate contributi vincolati da soggetti pubblici ; Di trasferire inoltre all Ulss n.1 per il finanziamento della quota parte del progetto Un territorio che accoglie di cui DGRV 316/16 una quota capitaria di importo pari a 0,20 garantendo il versamento di questa quota nella prima tranche di trasferimenti al bilancio sociale da parte degli Enti; Di impegnare la somma di ,11 a valere sul Fondo quote inutilizzate contributi vincolati da soggetti pubblici al fine di garantire l acquisto necessario di un mezzo attrezzato per trasporto di persone disabili e di 15 computer; Di dare mandato ai Sindaci della Conferenza dell ULSS n.1 per l assunzione di iniziative coerenti con quanto previsto dal presente atto nei confronti del Consorzio BIM Piave al fine di vedere garantita l erogazione di finanziamenti utili al mantenimento del sistema integrato di interventi e Servizi Sociosanitari e Sociali territoriali; Di dare mandato al Comitato Esecutivo e al Presidente della Conferenza dei Sindaci della predisposizione di iniziative ed atti formali nei confronti del Consorzio BIM Piave e della Regione Veneto ritenuti utili a garantire ai servizi sociali finanziamenti continuativi e strutturati al fine di poter mantenere il livello attuale di offerta a fronte di una capacità di spesa dei Comuni in costante riduzione con particolare riferimento a: a) Fondo sociale indistinto b) FNA c) Fondo per minori e famiglie Di approvare le scadenze per il versamento delle quote pro-capite da parte dei Comuni così suddivise: - 60% entro 30 giugno % entro 30 settembre % entro l anno di competenza o all approvazione del bilancio consuntivo di esercizio Di approvare la scadenza per il versamento dell ulteriore quota pro capite pari ad 0,20 per il progetto Un territorio che accoglie al 30 giugno 2016 delegando l Azienda Sanitaria del trasferimento del contributo al soggetto capofila METALOGOS attuatore e responsabile del progetto; Di approvare in vista del subentro nella gestione delle funzioni delegate da parte della nuova Azienda Consortile di Agordo (data prevista 1 ottobre 2016) le seguenti modalità di erogazione degli acconti: - gennaio/aprile /12 - maggio/giugno /12 - luglio/settembre /12 Incaricando il nuovo soggetto gestore della fatturazione attiva agli utenti e di introitare le quote di finanziamento da parte dei Comuni per il periodo di competenza, fatto salvo il pareggio del centro di costo per il periodo di gestione da parte dell Ulss 1, come meglio specificato nella allegata relazione tecnica al bilancio. Il Presidente Jacopo Massaro il Segretario Arrigo Boito 13

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