TECNICO SUPERIORE PER L AMBIENTE, L ENERGIA E LA SICUREZZA IN AZIENDA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TECNICO SUPERIORE PER L AMBIENTE, L ENERGIA E LA SICUREZZA IN AZIENDA"

Transcript

1 UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE: TECNICO SUPERIORE PER L AMBIENTE, L ENERGIA E LA SICUREZZA IN AZIENDA 280 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

2 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 281

3 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 1 1 Individuare ed applicare la normativa nazionale, comunitaria ed internazionale su ambiente, energia e sicurezza Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. identificare le prescrizioni legali relative ad ambiente, energia e sicurezza che coinvolgono attività, prodotti e servizi dell organizzazione aziendale; 2. elaborare ed applicare una procedura atta a garantire l aggiornamento normativo nell organizzazione; 3. comunicare ai responsabili di settore i limiti di legge, le scadenze ed altri aspetti normativi applicabili alle funzioni di appartenenza; 4. sensibilizzare i diversi livelli professionali dell organizzazione sull importanza della conformità legislativa e sulle conseguenze derivanti dagli eventuali scostamenti 1. Per identificare le prescrizioni legali relative ad ambiente, energia e sicurezza che coinvolgono attività, prodotti e servizi dell organizzazione aziendale, il soggetto ha bisogno di sapere come: ricercare le fonti delle principali norme in materia di ambiente, energia, sicurezza e prevenzione sul lavoro: comunitarie, nazionali, regionali; individuare le principali fonti di rischio e gli aspetti/impatti ambientali ed energetici che caratterizzano un impresa o settore specifico; individuare le principali figure preposte alla sicurezza, all ambiente, al risparmio energetico e le loro funzioni; intrattenere formali rapporti e collaborare su un piano di operatività con le sopracitate figure. 2. Per elaborare ed applicare una procedura atta a garantire l aggiornamento normativo nell organizzazione, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare e raccogliere i dati dell organizzazione, con particolare riferimento ai temi relativi agli aspetti/impatti ambientali relativi ai consumi energetici ed alle fonti di rischio del sito; utilizzare i principali strumenti statistici e previsionali (applicabili alle tematiche ambientali, energetiche e della sicurezza); riconoscere, selezionare ed utilizzare le banche dati, capaci di fornire idoneo materiale relativo alla normativa vigente, cogente o autonoma, tecnica e/o a quant altro coerente ed inerente le tematiche di Ambiente, Energia e Sicurezza nelle organizzazioni; redigere procedure in forma adeguata alla realtà dell organizzazione; formare, informare e coinvolgere tutto il personale dell organizzazione interessato all osservanza della procedura. 282 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

4 3. Per comunicare ai responsabili di settore i limiti di legge, le scadenze ed altri aspetti normativi applicabili alle funzioni di appartenenza, il soggetto ha bisogno di sapere come: acquisire le norme cogenti (in tema di Ambiente, Energia e Sicurezza nei luoghi di lavoro) e le sanzioni in esse previste in caso di inadempienza; acquisire le tecniche di base della comunicazione; utilizzare e mantenere attivi gli strumenti di comunicazione propri dell organizzazione. 4. Per sensibilizzare i diversi livelli professionali dell organizzazione sull importanza della conformità legislativa e sulle conseguenze derivanti dagli eventuali scostamenti, il soggetto ha bisogno di sapere come: rilevare i bisogni di informazione, formazione e aggiornamento di tutto il personale dell organizzazione; pianificare l attività di informazione, formazione e aggiornamento per tutti i livelli professionali dell organizzazione; adattare le tecniche di gestione della comunicazione e della formazione ai diversi livelli professionali presenti nella realtà dell organizzazione. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 283

5 B DECLINAZIONE DI LIVELLO Per essere in grado di: 1. identificare le prescrizioni legali relative ad ambiente, energia e sicurezza che coinvolgono attività, prodotti e servizi dell organizzazione aziendale; 2. elaborare ed applicare una procedura atta a garantire l aggiornamento normativo nell organizzazione; 3. comunicare ai responsabili di settore i limiti di legge, le scadenze ed altri aspetti normativi applicabili alle funzioni di appartenenza; 4. sensibilizzare i diversi livelli professionali dell organizzazione sull importanza della conformità legislativa e sulle conseguenze derivanti dagli eventuali scostamenti, Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper ricercare le fonti delle principali norme in materia di ambiente, energia, sicurezza e prevenzione sul lavoro: comunitarie, nazionali e regionali; saper individuare, rilevandole, le principali fonti di rischio e gli aspetti/impatti ambientali ed energetici che caratterizzano l impresa o un settore specifico; saper individuare le principali figure preposte alla sicurezza, all ambiente, al risparmio energetico e le loro funzioni; saper intrattenere formali rapporti e collaborare sul piano dell operatività con le sopracitate figure. gli indicatori sono: L identificazione delle fonti per il reperimento delle leggi e delle norme; l identificazione della gerarchia nelle diverse tipologie di norme; l identificazione della legislazione comunitaria, nazionale e regionale applicabile all organizzazione in campo ambientale (acque, emissioni in atmosfera, suolo, rumore e vibrazioni, radiazioni ecc.), nell ambito dei consumi e del risparmio energetico, e della sicurezza nei luoghi di lavoro; l identificazione dei processi e delle operazioni caratteristiche dell azienda; 2 saper raccogliere e analizzare i dati dell azienda, con particolare riferimento ai temi relativi agli l identificazione dei criteri di valutazione degli aspetti/impatti ambientali, energetici e di rischio per la sicurezza in azienda; l identificazione della struttura gerarchica ed organizzativa dell azienda. l identificazione delle tecniche di comunicazione e conduzione di gruppi di lavoro. L identificazione dei criteri di valutazione di aspetti/impatti ambientali, energetici e di rischio per la sicurezza in azienda; Il soggetto deve dimostrare di: segue punto 2 aspetti/impatti ambientali derivanti dai consumi energetici ed alle fonti di rischio del sito; saper utilizzare i principali strumenti statistici e previsionali, applicabili alle tematiche ambientali, energetiche e della sicurezza; gli indicatori sono: l identificazione degli strumenti statistici e previsionali adeguati alle necessità dell organizzazione; l identificazione di banche dati sulle normative; l identificazione delle procedure adeguate all organizzazione; 284 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

6 saper riconoscere, selezionare ed utilizzare le banche dati capaci di fornire idoneo materiale relativo alla normativa cogente, autonoma, tecnica ed a quant altro coerente ed inerente le tematiche di ambiente, energia e sicurezza nelle organizzazioni; l identificazione dei flussi informativi propri dell organizzazione; la conoscenza delle tecniche di comunicazione, coinvolgimento, formazione e aggiornamento. saper redigere una procedura adeguata alla realtà dell organizzazione; saper comunicare e informare, formare ed aggiornare tutto il personale dell organizzazione interessato alla procedura. 3 conoscere approfonditamente le norme cogenti (in tema di ambiente, energia e sicurezza nei luoghi di lavoro) e le sanzioni in esse previste in caso di inadempienza; saper utilizzare le tecniche di base della comunicazione; saper utilizzare e mantenere attivi gli strumenti di comunicazione propri dell organizzazione. L identificazione degli enti di controllo preposti; l identificazione dei processi sanzionatori previsti dalla normativa cogente; l identificazione di procedure adeguate all organizzazione; l identificazione dei flussi informativi propri dell organizzazione; l identificazione delle tecniche di comunicazione, coinvolgimento e formazione. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 285

7 Il soggetto deve dimostrare di: 4 saper rilevare i bisogni di informazione, formazione e aggiornamento di tutto il personale dell organizzazione; saper pianificare le attività di sensibilizzazione, informazione, formazione e aggiornamento dedicate a tutti i livelli professionali dell azienda; saper adattare alla realtà dell organizzazione le tecniche di gestione della comunicazione e della formazione, applicate ai diversi livelli professionali presenti nell azienda. gli indicatori sono: L identificazione della struttura gerarchica ed organizzativa dell azienda; l individuazione dei soggetti esterni all organizzazione, interessati ai temi di ambiente, energia e sicurezza; l utilizzazione di modelli e strumenti di pianificazione delle attività; la conoscenza delle tecniche di comunicazione, coinvolgimento, formazione e aggiornamento. 286 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

8 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 2 2 Valutare l impatto delle prestazioni aziendali sull ecosistema, attuare e promuovere le politiche di tutela ambientale e risparmio energetico Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. applicare le conoscenze sul funzionamento dell ecosistema allo studio delle prestazioni ambientali ed energetiche attuate dell organizzazione di appartenenza, valutandone l impatto sull ambiente; 2. individuare eventuali criticità attraverso azioni di monitoraggio strumentale, ricorrendo anche a consulenze specialistiche; 3. proporre possibili alternative tecniche e/o gestionali ai responsabili di settore ed alla direzione aziendale, per intervenire sulle criticità evidenziate; formulare obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche dell organizzazione, collaborando alla stesura, messa in atto e controllo dei programmi per l attuazione della politica ambientale e degli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche dell organizzazione; 4. monitorare e registrare le prestazioni ambientali ed energetiche nel tempo, con l evidenziazione di eventuali situazioni di non conformità e/o di emergenza. 1. Per applicare le conoscenze sul funzionamento dell ecosistema allo studio delle prestazioni ambientali ed energetiche attuate dall organizzazione di appartenenza, valutandone l impatto sull ambiente, il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare nei reparti di produzione i concetti fondamentali di chimica dell atmosfera, del suolo e delle acque, di biologia industriale e di ecologia; utilizzare gli strumenti di laboratorio per effettuare analisi quantitative e qualitative sull impatto ambientale ed energetico delle attività produttive aziendali; utilizzare i risultati delle analisi effettuate, per collaborare alla realizzazione di studi previsionali e di possibili scenari di sviluppo ecocompatibile, relativamente all impatto ambientale ed energetico; definire le aree di collegamento tra le ricerche effettuate e gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale del comparto pubblico e privato, al fine di supportare la direzione nell integrare le politiche aziendali con quelle espresse dal territorio. 2. Per individuare eventuali criticità attraverso azioni di monitoraggio strumentale, ricorrendo anche a consulenze specialistiche, il soggetto ha bisogno di sapere come: sviluppare azioni di monitoraggio costante sui valori di inquinamento e consumo energetico conseguenti all attività produttiva aziendale; rilevare e quantificare i livelli di scostamento dei valori aziendali rispetto ai parametri di riferimento normativo; ricercare ed utilizzare appropriati servizi di consulenza specialistica, interni ed esterni all azienda; confrontare i livelli delle criticità rilevate con le indicazioni degli studi realizzati dagli specialisti individuati. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 287

9 3. Per proporre possibili alternative tecniche e/o gestionali ai responsabili di settore ed alla direzione aziendale, per intervenire sulle criticità evidenziate, per formulare obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche dell organizzazione, collaborando alla stesura, messa in atto e controllo dei programmi per l attuazione della politica ambientale e degli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche dell organizzazione, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare l attività dei processi produttivi dell azienda in termini di: metodi di lavoro, risorse impegnate, logistica degli impianti, caratteristiche degli impianti e delle attrezzature, conformità di macchine, attrezzature e impianti alle norme di uso; studiare alternative tecnico/gestionali di miglioramento dell impatto ambientale e di risparmio energetico delle attività produttive esistenti, conducendo studi di settore, analisi delle buone prassi, benchmarking, analisi della concorrenza, rapporti con i fornitori, analisi di fattibilità; redigere relazioni sui risultati delle ricerche effettuate per collaborare alla formulazione di obiettivi raggiungibili e in linea con la politica ambientale stabilita dalla direzione aziendale; predisporre e aggiornare la documentazione cartacea e le procedure informatiche di controllo e monitoraggio delle azioni intraprese. 4. Per monitorare e registrare le prestazioni ambientali ed energetiche nel tempo, con l evidenziazione di eventuali situazioni di non conformità e/o di emergenza, il soggetto ha bisogno di sapere come: realizzare i necessari audit ambientali ed energetici, per confrontare nel tempo i valori ottenuti a seguito dell adozione da parte dell azienda di misure per il miglioramento; analizzare le situazioni di non conformità e segnalarle alla direzione aziendale per le opportune misure di contenimento; rilevare e gestire le situazioni di emergenza, collaborando all opera di sensibilizzazione di tutto il personale nell attività di miglioramento continuo. 288 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

10 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. applicare le conoscenze sul funzionamento dell ecosistema allo studio delle prestazioni ambientali ed energetiche attuate dell organizzazione di appartenenza, valutandone l impatto sull ambiente; 2. individuare eventuali criticità attraverso azioni di monitoraggio strumentale, ricorrendo anche a consulenze specialistiche; 3. proporre possibili alternative tecniche e/o gestionali ai responsabili di settore ed alla direzione aziendale, per intervenire sulle criticità evidenziate; formulare obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche dell organizzazione, collaborando alla stesura, messa in atto e controllo dei programmi per l attuazione della politica ambientale e degli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche dell organizzazione; 4. monitorare e registrare le prestazioni ambientali ed energetiche nel tempo, con l evidenziazione di eventuali situazioni di non conformità e/o di emergenza, Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper sperimentare in laboratorio i concetti fondamentali di chimica dell atmosfera, del suolo e delle acque, di biologia industriale e di ecologia; saper utilizzare gli strumenti di laboratorio per effettuare analisi quantitative e qualitative sull impatto ambientale ed energetico delle attività produttive aziendali; saper utilizzare i risultati delle analisi effettuate, per collaborare alla realizzazione di studi previsionali e di possibili scenari di sviluppo ecocompatibile, relativamente all impatto ambientale ed energetico; saper definire le aree di collegamento tra le ricerche effettuate e gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale del comparto pubblico e privato, al fine di supportare la direzione aziendale nell integrare le politiche aziendali con quelle espresse dal territorio. gli indicatori sono: L identificazione dei principali processi chimicoambientali; l utilizzazione delle principali metodiche di analisi chimica e strumentale qualitativa e quantitativa; l identificazione di metodi statistico-previsionali e modelli applicabili a scenari ambientali; l utilizzazione delle tecniche statistiche di calcolo per la validazione dei dati analitici; l identificazione dei rapporti tra dato analitico e realtà del processo; l identificazione dei rapporti tra dato analitico ed impatto ambientale; l individuazione della correlazione tra politica aziendale e le esigenze, implicite ed esplicite, del territorio di riferimento. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 289

11 Il soggetto deve dimostrare di: gli indicatori sono: 2 saper implementare azioni di monitoraggio costante sui valori di inquinamento e consumo energetico, realizzati dall attività produttiva aziendale; saper rilevare e quantificare i livelli di scostamento dei valori aziendali rispetto ai parametri di riferimento normativo; L identificazione dei sistemi di pianificazione del monitoraggio degli impatti ambientali; la definizione degli indicatori dei consumi energetici; l identificazione dei processi, delle fasi e dei punti critici ove applicare il monitoraggio; saper ricercare ed utilizzare appropriati servizi di consulenza specialistica, interni ed esterni all azienda; saper comparare i livelli delle criticità rilevate con le indicazioni degli studi realizzati dagli specialisti individuati. 3 saper analizzare puntualmente l attività dei processi produttivi interni all azienda, in termini di: metodi di lavoro, risorse impegnate, logistica degli impianti, caratteristiche degli impianti e delle attrezzature, conformità di macchine, attrezzature e impianti alle norme di uso; la definizione dei parametri di riferimento: normativi, di processo, derivanti da scelte volontarie; l identificazione dei parametri critici e degli effetti ad essi correlati; l identificazione delle competenze-consulenze specialistiche necessarie, interne od esterne, e delle modalità per acquisirle. L identificazione dei processi produttivi dell azienda; l identificazione delle risorse tecniche in uso nei processi aziendali: impianti, macchinari, strumenti di controllo e regolazione; la determinazione delle risorse energetiche impiegate nei processi aziendali; saper ricercare alternative tecnico/gestionali di miglioramento sull impatto ambientale e di risparmio energetico delle attività produttive esistenti, attraverso: studi di settore, analisi delle buone prassi, benchmarking, analisi della concorrenza, rapporti con i fornitori, analisi di fattibilità; l identificazione delle risorse logistiche coinvolte nei processi aziendali; l identificazione delle risorse umane coinvolte nei processi aziendali: competenze, abilità e formazione; l identificazione delle procedure e delle istruzioni operative adottate nei processi aziendali; Il soggetto deve dimostrare di: segue punto 3 saper redigere report sui risultati delle ricerche effettuate, per collaborare alla formulazione di obiettivi raggiungibili e in linea con la politica ambientale stabilita dalla direzione aziendale. saper predisporre e di aggiornare la documentazione cartacea e le procedure informatiche di controllo e monitoraggio delle azioni intraprese. gli indicatori sono: l identificazione di alternative tecniche, organizzative e gestionali, per la ricerca del miglioramento delle prestazioni ambientali, energetiche e di sicurezza dei processi aziendali; l individuazione di processi alternativi; l individuazione di procedure adeguate all organizzazione aziendale; l identificazione dei flussi informativi propri 290 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

12 dell organizzazione aziendale. 4 saper realizzare i necessari audit ambientali ed energetici, per confrontare nel tempo i valori ottenuti a seguito dell adozione di misure per il miglioramento; saper rilevare e saper analizzare le situazioni di non conformità, segnalandole alla direzione per le opportune misure di contenimento; saper rilevare e gestire le situazioni di emergenza, collaborando all opera di sensibilizzazione di tutto il personale nell attività di miglioramento continuo. La conoscenza delle tecniche di audit ; la definizione delle tecniche di raccolta e di elaborazione dei dati; l individuazione della correlazione dei dati raccolti con il processo di miglioramento pianificato; l identificazione delle criticità, delle non conformità, delle emergenze e delle necessarie azioni, preventive e correttive; l identificazione delle necessità di sensibilizzazione, informazione, formazione e aggiornamento di tutto il personale, in merito all attività di miglioramento continuo. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 291

13 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 3 3 Salvaguardare la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1.collaborare alla predisposizione, gestione e controllo del piano di sicurezza aziendale, a partire dall individuazione dei fattori di rischio fino alla stesura del documento di valutazione dei rischi e alla scelta delle misure di sicurezza da applicare ai vari settori aziendali; 2.collaborare alla definizione di un programma di adeguamento e manutenzione di strutture, impianti e macchinari, nell osservanza delle indicazioni legislative, in funzione di un sensibile miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza; 3.promuovere, all interno dell azienda, l adozione di atteggiamenti consapevoli e collaborativi in merito al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza del lavoratore. 1. Per collaborare alla predisposizione, gestione e controllo del piano di sicurezza aziendale, a partire dall individuazione dei fattori di rischio fino alla stesura del documento di valutazione dei rischi e alla scelta delle misure di sicurezza da applicare ai vari settori aziendali, il soggetto ha bisogno di sapere come: mappare e controllare l attività di tutti i reparti aziendali, con particolare attenzione a quelli soggetti a maggiore rischio di sicurezza o fuori norma; analizzare i fattori di rischio del processo produttivo in riferimento a luoghi, attrezzature, macchinari, impianti e personale coinvolto; redigere e aggiornare, in collaborazione con il responsabile della sicurezza, il documento di valutazione dei rischi, ricorrendo eventualmente al supporto di consulenti esterni, specialisti del settore; scegliere le misure di sicurezza da adottare, interagendo con i fornitori e cogliendo i suggerimenti del personale interessato; verificare il corretto utilizzo delle misure di sicurezza, con periodiche attività di audit.. 2. Per collaborare alla definizione di un programma di adeguamento e manutenzione di strutture, impianti e macchinari, nell osservanza delle indicazioni legislative, in funzione di un sensibile miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, il soggetto ha bisogno di sapere come: valutare il funzionamento di impianti e macchinari, cogliendo gli aspetti fuori norma o migliorabili; confrontare le rilevazioni effettuate con le indicazioni dei responsabili di funzione e degli addetti alla produzione. adottare azioni di manutenzione preventiva per anticipare l insorgenza di problemi di sicurezza; valutare offerte e preventivi, in collaborazione con il responsabile, per l acquisto di attrezzature e macchinari nuovi e a norma di legge. 292 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

14 3. Per promuovere, all interno dell azienda, l adozione di atteggiamenti consapevoli e collaborativi in merito al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza del lavoratore, il soggetto ha bisogno di sapere come: Acquisire una metodologia comunicativa efficace, per il coinvolgimento dei lavoratori sui piani di prevenzione e sicurezza aziendali; verificare il corretto utilizzo delle misure di sicurezza da parte dei lavoratori; utilizzare opportune tecniche di coinvolgimento e motivazione del personale alle tematiche della prevenzione, per il contributo attivo alla risoluzione di problemi legati alla sicurezza, gestendo eventuali situazioni conflittuali. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 293

15 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1.collaborare alla predisposizione, gestione e controllo del piano di sicurezza aziendale, a partire dall individuazione dei fattori di rischio fino alla stesura del documento di valutazione dei rischi e alla scelta delle misure di sicurezza da applicare ai vari settori aziendali; 2.collaborare alla definizione di un programma di adeguamento e manutenzione di strutture, impianti e macchinari, nell osservanza delle indicazioni legislative, in funzione di un sensibile miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza; 3.promuovere, all interno dell azienda, l adozione di atteggiamenti consapevoli e collaborativi in merito al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza del lavoratore, Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper reperire informazioni sulle attività di tutti i reparti aziendali, con particolare attenzione a quelli soggetti a maggiore rischio di sicurezza o fuori norma; saper ricercare i fattori di rischio del processo produttivo in riferimento a luoghi, attrezzature, macchinari, impianti e personale coinvolto; saper sviluppare e aggiornare, in collaborazione con il responsabile della sicurezza, il documento di valutazione dei rischi, ricorrendo eventualmente al supporto di consulenti esterni, specializzati nel settore; saper selezionare le misure di sicurezza da adottare, interagendo con i fornitori e cogliendo i suggerimenti del personale interessato; saper verificare il corretto utilizzo delle misure di sicurezza, attraverso periodiche attività di audit. gli indicatori sono: L identificazione degli strumenti statistici adeguati all attività di monitoraggio del SGSL: tabelle, fogli di controllo, diagrammi causa-effetto, eccetera; l individuazione dei fattori di rischio correlati a processi, fasi e macchinari; l individuazione dei fattori di rischio correlati alle modalità operative ed all errore umano; la definizione del documento di valutazione dei rischi, della sua struttura e dei possibili interventi per il suo miglioramento; l identificazione delle specifiche competenze, interne ed esterne, da coinvolgere; l identificazione delle procedure e degli interventi necessari per attuare il miglioramento pianificato con il SGSL; la valutazione del grado di applicazione delle misure di sicurezza adottate, tramite attività di monitoraggio e di audit. 294 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

16 Il soggetto deve dimostrare di: 2 saper monitorare il funzionamento di impianti e macchinari, cogliendone gli aspetti fuori norma o migliorabili; saper comparare le rilevazioni effettuate con le indicazioni dei responsabili di funzione e degli addetti alla produzione; saper implementare azioni di manutenzione preventiva, per prevenire l insorgenza di problemi di sicurezza; saper vagliare preventivi ed offerte, in collaborazione con il responsabile, per l acquisto di attrezzature e macchinari nuovi e a norma di legge. gli indicatori sono: L identificazione dei parametri di funzionamento degli impianti, macchinari e strumenti di controllo e regolazione in uso nei processi aziendali; l individuazione delle criticità di funzionamento di impianti, macchinari e strumenti di controllo e regolazione; la definizione delle tecniche di raccolta, elaborazione e confronto dei dati; l individuazione delle responsabilità delle diverse funzioni aziendali; la definizione delle tecniche di pianificazione ed attuazione della manutenzione preventiva; l individuazione dei parametri per la valutazione dei fornitori. 3 saper coinvolgere efficacemente i lavoratori sui piani di prevenzione e sicurezza aziendali; saper verificare il corretto utilizzo delle misure di sicurezza da parte dei lavoratori. saper adottare le opportune tecniche di coinvolgimento e motivazione del personale alle tematiche di prevenzione, onde ottenerne il contributo attivo nella risoluzione di problemi legati alla sicurezza, gestendo eventuali situazioni conflittuali. La conoscenza delle tecniche di comunicazione, coinvolgimento e formazione; l identificazione degli strumenti per il monitoraggio del corretto utilizzo delle procedure di sicurezza; l individuazione delle tecniche e degli strumenti di gestione dei gruppi e delle conflittualità. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 295

17 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 4 4 Comunicare le problematiche ambientali Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. collaborare alla elaborazione degli interventi di sensibilizzazione e/o formazione-aggiornamento e addestramento del personale sui temi di ambiente, energia e sicurezza in azienda e sulla politica adottata a riguardo dall organizzazione; 2. dialogare con i diversi attori coinvolti: tecnici, amministrativi, dirigenti, organizzazioni sindacali, con particolare riferimento ai responsabili ambientali della RSU (CCNNL dei lavoratori chimici) ed ai Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza (art.18 DL 626/94), per l attuazione della politica ambientale, degli obiettivi e dei programmi stilati dai responsabili del sistema ambiente energia sicurezza; 3. adottare i principali strumenti di comunicazione ambientale dedicati alla diffusione di informazioni sulla gestione e sulla prestazione ambientale dell impresa, al fine di facilitare il dialogo tra l organizzazione, i portatori di interesse stakeholders, i diversi operatori aziendali, i fornitori, la comunità locale e le strutture pubbliche preposte al controllo degli adempimenti normativi in azienda (ARPA, ASL, ISPESL, VVFF, etc) in tema di ambiente energia sicurezza. 1. Per collaborare alla elaborazione degli interventi di sensibilizzazione e/o formazione-aggiornamento e addestramento del personale sui temi di ambiente, energia e sicurezza in azienda e sulla politica adottata a riguardo dall organizzazione, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare i processi del sistema azienda, particolarmente quelli relativi al settore ambiente-energiasicurezza; applicare le tecniche base di comunicazione efficace, dinamiche di gruppo, leadership, problem solving; applicare la metodologia degli interventi formativi; individuare la tipologia di comunicazione e/o formazione più funzionale al raggiungimento degli obiettivi aziendali relativi ad ambiente-energia-sicurezza; collaborare all organizzazione delle competenze per migliorare l impiego delle conoscenze e delle capacità in azienda. 296 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

18 2. Per dialogare con i diversi attori coinvolti: tecnici, amministrativi, dirigenti, organizzazioni sindacali, con particolare riferimento ai responsabili ambientali della RSU (CCNNL dei lavoratori chimici) ed ai Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza (art.18 DL 626/94), per l attuazione della politica ambientale, degli obiettivi e dei programmi stilati dai responsabili del sistema ambiente energia sicurezza, il soggetto ha bisogno di sapere come: gestire gli strumenti per la comunicazione ambientale (certificazioni, bilancio ambientale, rapporto ambientale ) e gli indicatori ambientali d impresa; comunicare obiettivi e programmi di sicurezza e rischio; coordinare e gestire la comunicazione istituzionale ed interna. 3. Per adottare i principali strumenti di comunicazione ambientale dedicati alla diffusione di informazioni sulla gestione e sulla prestazione ambientale dell impresa, al fine di facilitare il dialogo tra l organizzazione, i portatori di interesse stakeholders, i diversi operatori aziendali, i fornitori, la comunità locale e le strutture pubbliche preposte al controllo degli adempimenti normativi in azienda (ARPA, ASL, ISPESL, VVFF, etc) in tema di ambiente energia sicurezza, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare gli interlocutori della comunicazione ambientale; collaborare all individuazione delle iniziative a livello nazionale/internazionale e delle strategie di relazioni pubbliche d impresa per la sensibilizzazione ambientale e la contribuzione dell azienda allo sviluppo sostenibile; utilizzare efficacemente gli strumenti operativi per attuare una campagna di informazione esterna ed interna; applicare le tecniche di base di benchmarking e di marketing ambientale e l importanza del legame tra comunicazione e immagine. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 297

19 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. collaborare alla elaborazione degli interventi di sensibilizzazione e/o formazione-aggiornamento e addestramento del personale sui temi di ambiente, energia e sicurezza in azienda e sulla politica adottata a riguardo dall organizzazione; 2. dialogare con i diversi attori coinvolti: tecnici, amministrativi, dirigenti, organizzazioni sindacali, con particolare riferimento ai responsabili ambientali della RSU (CCNNL dei lavoratori chimici) ed ai Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza (art.18 DL 626/94), per l attuazione della politica ambientale, degli obiettivi e dei programmi stilati dai responsabili del sistema ambiente energia sicurezza; 3. adottare i principali strumenti di comunicazione ambientale dedicati alla diffusione di informazioni sulla gestione e sulla prestazione ambientale dell impresa, al fine di facilitare il dialogo tra l organizzazione, i portatori di interesse stakeholders, i diversi operatori aziendali, i fornitori, la comunità locale e le strutture pubbliche preposte al controllo degli adempimenti normativi in azienda (ARPA, ASL, ISPESL, VVFF, etc) in tema di ambiente energia sicurezza, Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper utilizzare con efficacia i processi del sistema azienda, particolarmente quelli relativi al settore ambiente-energia-sicurezza; saper comunicare efficacemente ed essere in grado di gestire dinamiche di gruppo, leadership, problem solving; saper utilizzare le opportune metodologie per un efficace gestione degli interventi formativi; saper identificare la tipologia di comunicazione e / o formazione più funzionale al raggiungimento degli obiettivi dell azienda relativi ad ambienteenergia-sicurezza; saper ottimizzare l organizzazione delle competenze al fine di migliorare l impiego delle conoscenze e delle capacità in azienda. gli indicatori sono: L identificazione dei processi aziendali; l individuazione dei parametri fondamentali di processo che hanno influenza su aspetti-impatti relativi ad ambiente, energia e sicurezza; la definizione delle tecniche di comunicazione, coinvolgimento e formazione; la definizione delle tecniche e degli strumenti di gestione dei gruppi e delle conflittualità; la definizione delle tecniche di formazione adatte alla realtà aziendale; l individuazione delle necessità di formazione, informazione e coinvolgimento necessarie alla realtà aziendale; l identificazione delle competenze necessarie per la formazione, informazione e coinvolgimento nella realtà aziendale. 298 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

20 Il soggetto deve dimostrare di: 2 avere un quadro di riferimento chiaro degli strumenti per la comunicazione ambientale: certificazioni, bilancio ambientale, rapporto ambienta e gli indicatori ambientali d impresa; saper utilizzare efficacemente le tecniche di comunicazione; saper coordinare ed essere in grado di gestire la comunicazione, istituzionale ed interna. gli indicatori sono: L individuazione degli strumenti per la comunicazione ambientale: rapporti, bilanci, dichiarazioni ambientali; la definizione degli strumenti di comunicazione e divulgazione della sicurezza sul lavoro; l identificazione delle Parti Interessate cui rivolgere la comunicazione ambientale, energetica e della sicurezza sul lavoro; l identificazione dei testimoni privilegiati cui indirizzare la comunicazione sui temi di ambiente, energia e sicurezza sul lavoro; la definizione della procedura, adeguata alla realtà aziendale, per la gestione del processo di comunicazione, interna ed esterna, sui temi di ambiente, energia e sicurezza sul lavoro; l individuazione delle responsabilità nel processo di comunicazione. 3 sapersi relazionare con gli interlocutori della comunicazione ambientale; saper utilizzare le iniziative a livello nazionale / internazionale e le strategie di relazioni pubbliche d impresa, per la sensibilizzazione sui temi dell ambiente e per la contribuzione dell azienda allo sviluppo sostenibile; saper utilizzare gli opportuni strumenti operativi per attuare una campagna di informazione, esterna ed interna; saper utilizzare con efficacia le tecniche di base di benchmarking e marketing ambientale, tenendo ben presente l importanza del legame tra comunicazione e immagine. L identificazione degli interlocutori (parti interessate) della comunicazione ambientale: Enti di controllo, associazioni ambientaliste, cittadini eccetera; la definizione delle iniziative a livello nazionaleinternazionale e delle strategie di relazioni pubbliche d impresa, per la sensibilizzazione ambientale e la contribuzione dell azienda allo sviluppo sostenibile; la definizione degli strumenti operativi per realizzare campagne di informazione; la definizione delle tecniche di marketing e della tecniche di comunicazione. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 299

21 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 5 5 Gestire il sistema integrato ambiente-sicurezza Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. collaborare all implementazione di un sistema di gestione integrato ambiente-sicurezza, secondo le norme comunitarie e internazionali; 2. utilizzare i meccanismi di audit del sistema di gestione ambiente-sicurezza; 3. elaborare e presentare le informazioni necessarie ai responsabili del sistema ambiente-sicurezza ed alla direzione aziendale, per il corretto riesame: del sistema, dei traguardi raggiunti, delle difficoltà riscontrate e per la ridefinizione degli obiettivi di miglioramento; collaborare al mantenimento della certificazione dei sistemi di gestione adottati. 1. Per collaborare all implementazione di un sistema di gestione integrato ambiente-sicurezza, secondo le norme comunitarie e internazionali, il soggetto ha bisogno di sapere come: applicare le normative cogenti di riferimento: OHSAS 18001, ISO 14001, regolamento EMAS II, Vision 2000; utilizzare efficacemente i fondamenti del Sistema Gestione Qualità e la correlazione con le varie normative tecniche nei vari settori merceologici; individuare le possibili sinergie tra i sistemi di gestione ambientali, della sicurezza e della qualità. 2. Per utilizzare i meccanismi di audit del sistema di gestione ambiente-sicurezza, il soggetto ha bisogno di sapere come: gestire ed applicare le tipologie di audit, con particolare riferimento agli audit di un sistema integrato; collaborare con i responsabili del sistema di gestione alla pianificazione degli audit, individuare le figure coinvolte: ruoli e responsabilità. 300 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

22 3. Per elaborare e presentare le informazioni necessarie ai responsabili del sistema ambiente-sicurezza ed alla direzione aziendale, per il corretto riesame: del sistema, dei traguardi raggiunti, delle difficoltà riscontrate e per la ridefinizione degli obiettivi di miglioramento; per collaborare al mantenimento della certificazione dei sistemi di gestione adottati, il soggetto ha bisogno di sapere come: gestire il concetto di miglioramento continuo, utilizzandone efficacemente gli strumenti tecnici e organizzativi; collaborare con i responsabili del sistema di gestione, per garantire il rispetto delle disposizioni legislative in materia di ambiente, energia e sicurezza, tramite l adeguamento ad ogni nuovo provvedimento; collaborare con i responsabili del sistema di gestione per la promozione di corretti comportamenti ambientali e per individuare le misure necessarie alla prevenzione degli incidenti all interno dell azienda; collaborare al monitoraggio degli impatti sull ambiente delle attività dell azienda, in coerenza con i principi di politica ambientale e con gli obiettivi di miglioramento. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 301

23 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. collaborare all implementazione di un sistema di gestione integrato ambiente-sicurezza, secondo le norme comunitarie e internazionali; 2. utilizzare i meccanismi di audit del sistema di gestione ambiente-sicurezza; 3. elaborare e presentare le informazioni necessarie ai responsabili del sistema ambiente-sicurezza ed alla direzione aziendale, per il corretto riesame: del sistema, dei traguardi raggiunti, delle difficoltà riscontrate e per la ridefinizione degli obiettivi di miglioramento; collaborare al mantenimento della certificazione dei sistemi di gestione adottati, Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper interpretare le normative cogenti di riferimento, internazionali e comunitarie; saper applicare i fondamenti del Sistema Gestione Qualità e saper trovare i corretti riferimenti alle varie normative tecniche nei diversi settori merceologici; gli indicatori sono: L identificazione delle Norme di riferimento relative ai Sistemi Qualità, per le tematiche di ambiente e sicurezza; l individuazione delle sinergie tra Sistemi di Gestione diversi in un ottica di integrazione. saper applicare le norme OHSAS 18001, ISO e del regolamento EMAS II; saper identificare e valutare le possibili sinergie tra i sistemi di gestione ambientali, della sicurezza e della qualità. 2 saper utilizzare con efficacia la normativa di riferimento; saper pianificare gli audit; conoscere e saper identificare le figure coinvolte nel sistema di gestione aziendale: ruoli e responsabilità. L identificazione delle già citate norme; la definizione delle tecniche di audit, in ottica di integrazione di sistemi; la definizione delle tecniche e delle metodologie di pianificazione degli audit; l individuazione delle responsabilità e dei ruoli, sulla base di quanto previsto nel Sistema di gestione aziendale. 302 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

24 Il soggetto deve dimostrare di: 3 conoscere ed essere in grado di utilizzare gli strumenti tecnici e organizzativi tipici di un sistema di gestione integrato ambiente-sicurezza ed energia: Manuale, Procedure, Politica, Obiettivi e Traguardi eccetera. conoscere le disposizioni legislative in materia di ambiente, energia e sicurezza, al fine di garantirne il rispetto; saper promuovere i corretti comportamenti ambientali e saper individuare le misure necessarie per prevenire gli incidenti all interno dell azienda; saper applicare metodi e tecniche di monitoraggio degli impatti sull ambiente delle attività dell azienda, coerentemente con i principi di politica ambientale e con gli obiettivi di miglioramento. gli indicatori sono: L identificazione dei principi ispiratori dei sistemi di gestione: customer satisfaction, miglioramento continuo eccetera; l identificazione della struttura fondamentale dei sistemi di gestione: Manuale, Procedure, Politica, Obiettivi e Traguardi, eccetera; l individuazione di ruoli, responsabilità e coinvolgimenti di sistema; la definizione di metodi e tecniche di monitoraggio degli aspetti-impatti aziendali che hanno influenza sulle tematiche ambientali, energetiche e della sicurezza sul lavoro; la definizione di metodi e tecniche di raccolta ed elaborazione statistiche dei dati relativi a tali aspetti-impatti; la definizione dei metodi e delle tecniche di pianificazione ed elaborazione di politiche, obiettivi e traguardi. ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 303

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Processo Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Organizzazione,

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico esperto dell'elaborazione del piano di sicurezza aziendale, pianificazione

Dettagli

23/05/ :56:05 Pagina 1 di 7

23/05/ :56:05 Pagina 1 di 7 Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Tecnico ambiente energia sicurezza - Ecogestione, audit ambientale e sicurezza in azienda Edizione 2016 Professioni NUP/ISTAT correlate 3.1.8.3.1 - Tecnici del

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AMBIENTE, L ENERGIA E LA SICUREZZA IN AZIENDA

TECNICO SUPERIORE PER L AMBIENTE, L ENERGIA E LA SICUREZZA IN AZIENDA ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AMBIENTE, L ENERGIA E LA SICUREZZA IN AZIENDA STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE

Dettagli

Indica inizio/fine del processo Indica linea di flusso Indica documento Indica punto di decisione Indica operazione/attività Indica input/output Indica connessione Definizione della Politica della Sicurezza

Dettagli

AREA C: SISTEMI INTEGRATI

AREA C: SISTEMI INTEGRATI AREA C: SISTEMI INTEGRATI Codice Titolo Ore C01 Formazione in merito al Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN 28 ISO 9001 C02 Internal Auditing secondo la linea guida UNI EN ISO 19011:2012 28 C03 Formazione

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER IL RISPARMIO ENERGETICO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE

TECNICO SUPERIORE PER IL RISPARMIO ENERGETICO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE TECNICO SUPERIORE PER IL RISPARMIO ENERGETICO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE Denominazione della figura TECNICO SUPERIORE PER IL RISPARMIO ENERGETICO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE

Dettagli

POLITICA AMBIENTALE. Roma, 01 Aprile 2016

POLITICA AMBIENTALE. Roma, 01 Aprile 2016 Roma, 01 Aprile 2016 POLITICA AMBIENTALE La Direzione di VDP Srl - società costituita con atto del 15/11/1991 per sviluppare iniziative nel settore dei servizi di ingegneria integrata, progettazione e

Dettagli

Tecnico agricolo. Standard della figura nazionale

Tecnico agricolo. Standard della figura nazionale Tecnico agricolo Standard della figura nazionale Denominazione della figura Referenziazione della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento ATECO 2007/ISTAT Descrizione

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO E LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE

TECNICO SUPERIORE PER L APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO E LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE TECNICO SUPERIORE PER L APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO E LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE Denominazione della figura TECNICO SUPERIORE PER L APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO E LA

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER IL SISTEMA QUALITA DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO

TECNICO SUPERIORE PER IL SISTEMA QUALITA DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE: TECNICO SUPERIORE PER IL SISTEMA QUALITA DEL PRODOTTO E DEL PROCESSO 260 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA CONDUZIONE DEL CANTIERE

TECNICO SUPERIORE PER LA CONDUZIONE DEL CANTIERE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER LA CONDUZIONE DEL CANTIERE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 11 12 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 1 1 Gestire l organizzazione del lavoro nel cantiere

Dettagli

POLITICA QUALITA -AMBIENTE- SICUREZZA ALIMENTARE Revisione: 01

POLITICA QUALITA -AMBIENTE- SICUREZZA ALIMENTARE Revisione: 01 La Qualità, l attenzione per l ambiente e la Sicurezza alimentare, la soddisfazione del cliente, l etica e la responsabilità nei confronti del personale per INDUSTRIA SALUMI S. ANGELO S.R.L., non costituiscono

Dettagli

POLITICA PER LA QUALITÀ / AMBIENTE / SICUREZZA / ENERGIA

POLITICA PER LA QUALITÀ / AMBIENTE / SICUREZZA / ENERGIA 1 POLITICA PER LA QUALITÀ / AMBIENTE / SICUREZZA / ENERGIA La direzione di Fonderia Boccacci SpA in coerenza con i principi fondativi, si impegna a perseguire una politica finalizzata alla Soddisfazione

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DI PROCESSO, PRODOTTO, COMUNICAZIONE E MARKETING PER IL SETTORE ARREDAMENTO STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE

TECNICO SUPERIORE DI PROCESSO, PRODOTTO, COMUNICAZIONE E MARKETING PER IL SETTORE ARREDAMENTO STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE TECNICO SUPERIORE DI PROCESSO, PRODOTTO, COMUNICAZIONE E MARKETING PER IL SETTORE ARREDAMENTO STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE Denominazione della figura TECNICO SUPERIORE DI PROCESSO, PRODOTTO, COMUNICAZIONE

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE E LA VERIFICA DI IMPIANTI ENERGETICI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE

TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE E LA VERIFICA DI IMPIANTI ENERGETICI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE E LA VERIFICA DI IMPIANTI ENERGETICI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE Denominazione della figura TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE E LA VERIFICA DI IMPIANTI ENERGETICI

Dettagli

Politica Integrata Qualita Ambiente Sicurezza Alimentare. Responsabilità sociale. CALISPA S.p.A.

Politica Integrata Qualita Ambiente Sicurezza Alimentare. Responsabilità sociale. CALISPA S.p.A. Politica Integrata Qualita Ambiente Sicurezza Alimentare Responsabilità sociale CALISPA S.p.A. La Calispa S.p.A. ha sempre ritenuto che il fondamento del successo commerciale fosse da ricercare nella qualità

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DI STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE

TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DI STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DI STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE Denominazione della figura TECNICO SUPERIORE PER LA GESTIONE DI STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE Referenziazioni

Dettagli

Posizione/i classificatoria/e servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere ISTAT ATECO 2007

Posizione/i classificatoria/e servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere ISTAT ATECO 2007 Allegato 2 Standard professionale Acconciatore L Acconciatore effettua in maniera autonoma i trattamenti e i servizi volti a modificare, migliorare, mantenere e proteggere l aspetto estetico dei capelli,

Dettagli

[C2.4] TECNICO DELL ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DI EVENTI CULTURALI E DI SPETTACOLO

[C2.4] TECNICO DELL ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DI EVENTI CULTURALI E DI SPETTACOLO [C2.4] TECNICO DELL ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE DI EVENTI CULTURALI E DI SPETTACOLO Settore economico professionale: Servizi culturali e di spettacolo Descrizione sintetica: Il Tecnico dell organizzazione

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 14. TECNICO AGRICOLO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 14. TECNICO AGRICOLO Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai specializzati e agricoltori.

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna

Dettagli

POLITICA INTEGRATA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SICUREZZA ALIMENTARE E LA SICUREZZA SUL LAVORO.

POLITICA INTEGRATA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SICUREZZA ALIMENTARE E LA SICUREZZA SUL LAVORO. POLITICA INTEGRATA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SICUREZZA ALIMENTARE E LA SICUREZZA SUL LAVORO. Gruppo Illiria si pone come obiettivo di massimizzare il grado di soddisfazione di tutti i portatori di

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA Ecomondo 2016 - Rimini, 10 novembre 2016 Angelica Schneider Graziosi INAIL Contarp Centrale I SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA Perché parlare di SGSL per

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER I

TECNICO SUPERIORE PER I ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE AMBIENTE TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 73 UNITÀ

Dettagli

Prot.: 054/19 Roma, 19/03/2019 Rif.: FP/MP

Prot.: 054/19 Roma, 19/03/2019 Rif.: FP/MP Prot.: 054/19 Roma, 19/03/2019 Rif.: FP/MP POLITICA INTEGRATA DI QUALITA AMBIENTE SICUREZZA SUL LAVORO Nel corso del 2018 il laboratorio Bioconsult, in conformità alla norma UNI EN ISO IEC 17025:2005,

Dettagli

CGM compagnia generale multiservizi

CGM compagnia generale multiservizi Politica Aziendale La Direzione della SRL intende assicurare la completa soddisfazione alle esigenze del cliente attraverso la rispondenza dei servizi forniti in termini di qualità, affidabilità, puntualità

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO GLI STANDARD UNI EN ISO 14000

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO GLI STANDARD UNI EN ISO 14000 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SECONDO GLI STANDARD UNI EN ISO 14000 Il Punto di vista del mercato... Legislazioni più severe Politiche economiche orientate..all incentivazione Crescente attenzione

Dettagli

AREA FORMAZIONE. Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO

AREA FORMAZIONE. Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO AREA FORMAZIONE Obiettivo generale A: GESTIRE UN CORSO DI STUDIO - relazionali - di leadership - di programmazione - di organizzazione del lavoro - di autoformazione Obiettivi formativi specifici: alla

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA PROMOZIONE E IL MARKETING DELLE FILIERE TURISTICHE E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE

TECNICO SUPERIORE PER LA PROMOZIONE E IL MARKETING DELLE FILIERE TURISTICHE E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE TECNICO SUPERIORE PER LA PROMOZIONE E IL MARKETING DELLE FILIERE TURISTICHE E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI STANDARD DELLA FIGURA NAZIONALE Denominazione della figura TECNICO SUPERIORE PER LA PROMOZIONE E IL

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QAS

POLITICA INTEGRATA QAS PAG. 1 di 5 PREMESSA Cantieri Navali di Sestri S.r.l., con sede legale, amministrativa ed operativa a Genova, in Via Luigi Cibrario 3, svolge attività di: Servizio di ristrutturazione, manutenzione, allestimento

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI

TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE AMBIENTE TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI IDRICI DESCRIZIONE

Dettagli

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3. Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma

Dettagli

MAPPA DELLE COMPETENZE a.sc CODICE ASSE: PROFESSIONALE TERZO ANNO QUARTO ANNO

MAPPA DELLE COMPETENZE a.sc CODICE ASSE: PROFESSIONALE TERZO ANNO QUARTO ANNO COMPETENZE IN ESITO (2 BIENNIO) ABILITA' CONOSCENZE ABILITA' CONOSCENZE Saper utilizzare grafici, schemi e tabelle Conoscere le tecniche di rappresentazione grafica Saper utilizzare grafici, schemi e tabelle

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico del controllo della qualità 4 Settore Economico Professionale Area

Dettagli

SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE

SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE Allegato 1) Assessorato Scuola. Formazione professionale. Università e ricerca. Lavoro SISTEMA REGIONALE DELLE QUALIFICHE SCHEDA DESCRITTIVA STANDARD PROFESSIONALI DELLA QUALIFICA AREA PROFESSIONALE SVILUPPO

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Trasporti e Logistica Processo Trasporto di persone e merci con mezzi navali Sequenza di processo

Dettagli

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE DESCRIZIONE SINTETICA GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE Il gestore del è in grado di sviluppare ed implementare un funzionale all attuazione degli obiettivi strategici

Dettagli

LUOGO DI LAVORO SICUREZZA SUL

LUOGO DI LAVORO SICUREZZA SUL IAL Lombardia opera nel settore della sicurezza da oltre 20 anni e dispone di un catalogo formativo specifico per migliorare ed innalzare il livello delle conoscenze e delle competenze in materia di salute

Dettagli

Il Sistema Gestione Ambientale secondo UNI EN ISO 14001:2004

Il Sistema Gestione Ambientale secondo UNI EN ISO 14001:2004 POLISTUDIO Il Sistema Gestione Ambientale secondo UNI EN ISO 140:20 Anno 2006 Il Sistema di Gestione Ambientale v.00 1 POLISTUDIO Cos è un sistema di gestione ambientale INDIVIDUARE SORVEGLIARE MITIGARE

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 AREA COMUNE SERVIZI PER LE IMPRESE Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale

Dettagli

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari identificativo scheda: 34-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica La figura professionale ha competenze nel campo della produzione, della conservazione, del controllo di qualità, nonché della

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO CONTESTO DI RIFERIMENTO nel 2008 Viene approvato il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 che integra e completa la sequenza logica delle

Dettagli

CHECK LIST PER IL PIANO DI AZIONE

CHECK LIST PER IL PIANO DI AZIONE CHECK LIST PER IL PIANO DI AZIONE AREA CHECK LIST A) LE TIC A SCUOLA 1. Infrastruttura Dotare la scuola di una rete fissa o Wi-Fi per l accesso ad internet. Attivare convenzioni gratuite per la dotazione

Dettagli

TECNICO CONTROLLO QUALITÀ (SETTORE METALMECCANICO)

TECNICO CONTROLLO QUALITÀ (SETTORE METALMECCANICO) TECNICO CONTROLLO QUALITÀ (SETTORE METALMECCANICO) identificativo scheda: 08-008 stato scheda: Validata sintetica Il Tecnico al controllo qualità sviluppa ed implementa un sistema qualità aziendale funzionale

Dettagli

TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE

TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE 6. - Artigiani, operai specializzati e agricoltori 6.2.3.1 - Meccanici artigianali, riparatori

Dettagli

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE)

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) Procedura Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) TITOLO PROCEDURA TITOLO PRPOCEDURA TITOLO PROCEDURA MSG DI RIFERIMENTO: MSG HSE 1 Questo pro hse documento 009 eniservizi

Dettagli

I Sistemi di Gestione della Sicurezza nell ambito delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante

I Sistemi di Gestione della Sicurezza nell ambito delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante A.R.P.A.V. Area Tecnico Scientifica Servizio Prevenzione Industriale I Sistemi di Gestione della Sicurezza nell ambito delle aziende a Rischio di Incidente Rilevante Cos è la Gestione? È l impostazione

Dettagli

16/11/2017 8:49:52 Pagina 1 di 7

16/11/2017 8:49:52 Pagina 1 di 7 Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Edizione 2017 Professioni NUP/ISTAT correlate 1.2.1.1.0 - Imprenditori e amministratori di grandi aziende che operano nell'agricoltura, nell'allevamento, nella

Dettagli

Tecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale

Tecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale Tecnico commerciale delle vendite Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche

Dettagli

Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria.

Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchinari, curando le attività di manutenzione ordinaria. Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale Documento di Valutazione delle Evidenze, relative al raggiungimento delle competenze di base e professionali, ai fini dell'ammissione all'esame

Dettagli

legenda comportamenti organizzativi

legenda comportamenti organizzativi barrare i comportam enti prescelti Comportamenti organizzativi Integrazione con gli Amministratori su obiettivi assegnati, con i colleghi su obiettivi comuni legenda comportamenti organizzativi Nota esplicativa

Dettagli

La sicurezza nel cantiere edile alla luce del D. Lgs 106/09 di modifica al T.U.

La sicurezza nel cantiere edile alla luce del D. Lgs 106/09 di modifica al T.U. La sicurezza nel cantiere edile alla luce del D. Lgs 106/09 di modifica al T.U. La valutazione di un Sistema di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro Valerio Galasso Taranto, 12 marzo 2010

Dettagli

Indirizzo Servizi Commerciali Articolo 3, comma 1, lettera f) D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61

Indirizzo Servizi Commerciali Articolo 3, comma 1, lettera f) D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61 Allegato 2 F Indirizzo Servizi Commerciali Articolo 3, comma 1, lettera f) D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61 DESCRIZIONE SINTETICA Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Servizi commerciali

Dettagli

Estetisti e truccatori

Estetisti e truccatori Allegato 4 Standard professionale Estetista L estetista effettua in maniera autonoma i trattamenti estetici sulla superficie del corpo umano quali pulizia e cura estetica della pelle del viso e del corpo,

Dettagli

REFERENZIALE FORMATIVO TECNICO DEI TRATTAMENTI ESTETICI. Maggio 2011

REFERENZIALE FORMATIVO TECNICO DEI TRATTAMENTI ESTETICI. Maggio 2011 REFERENZIALE FORMATIVO TECNICO DEI TRATTAMENTI ESTETICI Maggio 2011 1 TECNICO DEI TRATTAMENTI ESTETICI SERVIZI E TECNICHE ESTETICHE 4. Identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la

Dettagli

Tecnico riparatore di veicoli a motore. Standard della Figura nazionale

Tecnico riparatore di veicoli a motore. Standard della Figura nazionale Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate 6.

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Trasporti e Logistica Processo Trasporto di persone e merci con mezzi navali Sequenza di processo

Dettagli

TECNICO AREA PIANIFICAZIONE E CONTROLLO

TECNICO AREA PIANIFICAZIONE E CONTROLLO TECNICO AREA PIANIFICAZIONE E CONTROLLO CCNL METALMECCANICA (INDUSTRIA) del 19.1.2006 (Integrazione del 28.3.2006) rinnovato il 15.10.2009 Accordo per il rinnovo della parte economica del contratto collettivo

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SERVIZI TURISTICI Processo Servizi di viaggio e accompagnamento Sequenza di processo Sviluppo di piani

Dettagli

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE)

Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) Procedura Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) TITOLO PROCEDURA TITOLO PRPOCEDURA TITOLO PROCEDURA MSG DI RIFERIMENTO: MSG HSE 1 Questo pro hse documento 009 eniservizi

Dettagli

Denominazione del Profilo. Referente dei servizi per anziani. Descrizione sintetica

Denominazione del Profilo. Referente dei servizi per anziani. Descrizione sintetica Denominazione del Profilo Referente dei servizi per anziani Descrizione sintetica Il Referente dei servizi per anziani cura gli aspetti organizzativi e assicura efficienza operativa, attraverso la promozione

Dettagli

8. Misure, analisi e miglioramento

8. Misure, analisi e miglioramento 8. Misure, analisi e miglioramento 8.1 Pianificazione 8.2 Monitoraggio e misurazioni 8.2.1 Soddisfazione del Cliente 8.2.2 Audit interni 8.2.3 Monitoraggio e misura del processo 8.3 Gestione dei prodotti

Dettagli

TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE

TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE 5. - Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 5.1.1 - Esercenti ed addetti

Dettagli

Tecnico della trasformazione agroalimentare. Standard della Figura nazionale

Tecnico della trasformazione agroalimentare. Standard della Figura nazionale Tecnico della trasformazione agroalimentare Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate

Dettagli

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro: lo sviluppo e l applicazione in azienda

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro: lo sviluppo e l applicazione in azienda Seminario tecnico D.Lgs. 231/2001 e D.Lgs. 81/2008 (art. 30) I modelli organizzativi e l integrazione con i sistemi di gestione della sicurezza I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro:

Dettagli

Politica Aziendale Modello Organizzativo 231

Politica Aziendale Modello Organizzativo 231 PROCEDURA GESTIONALE PAMO 231 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 3 4 FIGURE E RESPONSABILITÀ... 3 5 DEFINIZIONI... 3 6 CARATTERISTICHE DELLA POLITCA

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 13. TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 5. Professioni qualificate

Dettagli

Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV)

Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV) Organismo Indipendente di Valutazione della performance () RACCOMANDAZIONI RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE, TRASPARENZA E INTEGRITÀ DEI CONTROLLI INTERNI PER L ANNO (ai

Dettagli

"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza

Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza Unindustria Bologna, 11 Febbraio 2015 "Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza dell'integrazione tra sistema

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico della progettazione, definizione e promozione di piani di sviluppo

Dettagli

Direttore di Comunità Socio-Sanitaria Nuovo

Direttore di Comunità Socio-Sanitaria Nuovo Direttore di Comunità Socio-Sanitaria Nuovo Sociosanitario e pubblica amministrazione Settore: Indirizzo: Sì Prova finale unificata o con criteri unificati: Attività di erogazione servizi socioassistenziali

Dettagli

brugherio (mb) POLITICA AZIENDALE

brugherio (mb) POLITICA AZIENDALE brugherio (mb) POLITICA AZIENDALE Brugherio, 20 gennaio 2016 piomboleghe srl via eratostene, 1-20861 brugherio (mb) tel. 039289561 fax 039880244 info@piomboleghe.it www.piomboleghe.it cap. soc. 1.300.000,00

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2004 e LA REGISTRAZIONE EMAS ai sensi del Regolamento (CE) n.

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2004 e LA REGISTRAZIONE EMAS ai sensi del Regolamento (CE) n. Porcia, 19 ottobre 2011 LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2004 e LA REGISTRAZIONE EMAS ai sensi del Regolamento (CE) n. 1221/2009 I SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE E LA

Dettagli

Riepilogo iniziativa CF_1205_I_2015

Riepilogo iniziativa CF_1205_I_2015 Riepilogo iniziativa CF_1205_I_2015 1. Soggetto presentatore Nome Partita IVA Tipologia Sede Telefono ISCOM FORMAZIONE 00829580364 Organismi di formazione, accreditati per lo svolgimento di attività di

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 73 74 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE UNITÀ CAPITALIZZABILE

Dettagli

L impostazione e la costruzione del sistema di gestione ambientale per il Comune di Molinella

L impostazione e la costruzione del sistema di gestione ambientale per il Comune di Molinella L impostazione e la costruzione del sistema di gestione ambientale per il Comune di Molinella Valeria Baruzzi Indica srl Molinella, 12 ottobre 2013 INDICA s.r.l www.indicanet.it EMAS Comune di Molinella

Dettagli

SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità

SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Relatore: Francesco Naviglio Segretario Generale di AiFOS ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 Perché

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

A. Gestione d impresa B. Gestione organizzativa del lavoro C. Rapporto con i clienti D. Rapporto con i fornitori

A. Gestione d impresa B. Gestione organizzativa del lavoro C. Rapporto con i clienti D. Rapporto con i fornitori AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 5. TECNICO DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6.1.1.3 Tagliatori

Dettagli

SA8000 PERCHE LA CERTIFICAZIONE DI RESPONSABILITA SOCIALE

SA8000 PERCHE LA CERTIFICAZIONE DI RESPONSABILITA SOCIALE SA8000 PERCHE LA CERTIFICAZIONE DI RESPONSABILITA SOCIALE info@mariobellomocom CHE COS E SA 8000 SA 8000 è uno standard normativo internazionale emesso nel 1997 dal CEPAA (Council of Economic Priorities

Dettagli

REPERTORIO PROVINCIALE DELLE FIGURE PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO DEI PERCORSI DI QUALIFICA PROFESSIONALE E DI DIPLOMA PROFESSIONALE

REPERTORIO PROVINCIALE DELLE FIGURE PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO DEI PERCORSI DI QUALIFICA PROFESSIONALE E DI DIPLOMA PROFESSIONALE Allegato 4 REPERTORIO PROVINCIALE DELLE FIGURE PROFESSIONALI DI RIFERIMENTO DEI PERCORSI DI QUALIFICA PROFESSIONALE E DI DIPLOMA PROFESSIONALE di TECNICO DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE - TRASFORMAZIONI

Dettagli

Tecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale

Tecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale Tecnico commerciale delle vendite Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche

Dettagli

Tecnico impianti termici. Standard della Figura nazionale

Tecnico impianti termici. Standard della Figura nazionale Tecnico impianti termici Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO IMPIANTI TERMICI Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate 6. Artigiani e operai specializzati

Dettagli

Piano formativo per Ordine degli Ingegneri di Latina. Aprile 2018

Piano formativo per Ordine degli Ingegneri di Latina. Aprile 2018 Piano formativo per Ordine degli Ingegneri di Latina Aprile 2018 Articolazione del programma formativo: un quadro sinottico 1 I corso «La potenza è nulla senza controllo»: come fare per avere sotto controllo

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITA E AMBIENTE

POLITICA INTEGRATA QUALITA E AMBIENTE POLITICA INTEGRATA QUALITA E AMBIENTE La Società ARRANGER Consulting Srl limitatamente al Complesso Turistico Riva degli Etruschi e, nel rispetto delle Norme UNI EN ISO 9001:2015 e UNI EN ISO 14001:2015

Dettagli

Ing. Francesco Bini Verona NUOVO CONTESTO NORMATIVO. D. Lgs. 231/01, Legge 123/07, Testo Unico D.Lgs. 81/08

Ing. Francesco Bini Verona NUOVO CONTESTO NORMATIVO. D. Lgs. 231/01, Legge 123/07, Testo Unico D.Lgs. 81/08 Sistemi di Gestione Sicurezza del Lavoro (SGSL) METODOLOGIA PRATICA E CASI APPLICATIVI : Ing. Francesco Bini Verona NUOVO CONTESTO NORMATIVO D. Lgs. 231/01, Legge 123/07, Testo Unico D.Lgs. 81/08 1 Scritta

Dettagli

MAPPA DELLE COMPETENZE INTERDISCIPLINARI (DIPARTIMENTALI) A.SC MECCATRONICA CODICE ASSE:PROFESSIONALE QUINTO ANNO

MAPPA DELLE COMPETENZE INTERDISCIPLINARI (DIPARTIMENTALI) A.SC MECCATRONICA CODICE ASSE:PROFESSIONALE QUINTO ANNO Saper utilizzare grafici, schemi e tabelle Conoscere le tecniche di rappresentazione grafica Saper produrre la documentazione tecnica del progetto Metodi di pianificazione monitoraggio e coordinamento

Dettagli

ESEMPIO DI PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA

ESEMPIO DI PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA ALLEGATO N. 11 ESEMPIO DI PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA Indice 1 Scopo... 2 2 Campo di applicazione... 2 3 Definizioni... 2 4 Modalità Operativa... 2 4.1 Generalità...

Dettagli

Conduttore Impresa agricola Descrizione

Conduttore Impresa agricola Descrizione Patrocinio Regione Siciliana Assessorato Pubblica Istruzione Consorzio Noè Nuove opportunità èuromediterranèe CIR Organismo accreditato ACQ492 rif.d.d.g. n. 1540 del 09/03/2017 CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2015

Dettagli

1 LA POLITICA AZIENDALE

1 LA POLITICA AZIENDALE 1 LA POLITICA AZIENDALE La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa

Dettagli

Arezzo Multiservizi srl

Arezzo Multiservizi srl SGSL Un Sistema per la Gestione della Sicurezza sul Lavoro nella SOC. AREZZO MULTISERVIZI SRL Arezzo Multiservizi srl 1 Cosa è in pratica un sistema di gestione? L insieme delle regole e dei processi di

Dettagli

Sez.6 Misurazioni, analisi e miglioramento

Sez.6 Misurazioni, analisi e miglioramento Pagina 1 di 6 Sez.6 Misurazioni, analisi e miglioramento 6.1 REQUISITI GENERALI L ACA determina, pianifica ed attua i processi di misurazione, di monitoraggio, di analisi e di miglioramento per garantire

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L ORGANIZZAZIONE E IL MARKETING DEL TURISMO INTEGRATO

TECNICO SUPERIORE PER L ORGANIZZAZIONE E IL MARKETING DEL TURISMO INTEGRATO UNITA CAPITALIZZABILI PER LA FIGURA PROFESSIONALE: TECNICO SUPERIORE PER L ORGANIZZAZIONE E IL MARKETING DEL TURISMO INTEGRATO ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE 99 100 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA

Dettagli

Milano, 10 novembre Claudia Gistri Certiquality

Milano, 10 novembre Claudia Gistri Certiquality Il percorso verso l attuazione di un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro previsto dal T.U. Sicurezza in conformità allo standard OHSAS 18001: il progetto Assimpredil Ance Certiquality

Dettagli