Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle Infrastrutture di Enel Distribuzione S.p.A.

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1 Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle Infrastrutture di Enel Distribuzione S.p.A.

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3 INDICE INTRODUZIONE STRUTTURA DELLA RETE DI ENEL DISTRIBUZIONE SCENARI EVOLUTIVI DEL SISTEMA ELETTRICO Previsioni della domanda di energia elettrica Previsione della potenza Sviluppo della generazione distribuita PRINCIPALI ESIGENZE DI SVILUPPO IMPIANTI Connessioni e adeguamento al carico Qualità del servizio Adeguamento a prescrizioni e standard tecnici di riferimento PRINCIPALI INTERVENTI Interventi su rete AT Interventi su rete MT Interventi su rete BT Provvedimenti conseguenti all applicazione della Delibera 84/2012/R/eel e successive integrazioni Progetti di innovazione tecnologica sulla rete elettrica Progetto TPT2000 per il telecontrollo delle Cabine Primarie Interventi per lo sviluppo delle Smart Grids Installazione di nuovi trasformatori MT/BT a basse perdite Progetti di sviluppo a supporto delle infrastrutture Investimenti in Information & Communication Technology Mezzi speciali Attività di misura RISULTATI ATTESI Prevenzione dei fenomeni di sovraccarico della rete Miglioramento della qualità del servizio Efficienza energetica e riduzione delle perdite di distribuzione Allegati Allegato 1: Principali Progetti su rete AT Allegato 2: Principali Progetti su rete MT Allegato 3: Principali Progetti di innovazione tecnologica Allegato 4: Principali Progetti a supporto delle infrastrutture Allegato 5: Adeguamento di impianti AT richiesti da Terna

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5 Introduzione Il Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle Infrastrutture di Enel Distribuzione è redatto in attuazione delle seguenti norme: - Art. 18 del Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28, che prevede che Le imprese distributrici di energia elettrica, fatti salvi gli atti di assenso dell amministrazione concedente, rendono pubblico con periodicità annuale il Piano di Sviluppo della propria rete, secondo modalità individuate dall Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico. Il Piano di Sviluppo della rete di distribuzione, predisposto in coordinamento con Terna Spa e in coerenza con i contenuti del Piano di Sviluppo della rete di trasmissione nazionale, indica i principali interventi e la previsione dei relativi tempi di realizzazione, anche al fine di favorire lo sviluppo coordinato della rete e degli impianti di produzione ; - Art. 11 del Testo Integrato Unbundling (TIU) dell Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico, che prevede che il Gestore Indipendente sia delegato a predisporre il Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle infrastrutture che amministra; - Art. 4.6 del Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA) dell Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico, che prevede che Le imprese distributrici con almeno clienti, entro il 30 giugno di ogni anno, pubblicano e trasmettono all Autorità e al Ministero dello Sviluppo Economico i propri piani per lo sviluppo delle reti, anche tenendo conto dello sviluppo atteso della produzione di energia elettrica. In particolare, devono essere resi pubblici e trasmessi i piani di realizzazione o potenziamento di linee in alta tensione o cabine primarie di trasformazione AT/MT, oltre che i piani di intervento più significativi relativi alle linee in media tensione, ivi inclusa l elettrificazione di nuove aree. Inoltre nell ambito del Gruppo Enel, le attività di distribuzione e misura svolte da Enel Distribuzione S.p.A. sono soggette all obbligo di separazione funzionale previsto dalla Delibera dell Autorità per l Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico n 11/2007. Nel rispetto del Testo Integrato Unbundling, le attività di distribuzione e misura sono state affidate a un Gestore Indipendente. Tra i diversi compiti attribuiti al Gestore Indipendente, vi è quello di predisporre il Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle infrastrutture di distribuzione e misura dell energia elettrica. Tale documento deve essere trasmesso all Autorità per l Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico in concomitanza con la sua trasmissione al Consiglio di Amministrazione per l approvazione. Il Gestore Indipendente è tenuto a segnalare all Autorità per l Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico eventuali differenze tra il piano predisposto e quello approvato dagli organi societari. Il Piano di Sviluppo annuale e pluriennale delle infrastrutture di Enel Distribuzione per il triennio (di seguito Piano di Sviluppo), descrive gli interventi di maggiore rilievo nell attività di sviluppo della rete elettrica e delle altre infrastrutture di Enel Distribuzione che interessano l arco di tempo considerato. Il testo del Piano di Sviluppo è strutturata in cinque capitoli che vengono descritti di seguito. 3

6 Il primo capitolo descrive la struttura delle infrastrutture di rete di Enel Distribuzione e la tipologia degli investimenti. Il secondo capitolo presenta lo scenario esterno del sistema elettrico, attraverso l andamento storico e previsionale della domanda di energia elettrica. Le previsioni future della domanda di energia elettrica costituiscono, assieme alle analisi condotte sullo stato fisico della rete, il driver fondamentale per lo sviluppo della rete di distribuzione, nonché il punto di partenza per ogni attività di programmazione svolta da Enel Distribuzione. Tali previsioni sono frutto, da una parte, di valutazioni basate su indicatori economici generali e delle stime provenienti dal gestore della rete di trasmissione, dall altra delle analisi previsionali di carico effettuate da Enel Distribuzione a livello territoriale. Viene dato poi giusto peso al fenomeno ormai affermato della generazione distribuita, tenendo conto della forte interazione tra questa e la rete di distribuzione. Il terzo capitolo qualifica le principali esigenze di sviluppo della rete di distribuzione, quali: nuove connessioni, adeguamento al carico, miglioramento della qualità del servizio e adeguamento a prescrizioni e standard tecnici di riferimento. Tali necessità si traducono in numerosi interventi sulla rete e sulle infrastrutture, suddividibili non solo in base alla finalità, ma anche in funzione del livello di tensione cui fanno riferimento. Nel quarto capitolo vengono quindi passati in rassegna i più importanti interventi in programma e, in particolar modo, vengono descritte nominativamente le principali Cabine Primarie di trasformazione Alta tensione/media tensione pianificate da Enel Distribuzione nell orizzonte temporale del Piano di Sviluppo. All interno di questo capitolo seguono gli obiettivi e i razionali dei principali progetti di innovazione tecnologica, tra cui le attività di Enel Distribuzione per lo sviluppo delle Smart Grids. L ultima sezione è dedicata ai progetti di sviluppo a supporto delle infrastrutture, tra i quali i progetti relativi all Information & Communication Technology. All interno del quinto capitolo, a conclusione della descrizione dei progetti volti a soddisfare le principali esigenze di sviluppo della rete e delle infrastrutture, vengono rappresentati i risultati che Enel Distribuzione intende conseguire attraverso la realizzazione degli interventi programmati, in particolare focalizzando l attenzione sulla prevenzione dei fenomeni di sovraccaricabilità della rete di distribuzione e sul miglioramento della qualità del servizio, unitamente alla riduzione delle perdite sulla rete e ai conseguenti benefici ambientali. La sezione finale del Piano di Sviluppo è costituita dagli allegati, dove si elencano nominativamente gli interventi di maggior peso dal punto di vista dello sviluppo delle infrastrutture di Enel Distribuzione, i quali sono anche oggetto di coordinamento con Terna S.p.A.. Questi lavori sono in parte già ampiamente analizzati e descritti nel documento. In tale elenco sono riportate le informazioni più rilevanti di ogni intervento, quali: anno di inizio lavori, anno di fine lavori e importo economico a vita intera dell investimento. Gli ultimi allegati riportano la lista degli interventi che riguardano la rete AT in anni successivi al 2017 e le attività di adeguamento delle Cabine Primarie di Enel Distribuzione richieste da Terna S.p.A.. 4

7 1 STRUTTURA DELLA RETE DI ENEL DISTRIBUZIONE Il Piano di Sviluppo delle Infrastrutture di Enel Distribuzione S.p.A. Il presente documento rappresenta il Piano di Sviluppo delle Infrastrutture di Enel Distribuzione S.p.A. che verrà inviato al Consiglio di Amministrazione di Enel Distribuzione per l approvazione. Enel Distribuzione S.p.A. La struttura organizzativa di Enel Distribuzione S.p.A. prevede 4 Macro Aree (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro e Sud), articolate in 11 unità territoriali denominate Distribuzione Territoriale Rete (DTR), a loro volta suddivise in 77 Zone. Di seguito è riportata la tabella delle consistenze di rete di Enel Distribuzione aggiornata al 31 Dicembre 2013: Linee AT [Km] * 0* 0* 0* 13* Linee MT [Km] Linee BT [Km] Cabine Primarie Cabine Secondarie Centri satellite [Num.] ** 2.137** 2.134** 2.144** 2.159** [MVA] [Num.] [MVA] [Num.] (*) Netto 295 km di proprietà RFI, nella piena disponibilità di Enel Distribuzione in virtù di contratto d affitto. (**) Numero comprensivo delle Consegne AT. Tabella 1 Consistenza reti di Enel Distribuzione 5

8 Investimenti in reti di Enel Distribuzione S.p.A. Gli investimenti nell ambito delle reti di distribuzione sono suddivisi per finalità (allacciamenti, qualità, adeguamenti, misura, mezzi speciali) e per tipologia di impianto (rete AT, rete MT, rete BT, Teletrasmissioni, Gruppi di misura, Automezzi). Per quanto riguarda gli allacciamenti, si fa riferimento agli investimenti strettamente correlati a nuove connessioni di clienti finali e clienti produttori alla rete di distribuzione, connessioni che l azienda è vincolata ad effettuare in relazione agli obblighi derivanti dalla concessione per lo svolgimento del servizio di distribuzione. Il parametro di maggior rilevanza per la previsione di questi investimenti sulle reti di media e bassa tensione è di norma la potenza di connessione richiesta dai clienti. In quota minima sono inoltre previsti ulteriori investimenti per spostamento di impianti. Gli investimenti in qualità riguardano interventi volti al miglioramento ed al mantenimento della qualità del servizio. La scelta degli investimenti per la qualità del servizio viene effettuata da Enel Distribuzione utilizzando la strategia Risk-Based Asset Management, la quale permette di stimare i ritorni economici degli interventi e dei premi/penali evitate grazie ai miglioramenti della qualità ottenuti. I lavori sono programmati nell ambito di un ciclo di pianificazione che, partendo dall analisi dello stato della rete attuale, dagli obiettivi di qualità da raggiungere e dalla redditività del singolo intervento, anticipa il più possibile l esecuzione di quelli con l indice di redditività migliore. Gli interventi necessari per l adeguamento tecnico alla domanda di energia, ai requisiti ambientali e alle prescrizioni, di norma vengono realizzati con interventi di rifacimento parziale o totale degli impianti esistenti. Le necessità di adeguamento al carico delle linee in media e bassa tensione sono verificate con l ausilio di programmi di calcolo di load-flow, il cui utilizzo è previsto secondo periodicità prefissate e comunque nella valutazione di ogni nuova richiesta di connessione. I lavori sono finalizzati al rispetto dei vincoli tecnici (portata nominale dei componenti) e contrattuali (cadute di tensione). Gli investimenti relativi alla Misura riguardano gruppi di misura di tipo elettronico per attività di gestione utenza e per rinnovo tecnologico. In merito agli impianti di alta tensione, indipendentemente dalla finalità dell investimento, vengono svolte delle analisi più articolate ed i progetti vengono approvati singolarmente nell ambito di un ciclo di pianificazione a 5 anni. In particolare, a seguito della cessione degli elettrodotti AT, nuovi elettrodotti AT potranno essere ancora realizzati, in linea di massima, esclusivamente con una delle due seguenti finalità: connessioni di terzi (produttori o clienti finali) in antenna da cabine primarie, con elettrodotti generalmente di lunghezza ridotta; connessioni di nuove cabine primarie a stazioni RTN, nei casi in cui la soluzione di connessione prevista da Terna preveda che l elettrodotto di collegamento costituisca impianto di utenza per la connessione. Un altra tipologia di intervento fa riferimento ai progetti speciali a supporto delle infrastrutture. Si tratta di investimenti effettuati non direttamente sulla rete elettrica, 6

9 ma che rivestono comunque un importanza strategica e hanno un notevole impatto sui processi e sull esercizio della rete stessa. Tra questi gli investimenti in Information & Communication Technology e in mezzi speciali in dotazione al personale operativo sul territorio per l esecuzione dei lavori. Tali interventi vengono valutati nominativamente al fine di ottimizzare i processi aziendali, rendere più efficiente l attività del personale operativo e migliorare la qualità dei servizi erogati. Nel Piano di Sviluppo di Enel Distribuzione, infine, rivestono un ruolo di primaria importanza gli investimenti in progetti di innovazione tecnologica, tra i quali l installazione di nuovi apparati di telecontrollo delle Cabine Primarie e telecomando ed automazione delle Cabine Secondarie. Inoltre la sostituzione dei trasformatori MT/BT di vecchia generazione con quelli a basse perdite riflette l impegno di Enel nell ambito dell efficienza energetica e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Si aggiungono infine gli interventi per lo sviluppo delle Smart Grids e dell infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici. Questi ultimi nell ambito di progetti pilota o di convenzioni con amministrazioni locali che le richiedono. 7

10 2 SCENARI EVOLUTIVI DEL SISTEMA ELETTRICO L attività di pianificazione della rete elettrica, ivi inclusa la rete di distribuzione, deve tener conto dell evoluzione prevista per il sistema elettrico nel suo complesso, ipotizzando gli scenari futuri degli assetti di funzionamento della rete. A tal riguardo, un punto di riferimento fondamentale per il gestore di rete di distribuzione è costituito dalle previsioni elaborate dal gestore della rete di trasmissione, relative all intero sistema elettrico nazionale. Sulla base di tali previsioni, peraltro, il gestore della rete di trasmissione elabora e aggiorna il proprio Piano di Sviluppo, contenente interventi sulla rete di trasmissione che inevitabilmente coinvolgono, in diversa misura, le reti di distribuzione. Le previsioni dei carichi sulla propria rete, da parte del gestore di rete di distribuzione, costituiscono un altro presupposto fondamentale per l elaborazione del piano di sviluppo della rete di distribuzione stessa. In proposito è opportuno evidenziare che lo scenario di riferimento presenta crescenti complessità, date dalla suddivisione della proprietà delle reti tra numerosi soggetti e soprattutto dalla presenza sempre più diffusa e consistente della generazione distribuita, conseguente anche ai recenti e continui sviluppi legislativi, normativi e regolatori. 2.1 PREVISIONI DELLA DOMANDA DI ENERGIA ELETTRICA Enel Distribuzione per l anno 2013 ha distribuito tramite le proprie reti, un energia pari a 230,0 TWh (238,5 TWh nel 2012). A livello nazionale la domanda di energia elettrica nel 2013 è stata invece pari a 317,1 TWh rispetto ai 328,2 TWh dell anno precedente, con un decremento del 3,4%. Per i prossimi anni è attesa una crescita media della domanda complessiva di energia elettrica pari a circa 1,1 punti percentuali. Sul piano nazionale, le stime della domanda di energia elettrica futura sono effettuate dal gestore della rete di trasmissione, mettendo in correlazione fra loro i dati storici di carico, gli indicatori economici e l indice di intensità elettrica (rapporto tra energia consumata e PIL). Quest ultimo è di grande attualità, anche alla luce degli accordi internazionali dettati dal protocollo di Kyoto, in quanto strettamente legato agli obiettivi di riduzione dei consumi energetici. Tali target devono essere perseguiti attraverso una riduzione dell intensità energetica, ovvero senza limitare in alcun modo lo sviluppo economico del Paese, ma essenzialmente riducendo i quantitativi di energia utilizzati per la produzione di beni e servizi, a parità di quantità e qualità degli stessi. Di seguito sono riportate: le stime pubblicate da Terna S.p.A. con orizzonte al 2021, evidenziando l andamento del PIL, della richiesta elettrica e dell intensità elettrica; le stime, elaborate da Enel Distribuzione, per l incremento medio annuo di potenza massima su base regionale, per il periodo

11 Per quanto riguarda quest ultimo dato, i risultati tengono conto dell andamento storico del carico nelle Cabine Primarie di Enel Distribuzione. Si tratta quindi di una stima dell evoluzione dell incremento di potenza transitante sulle reti di media e bassa tensione, utile per la determinazione degli interventi di sviluppo. Figura 1 - Domanda di energia elettrica, PIL e Intensità elettrica. (CAGR: Compound Annual Growth Rate) (Fonte dati: Terna) > 2% 1,5% - 2% 1% - 1,5% 0 1% % -1% - -1,5% -1,5 - -2% <-2% Figura 2 - Stima Incremento medio annuo di potenza massima su base regionale all anno 2017 rispetto al (Fonte dati: Enel Distribuzione su elaborazione di dati storici) 2.2 PREVISIONE DELLA POTENZA L andamento e la stima di previsione della potenza venduta sono strettamente correlate, in un mercato maturo, alla variazione dei volumi di energia trasportata sulla rete di distribuzione. Analogamente alle previsioni della domanda di energia 9

12 elettrica, le stime sono effettuate mettendo in relazione le valutazioni sulle serie storiche della domanda in potenza con gli indicatori economici generali (andamento del PIL, intensità elettrica). La previsione tiene conto, tra l altro, dei seguenti elementi di contenimento del fabbisogno in potenza: diffusione lampade a basso consumo; diffusione elettrodomestici a basso consumo; diffusione lampade per illuminazione pubblica con tecnologia a led; altre iniziative volte alla riduzione dei consumi di energia elettrica. In Tabella 2 è riportata la previsione della potenza venduta ai clienti passivi per gli anni di piano, dalla quale si evince la riduzione nell anno 2014 rispetto al 2013, dovuta alla congiuntura economica sfavorevole in atto, e una successiva ripresa a partire dall anno 2015 sulla base dei trend ipotizzati. Anno Potenza [GW] , , , , , , , , , , ,52 Tabella 2 - Stima della potenza venduta ai clienti finali su reti Enel Distribuzione al (Fonte dati: Enel Distribuzione) 10

13 2.3 SVILUPPO DELLA GENERAZIONE DISTRIBUITA Negli ultimi anni la diffusione della generazione distribuita e delle fonti rinnovabili ha determinato la necessità di numerosi e frequenti aggiornamenti del quadro regolatorio e legislativo per la connessioni di impianti di generazione, soprattutto di taglia piccola/media, alla rete di distribuzione. Nelle figure seguenti viene evidenziato l andamento delle richieste di connessione di impianti di generazione pervenute ad Enel Distribuzione negli anni trimestre 2 trimestre 3 trimestre 4 trimestre 1 trimestre 2 trimestre 3 trimestre 0 Figura 3 Richieste di connessione di impianti di generazione alla rete BT e valori medi di potenza richiesta per singola connessione. (Fonte dati: Enel Distribuzione) Numero totale richieste Potenza media [kw] ,8 0, , , , , , ,1 0 1 trimestre 2 trimestre 3 trimestre 4 trimestre 1 trimestre 2 trimestre 3 trimestre 0,0 Figura 4 - Richieste di connessione di impianti di generazione alla rete MT e valori medi di potenza richiesta per singola connessione. (Fonte dati: Enel Distribuzione) Numero totale richieste Potenza media [MW] 11

14 In relazione alle richieste di connessione, dopo il calo rispetto agli anni precedenti dovuto prevalentemente alla progressiva riduzione degli incentivi alle fonti rinnovabili, si riscontra una sostanziale tenuta nel 2014 rispetto al secondo semestre Le connessioni già realizzate sulle reti MT-BT, oltre a determinare in alcune aree, insieme con le richieste in sviluppo, significativi livelli di saturazione della rete, hanno un evidente impatto anche nell esercizio e nella gestione della rete stessa, rapidamente trasformatasi da rete passiva in rete attiva. Ciò avviene soprattutto in alcune aree del territorio nazionale, caratterizzate da condizioni ambientali, territoriali e meteorologiche particolarmente favorevoli alla diffusione della generazione da fonti rinnovabili. Peraltro, alcune di queste aree sono caratterizzate da basso carico passivo e, di conseguenza, dalla necessità di sviluppi o potenziamenti delle reti elettriche per riuscire a far fronte a tutte le richieste di connessione. Laddove permangono condizioni di saturazione della rete, le soluzioni di connessione devono necessariamente includere interventi di potenziamento o sviluppo, spesso anche a livello di tensione superiore rispetto a quello al quale è prevista la connessione. In modo particolare il Piano di Sviluppo continua a contenere un numero elevato, sia pur decrescente rispetto alle precedenti edizioni del Piano, di nuove Cabine Primarie (vedere par. 4.1) da realizzare in aree nelle quali la rete MT esistente è già satura, sulla base dei preventivi di allacciamento di nuovi impianti di produzione già accettati dai richiedenti e, ovviamente, delle connessioni già attivate o in corso di attivazione. 3 PRINCIPALI ESIGENZE DI SVILUPPO IMPIANTI Le previsioni di evoluzione del sistema elettrico sono alla base della pianificazione degli interventi di sviluppo della rete di distribuzione stessa. Attraverso le stime dell incremento della domanda di energia e potenza, effettuate sulla base delle serie storiche ed attraverso le previsioni di crescita della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, vengono valutate le principali esigenze di sviluppo degli impianti di distribuzione dell energia elettrica (nuove Cabine Primarie, linee, etc.), mettendo in relazione stime e previsioni con la struttura e l analisi dello stato della rete attuale. In particolare, i principali investimenti sulla rete riguardano interventi per la connessione di impianti di generazione alla rete di distribuzione, interventi funzionali all evoluzione del carico e al miglioramento della qualità del servizio in determinate zone e interventi finalizzati all adeguamento a normative ambientali e standard tecnici di riferimento. 3.1 CONNESSIONI E ADEGUAMENTO AL CARICO Connessioni Le richieste di connessione dei clienti passivi alla rete di distribuzione sono legate, in numero e quantità, alle dinamiche di sviluppo complessivo dell economia nazionale. A questo andamento, di carattere generale, se ne sovrappone un secondo, specifico del settore, che deriva dall incremento della cosiddetta penetrazione 12

15 elettrica, ovvero dal passaggio da non elettrici ad elettrici dei fabbisogni energetici associati a processi industriali, attività umane e servizi. Il trend complessivo, che può essere interpretato come risultante dei due fenomeni sopra citati, presenta evidentemente una tanto maggiore regolarità quanto più il settore vive una fase di stabilità (in termini macro-economici) e di maturità (in termini di penetrazione elettrica). Infatti ad una condizione di maturità del settore corrisponde anche una sostanziale stabilità del mix delle richieste di connessione e della sua suddivisione in richieste di tipo residenziale, artigianale o commerciale, per insediamenti produttivi, per terziario e servizi. Di seguito sono riportati i dati previsionali dei consumi di energia elettrica relativi alle reti di bassa, media ed alta tensione di Enel Distribuzione. Anno Energia BT [TWh] Energia MT [TWh] Energia AT [TWh] Totale [TWh] ,0 79,4 33,4 221, ,1 79,6 34,8 223, ,5 80,5 35,2 226, ,8 81,5 35,6 228,9 Tabella 3 Previsione dei consumi di energia sulle reti di bassa, media ed alta tensione di Enel Distribuzione. (Fonte dati: Enel Distribuzione) Nelle figure seguenti è rappresentata la situazione nell anno 2013, a livello regionale, relativamente a: energia transitante nelle Cabine Primarie di Enel Distribuzione; potenza massima contemporanea delle Cabine Primarie di Enel Distribuzione. 13

16 [GW] > [TWh] > Figura 6 - Distribuzione territoriale dei valori di energia e potenza massima registrati sulle Cabine Primarie di Enel Distribuzione nel (Fonte dati: Enel Distribuzione) In particolare, a livello nazionale sulla rete di Enel Distribuzione, la massima potenza prelevata nel 2013 è stata pari a circa 33,4 GW. A partire dal biennio è inoltre intervenuto il fenomeno delle connessioni di impianti di generazione. La presenza, sulle reti di media e bassa tensione, di centrali di produzione induce una sostanziale modifica del comportamento delle reti di distribuzione: si registra un continuo incremento delle trasformazioni nelle quali l energia risale dal livello di tensione più basso a quello superiore. Ciò comporta verifiche di rete complesse ai fini della definizione delle soluzioni di connessione, come già accennato al par I volumi delle connessioni di clienti produttori hanno avuto gradienti di crescita elevati, a partire dal 2007 fino al 2011, anno di picco assoluto sia in termini di numero che di potenza complessiva dei nuovi impianti connessi, con un calo fisiologico negli anni successivi. 14

17 N. [MW] BT MT AT BT MT AT Figura 7 - Trend connessioni produttori su rete Enel Distribuzione: dati annuali. (Fonte dati: Enel Distribuzione dicembre 2014) N. [MW] BT MT AT BT MT AT Figura 8 - Trend connessioni produttori su rete Enel Distribuzione: dati cumulati. (Fonte dati: Enel Distribuzione dicembre 2014) Il mercato delle connessioni attive ha caratteristiche intrinsecamente diverse da quello dei clienti passivi e risente in modo marcato degli effetti della regolazione incentivante e della legislazione autorizzativa, alle cui variazioni reagisce con tempi di risposta molto rapidi e con comportamenti omogenei da parte degli operatori, pertanto non è affidabile una previsione basata su serie storiche ma occorre tener conto per quanto possibile dell evoluzione dello scenario di riferimento. Ciò premesso, di seguito è riportato il trend delle connessioni di produttori alla rete di Enel Distribuzione previste nel triennio. 15

18 00:15 01:45 03:15 04:45 06:15 07:45 09:15 10:45 12:15 13:45 15:15 16:45 18:15 19:45 21:15 22:45 00:15 01:45 03:15 04:45 06:15 07:45 09:15 10:45 12:15 13:45 15:15 16:45 18:15 19:45 21:15 22:45 00:15 01:45 03:15 04:45 06:15 07:45 09:15 10:45 12:15 13:45 15:15 16:45 18:15 19:45 21:15 22:45 PIANO DI SVILUPPO ANNUALE E PLURIENNALE [MW] BT MT AT Figura 9 Trend delle connessioni produttori previste su rete Enel Distribuzione: dati cumulati. (Fonte dati: Enel Distribuzione) La progressiva evoluzione della rete di distribuzione in rete attiva, conseguente alla massiccia diffusione della generazione distribuita, risulta evidente dall andamento della potenza e, di conseguenza, dei flussi di energia nei punti di scambio tra la Rete di Trasmissione Nazionale e la rete di distribuzione: nel grafico seguente è evidenziato il confronto, negli anni dal 2010 al 2014, dell andamento del flusso di potenza totale dalla Rete di Trasmissione Nazionale verso la rete di Enel Distribuzione nel giorno medio del mese di Giugno, in particolare il giorno feriale, il sabato e la domenica. [MW] Giorno feriale Sabato Domenica Figura 10 Andamento del flusso di potenza totale dalla RTN verso la rete Enel Distribuzione. 16

19 Il fenomeno risulta altresì evidente se si considerano i dati relativi alle sezioni AT/MT di Enel Distribuzione, ovvero i trasformatori AT/MT installati nelle Cabine Primarie, sulle quali si è registrata l inversione del flusso di energia dal lato MT verso la Rete di Trasmissione Nazionale; in particolare, la percentuale di sezioni AT/MT operanti in condizione di inversione di flusso è così aumentata: dal 9% dell anno 2010 al 32% dell anno 2014, per un tempo di inversione di flusso di almeno 7 ore mensili; dal 7% dell anno 2010 al 24% dell anno 2013, per un tempo di inversione di flusso di almeno 36 ore mensili Totale sezioni AT/MT Enel Distribuzione 31% 32% 9% 17% 25% 23% 24% 18% 7% 11% Inversione 1% ( 7 ore/mese) Inversione 5% ( 36 ore/mese) Figura 11 Sezioni AT/MT di Enel Distribuzione sulle quali si è registrata l inversione di flusso di energia dal lato MT verso la Rete di Trasmissione Nazionale. (Fonte dati: Enel Distribuzione) La notevole diffusione della generazione distribuita non programmabile e l insorgere dei fenomeni sopra descritti con la conseguente progressiva riduzione di potenza regolante, hanno reso necessari provvedimenti tecnici e regolatori al fine di salvaguardare la sicurezza e stabilità del sistema elettrico nazionale. La Delibera n.84/2012/r/eel dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas e Sistema Idrico, successivamente integrata dalle Delibere n.165/2012/r/eel, n.344/2012/r/eel e n.562/2012/r/eel ha imposto il rispetto dell Allegato A70 al Codice di Rete di Terna nonché della nuova Norma CEI 0-21 con le relative tempistiche, introducendo così nuove prescrizioni per assoggettare ai servizi di rete la generazione distribuita. Tali prescrizioni tuttavia determinano un considerevole aumento del rischio di formazione di isola incontrollata sulla rete di distribuzione a fronte del quale devono essere previsti ulteriori e specifici interventi tecnici come meglio descritto nel Par

20 Adeguamento al carico La rete MT di distribuzione nella generalità dei casi è strutturalmente magliata, sebbene esercita radialmente, e dimensionata in maniera tale da garantire la possibilità di rialimentazione in caso di guasto. Tuttavia è necessario un monitoraggio metodico per garantire il mantenimento delle suddette condizioni. La rilevazione dei flussi di energia attraverso i trasformatori di Cabina Primaria costituisce la base per l individuazione delle potenziali future criticità. Le proiezioni ottenute per ogni singola Cabina Primaria attraverso l estrapolazione delle serie storiche dei flussi di potenza sono dapprima integrate con le informazioni puntuali disponibili relative a singole connessioni di particolare rilevanza e successivamente integrate ed armonizzate rispetto ai trend individuati a livello territoriale più ampio. Il risultato finale di tali elaborazioni genera una mappa del carico sulla base della quale è possibile individuare, per ciascun anno di piano, le aree di significativa saturazione di rete. Di seguito si riporta una mappa che descrive la situazione al < 5% 5% - 10% 10% - 20% > 20% Figura 12 - Percentuale di Cabine Primarie critiche nel 2016 rispetto al totale in esercizio (previsione basata sulla serie storica ). (Fonte dati: Enel Distribuzione) Tale mappa riporta la percentuale di impianti primari rispetto agli attuali in esercizio che raggiungeranno una condizione di criticità nel 2016 in base al carico previsto in quell anno. La condizione di criticità si verifica qualora la potenza massima prevista per l impianto in oggetto superi la soglia di sovraccaricabilità dei trasformatori attualmente installati, in assetto N-1. 18

21 3.2 QUALITÀ DEL SERVIZIO Il ciclo regolatorio Dall anno 2000 l AEEGSI ha definito standard di continuità del servizio per ridurre le interruzioni subite dagli utenti, sia in termini di numerosità che di durata, tramite l introduzione di livelli obiettivo che rappresentano i livelli di continuità del servizio che ciascun distributore è tenuto a raggiungere nei diversi ambiti territoriali. In virtù di tale meccanismo di miglioramento obbligatorio, gli esercenti che non riescono a rispettare gli obiettivi annuali devono versare delle penalità calcolate in misura proporzionale sia alla differenza tra il livello raggiunto e il tendenziale assegnato sia all energia distribuita nell ambito. Per gli esercenti che invece ottengono miglioramenti superiori a quanto stabilito, sono previsti dei riconoscimenti economici calcolati analogamente a quanto avviene per le penali. Con la delibera 198/11, l AEEGSI ha determinato le modalità di regolazione della qualità del servizio per gli esercenti il servizio di distribuzione per il ciclo regolatorio Sono state confermate le Regolazioni Generali già in corso nei periodi cicli ( , e ), seppur con una riduzione degli obiettivi da raggiungere. Per quanto riguarda le Regolazioni Individuali, le novità sono; Riduzione del Numero di Interruzioni senza preavviso Lunghe + Brevi per singolo Cliente MT; Tempi Massimi di Ripristino delle alimentazioni a singoli clienti MT e BT nel caso di interruzioni prolungate o estese; Incentivazione alla riduzione dei Clienti MT Peggio Serviti Un ulteriore novità è l assegnazione di premi extra-bonus al distributore che riesca a portare entro il 2015 gli ambiti Peggio Serviti al di sotto dei livelli di riferimento nazionali. 19

22 Regione Durata Cumulata Annua [min/utente BT] Numero medio Interruzioni Lunghe + Brevi [Int/Utente BT] Piemonte 31,98 2,55 Liguria 35,58 3,07 Lombardia 26,94 1,81 Veneto 31,51 2,53 Friuli Venezia Giulia 20,35 1,97 Emilia Romagna 29,73 2,30 Toscana 32,16 2,26 Marche 33,84 2,63 Umbria 34,63 2,71 Lazio 46,46 3,92 Abruzzo 39,68 3,39 Molise 16,42 1,71 Campania 50,69 4,09 Puglia 46,74 4,01 Basilicata 28,67 2,21 Calabria 78,84 5,85 Sicilia 65,03 6,68 Sardegna 56,91 4,55 ENEL Distribuzione 40,68 3,35 Tabella 4 - Indicatori della qualità del servizio 2013: durata cumulata annua (interruzioni senza preavviso lunghe) e numero medio (interruzioni senza preavviso lunghe+brevi) per utente BT per regione La pianificazione degli interventi per qualità del servizio La difficoltà del presidio contemporaneo delle diverse componenti sopra citate consegue al diverso grado di efficacia dei singoli provvedimenti migliorativi della performance di rete nei riguardi dei singoli parametri. A titolo di esempio, molti dei provvedimenti volti ad aumentare le condizioni di rialimentabilità della rete, efficaci nel contenimento degli effetti delle interruzioni prolungate ed estese e della durata cumulata delle interruzioni lunghe per utente BT, non incidono sul numero di interruzioni né ai fini della regolazione individuale dei clienti MT né ai fini della regolazione per ambito sui clienti BT. Invece al contrario molti degli interventi volti a ridurre i fenomeni di breve durata sulla rete hanno effetto sul numero di interruzioni, ma non necessariamente anche sulla durata cumulata o sui tempi di ripristino del servizio in caso di interruzioni prolungate o estese. Quanto testé detto per la rete MT può replicarsi per la bassa tensione, poiché gli interventi di efficientamento condotti con strumenti organizzativi e/o tecnologici, volti alla riduzione dei tempi di intervento su guasto, non influiscono sul numero di interruzioni per utente BT. In relazione alla sopra descritta complessità del sistema e alla necessità di contemperare le diverse istanze, tutte collegate a parametri di qualità, la composizione degli interventi e la loro ottimizzazione non può che avvenire con 20

23 riferimento a entità territoriali oggetto di specifica misurazione ed al metro universale di valutazione comparativa degli interventi stessi, ossia quello economico rappresentato dai meccanismi incentivanti. Simulando gli effetti di diversi interventi, ipoteticamente alternativi ed eseguendo analisi di sensitività, è possibile di volta in volta individuare strategie ottimali, le quali devono tenere in debito conto l efficacia teorica degli interventi, il loro grado di complessità e modularità, la loro probabilità di completamento una volta avviati, i tempi prevedibili per il completamento stesso, etc. I singoli elementi di una micro - pianificazione come quella sopra accennata fanno comunque capo, di norma, a linee di intervento specificatamente individuate e ottimizzate, nell ambito delle quali sono indicate condizioni di efficacia e modalità di utilizzo delle diverse leve. Nello specifico l attività di investimento viene gestita mediante l applicazione di modelli di valutazione basati sulla pianificazione dei lavori secondo criteri di redditività diversificati in funzione della tipologia d investimento. La gestione degli investimenti in Qualità, ad esempio, viene effettuata tramite l utilizzo di metodologie di selezione degli interventi basate su principi di risk asset management, finalizzate alla riduzione del profilo di rischio di guasto ed alla massimizzazione del ritorno economico in termini di premi, o penali evitate, riconosciuti dall Autorità per l Energia Elettrica e il Gas e Sistema Idrico. Gli interventi sulle reti di distribuzione volti a ridurre il numero delle interruzioni e la loro durata, sono costituiti, in particolare sulla struttura della rete AT ed MT, da attività che prevedono la realizzazione di nuove linee MT o BT, dalla sostituzione di componenti delle linee MT o delle cabine secondarie dalle caratteristiche tecniche non adeguate e da interventi volti a incrementare il grado di telecontrollo della rete attraverso l automazione o l esecuzione di manovre a distanza sulle cabine secondarie. 3.3 ADEGUAMENTO A PRESCRIZIONI E STANDARD TECNICI DI RIFERIMENTO La pianificazione degli interventi a sviluppo della rete elettrica di distribuzione deve garantire l esercizio in sicurezza della rete stessa nonché, al contempo, il rispetto delle normative vigenti e dei vincoli ambientali. Nel Piano di Sviluppo di Enel Distribuzione vengono pianificate attività finalizzate all adeguamento degli impianti esistenti alla normativa di carattere ambientale, come ad esempio la bonifica di macchinari contaminati o il rinnovo di impianti per adeguamento alla normativa sull inquinamento acustico. Il Piano prevede, inoltre, interventi che hanno come fine il mantenimento delle condizioni di sicurezza sugli impianti di Enel Distribuzione, inclusi gli interventi che si rendono necessari a seguito di modifiche normative afferenti la sicurezza nell esercizio degli impianti di Enel Distribuzione e che comportano radicali trasformazioni dei componenti o degli assetti di rete. Rientrano negli interventi di adeguamento agli standard tecnici i piani volti al superamento delle porzioni di rete esercite a tensioni non unificate e il completamento del passaggio all esercizio MT a neutro compensato, anche detto progetto Petersen. 21

24 4 PRINCIPALI INTERVENTI In questo capitolo vengono descritti i principali interventi di sviluppo della rete di Enel Distribuzione, programmati sulla base dell analisi delle criticità e delle esigenze di sviluppo emerse dallo studio dei possibili scenari evolutivi della rete stessa, come evidenziato nel capitolo precedente. Gli interventi si suddividono in due macro-tipologie, quelli effettuati direttamente sulla rete elettrica ed i progetti di sviluppo a supporto delle infrastrutture. Tra i primi è possibile annoverare i progetti di razionalizzazione e sviluppo della rete di distribuzione, suddivisi per livello di tensione, ed i progetti di innovazione tecnologica quale l automazione della rete. Tra i progetti di sviluppo a supporto delle infrastrutture la parte più importante è costituita dagli investimenti in Information & Communication Technology, fondamentali per assicurare una gestione efficiente dei processi aziendali, l affidabilità e la sicurezza dei servizi erogati. In questo capitolo vengono descritti soltanto gli interventi più rilevanti tra quelli inseriti nel Piano di Sviluppo di Enel Distribuzione. Per l elenco nominativo degli interventi non menzionati in questo capitolo si rimanda, pertanto, agli Allegati al presente documento. I tempi di realizzazione degli impianti, riportati negli allegati, potranno essere anticipati in relazione a disponibilità di fonti esterne di finanziamento. 4.1 INTERVENTI SU RETE AT Gli investimenti previsti dal Piano di Sviluppo che impattano sulla rete di alta tensione si riferiscono sia all inserimento di nuove Cabine Primarie sulla rete di distribuzione sia al potenziamento e ampliamento di impianti già esistenti. Gli interventi possono essere classificati, in base alla finalità degli stessi, come: interventi per connessioni di terzi, sia clienti finali che produttori; interventi di adeguamento al carico: realizzazione di Cabine Primarie finalizzate ad adeguare la rete di distribuzione all evoluzione del carico prevista e al suo dislocamento sul territorio, oppure potenziamento e/o ampliamento, per le medesime finalità, di Cabine Primarie esistenti; interventi di adeguamento e rinnovo impianti: questi interventi riguardano sia la ricostruzione completa di Cabine Primarie esistenti sia la ricostruzione parziale (sostituzione di componenti o apparecchiature o parti di impianto, alla fine della vita utile o tecnologicamente obsolete); interventi per il miglioramento della qualità del servizio: costruzione di nuove Cabine Primarie finalizzate alla riduzione della lunghezza media delle linee MT e all aumento del grado di controalimentabilità della rete MT. 22

25 Le ultime tre tipologie costituiscono gli interventi di sviluppo della rete, per i quali è riportato anche uno schema contenente la collocazione geografica degli stessi. Per ogni opera indicata nel presente Piano di Sviluppo viene anche proposta una data di entrata in esercizio che rappresenta la migliore stima relativa al completamento delle attività di esecuzione dei lavori e che tiene conto di diversi fattori, quali: individuazione e condivisione della localizzazione dell impianto con Amministrazioni e Enti locali; stima dei tempi necessari per l ottenimento delle autorizzazioni; tempi di coordinamento con soggetti terzi, qualora la realizzazione dell opera necessiti dell intervento di altri operatori o società; tempi tecnici standard di realizzazione in funzione della tipologia di intervento. Infine, il presente Piano di Sviluppo contiene anche: un elenco di interventi in C.P. esistenti, per interconnessioni con la Rete di Trasmissione Nazionale oppure per adeguamenti impiantistici, in entrambi i casi conseguenti a richieste di Terna (Allegato 5). Connessioni Le soluzioni tecniche per la connessione di terzi (clienti finali e produttori) sono individuate in conformità a quanto previsto dalla Norma CEI 0-16, alla quale pertanto si rimanda. Per i clienti produttori, un ulteriore riferimento è dato dalla Delibera ARG/elt n 99/2008 dell Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico, con relative successive modifiche e integrazioni. Il livello virtuale o reale di saturazione raggiunto dalla rete MT in alcune aree, causato principalmente dalle connessioni, attivate e/o previste, di impianti di generazione da fonti rinnovabili, ha determinato la necessità di prevedere la realizzazione di C.P. per consentire la connessione di nuovi impianti. Nella tabella seguente sono elencati gli impianti primari di tale tipologia per i quali, al 31/12/2014, è stata formalizzata la richiesta di connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale (in qualche caso alla rete di RFI). 23

26 Denominazione Comune Provincia Regione Tensione Primaria [kv] Collarmele 2 COLLARMELE L'Aquila Abruzzo 150 Gaia GORIANO SICOLI L'Aquila Abruzzo 150 Villa Santa Maria 2 VILLA SANTA MARIA Chieti Abruzzo 150 Bernalda BERNALDA Matera Basilicata 150 Craco CRACO Matera Basilicata 150 Forenza FORENZA Potenza Basilicata 150 Gorgoglione GORGOGLIONE Matera Basilicata 150 GUARDIA Guardia PERTICARA Potenza Basilicata 150 Irsina IRSINA Matera Basilicata 150 Lavello LAVELLO Potenza Basilicata 150 Monte Carbone MELFI Potenza Basilicata 150 Monte Serico GENZANO DI LUCANIA Potenza Basilicata 150 Palazzo San Gervasio PALAZZO SAN GERVASIO Potenza Basilicata 150 Pietragalla PIETRAGALLA Potenza Basilicata 150 Rondinelle MATERA Matera Basilicata 150 Saetta PESCOPAGANO Potenza Basilicata 150 Stigliano STIGLIANO Matera Basilicata 150 Trivigno TRIVIGNO Potenza Basilicata 150 Crotone 2 CROTONE Crotone Calabria 150 CASSANO ALLO Doria IONIO Cosenza Calabria 150 Firmo FIRMO Cosenza Calabria 150 ISOLA DI CAPO Isola Capo Rizzuto 2 RIZZUTO Crotone Calabria 150 Papanice CROTONE Crotone Calabria 150 Sibari 2 FRANCAVILLA MARITTIMA Cosenza Calabria 150 Spezzano Albanese SPEZZANO ALBANESE Cosenza Calabria 150 Stefanaconi STEFANACONI Vibo Valentia Calabria 150 Strongoli 2 ROCCA DI NETO Crotone Calabria 150 CASSANO ALLO Torrecerchiara IONIO Cosenza Calabria 150 Avellino Nord 2 AVELLINO Avellino Campania 150 Baronissi BARONISSI Salerno Campania 150 Bisaccia BISACCIA Avellino Campania 150 Brusciano 2 NAPOLI Napoli Campania 220 FRAGNETO Fragneto MONFORTE Benevento Campania 150 Patria 2 NAPOLI Napoli Campania 150 Pesco Sannita PESCO SANNITA Benevento Campania 150 SAN MARCO DEI S.Marco CAVOTI Benevento Campania 150 Sanza SANZA Salerno Campania

27 Teano TEANO Caserta Campania 150 Palazzolo PALAZZOLO DELLO STELLA Udine Friuli Venezia Giulia 132 Pontebba PONTEBBA Udine Friuli Venezia Giulia 132 Acquapendente 2 ACQUAPENDENTE Viterbo Lazio 132 Le Ferriere 2 LATINA Latina Lazio 150 Olivella CASSINO Frosinone Lazio 150 Pontecorvo PONTECORVO Frosinone Lazio 150 Rezzoaglio REZZOAGLIO Genova Liguria 132 Frosolone FROSOLONE Isernia Molise 150 Larino 2 SAN MARTINO IN PENSILIS Campobasso Molise 150 Montelcifone 2 MONTENERO DI BISACCIA Campobasso Molise 150 Portocannone 2 CAMPOMARINO Campobasso Molise 150 ROCCHETTA A Rocchetta VOLTURNO Isernia Molise 150 Rotello 2 ROTELLO Campobasso Molise 150 Ceres CERES Torino Piemonte 132 Lemie LEMIE Torino Piemonte 132 Locana LOCANA Torino Piemonte 132 Macugnaga MACUGNAGA Verbano-Cusio- Ossola Piemonte 132 Malesco MALESCO Verbano-Cusio- Ossola Piemonte 132 Anzano ACCADIA Foggia Puglia 150 Ascoli Satriano Ovest ASCOLI SATRIANO Foggia Puglia 150 Avetrana AVETRANA Taranto Puglia 150 Baroni BRINDISI Brindisi Puglia 150 Bisi TROIA Foggia Puglia 150 Borgo Mezzanone FOGGIA Foggia Puglia 150 Campofreddo MESAGNE Brindisi Puglia 150 Cantore GINOSA Taranto Puglia 150 Casamassima Sud CASAMASSIMA Bari Puglia 150 Chiancone LATERZA Taranto Puglia 150 Difensola SERRACAPRIOLA Foggia Puglia 150 Foggia Ovest FOGGIA Foggia Puglia 150 Fragagnano FRAGAGNANO Taranto Puglia 150 Ginosa Lama di Pozzo GINOSA Taranto Puglia 150 Lucera Ovest LUCERA Foggia Puglia 150 Mannelli STORNARA Foggia Puglia 150 Mollone COPERTINO Lecce Puglia 150 Oria ORIA Brindisi Puglia 150 Palino ASCOLI SATRIANO Foggia Puglia 150 Poggiorsini GRAVINA IN PUGLIA Bari Puglia 150 Ratino SAN SEVERO Foggia Puglia 150 Ratino Sud SAN SEVERO Foggia Puglia 150 Rovello (ex Serracapriola) SERRACAPRIOLA Foggia Puglia 150 Ruggianello AVETRANA Taranto Puglia

28 Sammichele SAMMICHELE DI BARI Bari Puglia 150 San Donaci SAN DONACI Brindisi Puglia 150 San Severo Sud SAN SEVERO Foggia Puglia 150 Serracapriola (ex Lesina) LESINA Foggia Puglia 150 Stornara STORNARA Foggia Puglia 150 Torremaggiore TORREMAGGIORE Foggia Puglia 150 Trionfo ORTA NOVA Foggia Puglia 150 Troia Ovest TROIA Foggia Puglia 150 Tuturano BRINDISI Brindisi Puglia 150 SANTERAMO IN Viglione COLLE Bari Puglia 150 Volturara Appula VOLTURARA APPULA Foggia Puglia 150 Donori DONORI Cagliari Sardegna 150 Laconi LACONI Oristano Sardegna 150 Nurra 2 SASSARI Sassari Sardegna 150 Oristano 2 ORISTANO Oristano Sardegna 150 San Nicolo' d'arcidano ORISTANO Oristano Sardegna 150 Serramanna SERRAMANNA Medio-Campidano Sardegna 150 Caltafalsa MONREALE Palermo Sicilia 150 Centuripe CENTURIPE Enna Sicilia 150 Cinquanta (ex Menfi) MENFI Agrigento Sicilia 150 Licata Est LICATA Agrigento Sicilia 150 Magaggiari (ex Partanna) PARTANNA Trapani Sicilia 150 Mascali MASCALI Catania Sicilia 150 Mazzarino MAZZARINO Caltanissetta Sicilia 150 Melilli MELILLI Siracusa Sicilia 150 Ramacca RAMACCA Catania Sicilia 150 Marradi MARRADI Firenze Toscana 132 Ribolla ROCCASTRADA Grosseto Toscana 132 Costa di Rovigo COSTA DI ROVIGO Rovigo Veneto 132 Gli impianti evidenziati in giallo hanno anche finalità di adeguamento al carico. Tabella 5 - Cabine Primarie, previste prevalentemente per la connessione di produttori da fonti rinnovabili, con richiesta di connessione alla RTN formalizzata a Terna S.p.A. 26

29 Interventi per lo sviluppo della rete Regione Liguria PONTEDECIMO GENOVA FIERA ANTONIANA Nuova stazione di trasformazione AT/MT Antoniana (SP) La nuova C.P. Antoniana verrà realizzata nella città La Spezia (SP). La cabina consentirà di soddisfare le richieste di carico determinate dai nuovi insediamenti residenziali e commerciali in fase di realizzazione. Inoltre permetterà di far fronte agli sviluppi nell area portuale a seguito del programmato inserimento di centri commerciali per il turismo e per l attuazione dell iniziativa porti verdi che prevede l alimentazione elettrica da terra delle navi ormeggiate. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Genova Fiera (GE) La realizzazione della nuova C.P. Genova Fiera è stata pianificata per soddisfare le nuove richieste di carico nascenti nella zona centrale della città di Genova (area Fiera). Nell area citata si è avuta negli ultimi anni una serie di incrementi del carico che ha avuto un notevole impatto su alcune delle linee MT che alimentano l area. Nel frattempo sono pervenute diverse richieste di allacciamento/potenziamento elettrico. La nuova C.P. Genova Fiera permetterà di soddisfare pertanto l evoluzione del carico prevista. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Pontedecimo (GE) La nuova C.P. Pontedecimo è stata pianificata per soddisfare le nuove richieste di potenza nascenti nell entroterra della città di Genova dove si prevede l insediamento dei cantieri TAV Terzo Valico che determineranno un elevato incremento del carico elettrico legato sia alle richieste di energia per le lavorazioni sia alle alimentazioni definitive dei servizi di galleria ferroviaria. L impianto, inoltre, migliorerà la qualità del servizio nelle aree esterne alla città di Genova. 27

30 Regione Piemonte PONTE FORMAZZA FERVENTO RIVA VALDOBBIA LEMIE Nuove stazioni di trasformazione AT/MT Riva Valdobbia e Fervento (VC) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Riva Valdobbia insieme con il rifacimento della linea AT 50 kv Fervento-Riva Valdobbia e della Cabina Primaria di Fervento garantirà un servizio ottimale nell area dell Alta Valsesia (VC). Si tratta di territorio montano a bassa concentrazione in cui esistono località turistiche e numerosi produttori di energia idroelettrica indipendenti, la cui produzione, non potendo essere totalmente utilizzata in loco, viene convogliata sulla rete AT. La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Riva Valdobbia e il rifacimento della cabina primaria Fervento e della linea permetterà inoltre di migliorare la qualità del servizio del sistema elettrico e di effettuare la connessione di nuove centrali idroelettriche. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Ponte Formazza (VB) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Ponte Formazza è stata pianificata per soddisfare le richieste di allacciamento da parte di alcuni produttori proprietari di centrali idroelettriche di media potenza in fase di realizzazione nell Alta Val Formazza. L impianto, connesso in antenna AT alla adiacente stazione elettrica TERNA, verrà installato all interno della Centrale Idroelettrica Ponte di proprietà Enel. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Lemie (TO) La nuova C.P. Lemie, attualmente in fase di autorizzazione, è stata pianificata per soddisfare le richieste di connessione sulla rete MT 15 kv di alcune nuove centrali idroelettriche di media potenza in fase di realizzazione nella Valle di Viù (TO). L impianto sarà collegato in entra-esci sulla linea AT 132 kv - T.522 AGIP Robassomero Crot e realizzato in prossimità dell esistente centrale ENEL di Lemie. 28

31 Regione Lombardia DOSSI MADONE VULCANO Nuova stazione di trasformazione AT/MT Madone, Comune Madone (BG) La nuova Cabina Primaria è prevista in Comune di Madone. L area in esame, compresa nella provincia di Bergamo, interessa 12 Comuni e circa 36 mila clienti per una superficie di circa 60 km 2. La vocazione artigianale e industriale del territorio ha comportato un consistente sviluppo, con significativa crescita di carico. La rete MT che alimenta l area presenta alcune dorsali prossime alla saturazione con difficoltà di rialimentazione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Vulcano, Comune Sesto S.G. (MI) La nuova Cabina Primaria interessa il territorio del Comune di Sesto San Giovanni situato al confine nord-est di Milano. L area interessata è alimentata dalle Cabine Primarie di Sesto San Giovanni e Cinisello che presentano criticità di rialimentazione per effetto dell incremento del carico derivante dall avvenuta riqualificazione dell area ex-industriale dismessa denominata Vulcano. L intervento, oltre a sanare le attuali criticità di rete, permetterà di soddisfare anche l ulteriore incremento di carico atteso per la futura riqualificazione dell area dismessa Falk (3,2 km 2 ), nella quale troverà collocazione la nuova infrastruttura ospedaliera denominata Città della salute e della ricerca. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Dossi, Comune Valbondione (BG) La nuova Cabina Primaria è prevista in posizione baricentrica tra le Cabine Primarie di Ludrigno e di Valbona, in Comune di Valbondione. L area in esame è compresa tra l alta Val Seriana e la Val di Scalve, interessa una fascia di territorio di 25 km suddivisa su 6 Comuni e coinvolge 11 mila clienti. La presenza di corsi d acqua nel territorio, ha comportato un consistente incremento di centrali idriche (oltre 11 MW), che hanno saturato la locale rete MT ed evidenziato difficoltà nella 29

32 rialimentazione in caso di guasto. Il nuovo impianto, oltre a sanare tale criticità, aumenterà l affidabilità della rete di distribuzione e la qualità del servizio offerto. 30

33 Regione Veneto PELOS CONCO VALEGGIO BRENTELLE CASTEGNERO Nuova stazione di trasformazione AT/MT Brentelle (PD) La rete di distribuzione nell area interessata dall intervento presenta carichi particolarmente elevati, sbarre MT con livello di tensione 10 kv e saturazione delle Cabine Primarie limitrofe. É pertanto necessario prevedere la nuova Cabina Primaria Brentelle per risolvere tali criticità di carico. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Castegnero ex Nanto (VI) La costruzione della nuova Cabina Primaria di Castegnero permetterà la riduzione della potenza erogata dalla Cabina Primaria di Montegalda, che a sua volta è alimentata da rete RFI con limite di assorbimento massimo stabilito da apposita convenzione. Inoltre, grazie alla nuova Cabina Primaria, potranno essere risolte le criticità di qualità della tensione nell area situata a sud di Vicenza; tali criticità sono dovute alla notevole lunghezza delle linee MT che alimentano le utenze dell area e alla non completa controalimentabilità delle stesse. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Pelos (BL) La nuova Cabina Primaria consentirà di migliorare la continuità dell alimentazione elettrica dei clienti MT e BT dell Alto Cadore e del Comelico e Carnia. In assenza dell'alimentazione delle locali Cabine Primarie dalla Rete di Trasmissione Nazionale, tramite la nuova Cabina Primaria sarà possibile immettere nella rete di distribuzione l energia prodotta dalla centrale idroelettrica Enel Produzione di Pelos. 31

34 Nuova stazione di trasformazione AT/MT Conco (VI) L'intervento ha lo scopo di migliorare la continuità dell alimentazione elettrica dei clienti MT e BT dell'area pedemontana della provincia di Vicenza, in particolare dell'altopiano e delle pendici montuose e collinari vicino a Bassano e Marostica e dell'altopiano di Asiago. Tramite la nuova Cabina Primaria sarà possibile controalimentare la Cabina Primaria di Asiago risolvendo la criticità dell alimentazione AT della stessa. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Valeggio (VR) La realizzazione della nuova Cabina Primaria permetterà di ridurre la lunghezza delle linee MT che alimentano il territorio del comune di Valeggio sul Mincio migliorando la qualità del servizio della rete di distribuzione. 32

35 Regione Emilia Romagna MANCASALE CORTE TEGGE SCHIEZZA TANARI Nuova stazione di trasformazione AT/MT Corte Tegge (RE) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Corte Tegge è funzionale a soddisfare le nuove richieste di carico nell area industriale di Corte Tegge, nel comune di Reggio Emilia. Le linee MT che alimentano la zona industriale sono interessate da un carico consistente e le Cabine Primarie limitrofe (RE Via Gorizia e Sant Ilario) non sono più in grado di soddisfare le richieste di potenza. Sono presenti richieste di allacciamento per ulteriori 6 MW per nuove lottizzazioni che sono attualmente in corso di realizzazione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Mancasale (RE) L inserimento della nuova Cabina Primaria si rende necessario a causa delle criticità rilevate sulla rete MT, non risolvibili mediante il solo potenziamento della rete stessa. La rete MT alimentante l area Mancatale/Bagnolo ha una conformazione a petalo in quanto la Cabina Primaria più prossima, Correggio, dista oltre 10 km dall area in questione e non è possibile realizzare uno schema a congiungenti tra gli impianti primari Reggio Nord e Correggio. La realizzazione della nuova Cabina Primaria consentirà inoltre di far fronte alle nuove richieste di carico previste nell area industriale di Mancasale. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Schiezza (RE) L inserimento in rete della Cabina Primaria di Schiezza, in Comune di Castelnuovo Monti (RE), è funzionale a esigenze di miglioramento della qualità del servizio nelle aree a Bassa e Media Concentrazione della clientela nella Provincia di Reggio Emilia. Attualmente la zona è servita da 8 linee MT della lunghezza media di oltre 70 km, lunghezza che si prevede sostanzialmente di dimezzare, con beneficio in termini di qualità del servizio. 33

36 Nuova stazione di trasformazione AT/MT Tanari (ex Bologna Maggiore ) (BO) La realizzazione del nuovo impianto è funzionale a molteplici esigenze del sistema elettrico nel capoluogo emiliano, in particolare al soddisfacimento delle crescenti richieste di carico dell Ospedale Maggiore, all alimentazione della prima tratta della metro tranvia e ai carichi derivanti dagli sviluppi urbanistici in zona. 34

37 Regione Marche CAMPOFILONE Nuova stazione di trasformazione AT/MT Campofilone (FM) La nuova Cabina Primaria di Campofilone è prevista in sostituzione della attuale Cabina Primaria Pedaso caratterizzata da una sezione AT con tensione non più unificata di 60 kv, alimentata da un trasformatore ponte 120/60 kv dalla CP di Porto d Ascoli con linea AT dedicata 60 kv in antenna di 22 km. Data la sua vetustà si è provveduto nel 2013 alla sostituzione del trasformatore ponte 120/60kV in CP Porto d Ascoli. 35

38 Regione Toscana VIAREGGIO 2 UNIVERSITA OSPEDALETTO PIEVE S.STEFANO Nuova stazione di trasformazione AT/MT Ospedaletto (PI) La nuova Cabina Primaria di Ospedaletto è stata pianificata per risolvere i problemi di carico nella zona industriale di Ospedaletto, posta a sud/est della città di Pisa, e per garantire la alimentazione dei nuovi carichi del vicino polo ospedaliero di Cisanello, in corso di realizzazione (richiesti 9 MW con riserva integrale da altra CP). La realizzazione della nuova Cabina Primaria Ospedaletto, in posizione baricentrica rispetto alla zona industriale e all area ospedaliera di Cisanello, permetterà la realizzazione di nuove uscenti in cavo interrato di breve e media lunghezza a servizio delle linee prossime alla saturazione e delle future forniture. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Pieve S. Stefano (AR) La nuova Cabina Primaria di Pieve S. Stefano è stata pianificata per risolvere i problemi di carico nella zona industriale posta a nord della Provincia di Arezzo, al confine tra le Regioni Toscana, Emilia Romagna e Marche, precisamente nei Comuni di Pieve S. Stefano e Caprese Michelangelo. Il carico attuale dell area viene alimentato dalle Cabine Primarie di Badia Tedalda, Bibbiena e Sansepolcro, poste a distanze notevoli (oltre 12 km in linea d aria) e separate da rilievi orografici che rendono difficile la realizzazione di nuove linee MT. La posizione della nuova Cabina Primaria permetterà la realizzazione di uscenti MT, prevalentemente in cavo interrato e di media lunghezza, che andranno ad alimentare direttamente i carichi della zona industriale. 36

39 Nuova stazione di trasformazione AT/MT Università Sesto Fiorentino (FI) Oltre a nuove richieste già previste (per circa 30 MW), legate alle forniture delle varie Facoltà del polo scientifico universitario e dell aeroporto di Peretola, nelle aree adiacenti di Castello e Osmannoro (comune di Sesto Fiorentino) sono previsti significativi sviluppi nei prossimi anni, sia come carichi passivi che come impianti di produzione di notevole taglia. Gli impianti attuali risultano in prospettiva insufficienti a far fronte alle nuove esigenze anche perché, nel frattempo, sono sopraggiunti o si prevedono sviluppi di carico significativi anche nell area limitrofa del comune di Firenze alimentata dalle stesse Cabine Primarie già citate (fra queste, segnaliamo 10 MW per il polo ospedaliero di Careggi, già attivata, e le nuove forniture per la scuola allievi sottufficiali CC per complessivi 4 MW e le linee 2 e 3 della tramvia). Nuova stazione di trasformazione AT/MT Viareggio 2 - Montramito (LU) La realizzazione della nuova Cabina Primaria consentirà di ripartire il carico e i clienti attualmente sottesi dalla Cabina Primaria di Viareggio Rondinella: quest ultima alimenta oltre clienti bt dell ambito Lucca Alta Concentrazione con due trasformatori AT/MT da 40 MVA. Nell area interessata si nota una sensibile ripresa di attività imprenditoriali (settore della cantieristica nautica da diporto). Nel periodo estivo, infine, si registrano delle punte di carico che portano al limite di sfruttamento della rete MT sottesa all impianto esistente. 37

40 Regione Lazio ORTE P.CORESE S.ORESTE CROCICCHIE FOSSIGNANO ONOioRTE OLIMPO Nuova stazione di trasformazione AT/MT Crocicchie (RM) La nuova Cabina Primaria di Crocicchie, verrà costruita adiacente alla consegna AT Crocicchie di proprietà RFI, ed è prevista per far fronte alla criticità di carico riscontrata sulla linea Vignavalle che alimenta buona parte del territorio circostante il lago di Bracciano con impatto sui clienti dell ambito di Roma Media Concentrazione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Passo Corese (RI) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Passo Corese è prevista per far fronte ad una richiesta di carico puntuale di 14 MW (Consorzio Sviluppo Industriale Provincia di Rieti). La nuova Cabina Primaria oltre a soddisfare l ingente richiesta di carico, consentirà di ottimizzare l esercizio della attuale rete MT, con richiusure verso la vicina Cabina Primaria di Colonnetta. Nuova stazione di trasformazione AT/MT S.Oreste (RM) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di S. Oreste è prevista per far fronte ad una richiesta di carico puntuale di 7,7 MW (Outlet S. Oreste) e della ulteriore previsione di crescita di carico nell area circostante. La nuova Cabina Primaria, oltre a soddisfare l ingente richiesta di carico, consentirà di ottimizzare l esercizio della attuale rete MT, con richiusure verso le Cabine Primarie esistenti Morlupo, Colonnetta, C. Castellana. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Orte (VT) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Orte, che verrà costruita in sostituzione dell attuale, è prevista per far fronte alla criticità di carico riscontrate nell area. Il suolo su cui è ubicata l attuale Cabina Primaria, di proprietà RFI, non permette il potenziamento necessario per problemi di spazi. 38

41 Nuova stazione di trasformazione AT/MT Olimpo (LT) La realizzazione della nuova Cabina Primaria Olimpo è prevista per far fronte ad una previsione di crescita di carico nell area del comune di Aprilia, che a regime arriverà a circa 20 MW. La nuova Cabina Primaria, oltre a soddisfare l ingente richiesta di carico, consentirà di ottimizzare l esercizio della attuale rete MT, con richiusure verso l esistente Cabina Primaria di Aprilia. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Fossignano (LT) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Fossignano è prevista per far fronte ad una previsione di crescita di carico nell area industriale dei comuni di Aprilia e Pomezia, per un carico complessivo di circa 25 MW. La nuova Cabina Primaria, oltre a soddisfare l ingente richiesta di carico, consentirà di ottimizzare l esercizio della attuale rete MT, con richiusure verso le esistenti Cabine Primarie di Aprilia, S.Procula, S.Rita e il Centro Satellite di Tor San Lorenzo. 39

42 Regione Abruzzo FOSSACESIA Nuova stazione di trasformazione AT/MT Fossacesia (CH) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Fossacesia è prevista per far fronte ad un miglioramento della qualità del servizio nell area della provincia di Chieti, media e bassa concentrazione, sede di insediamenti produttivi e residenziale in espansione. La nuova Cabina Primaria, oltre a soddisfare l esigenza di un miglioramento della qualità, in termini di riduzione di durate e numero delle interruzioni, consentirà di ottimizzare l esercizio della attuale rete MT, con richiusure verso le Cabine Primarie esistenti di Atessa ZI, Lanciano, Vasto e Gissi. 40

43 Regione Campania TEANO SAINT GOBAIN CASORIA BARONISSI Nuova stazione di trasformazione AT/MT Baronissi (SA) L ubicazione della suddetta Cabina Primaria è stata individuata nel sito dove attualmente è in servizio l omonimo Centro Satellite. La rete MT afferente si sviluppa principalmente nella zona dei Comuni di Baronissi, Fisciano, Mercato San Severino, Pellezzano e limitrofi. L ubicazione della Cabina Primaria, è in area rurale, in posizione baricentrica rispetto allo scenario di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, prevalentemente di piccola media taglia, per una potenza totale stimata di circa 45 MW da connettere alla rete MT a 20 kv. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Casoria (NA) L ubicazione della Cabina Primaria, è stata individuata in area semiurbana, in posizione baricentrica rispetto allo scenario di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, prevalentemente di piccola media taglia, per una potenza totale stimata di circa 55 MW di impianti di produzione da connettere alla rete MT a 10 e 20 kv. La rete a media tensione afferente si sviluppa principalmente nelle zone dei Comuni di Casoria e limitrofi. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Saint Gobain (CE) La realizzazione della nuova Cabina Primaria di Saint Gobain è finalizzata all adeguamento della rete AT e MT all evoluzione del carico prevista e alla sua dislocazione sul territorio, compresi incrementi puntuali di carico per un totale di 24 MW da parte di clienti MT. Per l area attualmente servita dalla C.P. Caserta il trend di 41

44 crescita del carico registrato negli ultimi cinque anni evidenzia un tasso medio pari a circa il 6,7%. Inoltre la C.P., oltre a garantire l alimentazione ai nuovi insediamenti, sarà in grado di assicurare la controalimentazione delle linee MT degli altri impianti primari. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Teano (CE) L ubicazione della Cabina Primaria è stata individuata in area rurale, la rete MT afferente si svilupperà principalmente nella zona dei Comune di Teano e Comuni limitrofi. La nuova Cabina Primaria si rende necessaria per far fronte alle numerose richieste di allacciamento di impianti di produzione di piccola-media taglia, da connettere prevalentemente in media tensione. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. 42

45 Regione Puglia TROIA OVEST SAN SEVERO SUD ASCOLI OVEST BARI SAN GIORGIO BRINDISI IND.LE CASAMASSIMA SUD CAMPOFREDDO RUGGIANELLO COLLEMETO Nuova stazione di trasformazione AT/MT Ascoli Ovest (FG) L ubicazione della Cabina Primaria è in area semiurbana, in posizione baricentrica rispetto allo scenario di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, prevalentemente fotovoltaica di piccola-media taglia, per una potenza totale stimata al momento di circa 70 MW da connettere alla rete MT a 20 kv. La rete MT esistente non consente di far fronte a un tale sviluppo di richieste. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Brindisi Industriale 1 (BR) L intervento consiste nella ricostruzione della Cabina Primaria di Brindisi Ind.le 1 in altro sito. La Cabina Primaria verrà collegata in entra-esce in cavo 150 kv sull attuale linea Exxon Mobil - Nastro Carbone (attualmente è un centro satellite). Successivamente alla messa in servizio del nuovo impianto e dei relativi raccordi MT l attuale quadro MT verrà smantellato. L impianto serve a far fronte anche a l aumento di carico nella zona alimentata. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Campofreddo (BR) L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale, la rete MT afferente si sviluppa principalmente nei territori dei Comuni di Mesagne e Latiano. La nuova trasformazione si rende necessaria per far fronte alle numerose richieste di connessione sulla rete MT a 20 kv di impianti di produzione da fonti rinnovabili, prevalentemente di piccola e media taglia, per una potenza complessiva stimata al momento di circa 44 MW. La rete MT esistente, già satura, non consente di far fronte a tali richieste. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma 43

46 Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Casamassima Sud (BA) L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale, nel territorio di Sammichele (BA). La nuova trasformazione si rende necessaria per far fronte a numerose richieste di connessione di impianti di produzione di piccola media taglia, da connettere alla rete MT. La potenza complessiva, stimata al momento di circa 33 MW ed è superiore alla capacità della rete MT esistente. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Collemeto (LE) L ubicazione della Cabina Primaria è ipotizzata in area rurale, nel territorio di Galatina (LE). La nuova trasformazione si rende necessaria per far fronte a numerose richieste di connessione di impianti di produzione di piccola media taglia, da connettere alla rete MT. La potenza complessiva, stimata al momento è di circa 50 MW che è superiore alla capacità della rete MT esistente. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Ruggianello (TA) L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale, la rete MT afferente si sviluppa principalmente nella zone dei Comuni di Avetrana e Manduria. L ubicazione territoriale è baricentrica rispetto allo scenario di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, prevalentemente fotovoltaica di piccola media taglia, per una potenza totale stimata al momento di circa 69 MW da connettere alla rete MT. L impianto in questione si configura come Cabina Primaria di Trasformazione AT/MT e "collettore di potenza MT". Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT San Severo Sud (FG) L ubicazione della Cabina Primaria è in area semiurbana, in posizione baricentrica rispetto allo scenario di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, prevalentemente fotovoltaica di piccola-media taglia, per una potenza totale stimata al momento di oltre 80 MW da connettere alla rete MT a 20 kv. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. 44

47 Nuova stazione di trasformazione AT/MT Troia Ovest (FG) L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale, nel territorio di Troia (FG). L ubicazione territoriale della Cabina Primaria è stata scelta in posizione baricentrica rispetto allo scenario di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, prevalentemente fotovoltaica, per una potenza totale di 70 MW da connettere alla rete MT. Detta potenza è superiore alla capacità residua della rete MT esistente. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Bari San Giorgio (BA) L ubicazione della Cabina Primaria è in area urbana, nel territorio di Bari (BA). L ubicazione territoriale ipotetica della Cabina Primaria è stata scelta in posizione periferica rispetto all area di sviluppo in modo da realizzare linee MT a congiungente con la cabina primaria Bari Sud. L impianto serve a far fronte all aumento di carico nella zona alimentata. 45

48 Regione Calabria SIBARI 2 CALOVETO STRONGOLI 2 ISOLA C.R. 2 PAPANICE BAGNARA REGGIO SUD Nuova stazione di trasformazione AT/MT Bagnara (RC) La costruzione della Cabina Primaria di Bagnara è finalizzata a consentire l allaccio di numerose forniture della Società Autostrade SA-RC nei pressi di Bagnara, area a bassa concentrazione della Provincia di Reggio Calabria. La Cabina Primaria sarà realizzata in posizione baricentrica rispetto alla Stazione di Scilla e la Cabina Primaria di San Procopio e allacciata in entra esci sulla linea 150 kv Rizziconi - Scilla. Nuova Stazione di trasformazione AT/MT Caloveto (CS) La nuova Cabina Primaria è finalizzata a consentire la connessione di impianti di produzione di piccola media taglia, prevalentemente in media tensione. Data la saturazione della rete MT dell area si rende infatti necessaria una nuova cabina di trasformazione AT/MT. L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale, nel Comune di Caloveto, tra le attuali Cabine Primarie di Cariati e Rossano, e consentirà inoltre la razionalizzazione della rete MT tra le stesse. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova Stazione di trasformazione AT/MT Isola Capo Rizzuto 2 (KR) La nuova Cabina Primaria di Isola Capo Rizzuto 2 è finalizzata a consentire la connessione di impianti di produzione di piccola media taglia, prevalentemente in media tensione. Data la saturazione della rete MT dell area si rende infatti necessaria una nuova cabina di trasformazione AT/MT. L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale, la rete MT afferente si sviluppa principalmente nel Comune di Isola Capo Rizzuto. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. 46

49 Nuova Stazione di trasformazione AT/MT Papanice (KR) La nuova Cabina Primaria è finalizzata a consentire la connessione di impianti di produzione di piccola media taglia, prevalentemente in media tensione. Data la saturazione della rete MT dell area si rende infatti necessaria un nuovo impianto di trasformazione AT/MT. L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale, la rete MT afferente si sviluppa principalmente nella zona Sud del Comune di Crotone. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova Stazione di trasformazione AT/MT Reggio Calabria Sud (RC) La suddetta Cabina Primaria è finalizzata a consentire la connessione di impianti di produzione di piccola media taglia, prevalentemente in media tensione. Data la saturazione della rete MT dell area si rende infatti necessaria una nuova cabina di trasformazione AT/MT. L ubicazione della Cabina Primaria è nel Comune di Reggio Calabria ai confini con il Comune di Motta San Giovanni. Ciò consentirà una razionalizzazione della rete MT tra le C.P. di Reggio Ind. e Melito PS. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova Stazione di trasformazione AT/MT Sibari 2 (CS) La nuova Cabina Primaria di Sibari 2 è finalizzata a consentire la connessione di impianti di produzione di piccola media taglia, prevalentemente in media tensione. Data la saturazione della rete MT dell area si rende infatti necessaria una nuova cabina di trasformazione AT/MT. L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale, nei pressi del territorio di Cassano - frazione Sibari (CS). Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova Stazione di trasformazione AT/MT Strongoli 2 (KR) La nuova Cabina Primaria è finalizzata a consentire la connessione di impianti di produzione di piccola media taglia, prevalentemente in media tensione. Data la saturazione della rete MT dell area si rende infatti necessaria una nuova cabina di trasformazione AT/MT. L ubicazione della Cabina Primaria è in area semiurbana, la rete MT afferente si sviluppa principalmente nella zona del comune di Strongoli. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. 47

50 Regione Sicilia CASTELLAMMARE UNIVERTITA PALERMO BOLOGNETTA LETOJANNI CANICATTI 2 PIAZZA ARMERINA MODICA MASCALI ACIREALE UNIVERSITA CATANIA FILONERO PALAZZOLO ACREIDE Nuova stazione di trasformazione Bolognetta (PA) La nuova Cabina Primaria si inserisce nella rete MT che alimenta il territorio dei Comuni di Bolognetta, Marineo, Misilmeri, Villafrati e Cefalà Diana. La lunghezza delle linee MT limita la possibilità di connettere impianti di produzione nell area di influenza delle suddette. La nuova Cabina Primaria consentirà di ridurre la lunghezza media delle attuali linee a 20 kv, permettendo una maggiore capacità ricettiva per le richieste di connessione di produttori da prevedere. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione Canicattì 2 (AG) L area in cui è prevista la nuova Cabina Primaria è situata nel comune di Canicattì, in provincia di Agrigento, in contrada Mendola. L impianto verrà allacciato in entra - esce sotto la linea in AT a 150 kv Favara-Ravanusa. L'attuale lunghezza media delle linee MT limita la potenza in immissione per le richieste di connessione attuali e da prevedere, nell area di influenza delle sopracitate Cabine Primarie. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Castellammare del Golfo (TP) Il sito interessato alla realizzazione dell impianto è ubicato nel territorio del comune di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, Frazione Balata di Baida. L impianto si configura come "collettore di potenza MT" da immettere sulla rete in alta tensione e sarà alimentato dall elettrodotto a 150 KV Alcamo-Custonaci. La nuova Cabina Primaria consentirà di ridurre la lunghezza media delle attuali linee a 20 kv, permettendo una maggiore capacità ricettiva per le richieste di connessione di produttori. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. 48

51 Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Letojanni (ME) L area d influenza della Cabina Primaria di Letojanni, attualmente alimentata in prevalenza dalle Cabine Primarie di Giardini e Roccalumera, interessa i quartieri dei Comuni di Letojanni, Taormina e Giardini Naxos. L ubicazione della Cabina Primaria é stata scelta in funzione delle richieste di connessione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica per circa 8 MW e soprattutto in previsione di ulteriori probabili richieste future. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Mascali (CT) Il territorio interessato ricade in aeree semiurbane, la rete MT a media tensione afferente la Cabina Primaria si sviluppa principalmente in linea in cavo fra i Comuni di Riposto, Giarre e Mascali e in aereo fra i comuni di S. Venerina, Randazzo, Linguagrossa e Zafferana. L ubicazione territoriale é stata scelta in funzione delle richieste di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica per circa 8 MW e soprattutto in previsione di ulteriori richieste future nell area interessata. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Modica (RG) La nuova Cabina Primaria si inserisce nella rete MT che alimenta il territorio dei Comuni di Modica e Scicli. La nuova Cabina Primaria consentirà di ridurre la lunghezza media delle attuali linee a 20 kv, frazionandole in un maggior numero di nuove dorsali, permettendo una maggiore capacità ricettiva per le richieste di connessione di produttori. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Piazza Armerina (EN) La rete MT attuale si sviluppa prevalentemente in un area alimentante i centri abitati di Piazza Armerina e Aidone e le relative periferie. La nuova Cabina Primaria si andrà ad interfacciare con le Cabine Primarie esistenti di S. Cono, Valguarnera, Barrafranca e con il CS Centova. La distanza tra dette cabine primarie limita la potenza in immissione per le richieste di connessione attuali e previste. La nuova Cabina Primaria consentirà di ridurre la lunghezza media delle attuali linee MT, aumentando la capacità ricettiva per nuovi impianti di produzione. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione 49

52 (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Università Catania (CT) La rete MT attuale che verrà intercettata dalla nuova cabina, si sviluppa in cavo interrato ed alimenta la parte nord del Centro Urbano di Catania. L inserimento del nuovo impianto, contribuisce, oltre alla razionalizzazione delle dorsali a 20kV tra le Cabine Primarie di Misterbianco e Catania Nord, a l alleggerimento della rete a 10kV del Centro Storico della Città di Catania in previsione degli sviluppi delle richieste di produttori fotovoltaici. La nuova Cabina Primaria consentirà di ridurre la lunghezza media delle linee attuali e a scaricare le Cabine Primarie adiacenti consentendo una maggiore recettività della Rete MT. Impianto che partecipa al POI Energia con il Programma Potenziamento reti in Media Tensione (MT) per produttori da fonti rinnovabili. Finanziata tramite convenzione stipulata con il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Regione. Nuova stazione di trasformazione AT/MT Filonero (SR) La nuova Cabina Primaria si inserisce nella rete MT che alimenta il territorio dei Comuni di Augusta, Melilli e Priolo (polo industriale). La nuova Cabina Primaria consentirà di ridurre la lunghezza media delle attuali linee a 20 kv, frazionandole in un maggior numero di nuove dorsali, e di realizzare una efficace contro alimentazione delle linee MT oggi alimentate dalla Cabina Primaria di Augusta. 50

53 Regione Sardegna BONO Nuova stazione di trasformazione AT/MT Bono (SS) L ubicazione della Cabina Primaria è in area rurale in cui la rete MT presenta criticità in fase di controalimentabilità. E già stata completata la sezione MT ed è da realizzare la sezione AT. La messa in servizio della Cabina Primaria consentirà di cedere a Terna la linea AT Bono-Buddusò, attualmente utilizzata in MT per alimentare la rete AT del territorio. 51

54 4.2 INTERVENTI SU RETE MT Connessioni Le soluzioni tecniche per la connessione di clienti passivi e di clienti produttori sono individuate in conformità a quanto previsto dalla Norma CEI Per i clienti produttori, un ulteriore riferimento è dato dalla Delibera ARG/elt n 99/08 e s.m.i. dell Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico. Nell individuazione della soluzione tecnica ottimale si prevede di mantenere e, se possibile, migliorare le caratteristiche elettriche, tecnologiche e strutturali della rete esistente, adottando componenti e schemi di connessione a elevata affidabilità. Si tratta in ogni caso di interventi che, stanti la dimensione impiantistica relativamente modesta e i conseguenti ridotti importi economici, solo eccezionalmente rientrano in un orizzonte temporale compatibile con l arco di Piano e di norma non assumono rilevanza tale da implicare un identificazione nominativa nel presente documento. Interventi di adeguamento al carico Gli interventi di sviluppo della rete MT di maggior rilevanza correlati all adeguamento al carico afferiscono prevalentemente alla realizzazione delle uscenti da nuove Cabine Primarie di cui al precedente paragrafo, al quale pertanto si rimanda. Sono previsti interventi puntuali di adeguamento di singole linee MT nel caso di superamento del grado di sfruttamento pianificato delle linee stesse, in conseguenza ad esempio, dell evoluzione fisiologica del valore massimo degli assorbimenti e/o del loro fattore di contemporaneità. In questo secondo tipo di interventi, che solo eccezionalmente assumono rilevanza economica tale da implicare un identificazione nominativa nel Piano di Sviluppo, le soluzioni tecniche adottate possono comportare, secondo un livello orientativamente crescente di complessità: il potenziamento di tratti di linea esistente, la realizzazione di raccordi (trasversali) tra linee adiacenti ai fini della ridistribuzione del carico oppure la realizzazione di nuove uscenti da esistenti Cabine Primarie. Interventi per Qualità Gli investimenti finalizzati al miglioramento della qualità del servizio per i clienti finali trovano il proprio input negli obiettivi definiti dall AEEGSI con la nuova delibera per il quadriennio In particolare sono stati definiti i seguenti punti: regolazione incentivante della Durata Cumulata delle Interruzioni senza preavviso Lunghe per utente BT in particolare nelle aree più critiche; regolazione incentivante del Numero complessivo delle Interruzioni Lunghe e Brevi senza preavviso per utente BT in particolare nelle aree più critiche; 52

55 regolazione individuale per utenza MT, penali per il superamento delle soglie sul Numero di Interruzioni senza preavviso lunghe e brevi per singolo utente MT; regolazione individuale delle Interruzioni prolungate o estese, rimborsi per mancato rispetto dei tempi massimi di ripristino delle alimentazioni a singoli utenti MT e BT. Di seguito sono indicate le principali modalità di intervento sugli impianti e le loro correlazioni con le variazioni dei parametri di qualità del servizio forniti dall AEEGSI. Il mix di interventi è definito puntualmente per ambito in relazione ai valori di partenza degli indicatori e dei premi/penali associati, nonché alla configurazione e composizione impiantistica della rete MT esistente. a) Provvedimenti con effetto prevalente sulla Durata Cumulata per utente BT I provvedimenti con effetto prevalente sulla durata cumulata, indipendenti dal numero delle interruzioni, sono essenzialmente quelli che impattano sulle tempistiche di rialimentazione, completa o parziale, del tratto di rete interessato dal guasto, in parte correlate alla durata della singola interruzione. La durata della singola interruzione ha assunto valori sufficientemente omogenei su tutto il territorio nazionale, sintomo di una ormai raggiunta maturità tecnologica e organizzativa delle modalità di gestione dei guasti. Le azioni previste in piano tendono a limitare le disomogeneità residue all interno di ciascun ambito, addensando la distribuzione dei tempi di rialimentazione intorno al valore ottimale. Esse consistono in: incremento dell omogeneità del passo di telecontrollo delle cabine secondarie; incremento del grado di sezionabilità e rialimentabilità della rete MT. L incremento del grado di rialimentabilità della rete MT ha efficacia anche nei riguardi del contenimento delle interruzioni prolungate. b) Provvedimenti con effetto prevalente sul Numero delle interruzioni (Lunghe e Brevi) per utente BT I provvedimenti con effetto prevalente sul numero di interruzioni per utente BT, indipendenti dalla durata cumulata, sono essenzialmente quelli che riducono le interruzioni non associate a significativi valori di durata cumulata, quali ad esempio le interruzioni brevi. Rientrano in questa tipologia le azioni, di norma associate ad investimenti di importo unitario limitato, volte all incremento dell affidabilità dei componenti di rete e in particolare della disponibilità di trasformatori AT/MT e interruttori MT di Cabina Primaria. Si tratta di interventi che, per i motivi sopra esposti, solo in casi particolari sono citati espressamente nel presente piano. 53

56 c) Provvedimenti con effetto su numero e durata delle interruzioni per Utente BT Si tratta di azioni volte a: ridurre la probabilità di interruzione; ridurre gli effetti delle interruzioni verificatesi. Rientrano nella prima fattispecie gli interventi di upgrade prestazionale dei componenti di rete, in particolare quelli di incremento del livello di isolamento. Tra questi si citano: coordinamento dell isolamento; sostituzione armamento rigido con armamento sospeso; sostituzione linee aeree nude con linee in cavo; sostituzione componenti di cabina isolati in aria. Della seconda categoria fanno invece parte gli interventi atti a incrementare la capacità di selezionare il guasto lungo la linea, ridistribuendo i clienti, e in particolare: automazione della rete MT; realizzazione di nuove linee MT o di nuovi elementi di rete (razionalizzazione); realizzazione di Centri Satellite o Cabine Primarie. 4.3 INTERVENTI SU RETE BT Generalità Gli interventi sulla rete BT non assumono rilevanza economica tale da comportare un evidenza puntuale nei piani di investimento. Indipendentemente dall entità degli impegni di spesa ad essi associati, tali interventi sono condotti in conformità a metodologie di analisi e criteri di sviluppo individuati con riferimento allo specifico livello di tensione, i cui tratti essenziali sono riepilogati in seguito. Connessioni L allacciamento di nuovi clienti alla rete di distribuzione di bassa tensione può richiedere: la posa di un nuovo gruppo di misura su una presa esistente; la realizzazione di una nuova presa o la modifica di una presa esistente (lavoro semplice); la costruzione di nuove linee o porzioni di linea (lavoro complesso). Le linee sono realizzate in cavo aereo o sotterraneo, di norma utilizzando la stessa soluzione tecnica adottata per gli impianti già esistenti, ai quali ci si raccorda. 54

57 Interventi di adeguamento al carico Gli interventi su rete BT per adeguamento al carico nascono da attività di monitoraggio fisico, strumentale e da sistema informativo condotte sulla rete e sono volti a garantire il non superamento dei limiti prestazionali dei componenti installati e il mantenimento del livello di tensione lungo linea entro il limite di valori predefiniti. Tali interventi consistono soprattutto nel potenziamento di linee o tratti di linea esistenti e, solo eccezionalmente, nella realizzazione di raccordi (trasversali) tra linee adiacenti ai fini della ridistribuzione del carico o nella realizzazione di nuove linee da cabine di trasformazione MT/BT esistenti. A sottolineare la necessità di sviluppo e adeguamento al carico della rete, intervengono inoltre eventi rilevanti ai fini della qualità del servizio ma di fatto legati a esigenze di potenziamento degli impianti, quali ad esempio gli interventi per sovraccarico degli interruttori di bassa tensione. In questo caso, di norma, se sono necessari interventi sulla rete, questi comportano la realizzazione di trasversali per la ridistribuzione del carico o nuove linee. Infine, nell ambito dei lavori sulla rete di bassa tensione per adeguamento al carico, hanno rilevanza anche quelli volti alla realizzazione di raccordi e nuove linee BT, conseguenti alla messa in servizio di cabine di trasformazione necessarie per far fronte allo sviluppo del carico sulla rete sottostante. Interventi per Qualità La pianificazione degli interventi per qualità sulla rete BT assume una valenza tanto più significativa quanto maggiore è l incidenza percentuale della componente bassa tensione sul numero e sulla durata delle interruzioni per utente BT. Tale componente può risultare rilevante nel caso dei centri cittadini, all interno dei quali non è rara la presenza di singole linee BT con numero di clienti elevato. Si tratta in ogni caso di interventi puntualmente individuati come soluzioni rispetto a specifiche criticità, quali ad esempio la distribuzione disomogenea dei clienti sulle diverse linee o l assenza di rialimentabilità di carichi rilevanti. 55

58 4.4 PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI ALL APPLICAZIONE DELLA DELIBERA 84/2012/R/EEL E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI Come già illustrato al par. 3.1 con il nuovo scenario di riferimento tecnico e regolatorio sono state introdotte nuove prescrizioni per assoggettare ai servizi di rete la generazione distribuita non rilevante. Tali prescrizioni, se da un lato concorrono ad aumentare il grado di stabilità della Rete di Trasmissione Nazionale, dall altro determinano un aumento del rischio di formazione di isola incontrollata sulla rete di distribuzione. Al fine di ridurre il rischio di formazione di isola incontrollata e richiusure in contro-fase, devono essere previsti ulteriori e specifici interventi tecnici nelle cabine primarie interessate da una considerevole connessione in MT e BT degli impianti di produzione. In particolare gli interventi consistono principalmente nel condizionare la richiusura rapida della linea MT in Cabina Primaria all assenza di tensione sulla linea MT stessa. Lo scopo di questi interventi è, in caso di formazione di un isola MT/BT sostenuta dalla generazione MT e BT, inibire la richiusura rapida degli interruttori MT, prevista dai cicli automatici, in presenza di tensione lato linea a fronte di un apertura per guasto. Ciò può prevenire possibili richiusure in contro-fase, evitando danni ad impianti ed apparecchiature. Ulteriori interventi sono in corso di valutazione anche con riferimento all evoluzione della normativa di settore. 4.5 PROGETTI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA SULLA RETE ELETTRICA L innovazione tecnologica ha costituito e costituisce per Enel Distribuzione una delle principali leve di miglioramento della performance. I risultati ottenuti nel corso dell ultimo decennio da Enel Distribuzione nei campi del servizio al cliente, dell efficienza operativa e della continuità del servizio, che spesso costituiscono un benchmark a livello internazionale, sono in larga parte derivanti dall utilizzo originale e spesso anticipatorio degli strumenti di volta in volta disponibili. In relazione alla rapidità di evoluzione delle tecnologie, in particolar modo di quelle a maggior contenuto immateriale, e data la complessità dei sistemi gestiti, i progetti di innovazione tecnologica sono accuratamente selezionati per verificarne la possibilità: di prima implementazione, secondo programmi temporali coerenti con l obsolescenza della tecnologia adottata; di aggiornamento successivo, in concomitanza dei prevedibili mutamenti di scenario tecnologico. Le iniziative di seguito esposte rappresentano, con riferimento agli investimenti ad esse associate, i principali progetti in corso, risultanti dal processo di selezione sopra delineato. 56

59 4.5.1 Progetto TPT2000 per il telecontrollo delle Cabine Primarie L installazione dei nuovi terminali TPT2000 rientra nel programma di innovazione tecnologica degli apparati di Telecontrollo delle Cabine Primarie, volto ad adottare le nuove piattaforme digitali, abbandonando quelle analogiche non più supportate dagli operatori di telecomunicazione. Il nuovo apparato di telecontrollo TPT2000 è stato concepito per rispondere alle nuove necessità, rendendo disponibili un maggior numero di segnali, misure e comandi per l interfaccia con il campo, ormai indispensabili per supportare le aumentate esigenze di monitoraggio e controllo della rete elettrica. Il protocollo di comunicazione utilizzato è conforme agli standard internazionali, pertanto possono essere utilizzate infrastrutture di telecomunicazione tra le più moderne offerte dal mercato. Il telecontrollo degli impianti primari di Enel Distribuzione è costituito essenzialmente da tre sottosistemi: il terminale periferico di teleoperazione (TPT); la rete di comunicazione IP; il centro di telecontrollo (o Centro Operativo - CO). L architettura del sistema prevede che la comunicazione tra gli impianti primari e i Centri Operativi di Enel sia di tipo ridondante per garantire un elevato standard di affidabilità. Al termine del 2014 sono in esercizio circa 1700 impianti. Il piano di installazione per il triennio prevede l equipaggiamento di circa ulteriori 250 impianti. La realizzazione del suddetto progetto inoltre consente lo sviluppo di ulteriori funzionalità e servizi. Sistemi di Difesa della Rete Elettrica da rischi di black-out, più evoluti rispetto agli attuali. Questa architettura di rete è in grado di connettere gli impianti di Telecontrollo di Enel Distribuzione con i sistemi di Controllo e Difesa di Terna. Videomonitoraggio degli impianti primari Raccolta misure di qualità dell Energia Elettrica distribuita (Power Quality) 57

60 Figura 11 - Architettura del sistema di telecontrollo Interventi per lo sviluppo delle Smart Grids L affermarsi e la costante crescita delle nuove fonti energetiche, soprattutto rinnovabili, segnalano la necessità di un nuovo modello di rete elettrica. Le Smart Grids sono da più parti indicate come il nuovo modello di rete elettrica necessario per gestire in modo efficace la crescente complessità della rete di distribuzione. Partendo dalla definizione della European Technology Platform, le Smart Grids sono intese come an electricity network that can intelligently integrate the actions of all users connected to it generators, consumers and those that do both- in order to efficiently deliver sustainable, economic and secure electricity supply. Le Smart Grids prevedono la trasformazione della rete elettrica in una rete interattiva, riuscendo a integrare in modo dinamico le esigenze dei consumatori e gestire in modo efficiente la costante crescita delle nuove fonti di generazione distribuita. Tali funzionalità sono rese possibili attraverso l implementazione di una infrastruttura di comunicazione a banda larga, basata ad esempio su fibra ottica, che risulta essere affidabile, veloce e con ampie capacità di trasmissione. Inoltre, nell ambito delle ordinarie attività di Enel Distribuzione per la sostituzione o nuova realizzazione di linee aeree MT, anche l aspetto realizzativo dell infrastruttura in fibra ottica risulta essere facilitato e supportato dall infrastruttura elettrica esistente. I benefici associati all evoluzione verso le Smart Grids riguardano quindi potenzialmente tutti gli ambiti della gestione degli impianti di distribuzione, dalla continuità del servizio all efficienza energetica, dalla regolazione della tensione all integrazione, dalla sicurezza del sistema elettrico attraverso l interoperabilità con il gestore della RTN all integrazione dei veicoli elettrici, dalla partecipazione attiva dei clienti finali alla gestione dinamica dei segnali di consumo e prezzo. L evoluzione delle reti richiede un grande sforzo innovativo volto in primis a ricercare e testare le migliori soluzioni da implementare successivamente in modo massivo sulla rete. In tal senso l impegno di Enel Distribuzione nel prossimo triennio si orienta verso iniziative di sperimentazione e prototipazione che coprono i diversi ambiti di innovazione sopra richiamati. 58

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