Bruxelles, 28 novembre 2012 Commissione Europea

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1 Bruxelles, 28 novembre 2012 Commissione Europea Illustrazione a cura di Giammaria Manghi Sindaco di Poviglio (RE) Delega alle politiche educative, scolastiche e giovanili dell Unione Bassa Reggiana

2 La Bassa Reggiana: i tratti Data costituzione Unione: 18 dicembre 2008 Data effettiva trasferimento servizi a Unione: aprile abitanti nuclei familiari Territorio: Fiume PO 5 comuni rivieraschi 3 comuni dell entroterra - estensione Kmq. 345 circa Unione coincide con il Distretto Socio-Sanitario 1 Azienda Speciale DELL UNIONE per servizi educativi (ai sensi art. 114 TUEL e art. 14, comma 5, LR 10/2008) 1 Centro di Formazione degli 8 comuni 1 ASP Azienda Servizi alla Persona per servizi residenziali e semi-residenziali anziani Dipendenti complessivi: 580 (Unione e Comuni) Dipendenti Unione: circa 100 (a cui si aggiungono i 200 dipendenti diretti dell Azienda Speciale Servizi Educativi) 2

3 La Bassa Reggiana: la dimensione istituzionale 8 sindaci (Giunta Unione settimanale) 26 consiglieri Unione (per 140 consiglieri comunali) Conferenze degli Assessori 3 Commissioni Consiliari: Commissione I^ Affari Istituzionali, Finanziari ed Organizzazione Commissione II^ Welfare Commissione III^ Ambiente e Territorio 3

4 La Bassa Reggiana: i servizi amministrati Funzioni amministrate: A. Appalti (LLPP e forniture/servizi) dal 2009 B. Nuovo Ufficio di Piano Sociale dal 2009 C. Servizio Sociale Integrato Zonale (minori, anziani, disabili) dal 2009 D. Protezione Civile dal 2010 E. Gestione economica e previdenziale del personale dal 2010 F. Nucleo Tecnico di Valutazione dal 2010 G. Gestione giuridica del personale dal 2011 H. SUAP dal 2011 I. Servizi Educativi dal 2011 J. SIA Sistemi Informativi Associati dal 2012 K. Ufficio Ricostruzione Sisma e Serrvizio Civile pro-terremoto (sett 2012) 4

5 La Bassa Reggiana: volumi di bilancio DIMENSIONE FINANZIARIA Rendiconto 2010: 3,5 milioni + 7 milioni FRNA (Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, in bilancio AUSL ma gestito da Ufficio di Piano Unione ) Rendiconto 2011: 6,9 milioni + 7 milioni FRNA (Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, in bilancio AUSL ma gestito da Ufficio di Piano Unione ) Previsione spesa 2012: circa 13 milioni (consolidato tra Unione ed Azienda Speciale) milioni FRNA (Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, in bilancio AUSL ma gestito da Ufficio di Piano Unione ) 5

6 Progetto partecipativo per la riprogettazione di spazi, tempi e modalità di accesso ai servizi socio-educativi comunali della Bassa Reggiana DOPO IL TERREMOTO: PIU VICINI - PIU SICURI - PIU SICURI - PIU VICINI Legge Regionale n. 3 del 2010: NORME PER LA DEFINIZIONE, RIORDINO E PROMOZIONE DELLE PROCEDURE DI CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE ALLA ELABORAZIONE DELLE POLITICHE REGIONALI E LOCALI _Bando di finanziamento con Delibera di Giunta Reg 753/2012 _Scadenza per la presentazione del progetto: 12 agosto 2012 _Tempi del progetto: settembre-dicembre 2012 (prorogabile di 6+6 mesi) _Approvazione del progetto: 10 ottobre 2012 _Titolare del progetto: Unione Comuni Bassa Reggiana (in accordo formale con Azienda Servizi Bassa Reggiana e tutti i servizi a gestione dell azienda-, teatro sociale di Gualtieri e coordinamento biblioteche)

7 ORIGINE_PREMESSA DEL PROGETTO _terremoto come occasione che dà origine a metafore per progettare strategie partecipative, al di là del terremoto stesso; _terremoto come occasione per scoprire e costruire nuove modalità di sostegno: stare e agire insieme permette di sostenere e valorizzare le risorse di cui ognuno è portatore. OGGETTO DEL PROGETTO 1_costruire strumenti e consapevolezze a sostegno della SICUREZZA PERCEPITA E AGITA nei contesti di vita e di educazione (progettazione e riprogettazione partecipata di spazi e momenti delle quotidianità dei servizi educativi in momenti di eccezionalità e di emrgenza); 2_sviluppo e creazione di strumenti e consapevolezze per sostenere la costruzione di SENSO DI PROSSIMITA' tra cittadini, genitori e l'amministrazione dei servizi scolastici-educativi.

8 OBIETTIVI DEI PROCESSI PARTECIPATIVI a) partecipazione alla progettazione e ri-progettazione di SPAZI e TEMPI QUOTIDIANI NELL ECCEZIONALITA, nei nidi e nelle scuole comunali dell'infanzia: rilettura partecipata tra famiglie (genitori e bambini/e) e operatori dei luoghi quotidiani dei servizi educativi, delle strategie per abitarli e dei tempi della quotidianità laddove la quotidianità non possa essere rispettata e diventi emergenza, in direzione di un aumento della percezione di sicurezza, quindi del benessere di tutti gli attori educativi. AZIONI CONSULTA GENITORI (4 dicembre) in cui progettare: 1) protocollo di azione nelle emergenze ; 2) esplorare le possibilità per le accoglienze e le collaborazioni in collocazioni temporanee (percorso da concludersi tra dicembre 2012 e febbraio 2013) b) costruzione di un PROTOCOLLO PARTECIPATIVO: creare un protocollo condiviso che possa per il futuro accompagnare e guidare i processi di partecipazione e di direzione progettuale laddove si renda necessario ampliare e/o cambiare i servizi educativi-scolastici (es. chi coinvolgere; come-quali possibili scenari di nuovi spazi educativi si possono indagare) (PROTOCOLLO PARTECIPATIVO PER LA PROGETTAZIONE DI NUOVI SPAZI-SERVIZI) AZIONI CONSULTA GENITORI (a gennaio-febbraio 13) creare una commissione composta da genitori e da rappresentanti di cittadini che si interroghi sulle forme di partecipazione e consultazione nel progettare nuovi spazi e/o servizi socio-educativi (percorso da concludersi tra dicembre 2012 e dicembre2013)

9 c) costruzione di FORME DI PROSSIMITA' AMMINISTRATIVA: raccogliere tra la cittadinanza quali vicinanzesemplificazioni si sono percepite nelle organizzazioni delle amministrazioni posi-terremoto e quali richieste di semplificazioni si vorrebbero apportare all'accesso ai servizi educativi, per costruire insieme nuove modalità che a queste richieste possano rispondere (es. piazze digitali, accessi digitali nei servizi educativi... ) AZIONI CONSULTA GENITORI (4 dicembre) 1)fare emergere le necessità di prossimità burocratica delle famiglie/cittadini, per comprendere in quale direzione orientarsi; 2) progettare-costruire insieme una sorta di questionario-sondaggio da proporre a famiglie e cittadini per cominciare la sperimentazione (nel sondaggio si potrebbero coinvolgere le biblioteche comunali) (entro dicembre 2012) -digitalizzazione di alcune forme di accesso ai servizi dell azienda (iscrizioni on line ) (gennaio-febbraio 2013) d) costruzione di FORME SPERIMENTALI DI PROSSIMITA : i paesi della Bassa Reggiana hanno tutti, seppur in diversa misura, sperimentato la costruzione di vicinanze, scambi e prossimità tra cittadini in relazione alla gestione emotiva e pratica del dopo-terremoto. L'idea è quella di mappare le diverse visioni di prossimità emerse e costruirvi intorno nuove idee per i servizi socio-educativi AZIONI esplorare le possibilità-intenzionalità partecipative delle progettazioni degli SPORTELLI SOCIALI (ad esempio Coltivare Comunità e/o percorsi per progettare eventuali Banche del Tempo )

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