Programma di attività per il settore apicoltura della Regione Veneto Anno

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1 giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n del 19 dicembre 2006 pag. 1/7 Programma di attività per il settore apicoltura della Regione Veneto Anno a. OBIETTIVI a.1. Notizie di sintesi del Programma Il patrimonio apistico della Regione Veneto è costituito da circa alveari, che rappresentano il 5,5% del patrimonio nazionale, gestiti da circa apicoltori. Detto patrimonio è distribuito sul territorio regionale in funzione anche delle risorse nettarifere esistenti e della vocazione apistica del territorio stesso, evidenziando aree caratterizzate da intensa attività apistica e concentrate per lo più nelle zone collinari e pedemontane. Anche in ambito regionale, lo stato sanitario dell allevamento apistico riveste una particolare importanza sia per il danno economico diretto provocato dalle diverse, sia per il rischio per la salute umana collegato all eventuale presenza di residui dei trattamenti eseguiti. Tra le patologie che destano maggiori preoccupazioni, la varroasi occupa ancora un posto di rilievo, tant è che nel corso dell anno sono state segnalati, da parte di numerosi apicoltori e Associazioni apistiche, casi di moria di api, che richiedono ora di affrontare la problematica con una regia unitaria a livello regionale. A riguardo, la presenza del Centro regionale per l apicoltura (CRA), istituito con la LR n. 23/1994 presso l Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, costituisce un elemento qualificante per il coordinamento delle attività del settore in ambito regionale. Il Centro infatti, nel corso del 2003, è stato riconosciuto dal Ministero della Salute quale Centro di referenza nazionale per l apicoltura. Già negli anni passati, il Centro ha assicurato una costante attività di formazione e aggiornamento degli apicoltori attraverso corsi e seminari riguardanti le diverse tematiche del settore (sanità, tecnica apistica, produzioni, ecc.) realizzati sia presso la sede centrale dell Istituto Zooprofilattico di Legnaro sia sul territorio. Il Centro regionale per l Apicoltura ha inoltre svolto attività di ricerca e sperimentazione con particolare riferimento alla messa a punto di tecniche di lotta alla varroasi a basso impatto inquinante, e ha realizzato un programma pluriennale di monitoraggio della qualità e salubrità della produzione di miele. La normativa di riferimento è quindi la LR 18 aprile 1994 n. 23, Norme per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell apicoltura. Le attività del Programma si riferiscono infatti a quanto indicato all art. 4 della suddetta legge regionale in merito alle azioni afferenti al Centro regionale per l apicoltura: a. risanamento e profilassi delle malattie delle api b. analisi chimico-fisiche e polliniche per la valorizzazione dei prodotti dell alveare c. sperimentazione e promozione delle moderne tecniche di allevamento d. formazione e addestramento degli operatori apistici da attuarsi presso le associazioni di produttori apistici riconosciute. Le attività previste dal Programma tengono in considerazione inoltre della normativa nazionale (Dlgs n. 179/2004, L. 313/2004) e comunitaria (Direttiva 2001/110/CE) specifica del settore apistico, nonché di quella sanitaria (Dlgs 158/06, Dlgs 193/06, Reg. (CE) n. 2377/1990). Le azioni da mettere in atto consistono essenzialmente in: a. controllo e prevenzione delle b. analisi qualitative dei prodotti dell alveare c. attività di ricerca d. monitoraggio e. attività di informazione e divulgazione

2 ALLEGATOA alla Dgr n del 19 dicembre 2006 pag. 2/7 a.2. Obiettivi generali L obiettivo generale del Programma è quello di migliorare lo stato sanitario del patrimonio apistico regionale attraverso azioni di prevenzione, risanamento e profilassi delle principali. Per il raggiungimento di questo obiettivo generale le attività previste verranno coordinate dal Centro regionale per l apicoltura e realizzate in collaborazione con le Associazioni venete degli apicoltori. Il Programma consentirà all Amministrazione regionale, attraverso il CRA, di garantire al maggior numero di apicoltori la possibilità di adottare le migliori tecniche di prevenzione ed eseguire i trattamenti necessari finalizzati al controllo e profilassi delle, salvaguardando le produzioni dai rischi derivanti dall impiego delle sostanze acaricide. Lo svolgimento delle più opportune azioni informative e di divulgazione, diffuse sull intero territorio regionale, rappresenta lo strumento di accompagnamento necessario per rendere efficace l intervento, accanto ad un programma di verifica degli aspetti qualitativi dei prodotti dell alveare, in particolare del miele, e all attività di ricerca. Il costante monitoraggio dei casi di moria delle api permetterà inoltre all Amministrazione regionale di acquisire utili informazioni sullo stato dell ambiente e sull evoluzione delle patologie in ambito regionale. a.3. Obiettivi specifici delle Fin dagli anni 80 l Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie direttamente e, in tempi successivi, il CRA hanno realizzato, in collaborazione con le Associazioni degli apicoltori e i Servizi veterinari delle ASL, piani regionali diretti al controllo delle principali, in particolare peste americana e varroasi. Nel caso della varroasi detti piani si sono affermati nel tempo in funzione anche della disponibilità per gli apicoltori di strumenti terapeutici. Relativamente alla peste americana l attività si è invece concentrata principalmente sulla sensibilizzazione al problema degli addetti al settore e alla formazione degli stessi in merito alle tecniche di gestione dell apiario e di intervento in caso di malattia. Particolare attenzione deve essere inoltre rivolta all utilizzo del medicinale veterinario alla luce della normativa entrata in vigore in tempi recenti, Dlgs n.158/2006 e Dlgs 193/2006. Inoltre, come già avvenuto in passato ed in linea con gli orientamenti del Gruppo di lavoro europeo sulle morie di api (Euroepan working group on bee losses) a cui partecipano anche rappresentanti del Centro regionale, l attenzione sarà rivolta verso le possibili cause di morie o spopolamenti delle colonie di api, intese nel senso più ampio del termine, tenendo conto delle loro possibili interazioni e concomitanza. Varroasi La varroasi è una malattia della covata e dell ape adulta causata da un acaro, Varroa destructor, che è sempre presente nell alveare e il cui controllo è diventato una priorità per l apicoltore. Questa infestazione è presente su tutto il territorio nazionale e non è possibile al momento la sua eradicazione. Le caratteristiche delle tecniche di lotta alla varroasi attualmente disponibili impongono di intervenire, nelle nostre condizioni climatiche, almeno due volte l anno, individuando i periodi più adatti in funzione delle situazioni locali. Il Programma ha lo scopo di indicare agli apicoltori le strategie di intervento contro la varroasi da realizzare nel territorio della regione, tenendo conto delle seguenti esigenze: a. protezione del patrimonio apistico dalla varroasi; b. salvaguardia delle produzioni dai rischi derivanti dall impiego di sostanze acaricide; c. semplicità e quindi accessibilità ad un numero elevato di apicoltori dei trattamenti. Per quanto riguarda il punto c), il Programma prevede di contribuire sulla spesa sostenuta dagli apicoltori per eseguire i trattamenti, secondo le modalità indicate nel Piano di lotta alla varroasi approvato dal CRA. Peste americana Il controllo e la prevenzione della peste americana, malattia della covata ad eziologia batterica, Paenibacillus larvae, si basa su una corretta gestione dell apiario che consenta una diagnosi precoce ed un altrettanto

3 ALLEGATOA alla Dgr n del 19 dicembre 2006 pag. 3/7 rapido intervento di eliminazione degli alveari colpiti. Infatti, ad oggi, non esistono medicinali veterinari autorizzati per il trattamento di questa malattia, in funzione anche del carattere sporigeno del batterio che la causa, e della totale inefficacia delle sostanze antibatteriche nei confronti delle spore. Ne deriva quindi che l attività di formazione/informazione e divulgazione delle metodiche di rilevazione e diagnosi rappresentano gli obiettivi specifici nel caso della peste americana in quanto fondamentali per favorire la prevenzione e la rapidità di intervento. Nosemiasi La nosemiasi è una malattia dell ape adulta causata da funghi, Nosema apis e Nosema ceranae, che colpisce l intestino medio delle api e determina un progressivo indebolimento fino alla perdita delle famiglie. Attualmente non sono disponibili medicinali veterinari per la sua cura/prevenzione e quindi una corretta gestione degli alveari riveste ancora una volta un ruolo fondamentale per il suo controllo. Anche in questo caso, come già detto per la peste americana, l attività di formazione/informazione riveste un ruolo molto importante, anche se ad oggi la nosemiasi non si è rivelata una priorità sanitaria per il patrimonio apistico regionale. Qualità dei prodotti dell alveare Intensa è l attività che il CRA ha svolto in passato e che si ritiene di sostenere anche per il periodo nel settore della valutazione e valorizzazione della qualità delle produzioni apistiche regionali, con particolare riferimento al miele. In particolare, l attenzione è rivolta al rispetto di quanto previsto dal Dlgs n.179/2004 che definisce i parametri qualitativi del miele, oltre a quanto disposto in materia di igiene della produzione, lavorazione, conservazione e commercializzazione dalla normativa vigente (Dlgs n.155/1997 e smi, nonché dai recenti Regolamenti comunitari del 2004 indicati con il termine pacchetto igiene ). In questo senso il CRA svolgerà la sua azione di valutazione e valorizzazione della produzione regionale attraverso un programma di campionamento e di esecuzione di analisi, in funzione anche delle nuove problematiche che il settore si trova ad affrontare. In collaborazione con le Associazioni di apicoltori saranno raccolti ed analizzati oltre 100 campioni di miele, che saranno sottoposti a controlli sia chimici sia fisici che definiscono i parametri qualitativi previsti dalle normative vigenti. La raccolta e valutazione dei dati ottenuti da tali indagini permetterà di valorizzare il prodotto miele veneto, proponendo le necessarie azioni correttive, se necessario. Tale attività di promozione sarà realizzata mediante pubblicazioni su riviste specialistiche del settore, italiane e straniere, e con la partecipazione a mostre, congressi e simposi a anche a carattere internazionale, svolti in Italia. In questo modo si realizzerà anche una più stretta collaborazione fra il CRA e il contesto apistico regionale. Contaminazione dei prodotti dell alveare Premessa l importanza che il controllo delle riveste nella gestione dell allevamento apistico, il principale problema che questo settore è chiamato ad affrontare è rappresentato dalla contaminazione dei prodotti dell alveare da parte di principi attivi utilizzati nel controllo di alcune malattie e della peste americana in particolare. Infatti, il ricorso indiscriminato a sostanze ad attività antibatterica (sulfamidici, antibiotici, chemioterapici) ha determinato una contaminazione, su vasta scala, del miele e della gelatina reale, rilevati non solo nelle produzioni estere, ma anche in quelle nazionali. Il riscontro di tale situazione è stato reso possibile dalle accresciute capacità analitiche dei laboratori. L attenzione sarà rivolta anche alla possibilità di fenomeni residuali nel miele legati ai necessari trattamenti acaricidi nei confronti della varroasi. In questo senso il CRA svolgerà una specifica attività di formazione/informazione degli addetti al settore in merito alle buone pratiche apistiche ed alla necessità di ovviare all utilizzo dei principi attivi di cui sopra, nonché un attività di ricerca connessa alla messa a punto di metodiche analitiche utili al riscontro dei residui di origine farmacologica nel miele e nella gelatina reale. L attenzione sarà rivolta anche, come già avvenuto in passato, ai possibili residui derivanti dall attività agricola (pesticidi) e industriale-urbana (metalli pesanti). In collaborazione con le Associazioni degli apicoltori e i Servizi veterinarii delle ASL, attraverso un sistema di segnalazione degli episodi e relativa mappatura, verrà inoltre effettuato un attento monitoraggio del patrimonio apistico al fine di tenere sotto controllo il possibile verificarsi di spopolamenti degli alveari

4 ALLEGATOA alla Dgr n del 19 dicembre 2006 pag. 4/7 Biomonitoraggio Considerato il ruolo che l ape riveste come indicatore delle possibili contaminazioni ambientali derivanti dall attività agricola (pesticidi) e industriale-urbana (metalli pesanti) in particolare, il CRA predisporrà, ove necessario, azioni di biomonitoraggio. Questo in linea con l esperienza acquisita in materia e gli attuali orientamenti del Gruppo di lavoro europeo sulle morie di api. Attività di formazione Saranno organizzati seminari di formazione e aggiornamento professionale destinati ai tecnici apistici delle Associazioni apicoltori che svolgono la loro attività sul territorio regionale così da consentire un efficace intervento per la salvaguardia del patrimonio apistico. Particolare attenzione sarà inoltre rivolta all utilizzo del medicinale veterinario in funzione della specifica normativa entrata in vigore in tempi recenti (Dlgs n.158/2006 e Dlgs n.193/2006). Similmente, in collaborazione con le Associazioni degli apicoltori, saranno organizzati, in ambito provinciale, incontri di aggiornamento relativi agli aspetti sanitari e della produzione apistica, così da favorire un idonea informazione e la diffusione delle conoscenze ad un numero più elevato di apicoltori. a.4. Risultati attesi Le attività svolte nell ambito del presente Programma permetteranno il raggiungimento dei risultati di seguito illustrati: le attività finalizzate a favorire il controllo e la prevenzione delle porteranno all adozione delle migliori e moderne tecniche in modo diffuso tra gli operatori regionali le analisi qualitative dei prodotti dell alveare consentiranno di valorizzare la qualità della produzione regionale l attività di ricerca rivolta ad indagare nuove tecniche di lotta a basso impatto inquinante permetterà di fornire nuove indicazioni per il settore il monitoraggio permetterà all Amministrazione regionale di acquisire utili informazioni per la propria attività programmatoria in merito alla tutela dell ambiente di salvaguardia del patrimonio apistico regionale le attività di informazione congiunta a quella di aggiornamento sull evoluzione scientifica e normativa consentirà di aumentare la competitività degli operatori regionali. b. STRUMENTI b.1. Attrezzature e beni durevoli Per la messa in atto del programma il CRA si avvarrà delle proprie attrezzature. b.2. Beni di consumo Si possono distinguere le seguenti voci di spesa: - spese per prodotti antivarroa sostenute dagli apicoltori e/o dalle loro forme Associate; spesa massima per alveare trattato corrispondente ad euro 3,00 su cui potrà essere calcolata una percentuale massima di contributo pari al 75% - spese reagenti e materiale di consumo connesso allo svolgimento delle analisi - redazione e stampa materiale divulgativo, cartellonistica, materiale fotografico - spese sostenute per l affitto dei locali e delle attrezzature per lo svolgimento delle attività informative/formative e di divulgazione b.3. Risorse umane - spese per il personale specificatamente impiegato per il piano ed assunto a tempo determinato e/o a prestazione occasionale - per il personale a tempo indeterminato saranno riconosciuti solo i rimborsi per le eventuali trasferte, comprensive di vitto e alloggio, nei limiti previsti dalla normativa per dipendenti regionali

5 ALLEGATOA alla Dgr n del 19 dicembre 2006 pag. 5/7 b.4. Risorse finanziarie ripartizione annuale dei costi per attività attività importo a controllo e prevenzione delle ,00* b analisi qualitative dei prodotti dell alveare,attività di ricerca e monitoraggio, attività di informazione e divulgazione ,00* Totale ,00 * = comprensive delle spese generali pari al 5% b.5. Strutture attivate, soggetti pubblici e privati coinvolti per gli interventi Associazioni degli apicoltori, apicoltori singoli, Servizi veterinari delle ASL. c. RIPARTIZIONE DEI TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE PRINCIPALI ATTVITÀ (diagramma di Gantt) controllo e prevenzione delle malattie dell alveare analisi qualitative dei prodotti dell alveare,attività di ricerca e monitoraggio, attività di informazione e divulgazione apr mag giug lugl ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x d. COLLEGAMENTI CON ATTIVITÀ E PROGETTI IN CORSO DI SVOLGIMENTO Il Programma risulta strettamente correlato con le attività realizzate dal CRA e dalle Associazioni degli apicoltori ai sensi del Reg. (CE ) n. 797/2004. e. MODALITÀ DI MONITORAGGIO e.1. Indicatori fisici Numero di alveari trattati Numero di apicoltori coinvolti Numero di incontri tecnici e giornate divulgative Numero di articoli tecnici Numero di analisi Numero di pubblicazioni f. TERMINI DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO Soggetto attuatore Ai fini dell esecuzione del Programma, la Regione individua la figura del soggetto attuatore nel Centro Regionale per l Apicoltura - Viale dell Università, Legnaro (PD). Il soggetto attuatore deve garantire la gestione in proprio delle varie fasi operative connesse con la realizzazione del programma. Per gestione in proprio si intende quella attuata direttamente dal soggetto

6 ALLEGATOA alla Dgr n del 19 dicembre 2006 pag. 6/7 beneficiario, attraverso personale dipendente o mediante ricorso ad apposite collaborazioni/prestazioni professionali individuali, senza possibilità di delegare l attività in tutto o in parte a soggetti terzi. In funzione di esigenze tecnico-professionali specifiche e dimostrabili, possono essere attivate anche collaborazioni con soggetti/organismi terzi particolarmente qualificati. La collaborazione deve comportare un apporto specialistico concreto e risultare comunque formalizzata attraverso apposito contratto/convenzione, nell ambito della quale siano esplicitamente definiti i tempi e la durata della collaborazione, le iniziative del programma che prevedono l apporto del soggetto terzo, la tipologia ed il valore delle prestazioni fornite. La convenzione viene redatta, sottoscritta e datata secondo le norme vigenti. L esigenza di prevedere forme di collaborazione con soggetti terzi dovrà essere, comunque, motivata e comunicata preventivamente alla Direzione regionale competente. Il CRA, quale soggetto attuatore, beneficiario del finanziamento, risulta a tutti gli effetti l unico soggetto responsabile nei confronti dell Amministrazione in merito alla corretta e completa realizzazione delle attività previste dal Proramma, anche quando eseguita dai suddetti soggetti terzi. Il soggetto attuatore, entro il termine del 30 maggio 2007, presenta alla Direzione regionale Agroambiente e Servizi per l Agricoltura un elenco dei soggetti, apicoltori singoli o Associazioni, aderenti al Programma di controllo e prevenzione delle, indicando la spesa complessivamente sostenuta dagli apicoltori, la spesa ammissibile e il contributo relativo. L elenco dovrà essere predisposto sulla base di un tracciato record fornito dalla Direzione regionale sopra citata. Entro il termine del 01 marzo 2008 il soggetto attuatore presenta alla medesima Direzione regionale una relazione tecnica sul programma di controllo e prevenzione delle. Entro il medesimo termine il CRA presenta una relazione tecnico-finanziaria relativamente alle attività di analisi qualitative dei prodotti dell alveare, di ricerca e monitoraggio, di informazione e divulgazione, fornendo idonea documentazione giustificativa della spesa sostenuta. Il periodo di elegibilità per le spese sostenute dal CRA per le attività di cui al punto precedente è il 01 aprile dicembre Apicoltori aderenti al Programma di controllo e prevenzione delle Gli apicoltori costituiscono di fatto i soggetti destinatari finali degli interventi, oltre che il principale punto di riferimento di tutte le iniziative programmate e realizzate. La partecipazione alle attività del Programma di controllo e prevenzione delle è aperta indistintamente a tutti gli apicoltori interessati, sia singolarmente che attraverso le loro forme associate. Al fine di favorire la massima partecipazione e ricaduta sul territorio, le Associazioni degli apicoltori potranno farsi tramite nei confronti del soggetto attuatore anche per gli apicoltori non associati. L adesione al Programma di controllo e prevenzione delle avviene sulla base di apposita richiesta sottoscritta dall apicoltore, presentata al CRA, anche tramite le Associazioni di apicoltori, entro il termine del 15 aprile Contestualmente dovrà essere presentata la documentazione attestante le spese sostenute per l acquisto dei presidi sanitari. Tale termine viene reso pubblico mediante opportuni strumenti informativi predisposti ed attivati dal soggetto attuatore, e mediante pubblicazione nel sito internet della Giunta regionale. Il modello di domanda e la modulistica necessaria viene approvata con decreto del dirigente regionale della Direzione Agroambiente e Servizi per l Agricoltura entro il termine del 15 gennaio Tutta la modulistica viene resa disponibile nei siti internet della Giunta regionale del Veneto e del soggetto attuatore. La aziende aderenti partecipano al costo dei trattamenti sulla base di una quota di autofinanziamento non inferiore al 25% delle spese ritenute ammissibili. La percentuale di autofinanziamento verrà determinata a seguito della presentazione dei giustificativi di spesa in considerazione della somma massima complessivamente disponibile pari ad euro ,00. La spesa massima ammissibile è pari ad euro 3,00 per alveare regolarmente denunciato, alla data del 30 novembre 2006, alle ASL di competenza, ai sensi della legge regionale 18 aprile 1994, n. 23. Il periodo di elegibilità delle spese sostenute per l acquisto dei presidi sanitari è il 01 aprile marzo 2007.

7 ALLEGATOA alla Dgr n del 19 dicembre 2006 pag. 7/7 Direzione regionale competente La Direzione Agroambiente e Servizi per l agricoltura è la struttura regionale competente per quanto riguarda la gestione tecnico-amministrativa, compresa l adozione di tutti i provvedimenti di impegno, liquidazione e approvazione della modulistica. Tempistica attività Soggetto adempimenti termini analisi qualitative dei prodotti dell alveare,attività di ricerca e monitoraggio, attività di informazione e divulgazione analisi qualitative dei prodotti dell alveare,attività di ricerca e monitoraggio, attività di informazione e divulgazione Programma di attività per il settore apicoltura della Regione Veneto - Anno apicoltori Presentazione al CRA domanda e giustificativi di spesa 15 aprile 2007 CRA Presentazione elenchi 30 maggio 2007 adesioni DRASA Verifica istruttoria 30 giugno 2007 CRA CRA DRASA DRASA Presentazione dei giustificativi di spesa (mandati di pagamento) Presentazione relazione tecnico-finanziaria e giustificativi di spesa Istruttoria consuntiva e liquidazione del saldo Liquidazione acconto del 70% 31 luglio marzo aprile giorni dalla data di pubblicazione nel BURV della legge regionale di bilancio 2007 DRASA= Direzione regionale Agroambiente e Servizi per l Agricoltura

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