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2 INDICE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO GENERALE INQUADRAMENTO TERRITORIALE INQUADRAMENTO IDROGRAFICO INQUADRAMENTO GEOLOGICO GEOMORFOLOGICO IDROGEOLOGICO DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO CRITICITÀ EVENTI ALLUVIONALI STORICI SCOLMATORE RIO CANARONE Descrizione delle opere scolmatore Canarone Andamento dei lavori Perizia di Variante n Perizia di Variante n Perizia di Variante n LOTTO DI ULTIMAZIONE Tratto di canale aperto Corazzamento di fondo alveo Realizzazione dell attraversamento S.P. n Deviazione provvisoria viabilità in fase di cantiere Opere di completamento ANALISI DI FATTIBILITÀ AMBIENTALE DELLE OPERE INTERFERENZE CON I SOTTOSERVIZI RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE INDICAZIONI SULLA SICUREZZA CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI INDICAZIONI SULLA MANUTEZIONE DELLE OPERE GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO QUADRO ECONOMICO CONCLUSIONI ALLEGATI - ALLEGATO 1 Documentazione fotografica Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 1 di 31

3 1. PREMESSA Il territorio comunale di Andezeno è stato storicamente oggetto di fenomeni di allagamento, conseguenti alle esondazioni dai Rii Canarone e Santena, legate alle seguenti principali criticità: inadeguatezza delle sezioni di deflusso del R.Santena (in particolare, per il tratto a monte dell abitato e per il tratto tombinato urbano); inadeguatezza delle sezioni di deflusso del R.Canarone; il convogliamento delle portate del R.Canarone all interno del R.Santena (tramite il canale parallelo alla Strada Provinciale n.119). In relazione alle complesse problematiche di natura idraulica ed alle criticità presenti, l area di intervento è stata storicamente oggetto di numerosi studi, di seguito brevemente riassunti. Il primo, di cui esiste traccia presso gli archivi comunali, è lo Studio idraulico dei rii Santena e Canarone in Comune di Andezeno a cura dell Ing. Carena del Successivamente gli Ingg. Carena e Anselmo (2001) proposero un progetto di sistemazione idraulica dei rii, riportato all interno della Variante Generale al P.R.G.C. del Nell autunno del 2011, l Amministrazione incaricava il sottoscritto e il Dott. Geol. Sartini dello Studio di verifica della valenza urbanistica del canale scolmatore del Rio Canarone lungo il tracciato della Gora del Tario ed eventuale proposta progettuale alternativa ; successivamente il sottoscritto veniva incaricato della progettazione (Preliminare, Definitiva ed Esecutiva) degli interventi da realizzarsi per la messa in sicurezza del territorio, in conformità a quanto rilevato dalla Regione Piemonte Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Torino (nota prot. n. 6874/14.06 del ). Il progetto complessivo prevedeva opere solo in parte dotate di copertura finanziaria; sono state, pertanto, suddivise in due lotti, di cui il primo (dotato di copertura finanziaria) relativo alla realizzazione del canale scolmatore lungo il tracciato della Gora del Tario, di cui il presente progetto si pone a completamento ed ultimazione. Lo scolmatore è stato dimensionato per consentire di convogliare, nella configurazione finale dell area, le portate duecentennali del Canarone e quelle del R.Santena che eccedono la quota parte che può defluire nel tratto tombinato. Progettualmente erano previste ulteriori opere, ricadenti all interno del Lotto II, non dotato di copertura finanziaria: risagomatura del Rio Santena a monte del tratto tombinato, per una portata di progetto di 20 m 3 /s; risagomatura del Rio Canarone a monte della S.P. n.119, per una portata di progetto pari a 35 m 3 /s; realizzazione di un rilevato arginale in terra, a protezione dell abitato di Andezeno dalle acque esondabili dal Rio Santena; risagomatura ed inversione di pendenza del canale parallelo alla S.P. n.119, per consentire di convogliare parte delle acque del Santena verso lo scolmatore Canarone. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 2 di 31

4 La realizzazione degli interventi relativi al canale scolmatore è iniziata nel settembre del 2012 e ha riguardato in particolare la realizzazione delle seguenti opere: confluenza dello scolmatore nel Rio Santena a monte dell abitato; realizzazione del tratto dello scolmatore con sezione trapezoidale in terra; realizzazione di parte del tratto di scolmatore in c.a.; spostamento della linea del Gas ex MetanProgetti. Le opere non sono state completate nell ambito del precedente contratto di appalto. Al fine di consentirne il completamento, l Amministrazione Comunale intende fare un nuovo appalto relativo unicamente alle opere di ultimazione, oggetto del presente progetto. In particolare: completamento del tratto di nuovo scolmatore in c.a.; realizzazione del sottopasso della S.P. n.119 e della viabilità temporanea necessaria a garantire le relative attività di cantiere; spostamento delle reti di sottoservizi; realizzazione di opere di completamento. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 3 di 31

5 2. INQUADRAMENTO GENERALE 2.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il comune di Andezeno è un piccolo centro abitato di circa 7,8 km 2, che sorge sulle pendici della collina torinese a circa 20 km dal capoluogo, sulla strada provinciale Chieri Castelnuovo Don Bosco in direzione di Asti. Il territorio presenta quota massima di 387 m s.l.m. e quota minima di 282 m s.l.m, destinato per più del 90% a colture, risultando per lo più pianeggiante. Il comune appartiene alla Comunità Collinare Collina Torinese. Confina con i comuni di Chieri, Marentino, Arignano e Montaldo Torinese (vedi Figura 1) ed è costituito dalle seguenti frazioni: Faiteria, Ramea e Sant Anna. È classificato in zona sismica 4, ossia a sismicità molto bassa. Figura 1 Inquadramento territoriale del Comune di Andezeno (fonte Google Earth). Nel 1543, Andezeno fu quasi totalmente distrutta: vi sono, pertanto, scarse testimonianze dell originale tessuto urbano medioevale, che con alcune piccole vie forma oggi il centro storico in cima alla collina bastionata con mura risalenti al XVIII secolo. Vi sono alcuni edifici storici di grande rilevanza, quali la Parrocchiale di San Pietro, Giorgio e Giustina del 1753, la Chiesa dei Batu del 1596 e la torre campanaria risalente al XII secolo, originariamente a difesa del castello. Il territorio ha una prevalente caratterizzazione agricola, ma a partire dagli anni Sessanta ha subito una progressiva industrializzazione; oggi sono presenti piccole e medie imprese nei settori meccanico, tessile, alimentare, grafico/cartotecnico e delle materie plastiche. 2.2 INQUADRAMENTO IDROGRAFICO Il territorio comunale di Andezeno è interessato dalla presenza di diversi rii: Rio Santena, Rio Canarone, Rio San Giorgio, Rio Busetto e Rio Bertone. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 4 di 31

6 Nella seguente Figura 2 è riportato lo schema idraulico di funzionamento del nodo in oggetto, prima della realizzazione degli interventi previsti nell ambito del Progetto Esecutivo (Giugno 2012). Rio Santena Rio Canarone Canale lungo SP 119 Figura 2 Schema di funzionamento idraulico del nodo di Andezeno ante operam. Il corso d acqua principale è il Rio Santena che ha origine nei pressi di Bardassano e lambisce, dopo un percorso di circa 8,3 km, la zona ovest del centro abitato di Andezeno e, nella parte più densamente urbanizzata, a partire a monte della Strada Provinciale Chieri Castelnuovo, è tombinato per una lunghezza di circa 200 m. Il Rio Santena attraversa i territori di Pavarolo, Montaldo, Andezeno, Chieri e Santena, sino al confine tra i comuni di Villastellone e Moncalieri. Il bacino del Rio Santena, chiuso a monte dell attuale confluenza con il Canarone, presenta una superficie di 16,2 km 2 ed un altezza media di 379 m s.l.m. Il Rio Canarone nasce presso il Bric del Pilonetto, lungo la strada da Baldissero a Superga ad una quota di circa 600 m s.l.m. Per giungere alla pianura andezenese e chierese supera un notevole dislivello, con forte velocità delle acque. Il tratto iniziale prende il nome di Rio Baldissero e raccoglie le acque di torrenti laterali. Diventa poi Canarone in prossimità della cascina omonima fino all immissione nel rio Santena, che avviene percorrendo il canale posto lungo la S.P. 119 ai limiti dell abitato di Andezeno. Il bacino con sezione di chiusura posta in corrispondenza dell attuale immissione nel R. Santena presenta lunghezza dell asta di 8,33 km, superficie di 8,08 km 2 con altezza media del bacino di 360 m s.l.m. Entrambi i bacini presentano una copertura prevalente di boschi (superiore al 90%) con aree urbanizzate (<10%). Il terreno è di tipo argilloso sabbioso (da poco a mediamente permeabile). 2.3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO GEOMORFOLOGICO IDROGEOLOGICO I terreni affioranti e sub affioranti nel territorio comunale appartengono alla porzione più recente della successione sedimentaria oligo pliocenica che costituisce la Collina di Torino s.l. Tali terreni, che formano le Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 5 di 31

7 dorsali collinari del territorio comunale, presentano una giacitura generale suborizzontale o debolmente inclinata verso sud e sono costituiti da argille grigie o biancastre a concrezioni calcaree (Messiniano), argille e silts azzurrognoli (Pliocene in facies Piacenziano) e sabbie gialle (pliocene in facies astiana). Il substrato, che è rappresentato da termini litostratigrafici essenzialmente a granulometria medio fine, ha alimentato la formazione dei depositi di copertura che costituiscono ampie aree del territorio. L aspetto geomorfologico della zona riflette l assetto geologico descritto: si osservano dorsali collinari altimetricamente poco accentuate allungate in direzione NNO SSE con andamento decrescente lungo la stessa direttrice. I versanti collinari, sebbene poco elevati, presentano pendenze relativamente accentuate e si raccordano alle piane di fondovalle incise dai corsi d acqua. A sud del concentrico si trova la confluenza di importanti torrenti e rii: in particolare, a SE del concentrico confluiscono il Rio Santena e il Rio Canarone, a SO il Rio Busseto e il Rio Moano. Ai corsi d acqua principali si affianca una serie di fossi di scolo e fossi irrigui che generano una fitta rete di canali secondari. Dal punto di vista idrogeologico si riconosce una falda significativa ospitata nell acquifero multifalda, costituito dai depositi fluviali dell Altopiano di Poirino, che nel margine occidentale del territorio comunale costituisce la falda principale sfruttata a scopo irriguo con soggiacenza maggiore a m. Nei settori di pianura principale, all interno dei depositi alluvionali recenti, si rinviene una falda freatica dal carattere discontinuo con fenomeni di risalita sino a 2 3 m dal piano campagna. Nelle aree morfologicamente più elevate rispetto ai fondovalle le acque di falda si rilevano generalmente a profondità di circa 7 10 metri. Per maggiori indicazioni circa la caratterizzazione geotecnica dei terreni oggetto di intervento si rimanda all Elab. 03 Relazione geologica e di caratterizzazione geotecnica; nella seguente Tabella 2 si riassumono i parametri geotecnici. In relazione alle risultanze delle indagini effettuate in fase di progettazione esecutiva dell intervento (Giugno 2012) è emerso che il sottosuolo nell area di intervento, sotto lo strato superficiale di terreno agricolo pedogenizzato di circa cm di spessore, è costituito da limi sabbiosi argillosi con composizione prevalentemente limosa (65%) sabbiosa (20 25%) e subordinatamente argillosa (10 15%): classificazione A.G.I. limo sabbioso argilloso e limo con sabbia debolmente argilloso, classificazione CNR/UNI1000 A6 gruppo 8 e 12. L indice di plasticità risulta basso compreso tra 14% e 19%. Tabella 1 Limiti di Atterberg dei campioni di terreno Livello geotecnico Prof. (m) Limite liquido % Limite plastico % Indice di plasticità % Limo sabbioso 1,5 2,0 39,80 20,91 18,89 Limo sabbioso 2,5 3,0 30,20 16,13 14,07 Tabella 2 Valori caratteristici dei parametri geotecnici Livello geotecnico Prof. (m) Dr % (t/m 3 ) sat (t/m 3 ) ( ) Cu (kg/cm 2 ) Limo sabbioso 0,5 5,4/6,6 15 1,5 1,8 22 0,22 Limo sabbioso 5,4/6,6 10,0 30 1,7 1,9 24 0,93 Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 6 di 31

8 3. DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO 3.1 CRITICITÀ EVENTI ALLUVIONALI STORICI Nel mese di Novembre 2011, precipitazioni generali diffuse e persistenti hanno interessato il territorio regionale provocando esondazioni, frane e danni su gran parte del territorio. A seguito di tale evento, il Rio Santena è esondato a monte del tratto tombinato esistente, allagando i terreni agricoli su entrambe le sponde e l abitato di Andezeno. Durante l alluvione del Novembre 1994 si verificò l esondazione dei rii Santena e Canarone, con allagamento di aree occupate da insediamenti industriali, come raffigurato in Figura 3 tratta dallo Studio idraulico dei Rii Santena e Canarone condotto dall Ing. Carena (1998). La dinamica dei due corsi d acqua fu la seguente: esondazione del R.Santena a monte dell abitato in Regione Faiteria: in questa zona le sponde del rio sono più alte della campagna circostante e la sezione d alveo è limitata dal ponticello della strada comunale. La morfologia del terreno è tale che l acqua esondata in sponda sinistra tende a formare un invaso nei campi a NW dell abitato, mentre quella che esonda in destra defluisce ad ovest dell abitato allagando la piana a monte della Strada Provinciale; esondazione del R.Canarone a partire dal ponticello sulla S.P. Chieri Gassino: la morfologia del terreno favorisce l allagamento di una fascia di terreno posta lungo l alveo e, prevalentemente, in sponda destra. In corrispondenza della deviazione del rio lungo la S.P. Chieri Castelnuovo, il livello sale facilmente fino a superare la quota del piano stradale e vengono di conseguenza allagate anche le aree poste a sud della S.P. stessa. Figura 3 Cartografia relativa alle aree allegate nel Novembre Sulla base di quanto riportato nella Relazione Illustrativa del Progetto Preliminare (2001) degli Ingg. Anselmo e Carena risulta che tali allagamenti, seppur di minor entità, si fossero già verificati in precedenti occasioni. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 7 di 31

9 3.2 SCOLMATORE RIO CANARONE Come illustrato in premessa, al fine della riduzione della situazione di rischio cui era soggetto l abitato di Andezeno, erano stati previsti specifici interventi da realizzarsi sui corsi dei Rii Canarone e Santena, quindi suddivisi in lotti funzionali, in ragione della disponibilità economica. Nella seguente Figura 4 si riporta sinteticamente la suddivisione in lotti funzionali delle opere complessivamente previste per la riduzione del rischio idraulico dell area in oggetto. Risagomatura Rio Santena II lotto Argine in terra II lotto Risagomatura Rio Canarone II lotto Risagomatura e inversione di pendenza canale SP 119 II lotto Realizzazione dello scolmatore lungo il tracciato della Gora del Tario I lotto Figura 4 Stralcio degli interventi del Progetto Preliminare Generale suddivisi per lotti funzionali. Nelle precedenti fasi progettuali era stata, inoltre, suggerita la possibilità di realizzare uno scolmatore del Rio Santena, a monte del tratto urbano, che convogliasse le acque all interno del Rio Canarone, il cui tratto di monte era da adeguarsi rispetto alla nuova portata. Tale intervento non è stato ulteriormente indagato, necessitando pertanto di uno specifico studio di dimensionamento. Il lotto dotato di copertura finanziaria è risultato essere unicamente il primo, relativo alla realizzazione dello scolmatore del Rio Canarone lungo il tracciato della Gora del Tario. Tale intervento è stato, quindi, oggetto di un Progetto Definitivo ed Esecutivo, ad opera dello scrivente, e successivamente l Amministrazione Comunale ha indetto una gara per la realizzazione delle relative opere. Si riporta di seguito una sintetica descrizione delle opere complessivamente previste per la realizzazione del nuovo scolmatore; a seguire si riportano alcune considerazioni circa l andamento dei lavori ed infine vengono presentate le opere di ultimazione, ancora da realizzarsi e, pertanto, oggetto del presente progetto. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 8 di 31

10 3.2.1 Descrizione delle opere scolmatore Canarone Il primo lotto di interventi prevedeva unicamente la realizzazione delle opere connesse con il nuovo canale scolmatore del Rio Canarone lungo il tracciato della Gora del Tario, dimensionato per consentire il deflusso della portata con tempo di ritorno duecentennale relativa al Rio Canarone (pari a 35 m 3 /s), nonché nella configurazione finale la quota parte delle portate del R. Santena, corrispondente all eccesso rispetto al valore che può transitare all interno del tratto tombinato (essendo quest ultimo pari a 20 m 3 /s). Complessivamente, quindi, lo scolmatore è stato dimensionato rispetto ad una portata di progetto di 82 m 3 /s, valutata considerando già la configurazione finale del nodo idraulico, al fine di evitare future esondazioni del Santena. Progettualmente erano state previste le seguenti due tipologie realizzative: sezione rettangolare in c.a. di base variabile e altezza di 5,25 m, con pendenza di fondo media dello 0,5% circa, per una lunghezza di circa 350 m (tratto di monte); sezione trapezia in terra, con base minore di 2,00 m ed altezza variabile, per una lunghezza complessiva di circa 800 m, con pendenza media del tratto iniziale di circa 0,5% e del tratto terminale dell 1,34%. In fase progettuale era stato attentamente valutato l attraversamento del nuovo scolmatore con la S.P. n.119, al fine di garantire adeguate condizioni di sicurezza (vedi Elab. 02 Relazione idrologica idraulica). Il nuovo attraversamento, dimensionato per carichi di I categoria, era previsto come scatolare prefabbricato in c.a., di lunghezza 20 m circa, di dimensioni interne 4,00x4,75 m, all interno del quale era prevista la realizzazione di uno scivolo (di pendenza pari a circa il 4,8%) mediante getto di materiale di riempimento, per garantire una pendenza in grado di accelerare la corrente all interno del sottopasso stesso. Particolare attenzione, inoltre, era stata posta al rinvenimento delle reti di sottoservizi in corrispondenza del nuovo tracciato, ubicate in corrispondenza al nuovo attraversamento della S.P. n.119, nonché ad individuare la nuova configurazione delle stesse a seguito della realizzazione delle opere. Infine, sempre in corrispondenza dell attraversamento della strada provinciale, era prevista la realizzazione di un tratto di pista ciclabile. Il nuovo canale scolmatore, era previsto in c.a., con tipologia prefabbricata. In particolare, per consentire la futura immissione del canale parallelo alla S.P. n.119 (a seguito dell inversione di pendenza dello stesso), immediatamente a valle dell attraversamento era prevista la realizzazione di un manufatto con geometria adeguata variabile. Il tratto prefabbricato, a base variabile lungo il suo sviluppo, prevedeva l utilizzo di muri prefabbricati bilastra con fondazione, di altezza costante pari a 5,25 m. Al termine del tratto in c.a. era prevista la realizzazione di un attraversamento (dimensioni 5,00x5,25 m) da realizzarsi mediante scatolare prefabbricato, dimensionato per carichi di I categoria. Lungo entrambe le sponde del tratto in c.a. (rispettivamente ricadenti all interno delle proprietà Fantinex e Morando) era prevista la posa di guard rail al fine di garantire adeguate condizioni di sicurezza. La restante parte di scolmatore (lunghezza 800 m) era da realizzarsi con sezione trapezoidale in terra, con base inferiore di 2,00 m, altezza variabile ed inclinazione delle sponde compatibile con le caratteristiche geotecniche del terreno (vedi Elab. 03 Relazione geologica e di caratterizzazione geotecnica). Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 9 di 31

11 In fase di progettazione, inoltre, era stata particolarmente curata la verifica del comportamento idraulico dello scolmatore in corrispondenza dei n.3 tratti ad elevato raggio di curvatura (vedi Elab. 02 Relazione idrologicaidraulica). Per le curve ubicate nel tratto in terra era progettualmente prevista la protezione delle sponde (onde evitare possibili fenomeni erosivi), mediante la realizzazione di scogliere in massi non cementati e la realizzazione di soglie fisse, al fine di evitare possibili fenomeni di modifica della quota di fondo alveo. L immissione del nuovo canale scolmatore all interno del R.Santena, a valle dell abitato, era prevista in scogliere in massi sulle sponde dei due rii per un tratto di lunghezza complessiva di circa 30 m, corazzamento del fondo alveo e realizzazione di una soglia fissa a valle Andamento dei lavori A seguito di approvazione del Progetto con D.G.C. n.43 del , l Amministrazione ha indetto un apposita gara per la realizzazione delle opere in progetto, vinta dall Associazione Temporanea di Imprese costituita da: Ferruccio ZUBLENA S.r.l. e EDILCEBANA S.r.l. (determinazione del Responsabile del Servizio Tecnico n.232 del ); il relativo contratto è stato stipulato in data In data sono iniziati i lavori di realizzazione delle opere del nuovo scolmatore (come risulta da apposito verbale redatto nella stessa data), che erano da determinarsi entro il giorno , per una durata complessiva degli stessi di 275 giorni. In corso di esecuzione sono intervenute le seguenti sospensioni: dal giorno al giorno , causa le avverse condizioni meteorologiche; dal al , causa le avverse condizioni meteorologiche; dal al , per l ottenimento dei pareri inerenti la Variante n.3; e le seguenti proroghe ai tempi contrattuali: 60 gg con Det. n.199 del del R.U.P.; 30 gg con Det. n.240 del del R.U.P.; 90 gg con Det. n.83 del del R.U.P.; con termine per l ultimazione delle opere fissato al giorno In fase di realizzazione delle opere, sono state disposte n.3 Varianti, illustrate nei seguenti paragrafi. Con nota del , l impresa Appaltatrice comunicava l impossibilità di riprendere i lavori nei termini stabiliti, chiedendo la risoluzione consensuale del contratto ; al fine di applicare la procedura di risoluzione prevista dal Codice dei Contratti, in data è stato dato seguito ad un rilievo dello stato di consistenza dei lavori eseguiti, con relativo inventario dei materiali, macchine e mezzi d opera e presa in consegna da parte del Direttore dei Lavori delle opere realizzate. Come desunto dal Verbale di Consistenza, le lavorazioni eseguite nell ambito del contratto con l Impresa Zublena sono così riassumibili: scavi e riempimenti: 90% fermi alla sezione 31 come da Elab. 18 da Progetto Esecutivo andato in appalto, riportato nella seguente Figura 5; opere in cemento armato: 86%, fino alla sezione 31 (vedi Figura 5); Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 10 di 31

12 prefabbricati: 40,08%, realizzazione della soletta di copertura del canale tra le sezz , come da Elab. 18 del Progetto Esecutivo andato in appalto, riportato nella seguente Figura 6; ingegneria naturalistica: 95%, realizzazione canale in terra e scogliere fino alla sez. 24; opere stradali: 0% Figura 5 Estratto Elab. 18 Progetto Esecutivo (Giugno 2012) tratto di monte in c.a. Figura 6 Estratto Elab. 18 Progetto Esecutivo (Giugno 2012) tratto di valle in c.a. Si riportano nell ALLEGATO 1 le riprese fotografiche relative alle opere già realizzate nell ambito del precedente appalto. Di seguito vengono riassunte le tre perizie di variante, che si sono susseguite in fase di realizzazione degli interventi Perizia di Variante n.1 In data è stata consegnata la Perizia di Variante n.1 relativa ai lavori di realizzazione del nuovo canale scolmatore del Rio Canarone lungo il tracciato della Gora del Tario, approvata dall Amministrazione con Det. n.402 del e sulla quale la Regione Piemonte ha rilasciato parere in sanatoria (nota prot. n.39065/db14.01 della Direzione OO.PP., difesa del suolo, economie montana e forestale della Regione Piemonte del ), ritenendola completa e conforme ai disposti legislativi vigenti. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 11 di 31

13 Tale perizia si era resa necessaria a seguito di richiesta dell Impresa Appaltatrice (in data ) di Variante migliorativa, ai sensi dell art. 162, comma 3 del D.P.R. n. 207 del 05/10/2010, relativamente alla modalità realizzativa del tratto di canale denominato Tipologia C Canale coperto carrabile. In particolare, la Variante prevedeva la sostituzione (limitatamente al tratto C) della tipologia prefabbricata prevista progettualmente con tipologia gettata in opera, garantendo una complessiva diminuzione dei costi per la Stazione Appaltante. Previa analisi della documentazione, la D.L. ha ritenuto sussistessero le prerogative di cui al comma 5, art. 162 del D.P.R. n.207/ Perizia di Variante n.2 In data è stata consegnata la Perizia di Variante n.2, approvata dall Amministrazione Appaltante con Determinazione n.145 del e dalla Regione Piemonte Direzione OO.PP., difesa del suolo, economie montana e forestale con nota prot. n.39065/db14.01 del ). In data , l Impresa aveva formalizzato richiesta di perizia di variante migliorativa, ai sensi dell art.162, comma 3, D.P.R. n.207/2010, finalizzata alla realizzazione con tipologia gettata in opera dei tratti di canale denominati: Tipologia A Canale di monte aperto; Tipologia B Canale intermedio aperto; previsti progettualmente con l utilizzo di prefabbricati. Previa analisi della documentazione, la D.L. ha ritenuto sussistessero le prerogative di cui al comma 5, art. 162 del D.P.R. n.207/ Perizia di Variante n.3 Con Disposizione n.1 del Responsabile del Procedimento ( ) veniva richiesta alla D.L. la predisposizione di una perizia di variante inerente i seguenti aspetti: inversione di pendenza del canale parallelo alla S.P. n.119, funzionale e propedeutica a convogliare le acque di esondazione del Santena all interno del nuovo canale scolmatore; creazione di una viabilità temporanea alternativa a quella prevista progettualmente, per garantire durante la fase realizzativa dell attraversamento della S.P. n.119 la possibilità del doppio senso di marcia lungo la strada provinciale stessa; modifica della modalità di accesso alla proprietà Fantinex a seguito della traslazione del canale avvenuta a seguito delle varianti n. 1 e 2. Tale perizia è stata consegnata in data , ma è stata ritenuta completa ma non del tutto conforme alla normativa vigente dalla Struttura Tecnica della Regione Piemonte Direzione OO.PP., difesa del suolo, economie montana e forestale (nota prot. n.6278/db14.01 del ) e, pertanto, non contemplata all atto della prosecuzione dei lavori. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 12 di 31

14 3.3 LOTTO DI ULTIMAZIONE Sulla base di quanto evidenziato nei precedenti paragrafi, oggetto del presente progetto esecutivo sono le opere di ultimazione necessarie al completamento del nuovo canale scolmatore del Rio Canarone lungo il tracciato della Gora del Tario. Nella seguente Figura 7 è riportato in rosso il tratto di canale oggetto del presente progetto di ultimazione, in giallo è riportato il tratto realizzato nell ambito del precedente contratto. Sinteticamente, come mostrato nell Elab. 20 Planimetria e profilo di progetto scolmatore Rii Santena e Canarone Area di intervento, sono previste le seguenti lavorazioni: realizzazione del manufatto di imbocco del canale scolmatore a monte e dell opera di corazzamento a monte; realizzazione dell attraversamento della S.P. n.119, con spostamento temporaneo della viabilità; realizzazione del manufatto di raccordo e della sezione in c.a. di completamento con il tratto già realizzato; completamento dello spostamento delle reti di sottoservizi; posa del guard rail e della rete verde lungo entrambe le sponde del nuovo canale scolmatore, per il tratto in c.a.; realizzazione della pista ciclabile. Figura 7 Rappresentazione schematica delle opere oggetto del Lotto di ultimazione (in giallo tratto realizzato; in rosso presente lotto di ultimazione). Come illustrato in precedenza, rispetto a quanto previsto nell ambito del Progetto Esecutivo (Giugno 2012), il tracciato è leggermente modificato, a seguito di quanto previsto nelle varianti approvate n. 1 e 2. Nel seguito vengono descritti i singoli interventi previsti nell ambito del presente lotto di ultimazione. Per maggiori approfondimenti si rimanda alle tavole grafiche di progetto Tratto di canale aperto Nell ambito del presente lotto di ultimazione è prevista la realizzazione del tratto di canale scolmatore in c.a., compreso tra il manufatto di imbocco e la sez. 31, come schematizzato nella precedente Figura 7. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 13 di 31

15 I tratti di canale aperto saranno realizzati con tipologia risultante dalla Variante n.2 approvata, ossia in c.a. gettato in opera. Il manufatto di imbocco e quello di raccordo, previsti rispettivamente a monte e valle del nuovo attraversamento della S.P. n.119, presentano una geometria articolata, come desumibile dalla seguente figura, in cui sono evidenziati i due manufatti. Per maggiori approfondimenti si rimanda alle tavole grafiche di progetto. Manufatto raccordo Futuro collegamento con canale parallelo alla S.P. n.119 Manufatto di imbocco Figura 8 Tratto di canale aperto (stralcio Elab. 20). Figura 9 Manufatto di imbocco (vedi Elab. 26). Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 14 di 31

16 Nella precedente figura è riportato uno stralcio dell Elab. 26 Manufatto di imbocco carpenterie e armature, dalla quale appare evidente la geometria articolata del manufatto in oggetto. Il manufatto ha la finalità di convogliare le acque provenienti dal tratto di monte del rio verso il canale scolmatore di valle. Inizialmente, la sezione presenta larghezza di 10,00 m, per poi restringersi progressivamente a 4,00 m, ad una distanza di circa 3,5 metri dal nuovo attraversamento, per la cui descrizione si rimanda al seguente L opera risulta asimmetrica rispetto alla direzione di deflusso, con lunghezza misurata sull asse di circa 8,70 m. Il manufatto di raccordo, riportato in stralcio nella seguente figura, presenta anch esso una geometria molto articolata, in quanto è già predisposto per accogliere in futuro anche l immissione del canale parallelo alla S.P. n.119 (vedi anche Figura 8), ad inversione e adeguamento di sezione effettuate. Tali interventi non rientrano nell ambito del presente lotto di ultimazione. Tale immissione futura, nella configurazione attuale, verrà resa inoperativa, mediante la realizzazione di un setto di spessore 40 cm e larghezza di 6,65 m. Figura 10 Manufatto di raccordo (vedi Elab. 28). In relazione al tratto destinato ad accogliere le acque provenienti da monte, la sezione di imbocco presenta larghezza di circa 4,90 m e larghezza di 6,00 m al suo termine, onde raccordarsi al tratto di canale aperto di valle, descritto in seguito. Entrambi i manufatti saranno realizzati in c.a.o. Lo spessore dei muri è di 40 cm, mentre quello della fondazione è variabile tra 40 (piede delle elevazioni) e 20 cm (zone centrali del canale). Il comportamento delle elevazioni è prevalentemente a mensola incastrata al piede. I due manufatti presentano differenti altezze, come rilevabili dalle tavole grafiche di progetto. Per maggiori indicazioni si rimanda all Elab. 04 Calcolo esecutivo delle strutture. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 15 di 31

17 Il tratto a valle del manufatto di raccordo è da realizzarsi con tipologia gettata in opera, come previsto nella Variante n. 2 approvata. Il tratto presenta una lunghezza complessiva di circa 25 m; i primi 20 metri circa presentano una larghezza di 6,00 m che poi si riduce a 5,00 m, per raccordarsi con le opere già realizzate nella precedente fase. Il manufatto presenterà altezza di 5,25 m. Anche il presente tratto sarà realizzato in c.a.o. Lo spessore dei muri è di 30 cm, quello della fondazione è invece pari a 35 cm. Al fine di ottimizzare la distribuzione delle sollecitazioni, riducendo al minimo spessori ed armature da utilizzarsi, sono previsti puntoni in c.a.o. (travi 30x30 con passo 3,60 m), che creano uno schema statico di trave incastrata alla base ed incernierata in sommità. Per maggiori indicazioni circa quest ultimo tratto si rimanda all Elab. 29 Canale aperto Carpenterie ed armature, nonché alla relazione di calcolo allegata al progetto Corazzamento di fondo alveo A monte del manufatto di imbocco è prevista la realizzazione di un opera in massi di grosse dimensioni, finalizzata a garantire il corazzamento del fondo alveo contro possibili fenomeni di erosione che possano compromettere la stabilità dell opera in c.a., nonché per evitare possibili modifiche alla quota di fondo del Rio. Tale corazzamento interesserà l intera larghezza dell alveo per una lunghezza di 2,00 m circa. I massi saranno adeguatamente fondati rispetto alla linea di Thalweg al fine di evitare possibili fenomeni di scalzamento degli stessi Realizzazione dell attraversamento S.P. n.119 Tra le opere oggetto del presente lotto di ultimazione vi è l attraversamento della Strada Provinciale n.119 di Moriondo al km 1+054, che sarà realizzato con tipologia in c.a. gettato in opera, secondo le disposizioni delle tavole grafiche di progetto (Elab. 27 Attraversamento S.P. n.119 Carpenterie ed armature) nonché della relazione di calcolo (Elab. 04). L attraversamento presenta una lunghezza complessiva di circa 20 m e larghezza interna di 4,00 m. L altezza dell opera è variabile lungo il suo sviluppo, con pendenza di fondo pari a 3, finalizzata a garantire un adeguata accelerazione alla corrente al di sotto dell attraversamento, che consenta di mantenere la linea dell energia al di sotto dell intradosso dello stesso (vedi per maggiori approfondimenti l Elab. 02 Relazione idrologicaidraulica). Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 16 di 31

18 Figura 11 Profilo di progetto del nuovo attraversamento gettato in opera. Al fine di agevolare la realizzazione dell opera, è stata valutata la necessità di realizzare una paratia di micropali, da porre trasversalmente all asse della struttura, che consente di garantire una maggiore stabilità allo scavo ed alla viabilità provvisoria. L opera verrà realizzata ad una distanza di 13 m dall imbocco dello scatolare, come riportato nella relativa tavola grafica di progetto. A tal fine, si prevede di realizzare una paratia costituita da n.30 pali, di cui otto con disposizione a cavalletto ed i restanti verticali; le lunghezze di perforazione e di armatura risulteranno varabili lungo lo sviluppo dell opera: rispettivamente si prevedono pali con lunghezza di perforazione variabile tra 8,20 e 4,20 m e lunghezze di armatura variabili tra 8 e 4 m. I micropali saranno realizzati con diametro di perforazione di 220 mm e armatura in tubolari metallici, del tipo S355JR, di diametro 159x8 mm. La paratia verrà realizzata con modalità ad iniezione a bassa pressione. Per maggiori indicazioni si rimanda all Elab. 27. La berlinese di micropali sarà realizzata prima dell inizio dei lavori relativi allo scatolare di sottopasso della S.P. n.119; a seguire verrà allestita la deviazione temporanea della viabilità locale, di cui al successivo paragrafo. Si procederà, da monte, alla realizzazione dell attraversamento, sino alla correa della berlinese. È previsto, quindi, il ripristino della viabilità originaria (sul tracciato della S.P. n.119), con demolizione della parte centrale della berlinese, ove consentire la realizzazione del tratto di valle dell attraversamento. Per maggiori indicazioni circa le varie fasi cantieristiche previste per l attraversamento si rimanda all Elab. 27 Attraversamento S.P. n.119 Carpenteria ed armatura Deviazione provvisoria viabilità in fase di cantiere In fase di cantiere, particolarmente critica risulterà la realizzazione del nuovo attraversamento in progetto, in quanto la strada rappresenta un importante elemento di connessione del territorio comunale con i comuni limitrofi, che dev essere mantenuto. A tal fine è stata studiata una viabilità alternativa a due corsie, che consenta di limitare i disagi alla circolazione, da realizzarsi sul lato di valle dell attraversamento, al fine di contenere le opere necessarie alla sua realizzazione. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 17 di 31

19 Figura 12 Viabilità provvisoria S.P. n.119 per realizzazione attraversamento. La viabilità temporanea presenterà una corsia per senso di marcia, di larghezza minima di 3,00 m; tale viabilità, inoltre, dovrà garantire il rispetto dei requisiti normativi vigenti: Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo. Dev essere sempre garantita la possibilità di consentire il passaggio al traffico di I categoria. Per maggiori approfondimenti si rimanda all Elab. 24 Cantierizzazione S.P. n.119 Proposta di deviazioni temporanee, in cui è riportata la fasizzazione della viabilità in corso di realizzazione dell attraversamento in oggetto Opere di completamento Al fine di garantire l ultimazione delle opere connesse alla realizzazione del nuovo canale scolmatore è prevista la realizzazione di ulteriori opere, così sintetizzabili: spostamento dei sottoservizi presenti in corrispondenza dell attraversamento della S.P. n.119, ad eccezione della rete ex Metan Progetti, già oggetto di spostamento; tali reti sono riportate nell Elab. 22 Sottoservizi Stato di fatto delle interferenze. Tale attività dovrà avvenire in accordo con gli Enti gestori delle reti interessate, secondo quanto specificato nel seguente 5.1. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 18 di 31

20 realizzazione della pista ciclabile, lungo il tratto di strada provinciale oggetto di intervento. La pista verrà realizzata come illustrato nell Elab. 20 Planimetria e profilo di progetto scolmatore Rii Santena e Canarone Area di intervento; posa guard rail lungo entrambe le sponde del nuovo canale scolmatore realizzato in c.a. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 19 di 31

21 4. ANALISI DI FATTIBILITÀ AMBIENTALE DELLE OPERE In fase di progettazione dell intervento complessivo relativo al nuovo canale scolmatore (Giugno 2012) è stata svolta un analisi di fattibilità ambientale degli interventi in progetto, al fine di analizzare il contesto ambientale/paesaggistico e normativo in cui si inserisce l opera stessa. Di seguito si riportano le principali emergenze di detta analisi, che ha previsto l analisi dei seguenti strumenti di pianificazione locale: Piano Territoriale Regionale della Regione Piemonte; Piano Paesaggistico Regionale della Regione Piemonte; Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale della Provincia di Torino; Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Andezeno; Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico dell Autorità di Bacino del Fiume Po. L area non è risultata soggetta a vincoli derivanti dalla normativa comunitaria (SIC, ZPS). Il corso dei rii Santena e Canarone è vincolato ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. n. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, in quanto corsi d acqua previsti nell elenco stilato dal R.D. n.1775/1933. Da un analisi del contesto ambientale in cui si inseriscono le opere era emerso come la zona non presenti elevate qualità, essendo antropizzata e a carattere agricolo. In fase di progetto esecutivo dell intervento sono stati, inoltre, analizzati gli impatti temporanei e permanenti. Gli impatti temporanei, anche nel caso del lotto di ultimazione in oggetto, sono principalmente connessi alle attività di cantiere necessarie alla realizzazione dell opera. Gli impatti di carattere permanente, invece, derivano dalla realizzazione in c.a. di un canale di dimensioni significative. Nel complesso l opera è finalizzata ad un miglioramento delle attuali condizioni di deflusso presso il nodo idraulico di Andezeno, con riduzione dell attuale condizione di rischio. 5. INTERFERENZE CON I SOTTOSERVIZI In fase di progettazione esecutiva delle opere connesse al nuovo canale scolmatore del Rio Canarone (Giugno 2012) è stata svolta un analisi della rete di sottoservizi che interessano l area oggetto di intervento. In particolare, tale analisi è stata volta al censimento delle reti di servizi pubblici (Enel, Telecom, metano, acquedotto e fognature), utilizzando documentazione proveniente dall Amministrazione comunale di Andezeno. Per un completo inquadramento si rimanda all Elab. 22 Planimetria dei sottoservizi, che riporta lo stato di fatto delle reti dei servizi. Particolare attenzione è stata posta nell analizzare la presenza di sottoservizi in corrispondenza del nuovo attraversamento della S.P In tale zona, infatti, passano tutti i principali sottoservizi lungo il lato destro lungo la strada provinciale in direzione Andezeno, ad eccezione della fognatura e di 2 cavi di rame della Telecom collocati sul lato sinistro. Come evidenziato in premessa, nell ambito del presente lotto di ultimazione, risulta necessario provvedere allo spostamento di tali reti, tranne quella del metano, già spostata nel precedente Lotto realizzato. Lo spostamento dei sottoservizi dovrà avvenire nel rispetto delle prescrizioni pervenute allo scrivente in fase di redazione del Progetto Esecutivo complessivo (Giugno 2012), di seguito sintetizzate: Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 20 di 31

22 Acquedotto: o dev essere rispettata una distanza minima dalle altre reti di almeno 50 cm; o la rete dev essere collocata all interno di un cavallotto di acciaio con ricoprimento minimo di 40 cm; o è necessario un preavviso di almeno 20 giorni; Enel: o analoga modalità operativa; o è possibile effettuare lo spostamento anche durante la settimana; Telecom: sono attualmente presenti 2 linee sotto la pista ciclabile e due sul lato opposto sotto la banchina stradale in rame ed un tritubo per la fibra ottica sotto la pista ciclabile o analoga modalità operativa; o 4 linee da 125 per linee ordinarie e 3 linee da 50 per fibra ottica; o 2 pozzetti con chiusino in ghisa 90x70 cm; o sufficiente un ricoprimento di 30 cm, essendo al di sotto di una pista ciclabile; o deve richiedere alla Provincia di poter operare sulla strada a causa della presenza di attraversamenti. 5.1 RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE Al fine di risolvere il problema dei sottoservizi, compatibilmente con la presenza del nuovo attraversamento, un ipotesi formulata ed accettata da parte dei gestori è quella di innalzare la livelletta della pista ciclabile (Figura 11), per realizzare al di sotto della stesa opportuni cavidotti che contengano le reti di sottoservizi presenti, mediante anche la realizzazione di scivoli con opportune pendenze (8%). I cavidotti verranno posizionati con un ricoprimento idoneo alle richieste formulate dai diversi Enti. Figura 13 Sezione tipo attraversamento S.P. 119 con soluzione progettuale per spostamento sottoservizi. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 21 di 31

23 I cavidotti saranno posizionati sul lato di valle dell attraversamento, al di sotto della pista ciclabile, e all interno dei quali troveranno alloggiamento tutte le reti di sottoservizi individuate. Sul lato di monte dell attraversamento verranno posizionati ulteriori cavidotti senza ricoprimento alcuno, per consentire in futuro la possibilità di fare passare ulteriori linee, nonché per consentire attualmente di fare passare le due linee Telecom in rame, già presenti su quel lato della strada. 6. INDICAZIONI SULLA SICUREZZA Il cantiere in esame ricade nell ambito di applicazione del D. Lgs. n. 81/08, e s.m.i. In relazione alla tipologia delle opere previste e allo stato dei luoghi ove occorrerà operare si ritiene che gli eventuali rischi non debbano essere classificati tra quelli particolari aggravati. Per le indicazioni e le misure finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro si rimanda all Elab. 13 Piano di sicurezza e coordinamento. 7. CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI Nella redazione del cronoprogramma si è tenuto conto della successione delle diverse fasi di lavorazione, con particolare riguardo all interruzione della viabilità comunale, per evitare interruzioni prolungate della viabilità principale. Per maggiori dettagli si rimanda all Elab. 16 Cronoprogramma dei lavori. 8. INDICAZIONI SULLA MANUTEZIONE DELLE OPERE Per garantire la funzionalità idraulica delle opere in progetto un ruolo particolarmente importante è rivestito dalla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere. A tal fine è stato redatto l Elab. 12 Piano di manutenzione delle opere, nel quale vengono individuati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che si rendono necessari al fine di garantire la funzionalità dell opera. Tale Piano di manutenzione, però, si riferisce unicamente alle opere previste nell ambito del presente Lotto di ultimazione. 9. GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO In fase di Progetto Esecutivo dei Lavori di realizzazione di un canale scolmatore del Rio Canarone lungo il tracciato della Gora del Tario (Giugno 2012), era stato predisposto un apposito progetto di gestione delle terre e rocce da scavo sulla base dell allora vigente normativa (D.Lgs. n.152/06 e D.G.R. n del ), che è stato attuato in relazione alle parti di opere già realizzate. La normativa sulla gestione dei materiali provenienti dagli scavi e classificati come sottoprodotti ha subito negli ultimi anni diverse modifiche, con l emanazione di leggi che hanno profondamente cambiato l assetto normativo. In particolare, attualmente la gestione di detti materiali deve avvenire secondo i disposti del D.M. n.161/2012, per i materiali prodotti all interno di opere/progetti sottoposti a VIA o AIA; secondo l art. 41bis della L. n.98/13 per tutte le altre casistiche. Nello specifico, il cantiere in oggetto ricade all interno di questa seconda tipologia. Sulla base di una precedente caratterizzazione dei materiali oggetto di scavo, si prevede pertanto il completamento del progetto di gestione presentato in precedenza, per i volumi residuali. Per maggiori indicazioni si rimanda all Elab. 05 Relazione di gestione delle materie. Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 22 di 31

24 10. QUADRO ECONOMICO QUADRO ECONOMICO 1 LOTTO SCOLMATORE RII SANTENA CANARONE A) OPERE SUDDIVISE PER INTERVENTI 01) Scavi e riempimenti ,21 02) Opere in cemento armato ,90 03) Ingegneria naturalistica 2.348,29 04) Opere stradali ,05 05) Viabilità alternativa SP ,19 06) Pista ciclabile ,88 Totale ,52 A1) TOTALE LAVORI A CORPO ,52 A2) Oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d asta ,96 [A1+A2] TOTALE LAVORI A) ,48 A3) Costo della manodopera non soggetto a ribasso d asta ,62 TOTALE IMPORTO SOGGETTO A RIBASSO D ASTA ,90 B) SOMME A DISPOSIZIONE B1) - Spese tecniche (Progettazione Esecutiva, Direzione Lavori, Relazioni Specialistiche) ,95 B2) - Coordinamento Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione ,24 B3) - Oneri previdenziali (4% di (B1+B2)) 2.035,85 B4) - IVA su spese tecniche, Coordinamento Sicurezza e oneri previdenziali (22% (B1+B2+B3)) ,05 B5) - IVA sui lavori (22% di ((A1+A2)) ,29 B6) - Quota Gestione del Procedimento (0,5 sul 2% di (A1+A2)) 4.071,69 B7) - Costi per Piano di gestione e caratterizzazione delle terre e rocce da scavo 2.500,00 B8) - IVA su Costi per Piano di gestione e caratterizzazione delle terre e rocce da scavo (22% di B7) 550,00 B9) - Imprevisti, spostamento sottoservizi e indagini conoscitive ,91 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE B) ,97 TOTALE GENERALE (A + B) ,45 Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 23 di 31

25 11. CONCLUSIONI Per consentire l ultimazione delle opere connesse alla realizzazione del nuovo canale scolmatore del Rio Canarone lungo il tracciato della Gora del Tario, il sottoscritto è stato incaricato dall Amministrazione comunale della progettazione esecuzione delle relative opere. Il presente progetto esecutivo, pertanto, contempla unicamente le opere non realizzate. In particolare, risulta ancora da realizzare il tratto del nuovo canale compreso tra il manufatto di imbocco sino alla sez. 31 a dell attraversamento della strada provinciale n.119. Nell ambito del presente progetto, inoltre, è prevista la posa del guard rail e della rete verde lungo entrambe le sponde del canale in c.a.; lo spostamento dei sottoservizi e la realizzazione di un tratto di pista ciclabile ubicata lungo la S.P. n.119. Tanto si doveva per incarico ricevuto. Torino, 19 novembre 2015 Ing. Cristiano Cavallo Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 24 di 31

26 ALLEGATI Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 25 di 31

27 ALLEGATO 1 Documentazione fotografica Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 26 di 31

28 Fotografia 1 Tratto in c.a. realizzato secondo elaborati da Variante n.2 (ripresa del ). Fotografia 2 Vista dall alto del tratto in c.a. realizzato nei pressi della proprietà Morando (ripresa del ). Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 27 di 31

29 Fotografia 3 Fase di realizzazione del tratto in c.a. (ripresa del ). Fotografia 4 Vista da monte e da valle del tratto tombinato in c.a. (ripresa del ). Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 28 di 31

30 Fotografia 5 Tratto tombinato in c.a. (ripresa del ). Fotografia 6 Tratto in terra a valle del canale coperto in c.a. (ripresa del ). Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 29 di 31

31 Fotografia 7 Tratto in terra a valle del canale coperto in c.a. (ripresa del ). Fotografia 8 Fase di realizzazione del tratto in terra (ripresa del ). Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 30 di 31

32 Fotografia 9 Fase di realizzazione del tratto in terra con scogliere di protezione spondale (ripresa del ). Fotografia 10 Realizzazione dell immissione del nuovo canale nel R.Santena (ripresa del ). Gruppo Ingegneria Torino S.r.l. Pag. 31 di 31

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