Architetto Responsabile U.O.C.Pianificazione ambientale. Telefono Fax

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Architetto Responsabile U.O.C.Pianificazione ambientale. Telefono 0583417311 3389430879 Fax 0583417200 p.ramacciotti@provincia.lucca."

Transcript

1 INFORMAZIONI PERSONALI Nome Ufficio di appartenenza Qualifica RAMACCIOTTI PAOLA Amministrazione provinciale di Lucca Servizio Tecnico Pianificazione Territoriale e della Mobilità, Risorse Naturali e Politiche Energetich Architetto Responsabile U.O.C.Pianificazione ambientale Telefono Fax p.ramacciotti@provincia.lucca.it ISTRUZIONE E FORMAZIONE Nome e tipo di istituto di istruzione Corsi di formazione seguiti Dal 1996 ad oggi Maturità classica (50/60) Laurea in Architettura, Facoltà degli studi di Firenze, (110 con lode).tesi di laurea in legislazione urbanistica. Esame di stato per l abilitazione alla libera professione. Iscritta all Ordine degli architetti di Lucca con il n Corsi formativi per access (30 ore); Corso-concorso interno per funzionario giuridico-tecnico-finanziario VIII qualifica funzionale (42 ore) Corso Il sistema informativo territoriale : gestione strumenti software GIS ( 30 ore); Corso di Formazione per la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) (Milano 3giorni); Corso di Elaborazione pagine web ( 36 ore); Corso I procedimenti amministrativi e contabili (36 ore ) Corso di Marketing e promozione territoriale (36 ore); Corso VAS (Valutazione Ambientale Strategica), Milano 6 aprile / 8aprile 2004 Corso sulla Valutazione di Incidenza, Milano 17/18 ottobre 2007 Corso La qualità del Servizio nella Provincia, Lucca luglio 2009 Corso MASTERCHANGE AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO PUNTANDO SUL PROPRIO BAGAGLIO PROFESSIONALE, Lucca marzo aprile 2012 MADRELINGUA ITALIANO ALTRA LINGUA Capacità di lettura Capacità di scrittura Capacità di espressione orale FRANCESE buono buono buono Capacità di lettura Capacità di scrittura Capacità di espressione orale INGLESE elementare elementare elementare Pagina 1 - Curriculum vitae di

2 ESPERIENZA LAVORATIVA Pagina 2 - Curriculum vitae di Anni Negli anni immediatamente precedenti la laurea in architettura ho avuto esperienze lavorative temporanee, consistenti sia in collaborazioni presso lo studio di architettura Ramacciotti di Viareggio che in incarichi, da parte del Comune di Viareggio, relativi alla schedatura del patrimonio edilizio esistente nel quartiere Darsena, propedeutica alla formazione degli specifici Piani Particolareggiati Gennaio 1986 settembre 1995 libera professione presso lo studio di architettura Ramacciotti Giorgio e Paola, Via xx Settembre n. 165, Viareggio. L attività lavorativa svolta nel periodo sopracitato ha riguardato sia progettazione edilizia che pianificazione urbanistica. In particolare ho partecipato alla redazione di varianti a Piani regolatori e ho seguito personalmente alcuni procedimenti relativi alle elaborazioni di Piani attuativi, concludendo in alcuni casi l iter procedurale nonché la successiva progettazione edilizia di Piani di lottizzazione e Piani di Recupero. Accanto a questa attività per alcuni anni (dal 1986 al 1990) ho collaborato con il prof. Gracili, docente di diritto urbanistico all università di Firenze, facoltà di architettura, sia con l elaborazione di testi specifici destinati a pubblicazioni di settore, che con assistenza agli esami universitari. In relazione alle attività da me svolte, ho partecipato inoltre in questi anni a seminari e convegni organizzati a livello regionale per approfondimenti e aggiornamenti in merito alla disciplina urbanistica In data 18 Settembre 1995, in seguito a concorso per un impiego a tempo determinato con la qualifica di istruttore tecnico, indetto dalla provincia di Lucca, settore urbanistica, e finalizzato alla redazione di elaborazioni propedeutiche alla formazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, sono stata assunta dall Amministrazione Provinciale con un contratto a tempo determinato. Nel primo anno di lavoro presso il Servizio Urbanistica della Provincia l attività da me svolta ha riguardato prevalentemente la redazione di elaborati cartografici che hanno costituito la base conoscitiva per le successive elaborazioni del costituendo PTC. Accanto a tale attività si è affiancata, nel corso del primo e poi del secondo anno, un attività di approfondimento delle specifiche normative regionali in materia, con la partecipazione a corsi e seminari organizzati sia in Provincia che in Regione. Nell anno 1996 il rapporto di lavoro con l Amministrazione provinciale si è trasformato, grazie ad una specifica norma della Legge Finanziaria, in un impiego a tempo indeterminato, e sono pertanto stata assunta dall ente, con un contratto a tempo indeterminato con la qualifica di istruttore tecnico direttivo Dall anno 1996 l attività svolta ha pertanto iniziato a strutturarsi in modo più complesso e articolato, affiancando e poi gradualmente sostituendo interamente, l attività legata alla elaborazione di cartografie tematiche con attività di supporto ai Comuni, ai sensi dell art. 3 della allora vigente L.R.5/95. In particolare tale attività si è esplicitata sia in incontri con i tecnici e i professionisti incaricati della redazione di varianti ai Piani Regolatori vigenti, che nella preparazione delle elaborazioni, sia grafiche che testuali, che costituivano la base conoscitiva necessaria per l elaborazione da parte di ogni Comune dei propri costituendi Piani strutturali. Inoltre, per quanto concerne le varianti alla normativa urbanistica vigente, l attività svolta, oltre a quanto sopra, si è ulteriormente articolata nel continuo aggiornamento di un archivio specifico predisposto per le due differenti tipologie di variante (art. 40 L.R. 5/95, commi 3-7 e art.. 40 commi 8-20) e nella elaborazione di specifiche istruttorie. In particolare per le varianti di cui all art. 40, commi 8-20, la documentazione elaborata e trasmessa ai Comuni si articolava in due fasi distinte; la prima, consistente in un apporto prevalentemente conoscitivo che poteva eventualmente contenere l indicazione di possibili elementi di contrasto con il costituendo, prima e poi con il vigente (dal 2001) Piano Territoriale di coordinamento; la seconda, più complessa e successiva all adozione dalla variante da parte del Comune, che era costituita da una articolata istruttoria della variante stessa, con l individuazione degli elementi di criticità

3 articolata istruttoria della variante stessa, con l individuazione degli elementi di criticità in relazione al PTC, seguita da un parere tecnico, nel quale tali elementi si traducevano in specifiche direttive (ed in alcuni casi anche prescrizioni), che dovevano trovare la necessaria trasposizione nell atto di approvazione della variante. Tale attività, svolta nel corso degli anni , cioè fino all entrata in vigore della L.R. 1/2005 e, per gli iter procedurali iniziati con la L.R. 5/95, ancora in essere, ha costituito un impegno complesso, sia per i necessari rapporti di collaborazione svolti con gli altri servizi dell Ente, che per il costante confronto con le strutture tecniche comunali, che ha peraltro portato, nella maggior parte dei casi, ad una più approfondita ed omogenea applicazione della disciplina regionale e provinciale vigente all interno degli atti di pianificazione comunale. Nel campo della pianificazione comunale la mia attività, oltre a quanto sopra, si è esplicitata nel costante rapporto di collaborazione e di apporto conoscitivo e procedurale relativamente alla formazione degli specifici Piani Strutturali comunali, sia che essi abbiano seguito la procedura ex art. 25 della L.R. 5/95, che la procedura ex art. 36 della stessa legge. Nel primo caso con la elaborazione di un istruttoria puntuale, che rendesse conto delle corrispondenza tra gli elementi di P.S. e i corrispondenti indirizzi di PTC, fino alla elaborazione, in seguito alla approvazione del Piano comunale di un parere di conformità al PTC. Nel secondo caso con istruttorie in itinere, all interno di conferenze dei servizi, finalizzate al raggiungimento di un P.S. conforme a PIT regionale e a PTC provinciale. Sempre nel campo della pianificazione comunale inoltre, ho esplicitato le attività di cui sopra anche all interno del progetto di coordinamento dei Piani strutturali della Garfagnana, definito, con un protocollo di intesa sottoscritto, in data 16 novembre 2004, tra la Provincia e quattordici Comuni collocati nel contesto territoriale della Alta Valle del Serchio (Garfagnana), finalizzato a garantire, attraverso azioni di collaborazione e coordinamento tra le rispettive strutture tecniche, la formazione delle elaborazioni necessarie per assicurare strumenti di pianificazione omogenei e condivisi, al tempo stesso coerenti con il Piano Territoriale di Coordinamento provinciale. Tale attività si è esplicitata attraverso incontri collegiali con i tecnici comunali e i professionisti incaricati della redazione dei Piani, nonchè una presentazione specifica nell ambito di un convegno tenutosi alla Fortezza di MonteAlfonso nel dicembre 2005, e con la partecipazione alla elaborazione delle componenti progettuali dei Piani, in particolar modo, per quanto mi riguarda, in relazione alla definizione di un quadro conoscitivo e di una apparato normativo omogenei e condivisi. Questa attività è stata inoltre oggetto di un convegno organizzato dall INU nel settembre 2005, per il quale ho collaborato alla stesura di una specifica presentazione, con l elaborazione di testi e di materiale grafico. Accanto alle attività di cui sopra, maggiormente legate alla pianificazione comunale, le ulteriori attività di cui mi sono occupata hanno riguardato: Pagina 3 - Curriculum vitae di anni attività di supporto alla formazione del Piano Territoriale Provinciale, consistente anche nella organizzazione dei convegni finalizzati alla presentazione dello stesso nelle diverse fasi della sua formazione anni elaborazione del PIANO DELLE AREE SCIISTICHE ATTREZZATE della PROVINCIA di LUCCA, ai sensi della Legge Regionale del 13 dicembre 1993 n 93, che si è concluso nel dicembre 2004 con l approvazione definitiva dello stesso che costituisce l atto indispensabile per la pianificazione comunale di settore. anni attività di collaborazione con il Servizio Industria Commercio e Artigianato, nonché con il professionista esterno incaricato, all interno del progetto di marketing territoriale finalizzato alla individuazione delle aree produttive previste dagli Strumenti Urbanistici vigenti, raccolta dei dati parametrici, del tipo di attuazione, dello stato di occupazione e di saturazione delle aree; individuazione del rapporto con il sistema insediativo e territoriale in cui si collocano le aree a destinazione produttiva; approfondimento di indagine relativamente alle aree produttive che presentano superfici edificabili disponibili, al fine della definizione dell offerta territoriale. Attività di supporto

4 Pagina 4 - Curriculum vitae di disponibili, al fine della definizione dell offerta territoriale. Attività di supporto nella stesura dei testi per la messa in rete delle potenzialità del sistema insediativi della produzione, nel territorio della Provincia, all interno del progetto invest in Lucca anni partecipazione al Tavolo tecnico aperto il 12 gennaio 2005, in seguito al protocollo di intesa tra la Provincia di Lucca, il Comune di Camaiore, il Comune di Massarosa, il Consorzio Promozione e sviluppo Le Bocchette ed il Consorzio Montramito, finalizzato a sviluppare una pianificazione delle due aree produttive delle Bocchette e di Montramito volta al loro sviluppo e alla loro riqualificazione, con particolare, attenzione al perseguimento di obiettivi di sostenibilità e di tutela ambientale, nonché di superamento delle condizioni di rischio idraulico e di salvaguardia della vulnerabilità degli acquiferi. Attività che si è svolta attraverso gli incontri con i soggetti interessati e verifica delle elaborazioni prodotte in tali sedi. anno 2005 partecipazione alla preparazione del seminario esplicativo della nuova Legge regionale (L.R.1/2005) anni in corso, ATLANTE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI della Provincia; attività di collaborazione tecnica, nonchè continua assistenza in relazione ai rapporti tra il personale tecnico comunale e il professionista incaricato della rielaborazione e dell aggiornamento dell Atlante Insediamenti Produttivi della Provincia di Lucca; Tale attività si è esplicitata inoltre nella verifica dei dati elaborati anche attraverso specifici incontri con i responsabili comunali dei SUAP e, laddove non presenti, dei relativi uffici tecnici.. anno 2005 preparazione della documentazione relativa materiale alla presentazione dell Atlante all interno del convegno INU del settembre 2005; anno collaborazione alla fase preliminare relativa al progetto LARGA BANDA E CABLAGGIO SUL TERRITORIO LUCCHESE Il progetto approvato dalla Regione in relazione alla realizzazione di infrastrutture per la rete a banda larga interessa le aree principali del distretto cartario e quelle del distretto lapideo di Pietrasanta. anno 2007 attività relativa alla stesura definitiva della pubblicazione relativa all Atlante insediamenti produttivi della Provincia, Aprile 2007 Partecipazione al primo di una serie di incontri, promossi dalla Regione Toscana, per la definizione di elementi propedeutici all aggiornamento della disciplina relativa all abbattimento delle barrire architettoniche e alla formazione dei P.E.B.A. Maggio 2007 Partecipazione alla organizzazione di quattro seminari relativi alla disciplina del nuovo P.I.T. regionale e all entrata in vigore dei Regolamenti attuativi della L.R. 1/2005 Ottobre 2007, partecipazione al gruppo di lavoro finalizzato alla individuazione ed elaborazione di progetti, inerenti tematiche ambientali, per accedere ai contributi dei di progetti Life + Anno 2007 partecipazione al tavolo, istituito in data 5 giugno u.s. finalizzato a mettere a fuoco e valutare alla scala opportuna, le problematiche inerenti le attività del settore lapideo dei tre Comuni della Provincia di Lucca che operano nel comprensorio lapideo apuo-versiliese, e precisamente Seravezza, Stazzema e Pietrasanta., con assistenza ai Comuni interessati per lo svolgimento delle opportune verifiche e dei conseguenti aggiornamenti. Anno 2008: a seguito della DD n. 1 del 14/01/2008 e la successiva DD n. 2 del 15/01/2008, con le quali è stata definita la nuova organizzazione del Servizio Urbanistica e Mobilità, mi è stata assegnata Posizione Organizzativa (PO) per la Unità Operativa Complessa (U.O.C.) denominata Pianificazione Ambientale. Tale unità è quella preposta alla trattazione delle competenze della Provincia in materia di pianificazione della tutela del territorio e della difesa ambientale, prevenzione del rischio, protezione della natura e gestione delle risorse lapidee, gestione delle aree protette. E preposta all esercizio delle competenze provinciali in materia di attività estrattive e dei residui recuperabili, sia per quanto riguarda la redazione del Piano provinciale e della sua gestione che per l espressione dei pareri di competenza in materia di attività estrattive e di recupero ambientale dei siti dimessi, con competenze

5 Pagina 5 - Curriculum vitae di attività estrattive e di recupero ambientale dei siti dimessi, con competenze specifiche in merito alla formazione, aggiornamento e gestione dell osservatorio delle attività estrattive, monitoraggio delle attività estrattive autorizzate e dell andamento dell attività stessa attraverso il costante aggiornamento dei dati afferenti attraverso la gestione dei rapporti statistici inviati dai Comuni, la gestione dei procedimenti di competenza provinciale in materia di recupero dei siti di cava dimessi. Tale unità è preposta inoltre all esercizio delle competenze dalla Provincia in materia di aree protette e della Rete Natura in relazione all applicazione delle direttive comunitarie ivi compresa la gestione della Riserva Provinciale del Lago di Sibolla nonché attività di raccordo e coordinamento con i parchi naturali, le ANPIL e le riserve naturali presenti sul territorio provinciale. Altre competenze specifiche riguardano la trattazione delle problematiche di natura geomorfologia, idraulica ed ambientale in relazione alla prevenzione del rischio a supporto della pianificazione territoriale. In particolare in relazione alla attività di redazione del Piano Cave Provinciale (PAERP), è stato redatto un documento di indirizzi, con il quale l Amministrazione Provinciale prende atto delle competenze in materia, della attuale situazione delle attività di cava nella Provincia, e fissa gli obiettivi del Piano in formazione, alla luce ovviamente delle indicazioni del PRAER approvato. E stata inoltre fatta una verifica della documentazione e degli studi attualmente già esistenti con eventuale necessità di aggiornamenti, nonché una analisi puntuale degli studi e degli approfondimenti da mettere in atto. Questa ricognizione costituisce parte del documento di Avvio del Procedimento, primo atto procedurale del PAERP. Un'altra attività della UOC è stata quella relativa alle procedura in materia di VIA, con la partecipazione alle Commissioni istruttorie; nel particolare caso di Cave Pedogna, in cui il responsabile della procedura è il Servizio Urbanistica e Mobilità, le attività relative sono state più complesse e impegnative, prevedendo non solo la partecipazione alle commissioni istruttorie ma anche il coordinamento di tutte le attività, dalla convocazione delle commissioni, alla stesura dei verbali, alla corrispondenza con i vari soggetti, fino al supporto tecnico per la stesura del rapporto conclusivo e all accoglimento delle istanze di accesso agli atti. In relazione al sistema delle aree protette le attività hanno riguardato la gestione della Riserva di Sibolla, con la convocazione periodica del Comitato scientifico, al fine di mettere a punto il documento di indirizzi per le aree contigue nonché fare una prima valutazione sulle attività promosse per la Riserva all interno di un articolato progetto di valorizzazione, alcuni interventi del quale sono stati poi inseriti all interno dei progetti di cui a cofinanziamento regionale (POR competitività regionale e occupazione FESR ) Nel corso dell anno è stato inoltre presentato e cofinanziato un piccolo progetto sul BANDO ANNUALE PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PREVISTO DAL PRAA 2007/2010 Tutela e conservazione delle aree umide planiziali, in parte legato alla implementazione della documentazione tecnico-scientifica legata alla proposta di ampliamento del SIR-pSIC Monte Pisano (vedi seguito) e in parte all aggiornamento del sito web provinciale delle aree protette. In relazione alla Rete Natura 2000 l attività svolta ha riguardato in particolare la predisposizione della documentazione tecnico-amministrativa per la presentazione delle due proposte, una di istituzione di nuovo SIR psic e l altra di ampliamento di SIR psic esistente, che sono state quindi approvate rispettivamente con Delibera di Consiglio Provinciale n. 101 del 26/06/2008, per quanto riguarda la richiesta di istituzione di nuovo Sito di Importanza Comunitaria e Sito di Importanza Regionale (SIR) n. 27 denominato Padule di Verciano, Prati alle Fontane, Padule delle Monache e con Delibera di Consiglio Provinciale 102 del 26/06/2008, per quanto riguarda la richiesta di ampliamento del proposto Sito di Importanza Comunitaria (IT ) e Sito di Importanza Regionale (SIR) n. 27 denominato Monte Pisano.

6 Pagina 6 - Curriculum vitae di di Importanza Regionale (SIR) n. 27 denominato Monte Pisano. Nel corso del 2008 inoltre, in collaborazione con altri Servizi dell ente, è stata svolta attività finalizzata alla partecipazione a progetti europei, in particolare in relazione alle problematiche inerenti le aree a particolare valenza naturalisticoambientale del territorio provinciale, attività che si è concretizzata nella redazione di due progetti specifici, dei quali uno è stato approvato (ZOUM GEST) e sarà sviluppato nel corso degli anni Anno 2009; le attività svolte hanno costituito la naturale prosecuzione di quanto indicato in relazione alle competenze dell Ufficio Pianificazione Ambientale in materia di pianificazione della tutela del territorio e della difesa ambientale, prevenzione del rischio, protezione della natura e gestione delle risorse lapidee, gestione delle aree protette. In particolare è stata curata la predisposizione della documentazione per l avvio del procedimento e delle elaborazioni relative al quadro conoscitivo del PRAERP, con la previsione di un tavolo tecnico di lavoro allargato anche ai tecnici degli altri servizi della Provincia necessariamente interessati e coinvolti nella redazione del suddetto piano, nonché a eventuali soggetti terzi ed è stato affidato incarico specifico per la implementazione del quadro conoscitivo Per le aree protette, in seguito ad attività di concertazione tra i diversi soggetti coinvolti, è stato costituito un tavolo tecnico di consultazione, composto dai rappresentanti degli Enti interessati e delle associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative. Tale tavolo, organizzato a cura dell ufficio Pianificazione ambientale del Servizio Pianificazione territoriale e mobilità, ha il fine di garantire il coordinamento e lo sviluppo del Sistema delle Aree Protette che ricadono all interno del territorio provinciale, favorendo un reciproco scambio informativo in merito alle singole realtà e alle problematiche delle specifiche aree e costituendo la sede opportuna per coordinare e valutare le interazioni dei progetti e delle azioni promosse e sviluppate da parte dei relativi enti competenti, garantendo in tal modo un valido supporto all attività dell amministrazione provinciale per quanto di sua competenza in materia di aree protette. Le attività in relazione alle aree protette hanno riguardato anche per l intero 2009, la gestione della Riserva provinciale di Sibolla, con l organizzazione degli incontri periodici con il Comitato scientifico e le eventuali esigenze occorrenti, nonché i rapporti con gli enti e i soggetti coinvolti. E stato inoltre definito e sottoscritto in linea tecnica il documento di indirizzi per le aree contigue che è stato quindi oggetto di approvazione da parte del Consiglio provinciale e sarà quindi oggetto di specifico protocollo di intesa tra la Provincia di Lucca e il Comune di Altopascio. Inoltre nel corso dell anno l ufficio ha organizzato e seguito le attività relative ai progetti approvati, sia su fondi regionali che comunitari, partiti nel corso dei primi mesi dell anno e per i quali sono state definiti e intrapresi articolati programmi di lavoro anche con affidamento e coordinamento di specifici incarichi. All Ufficio hanno inoltre fatto riferimento le attività di competenza del Servizio Pianificazione Territoriale e Mobilità, in relazione ai procedimenti di VIA attraverso la partecipazione a commissioni istruttorie e la predisposizione di specifici contributi tecnici. L Ufficio infine, nell ambito del processo di revisione del P.T.C. provinciale, è impegnato nelle attività di implementazione delle conoscenze e definizione di elaborazioni tematiche relativamente alle materie di propria competenza. Anno 2010: le attività in programma per l anno in corso hanno costituito la naturale prosecuzione di quanto indicato in relazione alle competenze della Ufficio Pianificazione Ambientale in materia di pianificazione della tutela del territorio e della difesa ambientale, prevenzione del rischio, protezione della natura e gestione delle risorse lapidee, gestione delle aree protette. In particolare in relazione alla predisposizione delle elaborazioni relative al quadro conoscitivo del PRAERP, in seguito all affidamento di incarico specifico nell anno 2009, sono state redatte alcune delle elaborazioni

7 Pagina 7 - Curriculum vitae di specifico nell anno 2009, sono state redatte alcune delle elaborazioni necessarie per l implementazione del quadro conoscitivo del Piano. In relazione alle aree protette è stato sottoscritto il protocollo di intesa con il quale il Presidente della Provincia e i rappresentanti degli Enti interessati e delle associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative hanno definito le modalità e le finalità del tavolo tecnico di consultazione. Nel corso del primo incontro di detto Tavolo è stato quindi presentato e discusso il Regolamento che detta i compiti e le competenze dello stesso Le attività in relazione alle aree protette riguardano anche per l anno 2010, la gestione della Riserva provinciale di Sibolla, con l organizzazione degli incontri periodici con il Comitato scientifico e le eventuali esigenze occorrenti, nonché i rapporti con gli enti e i soggetti coinvolti. Nel corso dei primi mesi dell anno 2010 il documento di indirizzi per le aree contigue, approvato in linea tecnica dai rappresentanti tecnici di Provincia e Comune di Altopascio è stato oggetto, di specifico protocollo di intesa con il Comune. In relazione alla Riserva di Sibolla è stato inoltre predisposto il procedimento per la formazione del PPES (Piano Pluriennale Economico e Sociale) della riserva Naturale Provinciale del Lago di Sibolla con valenza di Piano di restauro e di valorizzazione ambientale articolato in una serie di interventi a carattere ambientale e mirati ad una fruizione sostenibile, alcuni dei quali rientrano nel progetto ammesso a cofinanziamento regionale (POR competitività regionale e occupazione FESR ). Proseguono inoltre per l intero anno le attività relative ai progetti approvati, sia su fondi regionali che comunitari, (ZOUMGest); per quest ultimo in particolare l Ufficio sta sviluppando i programmi di lavoro impostati, raccordandosi e coordinando le specifiche professionalità sia interne che esterne all Ente. Le competenze dell Ufficio comprendono inoltre la Valutazione di Incidenza dei Piani e progetti di competenza della Provincia nonché l espressione dei pareri sui procedimenti relativi alla valutazione di incidenza su piani e progetti approvati da altri enti secondo le competenze attribuite alle Province dalla LR.10/2010, nonché le attività in relazione ai procedimenti di VIA e di VAS. L Ufficio infine, nell ambito del processo di revisione del P.T.C. provinciale, ha proseguito nelle attività di implementazione delle conoscenze e di definizione di elaborazioni tematiche relativamente alle materie di propria competenza, elaborando quindi una specifica documentazione per l Avvio del procedimento. Anno 2011: le attività in programma hanno costituito la naturale prosecuzione delle attività legate alle competenze dell Ufficio Pianificazione Ambientale. In relazione alle aree protette sono proseguite le attività legate alla costituzione del tavolo tecnico con il quale la Provincia, nella persona dell assessore di riferimento nonché dei tecnici dell Ufficio Pianificazione ambientale, portano avanti un continuo confronto con i rappresentanti degli Enti interessati e delle associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative in merito alle iniziative di tutela e valorizzazione delle aree protette presenti sul territorio, in modo da coordinare e mettere a sistema quanto più possibile le attività presenti e future. In merito alla gestione della Riserva provinciale di Sibolla, sono proseguite nel corso del 2011 le opere di manutenzione ordinaria di cui alla Convenzione triennale con il Comune di Altopascio e il Consorzio di Bonifica del padule di Fucecchio, nonché gli interventi di natura straordinaria cofinanziati dalla Regione. Tutte le attività svolte sono state valutate anche attraverso incontri periodici con il Comitato scientifico della Riserva. Si è concluso con l approvazione il procedimento del PPES (Piano Pluriennale Economico e Sociale) della riserva Naturale Provinciale del Lago di Sibolla con valenza di Piano di restauro e di valorizzazione ambientale articolato in una serie di interventi a carattere ambientale e mirati ad una fruizione sostenibile, alcuni dei quali rientrano nel progetto ammesso a cofinanziamento regionale (POR competitività regionale e occupazione FESR ).Contestualmente è stato predisposto anche il Piano

8 FESR ).Contestualmente è stato predisposto anche il Piano Pluriennale Economico Sociale esteso a tutto il sistema delle aree protette provinciali,che ha iniziato con l Avvio del procedimento il percorso procedurale (avvio adozione- approvazione). Nel corso del 2011 è inoltre stata redatta e approvata, con un gruppo di progettazione interno al Servizio, la stesura definitiva del progetto di cui sopra, denominato Infrastrutture per l accessibilità e la fruibilità la riqualificazione ambientale e l educazione ambientale nella Riserva di Sibolla e sono state esplicitate le procedure di gara con l assegnazione dell incarico per la realizzazione delle opere alla ditta risultata vincente. Sono proseguite inoltre le attività relative ai progetti approvati, sia su fondi regionali che comunitari, (ZOUMGest); per quest ultimo in particolare l Ufficio ha portato avanti i programmi di lavoro impostati, raccordandosi e coordinando le specifiche professionalità sia interne che esterne all Ente e ha redatto una prima bozza delle linee guida previste tra i risultati del progetto. Le competenze dell Ufficio comprendono inoltre la Valutazione di Incidenza dei Piani e progetti di competenza della Provincia nonché l espressione dei pareri sui procedimenti relativi alla valutazione di incidenza su piani e progetti approvati da altri enti secondo le competenze attribuite alle Province dalla LR.10/2010, nonché le attività in relazione ai procedimenti di VIA e di VAS. E stata quindi definita, con Determina dirigenziale, una apposita procedura per la convocazione di una commissione interna estesa ai servizi che hanno specifiche competenze in materia per recepire eventuali contributi e/o osservazioni necessari per la predisposizione del parere conclusivo relativo alla valutazione di incidenza. L Ufficio infine, nell ambito del processo di revisione del P.T.C. provinciale, prosegue nelle attività di implementazione delle conoscenze e definizione di elaborazioni tematiche relativamente alle materie di propria competenza finalizzate, alla predisposizione del quadro progettuale e della relativa articolazione normativa, per addivenire all adozione del Piano stesso Anno 2012: le attività in programma hanno costituito la naturale prosecuzione delle attività legate alle competenze dell Ufficio Pianificazione Ambientale. In relazione alle aree protette è proseguito il continuo confronto con i rappresentanti degli Enti interessati e delle associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative in merito alle iniziative di tutela e valorizzazione delle aree protette presenti sul territorio, nell ottica di coordinare e mettere a sistema quanto più possibile le attività presenti e future. In merito alla gestione della Riserva provinciale di Sibolla, all inizio del 2012 è giunta a scadenza la Convenzione triennale con il Comune di Altopascio e il Consorzio di Bonifica del padule di Fucecchio, per le opere di manutenzione ordinaria, che è quindi in fase di rinnovo nonché ed è stato approvato il progetto relativo agli interventi di manutenzione straordinaria cofinanziato dalla Regione. Tutte le attività svolte sono state valutate anche attraverso incontri periodici con il Comitato scientifico della Riserva. Dopo l approvazione del PPES (Piano Pluriennale Economico e Sociale) della riserva Naturale Provinciale del Lago di Sibolla con valenza di Piano di restauro e di valorizzazione ambientale articolato in una serie di interventi alcuni dei quali rientrano nel progetto ammesso a cofinanziamento regionale (POR competitività regionale e occupazione FESR ) è di prossima adozione il Piano Pluriennale Economico Sociale esteso a tutto il sistema delle aree protette provinciali, avviato nel 2011 Pagina 8 - Curriculum vitae di All inizio del 2012, a seguito di procedura di gara e assegnazione dei lavori alla Ditta vincitrice, hanno avuto inizio gli interventi di cui al progetto Infrastrutture per l accessibilità e la fruibilità la riqualificazione ambientale e

9 Infrastrutture per l accessibilità e la fruibilità la riqualificazione ambientale e l educazione ambientale nella Riserva di Sibolla. In questi mesi ho quindi seguito i lavori essendo nel gruppo interno nominato per la direzione lavori. Al momeno i lavori sono in fase di ultimazione si concluderanno prima della fine dell anno Sono proseguite inoltre le attività relative ai progetti approvati, sia su fondi regionali che comunitari, (ZOUMGest); per quest ultimo in particolare l Ufficio ha portato avanti i programmi di lavoro impostati, raccordandosi e coordinando le specifiche professionalità sia interne che esterne all Ente, concludendo con la stesura delle linee guida e della consegna dei prodotti realizzati, nei termini previsti per la conclusione del progetto, cioè maggio Ho personalmente partecipato, rappresentando la Provincia al tavolo dei partners, al convegno conclusivo, che si è svolto ad Alghero nel maggio di quest anno. Nel luglio è stato quindi presentato un progetto (ZOUMATE) in relazione al bando sulle risorse accessorie del PO Marittimo Transfrontaliero, quale prosecuzione delle attività portate avanti con ZOUMgest. Le competenze dell Ufficio comprendono inoltre la Valutazione di Incidenza dei Piani e progetti di competenza della Provincia nonché l espressione dei pareri sui procedimenti relativi alla valutazione di incidenza su piani e progetti approvati da altri enti secondo le competenze attribuite alle Province dalla LR.10/2010, nonché le attività in relazione ai procedimenti di VIA e di VAS. In particolare a partire dai primi mesi del 2012, in relazione ai procedimenti di valutazione di incidenza, è stato assegnata all Ufficio il compito, nell ambito dei procedimenti relativi alle richieste di autorizzazione e/o dichiarazione di taglio boschivo, ricadenti internamente a siti di interesse comunitario e regionale, di esprimersi in relazione allo studio di incidenza o di pre/valutazione, inserendo il parere in merito all interno del programma SIGAF, appositamente dedicato all interno del sito ARTEA L Ufficio svolge inoltre attività in materia di pianificazione della tutela del territorio e della difesa ambientale, prevenzione del rischio, protezione della natura e gestione delle risorse lapidee In merito a queste ultime è specificatamente in carico all Ufficio la titolarità del procedimento, per quanto di competenza dell Ente, in merito a procedure di VIA e/o autorizzazioni all esercizio delle attività estrattive L Ufficio infine, nell ambito del processo di revisione del P.T.C. provinciale, dopo le attività di implementazione delle conoscenze ha proseguito nella definizione di elaborazioni tematiche relativamente alle materie di propria competenza finalizzate, alla predisposizione del quadro progettuale e della relativa articolazione normativa, per addivenire all adozione del Piano stesso. Sempre nell ambito della revisione del PTC l ufficio ha inoltre partecipato per le materie di propria competenza alle riunioni dei Tavoli d area che si sono svolte nel mese di luglio CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra (ad es. cultura e sport), ecc. L attività lavorativa svolta dalla U.O.C., sia ordinaria che strategica, ha comportato e comporta necessariamente il coordinamento e il confronto con altre professionalità e con altre competenze, sia interne che esterne all Ente. Fra la complessità delle relazioni esterne è da segnalare la partecipazione alla progettazione comunitaria che ha comportato l attivazione di un nuovo sistema di relazioni e rapporti con il partenariato estero. CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es. cultura Pagina e sport), 9 - Curriculum a casa, vitae ecc. di L incarico di P.O. comporta necessariamente l organizzazione di riunioni tecniche, tra l altro caratterizzate da una forte interdisciplinarietà, viste le materie di competenza che declinano la pianificazione naturalistica e ambientale nelle sue diverse tematiche, tra le quali la disciplina della Vas e della Valutazione di Incidenza rappresenta elementi di particolare complessità anche per il forte grado innovativo. L incarico comporta inoltre

10 cultura e sport), a casa, ecc. particolare complessità anche per il forte grado innovativo. L incarico comporta inoltre la verifica di atti e passaggi procedurali e amministrativi, in particolare in relazione alle attività inerenti la Riserva di Sibolla e sul sistema delle aree protette in generale in relazione all attività di coordinamento tecnico svolto in collaborazione con l Ufficio di staff per la definizione dei progetti transfrontalieri, di cui il progetto transfrontaliero ZOUMgest Arch. Paola Ramacciotti Lucca 16/10/2012 Pagina 10 - Curriculum vitae di

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono - Fax - E-mail, (PI) sede lavorativa s.ghilli@usl5.toscana.it Nazionalità Italiana Data

Dettagli

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo LOPOMO MARIO VIA NERI DI BICCI 14 50143 FIRENZE Nazionalità Italiana Data di nascita 18/05/1966

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

Rev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo

Rev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Rossella Mondani 28 novembre 1966 Cat. D Area amministrativo gestionale Scuola Normale Superiore

Rossella Mondani 28 novembre 1966 Cat. D Area amministrativo gestionale Scuola Normale Superiore F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Data di nascita Qualifica Amministrazione Incarico attuale Telefono ufficio Fax ufficio E mail Rossella Mondani 28 novembre 1966 Cat.

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime

Dettagli

PROVINCIA DI MANTOVA

PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA Deliberazione della Giunta Provinciale Seduta n.1 del 29/08/2014 ore 09:00 delibera n. 102 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE DI MANTOVA QUALE PIANO D'AREA DEL PTCP

Dettagli

PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI

PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI I Dipartimenti e i Centri possono attivare, anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati: Corsi di perfezionamento

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Diambra Tiziana Telefono 0721/3592726 Fax 0721/3592406 E-mail t.diambra@provincia.ps.it Nazionalità Italiana

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale O GG E TTO : Art. 57 LR 36/97 e art. 8 LR 18/99 : Schema di Accordo di Pianificazione per variante PTC della Provincia di Genova in recepimento del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico del Bacino

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

patrizia.aversano@comune.milano.it

patrizia.aversano@comune.milano.it C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome AVERSANO PATRIZIA Indirizzo VIA CANONICA,54- MILANO Telefono 349.6998623 Fax E-mail patrizia.aversano@comune.milano.it Nazionalità Italiana Data

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo BIGONI ARGENTINA VIA MICHELANGELO BUONARROTI N. 23 60125 ANCONA Telefono 071/9012010 Ufficio 071/8062458

Dettagli

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte PROTOCOLLO D INTESA TRA LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE E LA REGIONE PIEMONTE PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURALI DEL TERRITORIO

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E Bologna, lì 11/09/2015 INFORMAZIONI PERSONALI Nome PIERLUIGI PALAZZI Indirizzo Telefono 0510499966 Fax 0510499348 1, Via M. Oretti, 40139

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) Art. 1 (Costituzione) Il Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica (CSICI) è costituito con Deliberazione

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013

Decreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013 Decreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013 A.G.C. 13 Turismo e Beni Culturali Settore 3 Beni Culturali Oggetto dell'atto: P.O. F.E.S.R. CAMPANIA 2007-2013. ASSE 1 - OBIETTIVO OPERATIVO 1.9 - ATTIVITA' "A".

Dettagli

Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE

Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE SCHEMA DELIBERA DI ADOZIONE (PER PUBBLICAZIONE AI SENSI DELL ART. 39 DEL DLGS 33/2013) 1 REGOLAMENTO EDILIZIO URBANISTICO

Dettagli

Assessorato ai Trasporti a Fune Segreteria Regionale per le Infrastrutture Direzione Mobilità PIANO REGIONALE NEVE RAPPORTO AMBIENTALE.

Assessorato ai Trasporti a Fune Segreteria Regionale per le Infrastrutture Direzione Mobilità PIANO REGIONALE NEVE RAPPORTO AMBIENTALE. PIANO REGIONALE NEVE RAPPORTO AMBIENTALE Parte 0 ALLEGATO D Consulente per la procedura di V.A.S.: Studio Program s.r.l. Progettazione e gestione delle risorse ambientali Energia e Fonti Rinnovabili ITER

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome ALLEGRETTI FRANCO GIOVANNI MARIA Indirizzo [22, VIA S:BIBBIANA 22 56100 PISA ITALIA Telefono 050541844 Cellulare

Dettagli

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. gguaita@regione.lazio.it DIRETTORE DEL PARCO REGIONALE VALLE DEL TREJA ESPERIENZA LAVORATIVA

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI. gguaita@regione.lazio.it DIRETTORE DEL PARCO REGIONALE VALLE DEL TREJA ESPERIENZA LAVORATIVA F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome GUAITA GIANNI Indirizzo Telefono uff 0761587617 Fax E-mail gguaita@regionelazioit Nazionalità ATTUALE INCARICO RICOPERTO Italiana DIRETTORE

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti Progettista della Variante e Responsabile del procedimento Ing. Luca Vecchieschi

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO

REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (OTD) Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 168/22.12.2011 In vigore dal 1 febbraio

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome PAOLO BARBANTI Indirizzo VIA C. DEL PRETE, 108 50127 FIRENZE Telefono 055 4379360 (abitazione) 335 348407

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Franco Olivieri Sede Lavoro Via Filippo Juvara, 22-20129 Milano Telefono 0274872205 E-mail f.olivieri@arpalombardia.it

Dettagli

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 4.7- Promozione e marketing turistico 2. Fondo strutturale interessato FESR 3. Asse prioritario di riferimento Asse 4 - Sviluppo Locale 4. Descrizione della

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 1 marzo 2000 Seduta pubblica Sessione I ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 32 Presidente Fulvio Cerofolini Consigliere

Dettagli

RELAZIONI FINALE FUNZIONE STRUMENTALE AL P.O.F. 2012/2013 AREA 5: GESTIONE TECNOLOGIE DIDATTICHE

RELAZIONI FINALE FUNZIONE STRUMENTALE AL P.O.F. 2012/2013 AREA 5: GESTIONE TECNOLOGIE DIDATTICHE Prof. Carmelo La Porta Al Dirigente Scolastico Liceo Scientifico E. Fermi RAGUSA RELAZIONI FINALE FUNZIONE STRUMENTALE AL P.O.F. 2012/2013 AREA 5: GESTIONE TECNOLOGIE DIDATTICHE Gli interventi effettuati

Dettagli

48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11

48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 48 18.3.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Industria, Artigianato,

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali

Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali REGIONE PUGLIA Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO in Puglia Azione di informazione e formazione per gli Enti di Servizio Civile Nazionale

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Articolo 1 Costituzione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Casalese Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l Astigiano Osservatorio del Paesaggio Alessandrino Osservatorio del Paesaggio

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome STEFANO FRANCESCONI Indirizzo VIA DEBBIA NUOVA N 6 54038 MONTIGNOSO (MS) Telefono 0585/8271207 ufficio Fax 0585/348197 E-mail stefano.francesconi@comune.montignoso.ms.it

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4

LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4 6232 LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4 Semplificazioni del procedimento amministrativo. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 12 aprile 2001, n. 11 (Norme sulla valutazione dell impatto ambientale),

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO (Provincia di Bergamo) RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 Il Segretario Comunale - Dott. Ivano Rinaldi Nell ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, con

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail CAINELLI SANDRA [Via della Rì, 2 38123 Trento, Italia] Nazionalità Italiana

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Lori Barbara Nazionalità Data di nascita Italiana 30 giugno 1968 ESPERIENZA LAVORATIVA da gennaio 1989 ad

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987 COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA - COMUNE DI PERUGIA E - le seguenti Associazioni dei Consumatori e degli utenti iscritte all Albo della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Sistemi gestionali e di programmazione per la valorizzazione dei beni culturali. Il caso Aquileia.

Sistemi gestionali e di programmazione per la valorizzazione dei beni culturali. Il caso Aquileia. Sistemi gestionali e di programmazione per la valorizzazione dei beni culturali. Il caso Aquileia. Lucca, 21 ottobre 2010 Le fasi della valorizzazione STRATEGICA PROGRAMMATICA GESTIONALE La fase strategica

Dettagli

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca; (ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la

Dettagli

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI

Dettagli

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere; LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione della Villa e della Tenuta Medicea di Cafaggiolo e dell area circostante.

PROTOCOLLO D INTESA per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione della Villa e della Tenuta Medicea di Cafaggiolo e dell area circostante. PROTOCOLLO D INTESA per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione della Villa e della Tenuta Medicea di Cafaggiolo e dell area circostante tra Regione Toscana Provincia di Firenze Comune di Barberino

Dettagli

Specialista Attività Socio Educative Amministrazione. Comune di Corciano Responsabile Area Socio Educativa/Istituzione Incarico attuale

Specialista Attività Socio Educative Amministrazione. Comune di Corciano Responsabile Area Socio Educativa/Istituzione Incarico attuale CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome CARLA BORGHESI Data di nascita 25.12.1952 Qualifica Specialista Attività Socio Educative Amministrazione Comune di Corciano Responsabile Area Socio Educativa/Istituzione

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare:

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare: Riorganizzazione della struttura di supporto alle attività del CIV della V consiliatura e conseguenti modifiche al Regolamento di funzionamento del CIV Il regolamento di funzionamento del CIV prevede che

Dettagli

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Unità di paesaggio (Art. 3.1-3.2) Indicazioni generali Le unità di paesaggio, al fine di garantire una gestione del territorio coerente con gli obiettivi di valorizzazione

Dettagli

Atto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza

Atto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza Atto di costituzione di Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza I sottoscritti Comune di Bresso, con sede in. Via.., legalmente rappresentata da Comune di Cinisello

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione

Dettagli

. C U R R I C U L U M V I T A E

. C U R R I C U L U M V I T A E . C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo abitazione Indirizzo studio Telefono SENSINI MARIO 25, VIA SAN GIORGIO, 62020 BELFORTE DEL CHIENTI (MC) ITALIA 92, VIA NAZIONALE, 62029

Dettagli

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA

Dettagli

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome PULIDORI MARIO Indirizzo Telefono 3486608084 Fax 058362182 E-mail 1, via Canto di Pedona, 55051, Barga (LU),

Dettagli

autorità competente autorità procedente proponente Autorità competente:

autorità competente autorità procedente proponente Autorità competente: INDIRIZZI IN MERITO AI PROGETTI RELATIVI AD IMPIANTI DI SMALTIMENTO E DI RECUPERO DEI RIFIUTI IN VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO E COORDINAMENTO PROCEDURE DI VIA - AIA - VAS QUADRO NORMATIVO Il comma

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata

Dettagli

Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata

Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata DETERMINAZIONE DEL CAPO SETTORE N 61 DEL 10.12.2009 OGGETTO: Proroga contratti di collaborazione coordinata e continuativa

Dettagli