REGOLAMENTO. AMBIENTE e SICUREZZA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO. AMBIENTE e SICUREZZA"

Transcript

1 REGOLAMENTO AMBIENTE e SICUREZZA Approvato con delibera dall Assemblea Consorziale n 5 del

2 INDICE 1. Premessa 2. Carta dei servizi 2.1. Principi fondamentali 2.2. Riferimenti normativi 2.3. Validità della Carta e degli Standard 2.4. Servizio di fognatura 2.5. Depurazione Acque Reflue urbane 2.6. Avvio del servizio con l utente comune 2.7. Gestione del rapporto contrattuale 2.8. Il servizio all utenza 2.9. Tutela dell utenza Consulenza e supporto tecnico 3. Ambiente 3.1. Regolamento di utenza dei servizi di fognatura e depurazione REGOLAMENTO GENERALE DI FOGNATURA Capo I - Allacciamenti Art.1 Autorizzazione all allacciamento Art.2 Condizioni per l allacciamento Art.3 Procedure di allacciamento per utenze domestiche Art.4 Procedure di allacciamento per utenze industriali Art.5 Procedure di allacciamento per immissioni delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne Art.6 Allacciamenti di condotte fognarie private Art.7 Cautele e divieti Art.8 Controlli Art.9 Interruzione e sospensione del servizio 2

3 Capo II - Scarichi Art.10 Classificazione Art.11 Scarichi di acque reflue domestiche Art.12 Scarichi di acque reflue industriali Art.13 Immissioni di acque meteoriche, di dilavamento e di lavaggio aree esterne Art.14 Gestione del rapporto contrattuale Art.15 Tutela dell utenza: procedure di reclamo e modalità di rimborso REGOLAMENTO TECNICO PER LA RACCOLTA E IL TRATTAMENTO DELLE ACQUE Capo I - Disciplina degli allacciamenti Art.1 Portata delle fognature comunali Art.2 Prescrizioni tecniche e costruttive Art.3 Strade Private Art.4 allacciamenti provvisori Art.5 Dismissione di fosse biologiche, Vasche Imhoff e manufatti simili in concomitanza dell allacciamento alla rete fognaria Art.6 Proprietà e manutenzione dei manufatti di allacciamento Art.7 Riparazione dei condotti di allacciamento Art.8 Rifacimento degli allacciamenti Art.9 Predisposizione di innesti Art.10 Responsabilità per interruzioni del servizio e rigurgiti Art.11 Subentri nella titolarità Art.12 Disattivazione degli scarichi Art.13 Autorizzazione all allacciamento Art.14 Controlli e ispezioni delle condotte fognarie allacciate alla rete Art.15 Diritto di accesso ai collettori fognari Attraversamento proprietà di terzi Capo II - Disciplina degli scarichi Art.16 Classificazione e definizione degli scarichi e delle immissioni Art.17 scarichi di acque reflue domestiche Art.18 scarichi di acque reflue industriali Art.19 Immissione di acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia e loro tariffazione Art.20 Scarichi di sostanze pericolose Art.21 Scarichi non ammessi Art.22 Controlli analitici 3

4 Capo III - Disciplina dei rapporti con l utenza Art.23 Modalità e termini di presentazione delle denunce degli scarichi da insediamenti civili che si approvvigionano da fonti diverse al servizio di acquedotto Art.24 Modalità e termini di presentazione delle denunce degli scarichi da insediamenti produttivi Art.25 Tariffazione del servizio. Modalità e termini di pagamento. 3.2 Modulistica per allaccio e scarico 3.3 Regolamento per il conferimento dei rifiuti ed elenco dei rifiuti conferibili Premessa PROCEDURA DI OMOLOGAZIONE RICHIESTA DI OMOLOGAZIONE CONFERIMENTO DEL RIFIUTO LIQUIDO NORME GENERALI ATTIVITA PRELIMINARI AL CONFERIMENTO PESA DEL CARICO CAMPIONAMENTO DEL CONFERIMENTO CONFERIMENTO TIPOLOGIA DEI RIFIUTI CONFERIBILI TARIFFAZIONE GESTIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE 3.4 Modulistica per conferimento 4. Sicurezza 4.1. Regolamento e modalità di accesso 4.2. Modulistica per accesso 4

5 4.3. Manuale a carattere informativo relativo ai rischi specifici all interno dell impianto Metodologia di valutazione del rischio Impianti e processi analizzati Impianti presidiati Processi di trattamento liquami Processi di trattamento fanghi Trattamento di rifiuti liquidi speciali Impianti non presidiati (sollevamenti in rete, sfioratori, Inhoff) Coordinamento con ditte esterne Mansioni I rischi professionali Rischi per la sicurezza Rischi da carenze strutturali dell ambiente di lavoro Rischi da carenze di sicurezza su macchine e apparecchiature Rischi da carenza di sicurezza elettrica Rischi da incendio e/o esplosione Rischi per la salute o igienico-ambientali Agenti chimici Agenti fisici Agenti biologici Rischi trasversali-organizzativi Sistemi di prevenzione e protezione Sistemi di prevenzione Qualità dell aria Ambienti di lavoro Sicurezza degli impianti Macchine Manutenzione Organizzazione del lavoro Sistemi di protezione Le schede di rischio e dei sistemi di prevenzione e protezione Allegati 5

6 1. Premessa Scopo del presente Regolamento è quello di definire, nel pieno rispetto delle disposizioni normative vigenti e con particolare riguardo alle normative in materia ambientale e in materia di sicurezza (D. Lgs. 152/2006 s.m.i. e D. Lgs. 81/08 s.m.i.), gli indirizzi operativi per la gestione delle procedure in campo ambientale e degli accorgimenti tecnici ed organizzativi legati alla sicurezza. Il regolamento si rivolge infatti all utenza servita dl Consorzio allo scopo di fornire ad essa un quadro normativo-procedurale sia per quanto riguarda gli aspetti legati al classico vettoriamento di reflui tramite collettore, sia per quanto riguarda gli aspetti legati al conferimento mediante automezzo, da parte dell utenza stessa, di rifiuti liquidi presso l impianto di depurazione consortile. In quest ultimo caso, stante la necessità di un interfacciamento fisico dell utenza con le strutture e il personale dell impianto (fasi di accesso in impianto e di scarico dei rifiuti liquidi nell apposita vasca di stoccaggio) gli aspetti normativo-procedurali di carattere ambientale vengono integrati, sia nel testo del regolamento che in appositi allegati, da prescrizioni riguardanti l accesso in impianto e la sicurezza. A titolo informativo generale viene inoltre ricompreso, nella parte finale, un manuale relativo ai rischi specifici all interno dell impianto. In particolare, nella stesura del presente documento: - è stata emessa versione definitiva della Carta dei Servizi; - sono stati definiti il Regolamento per gli utenti dei servizi di fognatura e depurazione e il Regolamento per il conferimento dei rifiuti e le relative modulistiche; - è stato definito il Regolamento di accesso al Consorzio e la relativa modulistica, anche in funzione dei conferimenti con automezzo; - sono stati esposti i Rischi specifici all interno dell impianto e le relative azioni di prevenzione e protezione. A margine corre l obbligo di aggiungere che, essendo prevista a breve l entrata in vigore del sistema informativo di rintracciabilità dei rifiuti, sarà dovere del Consorzio adeguarvisi secondo quanto previsto dalla specifica normativa. 6

7 CARTA DEI SERVIZI 7

8 Carta dei servizi Premessa La presente Carta dei Servizi definisce gli impegni che Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba assume verso i propri Utenti nella gestione dei servizi di collettamento e depurazione e si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - miglioramento della qualità dei servizi forniti; - miglioramento del rapporto con l'utente. La Carta fissa principi e criteri per l'erogazione del servizio e costituisce elemento integrativo dei contratti di fornitura, sottolinea l'attenzione alle necessità dell'utenza, fornisce gli indicatori di qualità del servizio (raggruppati fra indicatori generali e specifici) valutabili da ciascun singolo Utente in un'ottica di massima visibilità e trasparenza. Ovviamente gli indicatori di erogazione del servizio sono da considerarsi validi in condizioni di esercizio normali e sono di fatto escluse situazioni straordinarie a causa di eventi sia naturali sia causati da terzi. La Carta assicura la partecipazione dei cittadini e precisa le modalità per le segnalazioni da parte degli Utenti e per le relative risposte da parte del Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba. In caso di revisione dei principi o degli standard enunciati, il Consorzio provvederà ad aggiornare la Carta dei Servizi ed a darne la dovuta informazione e diffusione. Il Consorzio si impegna ad operare per il miglioramento continuo dei servizi e a mettere in atto tutte le soluzioni tecnologico - gestionali - organizzative che possano favorire un sempre più soddisfacente, efficace, chiaro e corretto rapporto con l'utente. 8

9 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI Nello svolgimento dei servizi Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba si ispira ai seguenti principi: A) Efficacia ed efficienza Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba persegue l'obiettivo del progressivo, continuo miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del servizio, adottando le soluzioni tecnologiche, organizzative e gestionali più utili allo scopo. B) Continuità Garantire un servizio continuo e regolare, al fine di evitare disservizi o ridurne al massimo la durata. In caso di disservizi preventivabili e di lunga durata, dovuti a guasti o manutenzioni necessarie al corretto funzionamento degli impianti utilizzati, impegno ad attivare servizi sostitutivi di emergenza e/o limitare i tempi di disservizio. C) Eguaglianza e imparzialità di trattamento Garantire la parità e i diritti di trattamento degli Utenti, a parità di condizioni impiantistico - funzionali, nell'ambito di tutto il territorio di competenza. D) Chiarezza e comprensibilità dei messaggi In tutti i rapporti con l'utenza Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba pone la massima attenzione alla semplificazione del linguaggio al fine di consentire la maggior comprensione delle informazione date e garantire la massima trasparenza e chiarezza. E) Cortesia Tutto il personale del Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba è formato e motivato ad agire con rispetto e cortesia nei confronti degli Utenti, in ogni fase del rapporto contrattuale ed in ogni occasione di interazione con l'esterno. F) Partecipazione L'Utente ha diritto di richiedere ed ottenere dal Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba le informazioni che lo riguardano, può avanzare proposte, suggerimenti ed inoltrare reclami. Per gli aspetti di relazione con l'utenza, i dipendenti sono tenuti a dichiarare le proprie generalità in ogni rapporto con l'utente, esibendo, all'occorrenza, il proprio tesserino di riconoscimento. 9

10 2.2 RIFERIMENTI NORMATIVI Questo documento è stato redatto tenendo conto dei seguenti riferimenti normativi e regolamentari: - Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994: "Principi sulla erogazione dei servizi pubblici"; - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 maggio 1995: "Prima individuazione dei settori di erogazione dei servizi pubblici ai fini della emanazione degli schemi generali di riferimento di Carte dei servizi pubblici"; - Legge 11 luglio 1995, n. 273 : "Conversione in legge, con modificazioni del decreto - legge 12 maggio 1995, n. 165, recante misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni"; - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152; - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 04 marzo "Disposizioni in materia di Risorse Idriche"; - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 aprile "Schema generale di riferimento per la predisposizione della Carta del servizio idrico integrato"; - Regolamento Tecnico per la Raccolta e il Trattamento delle Acque Reflue dell A.ato n 6 del Regolamento Generale di Fognatura dell A.ato n 6 del Convenzioni stipulate con i Comuni serviti. - Convenzioni stipulate con le Ditte. 10

11 2.3 VALIDITA' DELLA CARTA E DEGLI STANDARD Il presente documento è stato approvato dall Assemblea Consorziale del Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba con la deliberazione dell Assemblea Consorziale n 5 del Come Utenti del servizio sono da intendersi: - i Comuni titolari delle acque reflue urbane afferenti agli impianti; - gli insediamenti industriali dei titolari dello scarico con autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura; - i privati allacciati ai collettori; - gli insediamenti domestici allacciati ai collettori. Gli standard di continuità, regolarità di erogazione e di tempestività del ripristino del servizio sono da considerarsi validi in condizioni normali di esercizio, con esclusione delle situazioni straordinarie dovute a eventi naturali eccezionali, eventi causati da terzi, scioperi diretti o indiretti, atti dell'autorità pubblica. La presente Carta dei Servizi potrà essere soggetta a revisioni periodiche. 11

12 2.4 SERVIZIO DI FOGNATURA Il servizio di fognatura o raccolta delle acque reflue urbane si basa su un doppio sistema: - reti fognarie a valenza comunale che raccolgono i reflui scaricati dagli insediamenti civili e industriali; - reti fognarie di collegamento intercomunale e che veicolano i reflui all'impianto centralizzato di depurazione. Le reti fognarie comunali possono essere miste o separate a seconda che esista un solo sistema di raccolta per le acque meteoriche (bianche) e di scarico (nere) oppure una doppia rete di cui una solo per le acque bianche ed una solo per le acque nere. Le reti miste sono dotate di scolmatori di piena per alleggerire la rete durante gli eventi meteorici, scaricando le acque, che eccedono di 3/4 la portata in tempo asciutto, in corsi d'acqua adiacenti. Una serie di stazioni di pompaggio ubicate nei territori più bassi consentono di innalzare il livello delle acque per portarlo a quello compatibile con il resto della rete, mentre particolari manufatti, detti sifoni, consentono di attraversare sbarramenti mantenendo il deflusso a gravità. Il regolare funzionamento delle reti fognarie è assicurato attraverso l'ordinaria e straordinaria manutenzione e mediante verifiche continue sulle caratteristiche dei reflui immessi e sul deflusso delle canalizzazioni. Squadre di manutenzione con reperibilità devono garantire il continuo funzionamento delle stazioni di pompaggio le cui fermate potrebbero comportare gravi disservizi alla rete di raccolta e possibili inquinamenti del corpo idrico adiacente; a tal fine le stazioni sono collegate con il telecontrollo. COLLETTORI E LOCALIZZAZIONE L'impianto di depurazione è situato in Loc. Iride a Basaluzzo (AL). Le acque di scarico dei 17 Comuni Consorziati vengono recapitate all'impianto mediante le fognature comunali prima ed i collettori consortili poi. La canalizzazione consortile si sviluppa per circa 100 Km. Lungo il territorio dei 17 comuni serviti, alcuni di essi sono attraversati interamente. 12

13 2.5 DEPURAZIONE ACQUE REFLUE URBANE Prima di immettere nei corpi d'acqua superficiali (rii, torrenti, fiumi ) le acque reflue scaricate nelle fognature pubbliche dagli insediamenti civili o industriali, è obbligatorio depurarle per eliminare serie di inquinamenti la cui presenza condizionerebbe la vita della flora e della fauna presenti. A tale fine Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba gestisce un impianto di depurazione che consente di abbattere gli inquinanti presenti entro i limiti prescritti dalle normative in materia ( D. Lgs 152/2006). Il Consorzio ha realizzato un sistema di collettori con un unico impianto di depurazione atto a trattare i liquami di abitanti equivalenti con afflusso massimo di 440 mc/h. Attualmente la portata oraria non di rado eccede i 440 mc/h ed è previsto, stante il trend di sviluppo ed ampliamento delle principali attività produttive in atto, un ulteriore incremento: tale situazione impone la previsione di un ampliamento dell impianto fino a abitanti equivalenti. La depurazione comporta la produzione di cospicue quantità di rifiuti (fanghi, sabbie e mondiglia) che vengono adeguatamente smaltite. I fanghi prodotti sommano a circa tn./annue. Al fine di consentire il migliore risultato possibile nell'attività di depurazione, una particolare attività di verifica è svolta da parte di squadre di controllo sulla qualità degli scarichi industriali immessi in pubblica fognatura; infatti le industrie devono pretrattare gli scarichi entro i limiti imposti dal regolamento aziendale per contenere la concentrazione di particolari inquinanti entro i livelli di trattabilità degli impianti di depurazione pubblici, la cui caratteristica è la depurazione di scarichi biodegradabili. LABORATORIO ANALISI Il Laboratorio analisi è gestito tramite Convenzione annuale, affidata attualmente ad una Ditta esterna, per l attività di campionamento e analisi periodiche dei reflui in trattamento presso l impianto di depurazione. Per garantire il normale funzionamento del processo depurativo e il rispetto dei limiti tabellari dell'effluente depurato, come richiesto dal D.Lgs. 152/2006 s.m.i., vengono eseguiti controlli analitici sui reflui in ingresso, in uscita e nei vari stadi intermedi dell'impianto, sulle utenze industriali presenti nel territorio e sulla rete di collettamento consortile. Per raggiungere obiettivi di qualità, il laboratorio di analisi esegue prelievi dei reflui mediante "campionatori automatici" o direttamente effettuati dal personale tecnico. 13

14 Annualmente vengono eseguite analisi periodiche pianificate sui reflui in entrata e in uscita dal depuratore consortile; il numero dei campioni è prescritto dalla Provincia di Alessandria. Per quanto riguarda la disciplina delle attività già di Controllo e di Autocontrollo per l impianto di Depurazione delle Acque Reflue Urbane il riferimento è il Protocollo d Intesa del 19 Dicembre 2007 Deliberazione n. 645 protocollo n integrato dalla Determinazione n. DDAA prot. N del 17 Dicembre Le analisi da effettuare annualmente di routine sono n 48, oltre ad analisi straordinarie svolte all occorrenza. Vengono inoltre effettuate analisi periodiche sui fanghi prodotti dall impianto di depurazione e analisi periodiche pianificate sui reflui delle industrie convenzionate con il Consorzio. Attualmente l ARPA deve effettuare, in merito al Protocollo indicato, n. 6 Campioni annui presso l impianto, per verificare il rispetto dei limiti di emissione riportati in tabella 3 del D.lgs 152/2006 s.m.i., nonché i limiti riportati in tabella 1 e tabella 2 del medesimo allegato 5 al fine di garantire la conformità degli scarichi in relazione ad ogni tipo di parametro. In caso di necessità si effettuano analisi e controlli straordinari presso i seguenti siti: industrie convenzionate; depuratore; lungo la rete dei collettori consortili; presso le fosse Imhoff facenti capo al Consorzio; su richiesta dell ARPA. I parametri ricercati nelle Acque di ingresso all Impianto sono: Ph, COD, B.O.D. 5, Solidi Totali Sospesi, Azoto Ammoniacale (NH4), Azoto Nitroso (N), Azoto Nitrico (N), Azoto Totale, Fosforo totale (P), Cloruri (Cl), Tensioattivi Anionici MBAS, Tensioattivi non Ionici PPAS, Tensioattivi Totali, Piombo, Rame, Zinco, Escherichia Coli. I parametri ricercati nello scarico in acque superficiali all Impianto sono : Ph, COD, B.O.D.5, Solidi Totali Sospesi, Azoto Ammoniacale (NH4), Azoto Nitroso (N), Azoto Nitrico (N), Azoto Totale, Fosforo totale (P), Cloruri (Cl), Tensioattivi Anionici MBAS, Tensioattivi non Ionici PPAS, Tensioattivi Totali, Piombo, Rame, Zinco, Escherichia Coli. Nei fanghi attivi vengono ricercati: Ph, Residuo a secco 105, Solidi fissi (residuo) a 600, Carbonio Organico, Grado di Umificazione, Azoto kjeldahl, Fosforo totale, Potassio, Rame, Piombo, Cadmio, Nichel, Zinco, Cromo Totale, Cromo Esavalente (VI), Mercurio, Arsenico, Grassi e olii animali e vegetali, Olii minerali, Tensioattivi Totali, Solventi Organici Clorurati, Pesticidi organici clorurati, Coliformi Fecali, Salmonella spp, Uova di Elminti Vitali, Eluato in CO2: Tensioattivi Totali, Tensioattivi Anionici MBAS, Tensioattivi non Ionici PPAS. 14

15 I tecnici di laboratorio provvedono all'esecuzione di analisi chimiche, chimico-fisiche e biochimiche, con l'utilizzo di strumentazioni ad elevata tecnologia, ed eseguono sistematicamente sulle stesse, programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria, con lo scopo di assicurare il corretto funzionamento dell'apparecchiatura e l'affidabilità del risultato analitico. Inoltre, è compito dei tecnici individuare le metodiche analitiche da utilizzare e verificarne la precisione e l'accuratezza. La corretta gestione del laboratorio è garantita dall'esistenza di documenti di procedura quali: registri di calibrazione, di analisi, d'intervento sulle strumentazioni e registri dei reagenti. I risultati analitici relativi all'impianto e alle utenze produttive convenzionate, sono riassunti ed elaborati in rapporti periodici; mentre le analisi sulle rimanenti utenze produttive minori e le analisi sulla rete di collettamento sono svolte in relazione alle necessità operative e gestionali. 15

16 2.6 AVVIO DEL SERVIZIO CON L'UTENTE Tutti i nuovi allacciamenti devono essere autorizzati dal Consorzio. L autorizzazione all allacciamento va richiesta al Consorzio stesso utilizzando apposita modulistica (disponibile presso gli Uffici) ed allegando la documentazione tecnica richiesta. 1. Tempi per il rilascio del provvedimento Esperita l istruttoria tecnica il Consorzio provvede al rilascio dell autorizzazione all allacciamento entro 45 giorni dalla richiesta. Il Consorzio si riserva di verificare la conformità dei lavori eseguiti, che devono corrispondere alle prescrizioni tecniche riportate nell autorizzazione all allacciamento; eventuali difformità dovranno essere sanate a cura e spese del richiedente, pena la revoca del provvedimento autorizzativo. 2. Condizioni per l allacciamento L'autorizzazione all allacciamento è subordinata: - alla verifica di compatibilità tecnica dell'allaccio con la rete fognaria in esercizio; - al versamento all atto dell istanza, da parte del richiedente, di una quota forfettaria stabilita in 50 + IVA a compenso delle spese di istruttoria e controllo. 3. Avvio del servizio con l utente comune utenze domestiche, industriali, acque prima pioggia La realizzazione delle opere di allacciamento per le utenze, domestiche e non, è interamente a carico del richiedente che vi provvederà a propria cura e spese, così come a suo carico resta ogni ripristino delle condizioni dei luoghi interessati dai lavori. In particolare per gli interventi sulle strade pubbliche, il richiedente, dovrà ottemperare agli eventuali obblighi di ripristino stabiliti dal comune nel provvedimento di autorizzazione edilizia. Detta realizzazione dovrà essere conforme al progetto, debitamente firmato da tecnico abilitato, autorizzato dal Consorzio, che pertanto il richiedente dovrà presentare unitamente alla domanda di autorizzazione. Almeno 5 giorni prima dell inizio dei lavori, l interessato dovrà darne comunicazione scritta al Consorzio per i controlli di competenza concordando con lo stesso le modalità e le tempistiche dell intervento. Il Consorzio potrà, anche in corso d opera, prescrivere eventuali ulteriori interventi necessari alla corretta e funzionale realizzazione dell allacciamento, prescrizioni cui il richiedente è tenuto ad ottemperare, pena la revoca dell autorizzazione all allacciamento. 16

17 4. Cautele e divieti. L utente è tenuto ad utilizzare il manufatto d allacciamento con le cautele suggerite dal lodevole uso, consistenti innanzitutto nel non scaricare sostanze, materiale od anche oggetti suscettibili di comprometterne il regolare funzionamento. L utente è tenuto ad adottare tutte le precauzioni idonee a: prevenire manomissioni e guasti al precitato manufatto, compresi quelli provocabili dal gelo; garantirne la costante e lodevole manutenzione intervenendo sollecitamente ove e quando necessario; ricercare ed eliminare guasti o inconvenienti nelle condotte interne, manlevandone in ogni caso il gestore del servizio; prendere le necessarie misure, comunque idonee ad evitare danni, disturbi, molestie e pregiudizi all ambiente ed a terzi in ogni e qualsiasi evenienza, specie in ogni occasione di interruzioni e sospensioni programmate o d emergenza del servizio; evitare alterazioni delle caratteristiche delle acque di scarico prodotte da malfunzionamento delle proprie apparecchiature, impianti e trattamenti. E fatto divieto di utilizzare le fosse di decantazione esistenti. A tal fine e come misura immediata, l utente dovrà disporne il bypass, salvo neutralizzarle ed eliminarle su disposizione della locale Autorità d igiene. 5. Controlli Al fine di assicurare la costante funzionalità della rete fognaria di propria competenza, il Consorzio, qualora lo ritenga necessario, potrà controllare e ispezionare gli allacciamenti installati sulla rete, disponendo le eventuali misure a garanzia di buon funzionamento che, se non adottate nei tempi e con le modalità prescritte, fermo restando quanto previsto al comma 5 dagli art.7, 8, saranno realizzate direttamente dal Consorzio con addebito all utente. L utente si impegna a consentire e facilitare gli accessi del personale incaricato dal Consorzio per le ispezioni, prestando ogni collaborazione necessaria od anche soltanto utile allo scopo. 6. Interruzioni e sospensioni del servizio. Il Consorzio potrà programmare sospensioni o interruzioni del servizio, che dovranno essere limitate al tempo strettamente necessario all esecuzione dei lavori di manutenzione. Di regola, queste non saranno fatte coincidere con i periodi di punta dei rilasci, onde evitare all'utente i maggiori disagi. In ogni caso gli utenti saranno preavvertiti almeno cinque giorni prima con ogni mezzo utile ed efficace, dettando loro le precauzioni e prescrizioni di circostanza, cui dovranno attenersi onde evitare inconvenienti e rischi dei quali sarebbero chiamati a rispondere. Nel caso la zona 17

18 interessata dai lavori ricomprendesse ospedali, case di cura, scuole, asili, e in genere insediamenti per i servizi pubblici alla persona, il preavviso normale sarà incrementato a giorni 10. Nell'evenienza di circostanze accidentali ed imprevedibili, per caso fortuito o forza maggiore, il Consorzio avvertirà per quanto possibile del fatto, e l'utente sarà tenuto a collaborare per il superamento dell'emergenza. Alle utenze industriali, nei casi più gravi o complessi, potrà prescriversi la totale o parziale sospensione dei rilasci sino al conseguimento della normalità. Nei casi in cui non fosse possibile attuare l interruzione del servizio su richiesta dell utente interessato, il Consorzio provvederà a preventivare un opera di by-pass provvisoria. Ottenuta l accettazione della spesa da parte dell interessato, il Consorzio stesso provvederà all esecuzione della stessa con addebito dei costi. Le interruzioni e sospensioni di cui al presente articolo non faranno sorgere, a favore dell'utente, diritti per risarcimenti o indennizzi. 18

19 2.7 GESTIONE DEL RAPPORTO CONTRATTUALE 1. Il rapporto contrattuale: autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali e convenzioni Le convenzioni stipulate con le utenze produttive più significative hanno durata quadriennale, rinnovabile con provvedimento espresso. Le convenzioni stesse specificheranno le modalità e le condizioni della procedura di rinnovo. Per le utenze che provvedono all approvvigionamento idropotabile mediante allacciamento al pubblico acquedotto I'instaurazione del rapporto contrattuale con il gestore del servizio acquedotto comporterà l'automatica attivazione dei servizi di fognatura e depurazione con relativa soggezione a tariffa. Analogamente, per le utenze che provvedono all approvvigionamento idropotabile in modo autonomo, l ottenimento dell autorizzazione all accesso al servizio di fognatura comporterà anche l'automatica attivazione del servizio di depurazione, con relativa soggezione a tariffa per entrambi i servizi. 2. La tariffazione Per le Utenze domestiche e per quelle produttive le tariffe sono stabilite anno per anno dal Regolamento d utenza per l erogazione del S.I.I. nell A.T.O. n.6., così come le modalità di applicazione delle medesime, le forme di pagamento e le eventuali penalità, per i pubblici servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Per le Utenze produttive con scarichi esclusivamente di tipo domestico si applica la tariffa prevista dal regolamento d utenza per le utenze non domestiche. Per le Utenze produttive con scarichi assimilati al domestico (sono assimilati alle acque reflue domestiche gli scarichi inferiori ai 1000 m3/anno che presentano caratteristiche qualitative equivalenti, come indicato all art. 14 della L.R. 13/90, nonché le acque reflue provenienti da: a) imprese dedite esclusivamente alla coltivazione del fondo o alla silvicoltura; b) imprese dedite all'allevamento di bestiame che dispongano di almeno un ettaro di terreno agricolo funzionalmente connesso con le attività di allevamento e di coltivazione del fondo, per ogni 340 chilogrammi di azoto presente negli effluenti di allevamento prodotti in un anno da computare secondo le modalità di calcolo stabilite alla Tab. 6 dell allegato 5 del D. Lgs. 152/99 e successive modificazioni; c) imprese dedite alle attività di cui ai punti a) e b) che esercitano anche attività di trasformazione o di valorizzazione della produzione agricola, inserita con carattere di normalità e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale e con materia prima lavorata proveniente per almeno due terzi esclusivamente dall'attività di coltivazione dei fondi di cui si abbia a qualunque titolo la disponibilità; d) impianti di acquacoltura e piscicoltura che diano luogo a scarico e si caratterizzino per una densità di allevamento pari o inferiore a 1 Kg per metro quadrato di specchio di acqua o in cui 19

20 venga utilizzata una portata d'acqua pari o inferiore a 50 litri al minuto secondo) si applica la tariffa di cui al precedente punto. Per le Utenze produttive con scarichi superiori ai mc/anno si applica il sistema di tariffazione previsto da Regolamento Generale di Fognatura dell ATO 6 (art. 18). Per le Utenze produttive più significative in merito alle caratteristiche quantitative e qualitative del refluo si prevede la stipula da parte del Consorzio di idonee convenzioni così come previsto dal Regolamento d utenza per l erogazione del S.I.I. A.T.O. n. 6, determinando la tariffa in base alla qualità e quantità dei reflui scaricati. Il Consorzio, tramite un coefficiente k, può stabilire una soglia minima e massima sulla tariffa da applicare, fermo restando che la formula per l applicazione della tariffa è stabilita dal citato art. 18 del Regolamento Generale di Fognatura dell ATO 6, il quale provvede annualmente ad aggiornarla. 3. I Controlli e le verifiche sugli scarichi di acque reflue industriali. La caratterizzazione degli scarichi. a) Interventi del Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba. Il Consorzio, all'interno della propria funzione di monitoraggio territoriale prevista dagli artt. 128 e seguenti del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., svolge sopralluoghi e controlli ispettivi alle Utenze allacciate alla fognatura comunale o intercomunale e dotate di scarico di acque reflue industriali. b) La misurazione delle acque reflue industriali. In sede di rilascio dell'autorizzazione allo scarico, il Consorzio può prevedere l'installazione presso l'utente di apposito strumento di misurazione e campionamento o analizzatore dei reflui industriali, la cui disciplina è contenuta in specifico contratto. c) Le nuove Convenzioni stipulate tra il Consorzio e le ditte Convenzionate devono prevedere l'installazione di un Misuratore Minilogger a Batteria, di un campionatore o analizzatore posto allo scarico del refluo della Ditta per potere avere un controllo stabile preciso e immediato su ogni tipo di rilevazione. Il Costo dell'istallazione è a carico dell'industria su indicazione dettagliata e precisa del Consorzio il quale può anche effettuare l'applicazione dell'apparecchiatura in essere addebitandone successivamente la spesa. 4. La Fatturazione Utenze Produttive Convenzionate: emissione trimestrale di fattura anticipata in base ai metri cubi stabiliti in Convenzione; l anno successivo si provvede a trasmettere fattura di saldo in merito al reale quantitativo consumato come da lettura su contatore; Utenze produttive non Convenzionate: emissione di fattura riferita all anno precedente sulla base di comunicazione sui metri cubi consumati effettuate dai parte dei Comuni o da parte di altri Gestori; 20

21 Utenze civili: fattura di acconto al Comune interessato o ad altro gestore; in seguito, emissione di fattura di saldo sulla base dei metri cubi consumati nell anno precedente. 5. Rettifiche di fatturazione Qualora nei processi di lettura, misura, fatturazione siano accertate dal Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba imputazioni erronee, lo stesso provvede d'ufficio alla rettifica emettendo, se del caso, addebiti o accrediti entro 30 giorni di calendario dall'accertamento dell'errore. Nel caso in cui un errore sia segnalato dall'utente, Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba provvede all'accertamento dello stesso e, se del caso, alle rettifiche entro 30 giorni di calendario dalla data di arrivo della comunicazione dell'utente come dal protocollo aziendale, ed eventualmente emettendo addebiti o accrediti entro 45 giorni di calendario dalla stessa data. 6. Morosità In caso di morosità Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba provvede, a mezzo lettera raccomandata o altro mezzo idoneo (telegramma o fax), all'emissione di un sollecito di pagamento con il quale l'utente è informato circa il numero e l'entità delle fatture insolute, e le modalità da seguire per evitare di subire: - la revoca dell'autorizzazione allo scarico: - azioni giudiziarie volte al recupero della somma dovuta oltre agli interessi per ritardato pagamento. 7. Penali (utenze industriali) Le penali per le utenze industriali sono commisurate all entità del superamento dei limiti di convenzione (per le utenze convenzionate), dei limiti di legge (per le utenze non convenzionate con scarichi nella rete fognaria) e dei parametri di riferimento dell analisi iniziale a corredo del primo conferimento (per i rifiuti liquidi di origine industriale conferiti al depuratore consortile con automezzo), come meglio precisato all art. 14 del Regolamento Generale di Fognatura. E fatta salva la eventuale ripetizione dei danni che il Consorzio avesse a subire a causa delle anomalie riscontrate negli scarichi via tubo o nei rifiuti liquidi conferiti con automezzo. 21

22 2.8 IL SERVIZIO ALL'UTENZA 1. Orari di apertura al pubblico degli Uffici Gli Uffici del Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba sono situati presso la sede di loc. Iride a Basaluzzo (AL). Presso di essi si possono richiedere informazioni e concordare appuntamenti con i seguenti orari di apertura al pubblico: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.00 alle ore il Sabato dalle ore 8.00 alle ore Svolgimento delle pratiche per via telefonica e/o per corrispondenza Negli orari di apertura al pubblico degli Uffici, possono essere svolte per via telefonica al numero 0143/489153, via fax al numero 0143/ via posta elettronica consdeporba@libero.it o per corrispondenza postale presso la sede Amministrativa del Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba in Loc. Iride Basaluzzo (AL) con le seguenti pratiche: " richiesta informazioni " segnalazione disservizi " richiesta appuntamenti " richiesta interventi Per corrispondenza possono essere svolte anche le pratiche che rientrano nell'ambito di competenza del Consorzio. 3. Facilitazione per Utenti particolari Per i portatori di handicap, per le persone con difficoltà motorie ed in genere per tutti coloro che si trovano in situazione di disagio fisico, sono previste facilitazione d'accesso ai servizi: - parcheggio in area uffici; - ricevimento al piano accessibile. 22

23 4. Rispetto degli appuntamenti concordati Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba si impegna a rispettare gli appuntamenti concordati con l'utente e definisce gli appuntamenti secondo le seguenti modalità: - la data é concordata entro un periodo massimo di 10 giorni di calendario a partire dal giorno della richiesta (su domanda esplicita dell'utente tale periodo massimo può essere aumentato); - l'orario è concordato all'interno degli orari d'ufficio; - la fascia oraria massima di disponibilità richiesta all'utente é di 1 ora. 5. Tempi di attesa agli sportelli Lo sportello per la richiesta informazioni e appuntamenti (Segreteria) è impegnato al rispetto dei seguenti tempi di attesa: " tempo di attesa medio 15 min. " tempo di attesa massimo 30 min. 6. Risposta alle richieste scritte dagli Utenti Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba si impegna a rispondere per iscritto alle richieste di informazioni pervenute entro un tempo massimo di 30 giorni di calendario in via definitiva o, eccezionalmente, in via interlocutoria. Nel calcolo del tempo di risposta, é assunta come riferimento la data di arrivo della richiesta dell'utente come dal protocollo aziendale. 7. Risposta ai reclami scritti L'Utente ha sempre diritto a un riscontro scritto e, a fronte di ogni reclamo, Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba si impegna: a) a riferire il risultato degli accertamenti entro: " 30 giorni di calendario qualora sia necessario un sopralluogo " 15 giorni di calendario nel caso non sia necessario b) ad indicare i termini entro i quali provvederà alla rimozione delle irregolarità riscontrate o al risarcimento del danno arrecato, oppure, nel caso di situazioni complesse, i termini entro i quali sarà ultimata la pratica con ulteriori accertamenti. 23

24 Nel calcolo del tempo di risposta, é assunta come riferimento la data di arrivo della richiesta dell'utente come dal protocollo aziendale. 24

25 2.9 TUTELA DELL'UTENZA: PROCEDURE DI RECLAMO E MODALITA' DI RIMBORSO O RISTORO Reclami Le segnalazioni da parte degli Utenti, relative al mancato rispetto degli impegni della presente Carta del Servizio Idrico integrato, possono essere indirizzate al Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba in forma scritta o espresse di persona agli sportelli aziendali (in quest'ultimo caso viene rilasciata ricevuta della segnalazione). Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba, tramite gli uffici competenti, effettua una indagine per verificare quanto segnalato e comunica l'esito dell'accertamento all'utente entro 30 giorni dalla segnalazione. Nel caso in cui la criticità segnalata non sia ancora completamente risolta saranno indicati all'utente i tempi previsti ancora necessari. Danni Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba ha contratto idonea copertura assicurativa contro eventuali danni causati a terzi nell'esercizio dell'attività gestita. Ricorsi Le procedure dinanzi indicate non precludono né sostituiscono e non sospendono i ricorsi alle autorità preposte all'esercizio della giustizia amministrativa fiscale e civile. Gli Utenti possono esercitare il diritto del ricorso alle seguenti autorità competenti nelle materie a loro assegnate: Magistratura ordinaria - in materia di diritto civile, commerciale, ecc Magistratura amministrativa - in materia di diritto amministrativo ( sulle autorizzazioni allo scarico, ecc ). 25

26 2.10 CONSULENZA E SUPPORTO TECNICO Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba mette a disposizione degli Utenti la propria competenza al fine di indicare, ove i dati a disposizione lo consentano, le soluzioni tecniche finalizzate alla soluzione di problemi relativi ai servizi gestiti che si possano verificare presso la singola utenza. In particolare Il Consorzio Depurazione Acque Reflue della Valle dell Orba è in grado di offrire servizi a pagamento effettuati da propri tecnici adeguatamente formati e qualificati. 26

27 Ambiente 27

28 3.1 Regolamento di utenza dei servizi di fognatura e depurazione OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina nell ambito del territorio del Consorzio Depurazione Acque reflue della Valle dell Orba: a) il funzionamento dei servizi di raccolta, convogliamento e depurazione delle acque di scarico civile e industriale; b) i rapporti con i Comuni Soci e gli Utenti privati in materia di allacciamenti e di accettazione degli scarichi (portate e grado di inquinamento); c) il riparto delle spese di esercizio, manutenzione ed ammortamento dei servizi di cui al punto a); d) i rapporti tra i Comuni Soci relativamente alla realizzazione e manutenzione dei collettori nell ambito del territorio comunale. COMPETENZE DEL CONSORZIO 1 Il Consorzio provvede: a) alla progettazione, alla costruzione, alla modifica, al potenziamento ed all integrazione degli impianti di depurazione e dei collettori; b) all esercizio, alla gestione ed alla manutenzione degli impianti di depurazione e dei relativi collettori; c) ad autorizzare gli allacciamenti delle fognature comunali ai collettori; d) ad autorizzare, ai sensi degli artt. 11 e 12, allacciamenti di scarichi civili e industriali ai collettori; e) ad esprimere il parere preventivo vincolante al Comune per allacciamenti alle fognature comunali nei casi previsti dal presente regolamento; f) a stabilire i limiti di accettabilità per gli scarichi indiretti e diretti nei collettori. 2 Nel rispetto delle funzioni di controllo, vigilanza ed autorizzazione, il Consorzio potrà: a) verificare gli scarichi terminali delle fognature comunali che recapitano nei collettori; b) verificare gli scarichi di insediamenti produttivi e richiedere eventuali interventi di adeguamento; c) richiedere alle Amministrazioni competenti l effettuazione dei controlli relativi all osservanza delle norme che disciplinano l ammasso temporaneo e lo smaltimento dei fanghi residuati dai cicli di lavorazione e dai processi di depurazione. 3 Il Consorzio adotta infine tutti i provvedimenti che si rendano necessari o utili per un efficace ed ordinato espletamento dei servizi. 28

29 OBBLIGHI DEI COMUNI SOCI IN MATERIA REGOLAMENTARE 1 Le Amministrazioni dei Comuni Soci sono obbligate ad adottare il presente regolamento, ad osservarlo ed a farlo osservare dai propri Uffici ed Agenti. 2 Le Amministrazioni dei Comuni Soci provvederanno altresì ad uniformare i propri regolamenti di fognatura alle disposizioni del presente regolamento. 3 I relativi provvedimenti saranno adottati dal Consiglio Comunale entro 3 mesi (tre) dall approvazione del presente regolamento. 4 Qualora il Consiglio Comunale non provveda entro il termine sopra indicato, e fino all adozione dei provvedimenti stessi, il Consiglio Direttivo del Consorzio non potrà rilasciare al Comune l autorizzazione di cui all articolo 2, 1 comma del presente regolamento. 29

30 REGOLAMENTO GENERALE DI FOGNATURA Premessa Ai sensi di legge, tutti gli scarichi di tipo domestico devono essere collegati alla pubblica rete fognaria se canalizzabili in meno di 100 metri dal punto di allacciamento. Tale distanza è misurata a partire dal punto più vicino della conduttura fognaria pubblica al fabbricato. Sono fatte salve eventuali e motivate deroghe, anche temporanee, con particolare riguardo agli insediamenti esistenti. CAPO I - ALLACCIAMENTI Art.1: Autorizzazione all'allacciamento. 1. Tutti i nuovi allacciamenti devono essere preventivamente autorizzati dal Consorzio. 2. Sono assimilati ai nuovi allacciamenti gli spostamenti di quelli esistenti, i loro rifacimenti e adeguamenti sostanziali, ivi ricomprese le modifiche dei diametri. 3. L'autorizzazione all allacciamento va richiesta al Consorzio utilizzando apposito modulo riportato in allegato. 4. La richiesta di allacciamento deve essere inoltrata dal proprietario, ovvero dal legale rappresentante, dell immobile. 5. Nel caso il richiedente non coincida con il proprietario dell'immobile, il primo sarà tenuto ad ottenerne l'assenso mediante apposizione di firma in calce al modulo di richiesta. 6. Le eventuali autorizzazioni per il passaggio delle condotte su suolo pubblico, ovvero privato, sono a totale carico del richiedente. 7. Esperita l istruttoria tecnica il Consorzio provvede al rilascio dell autorizzazione all allacciamento entro 45 giorni dalla richiesta. 8. Il Consorzio si riserva di verificare la conformità dei lavori eseguiti, che devono corrispondere alle prescrizioni tecniche riportate nell autorizzazione all allacciamento; eventuali difformità dovranno essere sanate a cura e spese del richiedente, pena la revoca del provvedimento autorizzativo. Art.2: Condizioni per l allacciamento. 1. L'autorizzazione all allacciamento è subordinata: - alla verifica di compatibilità tecnica dell'allaccio con la rete fognaria in esercizio; - al versamento all atto dell istanza, da parte del richiedente, di una quota forfettaria stabilita in 50 + IVA a compenso delle spese di istruttoria e controllo. 30

31 2. L'autorizzazione all allacciamento in nessun caso esime il richiedente dal conseguire ogni altra eventuale autorizzazione necessaria per l esecuzione dei lavori di allacciamento, che dovrà essere acquisita a cura e spese del richiedente medesimo. Art.3: Procedure di allacciamento per le utenze domestiche. 1. La realizzazione delle opere di allacciamento per le utenze, domestiche e non, è interamente a carico del richiedente che vi provvederà a propria cura e spese, così come a suo carico resta ogni ripristino delle condizioni dei luoghi interessati dai lavori. In particolare per gli interventi sulle strade pubbliche, il richiedente, dovrà ottemperare agli eventuali obblighi di ripristino stabiliti dal comune nel provvedimento di autorizzazione edilizia. 2. Detta realizzazione dovrà essere conforme al progetto, debitamente firmato da tecnico abilitato, autorizzato dal Consorzio, che pertanto il richiedente dovrà presentare unitamente alla domanda di autorizzazione. 3. Almeno 5 giorni prima dell inizio dei lavori, l interessato dovrà darne comunicazione scritta al Consorzio per i controlli di competenza concordando con lo stesso le modalità e le tempistiche dell intervento. Il Consorzio potrà, anche in corso d opera, prescrivere eventuali ulteriori interventi necessari alla corretta e funzionale realizzazione dell allacciamento, prescrizioni cui il richiedente è tenuto ad ottemperare, pena la revoca dell autorizzazione all allacciamento 4. Tutti gli interventi di manutenzione, riparazione o ripristino dell allacciamento, anche derivanti da prescrizioni del Consorzio, ed anche se realizzati su suolo pubblico, resteranno a carico dell utente. Essi saranno soggetti a procedura di cui al precedente 3 comma eccezion fatta per la manutenzione ordinaria. 5. Il Consorzio potrà disporre in ogni tempo controlli e/o ispezioni sull allacciamento, nonché prescrivere gli eventuali interventi che si rendessero necessari al mantenimento in condizioni di efficienza e funzionalità dell allacciamento, prescrizioni cui il richiedente è tenuto ad ottemperare, pena la revoca dell autorizzazione all allacciamento. 6. Si fa in ogni caso rinvio all apposito Regolamento tecnico. Art.4: Procedure di allacciamento per le utenze industriali. 1. La realizzazione delle opere di allacciamento per gli insediamenti industriali è interamente a carico del richiedente che vi provvederà a propria cura e spese, così come a suo carico resta ogni ripristino delle condizioni dei luoghi interessati dai lavori. 2. Detta realizzazione dovrà essere conforme al progetto, debitamente firmata da tecnico abilitato, autorizzato dal Consorzio, che pertanto il richiedente dovrà presentare unitamente alla domanda d'autorizzazione. 3. Almeno 5 giorni prima dell inizio dei lavori, l interessato dovrà darne comunicazione scritta al Consorzio per i controlli di competenza concordando con lo stesso le modalità e le tempistiche dell intervento. Il Consorzio potrà, anche in corso d opera, prescrivere eventuali ulteriori interventi necessari alla corretta e funzionale realizzazione dell allacciamento, prescrizioni cui il richiedente è tenuto ad ottemperare, pena la revoca dell autorizzazione all allacciamento. 31

32 4. Tutti gli interventi di manutenzione, riparazione o ripristino dell allacciamento, anche derivanti da prescrizioni del Consorzio, ed anche se realizzati su suolo pubblico, resteranno a carico dell utente. Essi saranno soggetti a procedura di cui al precedente 3 comma eccezion fatta per la manutenzione ordinaria. 5. Il Consorzio potrà disporre in ogni tempo controlli e/o ispezioni sull allacciamento, nonché prescrivere gli eventuali interventi che si rendessero necessari al mantenimento in condizioni di efficienza e funzionalità dell allacciamento, prescrizioni cui il richiedente è tenuto ad ottemperare, pena la revoca dell autorizzazione all allacciamento. 6. L autorizzazione all allacciamento non autorizza lo scarico che dovrà essere obbligatoriamente autorizzato con provvedimento separato e secondo le disposizioni normative vigenti, e come disciplinato dal successivo art. 11 del presente Regolamento. 7. Si fa in ogni caso rinvio all'apposito Regolamento tecnico. Art.5: Procedure di allacciamento per le immissioni delle acque di prima pioggia e di lavaggio aree esterne 1. La realizzazione delle opere di allacciamento è interamente a carico del richiedente che vi provvederà a propria cura e spese, così come a suo carico resta ogni ripristino delle condizioni dei luoghi interessati dai lavori. In particolare per gli interventi sulle strade pubbliche, il richiedente, dovrà ottemperare agli eventuali obblighi di ripristino stabiliti dal comune nel provvedimento di autorizzazione edilizia. 2. Detta realizzazione dovrà essere conforme al piano di prevenzione e di gestione redatto in conformità alle disposizioni del regolamento regionale in materia ed approvato dal Consorzio. 3. Almeno 5 giorni prima dell inizio dei lavori, l interessato dovrà darne comunicazione scritta al Consorzio per i controlli di competenza concordando con lo stesso le modalità e le tempistiche dell intervento. Il Consorzio potrà, anche in corso d opera, prescrivere eventuali ulteriori interventi necessari alla corretta e funzionale realizzazione dell allacciamento, prescrizioni cui il richiedente è tenuto ad ottemperare, pena la revoca dell autorizzazione all allacciamento. 4. Tutti gli interventi di manutenzione, riparazione o ripristino dell allacciamento, anche derivanti da prescrizioni del Consorzio, ed anche se realizzati su suolo pubblico, resteranno a carico dell utente. Essi saranno soggetti a procedura di cui al precedente 3 comma eccezion fatta per la manutenzione ordinaria. 5. Il Consorzio potrà disporre in ogni tempo controlli e/o ispezioni sull allacciamento, nonché prescrivere gli eventuali interventi che si rendessero necessari al mantenimento in condizioni di efficienza e funzionalità dell allacciamento, prescrizioni cui il richiedente è tenuto ad ottemperare, pena la revoca dell autorizzazione all allacciamento. 6. Si fa in ogni caso rinvio all apposito Regolamento tecnico. 32

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano

Dettagli

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail Timbro con data e numero protocollo AL COMUNE DI ( ) DENUNCIA DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO PER I SERVIZI DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, DEPURAZIONE E SCARICO DELLE ACQUE

Dettagli

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail

Il sottoscritto nato a DICHIARA. Che la ditta con sede legale in. di via n. recapito telefonico /, e-mail Timbro con data e numero protocollo AL COMUNE DI ( LO ) DENUNCIA DEGLI ELEMENTI NECESSARI ALLA DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO PER I SERVIZI DI RACCOLTA, ALLONTANAMENTO, DEPURAZIONE E SCARICO DELLE ACQUE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTENZA DEI SERVIZI DI FOGNATURA E DI DEPURAZIONE

REGOLAMENTO PER L UTENZA DEI SERVIZI DI FOGNATURA E DI DEPURAZIONE REGOLAMENTO PER L UTENZA DEI SERVIZI DI FOGNATURA E DI DEPURAZIONE (APPROVATO DALL ASSEMBLEA CONSORZIALE CON ATTO N. 34 DEL 12/07/1987) 1 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali

REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali In attuazione del disposto dell articolo 52 del D.Lgs. 446 del 15.12.1997 e successive modifiche

Dettagli

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI ALLACCIAMENTO A PUBBLICA FOGNATURA DI SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI ALLACCIAMENTO A PUBBLICA FOGNATURA DI SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE 1 AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ARCOLA UFFICIO AMBIENTE 1 sito internet: www.comune.arcola.sp.it e.mail: sportelloscarichi@comune.arcola.sp.it GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI ALLACCIAMENTO A PUBBLICA

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Servizio Idrico Integrato

Servizio Idrico Integrato Servizio Idrico Integrato Regolamento fondo fughe acqua Giugno 2014 Indice Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione... 3 Art. 2 - Validità del Regolamento... 3 Art. 3 - Costituzione del fondo e modalità

Dettagli

1) Dati anagrafici richiedente autorizzazione

1) Dati anagrafici richiedente autorizzazione PROVINCIA DI PISA Documentazione tecnica ed elaborati grafici necessari al rilascio dell autorizzazione allo scarico, non in pubblica fognatura, ai sensi del Decreto Legislativo 152/06 e successive modifiche

Dettagli

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO PROT. N. 23690 DEL 3 MAGGIO 2012 Oggetto: Art. 208 D.lgs. 152/2006 e s.m.i. GIONTELLA QUINTO EREDI S.A.S DI ANTONIO GIONTELLA & C. Autorizzazione unica per un nuovo impianto di recupero di rifiuti speciali

Dettagli

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI NELLA RETE FOGNARIA PUBBLICA

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI NELLA RETE FOGNARIA PUBBLICA 1 AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ARCOLA UFFICIO AMBIENTE 1 sito internet: www.comune.arcola.sp.it e.mail: sportelloscarichi@comune.arcola.sp.it GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALLO

Dettagli

DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI NECESSARI A RISOLVERE SITUAZIONI DI EMERGENZA O CRITICITÀ

DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI NECESSARI A RISOLVERE SITUAZIONI DI EMERGENZA O CRITICITÀ DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI NECESSARI A RISOLVERE SITUAZIONI DI EMERGENZA O CRITICITÀ Articolo 1 - Oggetto delle disposizioni 1. Le presenti disposizioni

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON All. 1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON DISCIPLINARE DI SERVIZO PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA DELLA DISCARICA PER RIFIUTI URBANI IN LOC. "ISCLE" DI TAIO E DISCIPLINA DELL UTILIZZO

Dettagli

1) Dati anagrafici richiedente autorizzazione

1) Dati anagrafici richiedente autorizzazione PROVINCIA DI PISA Documentazione tecnica ed elaborati grafici necessari al rilascio dell autorizzazione allo scarico, non in pubblica fognatura, ai sensi del Decreto Legislativo 152/06 e successive modifiche

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014 Prescrizioni per Autorizzazione allo Giugno 2014 Sommario Riferimenti... 1 Documenti Allegati... 1 Premessa... 1 L autorizzazione potrà essere rilasciata alle seguenti condizioni... 2 D. Lgs 152/06 (Parte

Dettagli

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO AL DIRIGENTE DEL SETTORE ECOLOGIA/AMBIENTE DEL COMUNE DI Per il tramite del SUAP del Comune di DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO di acque reflue industriali, acque reflue industriali assimilate alle

Dettagli

RICHIESTA DI CLASSIFICAZIONE/AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO: INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/COMMERCIALE Pagina 1 di 7

RICHIESTA DI CLASSIFICAZIONE/AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO: INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/COMMERCIALE Pagina 1 di 7 PRODUTTIVO/COMMERCIALE Pagina 1 di 7 Questo modulo, compilato in ogni sua parte e corredato degli allegati richiesti deve essere consegnato in duplice/triplice copia al Comune/SUAP di pertinenza della

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI PER LA MANUTENZIONE DELLE STRADE DEL TERRITORIO

CARTA DEI SERVIZI PER LA MANUTENZIONE DELLE STRADE DEL TERRITORIO CARTA DEI SERVIZI PER LA MANUTENZIONE DELLE STRADE DEL TERRITORIO Stesura del 02/05/2008 LA CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi è un patto tra la Società Crespellano Patrimonio Srl Socio Unico e i suoi

Dettagli

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento

Dettagli

CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A.

CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A. CO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A. AVVISO PER LE UTENZE INDUSTRIALI Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) Tutti gli scarichi di acque reflue industriali aventi come recapito finale le reti fognarie per le acque

Dettagli

IMPIANTI DI TRATTAMENTO DI ACQUE REFLUE URBANE COMUNICAZIONE ART.110 COMMA 3 DEL D.LGS. 152/2006

IMPIANTI DI TRATTAMENTO DI ACQUE REFLUE URBANE COMUNICAZIONE ART.110 COMMA 3 DEL D.LGS. 152/2006 IMPIANTI DI TRATTAMENTO DI ACQUE REFLUE URBANE COMUNICAZIONE ART.110 COMMA 3 DEL D.LGS. 152/2006 Contrassegno telematico Imposta di bollo pari ad 16,00 Spett.le PROVINCIA DI MILANO Settore Risorse Idriche

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono

Dettagli

Il Ministro delle Attività Produttive

Il Ministro delle Attività Produttive Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

COMUNE DI MERCALLO PROVINCIA DI VARESE. Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104

COMUNE DI MERCALLO PROVINCIA DI VARESE. Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104 COMUNE DI MERCALLO No bollo PROVINCIA DI VARESE Via Bagaglio, 171 - C.A.P. 21020 - tel. 0331/968104 Cod.fisc.: 83003793570 - E-mail: ed.pubblica@comune.mercallo.va.it Spettabile COMUNE DI MERCALLO Via

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Linee guida per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione.

Linee guida per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione. Linee guida per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione. La restituzione della quota di tariffa non dovuta, riferita al servizio di depurazione,

Dettagli

INOLTRA DOMANDA PER OTTENERE

INOLTRA DOMANDA PER OTTENERE modello 1 A.O Domanda per ottenere il Nulla Osta all allaccio in fognatura pubblica per lo scarico di reflui domestici provenienti da unità abitative residenziali modello (ai sensi dell art. 45 del D.Lgs.

Dettagli

Oggetto del regolamento

Oggetto del regolamento Regolamento dei criteri procedurali e sanzionatori volti al rispetto dell obbligo di allacciamento fognario degli edifici insistenti nelle aree servite dalla pubblica fognatura generatori di scarichi di

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

Allegato B MODELLO PER LA COMUNICAZIONE/RICHIESTA DI ASSIMILAZIONE AD ACQUE REFLUE DOMESTICHE SEZIONE 1 DATI ANAGRAFICI TITOLARE DELLO SCARICO

Allegato B MODELLO PER LA COMUNICAZIONE/RICHIESTA DI ASSIMILAZIONE AD ACQUE REFLUE DOMESTICHE SEZIONE 1 DATI ANAGRAFICI TITOLARE DELLO SCARICO Allegato B MODELLO PER LA COMUNICAZIONE/RICHIESTA DI ASSIMILAZIONE AD ACQUE REFLUE DOMESTICHE (marca da bollo) Prot. n. All Ufficio d Ambito della Provincia di Como Via Borgo Vico 148 22100 Como SEZIONE

Dettagli

Comune di Baranzate -Provincia di Milano - Ufficio Ecologia

Comune di Baranzate -Provincia di Milano - Ufficio Ecologia Nota per la compilazione: La dichiarazione andrà redatta in 4 copie ripotando solo le voci e le parti che interessano. DICHIARAZIONE DI SCARICO DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE E/O DI ASSIMILABILITA' DEGLI SCARICHI

Dettagli

della ditta (1).. C H I E D E

della ditta (1).. C H I E D E DOMANDA PER L OTTENIMENTO DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO IN PUBBLICA FOGNATURA/COLLETTORE INTERCOMUNALE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE PROVENIENTI DA INSEDIAMENTI INDUSTRIALI/COMMERCIALI Documentazione da

Dettagli

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE FUORI PUBBLICA FOGNATURA D.LGS. 152/1999 COSI COME MODIFICATO DAL D.LGS.

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE FUORI PUBBLICA FOGNATURA D.LGS. 152/1999 COSI COME MODIFICATO DAL D.LGS. DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE FUORI PUBBLICA FOGNATURA D.LGS. 152/1999 COSI COME MODIFICATO DAL D.LGS. 258/2000 Allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Spazio riservato

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto la legge 15 aprile 1886, n. 3818, recante la disciplina della costituzione legale delle società di mutuo soccorso (in seguito SMS), modificata dall art. 23 D.L.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONTABILE N. 65 del 27-03-2012 Oggetto: AFFIDAMENTO INCARICO PER LA COMPILAZIONE E TRASMISSIONE MODELLO 770 - TRIENNIO FISCALE

Dettagli

Contratto di servizio per utenze raggruppate

Contratto di servizio per utenze raggruppate PGQ -7-02-70 Contratto di servizio per utenze raggruppate Art. 1 Oggetto e finalità Il presente contratto disciplina, in attuazione dell art. 50 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato e della Direttiva

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili

Dettagli

ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI IN PUBBLICA FOGNATURA

ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI IN PUBBLICA FOGNATURA ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI IN PUBBLICA FOGNATURA Marca da bollo 14,62 Spazio riservato al Protocollo Il/La sottoscritto/a C.F. nato/a a il residente a via n. tel.

Dettagli

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE PROVINCIA DI BERGAMO ASSESSORATO ALL AMBIENTE DIRIGENTE DR. CLAUDIO CONFALONIERI SETTORE AMBIENTE Dr Ing. Claudia Pianello DPR n. 59 del 13.03.2013

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione

Dettagli

1. Dopo la lettera d) del comma 2 dell articolo 7 della l.r. 81/1995 è inserita la seguente lettera:

1. Dopo la lettera d) del comma 2 dell articolo 7 della l.r. 81/1995 è inserita la seguente lettera: Proposta di legge Norme per l emergenza idrica e per la prevenzione della crisi idropotabile Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1995, n. 81 (Norme di attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36.

Dettagli

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT)

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Roma,.. Spett.le Società Cooperativa EDP La Traccia Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Oggetto : Contratto per la fornitura di servizi relativi alla Survey Registro Italiano delle Biopsie Renali.

Dettagli

Quantità massima prelevata. Misuratori di portata installati : generale (al punto di prelievo) parziale (al prelievo idrico del ciclo produttivo) 1

Quantità massima prelevata. Misuratori di portata installati : generale (al punto di prelievo) parziale (al prelievo idrico del ciclo produttivo) 1 Allegato 1 acque industriali A. Caratteristiche dell attività A1. CICLO DI LAVORAZIONE Allegare una relazione contenente una descrizione del ciclo tecnologico con schema a blocchi relativo al processo

Dettagli

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NOTE TECNICHE RELATIVE ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO Tea acque srl assume ogni responsabilità per le attività e conduzione degli impianti oggetto del servizio. CONDUZIONE: intesa

Dettagli

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera

Dettagli

Ufficio d Ambito di Brescia Pagina 1 di 5

Ufficio d Ambito di Brescia Pagina 1 di 5 RACCOMANDATA A.R. Al Gestore del servizio di Fognatura e Depurazione Via OGGETTO: Domanda di ammissione allo scarico di acque reflue domestiche in pubblica fognatura e/o allacciamento alla rete Il/La sottoscritto/a

Dettagli

C O M U N E D I M I R T O PROVINCIA DI MESSINA

C O M U N E D I M I R T O PROVINCIA DI MESSINA C O M U N E D I M I R T O PROVINCIA DI MESSINA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. DEL INDICE ART. 1 Finalità...3 ART. 2

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

CHIEDE L AUTORIZZAZIONE AI SENSI DEL D. LGS. 3.4.2006 N. 152

CHIEDE L AUTORIZZAZIONE AI SENSI DEL D. LGS. 3.4.2006 N. 152 AL COMUNE DI LONATE POZZOLO (VA) SETTORE GESTIONE TERRITORIO SERVIZIO ECOLOGIA VIA CAVOUR, 20 21015 LONATE POZZOLO (VA) Il sottoscritto... in qualità di titolare (o legale rappresentante) della ditta.......

Dettagli

FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE

FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2010/2011 FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE (Appunti tratti dalla lezione del 8/45/2011, non rivisti dal docente) Riferimenti

Dettagli

COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro

COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro COMUNE DI BORGIA Provincia di Catanzaro *********************** REGOLAMENTO COMUNALE PER L ILLUMINAZIONE VOTIVA DEI CIMITERI Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n 36 del 28/11/2014

Dettagli

COMUNE DI MOGGIO-CREMENO-CASSINA V.NA-BARZIO

COMUNE DI MOGGIO-CREMENO-CASSINA V.NA-BARZIO COMUNE DI MOGGIO-CREMENO-CASSINA V.NA-BARZIO REGOLAMENTO DI GESTIONE ED UTILIZZO DEL CENTRO DI RACCOLTA INTERCOMUNALE SITO IN BARZIO, VIA MILANO VIA PRATOBUSCANTE MAPP. 3947/702 INDICE Art. 1 - Disposizioni

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO CUI AFFIDARE IL SEGUENTE SERVIZIO:

AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO CUI AFFIDARE IL SEGUENTE SERVIZIO: AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO CUI AFFIDARE IL SEGUENTE SERVIZIO: REALIZZAZIONE COLLEGAMENTI INTERNET FRA LE SEDI COMUNALI, FRA LE SEDI COMUNALI E SITI ESTERNI OVVERO FRA SITI ESTERNI

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI DISCIPLINA PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE O PER LA REDAZIONE DI ATTI DI PIANIFICAZIONE EX. ART. 18 LEGGE 109/94 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI AGGIORNATO ALLA LEGGE 415/98 e s.m.i.

Dettagli

Allegato 1 CAPITOLATO TECNICO

Allegato 1 CAPITOLATO TECNICO Allegato 1 CAPITOLATO TECNICO PROCEDURA APERTA Fornitura di gas e dei servizi connessi presso gli insediamenti della società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (di seguito RFI S.p.A. ) Capitolato tecnico

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

OGGETTO: Domanda di allaccio e scarico nella pubblica rete fognaria: scarichi di acque reflue industriali.

OGGETTO: Domanda di allaccio e scarico nella pubblica rete fognaria: scarichi di acque reflue industriali. Spett.le Comune di OGGETTO: Domanda di allaccio e scarico nella pubblica rete fognaria: scarichi di acque reflue industriali. Il sottoscritto (Cognome e Nome) (Codice Fiscale) Nato a (Comune o Stato Estero)

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

COMUNE DI BAGNARA DI ROMAGNA PROVINCIA DI RAVENNA

COMUNE DI BAGNARA DI ROMAGNA PROVINCIA DI RAVENNA COMUNE DI BAGNARA DI ROMAGNA PROVINCIA DI RAVENNA REGOLAMENTO FOGNARIO DI DEPURAZIONE E DEGLI SCARICHI MAGGIO 2001. TITOLO I...4 FINALITA DEL REGOLAMENTO...4 ART.1 Oggetto del regolamento...4 ART. 2 Ambito

Dettagli

ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI

ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI NULLAOSTA ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE ALLEGATO INFORMATIVO Area territoriale Saccisica ALLACCIAMENTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA ACQUE NERE DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE - INFORMAZIONI 1 RIFERIMENTI

Dettagli

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L

Dettagli

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO INDICE 1. FINALITÀ DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO INDICE 1. FINALITÀ DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 Pag.: 1/9 INDICE 1. FINALITÀ DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. RIFERIMENTI NORMATIVI...2 4. MODALITÀ OPERATIVE...3 4.2. Identificazione dei parametri da monitorare...3

Dettagli

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI TOIRANO Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO TITOLO I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e scopo del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le procedure di acquisto,

Dettagli

WT SRLS. www.icarointernet.it CARTA DEI SERVIZI

WT SRLS. www.icarointernet.it CARTA DEI SERVIZI WT SRLS www.icarointernet.it CARTA DEI SERVIZI Sommario PREMESSA... 3 PRINCIPI FONDAMENTALI... 3 Eguaglianza... 3 Continuità... 3 Diritto di Informazione... 3 Partecipazione... 3 Efficienza ed Efficacia...

Dettagli

Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali e acque meteoriche contaminate in fognatura

Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali e acque meteoriche contaminate in fognatura Comune di Rosignano Marittimo 25 settembre 2009 Seminario Tecnico Informativo La disciplina degli scarichi delle acque reflue Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali e acque meteoriche

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

Dettagli

RINNOVO DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

RINNOVO DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI RINNOVO DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI Il sottoscritto nato a il titolare o legale rappresentante dell Azienda sita nel Comune di in via CHIEDE il rinnovo dell autorizzazione

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Allegato B) D.G. n. 45 del 17/04/2014 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA (Delibera A.N.A.C. n. 75/2013) QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il

Dettagli

IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE

IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE VISTO il decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che all articolo 17, comma 1, stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese che intendono svolgere

Dettagli

Erogasmet S.p.A. Carta del Servizio di distribuzione dell acqua tramite rete EROGASMET S.P.A.

Erogasmet S.p.A. Carta del Servizio di distribuzione dell acqua tramite rete EROGASMET S.P.A. EROGASMET S.P.A. CARTA DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DELL ACQUA TRAMITE RETE 1 Indice Indice... 2 PRESENTAZIONE... 3 1 PREMESSA... 3 2 PRINCIPI FONDAMENTALI... 3 2.1 Eguaglianza ed imparzialità di trattamento...

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 16 LUGLIO 2004 N 2196 ALLEGATO A)

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 16 LUGLIO 2004 N 2196 ALLEGATO A) pagina 1 di 9 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 16 LUGLIO 2004 N 2196 ALLEGATO A) Titolo: criteri, condizioni e procedure tecnico-amministrative per il conferimento del riconoscimento

Dettagli

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione); FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della

Dettagli

Oggetto : Domanda di autorizzazione all allacciamento in pubblica fognatura

Oggetto : Domanda di autorizzazione all allacciamento in pubblica fognatura Spett.le A.M.A.G. Via Damiano Chiesa n.18 15100 Alessandria Oggetto : Domanda di autorizzazione all allacciamento in pubblica fognatura Il/la sottoscritto/a C.F. nato/a il residente in Via N Tel: nella

Dettagli

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione

Dettagli

QUESTURA DI CHIETI UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

QUESTURA DI CHIETI UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO QUESTURA DI CHIETI UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO REGOLAMENTO INTERNO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO E MISURE ORGANIZZATIVE SUL DIRITTO DI ACCESSO CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Oggetto del regolamento.

Dettagli

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013

Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013 Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi D.P.R. n. 59 13 marzo 2013 Assolvimento l imposta di bollo per un importo pari ad 16 con pagamento in modo virtuale tramite ; con marche da bollo, conservata

Dettagli

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS Finalità Nelle more dell emanazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas di provvedimenti per la determinazione

Dettagli

LA SEGUENTE SCHEDA INFORMATIVA DEVE ESSERE COMPILATA, FIRMATA E TIMBRATA DA TECNICO ABILITATO NONCHE FIRMATA DAL RICHIEDENTE

LA SEGUENTE SCHEDA INFORMATIVA DEVE ESSERE COMPILATA, FIRMATA E TIMBRATA DA TECNICO ABILITATO NONCHE FIRMATA DAL RICHIEDENTE DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE O ASSIMILABILI CHE RECAPITANO IN CORPO IDRICO SUPERFICIALE SUL SUOLO E NEL SOTTOSUOLO (STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO). Documentazione da produrre:

Dettagli

ALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda)

ALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) ALLEGATO TECNICO S 1 Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) Coordinate geografiche Gauss Boaga 2 (in metri) del punt di recapito

Dettagli

Determinazione n. 1646/2014 del 14/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SETTORE

Determinazione n. 1646/2014 del 14/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SETTORE Cod. Uff.: 5662 -UFFICIO SERVIZI AUSILIARI E LOGISTICA SETTORE ORGANIZZAZIONE, RISORSE UMANE, LOGISTICA E SERVIZI AUSILIARI Determinazione n. 1646/2014 del 14/10/2014 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

Dettagli