CITTA' DI LEGNAGO PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE APPROVATO CON D.G.R.V. 23 MAGGIO 2006, N 1590

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1 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA CITTA' DI LEGNAGO PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE APPROVATO CON D.G.R.V. 23 MAGGIO 2006, N 1590 V.G. P.R.G. - VARIANTE N 41 RICLASSIFICAZIONE DELLE AREE EDIFICABILI AI SENSI DELL ART. 7 VARIANTI VERDI DELLA LEGGE REGIONALE 16 MARZO 2015 N. 4 IN ESECUZIONE DELLE DELIBERE DI GIUNTA COMUNALE N 30 E 113 DEL 2016 AI SENSI DELL ART. 50, COMMA 3, L.R. N 61/1985 E DISPOSIZIONI TRANSITORIE DELLA L.R. 23 APRILE 2004, N. 11 ART. 48 COMMA 1 ADOZIONE APPROVAZIONE Timbro delibera Timbro delibera DESCRIZIONE ELABORATO Relazione ELAB. n. 1 CODICE FILE ORIGINE CODICE STAMPA 41dc16_1.doc 41dc16_1.pdf DATA EMISSIONE: MAGGIO 2016 CONTROLLATO PROGETTAZIONE COMUNE DI LEGNAGO - SETTORE 3 LL.PP. ED URBANISTICA VIA XX SETTEMBRE N. 29 TEL 0442/ FAX 0442/ DIRIGENTE I PROGETTISTI ING. GIANNI ZERBINATI Servizio 1 pagina 1 di 9

2 Motivazioni e finalità della variante 3 Legislazione di riferimento 3 Cartografia di base 4 Elaborati 4 Descrizioni 4 Piani sovracomunali 4 Dati quantitativi 5 Stato di fatto 5 Progetto Verifica compatibilità con il dimensionamento del piano. 8 Dimensionamento del P.R.G. vigente 8 Valutazione di impatto idraulico 8 Valutazione di incidenza ambientale. 9 pagina 2 di 9

3 Motivazioni e finalità della variante Il Consiglio regionale del Veneto con la legge regionale 16 marzo 2015, n. 4 ha introdotto nella disciplina delle varianti urbanistiche una nuova tipologia di variante urbanistica, ammessa anche in assenza di PAT. In particolare, l articolo 7 della nuova legge introduce le cosiddette varianti verdi che consentono ai Comuni di operare, su proposta dei cittadini interessati, la restituzione all uso agricolo o naturale dei suoli interessati, attraverso la loro riclassificazione urbanistica, in sintonia con gli obiettivi di contenere il consumo di suolo e di invertire il processo di urbanizzazione del territorio e conformemente a quanto previsto dall articolo 2 della LR n. 11/2004. Tra le conseguenze dirette dell eventuale riclassificazione vi è evidentemente, anche quella di un significativo sgravio dell imposizione fiscale immobiliare a carico dei proprietari dei suoli interessati, a fronte della rinuncia volontaria ai diritti acquisiti; benché tale effetto non sia esplicitamente richiamato nella norma in argomento. La Giunta Comunale con le deliberazioni n. 277 del 23 settembre 2015 e n. 20 del 27 gennaio 2016, ha approvato lo schema di avviso pubblico per gli anni 2015 e 2016, con il quale sono stati invitati i proprietari o titolari di altro diritto reale di terreni edificabili in base alla destinazione urbanistica del piano regolatore generale vigente a presentare istanza affinché gli stessi siano resi inedificabili. Gli avvisi pubblici contenenti la manifestazione di interesse per la richiesta di riclassificazione sono stati pubblicati per 60 giorni consecutivi dal 30 settembre 2015 al 1 dicembre 2015 e dal 2 febbraio 2016 al 4 aprile A seguito della pubblicazione degli avvisi sono pervenute complessivamente quindici istanze: - nove pervenute entro i termini fissati dall avviso per l anno 2015 e due pervenute fuori termine, ma ugualmente esaminate e prese in considerazione con deliberazione di Giunta Comunale n.30 del 3 febbraio 2016; - quattro pervenute entro i termini fissati dall avviso per l anno 2016 esaminate con deliberazione di Giunta Comunale n.113 dell 11 maggio L ufficio gestione del territorio e SUAP ha raccolto tutte le istanze riassumendo le richieste per le attuali destinazioni di Piano regolatore e proponendo una valutazione sulla compatibilità e coerenza alla strumentazione urbanistica vigente secondo il prospetto allegato alla presente deliberazione. Le istanze sono state ritenute sostanzialmente accoglibili in quanto compatibili con il Piano regolatore generale, coerenti con le finalità di contenimento del consumo di suolo e compatibili con le scelte urbanistiche in corso di definizione con il Piano di Assetto del Territorio, ad eccezione delle richieste: - del sig. Tito Callearo, limitatamente alla particella n. 13 del foglio 18, ritenuta non accoglibile in quanto non possono essere oggetto di riclassificazione le aree già edificate o che abbiano già espresso, anche parzialmente o in forma indiretta la propria capacità edificatoria; - dei signori Massaro Bruno e Assunta, limitatamente alla particella n. 131 del foglio 7, ritenuta non accoglibile in quanto non possono essere oggetto di riclassificazione le aree già edificate o che abbiano già espresso, anche parzialmente o in forma indiretta la propria capacità edificatoria. pagina 3 di 9

4 Legislazione di riferimento Trattandosi di variante parziale al Piano Regolatore Generale per le procedure di adozione ed approvazione la legislazione di riferimento è L.R. n 61 del 27 giugno 1985, art. 50, comma 6 e 7, come previsto dalle disposizioni della legge regionale 16 marzo 2015, n. 4 e dalla circolare 1 dell 11 febbraio Cartografia di base La variante è stata redatta sulla seguente cartografia di base: per la del P.R.G. vigente sulla base aerofotogrammetrica comunale per la variante generale al P.R.G. adottata alla scala 1:5000 sulla base della carta tecnica regionale digitalizzata per la variante generale al P.R.G. adottata alla scala 1:2000 sulla base catastale. Elaborati Gli elaborati prodotti quali integrante e sostanziale della variante sono: 1. Relazione 2. Elaborati Grafici 2.a) Stato di fatto: stralcio tavola LG 13.2 b (scala 1:5.000) San Pietro; 2.b) Stato di progetto: stralcio tavola LG 13.2 b (scala 1:5.000) San Pietro; 2.c) Stato di fatto: stralcio tavola LG 13.3 f (scala 1:2.000) Vangadizza 2.d) Stato di progetto: stralcio tavola LG 13.3 f (scala 1:2.000) Vangadizza 2.e) Stato di fatto: stralcio tavola LG 13.2 c (scala 1:2.000) Porto 2.f) Stato di progetto: stralcio tavola LG 13.2 c (scala 1:2.000) Porto 2.g) Stato di fatto: stralcio tavola LG 13.2 h (scala 1:2.000) San Vito 2.h) Stato di progetto: stralcio tavola LG 13.2 h (scala 1:2.000) San Vito; 3) Carta delle trasformabilità del Piano di assetto del territorio (scala 1:10.000) 4) Dimensionamento: D-3 Dimensionamento 5) Asseverazione della non necessità della valutazione di compatibilità idraulica; 6) Valutazione di incidenza ambientale; 7) Rapporto ambientale preliminare I progettisti si impegnano ad aggiornare in modo completo le tavole della cartografia generale del P.R.G. in un secondo tempo. Descrizioni Piani sovracomunali La pianificazione urbanistica di livello sovracomunale comprende: - il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento vigente, approvato con provvedimento del Consiglio regionale 382/1992; - il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, adottato con deliberazione della Giuntaregionale 372/2009 e successiva variante parziale con attribuzione di valenza paesaggistica, adottata con deliberazione della Giunta regionale 427/ 2013; - il Piano d area Pianure e Valli Grandi Veronesi, approvato dal Consiglio regionale con provvedimento 108/2012; - il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Verona, approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 236/2015, efficace dal 1 aprile pagina 4 di 9

5 Dati quantitativi Stato di fatto n. prot. data richiedente Dati catastali Attuale destinazione di PRG Tognetti Gaetano Foglio 37 mappale 68 D 2.2 commerciali e terziarie di nuovo impianto art. 49 NTA G2 verde di arredo art. 72 NTA Foglio 37 mappale 150 G2 verde di arredo art. 72 NTA Giarola Foglio 58 mappale 496 B 3 completamento art. 36 NTA Ermenegildo Guadalben Carlo Giuseppe Guardalben Giovanna Guardalben Maria Cristina Foglio 38 mappale 194 D 1.2 artigianali e industriali di nuovo impianto art. 45 NTA e Destinaz. produttiva del P.P. Z.A. 3 var.2 S. Pietro Foglio 38 mappale 895 D 1.2 artigianali e industriali di nuovo impianto art. 45 NTA Foglio 38 mappale 896 D 1.2 artigianali e industriali di nuovo impianto art. 45 NTA Foglio 38 mappale 39 D 1.2 artigianali e industriali di nuovo impianto art. 45 NTA e Girelli Elisabetta Foglio 50 mappale Zuliani Maria Rosa Bisighin Angelo Fraccarolo Lauretta Beozzo Sandro Beozzo Vittorino Tomiolo Noè Foglio 15 mappale Brombin Foglio 30 mappali 289 Gianfranco Foglio 40 mappali 2 Foglio 40 mappali 48 Foglio 40 mappali Callearo Tito Foglio 18 mappali 5 Foglio 18 mappali 13 Foglio 18 mappali Rettondini Foglio 15 mappali 467 Giuseppe De Conti Gian Foglio 7 mappale 906 Carlo () Massaro Bruno Massaro Assunta Foglio 38 mappale 227 D 1.2 art. 45 NTA e F 1 Verde pubblico art. 65 NTA Foglio 22 mappale 168 Foglio 22 mappale 612 C 2.2 residenziali di nuovo impianto art. 38 NTA Foglio 22 mappale 692 C 2.2 residenziali di nuovo impianto art. 38 NTA Foglio 72 mappale 159 B.3 di completamento art. 36 NTA F 1. Verde Pubblico art. 65 NTA B 3 di completamento art. 36 NTA Foglio 7 mappale 1000 G Verde privato articolo 73 NTA Foglio 7 mappale 1001 B3 di completamento art. 36 NTA Foglio 7 mappale 131 B3 di completamento art. 36 NTA pagina 5 di 9

6 n. prot. data richiedente Dati catastali Attuale destinazione di PRG Cagalli Umberto Cagalli Lanfranco Cagalli Gaetano Boscagin Lauretta Lonardi Federico Lonardi Gilberto Meggiorini Giancarla Foglio 65 mappale 562 D3a attrezzature alberghiere Art. 51 NTA Foglio 65 mappale 751 D3a attrezzature alberghiere Art. 51 NTA Foglio 65 mappale 763 D3a attrezzature alberghiere Art. 51 NTA Foglio 7 mappale 976 D1.1 artigianale e industriale () esistente o di completamento art. Foglio 7 mappale 883 () 44 NTA D1.1 artigianale e industriale esistente o di completamento art. 44 NTA Progetto n. prot. data richiedente Dati catastali Nuova destinazione di PRG Tognetti Gaetano Foglio 37 mappale 68 parziale riclassificazione in zona territoriale omogenea G2 verde di arredo art. 72 NTA Foglio 37 mappale 150 G2 verde di arredo art. 72 NTA Giarola Ermenegildo Guadalben Carlo Giuseppe Guardalben Giovanna Guardalben Maria Cristina Foglio 58 mappale 496 Foglio 38 mappale 194 omogenea E 2.a agricola di cui all art. 57 NTA Foglio 38 mappale 895 omogenea E 2.a agricola di cui all art. 57 NTA Foglio 38 mappale 896 omogenea E 2.a agricola secondaria di cui all art. 57 NTA Foglio 38 mappale 39 omogenea E 2.a agricola di cui all art. 57 NTA Girelli Elisabetta Foglio 50 mappale 569 riclassificazione in zona G verde Zuliani Maria Rosa Bisighin Angelo Fraccarolo Lauretta Beozzo Sandro Beozzo Vittorino Tomiolo Noè Foglio 15 mappale 291 privato di cui all art. 73 delle NTA Foglio 38 mappale 227 omogenea E 2.a agricola di cui all art. 57 NTA Foglio 22 mappale 168 Foglio 22 mappale 612 Foglio 22 mappale 692 Foglio 72 mappale 159 pagina 6 di 9

7 n. prot. data richiedente Dati catastali Nuova destinazione di PRG Brombin Gianfranco Foglio 30 mappali 289 Foglio 40 mappali 2 Foglio 40 mappali 48 Foglio 40 mappali Callearo Tito Foglio 18 mappali Rettondini Giuseppe De Conti Gian Carlo Massaro Bruno Massaro Assunta Cagalli Umberto Cagalli Lanfranco Cagalli Gaetano Boscagin Lauretta Lonardi Federico Lonardi Gilberto Meggiorini Giancarla Foglio 18 mappali 13 Foglio 18 mappali 14 Foglio 15 mappali 467 Foglio 7 mappale 906 () conferma della destinazione in riclassificazione in zona G verde privato di cui all art. 73 delle NTA Foglio 7 mappale 1000 G2 Verde di arredo articolo 72 NTA Foglio 7 mappale 1001 G2 Verde di arredo articolo 72 NTA Foglio 7 mappale 131 Conferma della destinazione in B3 di completamento art. 36 NTA Foglio 65 mappale 562 Foglio 65 mappale 751 Foglio 65 mappale 763 Foglio 7 mappale 976 () Foglio 7 mappale 883 () Tutte le istanze sono state ritenute sostanzialmente accoglibili in quanto compatibili con il Piano regolatore generale, coerenti con le finalità di contenimento del consumo di suolo e compatibili con le scelte urbanistiche in corso di definizione con il Piano di Assetto del Territorio, ad eccezione delle richieste: pagina 7 di 9

8 del sig. Tito Callearo, limitatamente alla particella n. 13 del foglio 18, ritenuta non accoglibile in quanto non possono essere oggetto di riclassificazione le aree già edificate o che abbiano già espresso, anche parzialmente o in forma indiretta la propria capacità edificatoria; dei signori Massaro Bruno e Assunta, limitatamente alla particella n. 131 del foglio 7, ritenuta non accoglibile in quanto non possono essere oggetto di riclassificazione le aree già edificate o che abbiano già espresso, anche parzialmente o in forma indiretta la propria capacità edificatoria. In particolare si evidenzia che due istanze (n. 1 e n. 8) sono state oggetto di osservazione con i medesimi contenuti anche al Piano di assetto del territorio adottato. Per quanto riguarda le misure di salvaguardia si richiamano invece lo specifico articolo 29 della Legge regionale 11/2004. Verifica compatibilità con il dimensionamento del piano. Dimensionamento del P.R.G. vigente La presente variante non comporta modifica agli abitanti teorici in quanto relativa a aree di tipo F1.1, ma modifica la dotazione degli standard comunali complessivi nel seguente modo: Variazioni a seguito della adozione della variante 41 Abitanti Istruzione Attrezzature collettive Verde attrezzato Parcheggio Teorici mq/ab mq mq/ab mq mq/ab mq mq/ab mq Totale , , , , A diminuire A sommare Totale , , , , Fabbisogno 4, , , , Tale variazione è riportata nell elaborato 5 D -3 Dimensionamento e verifica degli standard. Valutazione di impatto idraulico Con deliberazione n del la Giunta Regionale ha fornito gli indirizzi operativi e le linee guida per la verifica della compatibilità idraulica delle previsioni urbanistiche con la realtà idrografica e le caratteristiche idrologiche ed ambientali del territorio. Con deliberazione della Giunta Regionale N del 10 maggio L. 3 agosto 1998, n individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idraulico e idrogeologico, ha dato nuove indicazioni per la formazione degli strumenti urbanistici. Con tali provvedimenti è stato previsto che l'approvazione di un nuovo strumento urbanistico, ovvero di varianti a quello vigente, sia subordinata al parere della competente autorità idraulica su un apposito studio di compatibilità idraulica ovvero una asseverazione di della non necessità della valutazione di compatibilità idraulica se la variante in oggetto non comporta una trasformazione territoriale che possa modificare il regime idraulico. Nel caso in questione, considerato che la presente variante ha interessato una superficie di circa mq classificata dal vigente Piano regolatore in zone territoriali omogene edificabili che con la presente variante vengono riclassificate in zona agricola e una superficie di circa 5000 mq classificata dal vigente Piano regolatore in zone territoriali omogene edificabili che con la presente variante vengono riclassificate in zone a verde privato e verde di arredo. La presente variante non comporta una trasformazione territoriale che possa modificare il regime idraulico e pertanto non è necessaria una valutazione di impatto idraulico ai sensi della D.G.R. n del 13 dicembre 2002 L. 3 agosto 1998, n. 297 individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idraulico e idrogeologico. Indicazioni per la formazione dei nuovi strumenti urbanistici pagina 8 di 9

9 Valutazione di incidenza ambientale. La zona dell Adige è stata riconosciuta, con la Delibera della Giunta Regionale del veneto del 18 aprile 2006 n. 1180, come area SIC (sito di importanza comunitaria) n IT denominata Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine per le alte valenze naturalistiche dell'area. Con D.G.R. del 10 ottobre 2006, n la regione Veneto ha dato delle nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/CEE e D.P.R. 357/1997 e una guida metodologica per la valutazione di incidenza relativa ai S.I.C. e Z.P.S. Nel provvedimento ha precisato che riguardo all'ambito geografico di applicazione delle disposizioni relative all obbligatorietà della presentazione del documento ai fini della valutazione di incidenza, la necessità di redigere lo stesso non è limitata a piani, progetti e interventi ricadenti esclusivamente all interno dei siti della rete Natura 2000; devono infatti essere presi in considerazione anche gli interventi che, pur sviluppandosi al di fuori di tali aree, possano comunque avere incidenze significative negative su di esse. Ha quindi individuato i criteri e indirizzi per l'individuazione dei piani, progetti e interventi per i quali non è necessaria la procedura di Valutazione di Incidenza, al paragrafo 3 della Guida metodologica. Il Piano regolatore generale è stato approvato dalla Giunta regionale con provvedimento interlocutorio n del 13 maggio 2006 ed in forma definitiva con deliberazione n del 24 luglio 2007, completo di apposita Valutazione di Incidenza Ambientale redatta dal dott. Davide Malavasi, favorevolmente esaminata dal gruppo di esperti di cui alla DGR 2821/2002. Il Piano di assetto del territorio, corredato di apposita Valutazione di Incidenza Ambientale redatta dal dott. Francesco Sbetti, è stato adottato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 89 del 19 dicembre 2014, con procedura di approvazione in itinere. Le modifiche di destinazione urbanistica proposte dalla variante n. 4 cosiddetta variante verde consente al Comune di operare, su proposta dei cittadini interessati, la restituzione all uso agricolo o naturale dei suoli interessati, attraverso la loro riclassificazione urbanistica, in sintonia con gli obiettivi di contenere il consumo di suolo e di invertire il processo di urbanizzazione del territorio e conformemente a quanto previsto dall articolo 2 della LR n. 11/2004 Le modifiche urbanistiche in argomento pertanto, per natura, ubicazione e dimensione, non possono comportare alcuna significativa incidenza negativa sul sito Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine SIC IT e rientrano quindi tra gli interventi per i quali non è necessaria la procedura di valutazione di incidenza, in applicazione dell allegato A, paragrafo 2.2, della DGR n del 9 dicembre pagina 9 di 9

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