PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE APPROVATO CON D.G.R.V. 23 MAGGIO 2006, N 1590 V.G. P.R.G. - VARIANTE N 36

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1 REGIONE VENETO PROVINCIA DI VERONA CITTA' DI LEGNAGO PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE APPROVATO CON D.G.R.V. 23 MAGGIO 2006, N 1590 V.G. P.R.G. - VARIANTE N 36 ATTREZZATURE COLLETTIVE IN AMPLIAMENTO AL PORTO TURISTICO IN FREGIO AL CORSO D ACQUA TARTARO CANAL BIANCO IN LOCALITA' TORRETTA. AI SENSI DELL ART. 50, COMMA 4, L.R. N 61/1985 E DISPOSIZIONI TRANSITORIE DELLA L.R. 23 APRILE 2004, N. 11 ART. 48 COMMA 1 ADOZIONE Timbro delibera APPROVAZIONE Timbro delibera DESCRIZIONE ELABORATO Relazione ELAB. n. 1 CODICE FILE ORIGINE CODICE STAMPA 13dc 1.doc 13dc 1.pdf DATA EMISSIONE: LUGLIO 2013 CONTROLLATO PROGETTAZIONE COMUNE DI LEGNAGO - SETTORE 3 LL.PP. ED URBANISTICA VIA XX SETTEMBRE N. 29 TEL 0442/ FAX 0442/ IL DIRIGENTE I PROGETTISTI LL.PP. ED URBANISTICA Capo Servizio 1 ING. GIANNI ZERBINATI DOTT. MAURIZIO BONFANTE pagina 1 di 5

2 Motivazioni e finalità della variante 3 Legislazione di riferimento 3 Cartografia di base 3 Elaborati 4 Descrizioni 4 Piani sovracomunali 4 Indicazioni P.T.R.C. approvato Adottato con DGRV 372/2009 Variate Parziale Adottata DGRV 427/ Indicazioni P.T.P. Adottato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n.52 del 27 giugno 2013 Dati quantitativi 4 Stato di fatto 4 Progetto 4 Verifica compatibilità con il dimensionamento del piano. 4 Dimensionamento del P.R.G. vigente 5 Valutazione di impatto idraulico 5 Valutazione di incidenza ambientale. 5 pagina 2 di 5

3 Motivazioni e finalità della variante Il Comune di Legnago con provvedimento di Giunta Comunale n. 161 del 2 luglio 2012, ha deliberato di accogliere la richiesta prodotta in data 1 giugno 2012, prot , dalla ditta Minimal Sas di Battilani Giancarlo, e di attivare una apposita variante al piano regolatore generale per la modifica della destinazione urbanistica di un area demaniale in località Torretta, funzionale alla realizzazione di un pontile per la navigazione turistica lungo il Canal Bianco e alle relative attrezzature di servizio. La ditta Minimal nel contempo ha attivato l iter amministravo con il Genio civile di Verona al fine di ottenere la concessione idraulica, per la costruzione di un pontile a scopo turistico entro l alveo del corso d acqua demaniale. L iniziativa ha l obbiettivo di creare dei servizi per il turismo sull acqua a Torretta, al centro delle Grandi Valli Veronesi dove è possibile visitare il Bosco del Tartaro. Il progetto presentato dalla ditta all Amministrazione propone 3 stralci: - un primo intervento per la realizzazione del pontile in legno a ridosso dell argine del Canal Bianco; - un secondo intervento per la realizzazione di un area per rimessaggio delle barche; - un terzo intervento per la realizzazione di servizi ricettivi quali ristorazione. Le aree interessate dalla presente variante ricadono tutte in proprietà del Demanio pubblico dello Stato per le opere idrauliche e sono individuate al catasto terreni al foglio 102, particella 20 (parte) per una superficie di 1320 mq, e foglio 98, particella 43 (parte) per una superficie di 2476 mq attualmente a destinazione E. 2A (ex E. 11) di tutela ambientale e paesaggistica. Con nota prot , del 3 giugno 2013, la ditta Minimal al fine di ottenere le previsioni progettuali, ha fornito la relazione di incidenza ambientale ai sensi della D.G.R.V. 4 ottobre 2002, n 2803 a firma del dott. Malavasi Davide e la valutazione di compatibilità idraulica ai sensi della D.G.R.V. 6 ottobre 2009, n 2948 a firma del dott. Marconcini Cristiano. L Ufficio Tecnico Comunale ha predisposto la presente variante n. 36 al piano regolatore in quanto è necessario il cambio di destinazione urbanistica della superficie complessiva di 3796 mq. dalla destinazione E2.a (ex E. 1.1) di tutela ambientale e paesaggistica alla destinazione F 3 attrezzature collettive (porto turistico n. 77). La realizzazione degli interventi è disciplinata ai sensi dell art 69 zona F3 attrezzature collettive delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale. Legislazione di riferimento Trattandosi di variante parziale al Piano Regolatore Generale per le procedure di adozione ed approvazione la legislazione di riferimento è L.R. n 61 del 27 giugno 1985, art. 50, comma 4 punto lettera h) "individuazione di aree per attrezzature pubbliche, con superficie inferiore ai mq.", di cui al D.M. LL.PP. 2 aprile 1968, n come modificato dall articolo 25, in conformità alle norme transitorie stabilite dall articolo 48 comma 1 della L.R. 23 aprile 2004, n. 11. Cartografia di base La variante è stata redatta sulla seguente cartografia di base: per la variante generale al P.R.G. adottata alla scala 1:5000 sulla base della carta tecnica regionale digitalizzata; pagina 3 di 5

4 Elaborati Gli elaborati prodotti quali parte integrante e sostanziale della variante sono: 1. Relazione 2. Stato di fatto: V.G.P.r.g. (tav. 13.2d estratto) scala 1: Progetto: V.G.P.r.g. (tav. 13.2d estratto) scala 1: Valutazione di compatibilità idraulica: parere Genio Civile 5. Valutazione di incidenza ambientale 6. Dimensionamento e verifica degli standard I progettisti si impegnano ad aggiornare in modo completo le tavole della cartografia generale del P.R.G. in un secondo tempo. Descrizioni Piani sovracomunali Indicazioni P.T.R.C. adottato Il P.T.R.C. riconosce il comune di Legnago come polo urbano intermedio approvato Adottato con DGRV 372/2009 Variate Parziale Adottata DGRV 427/2013. Norme tecniche di attuazione articolo 53 - Turismo marino, e lacuale e fluviale Co 1. Nelle zone marine e lacuali e nei contesti fluviali i Comuni favoriscono la riqualificazione di quantità e qualità e la ristrutturazione degli edifici esistenti allo scopo di mantenere un equilibrato rapporto tra turista/posti letto e residenti stabili, preservando e valorizzando le caratteristiche culturali, monumentali, storiche, naturalistiche, sociali e del contesto ambientale e paesaggistico. 1 bis. I Comuni incentivano inoltre la valorizzazione e la riqualificazione delle strutture ricettive all aperto favorendone la modalità di fruizione turistica. Indicazioni P.T.P. adottato con Delibera di Coniglio provinciale n 52 del 27 giugno 2013 Norme tecniche di attuazione Titolo 7 Sistema di trasporto pubblico per il trasporto di persone e merci Articolo 86 Attuazione Co. 5. Il comune di Legnago, in sede di redazione dei piani di competenza comunale, adotterà misure di valorizzazione della banchina fluviale di Torretta rispetto alla funzione di porto per le merci. Dati quantitativi Stato di fatto Le aree interessate dalla presente variante ricadono tutte in proprietà del Demanio pubblico dello Stato per le opere idrauliche ed attualmente risultano inutilizzate. La variante si estende su di una superficie complessiva di mq, attualmente destinata dal piano regolatore generale in zona territoriale omogenea E. 2A (ex E. 11) di tutela ambientale e paesaggistica. L area è censita al Catasto Terreni al foglio 102, particella 20 (parte) per una superficie di mq, e foglio 98, particella 43 (parte) per una superficie di mq. Progetto Il progetto prevede la realizzazione di strutture destinate a servizio della rete fluviale del Canal Bianco. La proposta presentata dalla ditta all Amministrazione propone 3 stralci: - un primo intervento per la realizzazione del pontile in legno a ridosso dell argine del Canal Bianco; - un secondo intervento per la realizzazione di un area per rimessaggio delle barche; - un terzo intervento per la realizzazione di servizi ricettivi quali ristorazione. Le modalità di attuazione per la realizzazione della struttura sono contenute al comma 3 dell art. 69 Zona F3 attrezzature collettive delle norme tecniche di attuazione del PRG. pagina 4 di 5

5 Verifica compatibilità con il dimensionamento del piano. Dimensionamento del P.R.G. vigente La presente variante non comporta modifica agli abitanti teorici in quanto relativa a aree di tipo F3 e E2a, ma modifica la dotazione degli standard comunali complessivi nel seguente modo: ABITANTI TEORICI Istruzione Attrezzature collettive Verde attrezzato Parcheggio mq/ab mq mq/ab mq mq/ab mq mq/ab mq Totale , , ,50 79, , A diminuire A sommare Totale , , ,50 79, , Fabbisogno 4, , , , Tale variazione è riportata nell elaborato 5a D -3 Dimensionamento e verifica degli standard. Inoltre è aggiornata la tavola dimensionale 14.2b Verifica degli standard - territorio sud. Valutazione di impatto idraulico Con deliberazione n del la Giunta Regionale ha fornito gli indirizzi operativi e le linee guida per la verifica della compatibilità idraulica delle previsioni urbanistiche con la realtà idrografica e le caratteristiche idrologiche ed ambientali del territorio. Con deliberazione della Giunta Regionale N del 10 maggio L. 3 agosto 1998, n individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idraulico e idrogeologico, ha dato nuove indicazioni per la formazione degli strumenti urbanistici. Con tali provvedimenti è stato previsto che l'approvazione di un nuovo strumento urbanistico, ovvero di varianti a quello vigente, sia subordinata al parere della competente autorità idraulica su un apposito studio di compatibilità idraulica ovvero una asseverazione di della non necessità della valutazione di compatibilità idraulica se la variante in oggetto non comporta una trasformazione territoriale che possa modificare il regime idraulico. Nel caso in questione è necessaria una valutazione di impatto idraulico, è quindi allegata quali parte integrante e sostanziale della variante. Valutazione di incidenza ambientale. Con D.G.R. del 10 ottobre 2006, n la regione Veneto ha dato delle nuove disposizioni relative all'attuazione della direttiva comunitaria 92/43/CEE e D.P.R. 357/1997 e una guida metodologica per la valutazione di incidenza relativa ai S.I.C. e Z.P.S. Nel provvedimento ha precisato che riguardo all'ambito geografico di applicazione delle disposizioni relative all obbligatorietà della presentazione del documento ai fini della valutazione di incidenza, la necessità di redigere lo stesso non è limitata a piani, progetti e interventi ricadenti esclusivamente all interno dei siti della rete Natura 2000; devono infatti essere presi in considerazione anche gli interventi che, pur sviluppandosi al di fuori di tali aree, possano comunque avere incidenze significative negative su di esse. Ha quindi individuato i criteri e indirizzi per l'individuazione dei piani, progetti e interventi per i quali non è necessaria la procedura di Valutazione di Incidenza, al paragrafo 3 della Guida metodologica. Nel caso specifico, la valutazione di incidenza è considerata necessaria in quanto la presente variante al P.R.G. non presenta le caratteristiche elencate dalla D.G.R.V. del 10 ottobre 2006, n per i quali non è necessaria la procedura di Valutazione di Incidenza. La valutazione di incidenza è quindi allegata quale parte integrante e sostanziale della variante. pagina 5 di 5

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